Notte fonda, una ragazzina chiama la polizia: sua madre è scomparsa. Si tratta dell'assistente personale di Ginevra Puccini, una delle fashion blogger più famose al mondo. Il corpo di Julia viene trovato nelle acque del lago di Como, insieme a quello di altre quattro donne. I cadaveri presentano ulcere evidenti su pelle e mucose, una reazione allergica rara, causata da una sostanza sconosciuta, come accerta l'autopsia. Gli indizi, che puntano tutti a un unico colpevole, diventano una prova con la scoperta dell'arma del delitto. Quando il caso sembra chiuso, però, sulle pagine social di Ginevra Puccini compaiono dei video sconvolgenti: lei conosce il nome delle vittime non ancora identificate, la loro storia e il gioco perverso che le ha uccise. Ma Ginevra non si trova. Potrebbe essere il carnefice o la prossima vittima. La cerca la polizia. La cerca la sua famiglia. La cerca chi vuole metterla a tacere. Quelle immagini denunciano un sistema di corruzione e comando, rivelando la linea di sangue che conduce tra i rami di una famiglia potente e dentro una delle più importanti maison della moda internazionale. Dove forze dell'ordine e giustizia non sono mai riuscite ad aprirsi un varco, sono quei post a fare vacillare l'impero. Perché c'è una voce che i soldi e il potere non possono ridurre al silenzio, quella che rimbalza sui social network e diventa virale. Una voce che neanche la morte può fermare.
Elisabetta Cametti è nata nel 1970 in una piccola località ai piedi del Monte Rosa. Si è laureata in Economia e Commercio all’Università Bocconi e lavora da vent’anni nell’editoria, prima come direttore generale della divisione Collezionabili di De Agostini e ora a Londra nel gruppo internazionale Eaglemoss.
I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. Il regista è il primo romanzo della serie 29 e viene pubblicato in Italia in contemporanea con il lancio negli Stati Uniti di K – I guardiani della storia, il suo thriller di esordio e bestseller internazionale. K – Nel mare del tempo, secondo romanzo della serie K, è stato pubblicato nel 2014 ed è considerato uno dei libri più amati del 2014 secondo un sondaggio di Panorama.
La stampa l’ha definita “la signora del thriller italiano” e Katherine Sinclaire, protagonista dei suoi primi due thriller, è stata battezzata “il contraltare femminile di Robert Langdon, l’eroe dei romanzi di Dan Brown”.
Elisabetta è ospite di Canale 5, nel programma Mattino 5, come opinionista sui casi di cronaca. È responsabile della rubrica Giallo e Nero del settimanale Nuovo, dove risponde alle domande sui crimini più misteriosi e inquietanti.
Quando un libro ha praticamente solo recensioni positive, mi sento sempre un po' in difficoltà a lasciare un giudizio negativo. Questo libro non mi è piaciuto per niente. Nonostante i numerosi personaggi e le tante storie che ci sono, l'ho trovato veramente banale, un misto tra Cinquanta sfumature di grigio e Gossip girl. Salvo solo la scrittura.
Un thriller da fiato sospeso fino alla fine, ricchissimi di colpi di scena e rivelazioni. L’ho divorato in quattro giorno. Consigliatissimo anche se non è il genere che preferisco, mi ha decisamente convinto.
"Si era venduta per quella vita. Aveva tradito ideali e sentimenti, per poi scoprirsi dentro una partita di Monopoli: soldi senza valore, amori senza futuro, sorrisi senza anima. Nient'altro che menzogne"
Cosa sareste disposti a barattare pur di avere successo? Questa è la domanda cardine da cui scaturisce tutto il thriller di Elisabetta Cametti. Sotto i riflettori ci sono i social, senza dubbio, quelli che in molti casi sono diventati una vita a parte, ma pur sempre una vita virtuale. Eppure un po' come un'esca dinanzi a una preda quel successo mediatico tanto millantato, tanto agognato può portare a nefaste conseguenze.
Chi mi conosce sa che non letto molti thriller contemporanei, ma questo è stato una eccezione davvero prodigiosa. La Cametti è senza ombra di dubbio una scrittrice coinvolgente, la tensione è palpabile a tal punto che l'ho terminato in pochissimi giorni. L'ultima notte però, prima di terminarlo, non riuscivo a prendere sonno. Perchè?
E' un thriller, la tensione è altissima e la scomparsa della giovane donna arriva come un fulmine a ciel sereno, si potrebbe pensare, la denuncia è della figlia che attende invano il ritorno della madre. Il lettore, io personalmente, si immedesima totalmente e psicologicamente è aggrovigliato nella rete, una rete che lo trattiene a fondo, che non gli permette di respirare e di capire.
I personaggi diventano amici, sono vivi, sono tangibili, descritti in maniera tridimensionale. Le loro paure, le fobie e le follie diventano le nostre. E' difficile uscirne sapete? Anche dopo aver voltato l'ultima pagina e assimilati gli ultimi colpi di scena che spiazzano il lettore radicalmente resterete qui con la mente.
"Scriverà una pagina di storia, perchè quando avrò finito non si rialzerà nessuno e chi avrà ancora respiro, sarà comunque morto. Rimarrà in piedi solo la verità"
La verità ha molte facce e come sempre nulla è come sembra e nessuno è sempre come lo immaginiamo. A volte è difficile vedere un nostro amico, fratello per quello che è, tanto distante dai nostri valori. Ci domandiamo come sia possibile che in nome dei soldi, del successo, del potere (pure fittizio) si possa rimanere invischiati nel peggiore degli incubi.
Ho sofferto molto durante la lettura del libro, ho pianto, ho pregato, ho lottato...
Credo che Elisabetta Cametti, anzi ne sono certa, abbia con questo suo pregevole lavoro voluto denunciare i mali del nostro tempo, abbia desiderato accendere un focus di attenzione verso i pericoli a cui si può andare incontro, dentro e fuori dalla rete.
I temi trattati sono sicuramente quelli all'ordine del giorno per gli episodi di cronaca nera, ma non solo: la violenza sulle donne psicologica e fisica, l'obnubilare la coscienza con stupefacenti dannosi e possibilmente letali. C'è anche un altro interessante tema che riguarda i peggiori e più subdoli vampiri energetici, i manipolatori e narcisisti che usano le debolezze per attirare nella propria rete vittime ignare e innocenti.
Allo stesso tempo, tra le pagine, sarete anche testimoni di un mondo fatto di persone generose, di chi crede ancora alla famiglia e soprattutto viene valorizzata la possibilità di un riscatto. Alla fine forse c'è sempre un po' di bene anche nel male ma il profondo abisso verso cui verrete trascinati è straordinariamente profondo e buio...
Per me è stato un viaggio anche introspettivo... Vivere il momento a volte senza capirlo, perdere l'equilibrio e scoprire di poter volare, tastare il potere della pazienza e del coraggio.
