1896, Politecnico di Zurigo. Mileva Marić è l'unica donna ammessa al corso di laurea in Matematica e Fisica. In quegli anni le donne che vogliono studiare, in particolare le materie scientifiche, non hanno vita facile, ma Mileva è intelligente, tenace, preparata e ce la fa.
Tra i suoi compagni di classe c'è anche un diciottenne di nome Albert Einstein. I due si innamorano tra i banchi di scuola e, malgrado le difficoltà, iniziano a frequentarsi. Mileva e Albert si sposano e resteranno insieme per vent'anni. A corredo, la musica, le gite con i figli, gli esperimenti mentali, le discussioni al Café Metropol e le ore trascorse insieme a far viaggiare la testa fino alla nascita della teoria della relatività ristretta. Poi il divorzio, che inaugurerà la nuova vita di Einstein, quella del Nobel e del successo.
Gabriella Greison ci racconta, attraverso la voce di Mileva, con la sua mentalità scientifica fatta di elenchi, classifiche, amore per i numeri, angoli retti da contare e una memoria formidabile, la loro vita familiare, la vita privata di due teste fatte per la fisica. Sullo sfondo, la società di quegli anni e la loro voglia di cambiare il mondo.
Gabriella Greison è una fisica, scrittrice, drammaturga e attrice teatrale italiana. Si laurea in fisica nucleare presso l'Università Statale di Milano con una tesi sullo studio sperimentale della propagazione di elettroni veloci in una camera a vuoto. In seguito ha lavorato per due anni presso il centro di ricerche École polytechnique di Palaiseau a Parigi. È direttrice del primo Festival della Fisica in Italia. Si occupa di divulgazione scientifica per diversi programmi radiofonici nazionali, ha condotto ed è ospite di programmi di approfondimento scientifico. Da marzo 2019 collabora con La Repubblica, scrivendo di fisica e scienza.
Finalmente una biografia, un po' romanzata, che dipinge la figura di Mileva Maric andando al di là del banalissimo, ma terribilmente comune: "Era una donna frustrata e amareggiata". La Mileva che questa biografia romanzata ci introduce è una ragazza che sogna di diventare una scienziata, animata da una genuina passione per la matematica e per la fisica. Una donna che, forse, in un'epoca moderna, con una mentalità molto più aperta e tanti oggetti che rendono la vita quotidiana più semplice (pensate a tutti gli elettrodomestici che riducono drasticamente il tempo da dedicare alle faccende domestiche), avrebbe potuto realizzare tante cose. Come dice Mileva stessa nel suo racconto, gli scienziati non ragionano con i "poteva essere" o gli "avremmo potuto". Eppure, è impossibile domandarsi, alla fine di questa storia: come sarebbe potuta essere la storia di Mileva e Einstein, se lei fosse stata più benaccetta dalla famiglia di lui e più sostenuta? Cosa avrebbero potuto fare insieme? Sarebbero stati un'altra coppia d'oro della scienza, come Marie e Pierre Curie? Non lo sapremo mai e non penso che importi, in fondo. Ciò che conta è che finalmente sia stata resa giustizia alla figura di questa donna, bellissima ma afflitta da un destino tragico, e che Einstein ci sia stato presentato sotto una veste più umana, meno sacrale, più dolce forse, ma anche più fallibile, senza affatto screditare il suo genio, che è un simbolo della creatività dell'ingegno umano, dell'ispirazione, dell'immaginazione anticonvenzionale che tutti noi, chi più chi meno, possediamo. Insomma, Einstein è e rimane un'icona patrimonio di tutta l'umanità, ma fa sempre bene ricordare che anche lui, come chiunque altro, era un po' un idiota in qualche aspetto della vita.
Dopo averla resa una delle sei protagoniste nel suo libro sulle grandi scienziate, Gabriella Greison ha deciso di scrivere la vita di questa donna che è sempre stata vista come l'isterica e fastidiosa moglie del genio Albert Einstein. Quanti geni erano delle persone non esattamente esemplari, eppure è come se il loro status permettesse di sottovalutare i loro errori e di considerarli meno gravi di quanto fossero? Ecco, questo romanzo prova a raccontare la storia da un punto di vista più oggettivo, mostrando Einstein sì come il grande scienziato rivoluzionario che fu, ma anche come un uomo che si lasciò talmente accecare dal successo da dimenticarsi che aveva a fianco un'altrettanto grande scienziata, ovvero una ragazza serba che sognava di diventare come Marie Curie e per farlo si impegnò sempre più degli altri, ispirando con il suo metodo e la sua attenzione ai dettagli l'operato del marito stesso, il quale però non la menzionò mai in nessun ringraziamento, costringendola così ad essere solo sua moglie e madre dei suoi figli (e non vi dico cosa le impose come ultimatum prima della separazione). Insomma 'dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna', ma della grande donna è importato solo fino a che è stata la moglie di Einstein - sono poche le informazioni sulla sua vita dopo il divorzio -; ciònonostante la Greison riesce comunque a chiudere il suo ritratto di Mileva in maniera poetica, cercando di dare voce alla sua storia e a tutte quelle donne che la Storia ha cancellato, restituendole così tutta la dignità che si sarebbe meritata in vita.
Un libro (audio) semplicemente fantastico, come tutti quelli della Greison. Una storia d'amore che è anche la storia della scienza, raccontata con garbo ed eleganza, e mai noiosa. Una lettura obbligata per ogni appassionato di cose scientifiche.
