Nonostante la sua giovane età e la sua straordinaria bellezza, Elizabeth è una ragazza dai gusti semplici, ben diversi da quelli delle sue coetanee. Mentre le altre fanciulle sognano di lasciare la quiete della campagna e di trascorrere una Stagione indimenticabile, lei non ha alcuna intenzione di abbandonare il paesino del Derbyshire nel quale vive. Preferisce la pace dei boschi e lo splendore dei laghi allo sfarzo di Londra. La città non l’attrae e il matrimonio non le interessa. Finché, un giorno, incontra il ragazzo più affascinante che abbia mai visto: Lord Cecil Cavendish, l’erede del conte alle cui dipendenze lavora suo padre. Un partito apparentemente irraggiungibile per la figlia di un modesto servitore. Meno irraggiungibile si dimostra invece un altro ragazzo, Jem Black, un tipo rude da poco giunto al villaggio in cerca di lavoro e subito assunto come stalliere. Tanto Cecil è timido e gentile, quanto Jem è spavaldo e sgarbato. Tanto Cecil incarna l’idea del principe delle fiabe, quanto Jem sembra un pericoloso pirata. Sebbene così diversi fra loro, però, entrambi celano importanti segreti. Per chi batterà il cuore di Elizabeth? Chi sconvolgerà la sua giovinezza? A chi donerà il suo amore per sempre? Una storia romantica e avventurosa, fra baci rubati, corse a cavallo, feste danzanti, misteri, rancori, rapimenti e vendette, e un sentimento sincero e profondo che neppure il tempo può cancellare.
Ammetto di adorare Amabile Giusti / Virginia Dellamore perché la sua scrittura così intensa è capace di farti provare tantissime emozioni. Questo romanzo non è da meno , confermando che questa autrice per me è una garanzia. James , figlio illegittimo del conte di Rochester mentre è in fuga dai suoi aguzzini che lo vogliono riportare nell'istituto dove lo ha sbattuto il padre, incontra Liz . La ragazza figlia del maniscalco del conte è una ragazza buona e ingenua , aiuta il ragazzo ferito che però l'aggredisce con un bacio . Profondamente ferita vorrebbe odiare il giovane ma ne anche attratta. Per giungere al lieto fine i due dovranno superare varie peripezie e sopratutto svelare alcuni segreti
Maria Antonietta - per RFS . Con molto piacere ho letto per voi Tu che avanzi nel buio della notte di Virginia dell’Amore alias Amabile Giusti, che mi ha deliziato con questo classico romanzo storico autoconclusivo ambientato nell’Inghilterra ottocentesca, epoca tanto affascinante per noi lettrici romantiche.
È una delle poche volte in cui ho desiderato procurarmi il cartaceo del libro, dopo averlo letto, poiché l’autrice alla fine ci regala delle illustrazioni molto belle che ritraggono i due protagonisti nei momenti salienti del racconto.
Ho trovato la lettura gradevole sotto tutti i punti di vista, a cominciare dalla copertina e dal titolo a mio avviso già convincenti.
Il doppio POV è interessante poiché non lascia niente all’immaginazione, soddisfacendo ogni più piccola curiosità.
Il libro è diviso in due parti fondamentali che scandiscono il tempo in cui si svolgono i fatti, a distanza di quattro anni.
Nella prima parte viene raccontato l’incontro tra i protagonisti in un’ambientazione fiabesca e spensierata (ma non troppo).
La campagna inglese è sempre molto affascinante quando si parla di romanzo storico e in questo caso, abbinata alla scrittura della nostra brava autrice, diventa una poesia. Mi sono davvero emozionata per la delicatezza e l’originalità con cui la storia nella sua drammaticità è stata raccontata. Un solo bacio vale più di mille amplessi e la sensualità così poco esibita rende la narrazione molto più coinvolgente e accattivante.
I protagonisti sono descritti magnificamente e nei minimi particolari, ma non parlo solo del colore dei capelli o degli occhi, ho potuto immaginare perfettamente il riflesso e le sfumature dei capelli di Liz all’alba o il colore tempestoso degli occhi di James in un momento di grande irritazione.
Questi dettagli, insieme alla magnifica descrizione dell’ambiente circostante rende vivido il racconto tanto da risucchiarti all’interno.
