Nolan Carter è l’uomo più potente della città. Ed è anche il più pericoloso. L’unica in grado di mettere a repentaglio la sua vita è stata Madison Hill, una giornalista del Sunset che riesce a incastrarlo per l’omicidio di uno spacciatore. A distanza di un anno, le indagini su Nolan vengono archiviate per mancanza di prove ed è finalmente libero di ricominciare a vivere. Edison, il suo avvocato, gli dà solo un consiglio. Tieniti lontano da quella donna.. Nolan sa che Edison ha ragione. Madison è sleale, inaffidabile, incostante. Deve togliersela dalla testa, starle lontano. Ma non è così facile, specie se Madison dichiara in tv di aver deciso di sposare Matthew Cosgrey, l’agente che da anni insegue Nolan, cercando di sbatterlo dentro. A quel punto riprendersi Madison per Nolan diventa una questione di principio, toglierle tutto quello che ha una vendetta di cui non intende privarsi.
Cecile Bertod is actually the pseudonym of Annalisa Ramundo, a thirty-year-old restorer from Naples with a degree in Conservation and Restoration of Cultural Heritage. Before graduating, she studied acting in Rome. She plays the piano, paints and draws vignettes.
She started writing five years ago as a self-published author, her first book was a fantasy titled "The keepers of Elend: the ruins of Christalia", then she switched to romance with the Ideal Assistant and, after a few months, she released her first chick-lit novel: "Wife with Benefits", later published by Newton Compton with the title "I don't like you but I love you".
Since then she added more stories under her belt: I love you but I can't, Once upon a time in New York, After you no one ever, You belong to me, Never again in love and The Gangster of my dreams.
Some of her novels have been translated into English by Aria publishing house under the pseudonym of Celia Hayes.
Sono probabilmente di parte, ma ogni volta che Cecile Bertod si manifesta in versione self publishing io saltello, consapevole che in qualsiasi storia mi stia immergendo, lei saprà stupirmi. Anche questa volta si è superata per le scelte di utilizzo dello stile e dell'interlocutore. Mentre nel primo abbiamo apprezzato un romance piccantino dove la vendetta ci aveva incatenato alle pagine, qui entriamo in una fase più articolata, studiata nel dettaglio e sicuramente "emancipata" dai soliti cliché del self romance. Non nascondo che Nolan Carter avesse fatto breccia nella mia immaginazione già nel primo, ma qui davvero abbiamo la maturazione di un personaggio che dimostra tutto il suo acume e spirito di sopravvivenza in un mondo di corruzione. L'intreccio tra la parte romance tormentata e la suspense poliziesca tengono il lettore in ostaggio, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra Nolan e Madison, quell'odio amore che fa da collante e non permette di fare "pronostici". Lo ammetto, fino all'ultimo ho creduto andasse in un modo e invece la storia ha imposto il suo finale. Un plauso ai dialoghi, mai banali e soprattutto scritti così bene da rispecchiare alla grande il carattere dei protagonisti che rimangono sempre fedeli a se stessi pur pagandone il prezzo. Nolan Carter buca le pagine anche in questo secondo e ultimo capitolo, un sex appeal come pochi, coraggio e incoscienza da vendere e soprattutto mentre sembra rilassato e strafottente, lui sta macchinando la prossima mossa ma al lettore non è dato saperla se non a cose avvenute. Un punto a favore per il cambio nello stile narrativo che ho trovato accativante e originale, melodioso (se mi è consentito il termine) così da "stridere" con la tensione crescente. Cecile Bertod dimostra di riuscire in qualsiasi genere si cimenti, anche se io la prediligo nelle scene piccanti che le vengono davvero bene. Consigliato a chi è in cerca di una dilogia affascinante e fuori dai soliti triti canovacci. Come ho detto per Down on love, saprebbe trasformare una sciarpina acrilica in un foulard di Hermes, a riprova che la scrittura non è per tutti. Bisogna saper osare, aver coraggio e uscire qualche volta dagli schemi per folgorare il lettore.