La vita di Einstein narrata in maniera appassionata e appassionante per la prima volta da una donna (Gabriella Greison) e con il punto di vista di una donna (Mileva Marić). Di colpo, con la speciale macchina del tempo e dei luoghi creata da Greison, ci troviamo il 19 ottobre del 1896, seduti in aula, al Politecnico di Zurigo, accanto a Mileva Marić e Albert Einstein. “Un ragazzo più chiassoso, più molesto degli altri. Aveva i capelli disordinati, sparati in ciuffi in direzioni strane, come le traiettorie delle molecole dei gas in un recipiente”. Così Greison/Marić posa il primo sguardo su Albert Einstein. Dà lì si snodano le stagioni della vita di Mileva, intrecciate a quelle di Albert, fatte di studio, ricerca, divertimento e amore. Un amore gigante, enorme "perturbazione di stato" quello di Mileva per Albert! Scopriremo, passo... passo.. la storia della relatività (E=mc²) come mai nessuno ci ha raccontato. Greison stupisce anche nelle conclusioni, un oltre, dove troviamo ad attenderci una piacevole e geniale sorpresa: a ciascun capitolo sono con sapienza associati canzoni e vini. Encomiabile, preciso e puntuale, come sempre, il lavoro di ricerca svolto da Gabriella Greison: ci ha restituito l’immagine di Mileva – la quinta donna al mondo ad essere iscritta ad una facoltà scientifica universitaria – nella quale possiamo rispecchiarci e ritrovarci tutte noi, con i suoi sentimenti, passioni, entusiasmo, grinta, fragilità, ansie, insicurezze, insofferenze, pregi e difetti. Al contempo ha colmato il vuoto lasciato dagli storici raccontando i circa vent'anni di vita di Einstein trascorsi con Mileva. Uno sguardo quello di Greison su Einstein neutro, privo di pregiudizi, riporta i fatti della relazione sentimentale & intellettuale, dall’innamoramento, al matrimonio al divorzio, ricostruiti soprattutto dalla lettura del fitto e appassionato scambio epistolare tra Mileva e Einstein. Ridà dignità, visibilità e giusto collocamento nella storia a Mileva come donna, come fisica e come scienziata. Lascia a noi il compito di farsi un’opinione sugli avvenimenti. Cosa aspettate…? Fatevi travolgere da questa straordinaria storia di vita e d’amore all’ombra della fisica! Da leggere e rileggere… Un immenso grazie Gabriella! [Da non perdere il monologo Einstein & Me scritto e interpretato da Gabriella Greison. Ho avuto la gioia infinita di ammirarla: stupenda, sensuale, bellissima e travolgente “Lady in Red” sul palco nell’anteprima alla Sala Umberto di Roma. Per le date del tour consultare il sito greisonanatomy.com]
9! È un racconto biografico della prima moglie di uno dei più grandi geni della storia. Siamo nel 1896 al Politecnico di Zurigo. Mileva Marić è l’unica donna ammessa al corso di laurea in Matematica e Fisica e qui conosce Einstein. E’ una donna che ha combattuto gli stereotipi e il conformismo per tutta la sua vita, una fisica che ha saputo emozionarsi di fronte ai misteri del cosmo in un’epoca in cui alle donne non era permesso. L’autrice negli ultimi due capitoli ci accompagna e con un bicchiere in mano parla con noi: « Einstein siamo tutti noi, siamo noi quando proponiamo qualcosa e ci troviamo di fronte un muro, quando ci trovano impertinenti, quando vogliamo tornare bambini, quando siamo affamati , quando vogliamo tutto e subito. Einstein siamo noi con i nostri sogni. Mileva invece è’ dedizione, e noi siamo lei quando troviamo la giusta tenacia per realizzare le cose, quando studiamo come secchione, quando non ci trucchiamo, quando ci arrabbiamo e siamo noi stessi, quando camminiamo senza fretta….» L’autrice è’ lei stessa una fisica, nucleare, ed anche una scrittrice, un’attrice e una divulgatrice scientifica Il monologo dell’autrice a teatro: strepitoso! 292 pagine Recension#libro#libri#lettura#books#leggere#lettori#book#books#readers#recensionilbri#consiglidilettura#libriovunque#mylibrary#librichepassione #libridaleggere #insiemediventiamomigliori #audible#Einsteinedio #GabriellaGreison #Salanieditore #greisonanatomy #teatromenotti
"... Ero io, semplicemente io, con il mio modo di fare e la mia testa. Una testa cocciuta, ma comunque io…" E' sempre molto difficile pensare ai grandi della Storia come a persone simili a noi con i nostri difetti e i limiti e indubbiamente in questa biografia romanzata vengono a galla le debolezze, i difetti e forse la parte meno nobile di una coppia unica nel suo genere. Mi è dispiaciuto che non sia stato possibile portare testimonianze provate della vita di Mileva dopo la definitiva fine del suo rapporto con Einstein, che sia tutto avvolto nel si dice, nelle cattiverie messe in circolo da chi non l'ha mai apprezzata, emblematica è una considerazione messa in bocca alla fisica dall'autrice: "Della mia vita nell'anonimato e lontana da tutti, nessuno ha notizie perché a nessuno è mai importato veramente…"
Bellissimo. E' il primo libro di Gabriella Greison che leggo e devo dire che ho apprezzato davvero tanto questo suo punto di vista femminile (e femminista) sulla vita di Mileva e di Einstein. Sono rimasta affascinata e frastornata da Mileva e dal racconto di come sia stata indotta a rinunciare a se stessa per il ruolo che la società e Albert si aspettavano da lei. Da leggere. Consigliatissimo.
Raccontare la storia umana tra due persone che poi hanno contribuito a cambiare la Fisica e il Mondo e che purtroppo si perdono perché siamo comunque finiti e poco attenti e troppo presi da sé e dimentichiamo il noi. Ottimo romanzo per permetterci di intravedere tra le pieghe della storia.