La seconda parte si svolge a Londra nell’ambiente tipico dell’alta aristocrazia con le mise più esclusive e i balli durante i quali si combinano i migliori matrimoni. La Scozia nel finale è la ciliegina sulla torta che rende il quadro completo. Ogni personaggio è caratterizzato molto bene, ognuno con la sua personalità e la sua valenza e questo rende più vivido il racconto.
Il rapporto tra Liz e suo padre, rimasto vedovo troppo presto dell’amata moglie, è molto dolce e fa emergere chiaramente il loro grande amore reciproco.
Liz è la vera protagonista, una semplice ragazza di campagna un po’ ribelle con il sangue metà contadino e metà nobile e il cuore puro e compassionevole. Lei è una bellezza che si fa notare, una ninfa dei boschi che, a sedici anni, fa già palpitare i cuori di molti uomini. James è il mozzo di stalla che turberà i sonni di Liz, con il suo atteggiamento sfrontato e il fascino peccaminoso. In questo quadretto niente male si inserisce lord Cecil Cavendish che farà battere il cuore a Liz per la prima volta. In questo turbinio di emozioni Liz sarà l’eroina di una storia d’amore travagliata, avventurosa e piena di colpi di scena.
Consiglio la lettura a tutte voi fenici appassionate di romanzi storici d’amore e faccio i complimenti all’autrice perché mi ha davvero emozionata.
Dopo alcune battute d'arresto, questo libro della Giusti/Dellamore mi è piaciuto un sacco. Forse è un pelino lungo ma la storia cattura, i personaggi coinvolgono. I vari segreti disseminati nel libro sono facilmente intuibili, per chi come me è una patita di romance, e infatti quando si arriva agli spiegoni finali non c'è stato nessun oh ma va?!?
Avrei voluto prendere James a botte per quasi tutto il libro, perchè va bene l'istinto di protezione ma far soffrire così Liz e pure lui che sembra un'anima in pena, mi pare un po' troppo. Ho adorato anche Liz, una ragazza fuori dagli schemi ma adorabile. La scrittura della Giusti coinvolge, anche per il particolare modo di alternare i capitoli, con il pov in prima persona di James e quello in terza di Liz. Leggerò sicuramente altri suoi libri.
Come tutti i libri di questa autrice è stato pura magia, magia nelle parole, nelle frasi e nelle immagini che mi si rincorrevano in testa, perché alla fin fine, Liz e Jem sono stati i protagonisti di un bellissimo film da cui non riuscivo a distogliere gli occhi. Adorato tantissimo e super consigliato
Una storia bellissima, romantica e tormentata, scritta divinamente e con dei personaggi meravigliosi. Chi ama già le opere dell'autrice può andare sul sicuro, chi ancora non la conosce troverà un romanzo davvero imperdibile. Con una chicca finale.
Qualcuno storcerà il naso di fronte alla mia ammissione ma voglio comunque dirlo. Lo stile di Amabile Giusti non è mai stato tra i miei preferiti, almeno nei due romance che lessi anni fa. Indubbiamente è un'autrice dal grande talento narrativo ma non è mai riuscita a convincermi del tutto. Almeno finché non ha cominciato a scrivere in veste di Virginia Dellamore. Con i suoi historical romance ha conquistato la mia attenzione e ha saputo tenermi sulle spine.
Elizabeth è una fanciulla bellissima ma per niente ambiziosa o amante dello sfarzo come molte della sua età. Non ha pretese, vuole solo una vita semplice in campagna. Un giorno, la sua tranquillità viene minacciata dall'arrivo prima del futuro conte Cecil Cavendish, ragazzo molto affascinante e gentile come un principe azzurro, poi di uno stalliere bellissimo quanto irritante, James Black. Questi ragazzi sono diversi come il giorno e la notte, se da una parte Elizabeth si sente affascinata dalle buone maniere del gentiluomo, dall'altra non può negare di provare attrazione per l'arrogante servo. Ma quando pensa di aver fatto la sua scelta, si ritroverà sola e abbandonata. Passano gli anni e sembra che l'amore torni a bussare nel cuore della nostra protagonista ma stavolta non se lo lascerà sfuggire.
