★★★★★ Una vicenda umana ordinaria che diventa straordinaria attraverso una penna brillante e solida.★★★★★ Una storia profonda, molto delicata, che ti spezza il cuore, ma che ti regala molte emozioni.★★★★★ Una piccola, incantevole storia di coraggio e resistenza al femminile che conquista nella sua essenziale sincerità.★★★★★ I personaggi sono talmente ben caratterizzati da sembrare reali. ★★★★★ Una scrittura precisa, quasi poetica e mai prolissa. I RICORDI NON FANNO RUMOREUna saga familiare che ha già commosso migliaia di lettori Sullo sfondo di un’Italia che cambia, dallo scoppio del secondo conflitto mondiale fino all’abisso degli anni di piombo, la trilogiaI Ricordi Non Fanno Rumore mette in scena la storia di Bianca, una bambina allegra e vivace costretta a crescere in fretta fino a diventare una donna indipendente ed emancipata.Travolta da un intreccio avvincente di personaggi e colpi di scena, Bianca capisce presto che l’unica possibilità di sopravvivere è rendersi autonoma e imparare a contare solo su sé stessa. Ma per riuscirci deve mettere in discussione le proprie convinzioni sui rapporti familiari, sulle regole sociali e sulla verità dei propri ricordi.Dalla brutalità della Seconda Guerra Mondiale, al laborioso dinamismo del dopoguerra, fino al fermento politico degli anni Settanta, Carmen Laterza mette in scena una straordinaria parabola di formazione e resilienza, una storia in cui l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia lasciano il posto alla consapevolezza dell’età adulta e in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato a figure femminili profonde e indimenticabili.CARMEN LATERZA è nata e cresciuta a Pordenone, dove vive tuttora. Nota sui social con il nome di Libroza, ha lavorato a lungo come editor e ghostwriter. Ora si dedica esclusivamente ai propri libri e podcast, che pubblica in modo indipendente.★ Per essere aggiornato in anteprima su nuovi libri in uscita, sconti ed eventi, iscriviti alla Newsletter di Libroza. Potrai subito scaricare gratis un libro di Carmen libroza.com/newsletter
CARMEN LATERZA è nata e cresciuta a Pordenone, dove vive tuttora.
Laureata in Lettere a indirizzo musicologico e diplomata in Pianoforte, per più di vent’anni ha scritto e corretto per gli altri testi di ogni tipo, lavorando come editor e ghostwriter.
Nota sui social con il nome di LIBROZA, a lungo ha fatto divulgazione sui temi della Scrittura Creativa e del Self Publishing.
CARMEN LATERZA è nata e cresciuta a Pordenone, dove vive tuttora.
Laureata in Lettere a indirizzo musicologico e diplomata in Pianoforte, per più di vent’anni ha scritto e corretto per gli altri testi di ogni tipo, lavorando come editor e ghostwriter.
Nota sui social con il nome di LIBROZA, a lungo ha fatto divulgazione sui temi della Scrittura Creativa e del Self Publishing.
Ora si dedica esclusivamente ai propri libri, che pubblica in modo indipendente con il marchio LIBROZA.
Nel 2021 ha dato avvio alla collana Donne Intrepide, dedicata alle biografie di donne famose.
Nel 2023 ha dato avvio alla collana L'amore è un dardo , con la quale ripropone sotto forma di romanzi brevi le storie d'amore più famose del repertorio operistico italiano.
★ Per essere aggiornato in anteprima su nuovi libri in uscita, sconti ed eventi, iscriviti alla Newsletter di LIBROZA. Potrai subito scaricare gratis un libro di Carmen Laterza: https://libroza.com/newsletter
Ho adocchiato questo libro un po’ di tempo fa, ma ne ho sempre rimandato l’acquisto. È stato uno di quei libri che entravano e uscivano ciclicamente dalla mia wishlist, finché, qualche giorno fa mi sono decisa a dargli una possibilità, anche a fronte di tutti i pareri positivi letti qui su instagram!
In questo primo romanzo, l’autrice ci presenta Giovanna e Bianca, personaggi centrali della storia che, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, decidono di lasciare Milano per far ritorno nella campagna pavese, luogo di nascita di Giovanna, dalla quale la giovane donna è fuggita anni prima per nascondere il suo più grande segreto. Giovanna è una donna forte che, per amore della piccola Bianca, affronterà un lungo viaggio e diverse avversità. Altrettanto forte sarà Bianca, soprattutto quando si troverà a dover convivere con una famiglia che non l’ha mai accettata del tutto.
