“Sto per prendere la decisione più difficile della mia vita. Tutte le volte che me ne pentirò, perché ci saranno, ripenserò a questo momento, ai suoi occhi, alle sue parole e mi ripeterò che ho fatto la scelta giusta.Perché oggi lui mi ha spezzato.Oggi sono stato colpito dove fa più male.Da oggi… ho chiuso con il rugby.”
La mia vita è stata stravolta: convocato come riserva in nazionale. Difficile accettarlo se comunicato da mio padre, tanto più se accompagnato dai suoi veri pensieri su di me. Pensieri che, mio malgrado, mi hanno aperto gli occhi. Ho mollato tutto, mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato una nuova vita. Un passo alla volta ho modificato il mio modo di vedere le cose e, adesso, sono una persona diversa, migliore e, guardandomi indietro, quello che ho lasciato non mi manca poi così tanto. E poi c’è Carol, il mio capo. È bella, caparbia e mi fa letteralmente impazzire. Io sono Tom Wilson, ex Numero 10 dei Saracens, ex Numero 10 della Nazionale inglese, ex latin lover, ex uomo libero da ogni forma di responsabilità. Sono ex per tante cose, ma, adesso, chi sono davvero?Questa è la mia storia, ma vi avverto: se volete leggerla, sarà bene che vi mettiate seduti e vi prepariate qualcosa da bere. Bello forte.
Alessia D’Ambrosio è un’autrice romance e dark romance italiana. Ama raccontare storie di amori complicati, pieni di silenzi, attrazione, ironia e seconde possibilità. Scrive di notte, tra una playlist anni ’90 e una tazza di caffè, mentre di giorno è mamma, moglie e sognatrice cronica.
Ha pubblicato diverse serie molto amate dalle lettrici italiane, tra cui il dark Domino, il primo capitolo della Royal Collection e i romanzi autoconclusivi come Soulbound e Popcorn, Wine & Mr Bastard.
Quando non scrive, è facile trovarla a perdersi tra i libri altrui, a pianificare nuove storie o a condividere sprazzi di vita e scrittura sui social.
Tom è il fratello scapestrato, l’impulsivo, quello da una ragazza al giorno, con lui non c’è modo di contare fino a 5 perché già al 2 si è messo in moto per agire. Lui è bello oltremisura, è il gemello di Scott e come tutti i Wilson è un giocatore di rugby dal talento innato.
Lo abbiamo lasciato alla fine del secondo capitolo della “After match” in una situazione che faceva presagire fuochi e fiamme e infatti, lo ritroviamo dopo una furiosa lite con suo padre ad affrontare la decisione più difficile di tutta la sua vita: mollare ogni cosa e lasciare definitivamente la nazionale di rugby.
Perché oggi lui mi ha spezzato. Oggi sono stato colpito dove fa più male. Da oggi… ho chiuso con il rugby.
Tom si ritrova allo sbando, tutta la sua vita fino a quel momento era stata improntata per lo sport e adesso che non ha più nulla, deve rimboccarsi le maniche e trovare un lavoro. La delusione provocata dalle parole dure di suo padre lo ha squarciato nel profondo, spiazzandolo e mettendo a rischio il suo precario equilibrio.
Tu sei così, Tom, hai solo seguito il tuo copione di sempre. Eri a un passo dal sogno e hai scelto, ancora una volta, di mandare tutto a puttane.
Ad ognuno di noi è capitato di rimanere delusi e, quando succede, si frantumano le nostre aspettative e noi con loro. Persone, circostanze, situazioni, tutto può contribuire a disorientarci e far crollare la nostra autostima. Il fatto che la delusione sia inevitabile nella vita non deve spaventare. Anzi, questa consapevolezza aiuta a non considerare la delusione un nostro insuccesso personale, come se ne fossimo responsabili per nostra incapacità. Trasformare la delusione in slancio vitale significa non chiudersi al desiderio, bensì mantenere la voglia di andare avanti. Entra anche in gioco l’idea di rivalsa, il fatto di non volersi arrendere agli ostacoli che la vita ci pone davanti. Tom vuole a tutti i costi la sua rivalsa, vuole dimostrare a sé stesso e soprattutto a suo padre che esiste un mondo al di fuori del rugby e che lui è molto più di un semplice ex numero 10. Si rimette in gioco, trova lavoro e conosce Carol, una donna dalle mille sfaccettature, spinosa all’esterno, nel suo essere sempre arrogante e bacchettona, quanto tenera e fragile nell’animo. Nella sua vita ci sono state una delusione dietro l’altra e fatica ad entrare in empatia con la gente. L’unico che tenta di abbattere i suoi muri è Tom che, affascinato dalla sua bellezza, prova in ogni modo a conoscerla nel profondo. continua su https://www.vanitiromancebook.com/boo...