Questa duologia dimostra ancora una volta la grande versatilità di Cecile, che riesce a scrivere BENE veramente di qualsiasi cosa. Una storia appassionante, intrigante, misteriosa che ti tiene incollata alle pagine del libro fino in fondo con la voglia di scoprire come finirà. Uno stile narrativo davvero accattivante, diversissimo da ciò che ci si aspetta da questa autrice, che ti sorprende e ti cattura. Bravissima lei e super consigliati questi due libri!
Karin -per RFS . Nolan ci ragionò su, finché concluse: “Porti un sacco di rogne Madison Hill”.
“Ce l’ho scritto nel curriculum, dovevi informarti”.
E i nostri sguardi si incrociarono, velati da un freddo che ti nasceva dentro. Forse era quell’inverno. Si appropriava di tutto quello che toccava.
Ero così felice che fosse uscita la seconda parte di un romanzo che mi aveva lasciato davvero interdetta, sia per il tema trattato sia per la modalità in cui l’autrice lo presentava ai suoi lettori. Sarò sincera, ho faticato a leggere questo libro, forse mi aspettavo altro… no, non è vero, semplicemente è così realistico in negativo che lo paragonerei alla sconcertante esistenza e pensiero di Charles Bukowski.
Per me forse un po’ troppo in questo momento della mia vita!
Fermo restante l’opinione soggettiva della storia in sé, non posso però non tessere le lodi di un’autrice che mostra, anche con questo romanzo, il suo magnifico stile di scrittura; colpisce ed è sempre impeccabile. Un’architettura della narrazione ben congegnata con sfumature noir e quel mistero che tinge tutta la trama di colori passionali, rispettando le caratteristiche di un giallo ai limiti del poliziesco. L’ambientazione nasce tra la malavita organizzata, una polizia corrotta, un amore che appare più come un’ossessione tra menti e cuori malati e scalfiti dallo schifo vissuto.
Avevamo lasciato Nolan mentre veniva arrestato, e sappiamo tutti a chi attribuire la colpa giusto? Madison lo ha ormai abbandonato e, una volta lasciato lui, ha messo se stessa, ma soprattutto il suo corpo nelle mani dell’uomo che più ha odiato Nolan. Quest’ultimo in realtà rimane molto poco tra le mani delle forze dell’ordine, dopo qualche ora, infatti, il suo fantastico avvocato gli permette di andarsene da lì. L’ho adorato, avete presente il classico legale che ti fa uscire dai guai ma che, senza cattiveria, lo fa semplicemente perché sei un cliente e il tuo conto in banca è importante. Il nostro protagonista resiste poco senza andare a cercare la donna che ormai gli ha fottuto il cervello, come potrebbe dire lui, e non arriverà nulla di buono da tutto ciò. Il personaggio di Madison è davvero credibile, lei è distrutta, è solo un involucro, vuota, marcia. Non ti puoi immedesimare in una donna così, non riusciresti nemmeno a farci un minimo di discorso mentale, l’ho odiata. È più forte di me, ma ciò non è un difetto in sé, perché se mi ha scatenato emozioni significa che la Bertod ha colpito nel segno, però quei sentimenti provati mi hanno turbata ecco, diciamo così.
Il finale è carico di suspense e assolutamente inaspettato per il lettore, che viene coinvolto per tutto il libro. Come? Be’, l’autrice si rivolge proprio a lui come se fosse un amico a cui sta raccontando la storia. Incredibile! Non aspettatevi un romance, perché sebbene Nolan e Madison facciano scintille e le scene erotiche siano presenti, il romanticismo non s’ha da fare!
Consiglio la lettura a chi è stanco della banalità dei classici cliché.
Puoi non amare appieno la storia come è capitato a me, ma non puoi non apprezzarne le caratteristiche. Un nuovo successo per Cecile!
