Aunque el resultado del partido no es el que me hubiera gustado, es el más lógico y coherente, un broche genial para esta serie, con paneles muy memorables y su toque justo de tensión y drama.
En general, la serie en su conjunto ha sido una gozada. Me he reído mucho con ella, los partidos han estado muy entretenidos y los personajes son de los que no se olvidan en un tiempo.
Por ponerle una pega: querría ver más del Sannoh y de Sawakita.
Uno de los grandes spokons, con una fama muy merecida y con Hanamichi como un buen ejemplo a seguir.
Siamo giunti alla fine. È stata lunga ma è stato bello rileggerlo. Se salterà fuori la mia vecchia edizione li aggiungerò qui e su Anobii senza data. Al suo posto farò Card Captor Sakura anche se verrà letto fra nove mesi a fine pubblicazione. Della Panini in futuro credo che prenderò FMA ma in futuro sia per il prezzo che per le schede di Anobii che sono state una tortura. In pratica un Librarian che cambiava sempre il mio Panini Comics-Planet Manga (giusta dicitura per SD) in Panini Comics (Planet Manga) e io dovevo inviare la correzione giusta a qualcosa che era già giusto. Fastidioso vero?
Messo male o meno . La maturazione definitiva di Sakuragi è anche segnata da . Tra le grandi giocate c'e anche quella di Mitsui . Ma a tutto questo vogliamo parlare dell'ultima parte adrenalinica. Già sapevo che ma oddio non riuscivo a mettere giù il volume. Alle 6:00AM ho dovuto metterlo giù perchè dovevo dormire ma ero molto indecisa. E parliamo anche di quella giocata finale . SPETTACOLO PURO!!!
有難う井上雄彦!!
Comunque su tutto è stata una rilettura davvero piacevole. Credo che a volte (dove non ci sono le onomatopee che adesso non sono più convertite e hanno solo il suono vicino che approvo) alcune tavole siano state riclate all'inizio. Poche e non sono sicurissima. Ora non si usa più la pecetta ma quando smisi eravamo solo agli inizii di questa cosa con Panini e Slam Dunk, da quando ho ripreso anni fa, è il mio primo Panini (secondo se contiamo Lupin ma non lo contiamo). Mi è sembrato di vedere delle striscie bianche ma non posso darlo per certa. Tutto sommato non erano fastidiose e poi ho vissuto in quell'era. Probabilmente il prossimo Panini, come ho detto inizialmente, sarà FMA.
Leggere un manga in gruppo è stato fenomenale anche se agli ultimi sono diventata asociale. Non ho mai letto un manga con qualcuno. Prestai solo un manga alle superiori ma io e la mia amica lo legemmo in due momenti differenti. Io all'uscita e lei dopo un po'. Il manga era Ranma 1/2. 💖
Mi sono commossa quando Rukawa e Hanamichi si sono passati la palla. Prima uno e poi l'altro. per non parlare della fine. Emozionante. Immaginavo finisse così, ovvero che poi alla fine non vincessero. Però è come se avessero vinto. Meravigliosi. Mi è dispiaciuto per Akagi, perchè l'univeristà poi non lo ha preso. Miyagi è diventato il capitano della nuova squadra. Rukawa in nazionale e Hanamichi in riabilitazione. Ma quindi Haruko e Hanamichi? siiii dai lo spero ^^ Questa fine sospesa devo dire che mi è piaciuta. Ha lasciato libertà di pensare quello che ognuno vuole. Io immagino Rukawa in America, Sakuragi si riprende e continuerà a giocare a basket, magari anche lui America? Ma sarà con Haruko. Il bello di questo manga è quello che hanno fatto i ragazzi, hanno capito che se si impegnano possono raggiungere qualsiasi obiettivo, sia da soli che come squadra. Mi piace come sono maturati.
Un grazie va alle ragazze del gruppo Edicola & Libreria per avermi convinto a fare questo manga. Ero indecisa, ma poi le ho seguite, e ho fatto bene. Apsettavo cone ansia l'uscita mensile. Meraviglioso tutto. Bellissimo. Non riesco a dire altro, ho anche un pò di magone. Mi mancheranno e tanto. Davvero un bel manga. Soprattutto bello averlo letto e commentato insieme.^^
Assolutamente da avere.
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Ultimo numero di questa spettacolare serie e che dire mi ha tenuto col fiato sospeso sino alla fine; come sempre un volume mozzafiato e avvincente. Consiglio per gli amanti di manga sportivi questa splendida serie.
