Saeriel è un regno magico popolato da creature fatate. È un luogo di contatto tra i mondi, con i quali scambia la magia e l’energia che gli permettono di sopravvivere. Quando una maledizione confina alcuni tra i suoi abitanti più potenti sulla Terra e isola il regno, Saeriel rischia il collasso. Toccherà a Robin Red, guerriera dei berretti rossi, e agli altri componenti della Caccia Selvaggia esiliati nel mondo mortale, trovare e proteggere l’unica persona che potrebbe salvare Saeriel. Quale sarà il prezzo che dovranno pagare per rivedere la propria casa?
Gli autori italiani che scrivono ottimi fantasy sono sempre di più e vorrei che fossero letti con la stessa attenzione che si riserva agli autori esteri.
Tra questi ho scoperto Azzurra Pasquali che con il suo 𝗪𝗶𝗹𝗱 𝗛𝘂𝗻𝘁 mi ha donato un viaggio meraviglioso, a metà tra la bellissima Mantova e il regno di Saeriel, un regno abitato da creature magiche.
Il titolo riprende la Caccia Selvaggia, composta da guerrieri intenti a difendere il regno dall'Orda di creature molto pericolose.
L'autrice ha saputo gestire benissimo non solo due piani spaziali separati, ma anche quelli temporali che ci portano in diversi momenti della storia senza far mai perdere il filo narrativo.
Le creature fantastiche presenti nel romanzo sono molte, quelle che più mi hanno affascinato sono stati i selkie! Chi ama questo tipo di folklore apprezzerà moltissimo.
Fenris e Robin Red sono stati i personaggi che ho amato di più, a cui mi sono sentita più legata per quanto riguarda gli eventi narrati.
Ho apprezzato molto anche le descrizioni accuratissime (sembrava di camminare in quegli stessi luoghi) e lo stile molto scorrevole.
Durante la lettura mi è sembrato anche di immergermi in un gioco di ruolo, cosa che mi ha fatto venire una tremenda nostalgia, perciò se tutto questo vi ispira ed è nelle vostre corde, lo consiglio!
Libro acquistato dopo diverse recensioni positive su Instagram, mi sono decisa di sostenere l'autrice acquistando una copia dell'opera...mai soldi sono stati investiti meglio!!! . Wild Hunt è una storia ambientata su due spazi/temporali molto distaccati, ma uniti da un filo conduttore che scopriremo fin da subito. Questo elemento sarà la fiamma viva per tutta la narrazione. Composta da numerosi personaggi, Azzurra Pasquali è riuscita a raccontare ogni singola vita, senza perdersi mai dalle situazioni principali e ponendo l'attenzione sul focus primario: una guerra imminente. Sviluppato tramite una scrittura fresca e immediata, i capitoli scorrono senza grossi intoppi e concentrare la propria empatia verso i protagonisti, avviene in tempo zero tanto da riuscire ad immedesimarsi completamente. . Uno dei word building meglio costruito in questo singolo anno, pieno dei soliti cliché sentiti e risentiti. L'autrice ha delle ottime capacità comunicative e una struttura capace di avventurarti senza neanche pensarci. Vi avverto subito che alla fine di questo libro, sarete dispiaciuti di non avere un seguito di qualsiasi natura, anche se si parla di un autoconclusivo. Azzurra io aspetto una nuova storia, la pretendo ahahahah. . Super consigliato per chi vuole un buon libro, dalla struttura classicheggiante ma in chiave moderna.
4.5 Quando ho iniziato a leggere questo libro non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Mi intrigava l'idea di un mondo fatato e di un regno da salvare ma tutto quello che ho trovato supera questi due elementi. Leggendo questa storia ho visto un gruppo di cacciatori che sono anche amici e che si proteggono a vicenda, ho visto sentimenti e doveri verso il proprio popolo e se stessi. Ho scoperto nuove razze e viaggiato in un nuovo mondo fatato (più sanguinoso di quello che di solito si trova nei libri). Ci sono battaglie, corse, entità potenti che accompagnano solo i prescelti, amicizia, un pizzico di amore, tanti clan e molto onore misto a dovere e rispetto. Ho apprezzato la dualità della storia che si sviluppa in due tempi: il passato, che spiega man mano cosa è successo, e il presente che racconta lo sviluppo e la conclusione della storia. Mi sono piaciuti i personaggi, ognuno caratterizzato in maniera diversa e i diversi punti di vista per capitolo che hanno reso più facile comprenderli. Avrei preferito che alcune spiegazioni sul mondo e sulla scelta della città di Mantova come punto di partenza della storia fossero poste all'inizio e non nella seconda metà del libro. Nonostante ciò tutte le domande e i dubbi che ho avuto hanno trovato risposta alla fine, rendendo la conclusione degna di questo nome. Molto bella anche la soluzione finale, pensata e giusta. In fondo salvare un regno affamato di magia e caduto in disgrazia non è certo facile.
