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Lezioni di anarchia

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L'anarchia è un sapere polifonico, plurale, ricco e soprattutto estremamente attuale. Così abbiamo pensato che questo fitto insieme di pratiche e teorie potesse contenere gli strumenti per affrontare (non certo per risolvere!) le urgenti questioni di un presente sempre più diffusamente avvertito come insoddisfacente. Viviamo un tempo ricco di licenze e povero di libertà, in cui tutto si può comprare, anche il diritto di "essere contro", purché si rinunci in partenza alla pretesa di riconsiderare il nostro modo di pensare e vivere con gli altri.
Abbiamo immaginato che la nostra piazza (un bel giardino all'aperto di fronte a Edicola 518, con una deliziosa fontana) potesse essere il luogo giusto per sottrarsi ai ritmi accelerati della contemporaneità e fermarsi a dibattere sui grandi temi della vita che toccano ciascuno di noi, rinunciando a ogni sapere pregresso e provando a tornare alla radice dei nostri pensieri: per capire determinati processi storici e mettere tutto in discussione.
Siamo partiti da quattro tematiche che più di tutte riguardano le nostre vite e tormentano la nostra quotidianità e abbiamo scelto di affidarne ciascuna a un "modesto" professore. Modesto perché privo di verità e carico di dubbi da condividere. Il lavoro a Stefano Boni, l'educazione a Francesco Codello, l'autogestione a Antonio Senta e la democrazia a Lorenzo Pezzica. Con loro abbiamo intrapreso quattro discorsi belli e articolati, proseguiti in dialoghi a cena, dopo cena e nei mesi successivi.
Le sbobinature degli incontri hanno dato la base a questo testo, che si arricchisce di apparati, approfondimenti, bibliografie e annotazioni aggiunte lungo il percorso. Per più di un anno questo è stato il nostro quaderno. Ora lo condividiamo con voi perché possiate aggiungere i vostri appunti.

160 pages, Paperback

Published July 1, 2019

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Displaying 1 - 3 of 3 reviews
Profile Image for Read me two times.
527 reviews2 followers
April 11, 2021
3.5* facilmente arrotondabile a 4 stelle. Non solo ci sono quattro "lezioni" di attualità, ma anche una bibliografia pazzesca da recuperare assolutamente. Cos'è l'anarchia (for dummies, a volte)? Come si può applicare alla società moderna? È anacronistica? Esistono società anarchiche oggi? Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo?
Senza stigmatizzare nulla, ovviamente.
Consigliato a tutti.
Profile Image for Tommaso.
25 reviews9 followers
November 19, 2020
Questo splendido quaderno vale sia come introduzione ragionata all'anarchia e al pensiero anarchico, sia come occasione per intravvedere un'esile luce nelle tenebre.
Ripeto che Antonio Brizioli (anarchico edicolante di cui sono perdutamente innamorato) è persona di grande intelligenza, e il suo progetto di Edicola 518 va conosciuto, amato e sostenuto.
Profile Image for Aurora.
14 reviews1 follower
September 30, 2025
Un gruppo di pensatori e artisti che si riuniscono e creano dal basso, in totale autogestione, un chiosco culturale con una selezione di magazine e libri da tutto il mondo: arte, filosofia, architettura, fotografia, design, cibo, anarchia. L'Edicola 518, a Perugia. Partire da questa premessa è fondamentale ancor prima di commentare il libro, perché è il cuore pulsante anche del loro approccio di presentazione.
È un'iniziativa che ammiro particolarmente, soprattutto per la scelta di creare un edicola e non una libreria: non perché la seconda sia più inutile o meno di impatto della prima, ma perché le edicole sono spazi in cui i rapporti umani (di ogni età) si incontrano in modo estremamente informale (molti più informale di una libreria) e che, messe in mezzo alle piazze e alle strade, costringono le persone a fermare la velocità dei loro passi per osservare piccoli spazi di cultura. Mi piace proprio il contrasto che c'è tra la strada e uno spazio di cultura, che nella contemporaneità sono diventate purtroppo antitetiche. Anche i bambini, soprattutto i bambini, hanno spazio di interazione e da bambina amavo fermarmi in edicola. Allo stesso modo gli autori, sfruttando questa caratteristica, organizzano ogni anno degli incontri nei giardini davanti al chiosco per discutere, dibattere, confrontarsi e invitando studiosi di vario tipo. In uno spazio che definiscono "Quattro metri quadrati di spazio infinito", è nato questo libro: una trascrizione degli incontri, compresi i momenti di domande o dibattito con il resto del pubblico.
La cosa che ho amato di più è stata proprio l'accessibilità a informazioni che possono essere non poco chiare a tutti, e un'iniziativa con un impronta così, non mi avrebbe dovuto deludere sotto questo punto di vista. Riflessioni anarchiche sul lavoro, su una scuola al collasso (viene citata l'educazione libertaria, approccio che da educatrice sento che dovrebbero conoscere più persone) e un rapporto dominante tra adulti-bambini, su una società politica basata sulla cooperazione dal basso e sul complicato rapporto tra democrazia e anarchismo. Il tutto con una marea di riferimenti bibliografici interessanti, per chi è interessato ad approfondire. È a tutti gli effetti un libro stimolante, aperto a tuttə e che vuole far stimolare le domande più che dare risposte. Per me vale la pena leggerlo.
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