C’è nel romanzo una parte rosa, che però è strettamente collegata al personaggio principale, e non è preponderante. In fin dei conti Number 10 mi ha piacevolmente sorpreso, in quanto racconta una storia insolita nelle sue dinamiche e non è il classico sport romance. Per una volta il cliché dello sportivo ricco, bello e dannato è capovolto. Una persona semplice, in cerca della strada giusta, con dei desideri da avverare e scelte difficili da prendere, ecco chi è Tom Wilson. Se avete voglia di qualcosa di diverso, divertente, riflessivo e intenso questo libro fa al vostro caso!
VOTO: 3,5 STELLINE. RECENSITO DA MIKY PER IL BLOG DI "LIBRI E SOGNALIBRI" Quando ho finalmente avuto in mano la storia di Tom, ultimo dei fratelli Wilson, non avrei mai immaginato di ritrovarmi il giorno dopo a scrivere un determinato tipo di recensione. Mi preme come sempre ricordarvi che, nonostante io possa elencarvi pregi e difetti di alcuni tecnicismi, le mie opinioni sono sempre molto soggettive, si basano sempre quasi esclusivamente sulle emozioni che il libro mi ha fatto provare.
Mi aspettavo una storia che avrei amato, così com’è successo per i precedenti volumi ma, purtroppo, e con mio enorme rammarico, l’unica emozione che ha fatto nascere in me è un inaspettato senso di delusione, contornato anche da un piccolo senso di rabbia.
Mi spiace enormemente dire ciò, bocciare una delle storie che più aspettavo, bocciare quantomeno il suo lato romantico, ma molto probabilmente se avessi saputo prima determinate cose non mi sarei avvicinata a questa storia. Avrei conservato il dolce ed emozionante ricordo di quello che Alessia mi ha regalato nei primi volumi.
Vi parlerò dopo di Tom, prima mi preme specificare un dettaglio. Odio, odio profondamente quando, non riesco nemmeno a capire per quale motivo, si rimette mano a storie già vissute e concluse. Sì, perché quella che è stata una, o le storie perfette, adesso rischiano di non esserlo più. Non serviva, nonostante mi sforzi non riesco a vederne nessuna utilità se non quella di trasformare una bellissima serie quasi in una soap opera. Forse le mie parole risulteranno dure, mi spiace, ma non è stato semplice nemmeno per me buttare giù determinate frasi lette, alcuni azioni dei protagonisti secondari. Che ci sia o meno il lieto fine in una storia o in una serie poco importa, anche se in genere fuggo da determinate cose, quello che conta sopra ogni cosa per me è come ci si arriva a quel finale. Il percorso è fondamentale, come si affrontano determinate situazioni, come si reagisce a delle problematiche.
Inoltre, avrei senz’altro preferito ci fossimo concentrate più su Tom, sulla sua storia d’amore che mi è apparsa superficiale e nata quasi su nessuna solida base.
Perché lui e Carol, la collega del nuovo lavoro di Tom, si siano innamorati rimane ancora un mistero per me e questo è successo perché nemmeno a Carol è stato riservato il giusto spazio, il giusto approfondimento, quasi come se fosse lei stessa una protagonista secondaria. Scorgiamo alcuni momenti del passato, sappiamo cosa ha vissuto e quali sono i suoi sogni, ma nonostante ciò non la conosciamo, non bene come avrei voluto.
L’unica nota positiva e su cui poggia l’intero mio giudizio sul libro è la figura di Tom come persona, la sua crescita.
È un uomo che per orgoglio abbandona il suo ruolo nel gioco, ruolo che ha sempre amato, e si tuffa in una nuova realtà in cui viene messo davanti a situazioni che lo spronano a riconsiderare i suoi veri desideri, a guardarsi finalmente negli occhi e decidere cosa vuole nel suo futuro. Tom è quasi perfetto, un uomo che farebbe qualsiasi cosa per i propri fratelli, ma anche per le persone che, sebbene siano presenti da poco nella sua vita, gli sono entrati nel cuore. LA RECENSIONE CONTINUA NEL BLOG: https://libriesognalibri.wordpress.co...
Care impertinenti, Oggi sono qui per parlarvi del terzo e ultimo libro di Alessia Ambrosio, appartenente alla serie “After Match”. Non è necessario aver letto i due precedenti però gli altri protagonisti sono molto presenti e vi consiglio di leggere anche le loro storie.
