Buonvino e il caso del bambino scomparso

Giovanni Buonvino #2

by Walter Veltroni

È l'estate del 2020. Tra speranze e paure, i romani si stanno lasciando alle spalle la lunga quarantena imposta dalla pandemia. Un anno dopo aver brillantemente risolto il terribile caso dei corpi smembrati, il commissario Buonvino sta ancora vivendo il suo momento di gloria, anche se in realtà non vede l'ora di uscire dalla luce dei riflettori. Quando una ragazza lo avvicina per chiedergli di indagare sul fratello minore, scomparso anni prima e mai più ritrovato dopo una gita con la famiglia nel parco di Villa Borghese, Buonvino si appassiona a quel cold case dai risvolti oscuri e decide di aiutarla. Ad affiancarlo nelle indagini c'è sempre la sua scalcinata squadra di agenti, integrata da due nuovi ingressi che non mancano di creare scompiglio, sia tra gli uomini che nel cuore del commissario. Dipanare la matassa di quella vicenda che ha distrutto un'intera famiglia, però, metterà a dura prova le capacità investigative di Buonvino e dei suoi "magnifici sette al contrario", portando alla luce verità sconcertanti e misteri rimasti sopiti per troppo tempo.

Genres: Crime, Audiobook

256 pages, Paperback

Published October 29, 2020

About the author

Walter Veltroni è nato a Roma il 3 luglio 1955. È stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le attività culturali, sindaco di Roma, fondatore e primo segretario del Partito democratico. Oltre al primo capitolo delle indagini del commissario Buonvino, Assassinio a Villa Borghese, pubblicato sempre da Marsilio nel 2019, ha scritto vari romanzi, tra i quali La scoperta dell’alba (2006), Noi (2009), L’isola e le rose (2012), Ciao (2015), Quando (2017), tutti editi da Rizzoli. Ha realizzato diversi documentari tra i quali Quando c’era Berlinguer (2014), I bambini sanno (2015), Indizi di felicità (2017), Tutto davanti a questi occhi (2018) e la serie sulla storia dei programmi televisivi Gli occhi cambiano (2016). Nel 2019 è uscito il suo primo film, C’è tempo. Collabora con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.

Reviews

[Marika Pinto · Rating 2 out of 5]

È il secondo della serie del commissario Buonvino, ma mi ha convinto meno del primo. La lettura è scorrevole, sia per lo stile di scrittura sia perché non è un libro molto lungo, ma l'ho trovato molto acerbo. Il caso di base è anche interessante, ma è stato sviluppato troppo velocemente e semplicisticamente. Peccato.

[Sara maria Serafini · Rating 2 out of 5]

Se vi aspettate un giallo mozzafiato, cambiate canale.
Lettura piacevole solo per la cura nel tratteggiare i personaggi e le loro relazioni; sono più interessanti le storie dentro la storia che il caso da risolvere.

[Theut · Rating 2 out of 5]

Ci sono volte in cui razionalmente si sa che qualcosa non va bene per noi, ma per una serie di ragioni si decide di fare l'esatto contrario. Dopo Yehoshua (La figlia unica) questo giallo splapito risulta ulteriormente debole.

[Antonella Imperiali · Rating 3 out of 5]

Scrittura semplice e fluida, piacevole, si legge velocemente, anche perché è abbastanza corto, ma mi è mancato quel quid che di solito fa scoccare la scintilla e trasforma la lettura in un incendio. Molto meno coinvolgente rispetto al primo della serie (Assassinio a Villa Borghese).

Spero di rifarmi, a breve, con il terzo.



✍️ Autori VIP

[Angigames · Rating 3 out of 5]

Quando qualcuno ti lascia non puoi pensare che sia l’altro, solo l’altro a sbagliare.
Devi chiederti se hai fatto le cose per bene, se hai usato le parole giuste, se hai dato quanto ci si aspettava da te.
Io l’ho fatto mi sono esplorato. Non è stato semplice.