Ciò che vince davvero, in questo romanzo, è la scrittura dell’autrice, che, con semplicità, racconta una storia che, pur con qualche piccola pecca, scorre via veloce, aiutata da personaggi ben caratterizzati. Rimane, a fine lettura, la voglia di scoprire cosa accadrà a Bianca, requisito fondamentale quando si tratta di libri in serie!
#lamiafascetta Acquistate entrambi i volumi, perché avrete bisogno di sapere prima possibile
Le vicende prendono il via agli albori della guerra, a Milano nel 1939, quando Bianca, sua madre, la cuoca Ida e sua nipote ed infine la famiglia Colombo (di origine ebraica) cominciano a sentire e vivere i primi odi e conflitti sociali. La guerra esplode e le grandi città sono continuamente bombardate, si trova poco cibo, è pericoloso, così Giovanna e la bambina sfollano in campagna dalla sorella Augusta. Ma arrivate là non saranno accolte con felicità e si troveranno in un ambiente ostile e conflittuale che le porterà a scelte dure e difficili. La scrittura fluida e ben cadenzata riesce a creare personaggi profondi e veri, che da ordinari diventano straordinari, nella speranza e nella forza di resistere e andare avanti. Figure femminili che hanno fatto la storia, sconosciute ai libri e alla popolarità ma che hanno contribuito al nostro futuro e hanno patito la violenza degli uomini. Uno dei periodi più bui e atroci della nostra storia, che ci svela un'Italia fatta di ricordi, di vita vissuta, di clandestinità e di lotta. Un romanzo che commuove, fa riflettere e ci mette di fronte ai nostri errori che non dobbiamo mai dimenticare.
I ricordi non fanno rumore. Ci restano accanto come compagni silenziosi. Determinano la rotta delle nostre scelte senza poter essere percepiti dagli altri. Ci guidano sussurrando solo a noi stessi.
Eppure, ogni suono, ogni rumore, racchiude un piccolo tassello di questa storia: le risate allegre di Bianca e Maria, intente a giocare nella loro cameretta; le bombe che cadono su Milano, e quella sirena che nessuno sopporta; il pianto sommesso della signora Colombo, preoccupata dopo l'approvazione delle leggi razziali; la voce burbera e le proteste di Ruggero; le parole aspre di Augusta contro Giovanna; Radio Londra e le notizie sulle prime città liberate dai partigiani, e i racconti di Giuseppe e di quella guerra combattuta nei sottoboschi; le parole dolci di Elvira; il respiro di Giuseppe e Bianca al loro ultimo abbraccio.
E così, le vicende di Bianca diventano tangibili, vere, reali. Quella scritta da @libroza è una storia intensa, drammatica, ricca di personaggi interessanti, di figure femminili forti e dalle mille sfaccettature, di segreti celati, passati da dimenticare, strade da seguire mettendo ogni cosa in discussione.
Un libro che è più di un romanzo di formazione. È una porta aperta sul fiume dei ricordi, ricordi che hanno accomunato una generazione intera, e hanno influito sicuramente sulle successive.
E' la prima volta per me che mi ritrovo a leggere e recensire un romanzo storico/familiare, un romanzo ambientato durante gli anni della seconda guerra mondiale - un romanzo che non pensavo potesse piacermi così tanto.
Devo assolutamente ringraziare e fare i complimenti alla scrittrice Carmen Laterza (@libroza), prima di tutto per avermi inviato la copia del suo libro e subito dopo perché è stata davvero bravissima. La sua scrittura fin dalle prime pagine mi ha incantato e coinvolto davvero tantissimo. Una scrittura semplice ma che scorre velocemente con personaggi davvero ben caratterizzati. Carmen è riuscita a mettere nero su bianco le vicende di quegli anni, vicende narrate in un modo davvero eccellente, semplice ma mai banale riuscendo a coinvolgere il lettore durante quei giorni/anni così bui portandolo anche ad emozionarsi.
Una storia di coraggio, di speranza, di forza - una storia fatta di ricordi vividi ed importanti, di giorni difficili che non si possono dimenticare. I ricordi non fanno rumore, ma sono sempre lì, accanto a te, indelebili. Questo libro posso assicurarvi vi darà tanto, vi farà emozionare, lascerà un segno dentro di voi.. proprio come ha fatto con me.