Ora però parliamo di questo ultimo libro che devo ammetterlo, mi ha messo in difficoltà. Anche parecchio. Qui devo dire che secondo me il protagonista principale è uno e uno soltanto: Tom. Tom è un giocatore di rugby che aspetta solo di coronare il suo sogno, quello di finire a giocare nella nazionale. Tutto cambia quando finisce in panchina. Di fronte a questa non-convocazione, suo padre gli dice in faccia che altro non è che un ragazzino che vuole solo divertirsi, stare con donne e pensare a se stesso. Il nostro protagonista maschile decide di cambiare la propria vita completamente, smette di giocare a rugby e inizia a lavorare come cameriere. È proprio qui che incontrerà Carol, che altro non è che il suo capo. Carol è una donna indipendente, sa cosa vuole e farebbe di tutto per riuscirci. Molte volte non ho approvato le sue scelte, più che altro perché pur di arrivare alla meta è una donna che utilizzerebbe ogni mezzo. Solo con Tom si riesce a vedere una parte di lei che desidera essere la prima scelta e una donna anche sensibile e sempre pronta a starti al tuo fianco.
Non voglio dilungarmi troppo su di lei perché non voglio influenzarvi. Ciò su cui voglio veramente concentrarmi è Tom, uno dei protagonisti maschili libreschi più complessi e affascinanti. Non parlo di bellezza esterna, parlo di una persona che si è ritrovata privata del suo sogno e ha fatto di tutto per trovarne un altro. Sulla sua strada non ci sarà solo Carol, i veri protagonisti saranno Viky e Connor. Questi due ragazzi saranno coloro che porteranno Tom a capire che se si perde un sogno non tutto è perduto perché se ne può trovare un altro.
Entrambi i ragazzi sono sfortunati, hanno vissuto e vivranno situazioni difficili e soprattutto reali. Sono solita dire che leggo per uscire dalla realtà, ma in questo libro ho trovato una realtà dura e cruda che mi ha toccato profondamente. Un libro che mi ha ricordato che la vita è difficile, che per superare determinate cose non basta semplicemente volerlo, che spesso anche se lo si vuole non si può fare nulla per contrastare il male. Solo reagire.
Tom, Viky, Connor e anche Carol mi hanno aperto gli occhi e sono convinta che questo libro, se lo leggerete, farete fatica a dimenticarlo.
Tutto il libro è dal punto di vista di Tom e sono sicura che lo apprezzerete come ho fatto io, anche se credo che avrete una fase iniziale di arrabbiatura. Più che sicura, oserei dire, ma non fermatevi a questo perché il libro è diverso dagli altri. La scrittura scorrevole, i caratteri dei personaggi e l’evoluzione dei personaggi vi cattureranno totalmente.
Non posso che dirvi buona lettura e sperare che questo libro vi colpisca come ha fatto con me.
Per il momento non assegno nessuna stellina. devo riflettere, perchè ho amato lo stile di scrittura e le emozioni che ho provato sono state intese... ma mi ha lasciata di stucco con un finale che mi ha fatto storcere molto il naso, quindi ho bisogno di pensare e di metabolizzare se mi è piaciuto o meno
Amo i fratelli Wilson moltissimo, ho riso con loro, mi sono arrabbiata con loro e o gioito quando hanno trovato il loro spazio nel mondo.
Dopo essermi innamorata perdutamente di Daniel, affezionata in modo assoluto a Scott, ho aspettato con ansia la storia di Tom.
Tom Wilson, gemello di Scott, è sempre stato un personaggio sopra le righe, divertente, un talento naturale del rugby professionistico, il numero 10 dei Saracens convocato nella Nazionale inglese ma che mai lo vedrà debuttare in campo come giocatore titolare.
Lui, che ha vissuto per il rugby, che ha respirato rugby, e si è nutrito di rugby, dovrà affrontare la difficile decisione di abbandonare ciò che credeva fosse il suo destino, ma soprattutto dovrà prendere atto di cosa pensa suo padre di lui, l’uomo più importante della sua vita.
L’autrice, Alessia D’Ambrosio, ci conduce in un percorso tortuoso, dove il nostro protagonista dovrà affrontare la cocente delusione di ciò che ha perduto, superare i suoi limiti, avendo l’opportunità di aiutare qualcuno in difficoltà, e far fronte ad un amore improvviso che lo destabilizzerà.
Sarà una corsa ad ostacoli dove, anche i nostri amati personaggi, che ruotano come satelliti intorno alla storia di Tom, subiranno un drastico, e a mio avviso troppo repentino cambiamento.
In questo romanzo, tutte le nostre certezze verranno sgretolate e, durante la lettura, probabilmente, spesso vi chiederete il motivo di questo cambio di rotta della personalità di alcuni dei personaggi.