"Il punto di non ritorno arriva. Presto o tardi, arriva. Dobbiamo esserne consapevoli, prima di svegliarci e scoprire che nulla sarà più com'era. Che non si può tornare indietro, nemmeno per un secondo, per una parola, per un sorriso. Pensiamoci adesso. Pensiamoci prima di ogni azione, di ogni scelta. Prima di sbattere la porta. Prima di dire addio, di cambiare orizzonti. Prima di ascoltare l'istinto. Prima di inseguire un miraggio. Pensiamoci quando siamo ancora in tempo."
Questo thriller mi ha entusiasmato, affascinato e tenuta attaccata alle pagine come da tanto non succedeva. “Muori per me” di Elisabetta Cametti è stata una piacevolissima sorpresa, tra queste pagine troviamo tantissima violenza, una bruttura nascosta dietro una vera e propria copertina patinata, donne sfruttate, abusate, uccise per il solo piacere di farlo, dipendenze, sete di potere, ma anche tanto coraggio, tanta forza e voglia di rivalsa tutta al femminile. Ma in breve di cosa parla? È veramente difficile riassumere la trama perché è veramente intricata, ma in brevissimo possiamo dire che un’influencer decide di scoprire gli altarini della gabbia dorata in cui vive, portando alla luce ciò che mai potremmo aspettarci. Lo so, non vi ho detto molto, ma fidatevi di me è veramente un thriller che merita di essere scoperto pagina dopo pagina, i colpi di scena sono parecchi e tutti arriveranno come un pugno allo stomaco. All’inizio la lettura potrebbe essere un po’ complicata, i personaggi sono tantissimi e i campi di narrazione frequenti, ma ristabiliti gli alberi genealogici vi assicuro scorrerà come l’olio! Ig: @solo_un_altra_pagina
Thriller divorato in due giorni perché ricco di avvenimenti e colpi di scena. Quattro fratelli cresciuti nella pace e nella tranquillità della montagna prendono strade diverse: Giacomo e Teresa (divenuta Ginevra Puccini) vivono a Milano lontani anni luce dal resto della famiglia, mentre Matteo e Francesca continuano a vivere nella natura anche se con atteggiamento opposto. La mancanza di contatti anche se solo social con la sorella, porterà Francesca a cercarla, trovandosi invischiata in una serie di eventi tragici, indizi, cambi di prospettiva, sospetti e macchinazioni. Il tema di riferimento sono i social network, gli influencer e tutta la dinamica che ruota dietro ogni singolo post, ogni follower, i soldi ed il potere. In questo caso è proprio una escalation nella follia, nella brama di successo ad ogni costo, nella distruzione della propria dignità per ottenere visibilità o semplicemente un gadget da una casa di moda... E dall'altra parte il potere che pensa di poter disporre della vita degli altri. Avvincente, ricco di spunti di riflessione, a tratti un po'macchinoso dove la trama si infittisce ma con un finale davvero non banale. "Quando avrò finito non si rialzera' nessuno e chi avrà ancora respiro, sarà comunque morto. Rimarrà in piedi solo la verità".
"Muori per me" è l'ultimo thriller di Elisabetta Cametti, uscito il 26 gennaio 2021 per Piemme Edizioni. Il romanzo, ambientato tra Milano e il lago di Como, inizia con la misteriosa scomparsa di una donna bellissima, l'assistente personale della blogger più famosa al mondo: Ginevra Puccini. Durante lo svolgimento delle indagini avviene il ritrovamento di altri quattro cadaveri di donne senza un nome nel fondale del lago di Como. Contemporaneamente vengono diffusi in rete dei video agghiaccianti, pubblicati nel profilo social della blogger Ginevra, che sembra conoscere i particolari degli efferati delitti e i nomi delle vittime. Mentre la polizia, la famiglia e coloro che vogliono metterla a tacere la cercano, di Ginevra non si hanno tracce ma sui social i suoi misteriosi video continuano a sconvolgere l'opinione pubblica e a denunciare un sistema di corruzione e potere che è solo la punta dell'iceberg.
"Muori per me" è un thriller psicologico di altissimo livello che, attraverso una trama costruita in maniera eccellente, indaga tutte le facce del male, affrontando tematiche attuali e importanti come il femminicidio, il bullismo, la violenza sugli animali, le dipendenze e soprattutto la parte più oscura e pericolosa dei social. La scrittura è scorrevole, ricca di mistero e suspence con colpi di scena piazzati a regola d'arte, i personaggi sono perfettamente caratterizzati, rendendo molto facile l'empatia con essi. Nonostante la mole di 521 pagine è un thriller che si divora in pochissimo tempo.
L'ultimo capitolo è talmente profondo e coinvolgente che abbiamo chiuso il libro con un tumulto interiore incredibile, per cui se un romanzo è capace di colpire e sconvolgere a tal punto il lettore, merita assolutamente le cinque stelle.
Ottimo thriller, i cui momenti salienti ti restano impressi per la loro drammaticità e crudezza. Peccato per l'esito, nel complesso estremamente prevedibile, rispetto al quale fanno eccezione due o tre sorpresine finali, che però arrivano troppo tardi per generare entusiasmo. Lo consiglierei comunque per l'efficacia con cui l'autrice riesce a comunicare il messaggio principale, incentrato sulla nostra avidità di "cuoricini e pollici alzati", per i quali saremmo disposti a sacrificare davvero di tutto.
"Da quando la fretta è diventata uno stile di vita, ci siamo dimenticati l'importanza dell’attesa. [...] mi sono reso conto che non vince chi arriva prima, ma chi si gode il viaggio. [...] nella società ipermoderna i padroni sono Google, i social network, le connessioni veloci: viviamo con il cellulare in mano e cadiamo nel panico se per cinque minuti non squilla, perché non possiamo stare senza messaggi, mail, like. Vogliamo tutto subito... e riempiamo il tempo di spazzatura."
Questo libro è assolutamente da leggere e i motivi sono molteplici. Prima di tutto devo ammettere che è un libro forte, spesso crudo e d’impatto, gli spunti di riflessione che ci lascia sono tanti. Analizzando tutta la storia ci accorgiamo che nulla è lasciato al caso e una volta terminata la lettura è inevitabile farsi domande, a cui probabilmente non troverete risposta. Emergono fin da subito i lati oscuri dei social, della ricchezza e dell’immagine. L’autrice dimostra chiaramente di conoscere queste dinamiche per motivi lavorativi, gli avvenimenti sono da una parte surreali e dall’altra totalmente credibili: il divertimento vale più della vita delle persone. Violenza, stupro e omicidio sono al centro di questo thriller spietato e decisamente attuale, ambientato a Milano. Vi lascerà a bocca aperta ma vi consiglio anche di tenere dei fazzoletti a portata di mano, quando meno ve l’aspettate le lacrime sono dietro l’angolo.
So già che sarò una voce fuori dal coro. Questo libro non mi è piaciuto! L'ho trovato, specialmente nei salti temporali, confuso e caotico. Il finale stile Heidi, è stato veramente troppo!
