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La casa delle madri

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Ernesto e Elia sono gemelli e si inseguono in una specie di lontananza ravvicinata senza riuscire a toccarsi, come fossero rette parallele; Sarabanda e Speedy, i loro genitori, invece non la smettono di allontanarsi neanche quando credono di starsi vicino. E così Daniele Petruccioli ci conduce su e giù per le generazioni che si succedono in case dove le persone crescono, vivono, muoiono, traslocano e che sono forse le uniche vere custodi di una memoria che facciamo di tutto per rimuovere, ma permane ostinata.

292 pages, Paperback

Published October 22, 2020

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Daniele Petruccioli

61 books8 followers

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Community Reviews

5 stars
12 (9%)
4 stars
40 (30%)
3 stars
43 (32%)
2 stars
29 (22%)
1 star
7 (5%)
Displaying 1 - 27 of 27 reviews
Profile Image for Gianni.
391 reviews50 followers
June 13, 2021
"La casa è di chi l'abita" recitava il verso di una canzone libertaria di fine '800, e anche traslandola in un contesto diverso mantiene una sua forte valenza.
La casa, anzi, le case sono coprotagoniste di questo romanzo. La casa dice molto di chi l'abita e la vive ed è capace di condizionare anche le generazioni che se la passano, una conchiglia che può servire allo stesso tempo da rifugio o da prigione. Le case di questo romanzo appartengono ad una famiglia di estrazione borghese, patriarcale nella forma sociale, matriarcale nella realtà dei fatti e vengono ereditate per via materna. Le donne sono protagoniste attive; Nina è una donna di cultura che svolge lavori di traduzione ma che accetta il ruolo di donna di casa, pur non essendo in grado di svolgere alcun lavoro domestico e dimostrandosi incapace di manifestare affetto nei confronti dei figli anche se rappresenta un riferimento per i nipoti. Sarabanda, la figlia più piccola che eredita la casa, è indipendente, femminista e a suo modo rivoluzionaria, ma anche lei incapace di dimostrare affetto fisico nei confronti dei figli Elia ed Ernesto. Gli uomini della famiglia sono funzionalmente assenti e più dediti alla vita mondana, come il notaio marito di Nina, o in fuga perenne dalle responsabilità, come Speedy, marito di Sarabanda. Elia ed Ernesto sono gemelli, formano un'unità monca perché Ernesto è malato dalla nascita ed Elia dovrà vivere la sua normalità con i sensi di colpa; entrambi ben presto saranno uomini in fuga, chi da sê stesso, chi per sopravvivenza, entrambi corrosi da un perverso rapporto di amore e odio, solidarietà e rancore. Le esplosive relazioni famigliari, le mancanze, la furia autodistruttiva, le fughe in avanti, i ripensamenti, sono raccontati con una prosa vorticosa, in totale assenza di dialoghi, che rende bene quel microcosmo che è contemporaneamente chiuso in sé stesso e aperto al mondo. Sullo sfondo, accanto al crollo della famiglia, il progressivo deterioramento delle case che ne rappresentano forse il simbolo. E la rinuncia alla casa, con tutti i suoi fantasmi e anche se dettata da cause di forza maggiore, è alla fine lo scotto da pagare.
È un libro intenso, emotivamente denso, senza pause anche per l'assenza di dialoghi, talvolta esasperante e con uso troppo ricorsivo di alcuni termini chiave, ma sicuramente interessante. Direi promosso sul campo.
Profile Image for Anna.
31 reviews9 followers
May 17, 2021
Un romanzo davvero bello, costruito in modo sapiente e capace di toccare punti scomodi e profondi dei legami tra le persone.
La storia di per sé può apparire semplice: segue la vita costellata di affetti, lutti e incomprensioni di una famiglia. L'attenzione è concentrata sull'ultima delle generazioni coinvolte, formata da una coppia di gemelli, distanziati e al contempo legati dalla disabilità di uno dei due.
Molti elementi non sono nuovi: il contrasto tra generazioni intrise di valori borghesi e giovani figli ribelli; la fatica di quest'ultimi a emanciparsi davvero, e a trovare solidi schemi di vita alternativi; la difficile prova della genitorialità e della malattia.
Il romanzo affronta però questi elementi con una intelligenza e una sensibilità fuori dal comune. La storia è piena di parallelismi e contrasti, ma l'autore riesce a scavare in profondità nei dualismi che mette in scena e ne sovverte gli stereotipi: indipendenza e attaccamento, forza e debolezza, salvezza e autodistruzione. Tutti questi poli opposti sono indagati ma mai sminuiti; si distribuiscono in modalità inaspettate tra tutti i personaggi, che mostrano al lettore tutti i propri umanissimi difetti.
Diventano così veri protagonisti delle vicende l'inconciliabilità delle esperienze personali, e il doloroso nucleo di amore e incomunicabilità che ogni rapporto profondo - soprattutto se di sangue, non scelto - cova in sé. L'impossibilità di fare la cosa giusta, l'inesistenza stessa di una "cosa" che possa essere "giusta" per tutte le soggettività coinvolte.

