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Marco Besana e Ilaria Piatti #1

Nostalgia de la sangre / Longing for Blood

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Il primo serial killer italiano è tornato.
Certe mostruosità possono maturare solo in posti così: una provincia del nord Italia, dove soltanto pochi metri separano un gregge di pecore da un centro commerciale con sala slot e fitness, dove la gente abita in villette a schiera con giardino, tavernetta e vetrina con i ninnoli in cristallo, dove riservatezza è il nome che si attribuisce a un’omertà che non ha niente da invidiare a quella dei paesi dove comanda la mafia.
Gli stessi luoghi che più di cento anni fa, infestati dalla miseria, dalla denutrizione e dalla pellagra, videro gli spaventosi delitti di Vincenzo Verzeni, il “vampiro di Bottanuco”, il primo serial killer italiano, studiato da Lombroso con la minuzia farneticante che caratterizzava la scienza di fine Ottocento e aggiungeva orrore all’orrore.
Il serial killer che sembra citare il modus operandi di quel primo assassino non è però un giovane campagnolo con avi “cretinosi”, è una mente lucidissima, affilata, che uccide con rabbia ma poi quasi si diletta, si prende gioco degli inquirenti.

A raccontare ai lettori le sue imprese e, a un certo punto, a tentare in prima persona di dargli la caccia, la coppia più bella mai creata dal noir italiano: Marco Besana, un giornalista di nera alle soglie del prepensionamento, disilluso, etico e amaro come molte classiche figure della narrativa d’azione, e una giovane stagista, la ventiseienne Ilaria Piatti, detta “Piattola”. Goffa, malvestita, senza neppure un corteggiatore, priva di protezioni, traumatizzata da un dolore che l’ha segnata nell'infanzia e non potrà abbandonarla mai, eppure intelligentissima, intuitiva, veramente dotata per un mestiere in cui molti vanno avanti con tutt’altri mezzi, Ilaria è il personaggio del quale ogni lettrice e lettore si innamorerà.
Un uomo anziano e una ragazza rappresentanti emblematici delle due categorie più deboli della società italiana di oggi, uniscono la loro fragilità e le loro impensabili risorse per raccogliere la sfida lanciata dal male.

512 pages, Paperback

First published January 1, 2018

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About the author

Dario Correnti

7 books13 followers

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Community Reviews

5 stars
146 (22%)
4 stars
298 (45%)
3 stars
152 (23%)
2 stars
55 (8%)
1 star
9 (1%)
Displaying 1 - 30 of 110 reviews
Profile Image for mina.
727 reviews264 followers
dnf
January 23, 2020
I have read many books in English these past two years that I always forget that the books I read in Serbian are translations. That divides my "pissed at the things she reads" feeling between the author and the translator (and whoever else is involved in the process).

To be honest, I'm not sure why I bought this book. Perhaps because the author is Italian and I had good luck with Italian books, possibly it was because of the cover. And now I regret it.

What's with the writing, where is it? It doesn't do anything except tell us what the characters are doing instead of showing us. The only descriptive part I read was of the murder that happened in 1870, and it was loaded with short sentences. The dialogues sometimes took weird turns where the characters would give us bits of useless information.

I'm going to be an assuming bitch and say this could've been written only by a man, or two of them since it's written under a pseudonym. The main character, Besana, is rude and so arrogant, I couldn't read his dialogue without asking who thinks this is an okay way to talk to anyone. The other character, Piatti, is shown as a total idiot that can't even look up a train timetable. And if you are asking why I think men have written this... well, Piatti is a woman and I think, and honestly hope, no women would write a female character like this.

