Attraversare una città significa muoversi nello spazio ma anche camminare a ritroso nel tempo. «Napoli magica» è un viaggio nel cuore esoterico e misterioso di una delle città più antiche e affascinanti del mondo. Un viaggio nel mito, nella leggenda, nei labirinti della città e nelle infinite storie che vi sono annidate. Da Virgilio Mago al fiume «fantasma», dalla leggenda nera di Raimondo di Sangro alla maledizione della Gaiola, dalla Sirena Partenope ai misteri della città sotterranea, dal mito di Iside all'enigmatica Y di Forcella, dai filosofi-maghi al diavolo della Pietrasanta, dalle Compagnie della Morte ai cori perduti delle fate, dai misteri archeologici ancora da svelare alle incredibili storie ambientate nei Castelli della città. Storie di sangue, di delitti e morte, di sesso e amanti insaziabili. Storie romantiche, cupe, feroci. Storie napoletane.
Dall'antichità fino ad oggi Napoli custodisce ancora la sua anima magica, misteriosa ed esoterica. Un'opera affascinante anche se avrei preferito che ci fosse stata qualche mappa e immagine così da seguire meglio tutto il racconto soprattutto perché si deve tenere presente che è un libro che possono leggere anche persone non napoletane, ma interessate alla storia della città partonopea (per questo motivo ho dato solo 3 stelle)
Although it's written a bit like an amateur blog or even a young reader book at times--that is to say a bit cutsy and somehow condescending-sounding--this was pretty perfect for me right now, re-iterating some tales of my new town, Neapolis (neo-polis, see what I did there?), that I already new and introducing me to a lot of other popular history and legend that I'd yet to hear. It's arranged topically, so bounces around both geographically and historically, but, well, it made for an entertaining read even if a slightly scattered one.
Appassionante, avvincente. Da napoletana sono rimasta affascinata da questo libro. Vittorio del Tufo ti conduce per mano, come un novello Virgilio, nei meandri più bui, misteriosi ed esoterici della Napoli di tutti i tempi, dalle origini ad oggi. Misteri, delitti, leggende, passioni, magia, tradizione e folklore fanno da sfondo a questa passeggiata mistica, che ti porta a scoprire una Napoli insolita, nascosta agli occhi dei più, ma che non puoi fare a meno di amare. Inconsciamente ho cercato di prolungare quanto più possibile la lettura, per non staccarmi dalle pagine. E ogni volta che scoprivo una cosa nuova ne volevo sapere di più, e ancora di più. I collegamenti pindarici da una tematica ad un'altra potrebbero sembrare dispersivi e confusionari, ma aiutano a capire quanto la storia di Napoli sia corposa, ricca, una storia in cui è difficile districarsi, non restare impigliati, non restare ammaliato. Napoli, con le sue storie e leggende, è dunque esattamente il giusto contrappasso per la sirena Partenope, che si è lasciata morire per non essere riuscita a sedurre l'eroe Ulisse.
Dal mito della sirena Partenope, sulle cui spoglie fu edificata la città di Napoli, alla maledizione dell’isola della Gaiola; dalla leggenda dell’uovo, posto dal poeta-mago Virgilio in una teca di cristallo e nascosto nelle fondamenta del Castel dell’Ovo, alla presenza dei Cavalieri Templari in territorio napoletano; dal mito di un coccodrillo proveniente dall’Egitto, che divorava i prigionieri chiusi nelle segrete del Maschio Angioino, alla misteriosa figura dell’alchimista Raimondo di Sangro, committente del Cristo velato. Vittorio Del Tufo ci guida alla (ri)scoperta di alcune delle più belle storie di Napoli, facendoci riflettere sullo splendido patrimonio artistico, storico e culturale di questa città, da sempre crocevia di diversi popoli e culture.
Libro piuttosto deludente, nonostante la sinossi che mi era sembrata piuttosto interessante (un viaggio nella Napoli magica, mitica ed esoterica).
Alcuni aneddoti sono effettivamente gustosi ma, in generale, l 'ho trovato piuttosto confusionario, perché non è facile seguirne il filo, visto che passa da un "fattariello" ad un altro molto rapidamente. Mi aspettavo di più e questo ha probabilmente condizionato il mio giudizio finale.
La materia è intrigante, e anche gli spunti per una visita di Napoli insolita, ma l'esposizione non è per nulla affascinante. Sembra più una tesi di laurea. Non l'ho finito.