No! Non mi è piaciuto per niente. Manca di praticamente tutto. Trama, spiegazioni e i personaggi sono poco delineati. Il colpo di scena finale è l’unica cosa che ho apprezzato anche se poteva essere impostato meglio. Come stile è scorrevole ma non amo i salti da un punto di vista all’altro troppo frequenti. Non mi è piaciuto neanche come è stata impostata tutta la storia. Forse se più dettagliato, la scrittrice avrebbe guidato meglio il lettore tra i suoi personaggi e la loro storia. E non mi è piaciuto il rapporto tra i due protagonisti, troppo morboso, quasi malato e tutto “nasce” troppo all’improvviso 🙄 ! 2 🌟 ne avrei dato di meno, ma mi rifiuto di scendere sotto al 2, è una mia regola personale. 🤷🏻♀️
💳Madison era la mia fottuta stella - occhi da strega - e io quella notte me la sarei ripresa. L’avrei strappata a chiunque l’avesse afferrata, solo per essere io l’unico a vederla cadere. Anche se per spezzarla avrei dovuto dire addio a tutto quello che avevo. Di nuovo.
La storia per chi ha letto il romanzo precedente, ci apre una finestra su Nolan in particolare. Qui Madison ha dei piccoli spazi riservati a lei, ma il bello di questo romanzo come del primo, in cui la protagonista era Madison, è che abbiamo un Nolan che si racconta, rendendoci partecipi di questa assurda e contorta storia, dove un amore malato, ma viscerale, trova riposo in atteggiamenti forti, contrastanti, nella violenza di un rapporto che si consuma nell'atto stesso e che allo stesso tempo logora Nolan e Madison. Sappiamo bene che l'amore malato, quello che ti prende con forza, dove non ci sono attimi condivisi non è corretto e giusto; ma qui parliamo di un sentimento animalesco, primordiale che esce fuori toccandosi, pelle contro pelle; parole non dette ma che dimostrano più di molto altro che un essere umano potrebbe dimostrare. E voi direte che tutto questo è sbagliato! Si, lo confermo anche io, ma l'ho capito Nolan e ho capito Madison, entrambi, nonostante, tutto trovano riparo l'uno nell'altra solo in questo modo. Che assurdità eh! Spesso l'ho ripetuto tra me e me, ma arrivando al finale della storia, in cui un sorriso è fiorito sulle mie labbra, ho condiviso la scelta di Cecile. 📰Ero ancora tua, senza alcun senso apparente. Tu che eri vento freddo sulla pelle. Ragnatela inesistente in cui restare imbrigliati per sempre. Avevo perso contatto con la realtà nel momento esatto in cui ti eri dissolto. E da allora non sentivo più nulla, salvo una fitta intermittente al cuore che mi ricordava ogni tanto che c’ero.
Ogni storia, ogni personaggio dei libri, che nasca dalla realtà o dalla fantasia, se scritto in quel modo, quello in cui l'autrice riesce a farti sentire la gioia, il dolore, l'apatia, la sofferenza, portandoti ovunque lei voglia, vorrà dire qualcosa.
💳Il nostro non era un rapporto malato, solo che non avevamo bisogno di certe stronzate per appartenerci. Comprare mobili di cui non ce ne saremmo fatti niente, cenare fuori se non avevamo neanche fame, stare in mezzo a persone di cui non fregava un cazzo a nessuno dei due. Capisci che voglio dire? 💳Ecco cos’eravamo noi due. Demoni sommersi che ogni tanto cercano spiragli per venire a galla, mostrare il peggio di loro e poi tornare a inabissarsi. E questo ci bastava. Sapevo che aveva bisogno di me quando sentivo la sua mano che mi cercava.
Certo ho odiato il modo in cui Nolan prendeva, pretendeva, ho odiato Madison e il suo continuare a lasciarsi trasportare dai venti, impassibile, estraniandosi da tutto, un bel vestito, una bella borsa, un paio di tacchi, un locale, troppi drink e si va in scena. Perché mi sono detta? È ingiusto questo tuo atteggiamento! Combatti, tira fuori la voce, difenditi, ma perché continuare a subire?