I don't know "Where the evil sleeps" will catch its z's, but it won't be on my shelf because I'm DNFing this at 39 pages/ 13%.
Profile Image for Olga Kowalska (WielkiBuk).
1,694 reviews2,908 followers
May 9, 2018
„Zmowę” czyta się na jednym oddechu, pożerając kolejne skąpane w krwi, śledztwie i, co paradoksalne, w przepysznym włoskim jedzeniu strony. To historia miasteczka, którego mieszkańcy z czasem pogubili się, stracili grunt pod nogami i pozwolili wykiełkować złu tuż przed oczami. Dali na to cichą zgodę, milczące przyzwolenie, tak jak to bywa w niedużych społecznościach, które głęboko w cieniu skrywają swoje najmroczniejsze tajemnice. Dario Correnti, kimkolwiek jesteś, ktokolwiek ukrywa się za twoją maską – pisz więcej! Takie kryminały to sama przyjemność.
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews155 followers
June 10, 2018
Chi è Dario Correnti?
Non lo sa nessuno. E’ uno pseudonimo dietro al quale si celano quattro mani…le ipotesi fatte sono parecchie, senza alcuna certezza. Di probabile è che uno dei due (o entrambi) abbiano a che fare col mondo del giornalismo, in quanto i due protagonisti, Marco Besana e Ilaria Piatti, sono due giornalisti, e i dettagli, le controversie, le problematiche e i retroscena di questo mondo, non sono mai risparmiati.
La vicenda di “Nostalgia del sangue” è quella di un serial Killer che sconvolge un paesino della provincia bergamasca e pare emulare le azioni di Vincenzo Verzeni, il cosidetto “Vampiro della Bergasca”, uno dei primi serial killer italiani, vissuto intorno alla metà dell’Ottocento e oggetto di studio da parte di Cesare Lombroso.
Tra passaggi eccessivamente descrittivi di aspetti psicotici o di dettagli relativi al mondo giornalistico, passaggi che non mancano di pura suspense e battibecchi fra la stramba coppia protagonista (che all’inizio comunicano un po’ di antipatia e superiorità da parte di Besana, e poi strappano anche una risata), il romanzo si fa leggere con piacere, nonostante la mole, seppur non raggiugendo, per i miei gusti, il rango di thriller memorabile.
Non escludo di leggere una nuova avventura di Besana e Piatti, che molto probabilmente farà seguito a questa.
Profile Image for Mary Bookitsa.
181 reviews50 followers
February 1, 2022
Μέχρι και τις 300 σελίδες πήγαινε για 3 αστέρια. Ήταν σαν να διάβαζα απλά μια έρευνα 2 δημοσιογράφων για τον δολοφόνο και μέσα από την έρευνα την αποκάλυψη ότι ίσως τελικά ο δολοφόνος που κανιβαλιζει τα θύματα του να μιμείται τον Βιντσέντσο Βερτσένι, «βαμπίρ του Μποτανούκο», τον πρώτο Ιταλό κατά συρροή δολοφόνο.
Αυτό που με κράτησε μέχρι την 300 και κάτι σελίδα ήταν ξεκάθαρα οι 2 ήρωες.
Ο Μάρκο Μπεζάνα, δημοσιογράφος του αστυνομικού ρεπορτάζ και η πρακτικάρια Ιλαρια Πιάτι. Αυτός, χωρισμένος με ενα γιο, έχει φάει τις αστυνομικές έρευνες με το κουτάλι. Αυτή νεαρή, με οδυνηρό παρελθόν, και διψα για μάθηση. Αλλά σχεδόν χωρίς κανένα μέσο διευκόλυνσης στα χέρια της. Ουτε καν ένα smartphone. Όταν ο Μπεζάνα της κάνει δώρο ένα ταμπλέτ, αυτή πετάει στα ουράνια και κάνει με αυτό θαύματα. Τι και αν εχει ψυχή μικρού κοριτσιου, τι και αν τρέμει στη θέα των θυμάτων, εμφανίζεται στις έρευνες με γαλότσες Hello Kitty, με φόρμες, δεν ξέρει να βράσει ουτε ένα αυγό, είναι αδέξια, κάνει τα νευρα του Μπεζάνα κορδέλες, είναι πεισματάρα όσο δεν πάει.
Όμως όλα αυτά δε την εμποδίζουν να έχει μυαλό ξυράφι και να συνδεει τα πιο απίστευτα γεγονότα μεταξύ τους. Οι δύο τους κρατάνε όλο το βιβλίο. Μπορεί να έχει ελάχιστη δράση και αυτο προς τις τελευταίες σελίδες, οι διάλογοι τους όμως είναι πανέξυπνοι, γεμάτοι χιούμορ, ενδιαφέροντες, διδακτικοί, και απολαυστικοί. Κάπου μέσα σε ολο αυτο υπάρχει και η αστυνομία. Εμφανίζεται που και που. Υποψιάζομαι πως τις περισσότερες ωρες πίνει φρεντο σταυροπόδι στα Everest. Ομολογώ πως δεν με ενόχλησε καθόλου η απουσία της. Η Ιλάρια και ο Μάρκο έφτασαν και περίσσεψαν. Ειδικά οι αποκαλύψεις στις τελευταίες σελίδες ήταν καταιγιστικές. Χωρίς υπερβολές, τεκμηριωμένες, χωρίς κενά.
Σίγουρα θέλω να τους ξανασυναντήσω αυτούς τους δύο.
Profile Image for Repix Pix.
2,552 reviews540 followers
April 25, 2019
No hay tensión y sí mucha descripción innecesaria. Medio libro dedicado a las cenas en restaurantes y en el menú que toman. Estaba deseando que se acabara.
Profile Image for Martina Sartor.
1,231 reviews41 followers
March 12, 2018
Molto, molto indecisa fra le 3 e le 4 stelle, ma alla fine mi è mancato qualcosa per arrivare a dare un voto alto.
Innanzitutto alcune parti le ho trovate eccessivamente lunghe: sono quelle dove l'esperto di turno si ferma a spiegare cose tecniche come l'analisi del dna o tutta la tirata sulla decapitazione nel corso del tempo. O quando Besana racconta a Piatti di com'era il giornalismo una volta, le dinamiche di redazione e via dicendo. Tutto molto interessante, ma, se diventa una conferenza a sé stante che ferma l'azione principale e distoglie dalla ricerca del colpevole, mi irrita un tantino.
Poi c'è un elemento che, forse molto influenzata dai moltissimi gialli classici che ho letto e ancora leggo, non mi ha soddisfatto per niente: è la scelta, da parte degli autori, del personaggio individuato come colpevole. Troppo, troppo assente nella storia, fino allo svelamento del suo nome; appena accennata la sua presenza (e qui anche se non vi indico "spoiler" vi sfido comunque a capire chi possa essere). Perché vi sia la vera sorpresa finale o comunque per alimentare il senso di attesa su "chi sarà il famigerato serial killer", il colpevole secondo me doveva essere un personaggio di altro spessore. Tutti i personaggi sospettati dal lettore man mano che va avanti vengono scartati a uno a uno, rivelando il loro vero coinvolgimento nella storia. A questo punto gli autori dovevano tirar fuori un colpevole di grosso calibro, davvero insospettabile. Non insospettabile perché pressoché invisibile! E questo, ecco, mi ha lasciato l'amaro in bocca alla fine della lettura.
Profile Image for Vicky Ziliaskopoulou.
689 reviews133 followers
September 18, 2024
Πολλές φορές σκέφτηκα να το αφήσω αλλά τελικά το τελείωσα. Οι πρώτες σελίδες ήταν εντάξει, αλλά μετά άρχισε να πετάει στην πλοκή συνέχεια νέα άτομα, έχασα τη μπάλα με τα ονόματα. Γύρω στην 100 σελίδα το ξανάρχισα από την αρχή γιατί συνειδητοποίησα ότι δεν καταλάβαινα τίποτα, δεν μπορούσα να συνδέσω κανένα όνομα με τις πράξεις που είχε κάνει στο παρελθόν. Από κάποιο σημείο και μετά απλά σταμάτησα να προσπαθώ να καταλάβω ποιος είναι ο καθένας και δεχομουν ότι οι δύο δημοσιογράφοι πήραν πληροφορίες μιλώντας με "κάποιον".
Τέλος πάντων, εκτός από αυτό με δυσκόλεψε και ο τρόπος που γράφει ο συγγραφέας με τους πολλούς διαλόγους και τις πάρα πολλές πληροφορίες για θέματα εκτός πλοκής.
Το τελείωσα και πάει.

https://kiallovivlio.blogspot.com/
Profile Image for Elisso.
357 reviews62 followers
Read
November 2, 2021
«Η νοσταλγία του αίματος» του Ντάριο Κορέντι είναι ένα βιβλίο που δεν ακολουθεί την πεπατημένη των αστυνομικών μυθιστορημάτων αλλά κάλλιστα θα μπορούσε να θεωρηθεί ως ένα αστυνομικό μυθιστόρημα. Και αυτό γιατί στις σελίδες του περιέχονται αποτρόπαιοι φόνοι ενός serial killer, εξονυχιστική έρευνα όχι από την αστυνομία αλλά από ένα ετερόκλητο θα λέγαμε δίδυμο δημοσιογράφων και ένα ανελέητο κυνηγητό για να αποκαλύψουν ποιος κρύβεται πίσω από έναν δολοφόνο που μοιάζει να ξεπήδησε από άλλο αιώνα.

Στη σκιά του πρώτου κατά συρροή δολοφόνου της Ιταλίας γράφει ο υπότιτλος του βιβλίου και αμέσως ο αναγνώστης αναρωτιέται ποιος ήταν ο άνθρωπος που κρυβόταν πίσω από το όνομα Βιντσέντσο Βερτσένι ή όπως αλλιώς τον αποκαλούν «Το βαμπίρ του Μποτανούκο». Το πρώτο που θα σκεφτεί κανείς είναι να ανατρέξει στην πλατφόρμα αναζήτησης του διαδικτύου ώστε να ανακαλύψει περισσότερες πληροφορίες για αυτό.

