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320 pages, Kindle Edition
Published January 3, 2021

“D’altronde noi siamo così, siamo ragazzi di strada, di mondo. Di droga, fumo e alcol. Ci vestiamo di tatuaggi, di abiti strappati, di provocazioni e di orgoglio. Ci sentiamo soli, abbandonati da tutto e tutti. E ci stringiamo tra noi, ci facciamo scudo a vicenda. Nemmeno ci accorgiamo che, invece, ci stiamo solo ammazzando reciprocamente.”
“Mica mi fai paura, principe stronzo. Ti ho visto con i tuoi figli. Ti ho guardato quando pensavi di non essere visto. Non ci credo che saresti capace di farmi del male.
Eppure tremo. Lo senti?
Una foglia scossa dal vento.
Senza nessun rumore.
Lo senti?”

“Voleremo in alto, così in alto che salteremo sulle loro teste di cazzo.
E io non sarò più una spettatrice passiva della mia vita.
Sarò la regina.
La regina ribelle.”


Sei nociva, ragazzina. Sei veleno che, goccia dopo goccia, annienta le mie sicurezze, il mio buon senso, la mia determinazione.
E non riesco a fermarti.
Non ho un antidoto per combatterti.
Dolce io? No, Blue. Io sono sempre la stessa erba selvatica che nessuno coglie. Ho il fuoco negli occhi, la rabbia nel cuore. Se guardi bene, la vedi lampeggiare in fondo alle mie pupille.
Mi trasformo nelle piume di un soffione e Blue è il vento che le trascina via con sé. In un altro mondo. Lontano anni luce.