Nel caos di questa matta famiglia, l’amore farà solo da contorno alla distruzione, al cambiamento e alla rinasciata di Tom.
Alessia D’Ambrosio, con il suo modo di scrivere ironicamente divertente, è riuscita a condurmi in una storia diversa, ma non meno bella, perché a volte…
“…la felicità non è canonica ma composta da voci, risate, pianti e storie.”
Sono poche le autrici italiane che mi hanno fatto adorare degli sport romance ma Alessia D’Ambrosio ha attirato la mia curiosità con questa serie e stare ad attendere ogni uscita non è stato facile. Ogni fratello Wilson mi ha incuriosita e attirata ma Tom… Tom fin dal primo libro di questa serie mi aveva scaturito qualcosa di diverso e sapevo che la sua storia sarebbe stata quella che mi avrebbe distrutta ma nello stesso tempo che mi avrebbe stupita maggiormente, e avevo ragione, ma andiamo per gradi. Nei libri precedenti abbiamo visto Tom come il fratello scapestrato, che non voleva mettere la testa a posto ma che nello stesso tempo faceva di tutto per la sua famiglia, anche passare per il cattivo, il fallito e quello senza cervello. Dal prologo di Number 10 e per la maggior parte del romanzo, lo vediamo mettersi in discussione, riscoprirsi, capirsi, mettersi in gioco e soprattutto dimostrare soprattutto a sé stesso che non è solo l’uomo di punta della squadra di rugby. Tom è uno di quei personaggi che ha mille sfaccettature ma tutte belle, perché è una persona buona, che quando promette qualcosa fa di tutto per mantenere la parola data. Ha un fascino evidente e saprebbe stendere chiunque con un sorriso, ma lui non ci gioca sopra, perché dentro di sé sa di non essere solo quello. Sulla sua strada arrivano vari personaggi, personaggi a cui mi sono affezionata, che non hanno un presente facile ma che aiutano Tom a trovare uno scopo, che inizialmente nemmeno lui sa di cercare e di aver bisogno. Niente di questa storia è scontato, niente di questo libro è andato come mi aspettavo, tutto di questo romanzo mi ha catturata, anche il finale, anche se mi sono ritrovata con gli occhi sgranati e la bocca aperta. L’autrice ha preso una decisione difficile, ha osato, si è messa in gioco e ha rispettato le scelte dei personaggi. Mi ha stupita? Cavolo, sì! Vi sto scrivendo questa recensione abbastanza a caldo, dopo tipo mezz’ora aver concluso la lettura e posso dire che nonostante mi aspettassi cose diverse, ho adorato ogni pagina. L’autrice prima dei ringraziamenti ha messo una piccola nota, ovvero che per Natale arriverà una piccola sorpresa… ecco, anche in questo caso non so cosa aspettarmi ma non vedo l’ora di scoprirlo.
Uno stile impeccabile quello dell'autrice che, attraverso la prima persona al presente, catapulta il lettore di fianco dei personaggi. Tom il superficiale, il playboy, quello che vive di notte per far baldoria e sesso si rivela un uomo complesso, complicato e sensibile. Credo di averlo adorato fin dall'inizio della serie. Le sue azioni e il prendersi cura di tutti hanno fatto sì che si intravvedesse la sua vera natura. Carol è ambiziosa, sfrontata e arrogante. Nasconde la sua parte fragile e mostra al mondo una maschera di ghiaccio. I due si sfidano tenendosi testa e sfoderando ogni arma possibile ma l'attrazione è come una tempesta elettrica che crepita ogni volta che si trovano vicini. Una storia complessa e ricca di personaggi con problematiche vari. Una lettura carica di colpi di scena che rendono il lettore partecipe e lo spronano a sapere che succederà. Alessia affronta tematiche importanti e si capisce che dietro c'è una ricerca. In questo libro non esiste la parola politicamente corretto e ne sono felice perché c'è tanto materiale tra cui nuove dinamiche che sarebbe stato un peccato chiudere di fretta. Lo sport è centrale e sembra di stare in campo tra i giocatori col cuore che batte per lo sforzo e l'attesa del momento giusto per la mossa vincente. Descrizioni attente e accurate sia per le ambientazioni che per la parte psicologica. Ammetto che alla fine ero indecisa se insultare o ringraziare l'autrice però penso che i Wilson abbiano ancora molto da dire e meritino un quarto libro. Il testo è curato in ogni aspetto. Per tutto ciò faccio i miei complimenti ad Alessia D'Ambrosio e consiglio la lettura della serie perché vi catapulterà in una dimensione particolare. Assolutamente da leggere.