Ed è con un groppo in gola che scrivo cosi, perché le pagine scorrono via come lacrime nella disperazione più assoluta, e tu non riesci a far nulla per fermarle. Sono così i protagonisti, costretti da una facciata, vestiti di falsità, parole non dette, un gesto di assenso fatto con il movimento della testa, ma la mente è altrove, viaggia su correnti differenti oppure si ritirano in quel buco nero in cui si sta da soli, senza pensieri, senza preoccupazioni, dove non c'è assolutamente niente.
💳Avrei fatto meglio a non farlo. Non commettere mai l’errore di desiderarla una stella. Le hai appena consegnato le tue chiavi di riserva.
Ed è così che sono arrivata alla fine di questo romanzo, dopo 4 giorni dedicati a Madison, a Nolan e a Cecile. Strano come il mondo che ci circonda lo vediamo spesso da come ci appare, non sempre l'elemento nascosto si riesce a decifrare, eppure ci sono volte in cui a essere decifrati sono più elementi che messi insieme arrivano come schiaffi in pieno volto e tu sei lì inerme, non per il dolore che lo schiaffo ha procurato, ma semplicemente a chiederti perché. Vi sembra sconclusionata anche questa recensione? Bhe lo credo anche io, ma forse leggendo Up on love capirete perché!
Chi è Nolan Carter? E' la domanda che ci porremo nel corso della lettura dei due volumi della serie e che ci accompagnerà fino alla fine della storia. Un uomo temerario, che sfida la morte e non ha paura di morire; un uomo che nasconde tanti scheletri nel suo armadio e che nessuno avrebbe mai sospettato di aprirlo. Chi è Madison Hill? Una giornalista o un'arrivista che scende a compromessi pur di raggiungere fama e successo e decisa a vendere la propria "anima al diavolo" pur di essere riconosciuta dai tableau come "voce d'inchiostro, astro nascente del gossip in città"? ." E se nel mezzo ci aggiungiamo Matthew Cosgrey, poliziotto corrotto che vive per accaparrarsi il potere e il comando della città? E cosa accadrà quando le strade di due personaggi come Nolan e Madison si incontreranno? Ragazze, aspettatevi di tutto, ma la risposta è abbastanza chiara: Madison è quella donna che renderà Nolan vulnerabile e lo esporrà a tradire se stesso e ad aprire seppur involontariamente quell'armadio pieno di scheletri chiuso da tempo; quella donna che porterà Matthew a percorrere i sentieri impervi dell'inferno; insomma avete capito che Madison, come tutte le donne, ne sa una più del diavolo e li fregherà tutti. Ma è anche una donna che si troverà a fare i conti con la propria anima e con il proprio passato e a cercare vie d'uscita per fuggire da quelle situazioni estreme che il suo stesso ego hanno creato. Insomma è un romanzo accattivante che vi terrà col fiato sospeso e vi farà vivere delle situazioni sull' orlo del baratro senza via di ritorno. Madison deve far forza sulle proprie capacità per poterne uscire viva; i suoi sogni di grandezza lavorativi la porteranno a rischiare la sua vita e a trovarsi in situazioni molto più potenti di lei. Successo, potere, sesso, droga, soldi, fama, vendetta, odio e amore: sono questi i pilastri che reggono la serie di Cecile Bertod; una serie che cerca di trasmettere il bello, il vero e il buono che c'è in realtà nell'essere umano che cerca di capire e comprendere i propri errori e di trovare quindi un obiettivo per rinascere da essi; sentimenti che si racchiudono in una sola parola: Amore. Eh si, il cattivo Nolan, viene fermato dal sentimento dell'amore, anche se difficile da riconoscerlo ed ammetterne l'esistenza. Un romanzo ben scritto e strutturato raccontato in prima persona dai due protagonisti che si rivolgono al lettore in modo confidenziale alternandosi nel racconto; la parte di Madison è evidenziata con il carattere corsivo in modo tale da dimostrare familiarità, confidenza con il lettore, come se fosse un flasback, in contemporanea a ciò che racconta Nolan. Questa la differenza tra i capitoli. Ma, la parte finale, troppo ingarbugliata, difficile da capire, mi sono un attimino persa per poi ritornare indietro e cercare di ritrovare quel filo perduto; l'unica critica che mi sento di rivolgere all'autrice è proprio questa. Consiglio la lettura ad un solo pubblico adulto per le forti scene di violenza presenti e scene di sesso esplicite accompagnate da un linguaggio "forbito". E' una storia che vi appassionerà e farà riflettere sul vero senso della vita non rappresentato da fama e successo che vi porterà a una solitudine mentale e fisica, ma dall'amore, dall'amicizia che vi permetteranno di tessere una rete sociale che vi accompagneranno lungo il vostro percorso. I due romanzi sono strettamente collegati, perciò dovrete leggerli in successione: ritroverete gli stessi personaggi, situazioni e ambientazione; il secondo volume inizia dalla fine del primo ed è un susseguirsi di eventi, colpi di scena ed emozioni. Buona lettura con la serie "Down on love" : Down on love e Up on love di Cecile Bertod.
