Bedelia

by Leo Ortolani

Cosa succede a una dea quando si rende conto che gli umani si stanno preparando a dimenticarla?

Esistono persone che dicono di Bedelia: «Non è il mio tipo». Sono i bugiardi.

Bedelia è una dea. Bedelia è sui cartelloni di tutta la città. Bedelia ha i giorni contati: Segreti, la marca di lingerie di cui è testimonial da anni, la sta per sostituire. Cosa succede a una dea quando si rende conto che gli umani si stanno preparando a dimenticarla? Leo Ortolani ha preso un personaggio secondario della sua storica saga di Venerdì 12 e ha risposto, senza scrupoli, senza mezzi termini, a questa domanda. Per la quarta di copertina ha scelto parole lette le quali non potrete dire di non essere stati avvertiti: «Vi innamorerete di una stronza».

Genres: Graphic Novels, Comics, Humor, Fiction, Comic Book, Comedy

170 pages, Hardcover

First published October 29, 2020

About the author

Leonardo Ortolani, better known as Leo, is an Italian comics author, creator of the popular comic strip series Rat-Man and Venerdì 12.

From an early age, Ortolani showed a great passion for the world of comic books, and in particular The Fantastic Four by Jack Kirby and Stan Lee, which will affect its style of narrative.

After finishing high school, he enrolled at 'DSU[disambiguation needed], the faculty of Geology, another experience that marked him deeply. While at university, Ortolani draws his characters first, and the theme of geology became a catchphrase of the first issues of his major work, Rat-Man.

In 1989 endured the publishing house Comic Art two stories: the tragic and the other comic. The publisher Rinaldo Traini published the comic story on the second Spot (supplement of Eternauta dedicated to beginners), marking the Birth of Rat-Man.

The shocking origins of Rat-Man earned him an Ortolani the award for best newcomer to the writer Lucca Comics of 1990. With visibility gained, Leo began to collaborate with magazines and fanzine independent.

For the fanzineMade in USA created two more stories starring Rat-Man ( Topin! The Wonder Mouse! And From the Future) and several parodies of superheroes (including X-Men, Fantastic Four and Superman).

The most important works of this cycle are the four stories about Fantastic Four, as an ideal continuation (parodied) the work of Jack Kirby. Kirby stopped drawing Fantastic Four with the number 102: Ortolani realized the numbers 103-106, completely upsetting the group. Called to military service in 'Air Force, Ortolani drew inspiration from life in the barracks gathering their experiences in a detailed diary that became the initial starting point for The last rookie, a series strips on military life (the same as the protagonist Ortolani) which were then published as an appendix to Storm Trooper.

During this period, Ortolani also collaborated in Starcomìx humor magazine directed by Luca Boschi and published by Star Comics in Totem Comic and Totem Extra, where he made The impervious, Clan, The wonder of nature and The wonders of technology. In this period he also strips the series Those of Parma, published in the Gazzetta di Parma, speaking of the city of Parma and its inhabitants, a selection of which was collected in the volume Editions Bands Dessinée.

The short stories of the series of Wonderland were then taken years later, collected in three volumes by Panini Comics.

Reviews

[Virginia · Rating 4 out of 5]

Che ti fui affidata dalla pietà fucsia, amen.

[Tanabrus · Rating 4 out of 5]

Bedelia.

Direttamente dal passato e dalle pagine di Venerdì 12, questa volta Leo ci porta un volume dedicato al personaggio finora misterioso di Bedelia, la mangiatrice di uomini causa delle disgrazie di Aldo.

Qui a Bedelia vengono donati un background, una biografia, una storia.
La storia della donna più bella del mondo, che dopo tre decenni di dominio incontrastato deve accettare che il tempo passa per tutti e fare posto alla supermodella successiva.
La storia di una stronza che alla fine, nel momento peggiore, scopre una briciola di cuore in sé, anche se probabilmente nemmeno se ne accorge.
La storia che chiude il cerchio con Venerdì 12.

E ovviamente si ride, dalle battute in tipico stile Bedelia (o Cinzia...) alla figura dell'Angelo Custode, passando per il ritorno in scena di Aldo.