Elizabeth non è solo un bel viso. È vivace, una ventata di primavera, una ragazza semplice che ama la quiete della campagna. Cecil è come il sole, una visione lucente che sa ammaliare con la sua gentilezza e simpatia, mentre James è la luna, sfuggente e misterioso, un diavolo tentatore che ha commesso molti peccati per sopravvivere. Tre personaggi diversi tra loro ma di cui i destini si intrecciano, dando vita a una rete di bugie e intrighi.
La trama, di per sè, non è tra le più fantasiose. È difficile essere originale nei romance ma questa storia è stata, comunque, in grado di scombussolarmi e a farmi smaniare per il lieto fine. Abbiamo un possibile triangolo che poi sarà tutta un'altra cosa, una ragazza che con la sua innocenza riesce a conquistare un dissoluto e segreti scomodi dal passato. Bramavo un epilogo felice per la protagonista come un sorso d'acqua nell'incandescente deserto. Ne passa davvero tante e io ho sofferto con lei, gioito con lei. Trovare il vero amore è difficile e alquanto raro ma Liz ha successo e riesce a far credere in loro anche il suo compagno. Questo libro ci porta in un viaggio tormentato di una giovane donna che va oltre gli errori e il dolore per essere finalmente felice e soddisfatta.
Molto bella la prima parte, ambientata in campagna. L'ho letta con avidità, felice di aver trovato un altro libro che mi risvegliasse in modo così prepotente il piacere della lettura, dopo la difficoltà nel periodo del lockdown. Avrei dato 5 stelline se il livello del libro si fosse mantenuto così sino alla fine. La seconda parte è ambientata a Londra, e per quanto mi sia piaciuta molto, l'ho comunque apprezzata un briciolo di meno. Le vere origini di James le avevo immaginate del tutto già da principio, non hanno rappresentato alcuna sorpresa per me.
Elizabeth Grandison ha sedici anni, vive con il padre nella tenuta del Conte di Rochester e ama la natura e la vita avventurosa: le piace camminare nell’erba all’alba, ama gli animali, è avventurosa e ribelle. I capelli rosso oro e gli occhi azzurri la rendono una bellissima ragazza.
Un giorno intravede il figlio del conte, Cecil, il primo ragazzo che con la sua bellezza angelica le fa battere il cuore. A distanza di poche ore nelle stalle della tenuta incontra un altro giovane uomo, completamente diverso da Cecil: sembra uno zingaro, alto e imponente, con i capelli neri e la carnagione scura, ha fantastici occhi grigi che la scrutano impudenti e sfacciati. È ferito e ubriaco e la bacia con furia. Da quel momento inizia un rapporto strano, fatto di amore e odio, soprattutto da parte di Liz; perché il giovane invece la trova bellissima ed è intrigato da quella fanciulla che gli tiene testa. Il bacio rubato a Liz lo mette in pace con il mondo e si trova troppo spesso a ripensare a quella fata; la guarda e la desidera, ma è estremamente consapevole di non essere l’uomo adatto a lei: la sua vita è costellata di violenza, il padre fin da quando era piccolo lo ha ferito in ogni modo possibile, allontanandolo dalla famiglia e relegandolo in un triste e infame orfanotrofio. Le cicatrici che segnano il suo corpo raccontano una terribile storia di soprusi e la sua estrema povertà trova una pausa solo grazie al lavoro che gli viene offerto dal padre di Liz. Eppure ha il cuore buono: salva da sicuro annegamento una cagnetta e i suoi cuccioli, divide con lei il cibo giornaliero e per la prima volta nella sua vita si trova ad accudire qualcuno. Questa combinazione di attrazione e repulsione da parte della giovane rende la prima parte del romanzo molto interessante: lei sente di odiare quel bruto che però nello stesso tempo le provoca un turbine di emozioni. Lo vuole evitare, ma non può fare a meno di cercarlo con gli occhi e visita spesso il luogo dove l’uomo dorme per poter vedere Charlotte, la cagnolina che James ha salvato.
