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Finitudine. Un romanzo filosofico su fragilità e libertà

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Come trovare un senso all’esistenza se tutto ha fine? Rispondono Camus e Monod, in un rimando avvincente tra realtà e finzione messo in scena da Telmo Pievani.

Lo scrittore Albert Camus non è morto nell’incidente del 4 gennaio 1960. Un suo grande amico, il genetista Jacques Monod, va a trovarlo in ospedale. Stanno scrivendo un libro insieme. Leggono le bozze, ricordano le avventure durante la Resistenza a Parigi. Nel segno del disincanto, prende forma una visione del mondo. La scienza ha svelato la finitudine di tutte le cose: dell’universo, della Terra, delle specie, di ognuno di noi. Come trovare un senso all’esistenza accettando la nostra finitezza? Camus e Monod passano in rassegna le possibilità laiche di sfidare la morte. L’investigazione diventa un giallo filosofico. Forse la finitudine non implica nichilismo, ma al contrario solidarietà, rivolta, una vita piena.
In un gioco raffinato di fatti e finzioni, Finitudine è la storia della vera amicizia tra due premi Nobel, un dialogo avvincente, un libro dentro un libro. Dopo il successo di Imperfezione, Telmo Pievani torna con un testo sorprendente che affronta con poesia un tema filosofico e scientifico che ci tocca tutti.

280 pages, Paperback

Published November 1, 2020

17 people are currently reading
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About the author

Telmo Pievani

88 books83 followers
Telmo (Dietelmo) Pievani nasce a Gazzaniga (BG) il 6 ottobre 1970. Si laurea in filosofia della scienza a Milano con Giulio Giorello, poi prosegue gli studi negli USA, lavorando con Ian Tattersal e Niles Eldredge nel campo della filosofia della biologia. Dal 2001 al 2012 insegna presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca, e nel 2012 ottiene la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell'ateneo di Padova, dove insegna anche Antropologia.

Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche, Pievani ha scritto opere di divulgazione molto apprezzate presso il grande pubblico e dedicate a tematiche evoluzionistiche e antropologiche. Ha curato la pubblicazione in italiano di opere dei principali filosofi della biologia (Richard Dawkins, Niles Eldredge, Stuart Kauffman, Ian Tattersal, Sean B. Carroll etc.) e di alcuni dei taccuini darwiniani. Collabora con quotidiani e riviste, tra cui il Corriere della Sera, La Stampa e Micromega, e tiene una rubrica bimestrale sulle Scienze, dedicata a scienza e filosofia. Dirige Pikaia, il portale italiano dell'evoluzione.

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Displaying 1 - 15 of 15 reviews
April 11, 2021
Il caso e la necessità"
Comincio dalla fine, dal lascito della lettura: vai e leggi De Rerum Naturae. E prima di leggerlo compralo e compra una bella edizione e possibilmente di un buon traduttore.
Ancora ricordo la difficoltà a tradurre Lucrezio, prima causa, credo, della mancata nascita di un amore che non poteva non essere date le nostre affinità elettive: atea e materialista fin dall’età di undici anni. Galeotti furono il bing bang e la paternalistica risposta del padre parroco a cui confessai i miei dubbi e perplessità.

“Finitudine” è un libro strano, nel senso che l’entusiasmo è andato scemando dall’esaltante primo impatto ( l’argomento a me oltremodo confacente, sia quello scientifico che filosofico) fino alla noia delle ultime pagine, a cui aggiungere gli imbarazzanti intermezzi dei dialoghi tra Monod e Camus. Non è che a volte non lo siano anche quelli di Platone, ma qua si usa un metodo, quello dialogico, mentre il Pievani parla di romanzo filosofico, addirittura.
Qualcuno glielo dica che non ha scritto un romanzo e che quei ridicoli dialoghi non sono un confronto di idee tra lo scrittore e lo scienziato ma solo il mezzuccio per darci notizie biografiche dei due amici, di cui uno morto e fatto resuscitare, sfidandone l’ ira e soprattutto il disprezzo: meno male che Albert, scrittore/filosofo, era un convinto assertore della finitudine.
Se la forma lascia molto a desiderare, il contenuto non sarebbe malaccio se non fosse ripetitivo assai.

