Dopo aver distrutto il mondo migliaia di volte, ipotizzato bizzarre utopie, trasformazioni postumane e derive tecnocratiche, ecco emergere – da più parti del mondo e dalle discipline più disparate – un piccolo nucleo di storie, di genere solarpunk, che sfidano l’ineluttabile concretezza del presente: racconti che spaziano dall’economia circolare alla sostenibilità ambientale, dalla critica al capitalismo predatorio alla costruzione di reti off-grid, dall’uso di risorse rinnovabili all’inclusività radicale; racconti che riprendendo l’estetica dell’Art Nouveau rielaborano in chiave moderna i canoni dell’arte africana ed asiatica, che usano il biomimetismo di forme e funzioni organiche per migliorare prodotti ed esperienze e che immaginano vie d’uscita, pratiche e percorribili, sia dall’antropocene, intesa come era geologica indotta dal comportamento umano, che dal capitalocene, sua deriva economica.Che si tratti del singolo o di un gruppo, nel solarpunk i protagonisti non rinunciano alla lotta di riappropriazione degli spazi abbandonati dal capitalismo o dall’inefficienza statale, ma affrontano il conflitto in nome di un’esigenza umana, di un principio condiviso dalle comunità resilienti in lotta contro la gentrificazione, l’espropriazione, l’abuso e la perdita d’identità, partendo da un quartiere per abbracciare il mondo interno.Il solarpunk traccia un sentiero, accidentato e tortuoso, verso un cambiamento percepito ormai da molti come necessario. Nessuno ci regalerà il futuro – sembrano dire questi 15 racconti provenienti da Brasile, Argentina, Stati Uniti, Cina, Australia, Francia e Spagna – e starà a noi fare le scelte giuste per ottenerlo.
Francesco Verso (Bologna, 1973) is a multiple-award Science Fiction writer and editor. He has published: Antidoti umani, e-Doll, Nexhuman, Bloodbusters, Futurespotting and I camminatori (made of The Pulldogs and No/Mad/Land). Nexhuman and Bloodbusters have been published in Italy, US, UK and China. I camminatori will be published by Flame Tree Press as The Roamers in Spring 2023. He works as editor of Future Fiction, scouting and translating the best SF from 12 languages and more than 30 countries. He’s the Honorary Director of the Fishing Fortress SF Academy of Chongqing. He may be found online at www.futurefiction.org.
Non me ne voglia la corrente del Solarpunk, le cui idee sono per larga parte condivisibili - oltreché assolutamente encomiabile l'approccio ottimistico al futuro prossimo - ma io sono qui per giudicare una raccolta di racconti e purtroppo i testi in questa raccolta sono davvero poco ispirati. In alcuni di questi racconti vengono anche proposte tecnologie interessanti (o futuri interessanti)...ma sono proprio le storie stesse che mancano di genio e sentimento. Come se gli autori si fossero limitati ad eseguire il compitino perché coinvolti nel progetto, ma senza una vera idea in testa.
Quindi, qualora foste interessati ad esplorare l'idea del Solarpunk e/o alcuni futuri possibili agli occhi di autori Solarpunk: fatevi avanti, potreste apprezzare. Se invece, come me, quel che cercate è una bella raccolta di racconti SciFi...in tal caso, datemi retta, virate senza indugi verso altri lidi.
Una raccolta di SF politica oltre che tecnologica, la prima relativa al movimento Solarpunk realizzata in Italia. Tanti racconti e due testi/saggi assai interessanti, che portano al lettore una visione d'insieme di questo nuovo approccio letterario alla SF. Ma non solo, perché ridurre il movimento Solarpunk alla letteratura è fare un grosso torto sia agli autori sia a coloro che seguono questa nuova "cosa". Assolutamente notevoli i due saggi e di livello almeno buono (secondo il mio gusto) i racconti, con alcune chicche come "Il guardiano del faro" di Andrew Dana Hudson, "Il ranch a spirale" di Sarena Ulibarri e "Previsioni di vuoto" di Renan Bernardo. Un approccio nuovo alla SF, che torna finalmente al positivismo nel descrivere un possibile ed auspicabile futuro prossimo venturo. Tanti autori nuovi da segnarsi, come nella tradizione di FutureFiction.