Evviva il fantasy italiano! Un ottimo esordio. Scorrevole e pieno di avventura. Apprezzato molto e letto in 3 giorni. Avrei preferito qualche approfondimento sui personaggi ma attendo altri libri di questa scrittrice per apprezzarne la crescita.
Può un fantasy italiano essere così ben scritto e pure autoconclusivo?
Assolutamente si! Il tutto grazie a Azzurra Pasquali che ha creato e ambientato a Mantova questo portal fantasy che ci fa entrare in un secondary world davvero originale, Saeriel, di cui ha creato un'utile mappa 🗺️
La scrittura dell'autrice è molto fluida e accattivante: unita alla trama ben congeniata questo libro si fa leggere in pochissimo tempo.
A livello temporale narrazione segue due binari: il primo ambientato a Saeriel in un non ben precisato lontano passato e il secondo nella Mantova del 2019; i pdv, invece, si alternano seguendo qualcuno dei personaggi principali: il mezzolupo Fenris, la berretto rosso Robin Red (che amo), la misteriosa Elisa e il giovane umano Kyle.
Robin e le sue due asce, Fenris e i suoi artigli, Roan il selkie e i suoi pugnali, Merriven la donna alata e le sue frecce, Murtag e Caronte sono capitanati dal capocaccia Herne e tutti insieme, ognuno con la sua forza e le loro entità - con altri cacciatori - formano la Caccia Selvaggia al servizio della regina Kendra, una Acherontis Atropos candida con sangue e artigli blu da un oscuro segreto.
Queste Entità sono raccolte nel Cenote dove si legano (al termine di una difficile prova) con i cacciatori - tutte una sola volta tranne Robin - e sono rispettivamente la Lotta, la Guerra e il Sangue, la Profondità, la Voce della Verità, l'Oscurità, il Viaggi.
L'ho già detto che Robin è la mia preferita? L'ho amata così tanto che il triangolo amoroso di cui è vertice mi è sembrato così naturale e vitale per la storia da non darmi nessun tipo di fastidio, la riprova che il trope se scritto bene (come qui) è degno di essere letto. Sarei, con la battagliera protagonista, davvero in serie difficoltà nella scelta tra Fenris e Roan anche se non nego che il secondo ha un posto speciale nel mio cuore.
I personaggi sono tutti molto ben costruiti e anche se alcuni di loro fanno da contorno non sembrano affatto bidimensionali, semplicemente poco portati in scena.
Il fatto che il romanzo sia autoconclusivo è poi per uno dei punti a favore: nonostante tutto si concluda in un unico volume la storia non sembra per nulla affrettata ma anzi salta agli occhi la costruzione minuziosa fatta a monte della pubblicazione. Trattandosi di libro self-published ho apprezzato moltissimo la cura data ai dettagli per esempio negli interni dei capitoli il cui aspetto grafico riprende il cerchio della copertina all'inizio di ognuno 😍 insomma un libro che ho amato davvero tanto e che ho eletto miglior libro di marzo! Sono davvero curiosa di leggere l'altro romanzo autoconclusivo "Numbers" che mi aspetta in libreria 😍 ancora una volta ho avuto la dimostrazione che il fantasy italiano ha molto da dare e pochissimo da invidiare a quello straniero!