Ma come ha anche lasciato un segno alle nostre due protagoniste. I giorni durante la guerra.. visti dal punto di vista di una giovane madre, Giovanna, e della sua piccola di 5 anni, Bianca. Giovanna, che è stata ripudiata dalla famiglia per essere rimasta incinta dopo essersi innamorata del figlio dei signori per i quali lavorava come cameriera a Pavia ; Fuggita a Milano con la sua piccola bimba riesce a trovare lavoro dai Signori Colombo. Quando inizieranno i bombardamenti sulla città, è costretta a sfollare in campagna e chiedere ospitalità a sua sorella Augusta, madre di 5 figli e moglie di Ruggero, un uomo ignorante e rozzo che comanda tutti quanti a bacchetta dentro casa. In questa nuova abitazione, però, Bianca e Giovanna non troveranno la pace e la tranquillità tanto sperate, ma soltanto sguardi tesi e parole sbagliate, dette a mezza bocca. Ruggero, il marito di Augusta non vuole due bocche in più da sfamare.
« Ma ogni volta che si guardava allo specchio, con i fiocchi azzurri sulle punte delle trecce, o con i bellissimi nastri rossi di broccato che le aveva regalato il signor Colombo, sentiva che la sua non era vanità ma, al contrario, il tentativo di resistere a tutto quel grigiore che la circondava. »
Inizia così per loro una nuova vita che non sarà per niente facile da vivere. Già difficile prima ma così.. ancora di più. La piccola Bianca nonostante tutto troverà conforto in uno dei suoi cugini Giuseppe (di due anni più grande), un bambino che saprà farla ridere e le insegnerà tutto ciò che lui stesso imparerà dalla scuola, dato che lei non potrà andarci. Ma nonostante queste piccole risate - a volte - nascoste, Bianca crescerà prima del tempo - costretta a farsi strada molto presto in quel brutto periodo così difficile per tutti. Soffrirà ancora una volta quando Giovanna dovrà lasciarla da sola, a casa di Augusta e Ruggero, perché dovrà allontanarsi obbligatoriamente mettendo di nuovo al primo posto la vita di sua figlia, per proteggerla ancora una volta.
Sacrificio e tanto amore, anche questo potrete leggere lungo tutte queste pagine. Un amore vero e puro, di una mamma pronta a sacrificare se stessa per la sua bambina, rimanendo in silenzio quando ci sarebbero tante cose da dire.
Il romanzo termina con una piccola Bianca, anche se non più così piccolina ormai, costretta a dover partire per andare a lavorare e sono davvero curiosa di continuare e scoprire la sua storia ma soprattutto anche di sapere della sorte di Giovanna. Sperando che un giorno le due, si possano ritrovare.
Vi consiglio davvero di leggere questo libro, saprà davvero emozionarvi.
A Milano, in casa Colombo, è ora di lavorare e Giovanna e Bianca sono abituate a tutto questo. Giovanna è una madre single, che prova con fermezza a crescere la figlia Bianca cullandola nell’illusione che il padre sia un eroe, nonostante questa non sia la verità. La loro vita procede tranquillamente fino a quando la guerra non bussa prepotentemente alla loro porta. Costretta a fuggire, Giovanna e Bianca intraprendono un viaggio che le porterà inevitabilmente alla separazione l’una dall’altra. Bianca dovrà crescere grazie alle sue stesse forze e Giovanna dovrà accettare i ricordi che riaffiorano e prendere scelte che non credeva contemplabili.
Gli anni ‘40 sono anni bui e tenebrosi per la storia e per le donne. La guerra dilaga e la figura della donna non è contemplabile se non al fianco di un marito, intenta nella cura della casa e dei figli. In una società del genere, spesso non c’è posto per una donna che vuole farcela da sola, che deve farcela da sola. Giovanna cresce Bianca senza un uomo al suo fianco ed è costretta a mentire pur di proteggerla da dolori e pregiudizi. Ma, alle volte, le donne hanno la possibilità di riscattarsi imparando a fare qualcosa che gli uomini non sanno fare: Bianca impara a ricamare e comprende l’importanza del saper fare per farcela.