Και όμως όσες φορές και αν έβαλα στην αναζήτηση το όνομα Βερτσένι ή το «βαμπίρ του Μποτανούκο» του μόνο που μου έβγαζε ήταν ο τίτλος του βιβλίου του Ντάριο Κόρεντι. Ή μήπως να πω των Ντάριο Κορέντι καθώς το όνομα που αναγράφεται στο εξώφυλλο του «Η νοσταλγία του αίματος» είναι ψευδώνυμο και μάλιστα διπλό αφού πίσω του κρύβονται ένας πολύ γνωστός συγγραφέας και ένας δημοσιογράφος της Ιταλίας.

Τελικά όντως υπήρχε «Το βαμπίρ του Μποτανούκο» ή είναι εξ ολοκλήρου δημιούργημα του Κορέντι; Διαβάζοντας τ�� «Η νοσταλγία του αίματος» θα διαπιστώσουμε ότι ο/οι συγγραφέας/συγγραφείς έχει/έχουν επηρεαστεί από το έργο του Ιταλού ανθρωπολόγου και εγκληματολόγου του 19ου αιώνα Τσεζάρε Λομπρόζο που έγινε ο κύριος εκφραστής της αναζήτησης του εκ γενετής εγκληματία.

Η μορφή του Λομπρόζο απασχόλησε εξίσου την επιστήμη και τις τέχνες και τα έργα του επηρέασαν την εξέλιξη της εγκληματολογίας. Η παρουσία του Λομπρόζο είναι φανερή στη «Νοσταλγία του αίματος» αν και δεν καταλαμβάνει εξ ολοκλήρου την αφήγηση της ιστορίας που έχει πλάσει ο Κορέντι δείχνοντας στους αναγνώστες πόσο βαθιά έχει μελετήσει το έργο του ο συγγραφέας.

Πρωταγωνιστές στο βιβλίο του Κορέντι είναι δύο δημοσιογράφοι που μετά την αδυναμία της αστυνομίας να βρει τον δολοφόνο αρχίζουν να ερευνούν την υπόθεση. Ο ιδιόρρυθμος Μάρκο Μπεζάνα, ο οποίος βρίσκεται ένα βήμα πριν τη συνταξιοδότηση βγάζοντας μια πικρόχολη και κουρασμένη διάθεση προς τα έξω και μια νεαρή εκκεντρική πρακτικάρια η Ιλαρία Πιάτι που παρόλη την ήσυχη φύση της διαθέτει ένα εξαιρετικό μυαλό. Οι δύο αυτοί ετερόκλητοι χαρακτήρες θα καταλήξουν μαζί παλεύοντας να φέρουν στην επιφάνεια την ταυτότητα ενός δολοφόνου που σκοτώνει με τελετουργικό τρόπο τα θύματα του.

Τα πτώματα είναι ακρωτηριασμένα, φέρουν σημάδια κανιβαλισμού, έχουν τοποθετημένες βελόνες σαν να έχει προηγηθεί μια τελετή μαγείας και μια μυστηριώδης αιμάτινη επιγραφή δεσπόζει στη σκηνή του εγκλήματος. Η Ιλαρία είναι εκείνη που θα καταφέρει να συσχετίσει όλα τα στοιχεία που αφήνει πίσω του ο δολοφόνος με εκείνα που φέρουν την υπογραφή του Βιντσέντσο Βερτσένι, «Του βαμπίρ του Μποτανούκο», του πρώτου κατά συρροή δολοφόνου της Ιταλίας που έδρασε τον δέκατο ένατο αιώνα και μελέτησε εξονυχιστικά ο Τσεζάρε Λομπρόζο.

«Η νοσταλγία του αίματος» είναι ένα ήρεμο μυθιστόρημα που δεν ακολουθεί τους ξέφρενους ρυθμούς ενός αστυνομικού θρίλερ με ατμοσφαιρική γραφή, οι Ιταλοί άλλωστε είναι μάστορες σε αυτό, βαθιά ψυχογράφηση των ηρώων που έχει πλάσει ο συγγραφέας και με αρκετά χιουμοριστικά κομμάτια ανάμεσα στους δύο πρωταγωνιστές του βιβλίου. Παρόλα αυτά μέσα στις σελίδες του φέρει τον αέρα του μεσογειακού νουάρ που ακολουθούν πιστά οι Ιταλοί συγγραφείς αλλά και τα χαρακτηριστικά ενός δημοσιογραφικού χρονικού που ο Κορέντι καταφέρνει να παντρέψει μεταξύ τους με εξαιρετικό τρόπο.

Ιδιαίτερο το βιβλίο του Ντάριο Κορέντι που τοποθετεί τους αναγνώστες στην καθημερινότητα των δύο ηρώων κάνοντας τους αρωγούς των ερευνών τους μετατρέποντας τους σε άτυπους συνεργάτες στην αναζήτηση του δολοφόνου. «Η νοσταλγία του αίματος» αντλώντας πληροφορίες από τη σύγχρονη εγκληματολογία, τη δημοσιογραφική έρευνα και την επιστήμη της ψυχολογίας καταφέρνει να κρατήσει δέσμιο τον αναγνώστη με την πλούσια και ανατρεπτική πλοκή του, τους έξυπνους διαλόγους του, τα μικρά κεφάλαια του που τείνουν να δημιουργούν σασπένς στο τέλος του για τη συνέχεια, την γεμάτη συναισθήματα γραφή του και την αινιγματική ταυτότητα των δύο συγγραφέων που κρύβονται πίσω από το όνομα Ντάριο Κορέντι.
Profile Image for Leggere in Silenzio.
366 reviews8 followers
May 15, 2018
Recensione completa: http://www.leggereinsilenzio.com/2018...

«Quello che stringo ancora adesso tra le mani è un thriller che oserei definire accattivante nella sua incontrovertibile atipicità. La nostalgia del sangue di Dario Correnti racchiude nelle sue pagine molti punti di sfuggevole incertezza che si confluiscono in un opprimente buio in grado di catturare l'attenzione del lettore, anche del più navigato del genere in questione. Una storia inquieta - ma a mio personalissimo avviso non inquietante - che riesce a mescolare storia e finzione in un concerto di voci, paure e sentimenti tali da rendere una narrazione coinvolgente, puntuale ed enigmatica. »
Profile Image for Βάιος Παπαδόπουλος.
Author 1 book10 followers
October 16, 2021
Ένα εξαιρετικό ντεμπούτο σε μια μίξη σκανδιναβικού και μεσογειακού νεο-νουάρ!
Ένα βιβλίο που θα επικρατούσε και ο Στιγκ Λάρσον!
Profile Image for LettriceAssorta.
391 reviews159 followers
June 16, 2018
Solitamente non amo i romanzi sui serial killer: mi sembrano tutti uguali e mi annoiano. Anche i personaggi  mi appaiono sempre ingessati e compressi in ruoli preconfezionati. Nostalgia del sangue è stata una piacevole rivelazione. Le vicende narrate sono quelle del giornalista di cronaca nera Marco Besana e della stagista Ilaria Piatti, soprannominata Piattola dai colleghi, entrambi sulle tracce di un misterioso omicida che agisce nell'hinterland milanese e che ricalca le raccapriccianti imprese di un altro assassino celebre nell'Ottocento che viveva nelle stesse località: piccoli  e desolati paesi, dove la priorità è una soltanto, la riservatezza. Ilaria e Besana, incuranti delle feste natalizie, accomunati dalla solitudine e da una smodata quanto insana passione per la cronaca nera, sotto un  cielo plumbeo, carico di neve e macabri presagi di morte, si lanciano a capofitto alla rincorsa del killer...

