Pred vama je 400. epizoda detektiva od košmara. A šta je prigodnije za krajeve, za početke, a i za jubileje – ako ne crtež Stana, anđela serijala? U boji, dakako! Prelepa vizuelna plovidba, melanholija, humor, kompilovanje pop-kulturnih citata – sve to u priči koja je pre svega, kako sam Sklavi reče kada je scenario pročitao, poezija. Ovaj slavljenički broj, kao i u matičnoj Italiji, na našim se kioscima pojavljuje četvorostruko. Četiri naslovne strane, četvorka autora koji su, u različitim periodima, bili zaduženi za korice edicija Dilana - Vila, Roi, Kavenago, te i ovde neizbežni Stano.
Roberto Recchioni è un fumettista e scrittore italiano. Sceneggiatore e disegnatore, ha esordito sulla serie Dark Side per la Bdb presse. In seguito ha collaborato con Disney, Panini, Bonelli, Eura Editoriale, StarShop, Comic Art, Rizzoli, Magic Press, Astorina, e per l'americana Heavy metal; è inoltre tra i fondatori della casa editrice indipendente Factory, ormai sciolta. Creatore di John Doe e Detective Dante insieme a Lorenzo Bartoli, attualmente collabora con la Sergio Bonelli Editore in veste di sceneggiatore e curatore di testata per Dylan Dog.
Disegni da 5 stelle, ma la storia, una brutta copia di Apocalypse Now infarcita di citazioni e meta-fumetto, si spazia dalla Gulliveriana di Manara al Daredevil: Born Again di Frank Miller, é in sintesi un'autoglorificazione autoreferenziale all'ennesima potenza dell'autore, l'uccisione del suo creatore da parte di Dylan vuole ufficializzare il passaggio definitivo del personaggio dalle mani di Sclavi a quelle di John Ghost Recchioni, ma é anche l'ennesima provocazione ai danni dei vecchi fan, disgustati dalla trasformazione di uno dei migliori fumetti italiani di sempre in una americanata dove l'orrore ha lasciato il posto all'action, ambientazioni e dialoghi che non hanno proprio nulla a che fare con il caro vecchio Old Boy: basti pensare a quel "Londra... merda." a pag. 7 o al recente prologo del crossover con Bat-Man che mi sono decisamente rifiutato di leggere.
Come numero finale della saga ci poteva pure stare, ma in pratica é un promo del prossimo ciclo-remake in 6 numeri curato dall'autore, con Gnaghi al posto di Groucho, probabile paraculata per inserire il laconico assistente di Francesco Dellamorte al fianco dell'Indagatore dell'Incubo nella serie tv in lavorazione non essendo possibile utilizzare il partner classico per questioni di diritti.
Non ho dubbi che il tutto si rivelerà essere alla fine un universo alternativo e si ritornerà ad una relativa normalità alla fine della nuova miniserie, ma per me che avevo iniziato a leggere Dylan Dog dal primo numero, e che avevo cominciato a rileggere da un paio d'anni grazie alla saga del Pianeta dei Morti di Bilotta, questo numero d'anniversario e tutto il ciclo della Meteora é stato una terribile delusione.
Ormai lo so, i multipli di 100 e gli albi celebrativi di qualche anniversario sono a colori e brutti, ma questo lo è stato particolarmente. Spoiler: Dylan non soffre più il mal di mare.
Mi sono chiesta, e stavolta seriamente, se non sia giunto il momento di smettere di comprare Dyd. In realtà credo continuerò, almeno il prossimo numero va valutato, ma ho passato le feste di natale a imbustare i primi 200 numeri (originali) e mi manca quel genere di storia. Rivoglio Mana Cerace, le "cover" di romanzi o film horror, l'umorismo assurdo di Dylan Dog n. 64: I segreti di Ramblyn e del Groucho protagonista dei libretti che accompagnavano l'almanacco della paura...