All’inizio, influenzata da brutte esperienze passate, ero molto titubate nei confronti di questo romanzo ma poi, spinta dalla curiosità, ho ceduto… e sono davvero felice di averlo fatto. Assieme a “La scatola della ballate morte” di Ludovica Rovi, “Wild Hunt” è uno dei migliori libri d’esordio (e non solo) che abbia letto ultimamente. Sono molti gli aspetti che mi hanno colpita, ma quello che mi ha maggiormente conquistata è stato il modo in cui sono stati gestiti i personaggi, sia secondari che principali. Ognuno di essi è stato gestito alla perfezione dall’inizio alla fine ed è stato dotato di una tridimensionalità scolpita con grande maestria. Altro aspetto che mi ha fatto amare questo romanzo è stata l’abilità con cui Pasquali è riuscita a stare in equilibrio tra il dire e il non dire, tra lo spiegare e il far intuire (aspetto più difficile di quanto possa sembrare, soprattutto per chi è alle prime armi). In futuro mi piacerebbe leggere altro di questa autrice molto promettente.
Devo dire che è un bel libro....scorre molto bene e anche le interazioni tra una terra e l'altra si inseriscono bene....non è troppo prolisso ne' sui costumi ne' sulle armi e neanche sui nemici....ma fa capire bene tutto l'insieme....merita a mio avviso le 5 stelle
Wild Hunt è un urban fantasy autoconclusivo d'ambientazione in parte italiana, in cui ci si muove tra Saeriel, il mondo magico, e Mantova. Il worldbuilding è bellissimo e le creature, ispirate ai miti irlandesi, scozzesi e islandesi, come segnalato a fine libro, sono rivisitate in maniera originale. L'immaginario creato mi ha colpito e mi è piaciuto tantissimo! Saeriel è un mondo magico in cui tutto è più vivido, compresa la natura e i suoi colori, e sopravvive grazie a un continuo scambio di energia e magia con altri mondi, che avviene attraverso i portali, utilizzati per lo più dalla Caccia Selvaggia. La Caccia Selvaggia è composta dalle creature più forti di Saeriel, come si entra a farne parte viene descritto in un capitolo particolarmente bello proprio nella parte iniziale, infatti possiamo assistere a quello di Robin Red, figlia del capo dei berretti rossi. Dico assistere perchè la lettura è coinvolgente a questo punto. Conosciamo poi altri componenti principali della Caccia quali Herne, il comandante, Fenris e Roan, due dei più forti, Murtag, Merriven e Caronte. E poi Kyle ed Elisa, personaggi importanti che faranno la loro comparsa a Mantova e che compiranno una crescita sorprendente. In generale sono personaggi tutti molto forti e potenti, ma non per questo senza paure, preoccupazioni o scelte difficili da compiere e affrontare. Il Regno di Saeriel è governato da Kendra, crudele e spietata regina che preferisce incutere timore piuttosto che farsi amare, è un personaggio che sa essere intrigante all'inizio e riesce a farsi odiare davvero bene per tutto il resto della storia, devo dire la verità. Credo proprio sia l'unica a cui non mi sono affezionata. 😂 C'è spazio anche per l'amore in Wild Hunt, in qualsiasi forma: è una parte importante ma non si prende tutta la scena. È presente anche una situazione di triangolazione e, ad sincera, i triangoli non sono la cosa che amo di più, però in questo caso, secondo me, è stato molto ben gestito e ho apprezzato le dinamiche che si sono create tra i personaggi coinvolti, perchè il rispetto è alla base, nonostante tutto. La trama si snoda tra due linee temporali che si intrecciano e si alternano tra i capitoli, la prima racconta cosa è successo all'inizio, in un tempo remoto e indefinito, quindi l'iniziazione di Robin Red, il suo ingresso nella Caccia e le dinamiche che hanno portato allo Scaccio; la seconda è quella ambientata a Mantova nel 2019, il presente. Entrambe sono state ben gestite, non si fa confusione (se non inizialmente, ma è normale e accade ogni volta che si entra e si conosce un nuovo mondo letterario) e tutto diventa sempre più chiaro proseguendo nella lettura.
In definitiva per me Wild Hunt è un libro che si legge con piacere dall'inizio alla fine, ha un ritmo veloce, è immersivo e appassionante, è stata davvero un'ottima esperienza di lettura, l'ho trovato coinvolgente, a tratti divertente e anche drammatico al punto giusto. Il fatto che sia autoconclusivo è una benedizione e un peccato allo stesso tempo, perchè si inizia a leggerlo senza il "peso", diciamo così, del pensiero di cominciare una saga e si finisce, invece, con la voglia di tornare a Saeriel ancora una volta. 🥺 Quindi, se ve lo state chiedendo: assolutamente consigliatissimo!