Il mio primo approccio a Slam Dunk è stato il film del 2022, accompagnavo la mia migliore amica (che si è sempre rilevata una certezza per questo genere di contenuti) al cinema senza sapere assolutamente nulla, eppure quel film è stato per me molto bello, già lì avevo percepito quanto fosse speciale quest'opera.
Ho iniziato quest'anno la lettura del manga un po' scettica, ma già dal primo volume mi sono dovuta ricredere all'istante e ogni volume per me è stato un 5 stelle meritatissimo. Ogni volume è perfettamente equilibrato tra la sua parte profonda e quella divertente, in quantità emotive diverse si può dire che io abbia riso e pianto ad ogni volume.
Vorrei dire veramente tanto su questo manga terminato ieri ma faccio veramente fatica a descrivere come quest'opera sia entrata dritta nel mio cuore ed abbia ormai un posto speciale. Consiglierò questo manga nella speranza che le persona possano sentirsi bene esattamente come mi sentivo bene io, se non di più. Slam Dunk è molto più che un manga sportivo. Molto di più.
día de apagón, lectura a mogollón, slam dunk es lo mejor que he leído nunca y siempre aparece en mi vida cuando más lo necesito, gracias Sakuragi y gracias por esto Takehiko Inoue
Avrei voluto che la lettura non finisse mai perché rileggere "Slam Dunk" mi ha fatto ricordare, con ogni singola tavola, perché amo leggere manga. C'è una forza emotiva in "Slam Dunk" che solo pochissime opere riescono a raggiungere: Takehiko Inoue ha creato una storia e dei personaggi eterni su uno sfondo che non è più di quello che appare. All'esterno è solo basket liceale, vicino ai cuori di Sakuragi, Akagi, Miyagi, Rukawa, Mitsui e dei lettori è molto altro. Domani, tra qualche mese o tra dieci anni leggete "Slam Dunk", tanto non c'è fretta: lo Shokuko sarà sempre là ad aspettarvi.
Hanamichi Sakuragi entra nel club di basket del liceo solo per far colpo sulla bella Haruko Akagi, sorella del capitano della squadra. Quello che il superbo e arrogante Hanamichi non sa ancora, è che il basket diventerà presto la sua passione, la sua ossessione, la sua vita.
Ci sono tanti manga ben disegnati e ben scritti che vale la pena leggere. Ci sono alcuni manga perfetti la cui lettura è obbligatoria, se si è appassionati. E poi ci sono pochissimi manga come Slam Dunk.
Con i suoi personaggi irriverenti, sfacciati, simpatici; con il suo stile di disegno costante, accattivante e ipnotico; i suoi colpi di scena e le sue evoluzioni dei personaggi; i suoi cambi di prospettiva e la sua suspense; il suo finale.
Slam Dunk è un manga che costringe a voltare pagina in maniera compulsiva, per sapere come va avanti.
Slam Dunk è uno dei pochissimi manga che tutti dovrebbero leggere.
Takehiko Inoue è riuscito a creare un epopea nel mondo del basket liceale giapponese inserendo le varie dinamiche che si vanno a creare nello sport, tra compagni, avversari, insegnanti e via dicendo. Si crea un vero e proprio universo applicabile ad ogni contesto e ad ogni sport nel mondo, per questo il manga mi ha toccato particolarmente, parla di tutti.
Quello che mi ha colpito è la coralità di questo capolavoro. Tantissimi personaggi sono approfonditi in maniera viscerale e ognuno di loro racconta aspetti diversi nei quali ogni sportivo si ritrova. I membri dello Shohoku sono uno più approfondito dell’altro, ma apprezzo particolarmente Sakuragi, con la sua competizione malata e il suo egocentrismo sfrenato, Ryota, per caratteristiche fisiche, quindi per come si è adattato risaltando altre abilità e per il suo comportamento con Ayako, Mitsui, che approfondisco dopo, oppure Akagi con il suo sogno che diventa una vera ossessione.
Ce ne sono anche altri di personaggi magnifici, non protagonisti. Tra i tanti mi ha colpito l’insicurezza del proprio corpo in prospettiva all’efficienza nello sport di Uozumi, che sembra un ragazzo forte e sicuro di sé quando è forse tra i più fragili. Oppure la focosa passione di Sawakita insita dentro di lui fin da quando era piccolissimo, che rende il basket letteralmente la sua vita, e la dinamica della “dipendenza da sfide” che ne consegue, per questo assomiglia particolarmente a Rukawa. Mi ritrovo in loro e anche in tanti altri.