Disegni splendidi, storia un po' meno. Ancora una volta l'ego di Recchioni si manifesta nelle ennesime provocazioni che vogliono esacerbare gli aspetti classici del Dylan Dog cui siamo abituati, fino a farli scoppiare. Le citazioni qui sono talmente tante che non svolgono più il ruolo di interazione e arricchimento, ma solo di autocompiacimento dello sceneggiatore, che spreca centinaia di belle idee (la Morgana gigante, per dire) fino ad arrivare alla scena finale di questa pessima parodia di Apocalypse Now: uccidere un gigante dalle fattezze di Tiziano Sclavi, che rappresenta il citazionismo e la vecchia guardia. Vorrei spendere due parole su questo: noi fan del vecchio Dyd non siamo grassi nerd ghiotti di citazioni come l'Uomo dei Fumetti dei Simpsons. Siamo affascinati dal racconto del macabro, noir e del mistero, dell'horror splatter, e le citazioni sono propedeutiche a creare collegamenti con la cultura generale. Ad esempio, Lovecraft e Dalì li ho conosciuti grazie a queste letture. Fare a pezzi questo impianto per costruirci una nuova narrazione scarna e spesso addirittura ispirata al cinema d'azione è sconfortante. Sarebbe bello che si tenesse conto di tutti questi aspetti se si vuole proprio a tutti i costi rivoluzionare questo fumetto. Inoltre c'è un'ultima cosa: la continuity. Ci sono un sacco di sottotrame lasciate in sospeso (il mistero del Galeone, i signori nessuno, Cagliostro, Morgana, etc.): quando vorremo far progredire questi fili narrativi?
Un albo d'addio. Addio a Groucho, Xabaras, Morgana, Sclavi. Addio a Dylan per come lo conosciamo e che in questi lunghi anni ci ha fatto innamorare. Per forza di cose non posso essere contento di questo finale che sancisce la fine di un'era. Discorso a parte per le opere d'arte proposte da Stano/Roi, immense!
,, Koliko sam dugo već ovde? Godinama. Možda vekovima. Nepomičan, opkoljen ovim zidovima, u isčekivanju svrhe. Svakim minutom provedenim u ovoj sobi postajem sve slabiji... a ništavilo sve snažnije. ”
Kao što možete videti ovaj broj je jedno filozofsko delo. Od apsurda i horora do nihilizma i egzistencijalizma. Teskobno i genijalno. Nakon pada meteora nam dolazi kao melem za dušu.
Priča počinje u jednom apokaliptičnom svetu gde je kraj svega što je do sada važilo.
Dilan se budi u jednom prilično egzistencijalističkom raspoloženju sa željom da pronađe svoju svrhu u ovom ništavilu, u ovom razrušenom svetu lišenom sećanja u potrazi za sobom🖤
U ovom broju se Dilan sreće sa svojim tatom ( lično njegovim tvorcem ) u duhu Star Warsa i čuvene scene ,, I am your father ” gde dolazi do klasičnog psihoanalitičkog razračunavanja.
Pesnički nastrojeni Gručo nam ulepšava priču, recimo kao i u svakom broju😁
Imamo galiju, plovidbu morem, prokleto ostrvo i mnoštvo referenci na popularnu kulturu.
I na kraju: ,, Vreme čudovišta. Reka bola. Mi smo ljudi šuplji i punjeni..... Mi smo bezobličan oblik. Bezbojne senke... MI SMO NIŠTA, I NIKADA NISMO BILI SVE.”🖤
Za mene je ovo bilo ponovno čitanje i ovom broju ću se vraćati iznova i iznova. Od genijalnih rečenica do genijalnog crteža. Predivno.
Una chiusura dolceamara per un ciclo che ha avuto molti bassi -sopratutto negli ultimi albi- e alcuni picchi impareggiabili. Premio con 3 stelle le copertine, i disegni, i colori e la storia (fino a pagina 65) di questo quattrocentesimo numero. Da pagina 66 le stelle scarseggiano. C'è un qualcosa di poetico nel vedere Dylan Dog alla ricerca di se stesso, accompagnato dal suo più fedele assistente... Un'idea di certo non "nuova" ma interessante, ricca di un potenziale innovativo che è rimasto inespresso per dare spazio ad una quasi-conclusione che, personalmente, mi ha lasciato con l'amaro in bocca e la malinconia nel cuore. Gli addii, anche quelli passeggeri, sono sempre tristi.