Storia interessante e ben costruita, con personaggi altrettanto interessanti e diversificati; sa molto, infatti, di romanzo corale poiché non c’è stato un unico personaggio che ai miei occhi abbia spiccato per tutta la durata della storia, ma si apprezzano e ci si affeziona a tutti i personaggi, anche a quelli che ci saranno per meno tempo di altri. A me è piaciuta molto la crescita che ha avuto il personaggio di Elisa, ma anche Robin ha un posto speciale nel mio cuore 💓 La scrittura dell’autrice è stupenda: lineare, intricata e complessa (non con una connotazione negativa, ma nel senso che non è banale) al punto giusto e ricca di dettagli! Consiglio vivamente la lettura a chi piace l’urban e portal fantasy (ma anche a chi non piace, perché no, si può sempre cambiare idea), essendo anche resi bene, è chiaro quando cambia l’ambientazione e il periodo!
⚔️ Wild Hunt è una fusione perfetta tra epic e urban fantasy, di fatti le vicende si dipanano tra il regno magico di Saeriel e la città di Mantova. A collegare le due ambientazioni sono dei portali che possono essere creati e aperti solo da un’appartenente alle Acherontia Atropos, la razza regnante di Saeriel, che tramanda il potere di madre in figlia.
⚔️ Da una parte abbiamo quindi Saeriel con le sue creature, quali Berretti Rossi, Selkie, mezzilupi (♥️) e simil-valchirie, che hanno la possibilità, se abbastanza valorosi, di legarsi a delle entità per diventare ancora più potenti ed entrare a far parte della Caccia Selvaggia.
🍎 Dall’altra abbiamo Elisa, all’apparenza una semplice ragazzina che vive a Mantova, che però deve stare attenta a non ferirsi in nessun modo per non mostrare il suo sangue in pubblico…
⚔️ Il filo conduttore di tutti gli avvenimenti è appunto la Caccia Selvaggia, composta dai migliori cacciatori di Saeriel, che ha la capacità di viaggiare tra i mondi grazie appunto ai portali aperti dalla regina, in questo caso Kendra.
🍎 Ecco, Kendra… mi ha ricordato un po’ la regina Jadis di Narnia, se avete presente… ci sono delle scene in cui mette davvero i brividi 😰 e qui faccio i complimenti all’autrice perché raramente mi è capitato di avere così chiara in mente l’immagine di un villain!!
⚔️ Anche Robin, Roan e Fenris sono davvero ben caratterizzati ma anche Henre, Kyle e Merriven non scherzano! Per questo ho trovato molto azzeccata la scelta di narrare su due linee temporali differenti per far conoscere il background dei personaggi e in modo da lasciare sempre quella sensazione di “ è 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜, 𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎?!” per cui risulta davvero difficile staccarsi dalla lettura 🫠
🍎 Vorrei fare una menzione speciale ad un episodio del capitolo 3 ma sarebbe un po’ spoiler 🫢 mi limito a dire che si tratta di un esempio favoloso della regola della pistola di Cechov: “sᴇ ɴᴇʟʟᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ᴄᴏᴍᴘᴀʀᴇ ᴜɴᴀ ᴘɪsᴛᴏʟᴀ, ᴘʀɪᴍᴀ ᴏ ᴘᴏɪ ᴅᴇᴠᴇ sᴘᴀʀᴀʀᴇ”!! E l’elemento in questione qui è stato gestito in maniera magistrale!!!
Questa lettura entra di prepotenza a far parte di quelle che ho finito con un po’ di malinconia perché davvero mi è quasi dispiaciuto arrivare alla fine 🥲 spero un giorno di poter rileggere qualcosa riguardo al meraviglioso regno di Saeriel e dei suoi abitanti ♥️
Posso dire che amo questo libro? Lo dico: amo questo libro.
