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Das Fell des Bären

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Domenico ha dodici anni ed è sempre vissuto nel villaggio dove è nato, ai piedi delle Dolomiti. La montagna è il suo mondo e questo mondo non ha segreti per lui. Gli piace guardare le cime mentre va a scuola, dove la professoressa gli racconta di Tom Sawyer, o attraversare i boschi mentre va al torrente a pescare, sognando avventure straordinarie. Continua a farlo anche se da un po’ di tempo tutti lo mettono in guardia, perché il rischio di imbattersi nell’orso di cui tanto si parla in giro è grande. Un orso ormai diventato una leggenda nella valle: terribile, gigantesco, feroce come da quelle parti non se ne vedevano più. E non riesce a credere che suo padre, sempre così distante, ubriaco, perso, sia lo stesso uomo che adesso vuole dare la caccia all’orso e vuole partire per quella spedizione sulle montagne insieme a lui, solo loro due, via per giorni e giorni a contatto con una natura aspra, selvaggia. Ma è proprio questo che accadrà.
Domenico sarà coinvolto in un’esperienza unica, spaventosa ed eccitante, dalla quale apprenderà che la natura, per quanto pericolosa, non sarà mai crudele come gli uomini. Un romanzo d’avventura che è insieme il racconto folgorante di una formazione, di ciò che succede per la prima volta, e che sarà per sempre.

159 pages, Hardcover

First published April 4, 2013

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164 people want to read

About the author

Matteo Righetto

26 books32 followers
Matteo Righetto è nato nel 1972 a Padova, dove insegna Lettere. Ha pubblicato Savana Padana (TEA, 2012), La pelle dell'orso (Guanda, 2013), da cui è stato tratto un film con Marco Paolini per la regia di Marco Segato, Apri gli occhi (TEA, 2016, vincitore del Premio della Montagna Cortina d'Ampezzo) e Dove porta la neve (TEA, 2017). Scrive articoli di cultura per Il Foglio. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue e, in particolare, L'anima della frontiera è diventato un caso letterario con traduzioni già avviate in molti paesi, tra cui Gran Bretagna, Australia, Canada, Germania e Olanda, prima ancora della sua pubblicazione in Italia.