Postavka je sledeća: nakon nepotpunog (?) smaka sveta u epizodi 399, Dilan Dog je lišen sećanja i nalazi se u nekoj vrsti limba. Putovanje galijom našeg junaka i njegovog pomoćnika Gruča vodi u brojne avanture koje, na izvestan način, predstavljaju rekapitulaciju svega onoga što smo čitali od 1986. do 2019. godine, sve do onog najvažnijeg: susreta sa tvorcem. Rekioni je, naime, odlučio da se Ticijano Sklavi lično pojavi u ovoj epizodi, doduše u predimenzioniranoj kingpinovskoj varijanti, kao i da upriliči konačni sukob tvorca i kreacije. Računica je jasna: da bi nastavio dalje Dilan se mora obračunati s čovekom koji ga je stvorio, da se jednom zasvagda otrese njegovog opterećujućeg uticaja…
Non capisco tutto questo astio verso la nuova versione di Dylan Dog Sono 400 (ormai e passa) numeri di un fumetto fantastico e ci sta un cambio di rotta ogni tanto (senza nulla togliere alle bellissime storie che ci hanno accompagnato fin dall'inizio) Personalmente ho trovato le tavole davvero stupefacenti e anche l'idea del passaggio da Tiz a Recchioni ben congegnata. Se non vi va bene il fumetto potete anche disegnarvelo da soli eh 😅
Crtež, priča, stil, filozofija, meta momenti, filmske i reference iz pop kulture, probijanje četvrtog zida, Dilan sa bradom u potrazi za sopstvenim identitetom, kraj apokalipse, četiri različite kolekcionarske naslovnice, strip u boji. Ovaj broj zaista jeste slavlje i prijao mi je najviše od svih brojeva vezanih za apokaliptični meteor. Čisto uživanje.
It's Dylan Dog in color! So it should be enough for high satisfaction? Well, I was not really thrilled with this anniversary edition, as it is not a typical Dilan Dog episode. It's a meta-comic, breaking the fourth wall is frequent, Dylan meets and fights his (comic) creators... It's very different in every possible way. But hey, it's still a Dylan Dog (in color, in hardcover, in A4 format) so this special edition is a must for any (true) fan.
Mi sono annoiato a leggere il Dylan Dog n. 400. Nel post iniziale Recchioni avverte che l'albo è pieno di citazioni letterarie e che si tratta di post-modernismo, ma comunque non esiste un mordente, le citazioni sono fini a sé stesse, come fine a sé stessa è la scena in cui Dylan Dog uccide un obeso Tiziano Sclavi. Ho fatto bene a seguire il mio istinto di non seguire il conto alla rovescia di un anno, risparmiando cosí quasi 50 euro altrimenti sprecati. Se dobbiamo parlare di post-modernismo mi viene da dire, to', Edward mani di forbice, che almeno ha degli elementi che lo rendono memorabile, a differenza dell'albo n. 400 di Dylan Dog. Com'è che si chiamava? E ora... l'apocalisse!? Boh, non me lo ricordo. Ah, era il n. 400! Non l'avessi mai comprato! Potevo aspettare per prenderlo usato a 1€ in qualche mercatino. Spero che almeno valga qualche spicciolo fra 30 anni, anche se lo strappo e il taglio rispettivamente davanti e dietro non mi lasciano nemmeno questa motivazione per non sbarazzarmene donandolo alla Biblioteca.
I disegni sono pura arte, uno spettacolo per gli occhî. Ma come ogni bellezza formale, se non sono accompagnati da una essenza piena e ricca risultano essere solo una squinzia come ce ne sono tante. Questo albo è senza carattere. L'unico guizzo immaginifico che conservo con emozione nella mia mente è l'isola-Morgana completamente nuda e distesa come un angelo dormiente sulla fitta foresta. Una carica erotica intensa, fulminante e vana. Ho trovato curioso che stavolta la madre di Dylan Dog non venga nominata, quasi fosse una strizzatina d'occhio agli appassionati.
Questo albo segna la fine di Dylan Dog, secondo me, o perlomeno del Dylan Dog che abbiamo finora conosciuto. La situazione di questo fumetto mi ricorda quella della sinistra italiana, persa in sé stessa, nel proprio egocentrismo, nella propria nevrosi e nella propria saturazione, insicura, complessata, incapace di cogliere la vita reale; allo stesso modo I Simpson. Forse, involontariamente, la trama ha illustrato il vero post-modernismo del capitalismo occidentale, appunto, facendo schifo.
Se non c'è una visione di fondo, né una filosofia di base, certe opere vanno concluse, sia pur con il pianto nel cuore. Se Dylan Dog fosse destinato a essere una pura commercialata senza valore, che termini al numero 406. La gioventú è la parte bella della vita, e io non voglio leggere le avventure di un vecchio stanco mascherato da ragazzone al top dell'energia. A queste condizioni, con 3,90€ preferirei donare trenta pasti ai bambini affamati con Share The Meal, e avere pure 0,10€ di resto con cui comprarmi una Golia, una Goleador o una Big Babol.
