"Nessuno vuole sentirsi ricordare che la propria morte o quella di un proprio caro può arrivare in qualsiasi momento, e infatti rassicuriamo tutti: Ci vediamo il più tardi possibile." Diventata famosa per le sue campagne irriverenti, la Taffo Funeral Services è l'agenzia funebre che è riuscita a catturare grande attenzione sui social e persino a creare un'enorme community di fan, grazie a una strategia di comunicazione controcorrente basata sul black humor. Ma come si vende l'invendibile? Ridere della morte è davvero possibile? Riccardo Pirrone, social media strategist del brand, dimostra che non solo è possibile, ma che è anche necessario. In queste pagine racconta come è nato il successo di Taffo e come si combattono e sovvertono i tabù. Tramite copy persuasivi e scelte coraggiose, con un'ironia sempre pungente e a volte emozionale, Riccardo è riuscito a dissotterrare e portare alla fama nazionale una semplice agenzia funebre. Tra post inediti e altri più conosciuti, tra lezioni di real time marketing e il Gay Pride, tra la Hit dell'estate e i meme più divertenti: per la prima volta il brand più irriverente d'Italia viene raccontato nei minimi dettagli. Ma non è solo questo, è anche un libro per chiunque lavori o voglia avvicinarsi al mondo del digital marketing e risponde a chi si chiede: come si fanno dei post virali? Come si parla sui social?
Seguo da diverso tempo la pagina facebook di Taffo e ho sempre apprezzato il suo black humor e il senso di responsabilità con cui tratta temi di attualità. È stato veramente un piacere leggere questo libro e scoprire un po' della storia di Riccardo Pirrone, il social media manager dell'azienda. Pirrone ci descrive i ragionamenti che stanno alla base di certe sue campagne ed è tutto molto interessante e curioso. Casualità ha voluto che proprio in questi giorni abbia visto un video di Matteo Flora che parlava del fatto che in futuro i brand saranno sempre più schierati sui fatti di attualità. Lì per lì ho pensato che fosse una scelta poco vincente perché prendere posizione allontana inevitabilmente una parte di clientela. Poi ho letto questo libro e mi sono resa conto che sto già seguendo almeno due brand, Taffo e la Ceres che si stanno aprendo a questo nuovo modo di fare marketing. E poi ho trovato le parole di Pirrone che teorizzano questa modalità: "Le aziende che non si allineano con le opinioni dei clienti o che non si schierano, che non sposano mai una causa che gli sta a cuore, le aziende che non si mostrano trasparenti non riusciranno mai a creare delle relazioni online con gli utenti. I brand, come ho già avuto modo di dire, devono diventare delle persone e le persone hanno uno stile un carattere, un tono di voce, hanno delle opinioni. Nessuno vuole parlare con dei loghi".
nonostante il peso del mogano il libro è leggero e divertente e racconta in modo veloce e ironico la storia della comunicazione di Taffo. È più un libro di aneddoti che un testo sulla strategia di comunicazione, che infatti viene trattata solo nella parte finale.
Speravo ci fosse qualcosa in più che una rassegna di quanto pubblicato sui social. Solo al termine alcune note brevissime. Avrebbe potuto essere qualcosa di più completo dal punto di vista imprenditoriale, di comunicazione, di tecnica della comunicazione, delle finalità di alcune scelte effettuate.
Taffinception. Un libro che parla di marketing ma che al tempo stesso È marketing, l'ennesima propaggine di una tentacolare, nonché brillante, strategia portata avanti con acume, un pizzico di presunzione ma tanto buonumore. Confesso che mi aspettavo qualcosa di un po' più elaborato. In poche parole, questo è nientemeno che la Case History del fenomeno Taffo, un normalissimo documento che usualmente viene redatto dalle web agencies e utilizzato per presentarsi ad altri potenziali clienti. Che ha fatto invece l'astuto Pirrone? L'ha trasformato in un libro da vendere in libreria (all'esorbitante prezzo di €17 per pagine che si leggono in due ore a essere pigri) e rafforzando ancora di più non solo il brand Taffo che presta il proprio nome al titolo, ma anche mettendo in luce i talenti della KiRweb, l'agenzia di Pirrone che appunto è la fucina creativa da cui scaturiscono i famosi post che migliaia e migliaia di followers attendono con impazienza.
Ed è proprio a tali followers che è indirizzato questo libro - un valore aggiunto che va a sommarsi ai post, agli eventi, ai valori trasmessi dalla lunga campagna costellata di successi e notorietà - e non di certo a chi nel marketing ci lavora già. Perché qui non si dice nulla di nuovo. Le nozioni di marketing sono for Dummies, fondamentali che si possono leggere in qualunque articolo sul web, un po' di concetti scontatissimi ripetuti a oltranza e, in sostanza, la scoperta dell'acqua calda passo per passo. Sicuramente un oggetto da collezione per chi oramai ama il marchio Taffo, per gli altri... soldi un tantino sprecati.