La trama, a mio modesto parere, non brilla per l'originalità, ma si lascia leggere con interesse. Lo stile della scrittura è sobrio e nello stesso tempo efficace, capace di creare empatia. I dialoghi sono ben bilanciati rispetto alle le descrizioni e ai fatti narrati e rendono bene l'idea delle conversazioni tra i vari personaggi attraverso una certa attenzione alle espressioni verbali. Ho molto apprezzato le conversazioni tra Ilaria e Marco Besana, intrise soprattutto di succosi aneddoti della vita da cronista di lui. Molto coinvolgenti e opportunamente serrate  sono le indagini e le interazioni tra i protagonisti e gli altri personaggi. Mi sono piaciuti anche i riferimenti ad alcuni avvenimenti di cronaca italiana, come quelli relativi al caso di Meredith Kercher i quali hanno reso la narrazione ancora più realistica e mordace.

Il personaggio più riuscito è a mio avviso quello di Ilaria Piatti: una donnina apparentemente insignificante, infantile, con l'aggravante di un pessimo gusto nel vestire, la quale man mano che la lettura procede, svela una personalità complessa, punteggiata di zone d'ombra e inquinata da un passato che disperatamente cerca di mantenere celato.

La storia è piacevole, non nascondo che l'ho divorata voracemente. Nonostante le cinquecento e più pagine infatti, la lettura è sempre incalzante. Una cosa però non mi ha convinta del tutto. All'inizio del racconto, quando ancora non si sa nulla dell'omicida e del suo modus operandi, la stagista Ilaria contatta Besana affermando  che l'assassino si stava ispirando ad un serial killer vissuto in Italia in quelle stesse zone, nell'Ottocento. Inizialmente, il cronista non le da nessun credito per poi tornare indietro sui suoi passi quando sulla scena del crimine si rinvengono alcuni elementi che la ragazza aveva previsto. Quello che mi ha interdetta è il fatto che Marco Besana, cronista serio che lavora da anni per un noto giornale, non abbia chiesto nulla sulla fonte dalla quale la ragazza ha attinto  quelle informazioni. Mi sono chiesta: "Come ha fatto Ilaria Piatti ad arrivare ad una simile conclusione? Su quali basi?". Credevo che la risposta sarebbe arrivata strada facendo, ma così non è stato...

Il finale è ben orchestrato anche se ben lungi dall'essere sorprendente. Stop!

La Lettrice Assorta
Profile Image for Denis Bruins.
105 reviews1 follower
July 19, 2019
Dit boek heb ik met plezier gelezen. Niet zozeer spannend, maar het zit goed in elkaar.
Profile Image for Βασω Γενιτσαριδου.
142 reviews13 followers
June 23, 2022
Διαβάζεται γρήγορα και είναι ενδιαφέρον. Τον δράστη δεν μπορούσα να τον φανταστώ. Δεν ευχαριστήθηκα το τέλος γιατί ήταν αρκετά απότομο
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
April 27, 2022
“Piattola?”
“Sì?”
“mi hai fatto molto incazzare, ma sono fiero di te. sei la cosa più intensa che mi sia capitata in quarant’anni di carriera.”
“perché? Gli assassini non sono intensi?”
“no, loro no. Credono di esserlo, ma non lo sono. Non sono né la vita né la morte, ci si mettono soltanto in mezzo.”
“Besana?”
“sì?”
“ti voglio bene.”
(telefonata Besana-Piatti)


Lui un giornalista di nera prossimo alla pensione, lei un’ex tirocinante che nessuno ha preso veramente in considerazione, ma piuttosto di mira, affibbiandole il soprannome di Piattola (per assonanza col suo cognome).
Due persone agli opposti della carriera che si trovano a collaborare: Marco Besana è uno che ama visceralmente il suo lavoro e che sente a istinto quando si trova davanti qualcosa di grande, che vale la pena scrivere. uno che la vita da pensionato non riesce nemmeno ad immaginarla, lui che per quel lavoro ha perso quasi tutto: moglie, casa e forse anche il figlio.
E poi c’è Ilaria Piatti giovane, goffa- a prima vista una causa persa,forse perché lei si sente persa- ma che ha quella capacità di cogliere i nessi, di immedesimarsi nelle vittime o nei carnefici che la rende in grado di capire prima degli altri che dietro all’omicidio di Aneta c’è qualcuno che imita il primo serial killer italiano: Vincenzo Verzeni, il vampiro di Bottanuco.
È lei che suggerisce a Besana la pista dell’omicida seriale e lui, anche se scettico, intuisce che c’è qualcosa in lei e in tutta la faccenda che vale la pena approfondire.
Inizia così un’indagine che vola via velocissima, ricca di colpi di scena e tensione, ma anche di momenti di tenerezza e bellezza che alleggeriscono l’orrore a cui i due giornalisti assistono.
Ad aiutarli Giorgio- cognato di Besana che lavora in polizia- Grace, criminologa appassionata che si dedica insieme al marito alla stesura di manuali- e un hacker amico di Ilaria.
Riusciranno a capire chi c’è dietro alla scia di sangue che si sta propagando nella bergamasca, se in quei paesini nessuno parla, forte di quella così tipica e forte di quelle zone e che – osserva Besana- è quasi la versione nordica dell’omertà?

Mi è piaciuto tantissimo: i personaggi, i dialoghi, i modi in cui interagiscono, l’intreccio degli eventi e lo stile! Mi sono dovuta imporre di leggerlo un po’ alla volta per non finirlo subito. È uno di quei libri che ho voluto far durare, anche perché mi sono affezionata a questa coppia strana, ma ben assortita.
Mi è piaciuta anche la doppia narrazione temporale che mi ha permesso di conoscere Vincenzo Verzeni e Lombroso (quello tanto amato dalla suocera di Alma di Valeria Corciolani, proprio lui!).
L’unico neo è il continuo riferimento al modo di lavorare nell’ambiente giornalistico, che diventa quasi una lezione di storia del giornalismo. Non che sia un male, ma forse nell’equilibrio del tutto è un po’ troppo.
E questo mi fa pensare che forse uno dei due autori sia un giornalista che abbia voluto rendere omaggio al suo ambiente d’origine.
L’altro/a potrebbe essere un criminologo?
Non che sia di importanza vitale saperlo(quello che mi preme è leggere altro di questo nome de plume che entra nella mia top ten di nuovi autori preferiti insieme a Louise Penny),però sono molto molto curiosa! chissà se lo sapremo mai!