Buongiorno Colours, inizio questo 2021 con il botto, con una favola moderna, scritta dalla magistrale penna di Daria Torresan.
Sto parlando di Rebel Queen l’ultima sua pubblicazione Self da solista.
Ho scritto favola, sì, perché una storia con la presenza di una Strega cattiva, di un Orco, di una principessa, di un Principe stronzo e di una regina ribelle, come altro potreste definirla?
Ma, parliamo di quest’ultima, la Rebel Queen, la nostra protagonista.
Rebel Watts era solo una tredicenne quando per la prima volta vide Blue Dushan.
Tredici anni, troppo pochi per immaginare che, quell’uomo, un giorno, sarebbe diventato qualcosa di più di un misterioso vicino di casa.
Troppo pochi per prevedere che, le loro strade, si sarebbero incrociate, scontrate, intrecciate e annodate e che, qualcosa di grande, di rumoroso, di pesante e potente, li avrebbe legati per sempre… inevitabilmente.
Tre anni dopo, Rebel, è una studentessa, all’ultimo anno del liceo, in cerca di un lavoro come baby-sitter.
La sua vita non è mai stata semplice. Figlia di una donna tanto innamorata da non accorgersi si essere stata solo un giocattolo nelle mani di un uomo, una donna che, sorride fuori ed è distrutta dentro.
Un uomo, con un ruolo di prestigio nella comunità, una famiglia già sua, che è all’oscuro di tutto, un Orco, che, reputa la nascita di Rebel, un errore, una disgrazia, una vergogna e che, in quella donna, la madre di Rebel, ha trovato solo una ventata di libertà e giovinezza.
Un brivido proibito o una perversa fantasia.
Io sono la sua vergogna. Sono il simbolo del suo errore, della sua bugia, del suo peccato. L’ammaccatura sulla sua corona. Lo strappo sul suo mantello. Il difetto della sua immagine perfetta.
Avrebbe voluto lavare la sua coscienza con un cospicuo assegno ma le Watts non ci stanno e per questo, sono costrette a barcamenarsi tra ristrettezze economiche e lavoretti saltuari.
A tal proposito, una proposta di lavoro per Rebel arriva dalla sua vicina di casa, una principessa dall’aria altezzosa, una maniaca del controllo e lei, dovrà fare da baby-sitter ai suoi due gemelli.
Ma, se da una parte, l’offerta è allettante e potrebbe garantirle un’entrata economica capace di non gravare troppo sulle spalle della madre, dall’altra, Rebel, è consapevole che, tra quelle mura, dovrà fare i conti con lui, il marito di Charmaine: Blue Dushan.
E sarà proprio in quel momento, sul ciglio della porta al momento delle presentazioni, che, le scintille voleranno e il principe stronzo si dimostrerà degno di quel soprannome.
Mica mi fai paura, principe stronzo. Ti ho visto con i tuoi figli. Ti ho guardato quando pensavi di non essere visto. Non ci credo che saresti capace di farmi del male. Eppure tremo. Lo senti? Una foglia scossa dal vento. Senza nessun rumore. Lo senti? Mi hai appena guardato le labbra. Solo un secondo, poi hai distolto immediatamente gli occhi. E ora io ho guardato le tue e… e mi sono ricordata di stanotte. Già, tu non ne sai niente, ma è successo qualcosa. E ora che ci ripenso tremo un po’ di più. E non riesco a guardarti negli occhi, così ti riguardo di nuovo le labbra. E…
Blue, non la reputa all’altezza di prendersi cura dei suoi figli, con il suo skate, quei capelli tinti di rosa, la pancia scoperta con l’ombelico ornato da un piercing e i suoi tatuaggi, Rebel, è solo una mocciosa, l’incarnazione di una piccola Sailor Moon, un’irriverente dolce tentazione che, dopo tanti anni, gli muove qualcosa dentro e così, non dovrebbe essere, hanno diciotto anni di differenza, lei è così fresca e candida, piena di speranze ed illusioni e lui…
Lui, rischierebbe di sporcarla.
Una guerra a singolar tenzone, chi avrà la meglio?
Istinto o Ragione
Innocenza o Maturità
Testa o Cuore
Anima o Corpo
Rebel o Blue
Per scoprirlo l’unica cosa che vi resta da fare è schettinare tra le pagine di Rebel Queen.
Sei ingenua, sconsiderata, impulsiva e menefreghista. Per questo non lo capisci. Mi volto a guardarla e cerco altre parole che mi aiutino a tenerla al suo posto. E sei bella. Dannatamente e incredibilmente bella. E io sono pazzo. Pazzo perché sto sul serio pensando di mandare all’aria tutti i miei principi e prendermi quella bocca sfacciata, quel corpo delicato, quell’animo fiero. Sì, sono decisamente pazzo. Mi sa che sono pazzo di te.
Che io reputi la penna di Daria Torresan magistralmente impeccabile non è un mistero, ho adorato tutte le sue precedenti pubblicazioni sia come singola autrice sia in coppia con Brunilda e, dopo le emozioni provate con Forbidden sapevo che nulla sarebbe stato più come prima.
Ogni volta che mi tuffo tra le pagine di un suo romanzo, non so mai cosa ci troverò all’interno, ma, resto consapevole che, il mio mondo, verrà sconvolto dalla conoscenza dei suoi personaggi.
Lo so cosa vorresti, piccola tentatrice. Vuoi che ti dica che mi è piaciuto il tuo bacio, che non riesco a smettere di pensarci, che vorrei assaggiarti ancora e ancora. La pelle, le labbra, tutto. Ma in realtà non hai bisogno che ammetta nulla, lo sai da te. Lo vedo da come mi guardi che lo sai. Eppure, io continuerò a negarlo, continuerò a sfuggirti. A fuggire. Lo faccio per te, dolce tentazione.
La sua capacità di permettere al lettore di entrare in simbiosi con i protagonisti attraverso le minuziose descrizioni non solo del loro aspetto esteriore ma anche di tutte quelle emozioni e sentimenti che li caratterizzano, ce li fa amare sempre più, ci fa sperare per loro e per la loro felicità.
Complimenti Daria, chapeau!
Rebel e Blue, sono due protagonisti estremamente diversi, per età, per estrazione sociale, esperienze e stili di vita ma al contempo, sono così simili, due sopravvissuti, due persone protettive nei confronti di chi amano, due individui che mascherano dietro il loro aspetto, il dolore e la sofferenza della loro anima.
Sono troppo in là per fermarmi ora. C’è un legame mentale con lei, qualcosa che va oltre l’attrazione sessuale e che mi spaventa. Perché noi abbiamo così poco in comune, siamo in due percorsi di vita differenti, lei insegue il suo futuro, io il mio l’ho già scritto. Ho alle spalle esperienze che mi hanno plasmato, mentre lei deve ancora incominciare a fare le sue. E arriverà il momento in cui questi divari chiederanno il conto.
Rebel sotto quintali di trucco per nascondere quella somiglianza che porta il sigillo della vergogna e Blue all’interno del suo giubbino di pelle con le borchie e la sua Harley Davidson dove doveri e responsabilità lo rallentano.
Insieme sono esplosivi, deflagranti, l’intensità e la corrente che scorre tra di loro, dopo ogni incontro, è potente e disarmante.
Usi il tuo corpo per farti notare da me? Perché è fatica sprecata, sai, io ti ho vista già da tempo. È che tu sei troppo testarda e irragionevole per capire che ti sto facendo un favore. Ma sappi che, per quanto sia determinata la mia coscienza, resto un uomo: non so per quanto potrò tenerti ancora al sicuro.
Ma una relazione tra loro è proibita e se uno tira, l’altro non molla.
Rebel è determinata e ammaliante, le sue continue provocazioni sono il sale ed il pepe che condiscono una storia che nasce già come proibita ma anche dolce e sensuale, sofferta e profonda.
Hai paura che qualcuno lo venga a scoprire. Te ne vergogneresti. Ma io non sono una che va a raccontare i propri affari al mondo intero.» I suoi tratti si ammorbidiscono. Fisso ipnotizzato le sue labbra muoversi in una supplica. «Resterebbe un nostro segreto.»…
…«Non è che poi vieni a frignare che ti sei pentita?» «Non è che poi vieni a supplicare che ne vuoi ancora?» Perdo il sorriso. Perdo la ragione.
I temi affrontati sono dolorosi e sofferti e ancora una volta, Daria, è stata capace di toccarli con rispetto e sensibilità senza cadere nel pietismo o nell’ostentazione.
A questo punto, la domanda è sempre la stessa: consiglio la lettura di Rebel Queen?