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Alice e le regole del bosco

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Alice, diciassette anni, ha quella che potrebbe definirsi una «vita normale»: una famiglia che le vuole bene, una buona carriera scolastica, una migliore amica che la adora, Daria. Eppure si sente diversa, fuori posto, incompresa. Fino a che non incontra Samuele, di un paio di anni più grande, che vive il suo stesso malessere. Samuele ha una brutta fama, dice Daria ad Alice, è «un drogato, uno che va al boschetto». Si riferisce a Rogoredo, una delle più grandi piazze di spaccio della Lombardia. Ma Samuele è affascinante, seducente, «sa quello che fa» e Alice se ne innamora. È lui a condurla al bosco, introducendola a poco a poco ai suoi abitanti e all'atmosfera di disperazione che li avvolge. Pochi mesi e Alice, seguendo Samuele, passa come lui dal «fumo» al «buco», fino a diventare succube dell'eroina. Benché cerchi disperatamente di far coesistere le sue due vite parallele, quella di «ragazza normale» e quella di «tossica», la sua è una discesa inarrestabile verso il fondo più oscuro della tossicodipendenza. Perché è questo che fa la droga, quando ti prende non ti lascia più andare. E mentre Alice si addentra nei meandri del boschetto, la sua storia si interseca con quella degli altri numerosi frequentatori, vittime e carnefici dai destini intrecciati. Ragazzi giovanissimi, spacciatori spietati, genitori alla disperata e forse tardiva ricerca dei figli, profittatori sono tanti e diversi i volti che passano per Rogoredo, ognuno con la sua vicenda drammatica, intrisa di disperazione e desiderio di riscatto. Entrare nel bosco è facile, uscirne non lo è affatto. Alice, convinta come molti di essere capace di riuscirci con le sue forze, ci prova, ma il bosco è una sirena ammaliatrice troppo potente per una ragazzina sola. Per fortuna troverà la mano tesa di uno dei tanti volontari che tenacemente, contro ogni logica perbenista, continuano a sporgersi sull'orlo del baratro offrendo un appiglio. Ma sarà sufficiente a salvarla? La storia raccontata in questo libro è vera e nasce dall'incontro che ha cambiato la vita di Alice, quello con Simone, l'educatore che l'ha aiutata a disintossicarsi. L'incontro ha poi dato vita a un'autobiografia corale, che presta la voce a chi troppo spesso è giudicato, allontanato ed emarginato solo perché diverso, scomodo, magari sporco e inquietante. È una storia scritta con la consapevolezza - scaturita dai decenni di esperienza sul campo dell'autore - che solo una relazione autenticamente umana può colmare la voragine che occupa il cuore e la mente di questi ragazzi, e ridare un senso e una direzione alle loro vite spezzate.