Oggi vi parlo dell'ultimo dei fratelli Wilson: dopo la storia di Daniel e di Scott, adesso è il turno di Tom. Tom è il gemello di Scott, quello che, a detta del padre, è sempre stato il figlio più problematico. E grazie alla penna di Alessia D'Ambrosio abbiamo l'opportunità di scoprire la vera essenza di questo ragazzone dal cuore d'oro! Dopo l'ennesima bravata (diciamo così...) Tom viene convocato nella Nazionale inglese di rugby insieme ai suoi fratelli, ma a differenza loro se ne dovrà stare in panchina come riserva ad aspettare il suo momento di gloria. E dopo l'ennesima stoccata nell'orgoglio da parte del padre, prende la decisione più difficile della sua vita: lasciare il rugby. E così si trova a dover cercare un lavoro "vero" per potersi mantenere e... ne vedremo delle belle! Grazie alla narrazione dal punto di vista di Tom, potremo entrare nella sua testa e, soprattutto, nel suo cuore. Lo stile della D'Ambrosio è andato gradualmente migliorando di libro in libro e ci ha regalato una storia davvero appassionante e profonda, con un ritmo incalzante che non permette di abbandonare la lettura. Anche in questo capitolo ritroveremo lo schema che si ripete nelle storie precedenti. Ci si concentra sul protagonista, con un paio di capitoli dal punto di vista della protagonista femminile, Carol, che ha un temperamento opposto a quello di Tom: dove lui sacrifica quello che credeva il suo sogno per ottenere qualcosa che gli dia maggiore soddisfazione, lei è disposta a mollare tutto e utilizzare qualsiasi mezzo per realizzare i suoi sogni di celebrità.
"Sono tua, sei mio" "Sono tuo, sei mia"
I personaggi secondari (come era successo con Prou nel primo libro e Kassy nel secondo) fanno brillare di luce propria il protagonista e aiutano a metterne a nudo soprattutto il lato umano. Anche questa volta si toccano tematiche importanti, come la tossicodipendenza e la disabilità, ma in modo delicato e mai superficiale. A differenza degli altri, però, la storia d'amore non è predominante, ma lo è il valore aggiunto dei personaggi secondari che ci spiegano meglio chi è Tom veramente. Un uomo che si impegna per il bene altrui, spesso trascurando se stesso e le proprie necessità. Questa è una storia di crescita e di formazione e, grazie a Connor e Viky e alla sua voglia di non arrendersi, Tom riuscirà a trovare la propria strada. Cosa che non si può dire della sua vita sentimentale, ma a quanto pare, leggendo attentamente fino alla fine, troverete una lettera da parte dell'autrice che ci riserva una bella sorpresa...
"In fondo, siamo tutti dipendenti da qualcosa."
"Insieme. Un passo alla volta."
Tra tutte, questa è la storia che ho apprezzato di più, mi ha coinvolto molto il percorso che Tom ha affrontato, non senza difficoltà e ripensamenti, per arrivare ad acquisire maggior consapevolezza di sé e avere chiaro l'obiettivo che darà un senso alla sua vita, e il modo impeccabile in cui le varie storie si sono intrecciate. E lo ammetto: questa volta non ho pianto a dirotto, ma mi sono commossa per la dolcezza e la profondità di questo protagonista speciale. Ancora una volta il sentimento di appartenenza e di famiglia occupano la scena e ritroviamo i personaggi che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare in precedenza. Penso che sarà molto difficile per tutti lasciare andare i fratelli Wilson... Il messaggio che Tom vuole lanciare a tutti noi è semplice: non permettiamo a nessuno di decidere della nostra vita e non smettiamo di lottare per ciò in cui crediamo veramente.
Finalmente conosciamo la storia di Tom, il gemello scapestrato, colui che ci ha dato un assaggio della sua generosità già nel libro precedente.
Tom, dopo essersi preso una colpa non sua, sta scontando una pena in un centro di riabilitazione, e oltre a questo arriva la convocazione in Nazionale, ma tutte le sue convinzioni vengono spazzate via con poche parole. Insieme ai fratelli, essere convocati in Nazionale è sempre stato un sogno, ma per Tom il sogno s'infrange... giocherà in Nazionale, ma come riserva. Tom non ci sta e, oltre alla rabbia per quella lettera, arriva la delusione dalle parole del padre, che portano rabbia, rancore ma soprattutto portano a una scelta drastica: lasciare il rugby. Fin da piccolo l'unica cosa che ha sempre fatto è stato proprio giocare a rugby insieme ai fratelli, quindi non sarà facile per lui adattarsi a un nuovo stile di vita, ma non si dà per vinto e inizia così a lavorare come cameriere. È proprio qui che conosce Carol, una donna fredda che punta a diventare famosa, nonché il suo capo.