Per mettere in scena questo teatro umano (complicato come lo è la vita vera), l'autore sceglie uno stile molto interessante, e decisamente diverso da quello che predomina nella narrativa italiana contemporanea. Penso sia il punto più controverso del testo, a livello di impatto che può avere sul lettore: è difficile avere un'opinione neutra a riguardo. La sintassi è costruita a scatole cinesi, continuamente inframmezzata di incisi che imitano il modo in cui il nostro stesso pensiero funziona e indaga le situazioni, scavando di livello in livello, aprendo parentesi e perdendosi in sé stesso. Allargando l'inquadratura, la struttura del romanzo invece appare più simile al procedimento mnemonico: saltano le linee cronologiche, gli eventi presenti sono continuamente messi a confronto con il passato e con il futuro, alcune scene singole attirano l'intera attenzione dell'autore a discapito di periodi che coprono anni interi.

Nel complesso è una lettura che consiglio moltissimo. E vivi complimenti a Terrarossa Edizioni.
Profile Image for Gianluca.
Author 1 book53 followers
May 6, 2021
Mi sono innamorato di questo libro capace di rompere gli argini del tempo e scombinare spazi e confini. La vita di una famiglia su e giù tra le generazioni, con un occhio di riguardo alle case abitate da nonni, adulti e nipoti e via così... la scrittura è ricca e guizzante, intricata come un rovo, richiede concentrazione. Ma è uno sforzo che si fa con piacere, per essere trasportati nel tempo e nelle case della famiglia di Ernesto ed Elia. Petruccioli è una voce interessante, che ha il sapore del nuovo, nel panorama editoriale italiano.
Profile Image for La contessa rampante.
154 reviews96 followers
April 22, 2021
Lev Tolstoj, nelle pagine di Anna Karenina, scriveva che ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.

La famiglia di Sarabanda, Speedy e i due gemelli Elia ed Ernesto, trova il modo di esserlo consumando e nascondendo la propria tragedia tra le case e gli spazi che abita e decide di abitare.

Quei luoghi saranno sempre pregni delle loro esistenze e dei tanti ricordi condivisi, anche quando loro non ci saranno più e non avranno più bisogno di essere contenuti da porte, muri, tavoli e sedie.

Ma qual è il motivo scatenante di questa tragedia infinita che intrappola le loro vite?
Della malattia di Ernesto? Vissuta da lui come una colpa, dalla madre come qualcosa a cui rimediare con stimoli esterni e ginnastica correttiva e dal padre con rassegnazione.

Della forte contrapposizione esistente tra il figlio sano e quello malato?

Oppure delle fughe continue da quella paternità vissuta con sofferenza e incostanza da parte di Speedy?

Nel suo romanzo d'esordio Daniele Petruccioli, già affermato traduttore e saggista, delinea i contorni di una storia familiare, fatta di assenze, lutti e abbandoni, con una scrittura densa, potente e lucidamente irrazionale.
Profile Image for Alberto Palumbo.
315 reviews43 followers
May 11, 2021
3 stelle e mezzo: la struttura narrativa è molto originale e ben tematizzata dalla ristrutturazione delle case dei protagonisti (quella al mare e quella dove hanno vissuto durante l’infanzia) e, nonostante non sia facile seguire la storia, sovrapporre vari piani temporali ha senso. Avrei preferito ci fosse qualche scena, ripetizione e parola in meno, poiché alla lunga risuona un po’ ridondante.
Profile Image for Federica.
42 reviews
May 20, 2021
...Probabilmente non era il mio momento adatto per la lettura di questo libro.
...Probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso.