L'idea del genere solarpunk è interessante: si tratta di immaginare un futuro prossimo in cui l'umanità abbia imparato (o stia imparando) a vivere in equilibrio con la sfera ecologica del nostro pianeta, o per lo meno abbia imparato a convivere con i cambiamenti negativi introdotti dalla società stessa nella sfera ecologica (tra cui cambiamento climatico, inquinamento, ecc). Lo scopo è di sfuggire al pessimismo post-apocalittico e autoritaristico in cui la fantascienza moderna è piombata, per offrire visioni e possibilità più ottimistiche, ma non naive: per risolvere gli immani problemi che l'umanità fronteggia, non basta affidarsi a qualche panacea tecnologica, ma si deve adottare un lento e costante cambiamento sociale, che renda la società più equa e sostenibile per tutti. Facendo questo, il solarpunk vuole ispirare e mobilizzare all'azione (politica e tecnologica, individuale e collettiva).
Nel descrivere l'ideologia (o più che altro una sorta di programma) del solarpunk, i due saggi contenuti nel libro sono molto interessanti. Come anche sottolineato nei saggi, questo genere è agli albori, per cui i racconti che sono presenti in questa antologia sono di varia statura; diversi, seppure immaginativi nel contesto, hanno trame che scadono nel banale. Altri invece riescono nel (difficile) scopo di coniugare una trama realistica ed interessante con un contesto sociale e tecnologico stimolante. Di seguito quelli che (a mia opinione) meritano veramente la lettura: - "Empatia Bizantina" di Ken Liu - "Linea del fronte" di Gustavo Bondoni - "Contaminazioni" di Sylvie Denis - "Il ragno e le stelle" di D.K. Mok
problema molto simile a "Folklore": bella idea, non altrettanto la realizzazione. La maggior parte di questi racconti non sono niente di che e, nonostante sia presenti racconti carini, solo uno mi è rimasto nel cuore. Record personale: non avevo mai DNF un racconto breve.
Interessante come primo approccio al genere comunque.
Ensaios e contos sobre o subgênero da Ficção Científica e movimento artístico Solarpunk, originalmente publicados em italiano mas trazidos ao Brasil pela Plutão Livros.
A ideia por trás dessa coletânea é ótima. O Solarpunk é um movimento que deveria crescer e se tornar um destaque no campo da arte, pois precisamos dessa visão de um futuro possível para a vida humana na Terra após as mudanças climáticas. Eu conheço o Solarpunk há alguns anos e estava ansioso para ler a coletânea.
Todavia, embora seja comum uma irregularidade em coletâneas, esta fica um pouco abaixo da média. Não amei nenhum dos contos. Os dois melhores capítulos são o primeiro e o último, que são ensaios teóricos sobre o que significa o Solarpunk. Entre os contos em si, há alguns bons, outros que partem de ideias muito promissoras mas o resultado é mediano e outros que realmente não me agradaram.
A questão é agravada pela edição problemática. Há algumas traduções com problemas, outras com muitos erros, e ambas as questões poderiam ter sido resolvidas com uma preparação de texto e edição mais cuidadosas. Claro que a realidade em uma editora tão pequena quanto a Plutão é mais complicada e eu dou um desconto por isso.
Alcuni racconti proprio non so dove volessero andare a parare, altri invece avrei voluto fossero stati più lunghi e più sviluppati magari. Come per esempio: - "Fallacia affettiva" di Stanley Chan - "Il ranch a spirale" di Serana Ulibarri - "Omnia sol temperat" di Rockwell Hopper - "Il ragno e le stelle" di D. K. Mok
Insomma, un'antologia con spunti interessanti ma non abbastanza d'impatto e memorabile per me.
Un'opera interessante sul solarpunk, un filone dello scifi abbastanza nuovo. Mi è piaciuto molto la varietà dei racconti e, soprattutto, la varietà dei paesi di origine degli autori che ha permesso di dare uno sguardo molto ampio alla fantascienza mondiale. I miei due racconti preferiti sono "linea del fronte" di un argentino e "il ragno e le stelle" di una australiana. Interessanti anche i due mini saggi sul solarpunk che corredano il volume
8 su 13 racconti erano piacevoli, i primi quattro nettamente migliori. Considerata la raccolta nel complesso simpatica, tra autori e autori si nota la differenza di qualità del racconto. Gli ultimi tre racconti li ho percepiti di una lungaggine inutile.
Esse foi meu primeiro contato com textos solarpunk e achei bem interessantes as diferentes abordagens propostas pelos autores. Os textos de apoio também são de muita qualidade. Vale a leitura!