La storia che James racconta è davvero terribile; ed è resa ulteriormente appassionante dal fatto che è lo stesso ragazzo a narrare in prima persona le sue disavventure, mentre i capitoli che riguardano Liz sono in terza persona. In questo modo le emozioni sono state molto più impattanti e mi sono trovata spesso con una forte rabbia addosso al pensiero di tutto quello che ha dovuto sopportare il piccolo James, per di più a opera di suo padre. È comprensibile come ora sia pieno di rancore, amareggiato e sarcastico; eppure, da quando ha conosciuto Liz, la sua vita è cambiata e una pace sconosciuta sembra albergare in lui quando si trova in sua presenza. Non può fare a meno di pungolare quella giovane tanto fiera e coraggiosa, che risponde punto per punto alle sue provocazioni.La gelosia si risveglia feroce in lui quando a Liz giunge un invito a cena al castello: teme che Cecil si innamori di lei; in realtà il giovane, dopo un’accoglienza fredda, le confessa di essere alla ricerca di un’amica e in Lizzie trova una degna confidente, pronta ad ascoltarlo e a stimolarlo. Cecil è sopraffatto dalla presenza invadente e prepotente del conte, al quale non riesce a opporsi. Nel frattempo il sentimento sconosciuto che si è fatto strada nel cuore di James per Liz cresce; un brutto e tragico episodio li vede assieme, questa volta a combattere per la vita. Mamma che ansia, ragazze! Quanto ho sofferto durante la lettura di questo brano? Si procede con il timore che possa succedere qualcosa di terribile e ancora una volta è James a farne le spese. Durante quella orrenda notte il mondo tranquillo e sereno di Liz viene messo sottosopra e quando tutto finisce, stremata dalle emozioni provate, confessa a James il suo amore per lui. E lui la allontana crudelmente. Il mistero si infittisce: la morte violenta della vecchia che viveva nel bosco sembra non avere alcun legame con il resto, mentre in realtà tutto è collegato e l’autrice è stata brava a narrare una storia in cui si mescola anche un pizzico di suspense. Liz, abbandonata, perde la sua gioia di vivere e la sua impetuosità si placa.
Sono passati quasi quattro anni: la giovane ha riallacciato i rapporti con il ramo materno della famiglia, e Lady Ashley, la nobile nonna, la vuole a Londra per la Stagione, alla ricerca di un marito altolocato. Liz invece non vuole sposarsi, il suo cuore dopo l’abbandono di James si è indurito e a parte il padre, che ama teneramente, e Cecil, che ricorda con dolcezza, detesta tutto il genere maschile.Proprio a Londra Liz e James si incontrano nuovamente: è un istante, ma che evidenzia come nessuno dei due abbia mai dimenticato quei pochi mesi trascorsi nella campagna del Derbyshire, qualche anno prima. Ora le loro vite sono ancora più complicate: Liz ha bisogno di uno chaperon per spostarsi, mentre James lavora in una casa da gioco con annesso bordello. È il braccio destro del proprietario, si accompagna spesso a donne di ogni titolo e grado, ma nel suo cuore è rimasta solo Liz ed è lei che invoca ogni volta che sta con qualcuna; contemporaneamente beve per stordirsi e dimenticare quel viso angelico che lo tormenta da quattro anni a questa parte. Sembra davvero che non ci possa essere nulla tra di loro, ma ancora una volta il destino decide diversamente; si incontrano in alcune occasioni, mentre il desiderio di James per Liz si riacutizza: la brama e la sogna. Gli sembra di impazzire, e ubriacarsi sempre di più e più spesso sembra l’unico modo di trovare un po’ di pace.
Anche Liz si intristisce sempre più: un episodio in particolare la distrugge, ma non è l’unica a essere spezzata: anche Cecil, arrivato a Londra, è disperato e forse la vicinanza reciproca potrebbe aiutarli… È a questo punto che James capisce di dover intervenire subito: non sopporta di vederli insieme e il pensiero di Liz assieme a qualsiasi uomo lo manda in bestia. Ma se da un lato la felicità sembra finalmente a portata di mano, dall’altra qualcuno trama per separarli e per rendere la vita di James un inferno. Saprà Liz ritrovare la determinazione di un tempo, la forza per aiutare James e salvarlo da un destino che pare scritto indelebilmente?
