Prendendo spunto dai temi e dai problemi con cui ci confrontiamo ogni giorno, attraverso la lettura di autori prediletti come Spinoza e Montaigne, Augias ricollega il presente al passato e alle cause che l’hanno provocato, rendendo più comprensibile e meno ansioso l’orizzonte degli eventi.
«Viviamo anni rivoluzionari in cui scompaiono abitudini consolidate, canoni politici, riferimenti culturali ed etici che a lungo hanno dato fisionomia alla nostra civiltà. Innovazioni scientifiche e tecnologiche inimmaginabili fino a pochi decenni fa hanno reso possibili e anzi banali risultati e capacità smisurate; i cambiamenti si succedono con vertiginosa velocità trasformando non solo il nostro mondo fisico e virtuale, ma la psicologia delle nuove generazioni – secondo alcune diagnosi la loro stessa stessa antropologia -, e comunque introducendo nuovi modi di vivere, e nuove epidemie […] Proprio perché siamo nel mezzo di una bufera, è ancora più importante avere consapevolezza e memoria del percorso che ci ha portato fin qui. Dovendoci attrezzare per sopravvivere in quanto Sapiens, è utile conservare quanto più si possa di un sapere che contiene insegnamenti fondamentali quale che sia il tipo di comunicazione e di convivenza che nel prossimo futuro ci aspetta […] La memoria del passato serve a mettere i fatti in prospettiva, tracciare un percorso, individuare le cause e i loro effetti, fornire – quando è possibile – un punto d’orientamento. Non c’è futuro, luminoso o obbligato che sia, che ci salvi dal dovere di trasmettere il passato, prima che tutto finisca travolto da un nuovo mondo, come presto o tardi certamente avverrà».
Corrado Augias (Roma, 1935) è un giornalista, scrittore, conduttore televisivo, autore televisivo, drammaturgo ed ex politico italiano.
Corrado Augias is an Italian journalist, writer and TV host. He was also a member of the European Parliament in 1994–1999 for the Democratic Party of the Left. Augias issued a series of crime novels set in the early 20th century and others. His other works include several essays about peculiar features of the world's most important cities: I segreti di Rome, Paris, New York and London. In 2006, in collaboration with scholar Mauro Pesce, he published a work dealing with the gospel's description of the life of Jesus, Inchiesta su Gesù, which became a bestseller in Italy. He is an atheist.
“La memoria del passato serve a mettere i fatti in prospettiva, tracciare un percorso, individuare le cause e i loro effetti, fornire – quando è possibile – un punto d’orientamento. Non c’è futuro, luminoso o obbligato che sia, che ci salvi dal dovere di trasmettere il passato, prima che tutto finisca travolto da un nuovo mondo, come presto o tardi certamente avverrà”
Riflessioni sull’oggi per interpretare il passato preparandosi al futuro. Per agire e reagire, di conseguenza. Augias parte da una rivoluzione, quella del passaggio dalla cultura cartacea a quella digitale, quella tecnologia che libera tutto ma che facilmente sfugge di mano, potente e a suo modo invadente, perché riguarda ogni aspetto della vita. Velocità e ampiezza , senza sforzo che genera cambiamenti ambivalenti, buoni e cattivi. Tra necessità meraviglia e pericolo, il racconto del tempo reale per guardare indietro, per non perdersi. Il saggio di Augias, “Breviario per un confuso presente “ è una bussola,un antidoto alla paura di questo tempo analizzato con sguardo lucido attraverso autori a lui cari: Spinoza, Montaigne (esempi di tolleranza), Petrarca e poi Boccaccio e Manzoni, citati per parlare delle epidemie anche in chiave metaforica, nella disperata ricerca di trovare al male una ragione...
Dall’identità del nostro popolo che aspira alla coesione, quel popolo che ha vissuto tante storie ma che non riesce a metterne insieme una sola e definitiva “I tempi sono confusi, dunque; lo sono anche molti italiani e non da oggi”, alla religione e la ricerca di Dio nell’immaginario collettivo.