Certi incontri sono dettati dal caso, a volte avvengono per motivi non onorevoli, anche se non malvagi, e nonostante le buone intenzioni, sono destinati a cambiarti la vita, nel bene e nel male.
“Madison era la mia fottuta stella”
“Ma le stelle non le puoi afferrare, piuttosto che farsi catturare si schiantano. Vanno in mille pezzi. Schegge di vetro. E tu, lì sotto, le guardi cadere. Era così che era andata a finire. Per una notte la mia stella l’avevo avuta tra le mani. Esprimi un desiderio. Solo che, quando avevo stretto, Madison, che era inferno e paradiso nello stesso sguardo, si era dissolta - fumo nero - trascinandomi nel buio in caduta libera.”
Up on love è il secondo volume della serie Down on love, per cui ho avuto la fortuna di poter leggere entrambi i romanzi: l’ho fatto con molta curiosità perché appartenenti a un genere insolito per me, e devo dirvi che sono rimasta molto colpita.
In primis per la novità della narrazione, che si presenta come un colloquio, quasi una confessione dei protagonisti con il lettore. Nel primo romanzo è principalmente Madison a presentare la storia, nel secondo Nolan, ed entrambi sembrano raccontare una favola, che favola non è, e non la loro vita, per quanto la espongono con freddezza e lucidità, alle volte con ironica autocritica.
“Ma lo dico a te, che non sai neanche come mi chiamo e cerchi di capire di che parlo. Vuoi scoprirlo davvero?
Allora stammi a sentire, perché è meglio che lo sai prima in che casino ti stai per ficcare. Non è un avvertimento.
Ti sto dando un’occasione per girare al largo, trovarti qualcos’altro da fare. … Perché questa non è una storia è un gioco a perdere”
Perché Nolan e Madison sono ben consci di chi e cosa sono e di che cosa è la loro storia.
“Ecco cos’eravamo noi due. Demoni sommersi che ogni tanto cercano spiragli per venire a galla, mostrare il peggio di loro e poi tornare a inabissarsi. E questo ci bastava.”
“Eravamo ombre imperfette, destinate a cercarsi per sentirsi complete”.
In secondo per l’insieme di generi, perché è difficile affibbiarne uno solo a questo romanzo: un romance erotico e passionale, ma anche un giallo metà noir e metà poliziesco.
«La differenza tra verità e menzogna è un problema di interpretazione».
Fino alla fine è difficile capire chi siano i buoni, e soprattutto se ci siano dei buoni, l’altalena che vive Madison fra Nolan e Matthew è trasmessa in pieno al lettore, che l’unica sensazione che non riesce a condividere con la nostra protagonista è la sua indifferenza e il suo distacco.
“Parti dal presupposto che da un certo punto in poi sulla mia vita non ho avuto alcun controllo. Mettiti in testa che non me ne fregava niente.”