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5 stars
77 (17%)
4 stars
159 (36%)
3 stars
152 (34%)
2 stars
36 (8%)
1 star
12 (2%)
Displaying 1 - 30 of 38 reviews
Profile Image for Sarah Kallus.
316 reviews197 followers
March 8, 2018
Ein Buch mit einer netten Geschichte, aus der man sich sicherlich etwas ziehen kann, wenn man will, die sicher für jeden eine Aussage hat, aber im Grunde genommen kam sehr wenig bei mir an. Die Erzählweise war okay, hat leider nicht ganz meinen Geschmack getroffen, konnte mich nur an ein, zwei Stellen ein wenig berühren. Die Charaktere waren vielseitig, aber dennoch für mich nicht intensiv genug ausgearbeitet. Von der angeblichen Poesie in den Worten habe ich nicht viel mitbekommen, aber das ist wohl Geschmacksache, wie alles andere auch.
Profile Image for yvonnelesenundso.
167 reviews43 followers
April 21, 2020
Leider eine Enttäuschung. Sprachlich 0815, kein Zugang zu den Hauptfiguren, keine Emotionen und ich habe letztendlich keine Ahnung was die Quintessenz des Buches ist. Schade.
Profile Image for Elvio Mac.
1,023 reviews22 followers
October 25, 2019
Domenico frequenta la seconda media ad Agordo di Belluno, un paese ai piedi delle dolomiti. Domenico ha quasi tredici anni, è un bravo studente e soprattutto un bravo ragazzino, gli piace imparare, è intelligente e curioso, l'unica cosa che gli manca è un buon rapporto con suo papà, Pietro Sieff, un uomo solitario, introverso e violento che è cambiato soprattutto dopo la morte di sua moglie. Siamo negli anni sessanta, la vita è dura soprattutto nei paesi di montagna, dura come la sua gente. Il fatto straordinario di questi posti e di questo tempo è un orso enorme che appare, uccide e divora animali con una ferocia senza precedenti. La paura è tale che questo orso diventa sempre più qualcosa di inafferrabile. I paesani ne parlano sempre, alimentando paure e ingigantendo la fama dell'animale. Pietro durante una sbronza all'osteria, dice che lo ucciderà, tutti lo prendono in giro e lo sfidano scherzando. Per scommessa un ricco abitante della zona, convinto di non poter perdere, gli offre un milione di lire se riuscirà nell'impresa. Quando Pietro deciderà di portare con sè il figlio nell'improbabile e pericolosissima avventura, verrà anche criticato e deriso, ma sarà proprio nel cammino insidioso tra le montagne e nella ricerca dell'orso che i due si riscopriranno padre e figlio.
Il libro scorre piacevolmente tra le descrizioni del territorio e le emozioni del ragazzo che ritrova un papà, una persona che credeva di odiare e che invece impara ad ammirare. Domenico si sente al sicuro come non gli era mai capitato, scopre cose della sua famiglia che non sapeva e ritrova quell'ammirazione che ogni figlio dovrebbe avere per il proprio padre. Ho scoperto da poco questo autore, è il suo terzo libro da cui è nato anche il film con Marco Paolini. Una lettura piacevole che restituisce un senso di realismo di quel tempo, sia per la narrazione dei luoghi che per i rapporti tra persone, siano esse conoscenti o parenti.
Profile Image for Antonella Montesanti.
1,104 reviews25 followers
September 9, 2013
Libro molto bello, dove lo scrittore analizza in silenzio il
rapporto tra un padre e un figlio.
Ambientato nel 1960 in un villaggio ai piedi delle Dolo-
miti questo romanzo è straordinario, le figure di questo
ragazzino orfano di madre, tanto bisognoso di affetto,
e di questo padre burbero nei modi tanto da non riusci-
re a farsi amare da nessuno dei suoi compaesani, tocca-
no il cuore del lettore in maniera quasi disarmante.
Uno scenario a stretto contatto della natura, senza tanti
fronzoli ma ricchissimo di sentimenti, che trova il suo
culmine nella parte finale quando si parla della devasta-
zione portata dal crollo della diga del Vajont, con tanti
morti e tanto dolore, che fa riflettere su come la natura
a volte può farci tanto male.
La notizia che questo libro sarà adottato da molte scuole
medie e superiori come testo di narrativa non può che
farmi molto piacere.
Profile Image for Martina Sartor.
1,231 reviews41 followers
January 17, 2018
Chi è davvero El Diàol?
Alla fine non puoi non chiedertelo. Se la furia dell'orso che imperversa nelle montagne dolomitiche si porta via animali e anche indirettamente una vita umana, la furia e avidità dell'uomo si porterà via ben di più, molto di più.
Mi è piaciuto moltissimo come Righetto ha abilmente disseminato gli indizi che dovrebbero far riflettere il lettore sull'epoca in cui è ambientato il libro e sulla vicenda reale che fa da sfondo finale alla storia. Una scena, quella finale in cui Domenico arriva nella valle con il suo carro e la sua Isotta, straziante e dolorosissima, una ferita ancora aperta per troppe persone.
Profile Image for Tina (Sips & Scares).
277 reviews20 followers
November 24, 2017
Auf einer längeren Busfahrt habe ich mir dieses kleine Schätzchen von Buch zu Gemüte geführt. Bereits nach den ersten Seiten ahnte ich, dass dieses Buch ein kleines Highlight wird, ganz in der Art wie Seethalers „Ein ganzes Leben“ oder Cognettis „Acht Berge“. Und ich sollte Recht behalten, denn auf nur knapp 160 Seiten schafft der Autor es, eine wahnsinnig rührende, wunderbare Geschichte zu erzählen: Domenico leidet seit dem Tod seiner Mutter unter den immer schlimmer werdenden Launen seines Vaters Pietro. Dieser ist stets schlecht gelaunt, schreit viel und wird des öfteren auch gewalttätig. Obwohl Domenico nur die besten Schulnoten nach Hause bringt, interessiert sich sein Vater herzlich wenig für seinen Sohn; alles was für ihn zählt ist die freie Natur vor der Tür: die Dolomiten. Als immer mehr Gerüchte von einem gigantischen Bären aufkommen, der Wild reißt, einen ekelerregenden Gestank und übel zugerichtete Kadaver hinterlässt, trauen die Dorfbewohner in den Bergen ihren Ohren kaum. Doch leider gibt es immer wieder Fälle, wo Anwohner ihre Herde verlieren oder nachts von grauenerregendem Geschrei aufgeschreckt werden. Während die Männer des Dorfs sich in der örtlichen Kneipe treffen, um die neusten Bären-Berichte auszutauschen, legt Pietro, der Außenseiter des Dorfs, es darauf an, eine Wette mit einem der Männer abzuschließen: Er würde diesen Bären eigenhändig töten! Ungläubig bietet im der Wettpartner dafür nicht weniger als eine Million Lire. Kurzerhand bricht Pietro am nächsten Tag mit seinem Sohn im Schlepptau auf in den Wald, um sich dem Monster zu stellen. Es wird eine anstrengende Reise, und nach und nach gelingt es Pietro, sich für seinen Sohn zu öffnen…