Profile Image for Azzurra Sichera.
Author 4 books89 followers
February 7, 2018
Ho iniziato “La nostalgia del sangue” di Dario Correnti (Giunti) e non sono più riuscita a mollarlo. Più leggevo e più volevo andare avanti e, nonostante la mole, ne avrei letto volentieri ancora.
Tutto comincia con un omicidio. Bersana pensa che sia il suo “ultimo caso” dato che è a un passo dal pre-pensionamento, e già sa che avrà “nostalgia del sangue”. Ilaria, invece, nonostante abbia finito il suo periodo di stage e sia già stata rimpiazzata in redazione da un’altra stagista, crede di aver avuto un’intuizione importante e vuole essere coinvolta.

All’inizio verrà solo derisa, ma pian piano Bersana si ricrederà e la prenderà sotto la sua ala. Ilaria assorbirà come una spugna tutte le parole del collega e tra i due si instaurerà un rapporto di sincero affetto, fatto di condivisione continua, tra aperitivi, pranzi improvvisati (o rovinati, nel caso di Ilaria), cene fuori, ricerche fino a notte fonda, dormite sul divano dell’altro, confessioni sul proprio passato e i propri rapporti conflittuali, voglia di riscatto.

Lavorando al caso, dovranno scontrarsi con “la riservatezza del Nord, che è uguale all’omertà del Sud” (finalmente qualcuno l’ha scritto!!), ci sarà una serie di omicidi e di indagati, seguiranno una pista che sembra assurda e lo dovranno fare da soli, perché nessuno vuole dargli fiducia, la tensione salirà sempre di più, giungendo a un finale che è risolutivo e aperto nello stesso tempo.

Risolutivo per la serie di omicidi, ma aperto per i nostri due protagonisti. Che ne sarà di loro? Bersana è davvero al suo ultimo caso? Ilaria riuscirà a ottenere un posto in redazione? Spero vivamente che l’autore, anzi gli autori, dato che Dario Correnti è un doppio pseudonimo, ci possano riservare altre storie con questi personaggi. Sarebbe veramente un peccato averli conosciuti e doverli già salutare.
Profile Image for Anneke Visser-van Dijken.
1,191 reviews2 followers
October 18, 2018
Bij het zien van de schitterende cover van Heimwee naar bloed van Dario Connetti verwacht je niet dat er een bloederig verhaal achterschuilt. De titel doet helaas anders vermoeden. De titel maakt nieuwsgierig. Je wilt weten wat ermee bedoeld wordt. Is er een moordenaar die vast zit en het moorden mist of wordt er iets anders bedoeld?
Het boek is opgedeeld in drie delen en in dagboekvorm geschreven. Af en toe wordt er teruggeblikt op een dag uit de negentiende eeuw waarbij je een beeld krijgt van een slachtoffer van Vincenzo Verzeni.
Al meteen vanaf de eerste dag zit je in het verhaal, word je meegezogen in zowel het privéleven als in het werk van Marco en Ilaria. Onbewust ga je met ze mee denken. Ook als je niet in het boek, dat heel erg vlot wegleest, aan het lezen bent, houdt het boek je bezig. Je gaat je van alles afvragen en krijgt steeds meer vermoedens. Je wilt weten weten wie de moordenaar is, waarom hij mensen vermoordt en of hij ooit gepakt wordt. Steeds als je een vermoeden hebt wie er achter de moorden zit, bllijkt het iemand anders te zijn. Soms blijken mensen anders te zijn dan men denkt, blijken ze helemaal niet zo aardig te zijn dan ze zich voordoen of blijken ze toch niet zo dom en schaapachtig te zijn als gedacht.

Lees verder op https://surfingann.blogspot.com/2018/....
Profile Image for KIRIAKI(Dominica Amat).
1,805 reviews63 followers
June 14, 2021
https://dominicamat.blogspot.com/2021...

Η σκέψη καί μόνο πως μπορεί να υπάρχει στην πόλη όπου ζούμε ένας κατά συρροή δολοφόνος καί ότι εμείς είμαστε εν δυνάμει θύματά του,δύναται να μας προκαλέσει ρίγη σε όλο μας το κορμί καί να στοιχειώσει τον ύπνο μας με φρικτούς εφιάλτες. Η ύπαρξη των serial killer δεν είναι ένα φαινόμενο μόνο της σύγχρονης εποχής. Δυστυχώς,έκαναν την εμφάνισή τους εδώ καί πολλά χρόνια. Πολλές παλαιότερες,ή καί νεότερες ιστορίες,μάλιστα,έχουν γίνει αφορμή για να γραφτούν σενάρια κινηματογραφικών ταινιών,τηλεοπτικών σειρών καί ανάλογων μυθιστορημάτων. Το χείριστο όλων είναι πως παρατηρείται το φαινόμενο,κατά διαστήματα,να εμφανίζονται μιμητές αυτών καί να πράττουν ειδεχθή εγκλήματα με τον ίδιο ακριβώς τρόπο,είτε γιατί μπορεί να τρέφουν θαυμασμό για αυτόν τον εγκληματία -όσο οξύμωρο κι αν ακούγεται αυτό- είτε γιατί θέλουν να στρέψουν τα φώτα της δημοσιότητας πάνω τους επιζητώντας την αναγνωρισιμότητα της προβολής,είτε τέλος γιατί έχουν ένα δικό τους σκεπτικό με το οποίο μπορούν να αποδώσουν ( ; ) τη δικαιοσύνη καί να τιμωρήσουν τους ενόχους. Βέβαια,ούτε έχω σπουδάσει εγκληματολογία,ούτε είμαι ψυχολόγος για να έχω μία πιο σαφή απάντηση,αλλά αυτά τυγχάνει να γνωρίζω ακούγοντας τους ειδικούς.

Ο συγγραφέας που κρύβεται πίσω από το αινιγματικό ψευδώνυμο Ντάριο Κορέντι υπογράφει το νέο του αστυνομικό μυθιστόρημα με τίτλο ''Η νοσταλγία του αίματος'' με βασικό υπότιτλο ''Στη σκιά του πρώτου κατά συρροή δολοφόνου της Ιταλίας'' που κυκλοφόρησε πρόσφατα στη χώρα μας από τις εκδόσεις Μίνωας. Ο συγγραφέας παίζει έξυπνα με το αναγνωστικό κοινό,καθώς δεν είναι νέος στον χώρο της ιταλικής λογοτεχνίας,αλλά χρησιμοποιεί αυτό το ψευδώνυμο για να ''προκαλέσει'' τους λάτρεις του είδους να μυηθούν στον κόσμο των ηρώων του καί να αυξήσει το μυστήριο γύρω από αυτόν. Να ανακαλύψουν πως μπορεί να σχετίζεται ένας serial killer του 19ου αιώνα με ένα δολοφόνο στο σήμερα. Ένα βιβλίο που εξέφρασα την επιθυμία να το διαβάσω από την πρώτη στιγμή που διάβασα πως επρόκειτο να εκδοθεί κι εδώ. Δεν έχασα,λοιπόν,χρόνο καί άρχισα την ανάγνωση.