Dice la Natura all’Islandese:
Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.G. Leopardi-

A quattro mani, Camus e Monod, scrivono un trattato: da un lato la scienza si incarica di dimostrare “matematicamente” l’indifferenza della natura essendo essa solo materia, aggregati molecolari a tre dimensioni, dominati dal caso e dalla necessità, stessa materia di cui siamo fatti ma con una particolare mutazione: la contezza di questa finitudine cosmica.
Dall'altro la filosofia affronta la caducità dell’universo che, lungi dal precipitarci nel nichilismo, ci da invece la libertà di scegliere e di lottare per vivere la vita, l’unica cosa che abbiamo, e di condurla consapevolmente come Sisifo e riconoscendo nella “social catena” l’unico mezzo per raggiungere quel minimo di equilibrio tra contingenza e necessità e vittoriosi sulla morte tanto temuta e rimossa.
Un po’ “Il caso e la Necessità” di Monod, un po’ il “Mito di Sisifo e la Peste” di Camus.
88 reviews
October 13, 2021
È un romanzo, un saggio, è un raffinato testo filosofico, è tutte queste cose insieme. L’ho amato sin dalla prima pagina, dalle primissime righe.
È la storia di un incontro, quello tra Jacques Monod e Albert Camus, e di un libro che non è mai stato scritto, a quattro mani dai due grandi uomini, all’indomani dell’incidente mortale di Camus.

Pievani immagina che quella volta Camus non sia rimasto ucciso nell’incidente e che, costretto a letto in ospedale, riceverà le visite dell’amico Monod. Insieme scriveranno un libro sulla finitudine dell’essere umano, della vita sulla Terra e dell’universo tutto, sottolineando al contempo la bellezza e l’irripetibilità della vita.

In realtà noi sappiamo bene che Camus morirà in quell’incidente d’auto, che non rivedrà il suo amico Monod, con cui condivideva molte tesi, e che questo libro a quattro mani non verrà mai scritto. Entrambi, però, morendo hanno lasciato incompiuti dei libri che trattavano proprio della nostra finitudine e Pievani ha immaginato che questi libri fossero uno solo. In fondo, come lo stesso autore spiega nel post scriptum, “le tesi del libro immaginario fanno riferimento a ciò che Camus e Monod hanno davvero detto e scritto nella loro vita...”. Si è trattato di metterle abilmente insieme e Pievani ci ha aggiunto del suo, con i ragionamenti filosofici e degli elementi scientifici illustrati in maniera semplice e chiara, con un bellissimo tocco poetico.
Profile Image for Bobparr.
1,149 reviews88 followers
January 24, 2021
Declamatorio, didascalico, accademico, irreale.

Fare rivivere Camus e farlo dialogare con Monod, nella scrittura di un libro dentro ad un libro - è troppo.

Il testo 'inserito' è ben passabile, sottolineabile, condivisibile- con dei dovuti distinguo.
Le prove a sostegno della fierezza e sostenibilità morale della finitudine alla fine sono assai deboli e ampiamente sorpassate dalla sconsideratezza e volgarità della sua essenza.

Il testo 'base', dove i due dialogano dei massimi sistemi e soprattutto di scienza, è irritante.
"Oh, caro Jacques, ti ricordo che mia moglie Eveline, che come ricorderai è nata il 31 ottobre e suo padre è filologo di fama mondiale, che ha ottenuto il gran Nobel di sticazzi nel lontano 1928 e che sosteneva l'inamissibilità delle castagne..."

