Darshan è una città divisa. Una ribellione sull'orlo della guerra civile la sta dilaniando. Questo, però, Sharel non lo sa. Dalla sua stanza può solo intravedere le sagome della città e sentirne la voce. La sua vita è tutta dentro a quel luogo, ma non lo sarà per molto. Quella ribellione, così simile a ciò che sta avvenendo dentro di lei da dieci anni, sta per irrompere in quella camera.
Predatori è il romanzo d’esordio di @jessica.sanguettoli uscito il 13 Dicembre su Amazon, sia in ebook che in cartaceo🔥
La seguo da qualche mese ormai, mi ha affascinata subito con la sua anima vintage e delicata, non ho resistito ad acquistare immediatamente il suo libro avendone già letto i primi capitoli in anteprima 🤓
È un romanzo di genere low fantasy, comprende quindi alcuni elementi magici ad arricchire una storia già molto carica e potente di per sé 🔥
La protagonista della storia è Sharel, la ragazza spezzata. Ha 17 anni ma non ha vissuto un solo giorno. La sua stanza è la sua prigione.
Sharel viene drogata e resa un burattino senza capacità motorie da quando aveva 7 anni. La sua mente però è attiva, le tiene compagnia e le chiede di reagire. Ma non può, non in quelle condizioni.
La sua vita prende una svolta inaspettata quando la ribellione invade Darshan, la città che lei fino a quella notte poteva guardare solo dalla finestra.
È finalmente libera.
Libera di riprendere possesso del suo corpo. Mettersi alla prova. Imparare come funzionano il mondo, i sentimenti e le persone.
Inizia un percorso di apprendimento insieme ai suoi compagni, i Predatori, che la aiuteranno a rinascere e diventare non solo una donna ma una guerriera potente.
Jessica ha una scrittura accurata e scorrevole, le parole hanno sempre un significato specifico e nulla è lasciato al caso 🔥
Ha raccontato una storia drammatica, una vita in costante sofferenza nonostante si evinca da subito la forza interiore di Sharel e la sua voglia di rivalsa sull’ingiustizia che le è stata riservata dalla sua stessa famiglia. Ci sono stati momenti in cui avrei voluto abbracciarla, mi sentivo come se una mano mi stritolasse il cuore 😢
Ho apprezzato molto i personaggi, tutti costruiti con un certo spessore e l’elemento delle voci che mi ricordava un po’ l’angelo e il diavolo sulla spalla, strappandomi qualche sorriso 🤭
Travolgente. Profondo. Sadico.
Predatori è un romanzo da leggere tutto d’un fiato e non vi risulterà difficile farlo.
Questo romanzo dimostra che un Fantasy non deve per forza far parte di una saga enorme e complessa, ma essere anche il messaggero di una singola riflessione dell'autrice. In questo caso, preparatevi ad uno scorcio di crudeltà e durezza, un romanzo che porta la voce di una ribellione e di un mondo in cui non esistono buoni o cattivi, ma esseri umani che vogliono sopravvivere. Se affrontate questo romanzo con questa idea in testa non sentirete il peso del poco spazio dato a temi come la magia, la religione e la politica, che in questo caso sono solo lo sfondo di un romanzo che non vuole mostrare la bellezza di un complesso worldbuilding, ma la crudeltà dell'essere umano.
Nota super positiva è lo stile della scrittrice: a tratti un po' stridente per i miei gusti, frasi troppo corte e alcune troncate, ma è un gusto prettamente personale. A volte mi sono confusa con i soggetti, soprattutto nelle scene affollate (chi dice qualcosa o chi fa qualcosa non si capisce subito e ciò rallenta l'azione), ma è solo un elemento da limare. In generale, ho apprezzato tantissimo le similitudini e il lessico molto creativo.