[Claudia Rege Cambrin · Rating 4 out of 5]

Mi ha fatto ridere (un po') e un po' riflettere. Bedelia è una stronza, su questo non ci piove. Lo è al punto che d'ora in poi userò il termine "bedelia" come sinonimo di stronza.

Perché Bedelia è bedelia? Ortolani fornisce qualche risposta qua e là. È rimasta orfana di padre; la madre era anche più bedelia di lei; lo zio la ha importunata sessualmente da piccola. Ma in realtà queste cose contano solo fino ad un certo punto. Il fatto è che Bedelia è bedelia in un mondo in cui TUTTE le donne sono bedelie. E anche gli uomini non sono migliori.
In universo di bedeliaggine diffusa, alla protagonista è concesso un incontro con quello che forse è l'unico uomo rimasto immune dalla bedeliaggine. Un incontro che non basterà a convertire Bedelia in un'altra donna, ma basterà a farle perdere un po' della rabbia e del cinismo che la hanno accompagnata per tutta la vita.

Perché Bedelia alla fine va in Paradiso? Non perché sia diventata buona, me perché ha fatto pace con il mondo. Io l'ho capita così.

[Antonella Imperiali · Rating 2 out of 5]

Non mi ha convinta.
La storia - se intesa come metafora della superficialità - è passabile, anche se improntata su un’ironia che volge spesso al volgare, cosa che non ho gradito molto; i disegni sono così e così, forse potevano essere curati un po’ di più, come dimostrano certe tavole.

Primo lavoro di Ortolani che leggo, forse potrei/dovrei ricredermi con altro.

# Monopoli 2021
# Alphabeth autori
# AZ autori
# Graphic novel

[Senny · Rating 3 out of 5]

Ormai con Ortolani ho capito che è tutta una questione di c... aso. O le imbrocca o le sbrocca.
E' ovviamente solo questione di gusti personali, ma ho notato che per un'opera che mi piace, ce n'è almeno un'altra che mi lascia un po' meh.
Ci presenta un personaggio che viene da un'opera di svariati anni fa (Venerdì 12), personaggio totalmente negativo perché inteso come stereotipo della classica donna cinica che usa gli uomini come fazzoletti, e quindi un personaggio caricato a mille di tutte le negatività del caso.
Ortolani in quest'opera detto personaggio lo "umanizza" (per quanto possibile)... Caricandolo di altri stereotipi, un passato travagliato che trapela da due battutine brevi (e si perde subito nella sequela di gag comiche, senza dare il tempo di sedimentarsi nel lettore), e in più un finale che se ho inteso bene il sotto testo, non mi sembra abbia aggiunto ulteriori sfumature a Bedelia, anzi, è servito solo ad appiattirla ulteriormente giuro che non è una battuta voluta .
Non ho capito se il "twistone" finale Bedelia defunta dovesse essere un colpo di scena o una cosa da intuire un po' alla volta, pagina dopo pagina: purtroppo ho capito subito dove si voleva andare a parare e anzi, ho apprezzato durante la lettura questa sorta di realismo magico che accompagna l'opera , però questo ha reso il finale citofonato e piuttosto debole. Non so, come chiusura di un personaggio di cui nessuno credo fosse fan mi è sembrata scontata, e come "redenzione" di una str... mi è sembrata deboluccia. Ho apprezzato i tentativi di presentare anche i problemi che una donna può incontrare nella sua vita, unite alle solite boomerate alla Ortolani (ortolanate?), però ripeto, come tentativo di umanizzarla non servono a molto se sono confinati a una battutina en passant e via.
Detto questo, non è un brutto fumetto, fa ridere, a tratti riflettere, ma dopo la lettura ammetto che non mi ha lasciato poi molto.
Menzione ad onore a Ga(ud)io, l'angelo custode di Bedelia , che mi ha fatta scompisciare dalle risate dall'inizio alla fine, degno erede di Giuda in quanto a spalle comiche.
L'unica cosa che non ho capito è il finale finale, quello con Giuda figlio di Aldo, quando si vede la silhouette di Bedelia nell'ombra dei due tizi. E' una sorta di redenzione del personaggio attraverso il figlio? Il segno che un pezzo di lei si è accozzato all'anima del ragazzo e vive tipo parassita? Forse ho perso un pezzo, ma non so come interpretarlo.