Come ho scritto prima adoro Ryota, che è forse il mio personaggio preferito. Per le stesse ragioni apprezzo anche Jin, che è molto simile a me. Constatato che il fisico non è dalla loro parte, Ryota e Jin, uno per l’altezza e l’altro per la fragilità, riescono a “masterizzare” altre abilità che permettono loro di essere unici. Riescono a superare avversari che temevano li avrebbero annientati, appunto per ragioni fisiche.
Riconosco che l’arco di Mitsui è oggettivamente il migliore, insieme a quello che, alla fine, unisce Sakuragi e Rukawa. Mitsui è importantissimo perché viene usato dal mangaka per valorizzare ancora di più il basket e lo sport in generale. In realtà, che tu vinca o perda non conta più di tanto, ma la differenza la fa che hai passato del tempo insieme ad altre persone con la tua stessa passione sana, come può essere lo sport. Nel caso di Mitsui, il basket lo ha salvato dal vortice della malavita, e lo ha inserito in un treno magnifico che non si fermerà mai.
Volo ancora più in alto. Il nerbo del manga non è incentrato solamente sullo sport, ma più che altro penso sia nell’attribuire importanza alla passione verso qualcosa in generale, amare. Si creeranno dei bei momenti e delle preziose memorie che risiederanno dentro la persona che le ha provate, e insieme a lui tanti altri le custodiranno. È una condivisione di felicità nella maniera più genuina possibile. Il finale secondo me conferma ciò che dico, non rendendo importante la vittoria X del torneo Y ma i momenti di gioia che una passione come il basket può provocare. Appassioniamoci di tutto, condividiamo il nostro amore: questo è il messaggio finale del manga. “Slam dunk” è l’amore verso la vita.
Siamo giunti alla fine di uno dei percorsi più belli ed appassionanti che io abbia mai letto. Durante il corso di tutto Slam Dunk, raramente mi sono soffermato a pensare che ci fosse un calo di qualità o di tensione narrativa.
Ogni volume nascondeva sempre una pagina capace di alimentare la voglia del lettore di leggere e di farsi stupire da quei disegni che sono capaci di dare vita a tutti i personaggi raffigurati da Takehiko Inoue.
Una lettura importante, che cresce con il lettore, migliorando nei suoi già perfetti disegni, che dal primo volume all'ultima tavola sanno crescere in un armonia sempre maggiore, diventando dei veri e propri quadri su carta stampata.
Il basket, uno sport che si sa fare amare attraverso queste pagine, e che viene spiegato nella stessa semplicità con cui viene spiegato ad Sakuragi durante il suo percorso di crescita. Passo dopo passo, nozione dopo nozione, fino ad arrivare a comprenderne ogni regola ed ogni dettaglio.
Uno sport che non si discosta da quello che è realmente. Cinque giocatori in un campo da basket, uniti dal sogno di poter fare grandi cose insieme e con la volontà di essere grandi e forti per il futuro.
Un manga che, come lo sport che rappresenta, non regala nulla al lettore, se non le emozioni capace di trasmettere attraverso l'impegno e la fatica. Fino all'ultima pagina è stato in grado di regalare sogni e speranze, senza mai far perdere il contatto con la realtà ed con la crudeltà di quello che stava raccontando.
Lo Shohoku non è una squadra di professionisti, ma una squadra di teste calde che arriverà, passo dopo passo e sofferenza dopo sofferenza, ad unirsi per poter giocare bene insieme, fino a quell'ultimo scambio di sguardi, a quel cinque simbolico scambiato tra Hanamichi e Rukawa nell'ultimo capitolo.
In quell'ultimo vero gesto finale che, come la foto ricordo che la squadra scatterà, ci ricorda che questa è la realtà, che l'importante è il ricordo, il percorso, le emozioni e gli affetti maturati, non il traguardo o la realizzazione degli obiettivi di ognuno.