Ci troviamo tra le mani un romanzo di formazione, dove seguiamo il percorso di crescita delle protagonisti, sia a livello psicologico che fisico. Bianca la incontriamo da piccola per poi vederla valicare la soglia degli anni a venire e maturare, insieme ai suoi desideri e ai suoi timori e dolori. Non è certo un romanzo dal significato blando, anzi le pagine sono intrinse di un dolore e una sofferenza tale che il lettore si senta parte integrante della storia.
L’ambientazione è quella di un mondo lacerato dalla guerra, dove la gente fugge impaurita e preoccupata per il suo futuro. Credo che i sentimenti dell’epoca sono stati a pieno descritti all’interno della storia, ma mi è mancato qualcosa. Avrei preferito che il periodo storico risaltasse di più e, invece, mi è sembrato quasi che esso fosse quasi come una linea guida per l’autrice, un filo da seguire affinché i personaggi compiano le loro azioni senza però esserne parte al cento per cento. Inoltre, credo che ci siano personaggi che risultino piatti. Non c’è stato quel cosa che mi ha fatto apprezzare Giovanna, piuttosto l’ho trovata semplice e poco delineata nelle sue sfumature di personalità. Bianca, al contrario, mi è piaciuta di più e ho notato una maggiore caratterizzazione in personaggi secondari quali Ida, la cuoca di casa Colombo.
Lo stile è semplice, fluido e facilmente apprezzabile. La storia si legge in poco tempo, grazie soprattutto alla penna dell’autrice capace di narrare la storia in modo lineare. Alcuni tratti mi sono sembrati piuttosto lenti, per poi diventare incalzanti grazie agli scambi di battute fra personaggi.
I RICORDI NON FANNO RUMORE è, di certo, un libro che consiglio agli amanti dello storico e del romanzo di formazione, poiché è in grado di presentare al lettore una sfaccettatura diversa di un passato che, per molti, è un ricordo… per altri una fortuna non averlo vissuto. Grazie all’autrice per questo dono.
Siamo nell'Italia degli anni quaranta, la guerra si avvicina e Giovanna ancora non si rende conto che quella parola tanta temuta porta dietro tanta distruzione e morte. La paura si fa sempre più incalzante, vivere tra i bombardamenti, nella fame e disperazione, porta Giovanna e la madre, Bianca, a fuggire da Milano per rifugiarsi in campagna, dalla sorella di Giovanna.
Ma non sarà per niente facile quella convivenza e soprattutto Giovanna si troverà ad affrontare quello che la società le vuole imporre, sposarsi e diventare schiava di un marito e dei figli. Le cose cambiano quando viene inviata a lavorare nella vecchia signora Elvira, dove imparerà l'arte del ricamo e ad essere indipendente.
"Se hai bisogno di un marito per sopravvivere, allora, mia cara, alla fine sarai infelice anche se avrai avuto il matrimonio più bello del mondo. Perché dovrai fare quello che ti dicono gli altri e non quello che vuoi tu." Un romanzo che ci mette di fronte alla guerra, a quello che comporta, alla morte, la disperazione, la fame, la deportazione degli ebrei. Gli sguardi impauriti delle persone, la paura di morire, la sofferenza di veder morire le persone care. Ma non c'è solo questo tra le pagine di questa meravigliosa storia, si parla anche della società , di come la donna veniva guardata, di quello che era destinata a diventare. E poi c'è il rapporto madre e figlia, di quello che fa Bianca per proteggerla ad ogni costo, un amore immenso e incondizionato. Con una scrittura scorrevole l'autrice ci porta indietro nel tempo, in quelli che sono ricordi che vivono ancora, storie che non possono essere dimenticate. I personaggi sono ben caratterizzati e ci si immerge immediatamente tra le pagine, coinvolgente e a tratti commovente. Lo consiglio sicuramente.
"La paura nera, quella che sconquassa e distrugge per sempre, non ha bisogno di lacrime ma scava dentro un solco così profondo dal quale è impossibile riemergere."