Fatto sta che questo è il mio voto è piuttosto basso.

Mi sembra di essere stata inchiodata sui blocchi di partenza per 300 pagine per non vedere mai l'inizio di questo romanzo.

Si parla di una famiglia, problematica quanto quelle che esistono fuori dalla pubblicità della mulino bianco.

Qui la problematicità sta anche nella personalità dei due futuri genitori Sarabanda e Speedy, impegnati ognuno a proprio modo nella personale battaglia di emancipazione dalle proprie famiglie d'origine.

Poi il focus si sposta sul rapporto tra la protagonista, oramai diventata madre, con i figli: un coppia di gemelli.

Poi l'attenzione si sposta sul rapporto decisamente complicato tra i due gemelli, in particolare:
- tra Ernesto e suo fratello Elia
- ma anche tra Ernesto ed il resto del mondo
- ed infine Ernesto contro il suo destino, con lui poco clemente, che lo ha fatto nascere a seguito di un parto problematico, con delle gravi menomazioni, con cui dovrà faticosamente convivere.

Non so, community, non mi ha emozionato, non mi ha coinvolto e non mi ha fatto riflettere.
Se non fosse per qualche immagine che lo scrittore è riuscito a rendere quando parlava della stupenda casa al mare di famiglia, francamente il nesso tra la vicenda ed il titolo sia del libro che dei singoli capitoli, non l'ho capito.

Se qualcuno dovesse averlo chiaro, sono decisamente tutta orecchi!

Ripeto, quando non mi convince un libro, la motivazione la do al momento in cui ho deciso di leggerlo ed alle aspettative che riponevo,

...Probabilmente non era il mio momento adatto per la lettura di questo libro.
Profile Image for Reb tra le pagine.
102 reviews5 followers
June 30, 2021
(«fallo per me, che io non posso», il non detto latente, la spinta nascosta che avrebbe solleticato la vanità dell'altro scatenandola, mascherata da generosità, da dono)

"La casa delle madri" non è un libro semplice. Non lo è per la sua struttura, non lo è per la sua trama che sembra sempre girare attorno allo stesso fatto: la rabbia di Ernesto e la sua disabilità.

Mi viene da dire quasi che questo sia un libro ciclico: la storia prende forma solo in un secondo momento, perché la prima attenzione dell'autore è dedicata tutta agli spazi, alle case in cui la famiglia di Sarabanda e Speedy e dei loro due gemelli vive e cresce. Ciclicamente si torna alle stesse case, ciclicamente la storia viene raccontata.

Non c'è un vero e proprio iter. Non troverete il classico inizio - svolgimento - fine, ma il narratore guida il lettore in una narrazione che di ciclico ha anche il tempo. Come dire: quello è il tavolo dove x ha mangiato per la prima volta da solo ed è anche il tavolo dove si è accasciato vent'anni dopo ubriaco dopo una festa. Qualcosa del genere.

"La casa delle madri" è un libro tutto volto all'interno: all'interno degli ambienti e all'interno dei personaggi. Non ci sono quasi mai in 300 pagine dialoghi, ma è tutto un fluire di pensieri (e di subordinate incastrate l'una dentro l'altra, conseguentemente), di sensazioni, di sentimenti che rimangono inespressi.

Tuttavia sono in difficoltà. Se dovessi pensare solo alla struttura, direi che questo libro vale tantissimo, ma la trama non mi ha convinto. Spesso ho trovato che fosse soffocante e ripetitiva. Credo di aver saltato anche qualche pagina per questo motivo.