Mavala'
Profile Image for Michele.
16 reviews
February 14, 2022
Sono un po' deluso. Il livello argomentativo è elevato, ma le conclusioni sono un po' trite. Le disquisizioni politiche e scientifiche che Pievani mette in bocca ai suoi personaggi a fine anni 50 saranno un escamotage intellettualmente affascinante, ma tagliano fuori gli ultimi 60 anni di scienza, che è un peccato, e il tutto lascia l'impressione che anche filosoficamente non abbiamo strumenti per il XXI secolo..
Profile Image for Luca.
3 reviews
March 13, 2021
al limite tra filosofia e scienza: a mio parere una bellissima riflessione sull’incertezza e appunto finitezza della vita.
purtroppo non c’è lo spazio per gli attuali metodi scientifici che forse offrono soluzione alla lotta alla finitudine e in senso filosofico sembra essere una sconfitta già in partenza anche attualmente.
il passaggio da Io a Noi come soluzione alla finitudine (vivere al meglio per chi verrà, per un Noi morale) che si rivela inefficace, secondo me è invece punto chiave e degno di approfondimento.
molto bello il metaromanzo inserito scritto fittiziamente da Camus e Monod. molto interessante e originale come testo
Profile Image for Davide Battilori.
255 reviews1 follower
January 3, 2021
Prendi due amici e premi Nobel: uno scrittore-filosofo, Albert Camus, e un biologo, Jacques Monod.
Immagina che dialoghino di finitudine, ovvero dell'essenza del mondo e della mancanza di senso di tutto ciò.
Il risultato sarà un piccolo capolavoro che unisce filosofia, scienza e storia.
Primo libro dell'anno e già nella top ten 2021.
Profile Image for Francesco Gagliardi.
8 reviews
December 30, 2021
Romanzo filosofico intéressante. Molti spunti su cui riflettere e qualche frase da sottolineare. La dicotomia tra il pensiero dell'autore e I dialoghi dei due protagonisti alla lunga stanca. Comunque una lettura da fare
Profile Image for Alessandro Chiometti.
Author 11 books11 followers
December 28, 2022
una chicca letteraria, scientifica e filosofica, un'ucronia che rende possibile un dialogo fra due premi Nobel che non c'è mai stato ma che è molto plausibile.
Un regalo bellissimo da Telmo Pievani uno dei più grandi divulgatori scientifici italiani.
Profile Image for Massimiliano Carta.
85 reviews
January 5, 2024
"Si può essere insomma felici, di una felicità sempre minacciata, vivendo fino in fondo la nostra contraddizione. La tenace rivolta contro la propria condizione, la perseveranza coerente in uno sforzo ritenuto sterile, è la sola dignità dell'uomo".
80 reviews
March 1, 2024
Cartaceo - Bella l'idea di far dialogare Camus e Monod. Avvincenti le storie che raccontano alternate ai capitoli del libro che stanno scrivendo. Libro che parla di diverse discipline: chimica, filosofia,... pesantuccio.
Profile Image for Lea.
146 reviews6 followers
August 23, 2023
In questo saggio si esplora la finitudine umana (si spiega perché si invecchia, ad esempio) e si affrontano le varie possibilità di vincere la morte: clonazione, ibernazione, trasferimento del cervello in un corpo altrui. Ma queste tecniche aggirano solo il problema: in tutto ciò l'identità umana verrebbe meno, quindi alla fine sarebbe tutto inutile. E questo saggio spiega i motivi.

Mi stupisce solo una cosa di questo bellissimo saggio: che non si parli mai dell'Amore, che è (a mio parere) l'unico modo che l'essere umano ha (attualmente e umanamente) di vincere la morte.
Profile Image for Bernardo Ercoli.
59 reviews
November 8, 2024
ha ottimi spunti di riflessione ma mescola molte cose insieme e non va da nessuna parte. tra l'altro non capisco perchè inserire un saggio dentro un romanzo quando i due non sono molto connessi
Profile Image for Umberto .
67 reviews
October 23, 2024
In the book, Pievani argues that finitude should not be seen as something to avoid or deny, but rather as an opportunity to value life. Awareness of our limits, our fragilities, and our mortality drives us to reflect on what it means to be human. From this perspective, finitude becomes a key to appreciating the present and giving meaning to the connections we build with others and with the natural world.
Profile Image for Sara.
4 reviews
September 7, 2024
“Sono esistiti finora soltanto 100 miliardi di storie individuali, di fili tessuti dalle Parche e poi recisi, di sguardi umani aperti sul mondo e poi chiusi per sempre, di esperienze uniche, di pensieri segreti mai condivisi con altri, di sogni e di fugaci sentimenti. Cento miliardi di esseri umani che sono nati, hanno amato, avuto figli, compiuto imprese, e sono morti: è così semplice”
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