''Η νοσταλγία του αίματος'' ο τίτλος του βιβλίου καί αυτό το κόκκινο χρώμα που επιλέχθηκε για την γραμματοσειρά μου θυμίζει τόσο πολύ την απόχρωση του αίματος που γίνεται όλο καί πιο εντόνο πάνω στο υπόλοιπο λευκό φόντο. Έπειτα,αυτό το τσακισμένο κόκκινο τριαντάφυλλο τί μπορεί να συμβολίζει; Ίσως έναν έρωτα που δεν ευδοκίμησε; Ή πολλά παραπάνω; Κι αυτές οι καρφίτσες που μοιάζουν σαν να καρφώνουν τον τίτλο στο εξώφυλλο τί ρόλο διαδραματίζουν; Τελικά,η εικόνα του εξωφύλλου μας δίνει αρκετά στοιχεία για την υπόθεση του βιβλίου,αρκεί να είμαστε προσεκτικοί/ες καί υποψιασμένοι/ες; Θεωρώ πως ένα κοίταγμα στην περίληψη,ίσως μας έδινε περισσότερες πληροφορίες.

''Μια σειρά από άγρια εγκλήματα αναστατώνουν το Μποτανούκο, μια μικρή επαρχιακή πόλη στη βόρεια Ιταλία. Πτώματα ακρωτηριασμένων γυναικών, σημάδια κανιβαλισμού, βελόνες τοποθετημένες όπως σε ένα τελετουργικό μαγείας και μια μυστηριώδης επιγραφή με αίμα στη σκηνή του εγκλήματος: ΒιΒε. Καθώς η αστυνομία αδυνατεί να βρει τον δολοφόνο, δύο δημοσιογράφοι ερευνούν την υπόθεση: ο Μάρκο Μπεζάνα, δημοσιογράφος του αστυνομικού ρεπορτάζ στα πρόθυρα συνταξιοδότησης, προσγειω­μένος, ηθικός, πικρόχολος, και η νεαρή πρακτικάρια, η εικοσιεξάχρονη Ιλάρια Πιάτι. Αδέξια, ατημέλητη, χωρίς ούτε έναν θαυμαστή, χωρίς προστάτες, κουβαλώντας ένα τραύμα που σημάδεψε την παιδική της ηλικία. Είναι η Ιλάρια, όμως, που συνειδητοποιεί ότι ο δολοφόνος μιμείται τον Βιντσέντσο Βερτσένι, «βαμπίρ του Μποτανούκο», τον πρώτο Ιταλό κατά συρροή δολοφόνο, τον οποίο μελέτησε ο Λομπρόζο με την παραληρηματική σχολαστικότητα που χαρακτήριζε την επιστήμη της εγκληματολογίας στα τέλη του δεκάτου ενάτου αιώνα. Τι μπορεί να συνδέει τα θύματα με αυτόν τον δολοφόνο που πέθανε πριν από έναν αιώνα;"

Ο συγγραφέας έχοντας κατά νου τη βασική του ιδιότητα ως δημοσιογράφος,''μεταλαμπαδεύει'' αυτό το στοιχείο στους δύο βασικούς ήρωές του,έναν ηλικιωμένο άνδρα προς τη δύση της δημοσιογραφικής του καριέρας καί μία νέα ανερχόμενη δημοσιογράφο που επιθυμεί καί δουλεύει σθεναρά ώστε να πετύχει τα όνειρά της καί να εδραιωθεί στη εργασία της. Δύο εκ διαμέτρου αντίθετοι χαρακτήρες με διαφορετικά βιώματα,τρόπο σκέψης καί θέλω,θα ενωθούν κάτω από ένα κοινό σκοπό που δεν είναι άλλος από την έρευνα καί εντέλει την επίλυση της υπόθεσης. Μία υπόθεση για γερά νεύρα καί στομάχια που αντέχουν. Για μένα ο συγγραφέας έχει εστιάσει κατά πολύ στην σκιαγράφηση όλων των χαρακτήρων των προσώπων της ιστορίας είτε έχουν μεγαλύτερο ποσοστό εμφάνισης καί δράσης μέσα στην υπόθεση,είτε όχι. Είναι ένα από τα πιο δυνατά σημεία του βιβλίου πάνω στο οποίο στηρίζεται ο συγγραφέας καί σαν άλλη αράχνη υφαίνει τον ιστό της όπου θα αιχμαλωτίσει τα θύματά της.

Το βιβλίο είναι χωρισμένο σε τρία μέρη αποτελούμενα από μικρά περιεκτικά κεφάλαια τοποθετημένα με ορθή χρονολογική σειρά σαν να διαβάζουμε ένα ημερολόγιο όπου καταγράφεται τόσο η δράση των δύο βασικών ηρώων,όσο καί του δολοφόνου. Αυτό βοηθά ώστε να έχουμε στα χέρια μας ένα κείμενο ευανάγνωστο καί με συνεχόμενη,γρήγορη ροή,απαλλαγμένο από πισωγυρίσματα,ή,κουραστικές επαναλήψεις. Θεωρώ πως αυτές οι παύσεις βοηθούν να ενταθεί η αγωνία καί το αναγνωστικό κοινό να πάρει μικρές δόσεις ξεκούρασης. Οι περιγραφές των εικόνων είναι τόσο παραστατικές που ζωντανεύουν μπροστά στα μάτια μας καί οξύνουν τις αισθήσεις μας. Το λεξιλόγιο καί οι διάλογοι είναι προσαρμοσμένοι στο σήμερα. Δεν βρήκα κάτι το οποίο ίσως να επιθυμούσα να αλλάξω.

Εν κατακλείδι,έχουμε να κάνουμε με ένα ενδιαφέρον καί αρκετά σκοτεινό αστυνομικό μυθιστόρημα που μας δείχνει,για ακόμη μία φορά,το σκοτάδι που υπάρχει μέσα στις ψυχές των ανθρώπων,ακόμη κι αυτών που μπορεί να μην έχουν διαπράξει κάποιο έγκλημα κατά τη διάρκεια του βίου τους. Άλλωστε,όλοι κι όλες είμαστε εν δυνάμει θύματα,ή,θύτες... Άραγε,μπορεί κάποιος/α να νοσταλγήσει το αίμα καί πώς μεταφράζεται αυτή η νοσταλγία;

Καλές σας αναγνώσεις!

Profile Image for Francesca Figura.
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May 17, 2018
PER LA RECENSIONE COMPLETA:
http://lalettricedistratta.altervista...