In questo libro, oltre a Tom e Carol faremo la conoscenza di altri personaggi, che s'intrecciano con la vita di Tom; Vicky, la ragazza a cui fa da sponsor e Connor, fratello di Carol costretto su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente, oltre ai vecchi personaggi già conosciuti. Tutti quanti faranno parte del percorso di Tom, chi in modo diretto chi no, ma tutti permetteranno la sua crescita. Leggere questo libro non è stato per nulla semplice, abituata a un altro tipo di storia sono rimasta un po’ spiazzata; non posso dirvi di più perché non amo gli spoiler, e di certo non voglio rovinare la lettura, ma non è stato facile per me entrare subito in sintonia. Questa non è la classica storia d'amore tra due personaggi, no. Questa è la storia di un ragazzo che con le sue sole forze cresce, scopre e raggiunge obbiettivi che non pensava neanche di volere. In questo libro Alessia ci fa fare un viaggio nella vita quotidiana, con i suoi reali ostacoli, con le "batoste" ma anche con le soddisfazioni. Quando hai un sogno nel cassetto fai di tutto per tirarlo fuori e farlo tuo, ma a volte i sogni cambiano... Purtroppo non sono riuscita a entrare pienamente in sintonia con il personaggio di Carol, che a mio avviso poteva anche non essere sulla strada di Tom. È una persona ai miei occhi molto superficiale, una ragazza che punta in alto, punta alla fama e che, anche se come tutti ha sofferto per amore, non meritava Tom. Sin da subito l'attrazione tra di loro è forte ma non ho percepito più di quello, non c'era molta sintonia tra loro.Sono convinta che se trovi la tua metà non puoi essere felice senza; lo so, è una mia convinzione, ma leggendo capirete meglio il perché. Che dire di Tom? Scoprirete un altro lato di lui, da quello festaiolo e scapestrato, a generoso e responsabile, cosa che ho apprezzato moltissimo: capirete fino in fondo quanto è grande il suo cuore. Andando avanti si conosceranno meglio anche le storie dei protagonisti dei precedenti romanzi; insomma, Alessia ha tirato fuori un bel po’ di temi che spero affronterà nel prossimo libro, perché devo assolutamente capire tante cose. Siete curiose anche voi? Non vi resta che leggere Number 10, gioire, piangere e imprecare come ho fatto io.
Carissimi disastri, oggi torniamo a parlare della famiglia Wilson e, in particolare, ci dedichiamo al numero 10 dei Saracens, Tom; lo abbiamo già conosciuto nei libri precedenti e ci sembrava fosse il fratello bello e dedito solo al rugby e alle donne, ma già alla fine del secondo romanzo avevamo intravisto la sua indole nascosta e generosa nell'aiutare il fratello gemello e assumendosi le responsabilità derivate dal suo gesto, sia da parte della squadra che da parte del padre. Per tutelare Scott aveva dichiarato di avere un problema di gioco d'azzardo per cui deve frequentare obbligatoriamente un gruppo di sostegno. Conseguenza peggiore di tutte, la convocazione in nazionale sognata e ambita da una vita arriva come riserva, consegnata a mano dal padre che gli esprime tutta la sua delusione e il suo disprezzo.
Arrabbiato e profondamente ferito dalla mancanza di fiducia del genitore decide di abbandonare completamente il rugby, tutto quello che gli ruota intorno e che sono la sua fonte di reddito, ragion per cui deve trovarsi un lavoro; si ritrova così a fare il cameriere da "Angelo", il ristorante preferito da lui e dalla sua famiglia, ritrovandosi come capo Carol, una donna bellissima e testarda decisa a sfondare come modella.
Carol sogna da tutta la vita di diventare famosa e non riesce a rassegnarsi al fatto di non riuscire ad avere successo; il lavoro di direttrice del ristorante è solo un ripiego per accontentare la famiglia in attesa del grande salto. L'attrazione per Tom è immediata e sincera nonostante lui non riveli il suo essere "vip" e nonostante il suo mettere sempre qualcun altro prima di lei e della loro relazione; che poi... relazione non è, poiché tutti e due sono convinti di non volersi innamorare e avere una storia seria.
Tutta la vita di Tom viene complicata anche dal diventare tutor di una ragazza che frequenta il suo stesso gruppo di sostegno e dal fratello di Carol che in breve diventano per lui importanti e significativi per l'impronta che Tom vuole dare alla sua vita e al suo futuro. Ma il futuro è sempre come lo abbiamo pianificato? Tom e Carol sapranno riconoscere l'importanza del loro amore?