[Nene · Rating 3 out of 5]

Tanto Cinzia mi è sembrato un ottimo fumetto tanto Bedelia mi sembra la sua copia sciupata. Mi dispiace aver aperto il libro con tante buone speranze ma non aver trovato la redenzione che cercavo per il noto personaggio di Venerdì 12. In più di un'occasione ho trovato le immagini pubblicitarie della diva, disegnate a tutta pagina o a spread doppia pagina, dei "filler", dei riempimenti per allungare il brodo e aggiungere pagine al volumetto, che assolutamente non necessitava di hardcover, imho. Ortolani rimane sé: ci sono battute che atterrano, ci sono bei personaggi che ho apprezzato (e come spesso nelle sue opere la spalla comica è superiore al protagonista) e ci sono dei momenti che dovrebbero far riflettere, ma alla fine della storia -e del volume- rimangono lì: dei momenti. Sono felice di averlo letto per aver messo un punto anche a questa narrativa, ma tant'è.

[LuLú · Rating 2 out of 5]

Ma.. non proprio il mio genere di storia.

Premetto che non conoscevo Ortolani prima; non è un giudizio dato all’autore, sul quale spero di ricredermi (considerando anche il plauso generale), ma unicamente dato al graphic novel in questione.

Comprendo il senso di smarrimento di fronte alla superficialità che spesso ci circonda e la stanchezza e la voglia di demolire stereotipi oramai triti e ritriti di cui condivido, in parte, l’ilarità.
L’ho trovato davvero poco edificante. Anzi. Spesso la sua ironia verso il genere femminile è troppo impertinente e al
limite della volgarità. Forse una storia da spogliatoio, scritta per far ridere altri uomini, non saprei... comunque personalmente non ho apprezzato.

[Gabriele · Rating 3 out of 5]

Sicuramente meglio di molte delle opere recenti di Ortolani, arriva alla mediocrità e li si ferma. Non mi innamoro della stronza che capisce di essere "finita" e inizia la sua postuma redenzione, soprattutto non quando il colpo di scena si vede arrivare da lontano. Non mi è dispiaciuto, ma non urlo al miracolo.
Una nota sull'edizione Bao: che senso ha un albo hardcover con legatura incollata, perdendo a causa della gutter-loss parti delle splash page su due pagine? Ah già, «cartonato fa figo».

[Violino Viola · Rating 2 out of 5]

Non mi ha convinta; sul retro del volume c'è scritto"amerete una stronza" per me evidentemente l'amore invece non è scattato. I disegni di Ortolani sono come sempre comunque bellissimi. Dello stesso autore Cinzia è decisamente a un livello superiore come storia.

[Devero · Rating 3 out of 5]

Non è che sentissi proprio il bisogno di una storia dedicata a Bedelia, personaggio scatenante dell'epopea di Venerdì 12.
Devo dire però che la classe non è acqua e che oltre ad alcune gag veramente riuscite, Leo riesce a imbastire una trama più che buona e che, come nel film "Così è la vita" di Aldo, Giovanni e Giacomo, fino alla rivelazione non mi sono davvero accorto di quello che era accaduto.
Un addio a un personaggio di contorno decisamente toccante, ma non indagherò oltre nell'autobiografia e nella psicologia dell'Ortolani, che qui secondo me fa anche dell'auto analisi.
3 stelle.

[Michele Pinto · Rating 5 out of 5]

Leo Ortolani è il più grande poeta italiano. Riesce a far ridere come se non ci fosse un domani e all'ultima pagina ti sorprendi con la lacrimuccia che viene giù.
Quando si chiude il fumetto ci si scopre più ricchi dentro.

[Paolo Bizzarri · Rating 5 out of 5]

Leo Ortolani che si muove - e bene - oltre Ratman, facendo un fumetto bellissimo sul personaggio di Bedelia.

[Adele R. · Rating 3 out of 5]

3.5 ⭐

[Jacq · Rating 5 out of 5]

Il Maestro Ortolani scivola con il suo immenso talento tra ironia e malinconia, umorismo e riflessioni. Dopo l'immenso Venerdì 12, tornano Bedelia e Aldo e si chiude un cerchio durato vent'anni. Quant'è bravo Leo!

