La cultura della sorveglianza: Perché la società del controllo ci ha reso tutti controllori

by David Lyon

David Lyon è un importante testimone delle conseguenze nefaste della sorveglianza contemporanea.Questo suo nuovo lavoro ci mette in i moderni regimi di sorveglianza si stanno insinuando nelle nostre vite dando forma anche alle nostre esperienze più intime.Lyon esplora il rischio che tutto questo diventi normale, ci invita a resistere e agire e ci suggerisce le alternative possibili. Ancora una volta gli siamo debitori." Shoshana Zuboff, autrice de Il capitalismo della sorveglianza Per secoli il concetto di sorveglianza è stato legato a idee come la tutela dell’ordine, la garanzia del corretto funzionamento sociale, l’intelligence e la difesa dello Stato o, nelle sue versioni distorte, l’uso coercitivo del potere. In anni recenti abbiamo scoperto invece come, nell’era dell’iperconnessione, la sorveglianza sia diventata l’elemento chiave del nuovo ordine economico imposto dalle grandi multinazionali del web che, osservando i nostri comportamenti e indirizzandoli a nostra insaputa, hanno accumulato enormi quantità di ricchezza e potere. Secondo David Lyon quello che sta accadendo all’interno della nostra società è persino più non c’è più bisogno di un “Grande Fratello” che ci sorvegli e punisca all’occorrenza, visto che siamo noi stessi ad alimentare il sistema in cui viviamo, forse perché riteniamo di non aver niente da nascondere, o semplicemente perché, accettando la logica della sorveglianza, ne traiamo ciò accade ogni volta che ci osserviamo a vicenda sui social network, o quando proteggiamo la nostra proprietà, o quando semplicemente teniamo sotto controllo i nostri figli o monitoriamo il traffico. La cultura della sorveglianza è quella in cui tutti siamo immersi e alla quale tutti un luogo da incubo, se lasceremo prevalere chi ne fa un uso senza scrupoli, o quello in cui costruire, grazie a politiche e comportamenti etici e condivisi, un futuro più equo e trasparente.

210 pages, Kindle Edition

Published September 7, 2020

Reviews

[staeph · Rating 4 out of 5]

Indecisa se mettere 4 o 5 stelle. Saggio a mio avviso prezioso che porta alla luce il fatto che la sorveglianza sia una vera e propria cultura, parte di noi e del nostro quotidiano, fondata sulla nostra cooperazione e non solo su un potere dall'alto stile Orwell. Contrapponendosi, infatti, all'immaginario di 1984 di Orwell, prende in considerazione il romanzo "Il Cerchio" di Eggers, ritenendolo più rappresentativo delle dinamiche della sorveglianza della nostra epoca.
In sostanza, considera noi persone comuni entità attive, con una agency, pur affermando la presenza di un evidente squilibrio di potere. Su questo si basano poi le considerazioni nell'ultimo capitolo.


Molto scorrevole da leggere, pieno di riferimenti interessanti.