Libro

by Maccio Capatonda

Marcello Macchia è nato all'ospedale di Vasto nel 1978, partorito da sua mamma. Maccio Capatonda invece è nato nel 2004 dentro un armadio, quando Marcello, intento a registrare la voce fuori campo per il trailer "La febbra", diede un nome al suo personaggio, senza pensarci troppo. Nessuno dei due poteva immaginare che, da allora, non si sarebbero più separati, e insieme avrebbero creato sketch, trailer, serie tv e film che li avrebbero consacrati tra i protagonisti della scena comica italiana. In questo libro Marcello Macchia e Maccio Capatonda si alternano per raccontare la loro storia, dai primi istanti di vita del primo a quello che sta facendo ora (proprio adesso!) il secondo. Un'autobiografia sincera e profonda in cui il lettore, dopo aver finito di leggere i lunghi preamboli che precedono l'inizio del libro, scopre le passioni segrete di Marcello e come ha fatto a diventare famoso Maccio, come sono nate le produzioni più famose e come ha fatto l'autore a sopravvivere alla tragica, lenta scomparsa dei capelli. Ma attenzione: grazie alla narrazione ironica e a tratti surreale, la storia talvolta prende derive imprevedibili venendo interrotta da aneddoti paradossali, dettagli improbabili, capitoli fuori dal tempo che si insinuano tra riflessioni serissime e rivelazioni a cuore aperto. Infine, "Libro" soddisferà alcuni grandi interrogativi che i fan di Marcello/Maccio si sono sempre posti: chi è Riccardino Fuffolo? Come è nato il tormentone di Padre Maronno? E soprattutto... che fine ha fatto Buonanima?

Genres: Biography, Humor, Nonfiction, Italian Literature, Comedy

211 pages, Kindle Edition

Published November 24, 2020

Reviews

[Pietrino · Rating 2 out of 5]

Io non lo so se Maccio Capatonda sia un genio o un fesso. Sul serio. Indago in cerca di conferme e finisco per ritrovarmi più confuso che mai. Un po’ come quando i miei amici mi chiedono se la loro ragazza sia quella giusta. Ma che cosa posso saperne io? Non fatemi ste domande, che poi mi mettete pure in difficoltà.

Quello che so, almeno su Maccio Capatonda, e’ che sono stato un suo fan da tipo il day one. Sai quando tipo Youtube esisteva ma nessuno lo usava perché i video si caricavano troppo lenti? Quando il giorno dopo a scuola ti raccontavi con i compagni di classe l’ennesimo trailer della Gialappas visto la sera prima? Quando cose come Spotify e Whatsapp erano fantascienza? Ne e’ passata di acqua sotto i ponti eh?

La crescita di Maccio Capatonda e’ una di quelle cose che come altre curiosita’ ho seguito con assiduo interesse e in tutte le sue svariate forme, e gli va riconosciuto che ne ha avute diverse. Nonostante non sia un fan delle sue ultime produzioni, l’ho sempre adorato da matti. E questo libro e’ estremamente rappresentativo del personaggio: un po’ (tanto) stupido, a tratti nonsense, ma con anche qualche morale profonda qua e la’ (e una marea di dado star).

E’ un libricino con tantissimi capitoli brevi che in un modo o nell’altro dovrebbero ripercorrere la storia di Marcello, da quando ha visto Ritorno al Futuro fino a quando e’ sbarcato con i trailer, passando per la perdita di capelli e l’overdose di ostie (le foto a fine libro sono TUTTO). Ho apprezzato vedere le cose dalla sua prospettiva, una sorta di anti eroe che finisce per caso su italia 1 e di settimana in settimana si scervella per trovare l’ennesima idea per far ridere, quando magari chi lo guardava in tv pensava chissa’ cosa (tipo io). Il libro inizia in maniera demenziale per poi cercare di cambiare tono intorno al 20%, ma ci riescie soltanto in parte. E’ una lettura piacevole, ma che ho spesso trovato un po’ troppo (volutamente) stupida.
Non lo so, a tratti gli avrei dato 5 stelle, ad altri manco mezza per lo squallore di certe battute. Ve lo consiglio, ma magari solo durante le pause cesso (vi vedo che scrollate su Instagram disinteressati senza guardare davvero la timeline).

Io non lo so se Maccio Capatonda sia un genio o un fesso. Guardando alcune sue partecipazioni sembra quasi che sia diventato quello che tanto voleva perculare, guardandone altre sembra invece continuare a prendere per il culo tutti (spettatore compreso) e quindi non riesco a darmi pace.
Un po’ come quando il mio ennesimo amico si lamenta della sua ragazza e cerca chiarezza da me, io la risposta non ce l’ho. Anche se forse, più che la risposta, molto spesso il problema è la domanda.

Peace Off (and DON’T PANIC)

[Geremia Taglialatela · Rating 4 out of 5]

Molto comodo, usato la notte prima di dormire. Il miglior letto che abbia mai libro

[giduso · Rating 3 out of 5]

Libro leggero per capire meglio il genio comico di Maccio. Ottimo anche come fermaporta o sottobicchiere.