Ho visto spesso questa scrittrice a ‘La vita in diretta’ ed ero molto curiosa. Mi è piaciuta molto la trama e la struttura di questo libro. Ho apprezzato il legame che si crea tra alcune donne. I temi trattati sono attualissimi. Ma esistono davvero le ‘cicale’? Purtroppo, probabilmente sì.
"MUORI PER ME" è un thriller senza veli e senza pietà, dove la realtà è ben diversa da ciò che siamo abituati a vedere. Al giorno d'oggi siamo continuamente bombardati dai social che hanno reso tutto possibile, dove APPARIRE è più importante di ESSERE.
MA COSA SI NASCONDE DIETRO UN POST, UN VIDEO O UNA FRASE?
Sui social nulla è lasciato al caso..dietro una persona di successo, c'è un mondo che ci lavora. Non esiste la semplicità e non esiste la spontaneità, tutto è calcolato ed è questo ciò che scoprirà Ginevra, una famosissima fashion blogger di talento, che finalmente abbatterà i muri e ci mostrerà il vero orrore dietro le quinte dei social. Un business ingannevole, un successo che attrae e compra soprattutto i ragazzi più giovani, che sono disposti a tutto per una manciata di followers e cadono in trappola. A manovrare il tutto sono le persone che pensano solamente ai propri interessi e alle proprie tasche, facendoti dimenticare le vere radici e quando se ne ha abbastanza, la strada ormai è senza ritorno. Un gioco dei sentimenti che offusca la vera realtà. Due facce della medaglia: il successo e l'annullarsi per il successo.
Un thriller potente, sconvolgente così come sono le voci delle donne che ne hanno avuto abbastanza, stufe di essere possedute..ma il banco vince sempre. Un thriller eccellente, che coinvolge il lettore ad ogni pagina per fargli scoprire la verità che si nasconde dietro la ricchezza. L'autrice ha reso questo romanzo scorrevole e senza mai lasciare nulla al caso, rendendo i personaggi reali in un libro odierno di verità nascoste.
Come sapete sono una grandissima amante dei gialli, quindi quando mi è stato proposto di leggere questo libro ho fatto i salti di gioia. Non conoscevo l'autrice e devo dire che è stata una scoperta a dir poco stupefacente! Ma di cosa parla il nostro libro? Andiamo a scoprirlo in breve e senza spoiler.
" Quel giorno non sono morta, ma ho smesso di vivere per sopravvivere. "
Teresa Montanari, conosciuta sui social come Ginevra Puccini, si rende conto solo troppo tardi di essere costretta in una vita che è una gabbia, piena di compromessi che sarà costretta ad accettare. O almeno sino a un certo punto. Un giorno il corpo della sua assistente viene ritrovato nelle acque del lago di Como insieme a quello di altre donne, e Ginevra è la prima a sapere cos'è accaduto loro, pubblicando un video prova sui suoi social, sparendo dalla circolazione per un piano più grande di quanto polizia e famigliari possano pensare. Ma lei non è il carnefice, è vittima e giustizia... oppure no?
" Sono curioso di vedere fino a che punto si spinge l’essere umano per ottenere ciò che vuole. Ma sento il bisogno di capire quanto potere ho per spingerlo a fare ciò che voglio io. "
Lo stile dell'autrice è attento, capace e mai lasciato al caso, la sua capacità di esporre il testo e di presentare le scene ti permette di essere lì insieme ai personaggi, caratterizzati in modo egregio e per nulla banali. Quindi sì, mi sono innamorata di questo libro tantissimo e seppur tratti una tematica molto profonda e delicata, lo consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere. Il finale ha un non detto che chissà, forse ci farà sperare in un seguito o un ritrovamento di due personaggi collegati a questo, in un altro romanzo a sè? Bello bello bello!
Muori per me è un libro intenso, capace di stanare i pensieri più nascosti (e oscuri) della nostra mente. Avvenimenti inaspettati aprono il nostro sguardo su verità scioccanti. Sono tanti i personaggi che popolano questa storia e se dovessi dire cosa di loro mi ha colpito di più, direi il loro personale tormento. Di ognuno intendo. Tormenti diversi, nati e maturati per motivi differenti. Questa non è la classica storia in cui ci sono i buoni e i cattivi, è più che altro una storia di confine tra i due limiti estremi: qualcuno si schiera nettamente da una parte, qualcuno sta con un piede di qui e uno di là. Chi si muove nel male lo fa con spregiudicatezza, facendo finta di non avere una coscienza, come se questo fosse un alibi sufficiente a giustificare tante nefandezze. E anche in questi casi, scavando a fondo, si trova un tormento dell’anima, insaziabile di mostruosità, alla ricerca di un modo per colmare vuoti inspiegabili.
Si nasce così crudeli e spietati? Lo si diventa? Si nasce col cuore e poi lo si perde lungo il cammino? La coscienza si mette a tacere da sola o serve un duro lavoro per zittirla? In questo libro ho incontrato personaggi perversi, violenti e ho trovato risposte a queste domande, punti di vista su cui riflettere.
Ma se è vero che la strada verso il male è sempre percorribile, lo è anche quella verso il bene.
Trecentosessantacinque giorni per raccontarvi l’incubo, 365 puntate per trascinarvi nell’abisso della vita di Ginevra, influencer di professione.
🖤 La determinazione più granitica, la curiosità e l’ambizione aprono le Porte del successo e Ginevra otterrà le chiavi del Regno... ma quale sarà il prezzo, cosa nasconderanno le stanze più segrete?
🖤 I Vinciguerra sono spietati, famelici e potenti, ma possono realizzare ogni suo capriccio.
🖤 Il Lupo giocava con gli Onnipotenti: scommetteva sulle aspirazioni, sui sogni. Sui sentimenti. Sfidava la preda a trasformarsi in predatore: il suo bersaglio era la coscienza. Mirava e puntava dritto all’anima.
🖤 Dietro le feste, gli abiti firmati, il lusso più sfrenato c’è il vuoto gelido, un muro di consapevolezza che ghiaccia i pensieri e polverizza i desideri.
🖤 In un susseguirsi di colpi di scena, la penna di Elisabetta Cametti ci incatena alle pagine e ci svela un mondo d’intrighi e violenza senza nasconderci nulla, cruda e spietata, come la realtà, a volte, sa essere.
🖤 Un Thriller imperdibile, adrenalinico, che trova il suo terreno narrativo tra i confini di un cellulare...
Muori per me è un libro che ho tanto amato. Nonostante la non piccola mole (più di 500 pagine), riesce a tenere alto il livello di attenzione dall'inizio e la fine. Il continuo alternarsi tra passato e presente, unito alla breve lunghezza dei capitoli, stimola la curiosità di chi legge. ⠀ La cosa che mi ha fatto amare ancora di più Muori per me, è la profondità dei temi trattati. C'è una forte componente riguardante il ruolo della donna, di quello che decide di essere e del rapporto col mondo del lavoro. C'è, però, anche una importante riflessione sul ruolo dei social network e dellla community digitale. Elisabetta Cametti mostra quanto forte possa essere l'impatto dei social in situazioni in cui il "fattore fisico" non può arrivare. Come tutto quello che viene messo in rete, si espanda a macchia d'olio ed è difficile - se non impossibile - fermarlo.
