Largely self-taught as an artist, Francis Bacon (1909–1992) developed a unique ability to transform interior and unconscious impulses into figurative forms and intensely claustrophobic compositions. Emerging into notoriety in the period following World War II, Bacon took the human body as his nominal subject, but a subject ravaged, distorted, and dismembered so as to writhe with intense emotional content. With flailing limbs, hollow voids, and tumurous growths, his gripping, often grotesque, portraits are as much reflections on the trials and the traumas of the human condition as they are character studies. These haunting forms were also among the first in art history to depict overtly homosexual themes. About the series Born back in 1985, the Basic Art Series has evolved into the best-selling art book collection ever published. Each book in TASCHEN’s Basic Art series a detailed chronological summary of the life and oeuvre of the artist, covering his or her cultural and historical importance a concise biography approximately 100 illustrations with explanatory captions
In qualche modo mi ha sempre intrigato quel ritratto del Papa Innocenzo X ispirato a Velàzquez, leggendo la biografia dell'artista mi ha intrigato ancora di più. Una vita piuttosto difficile, un padre autoritario e irascibile, nessun supporto dalla sua famiglia e pessimi rapporti coi genitori, fuorchè con la nonna. Anche in seguito a causa della sua omosessualità ebbe parecchi problemi. Bacon è dissacrante per l'uso dei simboli che utilizza. Egli non attribuisce per forza significati alle scelte stilistiche e spesso tradisce le sovrainterpretazioni di critica e pubblico, disilludendolo; lo fa per esempio quando usa simboli nazisti o religiosi, li usa unicamente per l'effetto visivo e artistico che creano. Bacon li utilizza in modo da depurarli dal loro significato storico-culturale e in modo da realizzarsi visivamente come pure linee e colori, che spezzano il disegnano o aiutano una composizione. Bacon era inoltre un cinefilo, numerose sono le citazioni a grandi film di Buñuel e Ėjzenštejn, diceva che se non fosse diventato un artista avrebbe forse fatto il regista. È difficile collocarlo in una delle correnti artistiche del tempo, è un surrealista, un espressionista e un cubista ma in realtà nessuno delle tre, si ispirava spesso a Van Gogh, Monet, Velàzquez, Ingres, ma li scomponeva per riassemblarli in qualcosa di molto diverso, qualcosa di meno coerente, più crudo e cupo.
"Para mim, o mistério da pintura hoje é como pode ser criada a aparência. Eu sei que pode ser ilustrada. Também sei como pode ser fotografada. Mas como pode isto ser feito de modo a conseguir apanhar o mistério da aparência dentro do mistério da sua criação." Op cit. De Francis Bacon, p. 86