O almeno io non ci sono riuscita: spesso mi sono ritrovata indignata con entrambi, alle volte avrei voluto dire loro “non puoi fare così!” o chiedere “ma cosa fai?”, totalmente trasportata nella loro conturbante storia.
Terzo, il romanzo è un costante colpo di scena: leggi un avvenimento e ti sembra di capire, di sapere cosa avverrà subito dopo, quasi fosse tutto scontato e invece il seguito è completamente inaspettato e tutto diventa confuso e incompreso, ti senti come shakerato.
In ultimo, ma non ultimo per importanza, il finale, assolutamente inatteso, assolutamente a sorpresa e secondo me difficile da pensare o immaginare.
E se questi motivi non bastano……..chi è il Lupo?
Ai posteri l’ardua sentenza……per cui non vi resta che leggere i libri. ☺
Nella recensione del primo volume DOWN ON LOVE avevo lanciato una sfida all’autrice, ricordo bene. Ero rimasta così entusiasta dalla lettura che continuavo a chiedermi come sarebbe stato il seguito. La conclusione mi aveva lasciato incredula, a bocca aperta; la narrazione incalzante e mai banale mi aveva davvero sorpresa. E questo seguito finalmente è arrivato…
“Mi ero avvicinato troppo, l’avevo sfiorata. Ecco l’errore. Toccarla. Lei mi aveva guardato e quel poco che avevo me l’aveva levato. Dire che mi avevano messo in guardia: quelle come lei non ce l’hanno un’anima. Può darsi. In compenso la mia se l’era presa. E non bastava ancora.”
Nonostante tutto, era questo che pensava Nolan. E come riuscisse a mantenere i nervi saldi io ancora me lo chiedo. Madison… l’unica in grado di mettere in ginocchio l’uomo più potente della città. Una donna forte, indipendente, indomabile; un animo difficile da controllare, un animale pronto a sbranare.
“Perché, vedi, era così che mi accadeva. Andavo sempre avanti, senza guardarmi mai alle spalle. C’era anche un pregio. Non vedevo le macerie che mi lasciavo indietro. C’era anche un difetto. Non mi restava niente in mano. Ma quella mattina non mi importava. Tutto sommato, avrei avuto quello che volevo. Terra bruciata intorno. E se calcoli il percorso, ero stata io la fiamma.”
Due personaggi complessi, all’apparenza diversi ma più simili che mai, abituati a scontrarsi anziché confrontarsi, spesso contradditori, incapaci di gestire i sentimenti e l’orgoglio.
“Non si voltò, ma prima di andarsene, poggiato alla porta, di schiena, mi disse: «Parli come se ce l’avessi una scelta». Era questa l’unica differenza tra noi. Lui lo ammetteva, io non ne ero capace.”
Non è facile stare dietro alle emozioni che Madison e Nolan ci regalano, soprattutto non è semplice gestire i colpi di scena, la suspense, i continui battibecchi e, ancora meno, comprendere alcune scelte. Un romanzo che metterà a dura prova i sentimenti e le vostre capacità di giudizio. Badate bene, perché i protagonisti vi trascineranno nel loro caos, vi faranno credere alcune cose e poi ne faranno altre. Insomma, sarà una lettura intensa, piacevole, con una trama contorta che prevede ben altro che una storia d’amore complicata.
Ho apprezzato tantissimo come Nolan Carter, nonché l’autrice, abbia tenuto fede alle proprie origini, ritrovandosi ai piani alti senza mai dimenticare l’uomo di periferia, insieme a un vissuto difficile che da anni continua a tormentarlo. Ho persino invidiato Madison per il suo coraggio, l’essere “diversa”, così come ho amato il suo lato puro, ma mai innocente.
Insomma, Cecile ha fatto breccia nel mio cuore rivelando i suoi punti di forza in uno stile e in un genere in cui non si era mai cimentata prima d’ora.