Bellissimo romanzo di Elisabetta Cametti, letto in tempi da record. Mi è piaciuto come abbia saputo coinvolgere il lettore in questa storia thriller dai risvolti abbastanza crudi, ma che alla fine il bene ha prevalso sul male. Ottimo anche le descrizioni delle vicende, assolutamente mai noiose e l'adrenalina che è riuscita a scatenare in chi leggeva queste meravigliose pagine. Consigliato.
Un bel thriller ambientato nel Nord Italia, mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine. Non conoscevo l’autrice e si è rivelata proprio una scoperta interessante.
Si legge bene e la storia è abbastanza intrigante. Non mi ha fatto impazzire, da qui le tre stelle. La storia è decisamente inverosimile, i tre fratelli gemelli super ricchi, conosciuti a livello mondiale bravissimi e geniali sul lavoro che riescono a nascondere crimini , droga e pazzia è poco credibile. I personaggi di contorno o dei pazzi sfrenati o dei santi. Tanti particolari che arricchiscono la storia e che lasciano il tempo che trovano. Logan, fratello di julia, che lavora per medici senza frontiere , con tutte le descrizioni delle sue missioni non servono al fine della storia. Francesca con i suoi animali in montagna, e il salvataggio dell'asino (ma perché?). E il fratello pazzo che fa strage di animali, è senza senso... E poi alcuni dettagli che se venivano risparmiati facevano solo bene alla storia: Il cane orso è immortale....quando Francesca va a trovare ester si dice che il cane esisteva già 7 anni prima più i 5 dell'episodio si va a dodici come minimo.... E nel finale una bambina di 5 anni che parla come se ne avesse 15, imbarazzante. E per concludere in questo mix strampalato aggiungiamoci anche un po' di sesso per accontentare tutti....
Non tutti i libri che si leggono velocemente sono da premio. Bocciato.
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Un thriller con molteplici spunti di riflessione contemporanei e attuali, incentrato sui social e sulla violenza sulle donne. Una storia che porta il lettore in un retroscena da incubo, dove una web influencer milionaria è in grave pericolo e per cercare di salvarsi decide di raccontare la verità ai suoi followers, mettendo alla luce una situazione agghiacciante. Più leggevo e più avevo voglia di leggere perché l’intreccio thriller è complesso, stratificato ma sempre più avvincente con l'avanzare della lettura, con risvolti della storia sempre più cattivi e con colpi di scena che lasciano senza fiato. E’ stato bello leggere finalmente un thriller così sorprendente! Ne consiglio la lettura a chi cerca una storia thriller appassionante, sapientemente intrecciata e con vicende malate e crudeli che fanno sondare l’abisso dell’animo umano!!!
Si dice che un buon thriller per funzionare debba avare le famose tre "S": Sangue, Soldi & Sesso. Muori per me di Elisabetta Cametti le ha tutte e in gran dose, ma ha molto di più. Conoscendo già l'autrice, sapevo che non avrei trovato tra le sue pagine solo un thriller mozzafiato, ma anche denunce sociali e il coraggio di dare voce a chi non ce l'ha più. Ginevra è bella, è carismatica, è solare e piace al pubblico. È riuscita a creare una community sui social e a essere un esempio da seguire, a dettare legge con un hashtag, a trasformare ogni sua azione in una battaglia contro un male sociale predominante del secolo. Un animo puro e gentile quello di Ginevra, corrotto dal successo, dal denaro e dal sesso. Un animo che ha perso la sua purezza per scendere a compromessi, per far parte di un modo dorato a cui tutti aspirano vivere, dove ogni desiderio è realizzabile, ogni cosa acquistabile, dove non esistono gli stenti e l'infelicità. Un mondo dove ipocrisia e potere la fanno da padroni. Puntata trecentoventinove: vinci quando ti liberi di maschere, menzogne e illusioni. Il futuro è di chi ha il coraggio di indossare solo la verità. Caduta in un mondo di perversione e apparenza, dove non esiste né il rispetto per se stessi né per la vita umana, Ginevra è costretta a cedere, a scendere al compromesso più infimo che possa essere richiesto ad una donna, perdere il suo animo puro e la sua per non soccombere, o per sopravvivere. Ma Ginevra è cresciuta in montagna, sa quanto sia difficile la vita, essere sottomessi ai ritmi ciclici dell'alternarsi delle stagioni, a non dare mai niente per scontato, a lottare per la sopravvivenza in un territorio avverso ma in grado di restituire ai più coraggiosi benessere e abbondanza. E allo stesso modo, decide di lottare contro il nuovo mondo che deve chiamare casa e contro il marito e i cognati che è costretta a chiamare famiglia. E come si può combattere il diavolo in terra? Come si possono combattere ipocrisia, menzogne, apparenze e falsità? Giocando al suo stesso gioco, attirandolo con l'illusione di aver vinto, di aver sottomesso ogni istinto di ribellione, di aver cancellato ogni volontà e di avere la propria vittima in pugno. E così è possibile conoscere i segreti più intimi del proprio nemico per usarli coraggiosamente per sconfiggerlo, ma soprattutto per proteggere altre vittime ignare di essere i prossimi bersagli delle sue frecce nere. Muori per me è un thriller che si pone il compito principale di fare denuncia sociali, di affrontare eventi di cronaca nera che nell'ultimo anno sono stati spesso protagonisti dei telegiornali locali, lasciando increduli il pubblico, creando scalpore e ahimè spesso dimenticati in fretta, accantonati perché rattenuti inappropriati o capaci di scovare scheletri nascosti, cui il senso di morale pubblico non è pronto o non è in grado di gestire. Eppure ogni singolo elemento che può sembrare inventato nel libro di Elisabetta è invece reale. Quanti giovani spopolano sui social, postando qualunque tipo di foto, scattata in qualsiasi situazione più di avere un like o un follow? Quanti hater si scagliano contro una persona solo per il gusto di accanirsi contro di lei? Solo per il gusto di apparire più forti e inattaccabili? Quante giovani donne vendono la propria dignità e il proprio corpo, illuse dal "papponne" di turno che quella è la strada più breve per ottenere successo e soldi? Quante donne sono abusate fisicamente o mentalmente dal proprio datore di lavoro, dai familiari o da compagni che le sfruttano per i propri tornaconti, e per proteggere magari i figli subiscono e muoiono vittime di una violenza giustificata poi dal qualche assurdo disagio mentale? Quante disabili vengono usati per arricchirsi e poi rinchiusi in squallide case di riposo, lasciati a morire? Devo continuare? Non finirei mai di elencare tute le atrocità che uomini e donne commettono ogni giorno, giustificandole come male necessario per avere un bene più grande. Elisabetta Cametti in Muori per me ci sprona a guardarci allo specchio, a non seguire falsi ideali come un like o un follow sui social, a non accontentarci delle apparenze, a capire che soldi e fama vano e vengono e possono svanire più velocemente della neve al sole, a non farci sottomettere da chi pretende la nostra obbedienza al proprio volere, a lasciare uscire la nostra voce, a ribellarci, ad avere coraggio di guardarci allo specchio e capire chi siamo e chi vogliamo essere. L'amore non cambia le persone, non fa diventare un uomo violento un docile e bravo compagno e padre di famiglia, la sua vera natura prima o poi emergerà, e nessuna donna deve accettare con devozione uno schiaffo al posto di una carezza, un osso rotto al posto di un regalo o la morte. Le donne devono avere coraggio. Siamo nel 2021 e abbiamo lottato per secoli per avere il diritto di votare, di abortire, di divorziare, di avere gli stessi diritti lavorativi e non degli uomini e non dobbiamo sottostare al loro potere. Non dannifichiamo tutto quello che abbiamo perso nel corso della storia, per essere delle leonesse oggi. Allo stesso tempo, l'autrice ci sprona a combattere per chi non riesce a ribellarsi a tale malvagità, a proteggere le donne che hanno paura, a essere amiche e complici e mai nemiche, a proteggere i bambini e gli essere innocenti verso cui è rivolta la crudeltà gratuita. Muori per me, anche se racconta storie di donne forti e determinate, coraggiose e forti, è un romanzo per tutti. Una storia che vuole spingere il lettore a non chiudere l'occhio, a non lasciare passare inosservata l'ipocrisia e a svelare sempre la verità. Gli uomini e le donne nascono allo stesso modo, liberi, innocenti, puri. Crescendo impareranno cosa sia giusto e sbagliato e da quale parte stare. Il male e il bene esistono, e siamo noi a scegliere quale natura far crescere nel nostro animo.
