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Il gatto che viaggiava in vaporetto

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L’amicizia con i gatti è un segno di confidenza, di familiarità con Venezia. A casa, Stefano ha sempre avuto ben più di un gatto: dai trovatelli che cercavano rifugio, a quelli che sua madre dipingeva sui sassi e sulle tele. Quando era bambino, lei gli raccontò che Venezia, quella città che conosceva solo dalle fotografie, dove al posto delle strade c’erano i canali e al posto delle automobili le barche, era un luogo magico per i gatti, perché lì potevano trovare tutto il pesce che volevano e vivere tranquilli, lontani dai pericoli di ogni altra città, accuditi con amore dagli abitanti. A quell’epoca ce n’erano ancora a migliaia, che giravano liberi per le calli e nei campi. Quando la vita lo ha portato a lavorare proprio lì, Venezia è diventata per Stefano una dimensione quotidiana, insieme ai gatti che la popolano. C’è quello che ogni giorno prende il vaporetto numero 1 per andare dall’Arsenale alla Salute; ci sono quelli accuditi dalle ultime mame dei gati, le gattare; quelli come Cuba e il Rosso, che si sentono i «dogi» del campo; oppure quelli come Damasco, che diventano amici di chi offre loro una fetta di prosciutto. Nonostante l’acqua alta e le orde di turisti, Venezia è rimasta per loro la casa più accogliente, il posto perfetto in cui vivere, la città ideale dei gatti.

160 pages, Hardcover

Published November 17, 2020

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About the author

Stefano Medas

9 books1 follower

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Displaying 1 - 7 of 7 reviews
Profile Image for La testa fra i libri.
758 reviews29 followers
November 17, 2020
Stefano ci racconta, con acuta osservazione episodi personali, fatti riportati da terze persone o constatazioni che vedono coinvolti, in maniere differenti, i suoi amati gatti.
La casa di Stefano è sempre stata piena di gatti, sia veri che dipinti su tela o sassi e Venezia appare nella sua vita in un quadretto, dipinto dalla madre, che nel tempo, fra gite scolastiche e visite agli zii, finisce per trasferirsi facendola diventare la sua città.
Ma qual è l’elemento scatenante dell’osservare la correlazione fra Venezia e i gatti? Tutto ha inizio con il racconto di un prete che riporta dell’atteggiamento curioso di un gatto soriano che prende il traghetto per girare fra le calli della città e questa storia attira l’attenzione di Stefano. Per giorni cerca il gatto e, quando lo trova, prova a seguirlo per capire dove debba andare con la sua elegante camminata.
Le descrizioni degli atteggiamenti e delle movenze dei felini sono incredibili, e talmente perfette, da immaginarle chiaramente, come pure la fedeltà di convenienza che i gatti provano verso il genere umano.
L’autore riesce a narrare la vita che scorre negli anni nella città costruita sulle palafitte e dell’adattamento dei felini che gironzolalono fra le sue calle, sui davanzali o i campi.
L’esaltazione e ammirazione dei gatti avviene attraverso diversi aneddoti o racconti di alcuni periodi storici di Venezia, in cui i felini sono co-protagonisti silenziosi in alcune situazioni, sia che siano eventi riportati da personaggi che Stefano incontra, sia che sue esperienze personali.
Il gatto che viaggiava in vaporetto non è un romanzo, ma una fotografia ben sviluppata tramite che il lettore può guardare leggendo le parole capaci di mostrare l’essenza e la bellezza dei gatti. Miao!
141 reviews2 followers
March 19, 2021
Stefano Medas, l’autore di questo romanzo, è un archeologo .
Ale Giorgini è un illustratore e designer dallo stile particolare che si è prestato ad illustrare i racconti.

Entrambi sono gli artefici di questo deliziosissimo libro di racconti sui gatti, che altro non è se non una sorta di reportage sui gatti che sono vissuti a Venezia .
L’autore ha raccolto una notevole quantità di notizie sui gatti veneziani , mettendo su un vero e proprio archivio . L’intento era quello di raccontare “una realtà ormai giunta al tramonto, ma carica di storia” in una Venezia dove ormai le scorribande dei gatti sono solo un ricordo.
Fino a 40 anni fa non c’era campo che non avesse i suoi tre o quattro gatti, alloggiati in cucce di legno che la gente costruiva per loro, sollevate da terra per evitare il pericolo dell’acqua alta.
L’amore dei veneziani per i gatti risaliva più che altro ad una questione d’igiene : l’intento era quello di liberare la città dal flagello dei topi ma prendersi cura di loro divenne una tradizione popolare.