3 stelle e mezzo
Mi sono affezionata a Buonvino, mi sono affezionata alla squadra, anche ai nuovi arrivati...
Il caso è interessante, ben pensato, fino alla fine ho avuto dubbi sul possibile assassino, fino all’ultimo sono stata indecisa.
È un bel giallo, leggero, si legge benissimo e il capitolo finale mi ha lasciato a bocca aperta e mi sono sentita soddisfatta.
Veltroni ha fatto un attimo lavoro! 👏🏼

[Sebiana · Rating 2 out of 5]

Rispetto al primo libro "assassinio in villa borghese" questo è enormemente inferiore.
non ho apprezzato particolarmente la scrittura e a mio parere lo le indagini sono state sottovalutate per dare spazio ad altro.
Ho odiato i riferimenti alla pandemia, credo che siamo ancora troppo vicini ad essa per sentirne parlare nei libri.
Il finale non mi è piaciuto più di tanto, anche se la penultima scena tra i membri della famiglia ritrovata è stata abbastanza toccante.
Non credo comprerò il terzo.

[Georgiana 1792 · Rating 5 out of 5]

Che vi devo dire? Dopo una prima impressione un po' dimessa e appena soddisfacente, all'improvviso, con questo caso del bambino scomparso più di dieci anni prima, la serie si è trasformata in un'autentica telenovela con tanto di piantino finale, per cui ho voluto premiare l'emozione suscitatami dalla storia. Questa volta Villa Borghese è meno presente, in quanto è solo l'atto dell'ultimo momento felice prima che il bambino scomparisse. Comunque ci sono nuovi interessanti arrivi nel commissariato locale e Buonvino, anche grazie a loro, riesce a portare a casa un nuovo successo insperato.

[Lupurk · Rating 4 out of 5]

La serie è carina, la squadra è interessante e mi piacciono i molti riferimenti musicali, letterari, cinematografici, culturali. Trovo però qualcosa di stonato nello stile. L'avevo già notato nel primo e la sensazione persiste. Non capisco se dipende dalla lettura (l'ho ascoltato in audiolibro) o proprio dallo stile di Veltroni. Forse è uno stile fin troppo aulico per il genere, non lo so. Sono comunque letture (ascolti) piacevoli e scorrevoli.

[Emili Giancarli · Rating 3 out of 5]

Ma guardate, non è male! Scritto bene, la storia gialla regge, i personaggi sono credibili. Simpatico e leggero giallo.

[Elisabetta · Rating 4 out of 5]

Finale inaspettato

[Il pesciolino d'argento · Rating 1 out of 5]

Recensione completa qui👇

https://www.ilpesciolinodargento.it/b...

Ecco, Veltroni ci riprova, e devo dire che il seguito di "Assassinio a Villa Borghese" è all'altezza del precedente: è una schifezza. Anzi, è oltre la semplice schifezza, è un giallo con tutti gli errori che farebbe un dilettante e anche "di più" (quando leggerete la recensione capirete il riferimento). Sicuramente sfogliare le sue pagine è un'esperienza unica. Non positiva, però.

[Ali · Rating 4 out of 5]

Sicuramente in linea con il primo romanzo, anche se questo l'ho trovato più appassionante e intrigante, anche per lo sviluppo del personaggio di Buonvino. Come per il primo, credo che qualche pagina in più avrebbe giovato alla storia ma comunque è un gran bel giallo!

[Mario Giachino · Rating 3 out of 5]

Più convincente del primo, conserva la capacità narrativa. Si è ormai spianata la strada per una lunga serie di storie a Villa Borghese.