https://lestradedelgiallo.webnode.it/... Muori per me è un libro giallo, thriller e noir che esce dagli schemi. E' la storia di tante donne con tanti sogni e speranze che vengono schiacciate dal peso di promesse e verità disattese. La storia è contemporanea e slegata dalle due serie da lei precedentemente scritte: la serie K con protagonista Katherine Sinclaire e la serie 29 con Veronica Evans. Nei suoi libri si percepisce sempre la tensione. In "Muori per me" c'è molto di più! C'è la volontà di spingerci ad ascoltare il saggio dentro di noi per aiutarci a prendere le decisioni più giuste per affrontare la vita. Elisabetta Cametti trasmette la grande voglia di voler bloccare un meccanismo che ci sta portando a dare troppa importanza alle cose futili e sulla necessità di apparire: quantità di soldi, numeri di like, visibilità sui social...
"Tu ridi, ma si fanno tanti soldi sfruttando l'ignoranza della gente che si sente gratificata accumulando cuoricini e pollici alzati."
Accende i riflettori per bloccare la violenza sulle donne, gli abusi e per far capire che l'importante non è apparire agli occhi degli altri, ma "preservare la nostra identità" senza cercare di essere le copie identiche di chi nell'immagine pubblica viene messa come esempio da seguire.
"Davo alla gente ciò che voleva: un modello al quale aspirare e un'amica virtuale con cui confrontarsi. Ero un sogno a portata di mano."
Il libro ha inizio con una ragazzina che a notte fonda chiama la polizia denunciando la scomparsa della madre. Questa donna è l'assistente di Ginevra Puccini, una delle fashion blogger più famose al mondo. Il corpo dell'assistente, Julia, viene trovata nelle acque del lago di Como, in compagnia di altre quattro salme, tutte donne. I cadaveri presentano una reazione allergica sulla pelle dovuta a una sostanza sconosciuta e tutto porta a un solo possibile colpevole. Il compagno che preso dalla gelosia la picchia e la uccide buttando il corpo nelle acque del lago. Ma non sempre la soluzione più scontata è quella che corrisponde alla realtà! Annalisa Spada è l'ispettrice di polizia che seguirà il caso. Lei è divisa fra la ricerca del colpevole (caso che la coinvolge molto visto il sospetto di violenza sulle donne) e la crescita dei due figli che non è mai facile. Il figlio maschio, tra l'altro sospetta che si comporti da bullo. Le figure fondamentali sono le donne, tutte.
"Quella bellezza che splende appena comprendiamo che non è agli altri che dobbiamo qualcosa, ma a noi stesse. Perché la vita va come deve andare: non regala niente, non concede sconti. Ma siamo noi a vincere, quando alla fine della giornata stiamo ancora in piedi. Quando la mattina troviamo il coraggio di ripartire. Quando ci prendiamo cura delle ferite perchè abbiamo ancora tanta strada da fare. Quando capiamo che la forza è nel compiacersi di essere imperfette."
Queste parole spingono ad andare avanti, a non sentirsi inferiori, spingono a credere in noi stesse, a mostrare le ferite e a indossare le cicatrici con fierezza. Ci ricorderanno che non importa vincere o perdere. L'importante è affrontare le difficoltà a testa alta e con occhi sicuri, come le leonesse. Non fuggiamo ma facciamo sentire il nostro ruggito.
Il caso sembra chiuso quando sulle pagine social di Ginevra Puccini compaiono dei video che lasciano tutti a bocca aperta. La sorella di Ginevra, Francesca, cerca di farli notare alla polizia. Qualcosa non le torna. Da quando Ginevra si è sposata sono cambiate tante cose, ma ora non riesce a mettersi in contatto con lei. Nessuno la aiuta e la polizia inizia a chiedersi dove sia. Perché non si trova? E' una vittima o il carnefice? Nei video Ginevra denuncia un articolato sistema di corruzione, sangue versato per divertimento e appagamento di bisogni fuori dalle righe, incompresibili.
"E' lì perché tutte le mafie hanno i propri medici. E i Vinciguerra sono una piccola mafia: una famiglia potente, capace di imporre la propria volontà per conseguire interessi privati non sempre legali e la cui influenza si estende alla realtà sociale ed economica che la circonda."
Ecco dove si punta la luce: i social. I soldi guidano il mondo, ma negli ultimi anni i social network si sono presi una grande fetta d'importanza. Su di loro girano voci, notizie che diventano virali, lì la voce non si ferma mai. E allora impariamo ad usarli al meglio e impariamo a dire no quando serve!
"In quei video trovi la forza per venirne fuori, il coraggio di ribellarti alla situazione, la scintilla per diventare chi vorresti essere e per fare ciò che ti rende felice."
Con Ginevra, Francesca, Julia, Bea, Annalisa e tutte le donne che hanno subito abusi e ingiustizie, con tutte le donne del mondo alziamo la voce e diciamo io dico no.
Parlare di un thriller è sempre molto complicato perché le trame sono spesso così ricche di colpi di scena e di avvenimenti che il rischio di anticipare qualcosa a chi ancora non ha letto il romanzo è parecchio alto.
Anche “Muori per me” è pregno di fatti e personaggi, contiene una escalation di tensione collegata a orrori sempre più indicibili, fino a un epilogo nel quale non mancheranno altre sorprese.