[CekkoLetterato · Rating 5 out of 5]

Molto personale

[Carolina Aimi · Rating 4 out of 5]

C'è un tratto di Ortolani che ammiro sopra ogni cosa, una dote rara che riscontro in pochi autori e che lo distingue, ai miei occhi: la sua capacità di raccontare storie vere, serie (non seriose, eh), intense, anche commoventi, rivestendole di vignette esilaranti, leggere, a volte persino irriverenti.

L'esempio magistrale a mio parere è Cinzia, ma anche in quest'ultima opera ho trovato le caratteristiche ormai familiari, che me l'hanno fatta amare.

"Vi innamorerete di una stronza": era la premessa, lo slogan di lancio del volume e sì, così è stato, (ancora una volta) mi sono innamorata.

[Melissa Ranieri · Rating 4 out of 5]

Non ho mai letto Rat Man(perdonami Sommo), ma continuo a leggere con gusto gli spin-off della serie, avevo adorato Cinzia e mi è piaciuto anche questo su Bedelia, stupenda mangiauomini ormai soppiantata, nel suo lavoro di modell di lingerie, dalla più giovane e fresca Elaiza. Meno profondo e divertente di Cinzia, mi ha comunque fatto sorridere e spiazzato quando è arrivato il colpo di scena che io, a differenza di altri, non avevo visto arrivare affatto. In quarta di copertina c'era scritto "amerete una stronza". Beh non è successo, ma un po' di simpatia per una donna che sente il peso del tempo che passa, non posso non sentirla.

[Erica · Rating 5 out of 5]

“Amerete una stronza”, mai parole di Ortolani furono più azzeccate.

[Svalbard · Rating 2 out of 5]

…E dopo Venerdì 12 mi sono letto Bedelia.

La bellissima e perfida Bedelia che aveva sedotto e abbandonato Aldo nel volume precedente, il quale in seguito a un incantesimo diabolico si era trasformato in un mostro, qui riappare nei panni di una top model di successo, ma il cui successo è ormai traballante e insidiato da una nuova stellina della moda, più giovane di lei. La gran donna perennemente vincente qui si confronta con la sconfitta; tuttavia non c’è quella redenzione finale che ci si sarebbe aspettati. Al termine della vicenda muore in un incidente d’auto, forse un suicidio, ma ha comunque diritto a una specie di grazia che le salva l’anima.

Personalmente ho trovato la storia simpatica ma un po’ deludente; la vicenda è piuttosto debole, abbastanza scontata e vista un sacco di volte, da Eva contro Eva in poi e forse anche prima. Battute divertenti, spesso più sarcastiche che ironiche ce ne sono tante, ma non bastano a rendere il volume convincente. Curioso poi il fatto che Ortolani abbia dato alla figlia di Aldo le fattezze (disegnate) di una delle sue figlie adottive.

In ogni caso top model e assimilate non ci tengono assolutamente a passare come “ragazze facili”, anzi sono attentissime a curare la loro immagine morale di brave ragazze. Rimane poi il dubbio che avevo già manifestato dopo aver letto Venerdì 12; una mangiatrice di uomini, che per una bizzarra scommessa con sé stessa decide di andare a letto con tutti gli uomini che incontra, non è esattamente quella che potrei pensare come la peggiore tipologia di donna. Tra il sedurre e abbandonare, e l’abbandonare senza sedurre, la seconda è di gran lunga peggio.

[Martina · Rating 3 out of 5]

In questo fumetto troviamo la donna più bella del mondo: Bedelia, che deve fare i conti con la propria sostituita dopo aver vissuto un trentennio senza rivali.

Il personaggio viene presentato come freddo, senza cuore, che dà importanza solo all'aspetto esteriore. Bedelia non si cura del prossimo, è egoista e piena di sé.

Non vado pazza per le illustrazioni di Leo Ortolani, ma questo fumetto è sicuramente molto profondo nella sua frivolezza ed è piacevole da leggere, anche se non lo definirei un capolavoro.