La morte, tappa obbligata della vita di tutti, è un qualcosa che ci fa sempre paura, forse proprio perché è circondata da un alone di mistero: nessuno può sapere, infatti, cosa accade realmente nel momento della morte e, soprattutto, cosa accade dopo.
Ma se noi comuni mortali temiamo la morte, figuratevi come devono sentirsi i discendenti delle famiglie che come attività hanno proprio quella del becchino. Se da un lato questo tipo di lavoro può spaventare a causa del contatto stretto con la morte, dall'altro forse riesce a rendere un pò più semplice guardare anche l'altro lato della medaglia, ossia il fatto che la morte è inevitabile e che prima o poi arriva per tutti, ma questo pensiero sicuramente non deve prevalere su quello di vivere e godersi appieno la propria vita.
Nonostante quello della morte sia un tema molto spaventoso dal quale ognuno di noi è solito girare alla larga, l'agenzia di pompe funebri Taffo è riuscita, con un pungente black humor, a rendere il concetto di morte più leggero, riuscendo a strappare qualche risata anche alle persone più negative. Perché diciamocelo chiaramente: se è vero che in vita siamo tutti diversi, occupiamo posizioni diverse e abbiamo canoni di vita diversi, nella morte siamo tutti sullo stesso piano, senza distinzione alcuna.
Taffo è diventata famosa proprio grazie ai post irriverenti che regolarmente pubblica su Facebook.
Quello che l'autore si propone di fare in questo breve libro è quello di spiegarci come è nata l'idea di ridere della morte anziché averne paura, e soprattutto come è stata sviluppata questa campagna pungente nel corso degli anni.
“La morte è una livella.”
(Totò)
Per Taffo ogni occasione è buona per ridere della morte: tutti i loro post sono, infatti, intrisi di un black humour pungente, che ha lo scopo di rendere più leggere le nostre paure provando a trovare un lato ironico anche nelle cose brutte.
Taffo si propone di fare ironia, praticamente, su tutto: nei loro post, infatti, possiamo leggere riferimenti a figure quali gli attivisti no-vax, i terrapiattisti, alcuni personaggi della politica e dello spettacolo, ma soprattutto possiamo leggere di campagne di sensibilizzazione che riguardano la donazione degli organi, piuttosto che il sostegno per le manifestazioni per la difesa dei diritti umani, la deforestazione, la violenza di genere, il fumo, la droga, l’aids, l’abbandono degli animali.
“Taffo. Ironia della morte” è stata una lettura molto interessante, soprattutto per l'approccio ironico che il nostro autore rende una cosa così naturale di fronte a qualcosa di spaventoso per tutti: la morte.
Una lezione sull'uso dei social, soprattutto per social media managers, e al contempo la storia di come un'impresa di onoranze funebri sia diventata nota in tutta Italia. Per me, che ne conosco svariate (fortunatamente per lavoro!), è stato molto interessante.
* La morte mi ha fatto sempre paura, non posso dire di averla esorcizzata. Vivendo quotidianamente il dolore degli altri, la possibilità di perdere la vita per una banalità be'... io rispetto e temo questo evento: la vita è un'avventura e cerchi di viverla con la consapevolezza che purtroppo un giorno arriverà anche quel momento. Cerchi di far finta che per te quel momento non arrivi mai, cerchi di viverla con serenità, ma ovviamente è uno dei pensieri che mi affliggono. * Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, morire, nascere, invecchiare, amare. Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi.
Uno si aspetta una raccolta umoristica, e invece si trova proiettato in una sorta di riflessione su come funziona il mondo della comunicazione social per le aziende. Pirrone è bravo, non solo a fare marketing ma anche a spiegare questo mondo nuovo in cui i suoi colleghi non riescono a muoversi bene come lui. Quattro stelle.
Interessanti pochi capitoli presenti, per il resto è una carrellata dei post e le campagne affrontate online e, se li seguite sui social, risulta ridondante.
È comunque apprezzabile la spiegazione lineare della policy e della linea comunicativa di Taffo.
Una lettura interessante su come si possa rompere i canoni pubblicitari delle pompe funebri, scherzando della morte senza mai urtare la sensibilità sul tema. Per chi si interessa di social media e marketing e per chi è curioso del dietro le quinte della più famosa pompa funebre d'Italia.
Divertente e profondo quando seguito sui social, qui vola troppo alto: Pirrone, ok a non restare sotto terra, ma nel paradiso dei social media manager ancora non ci sei ;-P
Molto interessante e scorrevole come lettura. Trovo che andrebbe letto anche se non interessati al web marketing perché insegna le buone maniere sui social e come usarli in maniera intelligente.
Le varie pubblicità realizzate negli anni sono simpatiche (anche se anni fa le trovai più divertenti) ma tutto il volume è un'autocelebrazione, e questo ha fatto abbassare il voto.