Provo quindi a parlarvene entrando nel dettaglio dei temi trattati e della struttura narrativa.
C’è una disamina sapiente sui social network, gli influencer e quello che ruota dietro a ogni singolo post. Nulla di più lontano, in alcuni casi, da ciò che di patinato arriva a essere pubblicato e mostrato ai follower. “Non c’era arma più potente dei social network”, scrive in un passaggio l’autrice e in questi ultimi anni non sono mancate le occasioni per accorgercene, nel bene o nel male.
Da parte di Elisabetta Cametti non c’è alcun giudizio, anzi. Non vengono risparmiato colpi, ma allo stesso tempo c’è spazio per analizzare i pregi di queste piattaforme di condivisione. Il fenomeno è strettamente collegato alla trama del romanzo e quindi viene sviscerato più volte, sempre con piena consapevolezza e padronanza della materia.
Un meccanismo, però, nel quale è facile finire imprigionati. Cosa si è disposti a compiere per ottenere ciò che si brama? Quanto è necessario avvicinarsi al fuoco prima di capire quanto può essere pericoloso?
E qui arriviamo al tema del “bisogno”. I tre gemelli Vinciguerra sono l’esempio di come i soldi – il potere – cambi le persone. Le cambi nel senso che l’asticella viene spinta sempre più in alto, perché quello che si ha, che si sente, che si prova, non basta mai.
Il lusso, la frenesia, l’esclusività, la visibilità non bastano. I vestiti, le auto, la droga non bastano. E si arrivano ad avere bisogni folli, sempre più al limite, senza più capire quali e quanti confini si stanno valicando.
“Ognuno di noi ha un bisogno diverso. Io sono curioso di vedere fino a che punto si spinge l’essere umano per ottenere ciò che vuole. Ma sento il bisogno di capire quanto potere ho per spingerlo a fare ciò che voglio io”.
“Muori per me” nel raccontarci di questa famiglia non risparmia niente. Non edulcora nulla, non c’è spazio per il rimorso, per la compassione. “La morte si accetta, la crudeltà no. La crudentà è la madre di tutti i mali. Se ti tocca, non solo ti cambia: ti trasforma”. I tre gemelli Vinciguerra sono a tal punto “trasformati” che in loro non c’è più un briciolo di umanità.
Anche se, forse, sul finale uno di loro potrebbe farvi vacillare.
Sono queste le persone che vuole smascherare Ginevra, una modella seguita sui social da milioni di persone nel mondo. Ha pensato a un piano, messo a punto nell’arco di un anno. Ha unito i tasselli e creato una strategia. Niente può andare storto.
Forse.
Veniamo ai personaggi di “Muori per me“. Sono tanti ma Elisabetta Cametti li descrive tutti molto bene quindi non ci saranno mai tentennamenti durante la lettura. Quelli che mi hanno più colpiti sono Bea, che mi ha mostrato la bellezza, e Annalisa Spada, che mi ha commossa per la sua profonda umanità. Menzione speciale a Riva che mi ha strappato un sorriso qua e là.
“Muori per me” è stata una lettura impegnativa dal punto di vista emotivo. Un giro sulle montagne russe che mi ha appassionata e coinvolta. Merito senza dubbio della bravura dell’autrice nel tessere una trama molto complessa senza mai perdere un pezzo, dando al lettore nuovi indizi a ogni capitolo.
Ci sono thriller nei quali gli orrori che vengono raccontati sono così aderenti alle dinamiche relazioni e sociali nelle quali siamo immersi che è difficile rimanere distaccati. E qui è praticamente impossibile farlo.
P.S.: L’unica cosa che mi è dispiaciuta davvero, ma perché l’ho odiata con tutto il cuore, è stata non aver saputo della reazione di Vanessa alla prima occhiata allo specchio dopo la decisione finale di Nico. Avrei tanto voluto “esserci” in quel momento!
Buona domenica paginette! Oggi siamo qui per parlare di un thriller che mi ha lasciato col fiato sospeso fino alla fine. Non sono solita leggere questo genere, essendo prevalentemente una lettrice di romance e fantasy. Tuttavia, mi sono catapultata in questa nuova avventura e non ne sono affatto rimasta delusa.
La protagonista di questa storia è Ginevra, anche conosciuta come Teresa. È notte fonda quando una bambina chiama la polizia per avvisare che la sua mamma è scomparsa, la quale si scopre essere proprio l’assistente di Ginevra. Iniziano le indagini e il corpo di questa donna viene ritrovato in un lago, insieme a moltissimi altri. Sembra quasi di aver risolto il caso, nel momento in cui il fratello di Ginevra viene incarcerato. Tuttavia, la nostra protagonista inizia a lanciare delle bombe sul web, usando Instagram come mezzo per denunciare atroci crimini. Ma Ginevra non si trova. Tra corruzione, atrocità e intrecci, Elisabetta Cametti ci conduce tra i meandri di questa storia, la quale odora di morte e di rinascita.
Quando iniziamo la lettura di questo romanzo, veniamo catapultati tra storie diverse e personaggi diversi. Per quanto l’inizio possa sembrare leggermente confuso, dopo le pagine iniziali si inizia ad entrare nel vivo della storia e a comprendere quali sono le connessioni tra i vari personaggi. La vita di Ginevra, si intreccia a quella di moltissime donne, soprattutto a quella della sorella. Quest’ultima si chiama Francesca, ama la fotografia ed è una veterinaria: farebbe di tutto per i suoi animali. Francesca è una che lotta per il bene, un’anima pura, al contrario forse di Ginevra la quale ha scelto una strada diversa: quella per il successo. La trama di questo romanzo è molto fitta, ben costruita e dotata di numerosissimi colpi di scena. La narrazione è senza fronzoli, semplice ma allo stesso tempo ricca di dettagli minuziosi che permettono al lettore di lasciarsi coinvolgere nella ricerca della protagonista, di lasciarsi marchiare dal dolore che subiscono le donne vittime di uomini troppo potenti.
“Anche l’uragano ha una fine. Dopo aver distrutto strade, abbattuto alberi, rovesciato regni, travolto vite, il vento smette di soffiare. La calma si sostituisce alla pioggia, il cielo torna blu. E il sole celebra l’inizio di un nuovo giorno illuminando le gocce d’acqua disperse nell’aria. È quando si accende l’arcobaleno che capiremo chi è sopravvissuto.”
I personaggi sono ampiamente caratterizzati, con una psicologia molto forte che permette di essere nella testa di un criminale ma anche in quella di un poliziotto che cerca giustizia. Persino i bambini hanno un ruolo importante, i quali mostrano quanto l’innocenza, a volte, è sinonimo di grande coraggio e altruismo. Le vicende narrate sono cariche di insegnamenti, perché si tratta di fatti di grande attualità: la condizione della donna in qualità di vittima. Qui, le donne sono oggetti e sono usate e abusate da uomini potenti, i quali pensano di poter giocare con tutto persino con le vite degli altri.