Innanzitutto vi dico che c'è una cura immensa da parte di questa autrice: il libro è esteticamente stupendo, la copertina rimanda subito al tipo di romanzo che si ha fra le mani, le illustrazioni sono molto belle e ho avuto modo di vedere anche segnalibri, stampe dei personaggi e delle mappe, volantini... Insomma, un lavorone! 👌🏻 Ma passiamo al contenuto: un autoconclusivo che non lascia vuoti di trama né mancanze, lo si finisce con la sensazione che non manchi nulla. Mescola (ma non a caso, nelle giuste proporzioni e con equilibrio) 𝖚𝖗𝖇𝖆𝖓 e 𝖍𝖎𝖌𝖍 fantasy. La mia parte perferita è quella che riguarda più il fattore high fantasy, ma è solo per questione di gusti. Si vede che c'è molta ricerca dietro le creature descritte e scelte, e una buona dose di 𝖒𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔𝖌𝖎𝖆 ben studiata. I personaggi sono ben descritti e caratterizzati, ben distinti nonostante siano molti: si inquadra subito chi è chi. Se cercate delle crush, di qualsiasi genere, ne trovate in abbondanza. C'è anche un triangolo amoroso molto particolare e diverso dal solito. Anche se il mio personaggio preferito è un uomo, ho amato ogni figura femminile presente: donne forti, sicure, pronte a combattere, a cadere e rialzarsi, intelligenti, piene di iniziativa. 💪 Le scene di 𝖈𝖔𝖒𝖇𝖆𝖙𝖙𝖎𝖒𝖊𝖓𝖙𝖔 coinvolgono e si crea empatia coi sentimenti dei vari personaggi, la storia prende tantissimo e difatti ho divorato il libro in pochissimo tempo. La scrittura è scorrevole, i capitoli né troppo corti né troppo lunghi, perfetti. Plot twist? Sì, ho letto scene che mi hanno lasciata a bocca aperta per i colpi di scena. 😦 È un libro che rileggerò spesso e diventerà uno dei miei comfort books. Consiglio di leggerlo vivamente, vi trasporta fra creature leggendarie e avventure mozzafiato. Uno dei migliori fantasy che io abbia mai letto.
Un fantasy leggero ed originale, che mescola elementi urban con quelli del classico. L'azione si snoda tra Saeriel, mondo abitato da creature mitologiche e fatate, e Mantova dei giorni nostri. Il mio primo pollice in su va all'ambientazione italiana, una scelta davvero coraggiosa, in un panorama di lettori abituati a Londa e New York.
I personaggi li ho apprezzati, perché reggono, sono interessanti e ben costruiti. Le dinamiche fra loro sono realistiche e non esasperate. Molti autori spesso fanno l'errore di credere che mostrare forti pulsioni emotive renda i personaggi più profondi. No, li rende solo insopportabili. Qui spesso i protagonisti sono attanagliati da paura, sofferenza o indecisione, ma non assistiamo a scenette melodrammatiche mirate a strappare la lacrimuccia al lettore. Altro pollice in su.
Lo stile di scrittura è netto, pulito, senza orpelli non necessari. Mi sento di dire che non avrei sgradito più descrizioni. Saeriel mi è parso, a volte, un mondo un po' abbozzato. Ci vengono mostrati molti luoghi, ma spesso in maniera rapida, e non si riesce a familiarizzare con essi, che già si cambia scena. Altra cosa che mi ha a tratti rattristita, è che alcuni personaggi siano eclissati in favore di altri. Robin Red è vista protagonista di molto, mentre i suoi compagni sono un po' più in ombra. Taglio corto: mi sarebbe davvero piaciuto un romanzo più lungo. Avrei letto tantissimo di più su tutti, su Saeriel e le sue tradizioni, con grande grande piacere.