168 pages, Paperback

First published June 16, 2020

74 people want to read

About the author

Simone Feder

3 books3 followers

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Community Reviews

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3 (2%)
1 star
3 (2%)
Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for Romina Guglielmetti.
29 reviews3 followers
July 12, 2020
“Entri nel bosco perché senti quella voce che ti confonde” e Alice, giovanissima, nel famigerato bosco di Regoredo ci è entrata davvero. La sua è una storia vera, che Simone Feder, educatore e psicologo, racconta con realistica obiettività, attraverso gli occhi e i pensieri di Alice, che infine, si salva, grazie a un volontario che è riuscito a rompere l’incantesimo del bosco e a trascinare una delle sue vittime verso la salvezza.
Di Alice avevo letto un’intervista sul Corriere mesi fa e sono convinta che la sua storia merita di essere letta con grande attenzione, per avere qualche strumento in più per capire il disagio giovanile, per rendersi conto che un drogato prima di essere tale è stato una persona “normale”, che la solitudine di molti ragazzi che finiscono nel bosco uccide più della droga. Droga che acquistano per 5 euro a dose, droga della quale le famiglie spesso si accorgono quando è troppo tardi, droga che tenta anche ragazzi insospettabili.
La storia di Alice si legge ad un fiato, perché Feder scrive in modo asciutto e convincente, e quando arrivi all’ultima pagina sai già che è un racconto che ti si sta depositando dentro e che farà molto riflettere.
Profile Image for Enrico Kikko Fossati.
44 reviews
December 3, 2025
Alice ha una vita normale, banale..scuola, un'amica, dei genitori che non la capiscono, pensa allo shopping, ai ragazzi...
Fino a quando non si perde nel bosco. Il bosco è quello di Rogoredo. Te ne innamori, ci entri e ti entra dentro. E uscirne ti sembra impossibile.
Il libro è la versione aggiornata dello zoo di Berlino, diversi anni dopo e a Milano ma poi le differenze finiscono qui.
Una storia reale che sembra una fiaba o un sogno a noi normali. Perchè noi il bosco non lo capiamo e probabilmente non lo capiremo mai.
L' ho letto in classe e per fortuna ero fortemente raffreddato così che gli occhi lucidi potevano sembrare solo parte dei sintomi...
Profile Image for Matteo Baggio.
53 reviews2 followers
July 19, 2020
Nei miei cinque anni da pendolare Lodi-Milano, ogni volta che passavo per la stazione di Rogoredo scrutavo sempre con attenzione lo sciame incolore e apolide che si trascinava verso il famigerato “boschetto”. Mi sono sempre chiesto che storie ci fossero dietro ciascuno di loro, persone normali rese zombie dalla dipendenza all’eroina. Alice potrebbe la figlia, l’amica, la fidanzata di tutti noi, la semplicità con cui la sua storia di dipendenza viene raccontata è disarmante. A leggere le sue parole sembra di provarla in prima persona la sensazione di essere in “scoppia”, le tensioni che si provano durante l’astinenza, l’ansia di non riuscire a procurarsi la dose successiva, la difficoltà di uscire dalla dipendenza. Parole dirette, vere, che, nel loro essere scarne, aiutano a dare umanità a una situazione disumana come quell del boschetto. Da leggere.
Profile Image for Alfonso D'agostino.
931 reviews73 followers
November 10, 2025
Qualche mese fa, mentre tornavo a casa troppo stanco per leggere, Spotify versione-non-premium-che-fa-come-vuole mi ha sparato nelle orecchie “Alice” di De Gregori, sottolineando una certa propensione del mio algoritmo per il cantautorato italiano, certamente non casuale. Ero tra la folla in metro, e forse per questo mi son reso conto per la prima volta che Alice è una canzone che contiene un sacco di storie, tutte magistralmente appena accennate: c’è Irene che fuma un’altra sigaretta, lo sposo che non ci sta più ma non se ne andrà, Cesare perduto nella pioggia, un mendicante arabo, Lili Marlene. E Alice, che regala il titolo alla canzone e in qualche modo deve avere a che fare con tutti, non lo sa.

Anche l’Alice di “Alice e le regole del bosco”, una liceale dai capelli neri e lo sguardo celeste, non lo sa. Non lo sa cosa ci sia dentro il bosco di Rogoredo, fino a quando un incontro che diventa rapidamente una slavina di eventi non ce la fa finire dentro. Non sa cosa questa sua discesa agli inferi possa comportare, per lei e per le persone che fanno parte della sua giovane vita. Non sa che quello spazio, asfitticamente stretto fra autostrada, ferrovia e tangenziale, nasconde agli occhi di chi vive in città un inferno fatto di droga ed esistenze ridotte al lumicino, prevaricazioni e violenze, in un non-luogo che ha le sue leggi (e regole) e in cui non è per nulla ironico ma tragicamente irreale definire un compagno di sventura come “un tossico”, come se il destino non accomunasse.

Fa male leggere questo libro, necessario come pochi. Fa male sentirsi sorpresi dalla provenienza di Alice, dalla sua famiglia normale, come se fosse implicito nel profondo dei tuoi pensieri (inconfessabili, stupidi) che certe cose capitino solo come conseguenza di un disagio sociale, o di una fragilità atavica, o di un percorso dannato fin dall’inizio.