[Domenica Puglisi · Rating 3 out of 5]

Dopo aver letto il primo libro di questa serie non ero intenzionata a continuarla. Seppur in parte mi era piaciuta qualcosa, dall'ambientazione ad alcuni aspetti del commissario Buonvino, del suo modo di essere e di rapportarsi con i colleghi, erano di più le parti che non mi avevano convinta.
Poi la scorsa settimana ho visto la versione audio di questa seconda storia e mi sono detta, perché no? Gli audio stanno entrando poco a poco nel mio "metodo", se si può chiamare così, di lettura. E' da quest'anno che ho iniziato ad apprezzarli, mi è sempre sembrata una "non lettura". A questo si sommava il fatto che non riuscivo a reperirne nemmeno uno. Invece, soprattutto d'estate, quando la mia routine quotidiana è completamente diversa, devo dire che mi fanno compagnia, piuttosto che stare in silenzio preferisco ascoltare i libri e questo, mi ha fatto dare una stellina in più a questa storia.
Di per se, comunque, l'ho trovata più interessante, anche il commissario mi è stato più simpatico e i nuovi arrivi hanno movimentato l'ambiente.
Questa volta è un vecchio caso di una decina d'anni quello su cui Buonvino e la sua squadra si ritrovano ad affrontare nel pieno della pandemia del 2020.
Daniela, la sorella di Aldo, chiede a Buonvino di riaprire le indagini sulla scomparsa del fratello avvenuta parecchi anni prima dopo una giornata trascorsa al parco di Villa Borghese.
Pochi attimi prima del rientro a casa e una famiglia si distrugge per sempre. Da allora la madre non ha rivolto la parola alla figlia, si è chiusa nel suo mondo fatto di musica e dipinti, il padre, un imprenditore, si è suicidato un anno dopo la scomparsa del figlio. La sola che cerca di reagire è lei, Daniela, ma ha un carattere incostante. Amore e odio per la madre, rimorso per non aver seguito il fratello. Ma dietro questa scomparsa c'è un segreto che coinvolge i genitori, soprattutto il padre, con grossi problemi finanziari.....
Averlo ascoltato ha fatto molto, l'ha reso più scorrevole, anche se lo è già un testo scorrevole, non un caso complicato ma una lettura, oserei dire piacevole, che si fa leggere tranquillamente, che intrattiene per qualche ora o al massimo qualche giorno.
Direi che sono a metà, a questo punto continuerò con il tempo le letture e chi sa, se ci dovessero essere, ancor meglio con l'ascolto!

[Ends of the Word · Rating 3 out of 5]

Last year, on a flight back following a brief holiday in Rome, I read Assassinio a Villa Borghese, the first in a series of crime novels by ex-Rome mayor Walter Veltroni featuring Commissario Giovanni Buonvino. Buonvino is tragicomic figure who is “promoted” to Commissario, heading a team of misfits tasked with keeping the peace at Villa Borghese. One would hardly expect the famous Roman park to be a hotbed of crime. However, just as in the case of English “cozy mystery” novels, where sleepy Wiltshire villages reveal a statistically unlikely dark underbelly, Buonvino ends up facing and solving a grisly series of murders soon after his appointment.

The first instalment in the series was no great novel, but it was a fun read. And so, in an anticipation of another trip to Rome this year, I thought I’d give the second book a try. Buonvino e il case del bambino scomparso sees the Commissario being approached to solve a “cold case”, involving the disappearance (kidnapping?) of a little boy on his way home after a trip to Villa Borghese. The investigation opens old wounds but gives to opportunity to two new members of Buonvino’s team to integrate themselves with their colleagues, overcoming some initial friction.

The impression left by this novel was much the same as the first. The mystery keeps you turning the pages, and the initial chapters, describing Rome in the midst of the pandemic, have unexpected poignancy. For what is ultimately a “light” read, there’s a surprisingly (welcome) dark streak running through the tale, although it falls short of the theatrical Gothic and grand guignol elements of Assassinio a Villa Borghese. Ultimately, however, I found Buonvino e il case del bambino scomparso underwhelming and in certain respects predictable. I hope I’ll be back in Rome soon, but I’ll make a mental note to look for other different reading material.

https://endsoftheword.blogspot.com/20...

