Cresciuto in una famiglia modesta e molto religiosa, Craig ha lavorato dai dieci ai vent’anni nei campi di ginseng del Wisconsin. Strano a dirsi, ma è proprio così: per un sacco di tempo quel piccolo fazzoletto di terra tra Canada e Usa è stato tra i principali produttori di ginseng dell’intero pianeta. Ma che ci fa una millenaria radice medicinale cinese nel cuore rurale degli Stati Uniti? È un po’ quello che, guardandosi allo specchio, si chiede anche il piccolo Craig: Che ci faccio qui?
Ogni centesimo guadagnato raccogliendo ginseng, Craig lo spende per comprare fumetti, un hobby che diventerà un’ossessione capace di spingerlo a evadere dalla prigione della vita di provincia, per sottrarsi alla fede invadente dei genitori e a un destino fatto di amarezza e rimpianti.
Oggi, tornato nei posti che hanno ispirato Blankets, il suo capolavoro, il quarantacinquenne Craig ha scelto di confrontarsi con l’eredità di quel libro e con tutto ciò che in quelle pagine non ha avuto la forza di raccontare, raccogliendo i ricordi di suo padre, sua madre, suo fratello Phil, sua sorella Sarah e molta gente del suo paesino d’origine, la cui economia ruota ancora attorno al ginseng. Scavando nei luoghi della memoria, Craig va alla ricerca dei suoi errori e delle sue radici. Radici che a volte, proprio come il ginseng, contengono il segreto per guarire ogni male.
Craig Ringwalt Thompson (b. September 21, 1975 in Traverse City, Michigan) is a graphic novelist best known for his 2003 work Blankets. Thompson has received four Harvey Awards, two Eisner Awards, and two Ignatz Awards. In 2007, his cover design for the Menomena album Friend and Foe received a Grammy nomination for Best Recording Package.
Leggendo Blankets di Craig Thompson già sapevo che l’autore è cresciuto in una famiglia modesta e molto religiosa. Ignoravo però che per tanto tempo, da ragazzino, avesse lavorato nei campi di ginseng del Wisconsin. E decisamente ignoravo che quella terra sia stata una dei principali produttori di ginseng dell’intero pianeta. Stiamo parlando di una radice medicinale cinese prodotta soprattutto nel Wisconsin. Solo a me sembra assurdo? Ogni centesimo guadagnato, Craig lo spende per acquistare fumetti, una delle poche gioie di quelle estati passate a sfaticare.
Il tratto di Blankets ritorna. Disegni in bianco e nero questa volta arricchiti col rosso. Scelta non casuale: i fiori del ginseng sono rossi. Tornano alcuni temi già affrontati nel romanzo grafico precedente, e soprattutto torna Craig Thompson a fare i conti con quello che ha scritto e disegnato in Blankets, con quello che è stato e che è il rapporto con la famiglia (i genitori, il fratello e anche la sorella, che in Blankets non è stata inserita).
Craig Thompson ha creato un fumetto autobiografico, Ginseng Roots è il primo di una trilogia, mettendo al centro il ginseng. Pazzesco, no? E forse la cosa pazzesca è che parlando di una radice che sa di terra ha creato un gran bel primo fumetto, inserendoci l’economia di un piccolo paesino, la gente del posto, relazioni instaurate e dimenticate o mantenute nel corso degli anni. Ricordi di un’infanzia radicati come le radici del ginseng, che necessitano però di moltissime cure e attenzioni.
Sullo sfondo sembra esserci sempre un senso di tristezza e malinconia, ma non mancano scene più dolci e più divertenti che rendono nostalgici i ricordi di un’età ormai superata. Con Craig Thompson tutto sembra più riflessivo, profondo e ancestrale. Trovo che sia magico e poetico vedere come quello che ha vissuto lo abbia fatto diventare l’artista che è.
Una biografia molto dettagliata dell'autore che si alterna a fatti ed avvenimenti legati al commercio del Ginseng nella sua città natale in Winsconsin. Sempre splendide le tavole in bianco e nero ma spesso cariche di rosso (il colore del Ginseng). Onestamente, al di là di qualche momento poetico "alla Thompson", non mi ha entusiasmato per niente.
Solo Craig Thompson poteva riuscire nell’impresa di raccontare una famiglia working-Class cresciuta raccogliendo radici di ginseng - per sopravvivere alla povertà, creando il primo capitolo di una trilogia autobiografica - riuscendo a farci appassionare alle leggende asiatiche e al mercato delle radici. Questo significa essere bravi davvero.,
This is.... how could someone publish this? It's not even a story. 34 pages of nothing. Maybe all volumes together have something to say. This trifle doesn't.