Nirgendwo fühlte Domenico sich so wohl wie am Wasser. Das Angeln bot ihm Gelegenheit, für sich zu sein, weit weg vom Zorn und den schwieligen, harten Händen seines Vaters Pietro. Dann warf er die Angelschnur aus, lauschte dem Rauschen des Flusses und ließ sich von den Bildern forttragen, die ihm durch den Kopf gingen und sein Herz bewegten.

Hach, was für ein leises und doch gewaltiges Buch! Matteo Righetto hat es mit „Das Fell des Bären“geschafft, mich aus der Reserve zu locken. Innerhalb weniger Seiten habe ich mich auf die Geschichte eingelassen und mit dem jungen Domenico mitfühlen können – aber auch mit seinem Vater. Zugegeben, dieses Buch ist nicht unbedingt außerhalb meiner Komfortzone, sondern genau ein solches, wo ich bereits vorher wusste, dass es toll wird. Zudem habe ich noch erfahren, dass es verfilmt wurde, da steht mir noch ein Leckerli bevor! 🙂 Dieses Buch ist jedenfalls zwischen den übrigen Büchern, die ich die letzte Zeit gelesen habe, herausgestochen und konnte mich komplett überzeugen. Man erfährt nicht allzu viel von den Charakteren, gerade genug, dass es für die Länge des Buches genügt, aber das tut der wunderbaren Geschichte keinen Abbruch. Die Erzählsprache ist wunderbar, leicht und schnörkellos; man hat das Gefühl, dass kein Satz überflüssig ist. Die Charaktere wurden vom Autor liebevoll gestaltet, sodass man als Leser „mittendrin statt nur dabei“ ist. Pietro leidet auch nach zwei Jahren noch an dem Tod seiner Frau und zieht sich immer weiter in sein Schneckenhaus zurück. Für seinen Sohn hat er nicht mehr übrig als ein paar kalte Worte. Doch als er mit seinem Sohn den schwierigsten Weg seines Lebens antritt, um den Riesenbär niederzustrecken, taut er doch langsam auf und vertraut seinem Sohn allerhand Dinge an; über seine Mutter Claudia, über diese Hütte im Wald, über Dinge, die wichtig sind.