[Filippo Pasqui · Rating 5 out of 5]

Un libro pessimo e deplorevole. La merda della merda. Davvero uno schifo. Poi mi sono accorto che lo stavo leggendo al contrario e ho capito tutto. Ottima lettura alla guida, dall’oculista, in chiesa durante il funerale di nonna e pure durante Sanremo mentre tutti si godono un momento di leggerezza. Ho riso molto, ma anche fettuccine ogni tanto. A presto, cordiali saluti

[Philip Coassin · Rating 3 out of 5]

alla fine meno demenziale del previsto :-) scorrevole e divertente, ottimo anche come scolapasta

[Nicola Volpe · Rating 4 out of 5]

Una lettura veloce e leggera. Un libro per passare delle ore spensierate.
Ottimo anche come dado.

[Silvia Amalia · Rating 3 out of 5]

Un libro micidiale con capitoli al limite del surrealismo. Parecchie volte ho espulso moltissima aria dalle narici come quando vedi un meme di qualità.

Il mio aforisma preferito è il seguente:
“Ti amo ogni giorno di più,
domani più di oggi,
oggi più di ieri,
ieri più dell’altro ieri,
l’altro ieri zero proprio.”

[Magnolitaz]

“Arriva un momento nella vita di ogni bambino in cui uno zio o un amico di famiglia si mettono in testa di rubargli il naso, o almeno di farglielo credere. Il metodo è il seguente: l’adulto si avvicina minacciosamente al bimbo mettendo la mano a uncino e sghignazzando, poi afferra il naso del piccolo tra l’indice e il medio e lo stacca di netto con un gesto poderoso. Se il gioco riesce, il bambino, rimasto privo di naso, inizia a perdere sangue a fiotti e nel giro di pochi minuti muore dissanguato. Tuttavia nella maggior parte dei casi il gioco non riesce e l’adulto si ritrova con un palmo di naso.”

[G.A. · Rating 3 out of 5]

Libro. Che dire? Ottimo come fermacarte, volendo si può anche leggerlo e scoprire tanti aneddoti divertenti e non sul Maccio nazionale.

[Sabratore Auriemma · Rating 4 out of 5]

Ti voglio bene Maccio

[Francesco Portoso · Rating 3 out of 5]

Maccio è probabilmente il mio comico italiano preferito.
Non sapevo cosa aspettarmi dal libro, se fosse solo un'autobiografia o se dovesse anche far ridere.
Non ho apprezzato:
- Diverse battute sembrano un po' forzate. Forse senza la parte audio/video, viene a mancare qualcosa del suo stile che non permette di apprezzarlo al 100%
- La confusione su cosa fosse vero e cosa fosse inventato. Se leggo un'autobiografia, mi aspetto di leggere 100% fatti realmenti successi. In certi casi non ho capito cosa fosse vero o cosa non lo fosse.
Ho apprezzato:
- alcune battute
- un paio di punti di riflessione sulla natura umana. Es.: il creare personaggi che rappresentano una (piccola) parte di lui per potersi esprimere veramente e sfuggire da una realtà "noiosa". L'ansia da prestazione e sindrome dell'impostore. La motivazione nel raggiungere i propri obiettivi e i vantaggi della serendipità.

[Luca Mantovani · Rating 4 out of 5]

Libro semplice e diretto. Sostanzialmente comico-demenziale e surreale, ma insospettabilmente profondo e molto intelligente.
Da apprezzare la coerenza di Marcello Macchia che comunica quasi sempre attraverso il filtro di un personaggio, il quale gli permette però di essere veramente autentico.
Un grande della comicità italiana che ha saputo reinventare i classici modi di ridere e far ridere.
Mi aspetto ancora grandi cose, soprattutto ora che ha raggiunto una maturità creativa evidente.

[Virgi Cicone · Rating 4 out of 5]

Veloce, scorrevole e divertente. Una lettura leggera e piacevole

[Marco Baiocco · Rating 4 out of 5]

Non è un libro umoristico, come pensavo, è la sua autobiografia.
Scritta nel suo "solito" stile demenziale, ma con insospettabili "perle" che spiegano il suo modo di essere. Libretto simpatico.

[Luana Spinetti · Rating 5 out of 5]

Maccio (Marcello Macchia) nella sua essenza più vera. Eh sì, perché anche nella sua autobiografia non poteva mancare la sua comicità che ti fa ridere mentre leggi (e anche tra una pagina e l'altra, mentre ci ripensi e allora ridi come un ebete) e apprezzare Maccio come persona oltre che come personaggio.

Ho gustato dalla prima all'ultima pagina di quest'autobiografia più unica che rara. Da rileggere quando mi servirà un'altra dose di sana comicità.