Salvo precedenti pareri soggettivi, questa è davvero una storia piacevole, ben costruita, ricca di eventi ed azione. Si nota bene la cura dei particolari dell'autrice, laddove avrebbe potuto fare un guazzabuglio tra portali dimensionali e salti temporali ha saputo tenere ben salde le redini delle vicende e dello spazio-tempo. Consigliatissimo
Nonostante io prediliga gli young adult, avevo aspettative altissime per questo libro, che si è rivelato un vero gioiellino💫
🌻Il worldbuilding è davvero ben strutturato: Saeriel non sembra un mondo inventato, è così ben descritto da essere quasi reale, così come le creature che lo popolano
🌻Ho apprezzato moltissimo la scelta di alternare ciò che è capitato a Saeriel "tanto tempo fa" con gli avvenimenti a Mantova nel 2019 (nonché la scelta di una città in Italia e non altrove😍): la curiosità di scoprire la correlazione tra gli avvenimenti passati e quelli più recenti era davvero tantissima e mi ha spinto a leggere il libro molto più rapidamente di quanto mi sarei aspettata
🌻I personaggi ti rimangono nel cuore, e questo è un dettaglio da non sottovalutare. Ultimamente ho letto tanti bei romanzi, ma pochi dei personaggi descritti mi rimarranno marchiati sotto la pelle a vita. Purtroppo Azzurra non è stata clemente con le sue creature, e il mio cuore sta ancora piangendo per loro😅
🌻L'idea di fondo, quella della Caccia Selvaggia, è portata avanti fino alla fine in maniera impeccabile, così come i sentimenti che accompagnano l'arco della narrazione: l'amore per la propria terra e i propri compagni, la nostalgia di casa, la vendetta, la determinazione e la consapevolezza di essere disposti a tutto pur di raggiungere un obiettivo
🌻Penso che Azzurra abbia davvero il dono di far vivere le parole, e posso solo sperare di leggere altri suoi romanzi in futuro🕯
Il regno di Saeriel si alimenta di magia e di emozioni. Quando alcuni tra i Cacciatori migliori della Caccia Selvaggia vengono esiliati sulla Terra e i confini con gli altri regni vengono chiusi, Saeriel rischia il collasso. Robin Red farà di tutto per riportare i guerrieri a casa, nonostante la ferita ancora aperta per quanto accaduto prima dell'esilio... "Wild Hunt" è una lettura emozionante, non solo perché ricca d'avventura, ma perché i protagonisti, seppur presentati come valorosi guerrieri di un regno magico, condividono le stesse paure degli abitanti della Terra: in questo ci vedo un messaggio molto profondo. L'autrice, benché si rifaccia a leggende celtiche e islandesi, rimescola il tutto con la sua fantasia e crea un world building coerente e affascinante. Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, il ritmo incalzante, complice l'alternanza tra diversi punti di vista e su differenti piani temporali, che Azzurra gestisce molto bene. Non mi sarebbe dispiaciuto scoprire più in là alcune scene anticipate dai dialoghi dei personaggi. Detto ciò, anche se "Wild Hunt" è autoconclusivo, sarebbe bello leggere un secondo volume o uno spin-off... Sarà che è un romanzo a cui ci si affeziona!
Un fantasy che mostra come, anche tra gli autori italiani, si celino scrittori e scrittrici in grado di creare mondi fantastici ricchissimi di idee e spunti interessanti.
Ho davvero apprezzato sia i personaggi che alcune rivisitazioni di culture e folclore, oltre al fatto che l'autrice ha una scrittura che, seppure molto semplice, risulta scorrevole e assolutamente ben fatta.
Una lettura piacevole e molto interessante: i personaggi sono ben delineati, ho adorato il fatto che ognuno di loro fosse legato ad un "potere" particolare (entità misteriose estremamente potenti)
Ho amato molto anche la creazione di creature fantastiche a me sconosciute o poco conosciute, sempre rivisitate in chiave nuova e adattate ai fini del romanzo.
Se devo muovere qualche critica (comunque assolutamente contenuta): i primi capitoli del romanzo mi sono risultati un po' troppo caotici a causa dei continui cambi di pov e avrei voluto che venisse dedicato un numero di pagine maggiore al finale.
Rimane comunque un fantasy assolutamente piacevole, estremamente valido e ricchissimo di belle idee ben sviluppate!