Die vollständige Rezension findet ihr auf dem Blog: http://killmonotony.de
Profile Image for Wendy B. ☃️.
151 reviews14 followers
July 20, 2021
La pelle dell'orso è un romanzo ambientato negli anni Sessanta, che comincia come una fiaba e finisce come una tragedia. Meglio saperlo prima di iniziare la lettura. Il dolcissimo Domenico, protagonista della storia, ha 12 anni e vive a Colle Santa Lucia con il padre, uomo chiuso in se stesso da quando è morta la moglie. Il ragazzino sente tanto la mancanza della mamma e vorrebbe che il papà fosse meno brusco nei suoi confronti. Domenico, infatti, è un figlio modello a cui non si può non voler bene: è studioso, aiuta in casa e va a pesca. Inoltre, è un sognatore che adora l'autunno e le montagne che circondano la sua casetta.

Pietro Sieff, ovvero suo padre, è un falegname a cui nessuno affida più un lavoro e che si beve i pochi soldi che ha all'osteria. Fino a quando, un giorno, si presenta un'occasione d'oro. Mentre tutti bevono e parlano di El Diàol, un orso feroce che sbrana gli altri animali come se niente fosse, Sieff propone di ucciderlo in cambio di una ricompensa. Mario Crepaz, ricco negoziante e proprietario di appartamenti, accetta di pagare un milione di lire per vedere quell'orso finalmente morto. Il giorno seguente Pietro e Domenico Sieff partono all'avventura e, man mano che procedono, Pietro si apre con il figlio e sembra che il legame spezzato tra i due possa ricucirsi.

Quella che fino a qui può sembrare una fiaba si trasforma in tragedia, perché la vita ha sempre brutte sorprese in serbo e il piccolo Domenico si troverà a dover crescere in fretta.

