Mettere ordine tra i libri, come sanno tutti i lettori, è un po' come mettere ordine nella vita: ognuno lo fa a modo suo e nessuno ci riesce mai veramente. Le variabili sono innumerevoli: l'argomento, l'affetto che ci lega ai diversi volumi, la loro altezza, larghezza e peso, ma anche le dimensioni del mobile libreria, la disposizione delle pareti e delle stanze di casa (i libri di cucina in cucina? I libri più letti sul comodino accanto al letto?). In più, si trasloca, si rompono convivenze (e si separano anche le librerie), si cambiano gusti. Il fatto è che i libri sono una tecnologia complessa: hanno una lunga storia, moltissimi usi, tradizioni estetiche disparate. Riuscire a tenere comodamente in mano un volume e decidere dove metterlo può sembrare un atto scontato, ma porta con sé il peso di secoli di addomesticamento del sapere: dalle tavolette alla pergamena al libro a stampa, dal tablinum degli antichi romani agli scriptoria medioevali alle boiseries vittoriane, dai monasteri ai palazzi nobiliari ai monolocali in periferia, i volumi hanno sempre richiesto un loro posto, un ordine, un metodo. Alessandro Mari, insieme a Ginevra Azzari e Matilde Piran, ci offre questo brioso manuale, dove la storia si mescola con la falegnameria, la filosofia con l'architettura di interni e il marketing editoriale con la vita quotidiana. Come dispongono i loro libri gli scrittori? Quanti libri contiene una libreria Billy di Ikea? È giusto disporre i volumi sullo scaffale per colore del dorso? O bisogna attenersi a un rigido ordine alfabetico (o cronologico)? Ci sono davvero risposte definitive a queste - e mille altre - domande?
Delle cinque parti del libro (introduzione a parte), mi sono piaciute (=ho trovato super interessanti) le prime tre. La quarta sull'ordine da dare ai libri e la quinta su muffe e altri compagni un po' meno. Si scoprono comunque un sacco di aneddoti e fatti curiosi dagli albori della parola scritta a oggi, che non sai di voler sapere!
La lettura di questi giorni è stata illuminante, mi ha portata ad approcciarmi con più consapevolezza verso i libri e le librerie di casa e osservare con maggiore interesse le quelle degli altri.
Gli autori con grande competenza e versatilità, toccano vari aspetti che riguardano il mondo della lettura: dal giusto grado di umidità nel quale andrebbero mantenuti i nostri amati volumi, alle forme di vita che talora si misurano in micron che possono minacciare la loro incolumità. Molte le curiosità, ho scoperto per esempio che fin dal 1938, L'Italia vanta un istituto nel quale si analizzano le patologie che affliggono il patrimonio librario e archivistico, i fattori che portano danno e le tecniche di restauro.
Molto interessanti le considerazioni sulle scelte che compiamo quando decidiamo di riporre i nostri libri in una libreria collocata in salotto, piuttosto che in un'altra presente magari nello studio o in camera da letto. Sono decisioni che fanno la differenza e parlano di noi e della nostra personalità. Quello che conta veramente è trovare l'ordine adatto a noi: "deve restituire la nostra anima fin dalla prima occhiata, e lo fa anche se i più schivi si augurano il contrario. Lascia trasparire personalità, la peculiarità della nostra intelligenza e le sue movenze". Attenzione dunque! La libreria di casa è una porta socchiusa dalla quale fa capolino la vostra anima.
Breve considerazione personale: i miei libri preferiti li conservo nella cabina armadio sotto un panno di stoffa: li ho letti svariate volte, sono molto rovinati, ma devono stare lì e nessuno può toccarli!
LIBRI, ISTRUZIONI PER L'USO è scorrevole e divertente, il tono è competente ma leggero. Si toccano svariati argomenti tutti coinvolgenti e super attuali, dalla forma del libro dalla storia originale e intricata ai vari generi letterari, con un'interessante parentesi dedicata alla definizione di libro classico.
Diverse e appassionanti le incursioni nel passato, belle le illustrazioni che infondono brio e freschezza. Alessandro Mari scende nel merito della libreria in quanto tale con grande competenza, legittimata anche dal suo passato come apprendista dal padre falegname, infatti scrive: "Questo libro nasce dalla voglia di ripagare almeno un po' il mio debito per quel falegname che per primo, nella sua maniera semplice mi ha insegnato che la libreria non è una semplice somma dei ripiani che la compongono ma il tentativo di tradurre in un ordine il modo in cui pensiamo il mondo", preziosi i suggerimenti. Non aggiungo altro! Come sempre: "no spoiler"!
Una lettura arguta, moderna e allegra per gli amanti dei libri, un manuale prezioso che racconta e informa con tono leggero. Consigliato!
“I libri nostri,i libri degli altri. Quando ci sono di mezzo i libri,pare esserci sempre un sottinteso di possesso. Un principio: mio,tuo. E invece, quando decidiamo di vivere insieme ad altri esseri umani,di avere dei compagni di vita oltre ai libri? Che succederà alle librerie che abbiamo creato? Bè,come tutto in questo mondo,anche le librerie si trasformano,cambiano,evolvono.”. ⭐️⭐️⭐️⭐️ Bello,bello,bello. Un inno all’amore per i libri,o meglio,per le librerie. Per chi,come me,ama l’ordine in ogni cosa e specialmente negli scaffali colmi di libri. Unica pecca di questo volume? Il capitolo sui tipi di legno…parte che a parer mio ,si poteva benissimo evitare. Questa la motivazione per cui ho dato 4 stelline invece di 5. Nel complesso un libro che stra consiglio!
Non può mancare una riflessione a più voci sui libri che spazi fra falegnameria e filosofia. Accolti e accasati fino a farli diventare libri definitivamente sistemati: come ci si può muovere? Gli autori ci daranno una serie di interessanti riflessioni, teniamone conto. I libri ce ne saranno grati e noi gioiremo con loro. Utile e interessante.