[Elena · Rating 4 out of 5]

Come ogni anno, chiudiamo in bellzza con l'ultima lettura di questo a dir poco strano 2020.

Bedelia mi ha tenuto compagnia in questa giornata ed ho come l'impressione che non avrei potuto chiudere l'anno in modo migliore: in compagnia di una stronza, che ho imparati ad amare nonostante tutto.

Magari anche il 2020 ha dei lati positivi nascosti? Sarebbe il momento giusto per tirarli fuori, questo.

[SIL lefissedisil · Rating 2 out of 5]

Tentando di approcciarmi alle graphic novel, ho pensato che potesse essere una buona prima scelta.
A parte qualche battuta simpatica ed il tentativo di far riflettere sul ruolo della donna nella società moderna, non l'ho trovato coinvolgente.
Il passato di Bedelia, ad esempio, traspare a tratti, ma senza essere mai approfondito davvero: ne deduci il contenuto, ma ti sfugge il messaggio cui si accompagna.
Mi aspettavo di più.

[Emanuele Gemelli · Rating 5 out of 5]

Un fenomenale Ortolani ci regala un gioiello di graphic novel. Magari, innamorarsi di una stronza, come citato in quarta, mi sembra eccessivo, perché Bedelia non è stronza, lo è al cubo. L’autore è molto sottile nell’identificare le cause di una personalità, diciamo, decisamente esuberante; d’altronde non penso che l’idea originale fosse di farne un ritratto psicologico, quanto di mostrare il mondo visto non da Aldo (vedi Venerdì 12), ma da Bedelia

[MonicaEmme · Rating 5 out of 5]

In Venerdì 12 l’avevamo vista di sfuggita perché il povero Aldo se ne era innamorato alla follia e, qui, la conosciamo.
Bionda e stronza, così è Bedelia che deve fare i conti con Elaiza giovane e promettente modella che aspira a rubarle il ruolo di divina. Ortolani riesce a farci capire quanto sia “generosa” senza mai essere volgare.
Ne voglio ancora!

[Andrea Liuzzo · Rating 4 out of 5]

Con il suo stile unico ed irriverente, Leo Ortolani approfondisce la storia di Bedelia, top model adorata e servita da tutti, anni dopo la conclusione di Venerdì 12, opera degli anni novanta e inizio duemila.

In questa graphic novel scopriamo chi è Bedelia, le sue origini e cosa succede dopo che Aldo rinuncia a lei.

Con maestria e bravura Ortolani, vi terrà incollati fino all’ultima tavola.

[Simone Conti · Rating 4 out of 5]

Non Male anche se, a mio avviso, non è ai livello di “Cinzia”.
Ovviamente Leo si districa sempre bene fra morale e umorismo anche se, di quest’ultimo, rimane un po’ l’amaro in bocca in quanto il tema dell’esteriorità che è praticamente presente per tutta l’opera, è assolutamente odierno, veritiero e toccante.

[Once Upon A Book · Rating 3 out of 5]

Dopo aver letto Cinzia (sempre di Lero Ortolani), mi aspettavo un altro libro dello stesso tenore e così purtroppo non è stato. È divertente e si lascia leggere, ma è troppo leggero (anche se paradossalmente a tratti un po' "pesante") per piacermi davvero. E.

[Finestrelle2020 · Rating 4 out of 5]

La parabola esistenziale di Bedelia, modella bellissima e mangiauomini (e non solo), a confronto con il tempo che passa, le scelte di vita e il dissidio tra apparenza e sostanza. Ortolani tra il riso e la commozione.

[Abc · Rating 3 out of 5]

Carino, simpatico, anche se alcune battute sono un po' di cattivo gusto. Ho sempre l'impressione che Ortolani voglia fare ridere a tutti costi e cerchi di mettere più battute possibili in ogni tavola, forzando anche le situazioni.

[Alessandro Chiometti · Rating 4 out of 5]

Se venerdì 12 è l'apice inarrivabile della comicità di Leo (IMHO superiore anche alle avventure di Rat Man) Bedelia è un bel seguito che non vuole competere con le battute ma dimostrare che l'autore è effettivamente cresciuto. Ci riesce... un po'.