Finale PERFETTO. Solo chi in gioventù ha fatto agonismo può cogliere quanta verità ci sia in questo epilogo della vicenda. Le gare, nel momento in cui le vivi, insieme alla squadra, sembrano il centro del mondo, e vincerle pare l’unica cosa che conta. Poi tutto finisce in un attimo, le persone crescono, proseguono le loro vite, sui loro sentieri, e il team si scioglie. Non rimane nulla di tutte quelle fatiche, se non il ricordo di avercela fatta, per un momento di aver vinto tutto. Chi ha ritenuto il finale frettoloso, forse non ha mai vissuto queste sensazioni sulla propria pelle. Che avventura bellissima…
Ho amato questo manga così come amai da bambina l’anime. Le emozioni che ho provato sono indescrivibili. Ho riso così tanto e di gusto in certi momenti così come in altri stavo quasi per piangere. In ogni momento mi sono sentita vicina ad ognuno dei personaggi. Comunque Rukawa e Mitsui sono due fighi pazzeschi 😆
Seppur non manchi mai la comicità e l'ironia, in quest'ultimo volume non si può che provare un moto di orgoglio e anche di nostalgia all'idea di essere giunti al finale. Grazie Sakuragi, ci mancherai Genio del basket. Questa volta per davvero ☺️
Un finale da "lacrimi virili". La crescita di Sakuragi la si percepisce crescere pagina per pagina fino ad esplodere, ed è proprio qui che esplode anche la commozione del lettore, per aver capito di essere giunti alla fine di questo meraviglioso manga. Grazie mille Inoue e sempre Shohoku Fight!
"Sakuragi, tu hai apportato a questa squadra abilità nella cattura dei rimbalzi e una grinta eccezionale. Miyagi, tu ci hai aggiunto velocità e intuito. Mitsui, tu al principio hai portato il caos, ma poi anche la tua intelligenza e i tuoi proiettili micidiali, mentre tu, Rukawa, ci hai messo la tua potenza esplosiva, la tua ambizione e la tua volontà di vincere. Elementi così preziosi si sono innestati sulle solide fondamenta sorrette dalle onnipresenti colonne di Akagi e Kogure. Questo è lo Shohoku."
Mamma mia, non posso credere di essere arrivata alla fine. E soprattutto, non posso credere di aver aspettato un anno per leggere gli ultimi cinque volumi...ogni tanto il mio cervello lavora in maniera strana, ma facciamo finta di niente. La partita tra Sannoh e Shohoku incarna appieno tutti i valori elencati nella citazione di prima di Anzai e ci mostra il percorso di crescita di un gruppo di disadattati, ormai diventati una squadra a tutti gli effetti. Un percorso ben esemplificato dall'evoluzione incredibile di Hanamichi: all'inizio della serie era solo uno studentello appena arrivato al liceo che amava bighellonare e fare a botte, e che si era buscato una sequela infinita di due di picche. Entra in squadra grazie a uno dei suoi innamoramenti instantanei, non conosce nemmeno le regole base del basket, fa il pirla autodefinendosi un genio. Eppure, Anzai nota subito le sue potenzialità e, partita dopo partita, il ragazzo finità per sviluppare una vera passione per questo sport, come ben sottolineato dalla sua dichiarazione d'amore nel volume finale. Il basket ha offerto ad Hanamichi la possibilità di dare una direzione alla sua vita e di fare qualcosa di concreto, gli ha permesso di entrare in contatto per la prima volta con valori ed emozioni che lui non aveva mai provato prima, gli ha fatto conoscere il vero significato di parole come "impegno" e "dedizione", gli ha fatto provare il sapore amaro della sconfitta e quello dolcissimo della vittora. Ecco perché, quando l'infortunio rischia di metterlo fuori gioco, Hanamichi non può accettarlo, non ce la fa più a limitarsi a guardare da fuori senza lottare con i compagni. Non può arrendersi proprio ora che ha raggiunto quel livello di determinazione incrollabile voluto da Anzai. Per non parlare del rapporto tra lui e Rukawa: quei due probabilmente non diventeranno mai migliori amici, ma, attraverso i loro battibecchi e la loro rivalità, sapranno come spronarsi a vicenda. L'azione finale non poteva che passare dalle loro mani. Rukawa che passa volontariamente la palla a Sakuragi, roba da non credere. E non dimentichiamo gli altri: Mitsui che manco si reggeva più in piedi; Akagi che finalmente affronta a viso aperto il suo avversario; Miyagi che non ha mai smesso di correre; Kogure che non ha mai fatto mancare il suo sostagno, sia in campo che in panchina. E poi c'è il sostegno degli avversari di sempre, di Uozomi e dei ragazzi del Kainan. La vittora dello Shohoku è la vittoria di una squadra che ne ha passate tante, ma che ha saputo crescere insieme. Probabilmente nessuno avrebbe scommesso due lire su di loro, a vederli bene sembrano una banda di scappati di casa, e invece....per il Sannohh è il momento di assaporare l'amarezza della sconfitta, arrivata per mano di un team tecnicamente inferiore (forse), ma che è rimasto saldo a livello psicologico, che non si è fatta schiacciare dalla reputazione e dalla forza dei suoi avversari. Il finale, beh, lo conosciamo tutti: sarebbe stato bello vedere lo Shohoku vincere il torneo, ma forse un tantino irrealistico. Dopo aver dato tutto contro il Sannoh, i ragazzi di coach Anzai vengono sconfitti nel turno successivo. Hanamichi deve andare in riabilitazione per la sua schiena, Rukawa viene convocato dalla nazionale giovanile, Ryota è il nuovo capitano, pronto per nuove sfide. La Winter Cup è alle porte e gli avversari non mancano di certo.