La stella in meno è per i personaggi. In un romanzo che si concentra sulle vicissitudini della protagonista e poco su ciò che la circonda, credo che si dovrebbe concentrare di più sui personaggi, che appaiono troppo abbozzati, soprattutto nelle motivazioni che li spingono a compiere determinate azioni (sembrano tutti troppo mossi da una sete quasi inumana). Inoltre, vista la protagonista molto complessa che fatica a instaurare un rapporto con il lettore (e ci credo, dieci anni ferma a letto condizionerebbero chiunque), avere dei personaggi secondari più solidi avrebbe aiutato molto il lettore nel capire di più questa guerra; non per capire chi è nel giusto, ma per capire le vere motivazioni dietro le loro azioni (tutti i soldati sono uomini spietati e crudeli, ad esempio). Falx stesso, che potrebbe sembrare il più sfaccettato, invece è quello che mi è sembrato più incoerente: aiuta una ragazza nobile (nonostante lui fosse lì per uccidere i nobili) dicendo che lo ha fatto perché ha visto in lei una forza e un coraggio mentre stava subendo una violenza da parte di un soldato (chi sarebbe stata ferma ad accettare??). Quello che dovrebbe essere l'elemento che mostra un barlume di bontà in questo mondo io l'ho percepito più come incoerenza (lei sì e tutte le altre donne e bambine uccise no?). Inoltre, lei è invalida quando la salva e lui non sa che la sua invalidità è indotta, quindi portarsi dietro una nobile e invalida durante una ribellione non mi sembra una mossa intelligente e di un leader della stessa ribellione che ha ucciso il padre di lei. Inoltre, tutti si comportano come se sapessero che la sua invalidità andrà via...perché lo sanno? Questo discorso non vale solo per Gorn, personaggio coerente fino alla fine e che ho apprezzato. Aggiungo anche Nootau: è lo stereotipo dell'insicuro che si mostra forte con i deboli e cerca l'approvazione del gruppetto che si porta dietro, ma almeno è caratterizzato coerentemente.
Commento super personale: credo che il problema sia la terza persona focalizzata su Sharel. In un romanzo come questo un alternarsi di POV e una terza persona onnisciente avrebbe fatto la differenza. Comunque è un romanzo più che godibile, anche solo per lo splendido stile. Io che ultimamente ho difficoltà a stare dietro a saghe fantasy giganti l'ho davvero apprezzato perché mi ha permesso di leggere un romanzo fantasy e godermi una lettura diversa dalle altre senza dover comprare dieci libri!
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Sono stata colpita dal blocco del lettore e solo in questo gennaio passato sono finalmente riuscita a leggere qualcosa.
Sono state tutte letture che ho amato e ‘’Predatori” é una di queste senza ombra di dubbio.
La protagonista di questo libro è Sharel, un personaggio che mi ha davvero sorpresa e che ho trovato molto originale. La ragazza non ha mai avuto vita facile, si è sempre sentita vuota e spezzata.
Andando avanti con la lettura Sharel percorre una grande crescita e la sua apparente fragilità viene eliminata da un grande coraggio, ho apprezzato molto come é stata caratterizzata e sicuramente non dimenticherò non la dimeticheró facilmente.
In alcuni momenti mi sono sentita proprio come lei e forse é per questo che mi é rimasta impressa cosí tanto.
Tutto cambia quando un gruppo di ribelli chiamati “Predatori” fa irruzione nella sua vita e finalmente la nostra protagonista comincia a sentirsi parte di qualcosa.
A poco a poco inizia a conoscere se stessa e a capire di cosa è capace, insieme ai Predatori impara a combattere, diventando una guerriera dall’armatura bianca, speranzosa di riportare la giustizia a Darshan, la sua città.
Devo ammettere che mi sono affezionata ai molti personaggi incontrati durante la lettura, sono stati caratterizzati talmente bene che non ho potuto fare altrimenti.Da ciò si deduce il grandissimo lavoro che ha fatto la scrittrice.
Ho apprezzato anche i dialoghi che a mio parere sono il punto forte del libro, molto spesso mi sembrava di far parte della conversazione da quanto li ho trovati realistici.
Non è un fantasy rosa e fiori, anzi tutt’altro e proprio per questo mi è piaciuto , finalmente ho letto qualcosa di diverso dal solito. Le scene di combattimento sono descritte divinamente e mi sembrava proprio di combattere insieme ai personaggi di questa splendida storia.