Ve lo consiglio? Ci sto ancora pensando.
Profile Image for Michela nonostante.
182 reviews3 followers
May 23, 2021
Sono stata presa per mano davanti ad una casa sconosciuta, e accompagnata a spiare le tre generazioni che vi si sono succedute: quella di Nina, di sua figlia sarabanda, e dei suoi figli Elia ed Ernesto.
Inizialmente mi è sembrato di spiare la famiglia del notaio dall'esterno, poi con il passare degli anni mi sono ritrovata ad assistere lutti, separazioni, lotte, sesso, litigi, prognosi infauste e ricette di famiglia seduta sul divano di famiglia.
La scrittura particolarissima di Daniele Petruccioli mi ha trascinata da una stanza all'altra, da una generazione all'altra, vivendo il dramma della disabilità di Ernesto, della malattia di Sarabanda, di quel senso di responsabilità di Elia e dell'hybris per cui si sono sentiti sotto un macigno.
E poi c'è la casa, il più umano degli affetti inanimati, in cui ho un po' rivisto Annie Ernaux e un po' ho vissuto la profezia di Tolstoj per la quale ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.
Profile Image for chiara_librofilia.
424 reviews34 followers
November 10, 2020
Una storia che trasuda solitudine, rabbia e rancore e probabilmente poco adatta a chi crede che la famiglia sia solo sinonimo di gioia, felicità e serenità.
Ho un po’ faticato ad arrivare a fine lettura ma soprattutto a trovare un senso a questa storia che sicuramente dimostra di come la famiglia possa essere sempre un’arma a doppio taglio per l’individuo: capace di dare e contemporaneamente togliere il respiro.
L’ho trovato sicuramente scritto bene ma un po’ asettico quasi come se l’autore avesse preferito concentrarsi più sulla forma che sul contenuto e facendo risultare tutto fin troppo preciso, controllato e calibrato, quasi come un esercizio stilistico.

Recensione completa: https://www.librofilia.it/la-casa-del...
Profile Image for Titti Scimè.
135 reviews9 followers
May 5, 2021
Arrivare a pagina 50 (e mollarlo lì) è stata un'odissea. Purtroppo il forzato e fatuo sperimentalismo che si ammanta di intellettualismo è un cancro difficile da estirpare nella letteratura italiana contemporanea. Consiglio al buon Petruccioli di ricominciare a concentrarsi sulla traduzione.
Profile Image for Ferliegram.
246 reviews71 followers
May 26, 2021
Un libro (e una casa editrice) che non avrei mai conosciuto se non fosse stata per la candidatura al Premio Strega, e questa ritengo sia una delle cose positive della manifestazione.

La storia di una famiglia appartenente alla borghesia colta sviluppata attraverso i luoghi dove hanno vissuto. Malattie, lutti, separazioni si succedono narrate con una prosa tortuosa (ricca di parentesi e incidentali) che, al contrario di come si potrebbe pensare, non spezza il ritmo delle lettura ma anzi invoglia a continuare perché infarcisce il testo di eventi anticipatori che verranno affrontati nel dettaglio in seguito.

Potevano essere 4 stelle se non fosse per un finale un po’ affettato sia nella forma che nel contenuto.

Non penso arriverà in cinquina ma se dovesse accadere non lo troverei fuori luogo.
Profile Image for Anna.
51 reviews
July 22, 2025
Un racconto doloroso del rapporto di assenza e mancanza tra due fratelli gemelli, uno sano e l'altro malato. Una scrittura vorticosa, lessicalmente ricca e piena di parentesi, dubbi, un narratore inaffidabile e una città senza nome con case abitate da vivi e morti.