Ogni tanto ritornare ad un bel giallo di quelli belli corposi fatti di colpi scena, omicidi,suicidi, scientifica, polizia e tutto il resto è veramente bello. Questo genere, penso,si possa apprezzare appieno solo così. Siamo di fronte ad un romanzo bello,corposo che unisce il “classico” del giallo con la modernità e l’attualità. Tutto in dosi equilibrate e in maniera eccellente.
In primis noi seguiamo le indagini attraverso gli occhi di un giornalista, quindi già partiamo da un presupposto leggermente diverso rispetto al poliziotto o al detective. Il giornalista,per sua natura, scava affondo non solo per trovare la verità e quindi assicurare l’assassino alla giustizia, ma per far notizia.
Profile Image for Marieke Leest.
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November 3, 2018
DARIO CORRENTI - HEIMWEE NAAR BLOED
HARPER COLLINS
Uitgelezen op 30/10/2018

⭐️⭐️

Dank aan Thrillzone en Harper Collins dat ik dit boek mocht lezen voor de leesclub van Thrillzone.nl.

De cover van het boek vind ik prachtig. Het was in dit geval wel jammer dat je niet ten volle van een cover kan genieten met een e-reader. De cover toont een op het eerste zicht rustige stadje in Italië maar de dreiging is voelbaar door de wolken erboven. Mede door de bloedvlek op de cover en de kleuren verwacht ik een spannend en misschien zelfs bloederig boek in een Italiaans kader.

Het verhaal is geïnspireerd op een seriemoordenaar die echt bestaan heeft. Dit staat vermeld op de achterflap van het boek. Wie eventjes googled op Vincenzo Verzeni kan er wel wat over terugvinden in het Engels en wie een mondje Italiaans kan, heeft waarschijnlijk nog meer geluk.

Het verhaal volgt de bijna gepensioneerde misdaadverslaggever Marco Bensana en de klungelige stagiaire Ilaria Piatti, die niet enkel verslag geven van de moorden die momenteel gebeuren in een stadje in Italië maar ook zelf op onderzoek gaan. De twee trekken vaak samen op. En de relatie tussen beide, die in het begin nogal stroef verloopt, wordt er steeds beter op.
Het is wel eens een origineel standpunt om het onderzoek te volgen vanuit het standpunt van journalisten i.p.v. door de ogen van de politie.

“Het artikel heeft 227 likes gekregen.
We moeten die verdomde likes vieren.
Allemaal verrekte gratis, maar wie weet.
Leve de likes!”

Jammer genoeg komt er weinig spanning in het verhaal. Het boek staat vol van de restaurantbezoekjes en het menu wordt ook telkens uitgebreid besproken, waardoor de eerder opgebouwde spanning weer verdwijnt.

Het boek had misschien de helft korter kunnen zijn als je alle etentjes en overbodige beschrijvingen zou weglaten en dan was het waarschijnlijk wel een spannend verhaal geweest.

Zin in de Italiaanse keuken krijg je er wel van ;-)
Profile Image for Una Lettrice Selvaggia.
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April 13, 2018
RECENSIONE DI “ NOSTALGIA DEL SANGUE” DI DARIO CORRENTI
Il male, spesso, si nasconde dove meno ce lo aspettiamo. Siamo in una piccola provincia italiana, dove la vita scorre sempre uguale, dove pochi e sempre gli stessi sono gli svaghi concessi, dove si sa tutto di tutti ma nessuno si conosce mai veramente.
In questi luoghi dove l’omertà, chiamata ipocritamente riservatezza, la fa da padrona, si aggira un killer seriale mostruoso ed efferato. Un serial killer che sembra imitare le gesta del primo serial killer italiano, quel Vincenzo Verzeni che in quelle stesse zone è nato e cresciuto.
Questo assassino efferato miete le sue vittime tra giovani donne indifese, madri separate, ragazze in difficoltà. Le uccide con violenza e con una rabbia quasi repressa, ne mangia parti del corpo, in una violenza cieca ma lucida al tempo stesso. Questo killer spietato sembra quasi sfidare e prendersi gioco non solo degli inquirenti ma soprattutto della stampa che non esita a paragonarlo al Verzeni. La caccia all’uomo diventa anche e soprattutto un viaggio all’interno di una mente perversa; di un uomo apparentemente normale che uccide per il solo gusto di uccidere.
Marco Besana, cronista di nera di un importante quotidiano nazionale, e Ilaria Piatti sono i due giornalisti che si occupano del caso e che cercheranno di far luce sulla serie di questi omicidi cercando di entrare nella mente perversa del killer.
“Nostalgia del sangue” di Dario Correnti, edito da Giunti, è un thriller notevolissimo. Scritto in maniera magistrale, nonostante la mole di oltre cinquecento pagine, si legge benissimo. La storia è sicuramente coinvolgente e ben costruita nell’alternanza tra le vicende del presente e la storia di Vincenzo verzeni. La tensione costruita rimane sempre alta e coinvolgente tanto che non è così scontato capire chi possa essere il killer (anche se, ad onor del vero, ad un certo punto ho avuto l’intuizione giusta).
Perfetti i personaggi che fanno da filo conduttore della storia.
Marco Besana è un cronista di nera ormai alla fine della carriera. Un uomo disilluso dalla vita privata e professionale; sempre incazzato con il mondo. Besana è il perfetto esempio del cronista di una volta. Dagli abiti stazzonati, dalla vita disordinata, senza orari e senza pause ma che sa fare benissimo il suo lavoro. Che scrive per passione, che racconta le storie anche più macabre come se le vivesse in prima persona, che sembra portare sulle sue spalle i mali e gli orrori del mondo.
Besana è ormai quasi alla fine della sua carriera; manca poco al suo licenziamento per riassetti organizzativi. Ma ciò non gli impedisce di impegnarsi sempre al massimo nel suo mestiere che per lui mestiere non è: è vita, è passione, è tutto.
Quest’uomo solo prende un po’ per caso e un po’ perché è l’unico che lo voglia fare sotto la sua ala protettrice una stagista, Ilaria Piatti. Poco più che ventenne, Ilaria ha alle spalle una tragica e dolorosa vicenda familiare, è una ragazza solitaria, sempre in crisi, insicura. Veste male, con abiti accozzati tra di loro perché in fondo per lei non conta l’apparenza ma la sostanza.
Ilaria e Marco si ritrovano a condurre insieme l’inchiesta sul misterioso serial killer e insieme ritroveranno se stessi. La loro collaborazione lavorativa diventerà quasi una terapia. Insieme impareranno a confrontarsi, a ridere, a confidarsi, a darsi sostegno l’uno con l’altro. Ilaria acquisterà quella sicurezza che le mancava e la consapevolezza di essere nata per fare questo mestiere. Marco le insegnerà a non avere pelo sullo stomaco. Ma anche Marco, a sua volta, imparerà grazie ad Ilaria a dire ti voglio bene, a capire che oltre al lavoro, là fuori c’è un mondo che ti aspetta.
Un libro che merita davvero, una vera perla. Forse, con un’unica pecca. Un finale che, personalmente, ho trovato un tantino affrettato ma che, in ogni caso, non inficia il merito innegabile che ha il libro di essere una lettura assolutamente coinvolgente.