Bye bye, Old Boy.
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Antes deste número 400, Dylan Dog teve um ciclo de histórias que encerrou num apocalipse às mãos de um meteoro. E neste número, é o momento pós-apocalíptico. Recchioni faz a escolha consciente (e editorial, certamente) de rever o personagem. Uma espécie de reset ao longo legado iconográfico da série. E fá-lo pegando num elemento que sempre a caracterizou, o seu lado referencial à cultura de terror, e os tiques meta-ficcionais. A história é um delírio onírico, com Dylan a acordar nas ruínas de Craven Road e a embarcar no seu eterno galeão, tripulado por Groucho. Ambos perderam as memórias, e enquanto navegam cruzam-se com referências às suas mais clássicas histórias, os grandes momentos de Sclavi e de Recchioni. Mas há outra grande referência literária e cinematográfica, a história cita descaradamente Heart of Darkness de Conrad, entre iniciar e terminar com versos de The End dos Doors, citar diretamente cenas icónicas do filme, e culminar num ato em que Dylan assassina o seu criador. Sclavi revisto como um Marlon Brando a falar com frases de star Wars e blade runner é um dos grandes pormenores meta-ficcionais. Outro é a intrusão do próprio ilustrador, a refilar com o argumento e a atrever-se a desenhar o que realmente lhe apetece, uma enorme mulher-ilha ao estilo de Manara. Um desenhador que surge como personagem de uma história de Dylan Dog a desenhar Dylan Dog é, igualmente, outra referência a uma das muitas histórias clássicas do personagem. O problema é que com tanta tessitura de referência, não percebi se li uma excelente história ou um argumento pretensioso. No entanto, é de sublinhar que esta é das mais inesperadas renovações de uma personagem que poderia acontecer. Não há história linear a explicar as novas direcções, apenas destruição criativa e construtiva dos grandes pilares da série. É esse o simbolismo de Dylan a abater Sclavi à catanada.
Dilan Dog mi je bio jedan od omiljenih strip junaka u detinjstvu čije nove epizode nisam čitao preko decenije.
Naleteo sam negde na internetu o priču o smeni glavnog urednika Dilana Doga i revoluciji koju uvodi u strip i koja bi trebala da počinje ovim brojem, tako da sam se odlučio da pročitam ovaj strip i upustim u novi talas Dilana.
Na žalost ovaj broj je bio potpuni promašaj. Moguće da mi nedostaje nekog predznanja ali ovaj broj je gomila nabacanih događaja koji čak i nemaju smislenu formu. Naslućuju se neke poruke između redova i paralele ali su one vrlo površne i banalne.
Ako je ovo broj od koga "više ništa neće biti isto" sa Dilanom, trebalo je ipak dobro razmisliti.
Probaću sa narednih par brojeva, ali bez trunke optimizma.
Ova epizoda je u meni više od svega izazvala nostalgiju. Čitam DD, izašli novi Arctic Monkeys, osećam se kao da je 2013. godina. Nedostaju mi one stare "klasične" epizode u kojima Blok dolazi kod Dilana sa slučajem, ovaj se kao nešto nećka, ali na kraju prihvati da istražuje i sve bude rečeno i završeno u tih 98 strana.
To be honest, I found this comic to be super enjoyable. The art was absolutely beautiful and so delightful to look at.
There were also so many scenes that made me laugh, and a couple of really cool quotes, which I really liked.
The reason why it's not 5 stars for me is because I honestly have no idea what I just read. It might be because I haven't read the previous numbers, but I feel like this storyline tried to be too poetic and metaphorical that it probably confused itself and ended up with a bunch of things that weren't explained enough or at all.
I still had fun tho, even tho I've no clue what just happened. 👍
Albo surreale in cui il nuovo inizio si ha dalla fine.... Si può rinascere dimenticando il passato? O da cosa ripartire del passato? Lo scopriremo strada facendo.
Arte carina, testi /scenegiatura boh, assurdo e meta non reggono un albo; questa cosa della personificazione della malattia e l'analisi delle dinamiche nell'autore però l'ho trovata interessante.
io e Dylan abbiamo la stessa età. lui è progredito, io sono rimasta alle origini e ho smesso di comprare gli albi, con grande dispiacere per la fine di un'era. lunga vita a te!