"o forse è semplicemente il destino dei padri, non saper parlare ai propri figli ed essere così prodighi di parole verso i figli altrui"
"A mangiare cose già pronte tra sorrisi forzati, silenzi prolungati e regali sbagliati"
"Essere genitore è sinonimo di sbagliare, immancabilmente"
Profile Image for sinepudore.
319 reviews10 followers
May 6, 2021
ma la casa per quanto in rovina, è già tutta un grappolo di promesse. È rivolta al mare, sul mare incombe e il mare pesa su di lei. Il mare non va restaurato né ripristinato né niente.
#quote
Profile Image for Ida Mazzarella.
170 reviews4 followers
January 17, 2022
Rette parallele.
Il romanzo è il racconto di dualismi i cui movimenti non producono incontro, ma non possono allontanarsi tra loro, di una  gemellarità diseguale che richiede e respinge l'individualità. E Daniele Petruccioli scrive in terza persona, mantentendo, nel dualismo, una terzietà.La presenza di un narratore, inoltre, non richiede mimesi e permette una scrittura esterna al racconto: elegante, varia e fatta di parole complesse e inusuali.
La trama a tratti si involve, si ripete,  esaspera i concetti e sembra senza sbocchi, proprio come quel corridoio buio, la cui uscita non si vede né dietro, né davanti.
Come nel libro di Bajani, la casa è una metafora: è viva, e, nelle sue glorie, rovine e ristrutturazioni, rappresenta, anche se non dichiaratamente, i cambiamenti della vita dei protagonisti.
Ma, se nel Libro delle case la narrazione è poetica e metaforica, qui è  filosofica (interessante la questione ontologica dello spazio e del tempo) e soprattutto psicologica.
Nel racconto si susseguono esplicite interpretazioni psichiche, pane per i denti dei lettori psicologi, ottimo prodotto per una farmacia letteraria: la colpa genetica della madre di aver figliato male,  la rivalità ancestrale con il fratello, le attese genitoriali, la frattura dell'abbandono, la rabbia contro sé stessi come punizione per gli altri, il delirio, la cosmogonia del dolore, l'unità inscindibile e primigenia creata dal sesso, la morte e la memoria di sé e del mondo, la voragine del lutto e lo strascico che produce nella vita di chi resta.
"𝘐 𝘷𝘪𝘷𝘪 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘥𝘢𝘵𝘵𝘢𝘵𝘪, 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘢𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘰𝘷𝘪𝘯𝘦, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘵𝘪 𝘢  𝘳𝘦𝘪𝘯𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘪 𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘯𝘰, 𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘪𝘯𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 (...) 𝘓𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘱𝘶𝘭𝘪𝘵𝘦, 𝘪𝘯 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘤𝘳𝘪𝘮𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘪, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘩𝘪, 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘳𝘪𝘢, 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘤𝘦"