Un romanzo crudo, forte, d'impatto; uno di quei libri che raccontano, e allo stesso tempo sanno stravolgere il pensiero, con le parole. 💣 Raramente leggo libri che parlano della guerra, perché purtroppo il mio umore è condizionato da ciò che trovo fra le #pagine , ragion per cui tralascio queste tematiche e cerco di non pensare ad un periodo della storia inaccettabile e disumano. So che il passato va tramandato alle nuove generazioni, ma forse sono troppo debole e sensibile per leggere storie come questa. Malgrado ciò, la mia curiosità ha avuto la meglio, e in una giornata uggiosa ho letto ogni parola, analizzato comportamenti e situazioni e dato un significato fin troppo chiaro ai sentimenti che mi travolgevano, leggendo le vite di chi ha dovuto sopportare gli effetti collaterali di un conflitto direi a dir poco assurdo. Ero pervasa da un senso di disagio, per una guerra finita da decenni, ma mai dimenticata. Ho vissuto con gli occhi di Giovanna, Bianca, Ida e Maria violenze, privazioni, tradimenti e quel senso profondo di fallimento, dovuto all'incapacità di proteggere le persone care, da una macchina infernale e insensata chiamata guerra. Perché poi noi uomini sentiamo la necessità di combatterci per un pezzo di terra? Per il colore della pelle? Per un'idea diversa da quella del prossimo? Non lo so. Ma sono sicurissima che il male si annida nell'ignoranza, poiché chi ha potuto studiare gli errori di chi ha vissuto le medesime esperienze, non dovrebbe ripeterli. Invece siamo stupidi, indifferenti e distratti, condannati così a ripetere gli stessi sbagli all'infinito. Leggere #iricordinonfannorumore mi ha fortificato, sono fiera del coraggio dimostrato da Giovanna, la quale malgrado un destino avverso, ricco di dolore e patimento, ha cercato con le sue sole forze di salvare la sua bambina, ma niente può contro un destino crudele e spietato...
Questo è il libro che da ieri vedete nei miei account: “I ricordi non fanno rumore” di Carmen Laterza.
Devo fare una premessa: adoro i libri che trattano storie familiari, che siano saghe lunghe decenni oppure qualche anno, non importa. Io amo i ricordi.
Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere 3 dei miei nonni, che credo avrebbero potuto raccontarmi e insegnarmi tanto. È una mancanza di radici che a volte pesa.
Questo libro racconta della vita di una madre, Giovanna e di sua figlia Bianca, in un arco di tempo che va dal 1939 al 1949. Siamo in pieno regime fascista, tempo di guerra.
Una guerra che porterà in Italia paura, fame, miseria e terrore puro. Giovanna è stata ripudiata dalla famiglia per essere rimasta incinta dopo essersi invaghita del figlio dei signori per i quali lavorava come cameriera a Pavia. Scappa a Milano con una bambina piccola e trova lavoro presso la casa dei Signori Colombo, ebrei. Quando iniziano i bombardamenti sulla città, è costretta a sfollare in campagna e chiedere ospitalità a sua sorella Augusta, madre di 5 figli e moglie di Ruggero, ignorante e rozzo. Inizia così la nuova vita della piccola Bianca, che dovrà affrontare abbandoni e ristrettezze.
Carmen Laterza ha la bravura di saper descrivere, senza annoiare, emozioni, luoghi, personaggi o attimi di vita vissuta e riesce a farli rivivere nella mente.
Posso assicurarvi che, una volta entrati nella vita di Giovanna, Bianca e la loro famiglia, sarà difficile staccarvi dalla lettura e ancor di più, chiudere l’ultima pagina.
Di certo, ci sarà un seguito, che attenderò con ansia, per ritrovarmi accanto al fuoco ad ascoltare racconti e ricordi.
I ricordi non fanno rumore ma rimangono nella nostra anima, nel nostro cuore. Quello dei ricordi è solo uno dei tanti temi trattati da Carmen Laterza nel suo primo libro. Siamo in Italia e la guerra è ovunque intorno a noi. Il paese è diviso fra la guerra degli eserciti e quella dei partigiani che non ha pietà di nessuno e non lascia indifferenti nemmeno i più coraggiosi. La guerra cambia, la guerra lascia un segno indelebile e i personaggi del romanzo lo sanno bene ma trovano sempre una forza in più per andare avanti. Ogni personaggio è caratterizzato dall'autrice, è riconoscibile e ognuno di loro ha un proprio carattere, una sua sensibilità e destino. Il messaggio che l'autrice vuole trasmettere, secondo me, è quello della speranza e della forza e questi due valori sono incarnati da due figure femminili: Giovanna e sua figlia, Bianca. Giovanna è una donna segnata da problemi e mancanza di comprensione della sua famiglia e sua figlia Bianca è una bambina che è costretta a crescere e maturare molto presto. Infatti, "I rumori non fanno rumore" è anche un romanzo di formazione e l'autrice narra la vita e la crescita della piccola Bianca, una bambina nata in un mondo difficile e costretta a farsi strada in esso. Lo stile della scrittrice è semplicemente meraviglioso, narra eventi difficili, emozionanti senza risultare pesante ma non per questo privi di intensità. Durante la lettura mi sono sentita travolta in questo mondo che io non ho vissuto ma ho potuto conoscere e provare a capire con la lettura di questo libro. E' una storia di speranza e coraggio che arriva dritto nel cuore, è una romanzo di vita che ci mostra la storia quotidiana nella grande storia studiata nei libri.