Profile Image for Sibil.
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July 26, 2019
Ultimamente sono poco soddisfatta dalle mie letture, e iniziavo a pensare che fosse più un problema mio che dei libri che stavo effettivamente leggendo, perché li trovavo tutti, in un modo o nell'altro, insoddisfacenti. E poi ho iniziato questo libro.
Sono stata catturata dallo stile di scrittura fin da subito, mi sono immersa nella storia, che non solo è interessante, ma scorre in maniera splendida, con i capitoli brevi che si susseguono uno dopo l'altro, veloci, mentre tu continui a ripetere "ne leggo ancora uno e poi smetto". Ma tutti sappiamo come va a finire, no?
Ovviamente essere scorrevole e accattivante è una cosa buona. Ma in questo libro c'é di più. Non solo abbiamo un thriller di tutto rispetto (anche se intuire chi sia il vero colpevole non è così difficile, e arrivati a metà del libro si hanno già le idee chiare in proposito) ma abbiamo anche una coppia di personaggi per niente scontata e banale, che mi sono piaciuti. Anche qui, come sopra, fin da subito. Besana è un cronista di nera prossimo alla pensione. Una delle grandi firme del giornale, certo, ma che ormai, con l'avvento di internet, ha fatto il suo tempo. E la cosa non sembra andargli giù benissimo (comprensibilmente). Stanco, cinico e disilluso dalla vita, sembra quasi uno dei detective protagonisti dei noir, se non fosse per il linguaggio decisamente poco elegante che non risparmia a nessuno. E poi abbiamo Ilaria Piatti. Giovane stagista, che sta vedendo il suo sogno di diventare giornalista sfumarle davanti, fino a quando un cimelio storico del giornale non decide di prenderla sotto la sua ala.
Questa coppia improbabile di cronisti mi ha fatto sorridere parecchio, anche se non ci troviamo davanti ad un libro allegro, e credo che siano una coppia davvero azzeccata.
E poi c'è la storia che, anche se magari poteva essere fatta un pochino meglio, dal lato puramente thriller, è fatta bene. E' coinvolgente, e ti tiene col fiato sospeso fino al finale. Finale che, devo ammettere, non ho apprezzato particolarmente (non è che non mi sia piaciuto, è solo che, da un lato, credo che ne avremmo potuto fare a meno, però, ad essere onesta, è anche vero che questo finale riesce a tenerti incollato alle pagine, aggiunge un qualcosina in più ad una storia che si dirige verso la sua naturale conclusione).
Profile Image for Elvio Mac.
1,023 reviews22 followers
January 14, 2021
Dario Correnti - Nostalgia del sangue
A Bottanuco, paese al limitare dei confini bergamaschi, qualcuno sta ammazzando in maniera terribile come fece Vincenzo Verzeni, quello che fu considerato primo serial killer italiano. A capire che dietro al primo cadavere c'è un assassino seriale, è una giornalista alle prime armi, Ilaria Piatti che lavorerà a stretto contatto con Marco Besana, un cronista scafato, stanco dello schifo che ha visto, ma appassionato al suo lavoro e sempre attento a cogliere quello che altri non vedono. Besana trova qualcosa in Ilaria che rinnova il suo entusiasmo, è intelligente, portata per quel tipo di lavoro, anche se lei non se ne rende conto. Vuole insegnargli il mestiere per continuare a vedere qualcuno di veramente capace quando lui andrà in pensione. Una volta appurato che il modus operandi del killer è lo stesso del Verzeni, l'indagine giornalistica va a scavare nel passato, a studiare quelle che furono le carte di Cesare Lombroso precursore della moderna criminologia, che si occupò del caso Verzeni. Le vittime sono brutalmente assassinate, viene lasciata una firma e vengono compiuti gesti disumani che consegnano solo un legame con Verzeni, ma non sevelano niente per catturare il mostro.
L'inizio è interessante, i personaggi vengono descritti e delineati in maniera coinvolgente, a metà strada però, subentra un tipo di scrittura che divaga su descrizioni che rallentano il ritmo, si parla dello schifo del mondo del giornalismo e di svariati episodi deprecabili capitati al protagonista nel corso della sua lunga carriera. Anche la trama inizia a incespicare, perchè succede quello che ti aspetti, ovvero che il brutto anatroccolo, in questo caso la Piatti, diventa cigno ed eroina, la sua trasformazione non è spiegabile. Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il fatto che nel paese dove tutto succede, nessuno vede o sente nulla, sembra che non ci viva nessuno, l'assassino agisce insdisturbato, entra in case sorvegliate dallla polizia, gira per boschi con masse di carne al seguito e niente, non succede nulla. Quello che sembrava poter essere una bella sorpresa, è rimasto invece uno dei tanti racconti del mucchio. Dopo tante pagine sfogliate a rincorrere il colpevole piene di dettagli e supposizioni, il finale è breve e netto. Il personaggio migliore è sicuramente il giornalista Marco Besana.
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews248 followers
February 14, 2018
Tre stelle e mezzo
Nostalgia del sangue  di Dario Correnti (Giunti Editore), è un libro molto particolare. La lunghezza non deve spaventare, sono oltre 500 pagine che però scorrono come fossero meno della metà.
«Hanno per caso trovato degli spilli?» Besana frena bruscamente. Un idiota con un Suv l’ha appena superato da destra senza mettere la freccia. «Spilli? Non che io sappia» risponde. «Aveva la bocca piena di terra?» «Non mi risulta» risponde Besana. «Peccato» dice Piatti, «se no era proprio uguale. Persino la data: 8 dicembre.» «Uguale a cosa?» chiede Besana, incuriosito. «A un altro delitto» risponde, finalmente concisa, Piatti. «E quale?» «Un caso dell’Ottocento» sussurra lei.
Ma quella di Nostalgia del sangue non è una classica indagine svolta dalle forze dell'ordine. I protagonisti sono Marco Besana, cronista di nera per un quotidiano nazionale e vicino alla pensione, e Ilaria Piatti. Improbabile stagista con la passione per la nera e un passato ingombrante da superare.
La coppia stramba, accompagna il lettore in questa cavalcata verso un finale mozzafiato, seminando qua e là diversi indizi. In mezzo a squallidi autogrill, aperitivi, stanze di motel e drammi personali, il lettore collabora, mi verrebbe da dire attivamente, alla ricerca dell'assassino.
Profile Image for Lalettricesovrana.
187 reviews11 followers
January 31, 2018
Non sappiamo chi si cela dietro lo pseudonimo di Dario Correnti, quel che e' certo e' che sentiremo molto parlare di lui/loro se questo romanzo e' solo l' inizio di quello che ci aspetta da una penna mossa con grande maestria, che fa vivere intense emozioni dall' inizio alla fine del racconto.
Profile Image for Eos BookCar.
151 reviews
April 22, 2024
Non male questo thriller ambientato nella bergamasca, in cui il serial killer si ispira a Vincenzo Verzeni per commettere i suoi crimini. Originale ed interessante, non annoia e vengono nominati anche altri serial killer realmente esistiti oltre a Verzeni.
Displaying 1 - 30 of 110 reviews

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