Ancora una volta Virginia Dellamore ha dato vita a un romanzo di tutto rispetto. In particolare ho amato molto James, per la sua storia così sofferta e per il coraggio che ha dimostrato; non si è mai arreso ai soprusi, alle violenze; la sua voglia di riscatto lo ha più di una volta tenuto in vita e quando incontra Liz un sentimento così nuovo e prezioso lo scuote dentro. È bellissimo sondare il suo animo tormentato, seguire le sue emozioni così acerbe inizialmente e così potenti con il passare del tempo. Eppure non esita a sacrificarsi per il bene di Liz: sa che non può offrirle quella vita che una creatura così straordinaria merita e quindi la allontana nell’unico modo che conosce, ferendola. Liz d’altra parte mi piace a prescindere; forse non sapete che adoro le protagoniste con i capelli rossi e la sua chioma è una bandiera: un inno alla ribellione, alla voglia di vivere intensamente, a godere della parte più selvaggia della natura. Non dimentichiamoci il periodo di ambientazione del romanzo: a quel tempo la libertà per una ragazza ben educata non era così scontata, anzi. Liz può ringraziare un padre che la ama profondamente, che ha conosciuto l’amore vero che purtroppo gli è stato strappato troppo presto dalla vita; forse per questo appoggia con affetto misto a preoccupazione il carattere indipendente e sbarazzino di Liz, che assomiglia tanto alla sua adorata e defunta moglie.
Cecil è un giovane che deve affrontare un ostacolo immenso per l’epoca in cui vive, ma che, grazie alla vicinanza e all’amicizia di Liz, trova il coraggio di prendere in mano la sua vita, in barba al Ton benpensante e soprattutto liberandosi del giogo di un padre prepotente e crudele. Ferdinand è il cugino di Liz, è un personaggio simpatico che in breve tempo si affeziona veramente alla giovane donna e la sprona a raggiungere quella felicità che merita. Sullo sfondo, una Londra in cui ancora tanto potere hanno le convenzioni sociali, anche se un vento di novità sta scuotendo l’Europa e le gesta di Napoleone sul continente sono destinate a scuotere la società del tempo.
Lo stile è quello delicato e potente insieme che ho imparato ad apprezzare in quest’autrice, che ha anche il merito di aver indagato l’animo dei suoi protagonisti e di averci regalato un romanzo appassionante.
Chi conosce Virginia Dellamore, pseudonimo di Amabile Giusti, sa che i suoi romanzi creano dipendenza per cui ci si ritrova a leggere e rileggere quelli già noti e ad accaparrarsi al volo l'ultimo uscito. E difficilmente si rimane delusi. Lo stile, la caratterizzazione dei personaggi, la ricostruzione storica, la trama trasmettono tutto lo scrupoloso lavoro che c'è dietro ed anche il talento nell'uso della parola. La descrizione di questo ultimo romanzo è molto puntuale ed esaustiva, non c'è molto di più da dire riguardo alla trama. La giovane sedicenne Elizabeth Grandison scopre di non essere più bambina quando vede per la prima volta il figlio del Conte di Rochester, alle cui dipendenze lavora il padre della ragazza. Sperimenta nuove emozioni, il ragazzo è bello come un principe delle favole, le fa battere forte il cuore e affolla i suoi pensieri. Elizabeth è assolutamente anticonvenzionale, non pensa al matrimonio, ad una vita agiata, allo sfarzo della Stagione. Adora la sua vita in campagna e non ha intenzione di allontanarsi da suo padre. È tanto infatuata da Lord Cecil Cavendish quanto infastidita da Jem Black, un giovane giunto alla tenuta improvvisamente, in fuga da un passato misterioso, dall'aspetto tenebroso e piratesco, con un carattere scontroso e scostante. Jem è un personaggio straordinario, molto complesso, duro e sensibile, scontroso e altruista, che ti entra dentro grazie anche alla narrazione in prima persona per il suo punto di vista. Mi ha ricordato il protagonista di un'altro romanzo dell'autrice, Alexander Knight in Lady Opaline. L'attrazione per Elizabeth è immediata. La profondità dei suoi sentimenti e del suo senso di protezione nei confronti della giovane toglie il fiato e commuove. Sfigurano di fianco a lui gli altri personaggi che sono comunque molto interessanti e ben caratterizzati. Cecil è una persona dolce e sensibile, che combatte una battaglia continua per accettarsi ed essere accettato. Il conte di Rochester è il classico uomo cattivo irredimibile. Il signor Grandison è un padre premuroso e comprensivo. Una menzione particolare va al cugino Lord Ashley, simpaticissimo e acuto, prezioso compagno per Elizabeth. Ho adorato la seconda parte del romanzo che ho trovato molto coinvolgente, più in linea con gli altri scritti dell'autrice nella progressione delle vicende. La prima parte è più lenta, forse più focalizzata all'introspezione dei personaggi e ho fatto più fatica ad immergermi nella storia. Carina e d'effetto l'idea delle immagini a fine libro per ripercorrere le emozioni del romanzo.