Lo stile dell'autore è scorrevole e la storia si legge volentieri, anche se avrei preferito che fosse più leggera. Una nota estremamente positiva è data dalla tenerezza che trasmette il piccolo "Menego" al quale è impossibile non affezionarsi.
Profile Image for Solo un’altra pagina.
63 reviews108 followers
March 11, 2020
È la storia di Domenico e di suo padre Pietro, un uomo che dopo la morte della moglie è diventato duro, schivo, chiuso in se stesso e, anche con il figlio, ha perso quasi ogni relazione. All’improvviso però le cose cambiano, nel bosco vicino al paese compare un orso enorme e crudele, sarà proprio Pietro che sfiderà la sorte decidendo di partire con il figlio a caccia dell’animale.
Il legame padre figlio nei libri mi piace sempre moltissimo, in questo romanzo poi è trattato benissimo; Domenico parte con il padre, intimorito gli corre dietro senza sapere dove stanno andando, in silenzio per non farlo arrabbiare ed è incredibile che il viaggio più bello insieme al padre sarà anche il più pericoloso.
E poi c’è il bosco, la natura, gli animali che hanno una grande importanza nel romanzo, sentiamo le vesciche sui piedi, la fatica delle salite, il freddo e il buio della notte, i crepitii tra le foglie, rami che si spezzano e il silenzio, ma soprattutto sentiamo la paura dei protagonisti.
Mi è piaciuto tanto, breve ma intenso, quasi romantico sotto certi punti di vista, vi lascerà con il fiato sospeso e magari vi strapperà anche una lacrima, ma io non posso fare altro che consigliarvelo.
Instagram: @solo_un_altra_pagina
Profile Image for Caterina Gemelli.
28 reviews1 follower
March 1, 2020
Un romanzo di formazione ambientato tra le montagne. Un padre e suo figlio tredicenne partono per cacciare un orso dalle sembianze demoniache che si aggira per i boschi della zona. In palio non ci sono solo un milione di lire (il romanzo è ambientato negli anni Sessanta): c'è anche il rapporto tra i due, praticamente inesistente, per varie ragioni che si scoprono durante la lettura. Nel momento in cui, finalmente, il padre instaura un vero rapporto con il figlio, ecco che "el Diàol" (la tremenda creatura che stanno cercando) si profila all'orizzonte. Sul finale tragico irrompono eventi ancora più drammatici della storia italiana. Da leggere tutto d'un fiato, anche perché è cortissimo; piacerà ai ragazzi, ma anche gli adulti troveranno un significato profondo nella vicenda.
519 reviews1 follower
August 3, 2023
Una storia al contempo dolce e ruvida, come può esserlo anche la natura in cui vivono i protagonisti: Domenico, la sua famiglia e il piccolo paese sulle alpi bellunesi che nel 1963 affronteranno sfide importanti e significative.
Ho apprezzato molto la descrizione degli ambienti naturali, dello spazio che viene dedicato alla montagna, la resa vivida delle immagini che si riescono a "vedere" attraverso gli occhi dei protagonisti.
Degno di nota è sicuramente anche il rapporto tra Domenico e Pietro, si sviscera piano piano ma regala dei brevi dialoghi commoventi che ne rivelano la profondità.
Profile Image for Marcello.
305 reviews10 followers
January 7, 2024
Una bella storia che, però, mi pare rimanga incompiuta. Rimane come sulla superficie delle storie e delle idee.
La stessa divisione in capitoli di poche pagine (alcuni addirittura di una riga soltanto!) non mi convince, ed il finale mi sembra affrettato.
Profile Image for Marina.
34 reviews
July 17, 2024
scrittura molto scorrevole e storia intrigante piena di riflessioni. un viaggio triste di riconciliazione con il padre del ragazzo ma con un finale inaspettato. divorato in due giorni, 150 pagine di meraviglia. consigliatissimo
Profile Image for Torsten Wieland.
45 reviews
Read
August 9, 2024
Mein Bergurlaubbuch 2024. Eine in 1963 spielende Erzählung. Tolle Beschreibung der Landschaft und der Lebensumstände, in denen sich der 12-Jährige Domenico bewegt. Eine Geschichte um die Beziehung zu seinem Vater Pietro. Ein kurzes Buch, das dem Wandel dieser Beziehung zu wenig Raum bot.
Profile Image for Tiziana.
553 reviews2 followers
August 31, 2024
Non un romanzo ma un racconto lungo.
Scorrevole la prosa, bella l'ambientazione, modesta la descrizione dei personaggi.
Dolce e struggente in certi tratti, interessante anche l'intreccio tra racconto e la tragedia del Vajont.
Finale approssimativo.
546 reviews3 followers
November 27, 2024
Tyylikäs, pelkistetty tarina lapsuuden taitteesta ja vuoristoelämästä Dolomiiteilla. Paolo Cognettin tyyli tuli mieleen, eikä alussa siteerattu Hemingwaykään kovin kaukana ole. Tämän jälkeen lukulistalle tulee lisää Righettoa.
Profile Image for Giulia Zanfi.
175 reviews16 followers
May 5, 2017
Un romanzo di formazione: ho apprezzato il rapporto tra padre e figlio anche se avrei analizzato meglio il loro legame. C era ancora molto da dire.
Profile Image for Sergio Peter.
Author 6 books38 followers
December 1, 2019
Uno dei migliori libri di narrativa usciti in Italia negli ultimi anni.
Profile Image for Camilla Bellati.
3 reviews1 follower
November 19, 2020
Un piacevole racconto lungo. Scorrevole ma manca un po' di approfondimento sui personaggi e tutto sommato ho trovato alcune parti abbastanza scontate.
11 reviews
June 2, 2021
Libro che da’ grandi emozioni!!! La montagna da vivere nella sua interezza
27 reviews1 follower
June 18, 2024
Avevo aspettative alte. Buon libro ma non è tra i miei preferiti di questo autore. Rimane comunque un buon libro, che consiglio.
Profile Image for Agustìn.
26 reviews
February 15, 2025
Mi è rimasta impressa, in modo indelebile, la scena dell’incontro con l’orso: “Absolute cinema” con Scorsese in bianco e nero che alza le mani in aria.
Profile Image for Jake Markarian.
50 reviews1 follower
April 19, 2025
a perfectly fine read for a tween. less enjoyable round 2. sorry matteo i’m sure you’re a perfectly fine man.
Displaying 1 - 30 of 38 reviews

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