“Già, Dio. Che ne sarà di lui nell’era del pensiero digitale?”
Tra curiosità e ansia di capire quello che ci sta succedendo, tra modernità e grandi dilemmi esistenziali, Augias riconferma il suo talento narrativo, pacato ed obiettivo.
A tratti lo avrei intitolato "Confuso breviario per un confuso presente" ma è un libro che offre molti spunti di riflessione e soprattutto incentiva e stimola la ricerca e l'approfondimento personale .
Corrado Augias è, come al solito, profetico. La Sua prosa brillante, sofisticata ma mai ridondante. Questo libro è un affascinante (e malinconico) volo sul nostro triste presente. Assolutamente da leggere!
Una raccolta di brevi saggi di Corrado Augias. L'autore si abbandona a trattare di temi molto variegati, dalla geopolitica all'etica e alla filosofia. È impossibile non rimanere affascinati dalla cultura di Augias (a mio parere uno dei più validi intellettuali italiani del momento) e dal suo modo di trattare il sapere in modo così enciclopedico e interconnesso. Data la forma dell'opera Augias non si sofferma molto si ciascun tema ma si ferma in superficie, nonostante ciò riesce sempre a farti incuriosire.
Difficile lasciare una recensione che possa essere utile per altri: la bellezza e l'utilità del libro dipendono moltissimo dall'interesse e dal grado di conoscenza dei singoli temi trattati; alcuni tratti sono molto lucidi e significativi con una visione chiara e quasi illuminata della realtà attuale, in altre parti ci si perde in citazioni già note riunite in una noiosa accozzaglia. Ma, come detto, questo non è assolutamente estendibile a tutti, ma esclusivamente la mia personalissima sensazione dopo la lettura in questo preciso momento. Penso che dovrò rileggere magari tra un po' di tempo, e la recensione sarà senz'altro differente... O magari molto simile, ma in riferimento a diverse parti del libro, chi lo sa. In ogni caso merita una lettura, nella peggiore delle ipotesi, se non si trovano stimoli "alti" ci si sorbisce una buona dose di letteratura e storia, sapientemente riunite, rimescolate e riproposte in maniera elegante, come Augias sa fare.
Estremamente scorrevole e da brevi trenta capitoli, è un illuminante "manuale" utile a ragionare sul nostro "confuso presente" con numerosissimi spunti di riflessioni da Gesù, passando poi per Spinoza e Montaigne fino a noi, mostrandoci spesso come le parole del passato possano essere delle abili alleate in un presente in molti aspetti incerto. Decisamente consigliato per approfondire quello che è il pensiero dell'autore in tutto il suo rinomato bagaglio culturale che ci mette a disposizione non solo arricchendo il libro, ma anche arricchendoci.
Augias, con il suo stile brillante e sofisticato, affronta vari temi dell'attualità (come l'IA o l'eutanasia) ricollegandoli a libri e personaggi del passato. Alcuni capitoli sono molto lucidi e ispirati ed è innegabile cogliere i rimandi col passato. Altri sono secondo me un po' tirati per i capelli. Ma la prosa di Augias è sempre di piacevole lettura.
in alcuni argomenti l’ho trovato un po’ dispersivo e (come il titolo del libro) confusionario, ma per altri (la maggior parte in effetti) è spunto di riflessione e un incitamento ad approfondire varie tematiche. nel complesso però, devo dire, illuminante.
Un discorso che divaga in territori già percorsi, che tira le somme con un timbro un po' testamentale. Al di là della simpatia per l'uomo non c'è molto di cui parlare.
"La memoria del passato serve a mettere i fatti in prospettiva, tracciare un percorso, individuare le cause e i loro effetti, fornire (quando è possibile) un punto d'orientamento. Non c'è futuro, luminoso o obbligato che sia, che ci salvi dal dovere di trasmettere il passato, prima che tutto finisca travolto da un mondo, come presto o tardi certamente avverrà."