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Piacevolissima sorpresa per una autrice che sono abituata a leggere in veste di romance contemporaneo ma che non delude le aspettative neanche per quanto riguarda il romance storico. La delicatezza delle situazioni descritte si riflette perfettamente nella bellezza quasi eterea della protagonista e nei gesti del nostro cavaliere con la corazza di drago. Due spiriti indomiti che si incontrano e si scontrano attratti da quella forza che può solo completarli a vicenda. Un romanzo in cui anche i personaggi secondari si ritagliano il loro tempo e ruolo arricchendo e completando la storia principale. Letto tutto d'un fiato.
Avete mai avuto quella sensazione di frenesia, un formicolio sottopelle, la voglia di leggere ben oltre il limite imposto dal sonno e dalla stanchezza, perché proprio non potevate smettere? A me succede con ogni singolo romanzo di Amabile Giusti. So, per istinto che con le sue storie, potrò lasciare la realtà e vivere una vita diversa, anche se solo per poche ore. Non mi importa se al termine la magia svanirà e la realtà tornerà prepotente e cattiva, come quel bullo che mi tormentava da ragazzina. Libri come questo, sono portali verso qualcosa che scalda il cuore e svuota la mente dai problemi. So di per certo che non ne avrò mai abbastanza. Dei tuoi libri Amabile non ne avrò mai abbastanza, dato che sai rallegrare le mie notti e liberare una mente affollata. Quindi non smettere, non fermarti mai, fallo per me che dipendo dalla tua penna e dalle sensazioni positive che mi fai provare. Cercare di mettere su carta, quello che ho provato leggendo di Jem e Elizabeth non è semplice. Se ci ripenso, non è mai stato facile aggiungere altre parole per descrivere qualcosa che è già di per se perfetto. Per qualcosa che parla già da sé. Ma in qualche modo dovrò pur dire qualcosa. • Prima di tutto, preparatevi a non chiudere occhio. Il sonno sarà l'ultimo dei vostri pensieri perché il voler conoscere ciò che accade fra una pagina e l'altra avrà la priorità. • Avrete un sorriso ebete al termine della lettura e la voglia di ricominciare subito daccapo. • Amerete alla follia, ogni parola, frase e capitolo, com'è naturale, quasi scontato, considerando che si tratta di una storia dolce, travagliata, passionale e ricca d'amore, una di quelle che quando si chiudono gli occhi, resta impressa, marchiata a fuoco nei pensieri.
Elizabeth non è la classica ragazza in età da marito, tutt'altro, si potrebbe dire che con i suoi modi e il comportamento selvaggio sembra più un ragazzino. Malgrado ciò, nulla può nascondere la sua bellezza e sarà proprio quest'aspetto a catturare l'attenzione di un giovane uomo che non ha pace. Jem è inseguito dal dolore e da molti che vorrebbero fargli la festa, ma lei è diversa, vuole aiutarlo, curarlo. Lo fa stare bene, ma questo non va bene affatto...