Ed è un prete , con cui l’autore familiarizza , a raccontare la storia di un gatto che si recava giornalmente alla fermata dell’Arsenale e li prendeva il vaporetto n. 1 per poi scendere all’imbocco del Canal Grande. Normalmente faceva ritorno alla sera prendendo il vaporetto in direzione opposta.Girava voce che vicino alla Chiesa di Santa Maria della Salute ci fosse una gatta che lo aspettava.
E poi c’è Teo , un gatto vissuto presso il reparto di psichiatria dove era stato soprannominato “il primario” per l’effetto terapeutico esercitato sui pazienti .
Infine impossibile non citare la famosa libreria “Acqua Alta”, una specie di “caos primordiale” al primo sguardo ,dove curiosando qua e là , mentre si è intenti a frugare tra centinaia di titoli ,si finisce per “imbattersi in una coda, in due occhioni tondi e brillanti o in un paio di orecchie”.
Sono quattro o cinque i gatti che abitano questa libreria e non miagolano quasi mai come se capissero che vivere in una libreria richiede un certo contegno.

Un racconto interessante, ricco di notazioni storiche e di riferimenti al turismo diventato insostenibile per una città fragile come Venezia.
Non mancano le nostalgie dell’autore per una Venezia che ormai non esiste più, dove si è persa la fiducia nella gente, il consiglio di un vecchio artigiano e dove soprattutto il contapersone della farmacia di San Bartolomeo ci conferma che la città continua a spopolarsi.

Una lettura piacevolissima, mai banale e ricca di riferimenti interessanti a una Venezia che forse non esiste più.
Profile Image for Libri_di_Tania_e_Momi.
115 reviews28 followers
March 18, 2021
Se pensate di leggere una storia che narra di un gatto, vi sbagliate. STEFANO MEDAS descrive attraverso i suoi occhi pieni di ammirazione diversi racconti dove i protagonisti sono i nostri amici felini. Episodi unici che ti strappano il sorriso. C'è il gatto che ogni giorno prende il vaporetto numero 1 per andare dall'Arsenale alla Salute; ci sono quelli accuditi dalle ultime mame dei gatti, "le gattare"; quelli come Cuba e il Rosso, che si sentono i «dogi» del campo; oppure i gatti bibliofili che si assopiscono tra i libri della singolare libreria "ACQUA ALTA" suscitando simpatia dei clienti.
Il tutto è ambientato nella meravigliosa Venezia, che è stata per i gatti un'accogliente casa fin dalle antichità. I protagonisti silenziosi che gironzolando per campi e campielli, ognuno con la propria storia.
Questo non è solo un libro, ma una visione ricca di dettagli di come Venezia sia cambiata negli anni, perdendo un po' anche la sua anima con l'arrivo di un turismo di massa, ma rimanend sempre una delle città d'arte più incantevoli, con lo straordinario valore estetico dei gatti che impreziosiscono un luogo già perfetto.
Profile Image for Eliana Donna Vagabonda.
30 reviews4 followers
September 22, 2022
Stefano Medas è innamorato profondamente di Venezia e dei suoi gatti che sono accomunati da una cosa: l'unicità.

Così come l'atmosfera originale di Venezia sta scomparendo anche i suoi gatti si fanno sempre più rari: con sguardo attento e sognante l'autore riesce a cogliere la bellezza della città e dei felini catapultando il lettore in una Venezia dove gli autentici cittadini, custodi di segreti e tradizioni, sono proprio i gatti.
Profile Image for Antonella.
99 reviews1 follower
July 14, 2024
Partito 3 stelle perché carino e arrivato a 4 stelle perché è risultato interessante. Non prende 5 stelle perché dal titolo ci si aspetta un romanzo o un racconto breve, e invece è un piccolo saggio (?) rapporto sulla vita dei gatti a Venezia. Com'è cambiata la città negli anni e come i gatti hanno affrontato questo cambiamento.
Profile Image for tcholi.
10 reviews
January 21, 2023
Molto bella la riflessione finale su limiti e necessità del cambiamento e sul segno dei tempi.
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