Craig Thompson always manages to surprise me. His work is never what you expect it to be. I loved Blankets, Carnet de Voyage was something completely different and Goodbye , Chunky Rice has a sad tenderness about it. Space Dumplings is my daughters alltime favorite, because it was her first ever Graphic novel especially for children, which are still a rare thing in the Netherlands. His new series, Ginseng Roots, also took me by surprise. I have been very busy and haven’t been keeping up with new publications. So this was suddenly there. Only part 1,2, 4 and 5. Part 3 seems not available here at the moment.
Ginseng Roots is about Craigs childhood in Wisconsin, when he and his younger brother worked on several farms, harvesting ginseng. It was a very tough job for kids that age. They had to work hard. The money they earned helped them fund their comic book collection. And maybe even helped them in the end to get an education and escape the hard work at the ginseng farms.
Craig Thompson is about my age. His story, of how hard he had to work as a child, is almost otherworldy for me. Somehow, i didn’t imagine a hard life like that existed at that time in de US. He tells his story with a lot of humor, and with a eye for detail. It’s touchingly tender, an still has comiclike jokes in it. The artwork is amazing: a mixture of realistic and comic book style. In black and white, and red. Which makes the little books look more special and exclusive.
For me there’s also an educational side tot he attractiveness of this series. I had absolutely no idea that something like these ginseng farms in the US existed. I find it very intruiging and devour all information thrown at me.
So far i have read: Part 1: About the ginseng farms, and how Craig came to work there. Part 2: More background about the Thompson family and ho they ended up in Wisconsin . And you know, Craig has a sister. Part 4: Working at the farm and going to school was really tough, both physically and mentally because kids at school teased them for being poor. Part 5: historical context and what’s left of the Ginsen farms nowadays.
This is to be a 12 part series. Can't wait for the rest.
Sulla scia di Blankets, l'autore si racconta nel suo ritorno nella terra della sua infanzia: il Wisconsin. Prendendo come filo conduttore il ginseng, la principale produzione di quei territori, Craig Thompson ripercorre i suoi ricordi, raccontando anche di un'America rurale costretta a cambiare col passare degli anni. Tutto questo disegnato magistralmente (con anche alcune tavole del fratello, protagonista anch'esso del racconto).
A delightful comic brimming with tenderness and heart. Craig Thompson tells the story of his Wisconsin upbringing where he worked on farms harvesting ginseng roots and used the revenue to pay for his comic addition. The story itself is simple, but earnest. The artwork is stunning, with an elegant use of grayscales and red coloring to create some beautiful contrasts. The details are intricate and there is a wonderful sense of design across each page. Very interested to continue with this series.
Belle decouverte avec une documentation poussée et enrichissante. Les illustrations à l'encre et la touche de couleur n'agressent pas les yeux malgré les details présentent. On entre dans l'histoire du Ginseng depuis sa culture vers sa commercialisation. La géopolitique y est également retracée. Ce qui permet de mieux comprendre typiquement l'arrivée de la main-d'œuvre étrangère et les opinions de chacun; sans oublier de parler de l'arrivée des pesticides... L'auteur relate ses difficultés à redessiner et cette BD prouve bien qu'il a reussit à aller de l'avant. A relire.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Beautifully detailed illustrations with plenty of character. There is a lot of history packed into this book and it can feel pretty dense. I tend to like graphic memoirs for the personal elements, but I did appreciate how much research and context went into this book. Felt like a bit of a time capsule, looking in on a very specific type of experience in rural America. A much needed reminder about what we take for for granted in terms of where our food comes from, who is growing it, and what it takes to make it all happen.
This was cute. Everyone knows Craig Thompson for Blankets. A beautiful autobio graphic novel about love, loss, and growing up. This is another autobio comic about being a kid working in the ginseng fields of Wisconsin. Something that I had no idea even existed. It was very informative and I actually learned a lot about how ginseng grows and is harvested. And about how important Wisconsin's Ginseng is to the entire world. It was a neat read with absolutely wonderful art. If you have time and find it for cheap, give it a read. Or at least flip through it for the art.
Quand je trouve qu'un artiste est vraiment bon pour raconter des affaires, j'ai tendance à dire que cette personne pourrait faire un livre de 500 pages sur la culture de l'oignon pis que ça serait passionnant. Ben là, ça adonne que Craig Thompson a fait un livre de 500 pages sur le Ginseng. Pas tout à fait un oignon, mais mettons que c'est pas loin.