Unica nota dolente che ho riscontrato è il worldbuilding, lo avrei preferito più caratterizzato ma è una cosa davvero minima in confronto a tutto ciò che ha di bello questo libro.
Che dire, Predatori mi ha stravolta completamente, mi ha emozionata e ammetto di aver pianto alla sua conclusione.
Se cercate qualcosa di diverso dal solito e soprattutto non banale ve lo consiglio con tutto il cuore perché ne vale davvero la pena, vi innamorerete della storia di Sharel, ve lo garantisco.
Ringrazio di cuore Jessica per la copia digitale, voglio farle ancora i miei piú sinceri complimenti e non vedo l'ora di leggere altro scritto da questa ragazza cosí di talento.
Questo romanzo mi ha sorpresa un sacco. È molto diverso dai generi che leggo di solito, ma mi è piaciuto moltissimo. Lo stile di scrittura è molto dinamico e riesce a tenerti incollato alle pagine. La trama, poi, è sviluppata in maniera impeccabile.
Sharel, la protagonista, vive prigioniera nella sua stessa casa, per via di sua madre e di suo padre, troppo debole per ribellarsi alla moglie. Il fratello e la nonna sono le uniche persone che la trattano come se fosse normale. Anche se Sharel, normale, non lo è di certo. Lei ha qualcosa che nessuno ha: può controllare la materia con la mente. Può trafiggerti il cuore con una spada senza muovere un muscolo. Questo potere rappresenta la sua forza, ma anche la sua debolezza. Sharel sente delle voci nella sua mente. Ognuna di esse è come se avesse una coscienza a sé. Perciò Sharel spesso è confusa, non sa come affrontare le cose e si affida a loro. Nonostante questo ha una grandissima forza. Riesce a rialzarsi innumerevoli volte, anche dopo aver passato le peggio cose.
Le vicende della protagonista avvengono sullo sfondo di una lotta tra nobili e cittadini, in medio oriente. Lei stessa si schiererà a fianco di una delle due fazioni, in particolare con i Predatori.
Mi è piaciuto davvero molto questo libro, anche il finale. Credo che l'autrice non avrebbe potuto trovare epilogo più azzeccato. Ve lo consiglio, anche se non amate il genere. È un low fantasy psicologico, come lo definisce l'autrice stessa, perché si basa sulla mente di Sharel e su come lei vede il mondo attraverso essa. È anche un po' drammatico, ma posso assicurarvi che ne vale la pena leggerlo.
🌹"La paura è più forte del dolore, a volte. Si preferisce restare nella prigione che si conosce bene, piuttosto che affrontare l'ignoto. Anche se significa essere liberi."
"Era questa, la guerra. Un intrico di rovi sotto la pelle, l’odore del sangue dentro la testa, furia e freddezza, eccitazione e terrore.” 𝓙𝓮𝓼𝓼𝓲𝓬𝓪 𝓢𝓪𝓷𝓰𝓾𝓮𝓽𝓽𝓸𝓵𝓲, 𝓟𝓻𝓮𝓭𝓪𝓽𝓸𝓻𝓲
Al principio del romanzo, Sharel è una giovane donna 𝘴𝘱𝘦𝘻𝘻𝘢𝘵𝘢, ancora inconsapevole delle sue reali capacità – nello specifico, di ciò che è in grado di fare con la propria mente. Ed è soprattutto inconsapevole del fatto che sta per abbandonare quella vita 𝘢 𝘮𝘦𝘵à per divenire una potente guerriera all’interno di un conflitto atto a capovolgere le sorti di Darshan. Sarebbe scorretto definire quest’ultima la città che fa da sfondo alla vicenda: uno degli aspetti che più mi ha colpito della scrittura di Jessica, è stata la sua straordinaria abilità nel descrivere i luoghi del racconto, in grado di renderli talmente vividi da trasformare Darshan in un personaggio a sé stante, che respira e si muove intorno alla protagonista. E credo anche che il culmine della bravura dell’autrice sia da riscontrare nelle descrizioni che fa delle battaglie, che divengono poetiche senza mai perdere i loro aspetti più violenti e angoscianti. Per cui, se è vostra convinzione che “Predatori” possa essere un romanzo da affrontare con leggerezza, avete torto: raccontata con toni psicologicamente perturbanti, che mi hanno ricordato numerosi romanzi distopici molto apprezzati, la guerra diviene mezzo per scandagliare le anime di ogni personaggio, che rivela la propria reale natura solo una volta impugnata una sciabola. Il finale, poi, ha il vigore di un racconto epico.