La forza delle donne è ciò che caratterizza questo romanzo veramente molto toccante. Il loro modo di affrontare la vita ne fa delle vere paladine. Siamo viste il “sesso debole”, ma nei momenti di difficoltà sappiamo reagire con una grinta da leonesse. Ne è un esempio lampante Giovanna, che inizialmente ho creduto la protagonista. Tutta la sua esistenza è stata segnata da dolore,violenza, bugie e privazioni. Ha fatto di tutto pur di proteggere la sua Bianca dai mali della vita, sacrificandosi persino e in qualche modo riuscendoci. Anche Elvira (sarta datrice di lavoro di Bianca) è un esempio, una dispensatrice di saggi consigli, primo fra tutti:
[…] la libertà e l’indipendenza le puoi conquistare da sola. Sei tu l’eroe di te stessa.
I suoi racconti e i suoi insegnamenti apriranno gli occhi di Bianca su quello che dobbiamo volere dalla vita. Non mi sono invece molto ritrovata in Augusta, donna rancorosa e gelosa, ai miei occhi fin troppo succube del marito Ruggero. Non prende posizioni, ma lascia che tutto le scorra attorno evitandola il più possibile. Preferisce far finta che tutto vada bene com’è piuttosto che incorrere nel giudizio dei compaesani. Salvare le apparenze è l’unica cosa possibile per sopravvivere e questo la fa certo essere una figura di poco carattere. I personaggi sono molto ben caratterizzati, come pure gli ambienti di cui abbiamo bellissime descrizioni. La scrittura è curata e la lettura risulta scorrevole e piacevole.
“I ricordi non fanno rumore” è uno di quei romanzi che quando li leggi senti che ti stanno lasciando un segno, perché ti hanno dato molto più di quello che credevi. Più di qualche ora di semplice evasione o di svago. Al contrario, ti hanno coinvolta così profondamente nella vita dei protagonisti che fai fatica a dimenticarli, e comunque non vorresti mai. Il libro di Carmen Laterza è delicato ma potente, la sua scrittura è semplice e fluida ma incisiva, caratterizzata da descrizioni che hanno il potere di evocare gli ambienti in cui si svolgono le vicende senza risultare mai noiose. Allo stesso modo riesce a costruire personaggi completi e ben delineati, ognuno dei quali sa evocare emozioni diverse, dalla commozione alla rabbia, dalla solidarietà alla compassione. Tanti sono i temi affrontati nel romanzo : la fame, la povertà, la paura della guerra, la solidarietà tra diseredati, l'incertezza degli italiani ebrei che si sentono all'improvviso guardati con sospetto. Ma soprattutto la condizione della donna nell'Italia di quegli anni, messa alle strette non solo dalla povertà ma dalla dipendenza scaturita dal matrimonio. È un quadro preciso e toccante del nostro paese negli anni della guerra, una storia di resilienza e di sopravvivenza, dove Bianca dovrà imparare a essere indipendente e autonoma per poter superare le difficoltà che la vita le mette davanti. Una bellissima lettura che consiglio a tutti!
Un romanzo storico davvero eccezionale, sono stata molto contenta di intraprendere questa collaborazione con @libroza , che colgo l'occasione di ringraziare, perché mi ha permesso di leggere una storia molto coinvolgente e commovente.
📚💖 I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno di loro affronta la situazione in maniera individuale e ognuno ha un proprio sviluppo.