Romanzo storico autoconclusivo ambientato nell’Inghilterra ottocentesca, epoca tanto affascinante per noi lettrici romantiche. Il doppio POV è interessante poiché non lascia niente all’immaginazione, soddisfacendo ogni più piccola curiosità. Il libro è diviso in due parti fondamentali che scandiscono il tempo in cui si svolgono i fatti, a distanza di quattro anni. Nella prima parte viene raccontato l’incontro tra i protagonisti in un’ambientazione spensierata, ma non troppo, data la giovane età dei protagonisti. Mi sono piaciute la delicatezza e l’originalità con cui la storia nella sua drammaticità è stata raccontata. Un solo bacio vale più di mille amplessi e la sensualità così poco esibita rende la narrazione molto più coinvolgente e accattivante. I protagonisti sono descritti magnificamente e nei minimi particolari, ma non parlo solo del colore dei capelli o degli occhi, ho potuto immaginare perfettamente il riflesso e le sfumature dei capelli di Liz all’alba o il colore tempestoso degli occhi di James in un momento di grande irritazione. Questi dettagli, insieme alla magnifica descrizione dell’ambiente circostante rende vivido il racconto tanto da risucchiarti all’interno. La seconda parte si svolge a Londra nell’ambiente tipico dell’alta aristocrazia con le mise più esclusive e i balli durante i quali si combinano i migliori matrimoni. La Scozia nel finale è la ciliegina sulla torta che rende il quadro completo. Ogni personaggio è caratterizzato molto bene, ognuno con la sua personalità e la sua valenza e questo rende più vivido il racconto. Il rapporto tra Liz e suo padre, rimasto vedovo troppo presto dell’amata moglie, è molto dolce e fa emergere chiaramente il loro grande amore reciproco a cui la ragazza aspira. In questo turbinio di emozioni Liz sarà l’eroina di una storia d’amore travagliata, avventurosa e piena di colpi di scena. Consiglio la lettura a tutte voi fenici appassionate di romanzi storici d’amore.
Se dovessi immaginarmi come una fanciulla vissuta nell’Inghilterra del secondo ventennio dell’800, mai e poi mai mi vedrei come una nobile. Non avrei mai tollerato tutta la trafila sociale a cui le ragazze ricche erano sottoposte e di sicuro, nella malaugurata ipotesi mi fosse capitato di nascere con l’onere di questo “privilegio”, sarei stata proprio come le protagoniste dei romance storici di Amabile Giusti.
Anche Elizabeth Grandison, la protagonista di Tu che avanzi nel buio della notte, si colloca nella categoria di ragazze a cui non importa nulla dei balli e dei corteggiamenti. Pur non essendo ricca, Liz non è affatto intenzionata a trovare un marito che la mantenga: lei ama passeggiare nei boschi, prendersi cura degli animali e lanciarsi in mille avventure. Mai e poi mai scambierebbe la libertà di camminare a piedi nudi nell’erba con il grigiore dei vicoli fumosi e affollatissimi di Londra.
È quindi lei per prima a rimanere interdetta quando un giorno, per puro caso, si sofferma a osservare il figlio del conte per il quale lavora suo padre: Cecil Cavendish sembra un principe azzurro sbucato da una fiaba, con i tratti delicati, i modi eleganti e un abbigliamento impeccabile. Se proprio è giunto il momento per Liz di prendersi una prima cotta, quale ragazzo migliore a cui dedicare le sue segrete attenzioni? Peccato che di lì a poche ore, come un fulmine a ciel sereno, si ritrova aggredita da uno zingaro che si è introdotto nelle stalle della tenuta: è rozzo tanto quanto Cecil è delicato, è scontroso tanto quanto Cecil è beneducato, eppure gli occhi grigi con cui la trafigge rimarranno per Liz un ricordo tanto spaventoso quanto intrigante. E dovrà presto scenderci a patti, perché James viene assunto da suo padre come nuovo garzone. ...continua sul blog: https://tralemaniunlibro.blogspot.com...
Ho preso e letto in tempi record il nuovo romance storico di Virginia Dellamore, alias Amabile Giusti, di cui vi parlerò oggi: Tu che avanzi nel buio della notte. È senz’altro una storia promossa a pieni voti nonostante i cliché all’interno della trama: una fanciulla, di incerti natali, bella e volitiva e un giovanotto oscuro e tormentato le cui origini non sono totalmente chiare. Un uomo bello e dannato di prim’ordine, dedito a tutti i vizi peggiori che l’epoca ottocentesca consentiva.
Una storia d’amore che nasce tra i prati delle campagne inglesi e nelle stalle di nobili cavalcature, proseguendo nella Londra corrotta dalle case da gioco e dai balli da Almack’s. È, dunque, un romance storico che conserva l’atmosfera cupa della miglior tradizione inglese (Cime Tempestose docet) e ci racconta lo strazio di due giovani che non riescono ad amarsi e a gioire l’uno dell’altra perché presi dai tormenti e dalle consuetudini che la società molto spesso imponeva.