Ben, il s'avère que Craig Thompson est pas ce genre d'auteur.
Per me il fumetto si divide in due: la parte biografica molto bella soprattutto nella narrazione post Blankets e di come quel fumetto abbia influenzato la famiglia che ho trovato super bella e interessante e tutta la parte sul ginseng sicuramente interessante e molto ben fatta ma forse fin troppo esaustiva disegni e impaginazione meravigliosi come sempre
I really like this book. The author is exactly right. this book is unique even if there are other books with similar content. The graphic is so beautiful and the story is also so authentic and unique.
Ho fatto fatica con questa graphic. Di solito le divoro e ho amato il suo Habibi alla follia. Non ho ancora letto il suo Blankets. Ma questa non mi ha preso troppo. È un fumetto autobiografico che narra dell’infanzia dell’autore e della sua famiglia nel Midwest degli Stati Uniti. Attraverso una serie di vignette e storie brevi, Thompson racconta le sue esperienze crescendo in una famiglia cristiana conservatrice e il suo rapporto complesso con il padre. Parla dell’infanzia passata a raccogliere ginseng - ci spiega nel dettaglio come si fa e quanto sia complicato- per racimolare qualche soldino per comprarsi i fumetti. Ci racconterà le testimonianze dei vicini di casa, del fratello e della sorella.
Tutto in bianco, nero e rosso. Colori che di solito adoro nei fumetti. Ma qui non mi hanno colpito particolarmente. Non so se continuerò con i successivi, sempre autobiografici. 🤔 Peccato, vero che le mie aspettative erano alle stelle.
Craig Thompson non sembra guarire dalla sua infanzia. Dopo Blankets, importante racconto autobiografico sulla sua adolescenza, lo ritrovo ancora estremamente autobiografico in Ginger Roots.
In questo volume Thompson ricorda le estati della sua infanzia a raccogliere lo zenzero americano. La fatica, la stanchezza, la terra che entrava ovunque, ma anche la gioia di poter guadagnare qualche dollaro da spendere in fumetti.
A livello di contenuti, ho sempre l'impressione che le storie di Thompson siano permeate da tristezza e malinconia. Immagino l'autore come una persona profondamente riflessiva, di quelle che stanno un po' in disparte ad osservare gli altri che si divertono. A livello di forma, i disegni sono ricchi, pieni di rimandi e riferimenti, con il rosso che esplode in tante sfumature e consistenze.
Un lavoro davvero adulto e maturo che ci fa riflettere sulle nostre radici che a volte, proprio come il ginseng, ci possono guarire.
Dimenticanza: mi sono scordata di citare anche il fratello di Craig, Phil che ha contribuito con alcune tavole.
c'è poco da dire, è Craig Thompson. come per le sue alte opere, ho divorato questi primi tre capitoli nel giro di una mattinata. Thompson ha un modo di scrivere e impaginare che non ti permette di staccarti un attimo dal libro, sempre interessante e avvincente. la composizione delle tavole è meravigliosamente peculiare e i suoi racconti autobiografici sono, a parer mio, i suoi migliori. la rappresentazione grafica e l'inchiostrazione sono così personali e istintivi, veramente unici. nonostante questo, sono i primi capitoli di una serie di 3 libri e, ovviamente, stiamo entrando ora nel racconto, sta settando il mood e spiegando molte cose. mi aspetto grandi cose dai prossimi due volumi che, sono sicura, saranno altrettanto avvincenti, se non di più.
Non è un volume che raggiunge i livelli straordinari di quel capolavoro assoluto che è Blankets, ma il primo tomo di Ginseng Roots è molto interessante, con i disegni davvero stupendi di Craig Thompson. Sicuramente è un po' didascalico (se siete appassionati di agricoltura e botanica, vi appassionerà), ma è un tassello imperdibile della biografia dell'autore, la cui infanzia è stata tutt'altro che una passeggiata. Thompson è davvero bravo e leggerò senz'altro anche gli altri volumi.
Craig Thompson never fails to provide heart. I am always reminded of life when I read his work. Nothing affects me quite like his style and poetic detail. This little comic I started today and finished tonight. A quick read full of style and imagination. I bought it for some one when it first came out in 2019, but some how found its way back to me. I would like to read the rest of the series, and recommend it to those looking for a good ride.