📚💖 Non assistiamo alla vita all'interno dei campi di concentramento e alla deportazione sui treni, qui assistiamo ai bombardamenti, alla fame, alle chiamate dei giovani in guerra, alla paura, allo scappare da una città all'altra con la speranza di trovare un po' di pace, alle missive tra madre e figlia per avere notizie positive. Una realtà forse più distante dal campo di battaglia ma vicina alla paura e alla sofferenza che ogni persona ha dovuto affrontare a causa di chi aveva bisogno di manifestare la sua supremazia.
📚💖 Un libro che fa la differenza. Uno stile di composizione davvero molto bello nella sua semplicità.
“I Ricordi non fanno rumore” è una bellissima fotografia dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Tutti i disagi che una guerra porta ma soprattutto tutti i sacrifici e le difficoltà che tutte le famiglie hanno dovuto sopportare per sopravvivere in un contesto non scelto da loro. Adoro tantissimo i romanzi che sono ambientati in questo periodo perché sono sempre molto emozionanti. “I ricordi non fanno rumore” non fa eccezione. Un libro che mi è piaciuto molto e che non posso fare altro che consigliare a tutti!
Il libro è scritto molto bene e lo si legge con interesse. I personaggi sono così ben descritti che alla fine sembra di conoscerli da sempre. Ho provato sentimenti contrastanti di sofferenza, speranza, rabbia, un turbinio continuo che mi ha fatto divorare il romanzo in soli due giorni. La narrazione è fluida, il libro è ben costruito e ben scritto, e non poteva essere altrimenti, dato che l'autrice è assolutamente brava. Un racconto che non fa sconti a nessuno, come del resto è la vita. Da leggere.
Un romanzo molto profondo che parla di un pezzo di storia del nostro Paese, doloroso e indimenticabile. E' la storia di Giovanna e Bianca, protagoniste principali e maggiormente caratterizzate, in fuga da Milano alla campagna per fuggire dalla guerra. Un viaggio che ci accompagna nel corso della lettura, fra bombardamenti e palazzi distrutti. Una storia che parla di rapporti famigliari e di rinascita. Consigliato.
Bel romanzo storico ambientato negli anni della seconda guerra mondiale, con due protagoniste interessanti e ciascuna a suo modo molto forte. Lettura decisamente scorrevole e piacevole, trama ben costruita. Un plus i personaggi secondari, mai banali e ben caratterizzati. Adesso devo assolutamente leggere il secondo capitolo.
Ottimo libro scritto in maniera eccellente. Un libro da leggere tutto d’un fiato che arriva direttamente al cuore. Una realtà cruda ma scritta in modo poetico che nulla toglie alla realtà dei momenti. Una serie di 3 volumi e non vedo l’ora di iniziare il secondo volume ed inoltre ho già acquistato il terzo! Bravissima Carmen Laterza!
Un bellissimo romanzo storico e di crescita che parla delle difficoltà della guerra e dell'essere donna in un'epoca che sembra lontana ma che per certi versi è ancora attuale. Non puoi smettere di leggere finché non è finito.
Bellissimo e toccante, racconta con estrema delicatezza la vita dei personaggi durante la seconda guerra mondiale, ma con una verità che ferisce il cuore. Questa scrittrice è sempre una garanzia!
Mi aspettavo molto di più. Le protagoniste non fanno altro che subire gli eventi e quindi la storia è guidata da episodi esterni più che dalle scelte dei personaggi. Ok il conflitto interiore delle protagoniste, ma non le porta ad evolversi e il risultato è che ho trovato la storia abbastanza piatta. Viceversa, Augusta ha un conflitto interiore che la mette di fronte a delle scelte che lei compie. L'ambientazione è vaga. All'inizio della storia sappiamo che siamo a Milano solo perché ci viene detto. A parte qualche luogo menzionato sporadicamente, potrebbe essere qualsiasi altra città. Meglio la resa della società di campagna e il bisogno di accettazione sociale delle famiglie. Decisamente sotto le aspettative anche la scrittura. Ho trovato molto fastidiosi gli infodump: spesso la narrazione si "mette in pausa" per spiegarci cose di cui magari in quel momento non ci interessa (tipo la storia di un personaggio secondario che non rivedremo mai più). Anche la gestione del punto di vista non mi ha soddisfatto: spesso seguiamo le azioni di un personaggio e poi ci ritroviamo all'improvviso nella testa e nei pensieri di un altro. Ottima la cura dell'edizione (cosa non scontata). Non ho trovato alcun refuso, né una virgola fuori posto.