Al di là della storia d’amore tra i due protagonisti, quello che più mi ha colpito di questo romanzo è stata la crescita di Tom. Lui pensava di sapere da sempre chi fosse e cosa volesse ma lasciando il rugby tutto il suo essere si destabilizza e si rende conto che quello che ha sempre mostrato era solo la facciata e che forse quello che ha sempre pensato di volere non corrisponde esattamente alla realtà. Quando comincia a capire, lì, in quel preciso istante, c’è la trasformazione, l’evoluzione: questo non significa che diventa perfetto, ma impara a convivere con se stesso e i propri difetti, a comprendere gli altri e i loro problemi, a mettere se stesso a disposizione e a supporto degli altri.
L'autrice inoltre è stata molto brava a non limitare il romanzo solo alla storia tra Tom e Carol, che è comunque rimasta sempre in evidenza, ma ha ideato il libro in modo da creare un pizzico di mistero per le coppie dei libri precedenti che invoglia a continuare a leggere e a volerne sapere di più. Attendiamo con ansia nuovi sviluppi!!!
Protagonista indiscusso e principe di questo libro è il famoso numero dieci dei Saracens: Tom Wilson. La vita di questo rugbista è stata più o meno in discesa fino ad un momento ben preciso in cui tutte le sue convinzioni vengono meno e la voglia di trovare la sua strada e cavarsela da solo, rischiando, vincono su tutto il resto. Costi quel che costi.
Essere stati scelti per giocare con la nazionale è la notizia che i fratelli Wilson aspettano da sempre, ma essere messo in panchina (ingiustamente) è la goccia che fa traboccare il vaso per Tom. Orgoglioso come non mai, non abbassa la testa neanche un attimo e guarda in faccia suo padre, che non fa mistero del suo disappunto, dicendo che la sua vita nel mondo del rugby è finita in quell’istante.
“Ira, paura, delusione, orgoglio. L’ultimo è il più prepotente di tutti. L’orgoglio è la mia arma. Lo è da sempre.”
Cominciare una nuova vita senza un lavoro è complicato… e poi il rugby non era mai stato un lavoro per Tom, ma la sua più grande passione. Fortuna vuole che tramite delle conoscenze arriva una proposta di lavoro: fare il cameriere in un ristorante italiano, occasione che il protagonista del libro coglie al volo, proprio come ogni altra sfida che la vita gli mette di fronte.
Molto importanti sono i personaggi secondari, oltre ai fratelli Wilson, che contribuiscono allo sviluppo interiore di Tom.
Carol è la chiave che segna il punto di svolta del protagonista, ma come la loro relazione è molto difficile da inquadrare. La sua storia è interessante e il filo che la lega a Tom sembra essere quasi invisibile all’inizio per poi trasformarsi in qualcosa di molto emozionante e complicato…
“Carol è un muro impenetrabile, inaccessibile. È una scalata impossibile. Lei è un enigma che ho bisogno di risolvere.”
C’è nel romanzo una parte rosa, che però è strettamente collegata al personaggio principale, e non è preponderante.
In fin dei conti Number 10 mi ha piacevolmente sorpreso, in quanto racconta una storia insolita nelle sue dinamiche e non è il classico sport romance. Per una volta il cliché dello sportivo ricco, bello e dannato è capovolto. Una persona semplice, in cerca della strada giusta, con dei desideri da avverare e scelte difficili da prendere, ecco chi è Tom Wilson.
Se avete voglia di qualcosa di diverso, divertente, riflessivo e intenso questo libro fa al vostro caso!
“Tu sei così Tom, hai solo seguito il tuo copione di sempre. Eri a un passo dal sogno e hai scelto, ancora una volta, di mandare tutto a puttane.”
Questo è l’inizio del libro.
Finale alternativo per il nostro Tom, terzo fratello Wilson, il più scapestrato direi.
Si conclude con questo la serie che tanto ho amato, e con questo ho messo Alessia D’ambrosio sul podio delle autrici italiane che più mi hanno emozionato.
E’ un libro diverso dal solito, se all’inizio parte lento ed è un continuo susseguirsi di “no, non ritorno” o “Abbandono il rubgy” e la continua depressione che prenderà al protagonista, in seguito inizieremo a conoscere realmente Tom.
Inizierà un percorso emotivo e psicologico di grande impatto.
Conosceremo lo sport a 360°, non solo gli Urrà e le groupies, ma anche i retroscena dei successi e tutto quello che gira intorno allo sport.
“Fino a qualche giorno fa ero solo un giocatore di rugby, con un unico obiettivo- Ora devo guadagnarmi da vivere, fare da badante a una ragazza con dipendenze da ossicodone e convincere un ragazzo su una sedia a rotelle a fare un operazione.”