Libr-ida-leggere
Profile Image for Ella.
34 reviews
May 14, 2021
La copertina rende perfettamente l'intricata storia del libro; la storia di due generazioni che si intersecano, la vita, la morte, la malattia, un completo panorama di emozioni. Come in un labirinto ci si perde nelle profondità e complessità vissute dalla famiglia protagonista, sia positive che negative. Solo se si entra nel meccanismo della scrittura, della forma e dei salti temporali della storia si riesce ad apprezzarlo. Lo stesso autore dice: <>
Profile Image for Giulietta.
193 reviews27 followers
April 29, 2022
Mah. DNF.
I salti di qua e di là rendono complessa la lettura, e confondono su quale sia il punto, su cosa ci si debba concentrare, quale sia il piano principale della narrazione. Mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo le descrizioni di mascolinità e femminilità (i personaggi di Sarabanda e di Ilide descritti più come donne che come persone, per esempio), che nel 2022 sembrano un po' fuori moda. Per evidenziare la differenza di carattere fra le due, viene sottolineato come le due donne cucinino in maniera diversa, come vestano i loro mariti. E vabbè.
Non è un vero difetto, ma ci butto dentro anche i nomi dei personaggi, abbastanza improbabili.
Profile Image for Elena Favaro.
379 reviews11 followers
July 15, 2021
Molto originale l'intersezione tra la storia di questa famiglia con gli spazi che abitano. I due protagonisti, gemelli, descrivono il loro rapporto e la loro famiglia, poco convenzionale, alternandolo alla descrizione delle case che abitano. Un racconto in cui il legame con i luoghi e le cose, dove di fatto si svolge la vita, diventa fondamentale e si mantiene oltre le generazioni.
188 reviews7 followers
August 21, 2023
Tre stelle e mezzo. Ho letto alcune critiche a mio parere ingiuste. Petruccioli ha molto da dire e lo dice bene, io spero che continui a farlo. Ma spero anche che la prossima volta ceda meno (diciamo parecchio meno) alla tentazione di dire troppo, di dire tutto, in subordinate infinite e parentesi ridondanti. Show, don’t tell. Dai fiducia ai lettori, Daniele.
Profile Image for Irene Rosignoli.
228 reviews7 followers
June 10, 2021
Tra queste pagine c'è qualcosa a cui forse non siamo più abituati. Un accordo, un'armonia tra forma e contenuto che in fondo dovrebbe essere il punto di partenza di ogni buon libro - "avere una voce" significa proprio questo - ma che è sempre più raro trovare, se non si ha la pazienza di andare a cercare nelle nicchie coraggiose. Ecco, non è stata una lettura facile, specialmente per una come me per cui scrittura significa in particolare ritmo e quindi fluidità, musicalità, però è un libro che fa (con lo stile) quello che dice (con le parole), e questa coerenza è insieme il suo più grande pregio e forse il più grande ostacolo per il lettore, perché richiede fatica (ma dopotutto, da un libro non dovremmo pretendere proprio questo?).
Tra queste pagine c'è lo spazio, che è occupato prepotentemente da parole che sembrano avere vita propria, che straripano di incisi, parentesi, subordinate, infilandosi negli anfratti come i fantasmi delle case delle madri. E c'è il tempo, che si rifiuta con ostinazione di procedere in ordine cronologico e allora balza in avanti, si riavvolge, indugia, si ripete, perché una vita non è solo un susseguirsi di eventi, e perché le persone lasciano impronte, lasciano tracce del loro passaggio, esistono ancora anche quando non esistono più. Bellissimo. E impressionante che sia opera di un esordiente.
Profile Image for Valentina Zanga.
199 reviews24 followers
June 3, 2021
3.5 ⭐
La storia è molto potente, ma la scrittura è veramente troppo ricercata, stilisticamente complicata, in alcuni punti da stile quasi saggistico. Non è un romanzo che tiene il lettore incollato, ecco
Profile Image for Eloisa Torresini.
55 reviews
November 10, 2024
È facile affezionarsi ai personaggi del libro, anche se a volte risultano antipatici e anche alle case. Bellissima la scelta di mostrare il cambiamento attraverso i cambiamenti delle case. La scrittura è ricca e articolata, a tratti difficile da seguire.
Profile Image for Anna.
20 reviews
August 25, 2022
Uno dei pochissimi libri che non ho finito. Lento e noioso
Profile Image for Tiresia.
236 reviews2 followers
December 7, 2024
Meh. Idea originale, struttura particolare. Ma troppe ripetizioni e a tratti inutilmente complicato
84 reviews1 follower
May 24, 2021
Titolo: La casa delle madri
Autore: Daniele Petruccioli
Pag: 292
@@@@/@
Si tratta di un romanzo intrigante per la trama che tratta e delle dinamiche psicologiche che si innescano in una coppia dove gli nascono due gemelli che vivono una esistenza fatta su due rette parallele che si allontanano ma che si uniscono, una inadeguatezza dei genitori e di come si dovrebbe operare al meglio ed invece l'aggravarsi di un handicap di uno dei gemelli Ernesto con il sovraccarico di responsabilità diretta o indiretta che coinvolge Elia. Le dinamiche relazionali si estrinsecano sia all’interno degli animi di ogni partecipante della famiglia più ristretta e più allargata che si ripetono con l'alternarsi delle vite e delle generazioni. Un libro che fa riflettere indagando quelle che possono essere ipotesi plausibili del rapporto simbiotico come del vuoto affettivo che certi legami portano con sè. Mi è piaciuto e ne consiglio la lettura
Profile Image for Marina D'Agnese.
126 reviews
July 11, 2022
Un libro denso sia per quanto riguarda la trama che lo stile. Interessante il racconto di vite che vorrebbero incontrarsi, capirsi e invece finiscono per collidere... Tanti gli spunti di riflessione, ma troppe le parentesi, le incidentali che appesantiscono, a mio parere, la lettura
Profile Image for Andreas Schmidt.
810 reviews11 followers
June 14, 2021
Tra i finalisti Strega anche un altro autore si è cimentato con l'esperimento delle case, forse questo è il più riuscito perché la narrativa è piuttosto matura (e sicura di sé, cosa che non posso dire di molti altri in concorso) e molto più comprensibile, perlomeno sulla scala temporale. Alla fine i temi del libtardismo ci sono tutti (se no la finale strega se la sognava), già dal titolo rivolto al femminismo (ma senza esasperazione), eccetto alcuni punti che fanno "trasgressivo" (come la madre e le riunioni femministe in topless con Ernesto che corona l'evento danzando con scoreggia finale, cioè boh...). Più che la vita, analizza la famiglia come elemento attraverso cui passare con dolore (una splendida "durezza del vivere", come direbbe qualcuno, però con la Porsche in garage, tra la Lambo e la Jaguar).
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