La penna dell’autrice è carica di sentimento, realistica. Nelle scene di violenza mi sono sentita veramente morire, come se stessi guardando con i miei occhi quell’atrocità. Ho sentito su di me il dolore di un’anima spezzata per proteggere il figlio, il silenzio di una ragazza illusa e ferita. Non posso nascondere che il finale ha suscitato in me emozioni ancora più forti, lasciandomi con le lacrime agli occhi. L’aver scelto di usare i social come mezzo di divulgazione di informazioni è stato secondo me il punto forte di questa storia, poiché dimostra che da un lato Instagram, o altre piattaforme simili, hanno la capacità di rendere un uomo o una donna convinto di avere innumerevoli possibilità di successo oppure nessuna. Possono essere il trampolino di lancio verso il cielo oppure verso il baratro. L’autrice ci mostra le due facce di questa medaglia, la quale ormai fa parte delle nostre esistenze.
Una storia che lascia col fiato sospeso, degli insegnamenti che arricchiscono il lettore, un concentrato di adrenalina e suspence, complotti, misteri, dolori, rinascite: questo è per la sottoscritta “muori per me” e per tale ragione lo consiglio a tutti. Faccio i miei più sinceri complimenti all’autrice e la ringrazio per la copia fornita.
❓Se vi chiedessi di definire la paura con una sola parola, quale usereste?
Ebbene, questo mattoncino porta un titolo molto interessante quanto tutte le riflessioni al suo interno. Non vi lasciate spaventare dal numero di pagine, 528 può sembrare elevato ma assicuro che la storia ha molto da raccontare e tanti misteri da svelare.
I capitoli sono intervallati da “puntate”, nelle quali la protagonista racconta la via vita a pizzichi e bocconi regalandoci parecchi spunti di riflessione.
Trovo sia scritto bene, che l’autrice abbia un’ottima padronanza delle parole, anche se le info ci vengono date alla spicciolata e per questo l’ho sentito un po’ lento.
Brevemente, una donna sparisce dopo un’insolita telefonata alla polizia e in un batter d’occhio gli indagati vengono sommersi di domande. Cosa le sarà successo? Di chi era la seconda voce che si è sentita nella telefonata?
Ma la vera perla di questo libro sono i tanti personaggi, ognuno con la propria storia, tra cui quelli chiave: 👩🌾Francesca la montanara; partendo con ordine lei è la prima che conosciamo ed è anche la protagonista principale, quella che ci trascina a scoprire quasi tutta la storia. Personaggio caratterizzato davvero in modo eccellente. Ha una personalità particolare, ama la montagna dove è cresciuta, pastore e veterinaria, farebbe di tutto per i suoi cuccioli, che siano pecorelle smarrite o umani come i suoi fratelli. Non mancano neanche le perle di saggezza da parte sua e piano capiamo davvero il suo buon cuore.
🐶Orso, mi sento di definirlo la vera anima della festa! È il cagnolone di Francesca a cui tutti fanno le coccole, chi non lo farebbe?!
🧚♀️Ginevra, influencer e blogger, ex montanara e sorella di Francesca. Lei è già più complicata da decifrare ma una cosa è certa: è terribilmente furba. Credo sia invidiabile la forza con cui ha deciso di cambiare la sua vita, seguendo il suo sogno in una città che non conosce. Ma noi la conosciamo quando già è il magico e conosciutissimo brand che spopola nel mondo della moda. Nessun accordo l’avrebbe allontanata dal suo scopo.
😈I tre fratelli Vinciguerra, uno più odioso dell’altro! Eppure uniti dal solo scopo di potere. Non è difficile che uno sia il capo, mentre gli altri due subiscano le decisioni e infatti siamo spettatori dei loro conflitti, mentre distruggo le vite altrui ovviamente. Devo dire che sono dei personaggi davvero riusciti, odiosi ma reali. Li ritengo i miei preferiti.
🏢La torre 3V, non proprio un personaggio in carne e ossa ma per quanto è sulla bocca di tutti si può definire una figura importante. La torre milanese che ospita persone davvero influenti e parecchi misteri… finché una donna non sparisce proprio al suo interno.
👨🍳Giacomo, lo chef, ex montanaro e fratello di Francesca e Ginevra. Inizialmente molto anonimo ma poi si svela sempre più mostrando tutta la sua personalità.
👮♀️L'agente che indaga sulla scomparsa della donna, anche lei caratterizzata da una vita precisa e ammetto che ho apprezzato molto che cerchi di educare il figlio grande per rimetterlo sulla buona strada, è una madre preoccupata e un’ottima poliziotta.
👨🦱Matteo, non posso dire molto senza fare spoiler ma quest’uomo da coraggio da vedere e una bella faccia tosta!
Ammetto di non averla trovata una storia molto profonda ma decisamente un thriller che tiene compagnia grazie alla suspense e che consiglio.
Ringrazio la piemmeedizioni per avermi gentilmente offerto la copia di “Muori per me” di E. Cametti, dandomi la possibilità di leggere un thriller che difficilmente riuscirò a dimenticare. Protagonista del racconto è una famosissima fashion blogger che ad un certo punto scompare . Sul sul profilo social tuttavia continuano ad essere postate immagini che descrivono l’omicidio di cinque donne. Il tema principale è il Male che si estrinseca in tutti i suoi aspetti più torbidi, dandoci l’immagine di una società che non indietreggia di fronte a niente e che cerca gratificazioni in meccanismi perversi e aberranti . Nulla può fare il coraggio e la solidarietà di chi si scopre vittima seppur in un estremo tentativo di rivalsa . L’intreccio è pazzesco ma ben architettato e disegnato agli occhi del lettore a cui non è concesso distrarsi, men che mai pensare di “eludere” le scene di alta tensione . Il mondo della moda e dei social viene scandagliato a fondo e neanche per un attimo pensiamo che in fondo è tutto frutto di una mente indubbiamente fantasiosa. La cronaca ci ha insegnato che certe perversioni esistono davvero e purtroppo hanno piantato le loro radici nella vita di tutti i giorni. Chi sono le “ cicale”? Ragazze spesso molto giovani disposte a rinunciare alla loro identità per tentare la scalata al successo in cambio di migliaia di followers , finendo invece tra le “grinfie” di personaggi biechi e senza scrupoli. Questo soprannome “cicale” ha richiamato alla mia mente una antica credenza che vedeva la cicala simboleggiare l’iniziazione ai misteri. Così come in effetti la cicala, simbolo di purezza, non a caso vive una sola estate ma le sue larve si riproducono in quella successiva direttamente dalla terra, quasi per una sorta di resurrezione. Così, ignare e scevre da preoccupazioni, vivono alla giornata assurgendo a simbolo dell’imprudenza. È proprio di imprudenza si finisce per parlare , imprudenza di “ragazze cicale” che rallegrano festini misteriosi e cruenti. Confesso apertamente il terrore provato di fronte a certe scene presagio di morte certa. Perché una cosa è uccidere, ben altro far scegliere di che morte morire.