[Sabrina · Rating 3 out of 5]

Il commissario Giovanni Buonvino dopo il successo nella risoluzione del caso precedente ha la possibilità di ampliare il suo organico, con l'arrivo di due nuovi agenti, uno troppo spavaldo che già il primo giorno inizia ad inimicarsi i colleghi, provandoci in modo plateale con Ginevra, la compagna di un suo collega, l'altra Veronica è una folgorazione per Buonvino, bella esattamente come la sua attrice preferita, Alida Valli, di cui porta la foto sempre nel suo portaglio.
Subito dopo i primi attriti che vengono appianati da una cena organizzata dal commissario e dopo aver messo da parte l'attrazione che prova per Veronica, tuttavia squadra deve indagare sulla scomparsa di Aldo, un bambino che è stato rapito 11 anni fa, ed è Daniela, la sorella di Aldo che cerca nel commissario l'aiuto disperato, per una figlia che ha visto con i suoi occhi il padre suicidarsi e la madre impazzire e per una sorella che si sente in colpa per quel rapimento, per aver lasciato il fratello da solo e correre a vedere sul cellulare i messaggi ricevuti dalle amiche.
Le indagini iniziano e la verità sconvolge tutti, decisioni prese per proteggere la famiglia, per proteggere i propri interessi, per quel benessere economico che ha sacrificato e scalfito anche l'amore tra genitori e figli.
La trama mi si è presentata da subito interessante, ma ho letto a fatica il libro per un manierismo di scrittura, mancano le emozioni, sembra solo una ricerca stilistica, attenzione assurda per le frasi, per le combinazioni culturali, accuratezza più di stile e scrittura, facendo pagare ai personaggi le proprie emozioni, le proprie vicissitudini, tutto risulta troppo freddo e distante.

[Dario D'Amico · Rating 4 out of 5]

Al termine del primo lockdown della pandemia del 2020, nel commissariato di Roma in cui lavora il commissario Buonvino arriva una giovane donna che chiede di riaprire il caso della scomparsa del fratello avvenuta quando questi era un bambino, che ebbe a corollario il suicidio del padre. Caso mai del tutto risolto e che lasciò nella vita della ragazza uno squarcio irreparabile. Insieme ai colleghi, tra cui due nuovi arrivati, si raccontano il lavoro sul caso e le vicissitudini umane all'interno e all'esterno del commissariato.

Lettura piacevolmente scorrevole. Il caso su cui si indaga è quasi un pretesto per raccontare le relazioni tra il commissario e i colleghi e il rapporto dei personaggi con loro stessi. Infatti penso che sarebbe stato interessante leggere qualche dettaglio in più sulle indagini, sullo sviluppo e sulla risoluzione del caso. Il finale è molto ben bilanciato e non scontato.

Sullo sfondo, il racconto della pandemia: in passato ho letto libri in cui la narrazione di questo periodo buio era pesante ed eccessivamente retorica; qui, al contrario, non c'è retorica e si fa cenno alla oandemia solo in alcuni momenti dello svolgimento della trama, e solo se necessario.

Ottima scrittura, viene voglia di leggere gli altri episodi della serie sul commissario Buonvino.

[Isabella Bianco · Rating 2 out of 5]

Premetto che questo libro mi ha intrattenuta moltissimo, è stata una lettura piacevole e coinvolgente che mi ha fatto passare qualche ora di lettura molto carina.
Detto questo però, questo libro ha qualche difetto: primo tra tutti è uno di quei libri che io chiamo “giallini” perché è una storia di indagini carina ma senza pretese, di quelle che un assiduo lettore di gialli risolve alla terza pagina.
Inoltre, questo libro è scritto veramente molto male.
È una scrittura semplicistica, nulla di speciale, che continente anche espressioni e momenti che fanno storcere il naso.
Nel complesso, mettendo da parte i momenti da naso storto e le pagine in cui mi ritrovavo ad esclamare “finalmente ci sei arrivato!” è una lettura piacevole e leggera, adatta se ci si ritrova in un momento di blocco.