Un libro che ti coinvolge e sconvolge. Un romanzo intenso che tocca l'animo con una forza ed una delicatezza in grado di bruciare. Si insinua in profondità con prepotente crudezza; ti confonde, ti scuote, ti costringe ad aprire gli occhi attraverso la psicologia dei suoi personaggi, le loro vite le loro azioni... E sono proprio questi dettagli a permettere al lettore di sondare il proprio animo, di catapultarsi a Darshan assieme allo spirito ferreo, ma messo a dura prova dalla sofferenza, della protagonista del romanzo: Sharel... Personaggio che mi ha trasmesso molto, che mi ha sorpresa spesso e nella quale mi sono ritrovata, in particolari situazioni del suo vissuto. Una giovane donna costretta a crescere velocemente al passo di una crudeltà ingiusta, con un animo ed un potere indomito che lei stessa, così come il lettore, non smette mai di scoprire. L'intero romanzo ha instillato in me, fin dalle prime pagine, emozioni e consapevolezze, merito anche dello stile dell'autrice: semplice, coinvolgente ed insolito, per le mie consuete letture.
Predatori fa riflettere, insegna, e permette di guardare oltre. Oltre ciò che si pensa di conoscere, oltre la superficie, oltre sé stessi. Rivela l'intensità e la complessità dell'animo umano, con tutti i suoi pregi e i difetti, mostrandolo come un percorso continuo di crescita, scelte e certezze, riflesso anche, e soprattutto, nella vita di tutti i giorni.
I miei complimenti all'autrice, persona che stimo molto e dalla quale aspetto altre bellissime opere!
Sharel ha vissuto solo da bambina, poi, l'oblio. Per motivi che possiamo solo immaginare viene costretta a letto tramite medicinali dalla sua famiglia che le dimostra affetto solo nell'andarla a trovare nella sua camera e pagando chi si occupa dei suoi bisogni fisici. Nel frattempo, la sua mente è abbandonata a sé stessa. Un giorno però la sua casa viene attaccata e lei tratta in salvo, sarà l'inizio della sua rinascita e la scoperta dei subbugli di una città governata ingiustamente. ⠀ Ho apprezzato molto la prima parte in cui vengono descritte le difficoltà fisiche di Sharel, la sua lotta mentale, le domande che si pone sul mondo che per gran parte le è nuovo a causa della reclusione durata anni. C'è una grande cura per i dettagli. Poi circa da metà libro la presa sulla narrazione si perde un po', la situazione diventa più confusa. Tra gli intrighi, i colpi di scena e un paio di incongruenze e stereotipi evitabili, diventano meno chiari gli eventi nonostante la storia non sia complessa nelle dinamiche. ⠀ Il finale mi ha stupito e dato qualche spiegazione, ma me ne sarei aspettata qualcuna in più perché la figura di Sharel è molto intrigante e avrei voluto approfondirla meglio. ⠀ Predatori è il primo romanzo pubblicato da Jessica Sanguettoli. Non è perfetto, ma la cura coi cui è stato scritto è evidente e la lettura è stata piacevole. Di potenziale ce n'è secondo me, sono curiosa di sapere cosa produrrà in seguito!
Diciamo 4,25⭐️ e mi sento anche in colpa ad averglielo abbassato. Sarebbe bastato davvero qualche approfondimento/accortezza in più e sarebbe stato un 5 stelle immediato.
Ve ne parlerò meglio quando mi sarò ripresa da questa lettura, davvero entusiasmante. Fatevi turbare.