Consiglio questo libro a chi ama restare con il fiato sospeso, a chi preferisce le letture intense e riesce a gestire le palpitazioni. Ma prima di lasciarvi, vi saluto con una citazione di Nolan, quella che ha segnato profondamente la mia stima per lui.
“Sapevamo accettare la nostra vita. Pro e contro. Non ho mai provato rispetto per chi non ci riuscisse.”
Peperine eccomi qui a parlarvi del secondo capitolo della dilogia della Bertod.
Avevamo lasciato Nolan nei guai fino al collo, guai che gli aveva procurato proprio la sua Madison, ma che lui con la flemma che lo contraddistingue, li aveva rinnegati. Per un anno era riuscito a stare alla larga dalla nona strada, quella dove vive Madison, ma quando, alle sue orecchie, arriva l’annuncio di un matrimonio imminente, non riesce più a farne a meno e la rabbia trattenuta esplode forte e prepotente, e la voglia di vendetta prevale sulla ragione. Riuscirà a riprendersi la rivincita su quella donna che si è insinuata sotto la sua pelle? E quale sarà il prezzo da pagare? Io le risposte ovviamente le ho, ma le tengo per me…
Devo fare una premessa: per quello che mi riguarda, non amo da impazzire le dilogie, sono incostante, mi stufo ad aspettare il seguito, spesso e volentieri mi dimentico del primo episodio. Per questa storia invece, fremevo per sapere che cosa ci aspettava con Nolan, che cosa si sarebbe inventato per riprendersi la Sua Madison e la Bertod non mi ha deluso, ha continuato a tenere alta la tensione che c’era già nella prima storia.
“Spogliarsi trascinandosi in camera da letto.
Buttare gli abiti sul pavimento.
Annullarsi tra le lenzuola.
Cancellare il passato, aspettare di svegliarsi ancora per ricominciare da capo.
Fu più o meno quello che feci, almeno fino a quando riuscii a reggermi in piedi.
Chiusi la porta del mio appartamento convinta di aver poggiato Nolan sul tappetino d’ingresso, accanto a un giornale vecchio e alla bottiglia di latte mai aperto.
Invece, appena dentro, ti avevo trovato dappertutto. Posato tra le cose, intriso nella stoffa. Eri un ricordo dissolto nei miei spazi. E io ti avvertivo più di prima, sospeso tra i battiti di un cuore affaticato.”
Ritroviamo lo stesso stile di scrittura, che anche questa volta accentua il mistero che aleggia dall’inizio alla fine. Nolan è più rude, ma anche più dolce, chiede senza mezzi termini certezza su quell’amore che sembra malato, ma che in realtà, più puro non può essere. Madison ci viene mostrata come un carnefice, ma è una vittima, della città, del sistema e persino di un poliziotto corrotto. Ho continuato ad amarli, per l’empatia che ho provato con entrambi, grazie al fatto che la trama è narrata dal loro punto di vista. Anche qui i dialoghi sono essenziali, ma ti arrivano, e ti fanno partecipe della loro emotività. Le scene di sesso sono esplicite, sensuali e passionali, surriscaldano, e non potrebbero essere niente di diverso. La trama poliziesca si infittisce e si arriva alla resa dei conti, un lettore attento riesce a trovare la soluzione, per il semplice motivo che è un contorno alla storia d’amore tra Nolan e Madison e non il filo principale della trama. Il finale fa battere il cuore perché…vi piacerebbe saperlo, ma non faccio spoiler e l’autrice ha rischiato davvero grosso!!
Consigliato? Non posso che dire di sì. Questa storia mi ha preso, mi ha emozionato, mi è piaciuta davvero tanto. Uno di quei libri che lasciano il segno e uno dei migliori letti quest’anno!
Credo che questa sia una delle recensioni più difficili della mia vita e lo è perché nulla di quello che posso dirvi può in alcun modo spiegare ciò che ho trovato in queste poche pagine e ciò che ci troverete voi. Per me è stata pura emozione. Una scossa di vita sottopelle che mi impediva di fermarmi nella lettura. E per voi? Cosa vi riserverà questa storia?
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