"Slam Dunk" ha rappresentato la mia infanzia, quando guardavo l'anime in tv, e sono stata contenta di aver recuperato questa nuova edizione. E' stato interessante notare come Furudate, l'autore di Haikyu, si sia rifatto moltissimo a questa serie soprattutto per quanto riguarda certe dinamiche. Se non avete mai letto "Slam Dunk", dategli una possibilità e non ve ne pentirete!
Volume che si apre con l’infortunio alla schiena di Sakuragi, il quale nonostante il dolore decide di stringere i denti. Hanamichi ci crede alla rimonta, proprio come il coach Anzai che ringrazia tutti e 5 i titolari per quello che hanno trasmesso alla squadra. Molto toccante é il ringraziamento anche del capitano Akagi, scoppiato a piangere verso la fine del volume scorso. Il Sannoh Kogyo dimostra però tutta la sua forza e volontà di vincere portando il vantaggio a 7 punti di distanza grazie a Kawata. Come ci aspettiamo, a vincere sarà però alla fine lo Shohoku. Fantastica é la scena in cui Hanamichi decide di tornare in campo, nonostante sia stremato e abbia un dolore incredibile alla schiena: al momento dell’ingresso in campo, infatti, il nostro protagonista ringrazia Anzai per avergli fatto acquisire questa determinazione incrollabile. Capiamo anche che Sakuragi non può più fare a meno del basket, nonostante la sua carriera potrà essere messa in pericolo da questo brutto infortunio, amore che oltretutto confida ad Haruko (bello il fatto che non si capisca se confidi il suo amore per lei o per questo nuovo sport). Incredibile é poi la stretta di mano tra Rukawa ed Hanamichi alla fine del volume: la rimonta é infatti completata grazie alla collaborazione tra questi due fantastici giocatori (é un canestro di Sakuragi a decidere la partita). Il finale mi lascia però tanta tristezza: lo Shohoku infatti viene sconfitto malamente al terzo turno avendo consumato tutte le proprie energie nello scontro con il Sannoh Kogyo. Akagi é stato scaricato dallo Shintai, quindi ha deciso di provare i test di ingresso per l’università che inizialmente aveva scelto insieme a Kogure. Il nuovo capitano della squadra é così Myagi, al cui fianco é rimasto anche Mitsui. Rukawa è stato convocato dalla nazionale giapponese mentre Sakuragi è in riabilitazione, pronto a tornare più carico che mai protagonista del basket liceale giapponese (commuove la lettera di Haruko che lo aggiorna sullo stato del club di basket, essendo diventata anche manager della squadra, confidandogli forse il suo amore).
Realmente no quería que termine pero ya era hora. Slam dunk tiene una historia increíble que te genera miles de emociones y el final no fue la excepción, tengo una mezcla de sentimientos por todo. Amo a cada uno de los personajes, especialmente a todo el shohoku como equipo, pero obviamente hay que resaltar la hermosa evolución que tuvo Hanamichi a lo largo de la historia y su relación con el basquet, me deja totalmente conmovida. De los mejores mangas, creo que cualquier persona debería leerlo porque no saben lo que se pierden. ♡
A malincuore sono arrivato alla fine di questa bellissima storia. Tutto in questa serie è stato emozionante, sin dai primi numeri Inoue è stato capace, grazie alle sue tavole, di fare provare sulla propria pelle le stesse sensazioni che provano Sakuragi e i suoi compagni durante ogni singola partita. Le ultime tavole dello scontro contro il Sannoh sono qualcosa di sublime. Uno dei manga migliori che abbia mai letto!