Mahé considera l'amore come pura emozione e non accetta che le difficoltà della società siano anche le sue: "In qualsiasi tipo di amore si possa provare, ci sono dei limiti che la dignità impone alla sottomissione del cuore, anche il più amorevole e paziente". "L'amore può smussare gli angoli, pensavo io" La felicità è un "uccello che vola via"? E' quello che si potrebbe pensare leggendo questi spezzoni di vita di cui Mahé ne è il legame sia carnale che spirituale. Mahé non è l'incarnazione di una "primadonna" qualunque, che vorrebbe utilizzare i piaceri della carne senza volerne accettare la sacralità- Questo romanzo potrebbe essere quello di Tristano e Isotta, se la felicità fosse eterna.
L'Autrice: Madjiguène Niang è un'attenta osservatrice della società senegalese e con questo romanzo conferma le doti di una grande e amatissima operatrice culturale. E' attualmente direttrice dell'Accademia nazionale delle Arti del Senegal.
Stavo per dare 2 stelle, ma gli ultimi 3/4 capitoli mi hanno spinta a migliorare il mio giudizio. Una storia che nella sua brevità mi stava comunque annoiando, ha avuto uno sprint finale notevole, per colpo di scena e riflessioni.