L’autrice ci porta a conoscere un lui protagonista in prima persona nella narrazione, emotiva e psicologica, della sua battaglia interiore , per non cedere alla tentazione di macchiare il futuro della bella rosa inglese. E, al contempo, una lei romanticamente innamorata e delusa dallo stalliere brutto sporco e cattivo.
I personaggi di contorno arricchiscono il quadro d’insieme rendendo l’intera storia avvincente, realizzando, così, una lettura vivace e scorrevole.
Come ribadito precedentemente: promosso a pieni voti; un bel romance struggente che permette di immergersi nella storia e rilassarsi. Un libro, a mio avviso, scritto con perizia e dotato di un attento editing, cosa non comune di questi tempi.
Per me Amabile è una garanzia. Mi sono rifugiata tra queste pagine convinta che avrei trovato un porto sicuro e così è stato. Lo stile scorrevole, fluido e vivace dell'autrice mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine, tenendomi sveglia pur di finire di leggere. La storia si incentra sulla vita di Liz, una giovane ragazza ribelle e anticonformista. Se le giovani adulte della sua età si concentrano nel cercare un buon partito, Liz fa tutt'altro: preferisce concentrarsi su sé stessa, sulla sua vita libera e spensierata. Un giorno, però, Liz incrocia un giovane nelle scuderie e, dopo un bacio rubato e non corrisposto dalla giovane, la tensione tra i due diventa palpabile. Purtroppo o per fortuna per lei (dipende dai punti di vista), Liz verrà a scoprire che quel giovane burbero e maleducato è il nuovo stalliere che ha assunto suo padre. E da quel momento in poi, ce ne saranno delle belle... In questa storia, tutto è curato nei minimi dettagli: le descrizioni sono accurate, i personaggi sono caratterizzati in maniera impeccabile, le vicende si susseguono con un ritmo incalzante e mai banale. Liz è una vera e propria forza della natura, una guerriera pronta a combattere con tutta sé stessa per combattere le convenzioni sociali e per non farsi calpestare da nessuno. Indubbiamente è il mio personaggio preferito, quello con cui ho empatizzato maggiormente e che mi ha lasciato un sorriso sulle labbra. Consigliatissimo!
È la seconda volta che scarico questo romanzo e poi....... poi devo mollare, non ce la posso fare a terminarlo e questa cosa mi lascia un sacco delusa. Delusa perché adoro il binomio Dellamore/Giusti in tutte le sue forme e quindi?........Quindi non me la spiego questa difficoltà! Sarà lo stile troppo descrittivo unitamente al pov in prima persona che poco si sposa con il contesto storico? (Se non c'è riuscita la Giusti a far funzionare il meccanismo sconsiglio a tutte le altre scrittrici, senza voler togliere nulla a nessuno, di rifare l'esperimento).....Sarà la sensazione di aver già letto qualcosa di simile e non ricordate cosa, quando è perché (#amabilegiusti: magari si tratta della rieditazione di qualche suo vecchio lavoro?)...... Sarà...... non lo so ma purtroppo non ce la posso fare a terminare la lettura.
Ho difficoltà a recensire questo romanzo, quindi darò tre stelline da media matematica. La prima parte e l'inizio della seconda mi hanno tenuta incollata alle pagine e si sarebbero meritati quattro stelline. La quinta stellina è quella che non riesco mai a dare ai romanzi di Virginia Dellamore, per la sua ostinazione a fare un macello del contesto storico-culturale. Ma la seconda parte è stata faticosa da finire. La storia è troppo spiegata e poco mostrata, e spiegata inoltre con dialoghi troppo lunghi, farraginosi, talvolta inutili. Peccato, davvero.
5+++++++ I tuoi libri mi sono sempre piaciuti che ti chiamassi Virginia o Amabile, non importa . Questo libro mi ha rapito , complimenti lo consiglio tantissimo a chi piace il genere. Ti sembra di stare lì in mezzo alla nobiltà. Complimenti
Bellissimo come tutti i libri che ho letto dell' autrice anche questo non ha fatto eccezione La seconda parte più avvincente ma va bene così la prima parte si prende il tempo per farci conoscere i personaggi. Bello consigliato a chi ama i romance storici