Stilare una lista delle cinque cose che si desidera fare, e da qui che parte la vera storia.
5. INNAMORARMI
Conosceremo Carol e la sua caparbietà per sfondare nel mondo dello spettacolo e il nostro Tom in versione inedita.
Un libro che spacca il cuore.
Si ha una panoramica completa della vita, sport, amore, famiglia, affetti, amici, dipendenze, lavoro, successo.
“Gioca quella cazzo di partita. Fai vedere al mondo chi sei e poi, se ancora lo vorrai, ritirati. Ma fallo da campione.”
L’adrenalina del campo, la voglia di lei, i ricordi di una notte brava e quelle semplici parole “Sono tua, sei mio.”
Ma a volte l’amore non basta o semplicemente è solo il momento sbagliato.
“Sei la prima persona per cui sento qualcosa di così forte. Non essere anche la prima a spezzarmi il cuore… Resta con me.”
Un finale alternativo, un Tom tutto da scoprire, il fratello che più ho amato per la sua unicità, per la sua umanità.
Troveremo anche le altre coppie protagoniste e vivremo la loro routine quotidiana, i primi litigi, e si sfateranno i miti delle coppie perfette.
Grazie Alessia per questa serie.
Ho amato ogni singolo libro, ma con questo hai spiazzato il mio cuore.
Devo ammettere che della serie After Match, Tom è sicuramente il protagonista che mi è piaciuto di più.
Lui è superficiale, un donnaiolo, uno che ama le feste, ma nasconde in profondità un cuore grande ed è sempre pronto ad aiutare il prossimo. Che sia un parente, un amico o uno sconosciuto, lui riesce ad essere presente nel momento del bisogno.
Carol, invece, è una donna odiosa che pensa solo a diventare famosa, come se al mondo non esistesse niente di meglio.
La storia è un po’ noiosa e ho fatto fatica a finire il libro, nonostante la trama fosse più interessante degli altri volumi.
Il finale poi… ma scherziamo? L’epilogo mi ha davvero lasciato senza parole. Speravo in un finale migliore.
Libro molto intenso dal punto di vista dei temi trattati. La storia di Tom che sfruttando la sua crisi di identità nei confronti del rugby decide di affrontare la sua vita da altri punti. Molla tutto, inizia a fare il cameriere e si dedica a seguire un ragazzo sulla sedia a rotelle ed una ragazza che ha dipendenze da antidolorifici. Durante questo periodo conosce anche l'amore della sua vita Carol ma la ragazza nonostante i sentimenti vuole realizzare i suoi sogni e non vuole essere messa da parte da Tom e sacrificarsi per stargli accanto. Lui è distrutto ma impegna tutte le sue forze nel costruire un centro riabilitativo sportivo in cui aiutare ragazzi con problemi mediante lo sport. Molte emozioni in tutto il libro che rende il lettore sensibile alle tematiche sociali.
Sono arrabbiata, arrabbiata e triste. L' autrice ha rovinato tutto, l amore tra Carol e Tom è un utopia, una storia che non è mai esistita e mai esisterà. Se cercate una storia d amore questo libro non fa per voi. Però, in questo libro, c'è molto di più ... C'è l amicizia, il riscatto, la forza, la voglia di farcela e poi ci sono tre fratelli che si amano alla follia e si salvano sempre e questo non posso non amarlo ❤️ Adesso vado avanti con questa bellissima serie sperando in un lieto fine anche per Tom.
No. Questa storia è un grosso NO per me. E mi dispiace perché i primi due libri della serie mi sono piaciuti tantissimo e avevo grandi aspettative sul terzo fratello Wilson. Ma la storia di Tom mi ha deluso molto. Lui è un gran bel personaggio e si meritava una storia e un finale migliore di questo. Il personaggio femminile Carol è uno dei più odiosi mai conosciuti. L'ho odiata dall'inizio alla fine. Capisco che l'autrice ha cercato di scrivere una storia diversa dalle altre, e ci sta, l'avrei anche apprezzato se non fosse che in questo libro ha stravolto la vita a tuiti i personaggi. Tutti i fratelli Wilson che nei libri precedenti avevano trovato il loro happy ending, adesso si trovano tutti con una vita allo sbando. Questo libro è stato una carneficina di sentimenti. Nonostante la storia non mi abbia per niente convinta l'ho comunque letto in 2gg perché lo stile di Alessia D'Ambrosio devo ammettere che scorrevole. Quindi non mi rimane altro che leggere il sequel di questa serie con la speranza che l'autrice faccia riscattare tutti i personaggi e gli dia il finale che si meritano.