Ginevra, la protagonista è colei che decide di opporsi a un sistema, ignorato per troppo tempo ma contro il quale , una volta acquisito coscienza , non si può non combattere per la dignità di tutte le donne. Alla fine, quando pensi di aver ricostruito l’intero mosaico, arriva l’ultimo colpo di scena, quello che hai avuto sempre sotto gli occhi ma a cui non avevi creduto. Perché il mostro può dormire nel nostro stesso letto e alzarsi al mattino per prepararci il caffè. Un Thriller intenso che non consente troppe pause e che mira a condurci velocemente al finale nel tentativo di liberarci dal disgusto e dalla troppa rabbia accumulata. Faccio i miei complimenti alla scrittrice per avermi incollata alle pagine seppur minando il mio stato emotivo, non troppo avvezzo a questo genere. Tenetevi forte e iniziate la lettura...
Recensione completa su Peccati di Penna Elisabetta Cametti con Muori per me ci mostra il dietro le quinte di un mondo, quello delle influencer, del marketing e degli eventi, apparentemente scintillante; i meccanismi di corruzione e intimidazione che ci possono essere alla base di proposte e contratti. Illustra anche come oggi il mondo dei social possa essere uno specchietto per le allodole e pericoloso per giovani, ingenui, persone in cerca di successo facile. Mentre dal business dello "spettacolo" ci si può aspettare retroscena poco edificanti, l’autrice mostra che in una tradizionale famiglia si possono nascondere le mele marce, più o meno in vista. Nel caso specifico, la famiglia del romanzo è quella dei Montanari.
La trama è piuttosto articolata, non banale, talvolta pregna di violenza e crudeltà che potrebbero far storcere il naso, ma proprio questa crudezza è ciò che colpisce e sconvolge, perché nella realtà non si può edulcorare una violenza e talvolta è giusto che arrivi al lettore con la sua forza. Tra i temi trattati dall’autrice spicca il ruolo delle donne: sopravvissute, eroine, combattenti, nonostante spesso tradite da chi dice di amarle, da chi è vicino o addirittura di famiglia, toccando quindi anche il tema del femminicidio. Non mancano alcuni colpi di scena.
Lo stile della Cametti è chiarissimo, descrittivo quanto basta; il ritmo delle vicende lento in alcuni frangenti, ci sono capitoli che si dilungano un po’ troppo, per questo prima di arrivare alla parte succosa della storia, quella delle carte scoperte, si attende abbastanza.
La narrazione non è lineare e poiché in terza persona ci permette di spostarci da un personaggio all’altro ...continua Testo fornito dall'editore. Blog | FB | Twitter | IG 1| IG 2 | Tumblr | Pinterest
"Muori per me" è un thriller che mi è piaciuto moltissimo per la sua attualità e originalità: è un romanzo brillante, coinvolgente, emozionante e sorprendente dalla prima all’ultima pagina 😍
Ginevra è una famosa e ricca influencer, la sua vita all'apparenza è perfetta, ma è davvero così? 💎 All'improvviso sembra non voler farsi trovare e sul suo account inizierà a postare dei video inquietanti. Che cosa sta succedendo? Dov'è la sua assistente che è improvvisamente scomparsa? 😱 ⠀ L’autrice ha dato grande importanza alla psicologia dei personaggi, centrale in questa storia. Nessuno è come appare, tutti nascondono un’altra faccia, risultando ambigui e imprevedibili. Fino alla fine ci si chiede fin dove ci si può spingere per raggiungere i propri sogni e soddisfare i propri desideri. L’ambizione può infatti trasformare le persone, la smania di successo e gratificazione può essere una leva perfetta per spingere gli altri a fare ciò che si vuole. Ed è così che entra a far parte di questa storia il mondo delle influencer 👗, dove alcune ragazze pur di distinguersi dalle altre e sentirsi parte di quell’élite possono essere spinte a compiere l’impensabile. Mi è piaciuto il modo in cui viene trattato il tema dei social che possono diventare una gabbia, ma anche un’arma di cui servirsi per portare a galla la verità.⠀ ⠀ Oltre a quello dei social, sono presenti anche temi importanti come quelli del bullismo, delle dipendenze, della violenza sulle donne e dell’accettazione di sè. Si comprende quanto sia importante rimanere sempre sé stessi e non lasciare che la voglia di dimostrare di essere qualcuno e la sete di successo ci corrompa.⠀ ⠀ Il romanzo è un continuo crescendo. Il mistero infatti si infittisce dall’inizio alla fine, man mano viene rivelata una verità terribile che sarà difficile da accettare. Suspence e colpi di scena non mancano, nulla è lasciato al caso. Rimarrete sorpresi dal finale inaspettato e commovente 😭, perfetto per questa storia. Ho amato questo libro, non posso fare a meno di consigliarvelo! 💙
La lettura del romanzo di Elisabetta Cametti è impegnativa dal punto di vista psicologico, in quanto riesce a coinvolgere il lettore mentalmente a 360 gradi. E' una lettura incessante in cui il silenzio delle ragazze scomparse urla e rimbomba attraverso i video di Ginevra Puccini su instagram. Una voce che arriva dall'aldilà e chiede giustizia contro la corruzione e il potere. La voce di Ginevra, mi ha riportata indietro nel tempo alla lettura del romanzo di un altro grande autore: Giorgio Faletti e il suo libro "Io uccido", in cui un'altra voce riecheggia dal microfono di una trasmissione radiofonica. Occhio però, non fraintendetemi, non sto dicendo che l'autrice abbia copiato l'idea di Faletti, mi succede spesso di collegare varie storie ed eventi già letti e vissuti; situazione che si verifica quando le storie dei romanzi vengono da me vissute come se fossero reali. Il romanzo è ambientato ai giorni nostri ed utilizza i social network come fonte di comunicazione e divulgazione. Leggendo il romanzo nasce spontanea una riflessione: "Quanto le ragazze d'oggi sono disposte a "pagare" per diventare famose? A quali e quanti compromessi sono disposte a piegarsi? Sembra tutto un gioco ma in realtà non lo è, perchè la società è composta da squali senza scrupoli che approfittano dei sogni delle ragazze di diventare influencer e le attirano nella loro ragnatela, fino a stritolarle. E i genitori in tutto questo? Il romanzo è un'accusa alla società odierna talmente fluida da perdere lungo il suo percorso valori e morale. Inoltre, ne risalta la forza delle donne che ad un certo punto, si risollevano, si alleano creando una forza potente in grado di superare anche la paura di morire. E' un romanzo che vale la pena essere letto; tutti gli elementi caratteristici di un genere thriller psicologico sono al proprio posto. La vostra mente subirà vari scossoni dall'inizio alla fine e sarà coinvolta da un mix di episodi crudi e violenti. E il finale? Assolutamente impensabile, dote che solo i grandi autori posseggono. Complimenti all'autrice. Sedetevi comodi, accendete i vostri cellulari e collegatevi su IG, vi sono dei video che aspettano di essere visualizzati.