Di essere rimasta qui, nei miei pensieri, anche questo Alice non lo sa. Ma di aver cambiato uno sguardo, questo lo dovrebbe proprio sapere.
Profile Image for Maria.
33 reviews
June 4, 2023
Di forte impatto. Ho riconosciuto parecchie similitudini con I ragazzi dello zoo di Berlino, ma forse dipendono solo dal genere e dalla trama molto simili.
E' stata una lettura velocissima, di fortissimo impatto, talmente scorrevole da stampare con forza incredibile le immagini descritte.
Verso metà libro consideravo la grande scorrevolezza della narrazione quasi un difetto (strano per me che amo i libri veloci), perché pensavo che per un libro del genere fosse fondamentale andare più a fondo sui pensieri della protagonista. A lettura completata però, mi rendo conto che mi sono rimaste delle immagini ben precise in mente, di una forza straordinaria, e che tutti i ragionamenti che pensavo dovesse fare l'autore in realtà mi ha portato a farli da lettrice.
Ho amato come Alice facesse sempre un'analisi interiore delle sue condizioni, e che in fondo pensasse sempre di non essere una tossica. A mio parere, più che il piccolo aiuto esterno che ha avuto la fortuna di ricevere, l'ha salvata proprio il ragionare sulla sua vita. Non so se questo sarebbe possibile in situazioni reali, ma penso che in generale per uscire da una dipendenza il rendersi conto di quello che succede sia un passo obbligatorio.
E non avevo mai in fondo ragionato come chiunque; un senzatetto, un tossico, un alcolizzato etc, siano tutte persone normali. E' triste che al giorno d'oggi siamo portati a pensare che tutti siamo nati già come ci troviamo ora. Chissà se impareremo mai a comprendere e accettare fino in fondo, al punto da riuscire a tendere una mano gentile, le scelte sbagliate.
5 reviews
February 28, 2022
Il libro non è un capolavoro, ma ha il merito di portarci in una realtà che - fortunatamente - per molti è sconosciuta e distante, ma che può distruggere le vite di persone e famiglie senza preavviso. Dona volto e umanità a quelle persone che cadute in una trappola da cui è difficile sfuggire, vengono più facilmente giudicate che comprese.
Profile Image for Ginevra Miranda.
20 reviews3 followers
May 10, 2021
Devo smetterla di cedere al fascino delle copertine.
L'ho trovato noioso, superficiale, finto e sulla falsa riga de I ragazzi dello zoo di Berlino (ispirazione/imitazione che però non ha funzionato).
Profile Image for Bea.
63 reviews1 follower
September 6, 2021
Non sono riuscita a staccarmi dalla storia di Alice, un’adolescente “normale” che si sente incompresa e che improvvisamente finisce nel tunnel della droga. Una storia vera, profonda, che ti tocca nel profondo, ti fa riflettere e ti fa molto emozionare...
2 reviews
June 30, 2023
Difficile e intenso

Un racconto davvero realistico, la storia di Alice offre una visione diversa al solito stereotipo del tossico, ti fa entrare nel mondo in cui è stata catapultata con angoscia ma anche un risvolto positivo.
Profile Image for gbistt.
67 reviews
August 28, 2025
3,5/5 onesto, diretto e semplice nella sua immediatezza
Profile Image for Alessandro Fedele.
24 reviews
September 18, 2023
Letteralmente un vortice.
Il racconto mette al centro due storie: quella della discesa di Alice nella dipendenza da eroina e quella del bosco di Rogoredo, di chi lo abita, delle regole non scritte e del male che fa.

Un libro che va letto abbandonando ogni pregiudizio, che restituirà sicuramente una visione diversa e la consapevolezza che spesso dietro alle dipendenze si nascondono fragilità, incomprensioni, anime rotte e sofferenti.
Profile Image for Caterina.
11 reviews
July 20, 2024
Una storia semplice, così semplice che fa orrore. Cadere in un orrido così irrimediabilmente definitivo è un’eventualità quotidiana, prosaica, accidentale e umile.
Displaying 1 - 18 of 18 reviews

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