[Bruna · Rating 1 out of 5]

Una mia amica dice che non devo essere così dura con Veltroni, che ha il merito di non avere fondato un suo partito. Ma è obbligatorio scrivere? Scontato, superficiale, ridicolo. Aldo ha 11 anni, tutta Italia parla della sua scomparsa e lui non si preoccupa di scoprire se è vero che è stato venduto? La foto porno che “sconvolge” e imbarazza adulti poliziotti che dovrebbero averne viste più di Bertoldo. Una citazione ogni 3 righe per far vedere che l’autore ne sa, di cose, ambientato durante la pandemia senza che questo significhi alcunché nella trama. Un Montalbano gentile, romantico e inutile.

[Karmakosmik · Rating 2 out of 5]

Il secondo romanzo dedicato al Commissario Buonvino è senza dubbio un passo in avanti dopo il da me poco apprezzato esordio al giallo dell'ex sindaco di Roma. Il buon Walter prova a ricalibrare il tutto, puntando più su un vecchio cold case che su serial killer o assurdità varie, ma pur ricavandone una storia lineare senza doversi arrischiare in passaggi confusionari, il risultato finale è piuttosto noiosetto, e l'happy ending finale, sotto tutti i punti di vista, sembra voler ammiccare ad una futura trasposizione in serie Tv su Rai1 la domenica sera. Peccato che Montalbano è decisamente un altro livello.

[Adele · Rating 3 out of 5]

Lettura piacevole, ma la sensazione è che manchi qualcosa. Personaggi ben tratteggiati da una scrittura di base scorrevole che però a tratti, specialmente nei dialoghi, risulta un po' forzata. La trama del giallo è di per sé coinvolgente, ma il sapore che lascia in bocca dopo aver finito l'ultima pagina è quello di una storia con un gran potenziale che si è, purtroppo, cercato di chiudere troppo in fretta.

[Mirrordance · Rating 3 out of 5]

Letto dopo il terzo questo secondo episodio del Commissario Buonvino sembra quello più maturo e più riuscito.
Sullo sfondo ma centrale è Roma, i romani e i riferimenti cinefili e storico-letterari.
Una indagine che fa risolvere un caso di scomparsa vecchio di 11 anni e che, forse in modo non esattamente credibile, cerca di descrivere gli angoli più cupi dell'animo umano.

[Cecilia Vari]

A mio avviso, un'occasione sprecata. Non è stato dato molto spazio alle indagini e mi sembra che il finale sia arrivato troppo velocemente: avrei preferito meno riferimenti al covid e più dettagli riguardo l'investigazione

[Roberta · Rating 3 out of 5]

Lettura piacevole e scorrevole. Pur mantenendo lo stile del primo volume della serie, questa storia risulta più intrigante e coinvolgente, con una trama che, a mio parere, cattura maggiormente l'attenzione.

[Andrea Rossetti · Rating 2 out of 5]

Niente di che

[Giulia Magnanini · Rating 3 out of 5]

decisamente migliore del precedente. all'inizio la storia e' un po' lenta, ma il finale e la descrizione dei personaggi sono coinvolgenti e fai fatica a smettere di leggerlo.

[meravigliosoviaggio · Rating 3 out of 5]

Libro ben scritto, scorrevole.
L'indagine l'ho trovata un po' frettolosa ma va bene per una lettura estiva.

[Alessia Buscema · Rating 5 out of 5]

Questo secondo capitolo dell'ispettore Buonvino mi è piaciuto molto! Trama incalzante e finale totalmente inaspettato.

[Paola · Rating 3 out of 5]

Carino, rassicurante, forse a volte un po' elementare ma piacevole.

[Giuseppe Stefano · Rating 2 out of 5]

Non ci siamo, non ci siamo proprio...