[Monica Snow · Rating 4 out of 5]

Questo viaggio tra gli avvenimenti della vita del signor Marcello Macchia è costellato di aneddoti risibili e riflessioni di una profondità disarmante, che non ti aspetti da uno dichiaratamente ossessionato dal dado da brodo. Narrato nello stile inconfondibile (e a tratti incomprensibile) di Maccio Capatonda, è riuscito a farmi superare un periodo di "blocco del lettore", perché si legge davvero bene, nonostante i vari paragrafi senza senso (o forse proprio per quelli).
4 stelle perché alla fine ho rosicchiato gli angoli della copertina sperando che sapessero di dado, ma sono rimasta profondamente delusa.

[Angelica Caroli · Rating 3 out of 5]

E se poi te ne penti?

E devo dire che a tratti mi sono pentita di averlo iniziato.

Tante cose non le puoi capire se non capisci a fondo il personaggio, se non lo segui dall’inizio della sua carriera è difficile capire di cosa sta parlando quando nomina alcuni personaggi che ha inventato.

L’ho letto perché il mio compagno è un suo fan sfegatato, ma forse era meglio se lo leggeva lui.


Ogni tanto però ho riso, specialmente quando dopo i ringraziamenti ho trovato 10 pagine volutamente vuote prima di arrivare alla chiusura del libro! 😂

[Alice · Rating 3 out of 5]

L'ironia surreale di Maccio Capatonda l'ho imparata ad apprezzare non dagli inizi ma ora mi ha del tutto conquistata. Quest'autobiografia strampalata rispecchia la comicità del personaggio, nonostante alcuni passaggi genuini che ci spiegano come sia nato il personaggio dietro cui si cela Marcello Macchia, le sue esperienze da videomaker, la sua infanzia e tutti gli amici coi quali ha iniziato la professione.
Carino, senza pretese di concorrere per la vittoria di premi letterari.

[Carlo PETRUCCI · Rating 4 out of 5]

Spezzoni della irresistibile comicità di Maccio/Marcello, chicche circa il suo lento progredire verso il successo ed i suoi rapporti col microcosmo di parenti ed amici che lo circonda, ma anche alcune parti di comicità un po’ forzata e riempitiva del libro che per me, da adoratore di Maccio Capatonda, giustificano le quattro stelle invece di cinque. Consigliato comunque a chi vuole bene a questo geniaccio della comicità demenziale nostrana!

[Armycast · Rating 4 out of 5]

Libro scritto sia da Maccio Capatonda che da Marcello Macchia. In alcuni capitoli l'autobiografia prende il sopravvento sull'ironia, in altri emerge tutta la comicità dell'autore. C'è il giusto compromesso tra la serietà e la demenzialità e il libro si fa concludere piacevolmente. Consigliatissimo per i fan dell'autore.

[chiara Rancan · Rating 3 out of 5]

Avevo bisogno di leggerezza estrema, ridere a crepapelle senza alcun apparente motivo e “Libro” lo ha permesso.
Mi ha permesso di comprendere un pochino meglio il personaggio, entrato in casa mia dalla smania di mio marito di vedere ogni sua nuova creazione youtubiana 😂
Libro leggero, senza alcuna pretesa, perfetto per staccare completamente la spina dalla realtà.

[Federico · Rating 4 out of 5]

Una breve e completa biografia di un uomo diviso a metà: Marcello e Maccio, due facce della stessa medaglia. Il libro alterna un capitolo serio, scritto dall'autore, a un capitolo "buffo", scritto dal personaggio.
Una lettura leggera, molto utile per coloro che approcciano il mondo del cinema o della recitazione.

[Carlo · Rating 4 out of 5]

Libro non è un libro comico ma una simpatica biografia in cui l'autore tenta con scarso successo di nascondere la sua intelligenza.
Spassoso il capitolo su Herbert Ballerina, arrapante quello sulla Canalis, delizioso quello su Myriam.

[Samuel Campoli · Rating 5 out of 5]

UN LIBRO CHE È DAVVERO UN LIBRO, NON UNA MACCHINA.
Un libro leggero che fa capire meglio la sua comicità ma anche pesante, è comunque un libro con copertina rigida. Bravo Maccio, ora ti aspetto per il caffè che mi devi dopo la recensione richiesta.

[Rossella · Rating 4 out of 5]

Micidiale. Ottimo asciuga-bave notturno

[Dario Delfino · Rating 5 out of 5]

Molto divertente, adatto a chi apprezza la comicità un (bel) po' surreale di Maccio Capatonda.
Consiglio di non comprarlo. "E se poi te ne penti?"

[Giuseppe Musto · Rating 3 out of 5]

Pensavo fosse un libro scemo.
E infatti lo è.
È bello pure per questo. Lui è intelligente pure se è scemo.

[Andrea Amadei · Rating 2 out of 5]

Libro leggero e divertente.
Maccio Capatonda è un genio

[Simona Digenova · Rating 3 out of 5]

Divertente

[Simo]

🤣