Avventura serratissima da mozzare il fiato, in questo bel fantasy. Tanti i Clan e le creature fatate, tutte con precise descrizioni e organizzazioni sociali. Belle le ambientazioni, ho apprezzato sia quelle del regno fatato che quelle della normalissima città di Mantova, scenari entrambi del racconto. Devo dire che mi sono piaciuti tutti i personaggi e le loro storie; bellissima l'amicizia che li lega. Il racconto inizia dal presente per poi alternare, non solo i punti di vista, ma anche la linea temporale, con tuffi nel passato che ti permettono di scoprire pian piano i personaggi e spiegano il perché di alcuni comportamenti, sino al definitivo ricongiungimento su un'unica linea. Empatia e coinvolgimento sono assicurati tanto che alla fine avrei voluto sapere di più di Robin, Fenris, Merriven, Murtag... infatti aspetto un sequel o uno spin off 😂 insomma qualcosa che mi faccia ritrovare questi protagonisti! Ennesima conferma che gli autori e le autrici italiani scrivono bei fantasy 👍🌼
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Un bel libro che non si perde in giri di parole e va dritto al sodo. La storia scorre bene e i personaggi intrattengono. Consigliato a chi cerca un Urban Fantasy originale.
• Trama: Che cosa sei disposto a sacrificare per tornare a casa? Saeriel è un regno magico popolato da creature fatate. È un luogo di contatto tra i mondi, con i quali scambia la magia e l’energia che gli permettono di sopravvivere. Quando una maledizione confina alcuni tra i suoi abitanti più potenti sulla Terra e isola il regno, Saeriel rischia il collasso. Toccherà a Robin Red, guerriera dei berretti rossi, e agli altri componenti della Caccia Selvaggia esiliati nel mondo mortale, trovare e proteggere l’unica persona che potrebbe salvare Saeriel. Quale sarà il prezzo che dovranno pagare per rivedere la propria casa? • Il libro in tre aggettivi: sensuale, battagliero, incalzante • Personaggio preferito: Fenris • Citazione del cuore: “A Saeriel è tutto più intenso. I colori sono accesi e hanno sfumature che qui non esistono. Il vento ha sempre un buon odore, porta con sé i profumi delle foglie secche, dell’erba bagnata al mattino e della pioggia in arrivo. C’è vita ovunque, dalla pozza meno profonda agli alberi più frondosi, dalla grotta più oscura alla rupe più alta. È tutto in continuo movimento. Anche le sensazioni sono più vivide. Ti verrà voglia di combattere, di correre a piedi scalzi, di scalare le montagne, di fare l’amore in ogni momento, di danzare attorno al fuoco nei cerchi delle fate. È la vita che ti chiama e tu vorrai risponderle.” • Il piccolo PVO Creminoso: Wild Hunt è un romanzo che unisce l’epic fantasy e lo urban fantasy. Azzurra, infatti, ci accompagna in un’avventura che si sviluppa su diversi piani temporali: quelli del 2019 presso la città di Mantova e quelli del “tanto tempo fa” presso il mondo magico di Saeriel. Nel “tanto tempo fa” seguiamo i protagonisti Robin, Fenris e Roan nell’evoluzioni delle loro vite e dei loro rapporti all’interno del gruppo “Caccia selvaggia”, una sorta di esercito magico agli ordini della regina di Saeriel, Kendra, appartenente alla razza della Acherontia Atropos. Proprio Kendra sarà la nostra antagonista, una donna potente, crudele e desiderosa di sempre maggior potere. Quando le cose precipitano entra in gioco il 2019, anno in cui i protagonisti tenteranno di cambiare le cose e di salvare non solo Saeriel ma anche la terra. Ho trovato affascinate il legame che si instaura tra ogni cacciatore e la propria entità, una simbiosi che nutre e che si sfama, a simboleggiare il concetto che il potere dona ma il potere pretende. Una lettura per gli amanti del fantasy, molto scorrevole e non impegnativa. • Se fosse un cibo, questo libro sarebbe: la pizza • Se fosse un colore, questo libro sarebbe: il rosso • Lo consiglio a: A chi ama universi che posseggono più piani astrali, i quali si intersecano e intrecciano tra loro. A chi ama un’attenta costruzione della struttura magica e chi ama leggere di luoghi ed eventi descritti in modo preciso. A chi ama la presenza di tantissime diverse tipologie di razze all’interno di un romanzo, trovando per ognuna di esse dei rappresentanti ben delineati nei personaggi principali. A chi ama i triangoli amorosi, le crush e le relazioni classiche di un romanzo young adult.
Prima di iniziare a parlarvi di questo libro, volevo ringraziare l'autrice per avermi mandato la copia cartacea in omaggio. Ci tengo, inoltra, a spendere due parole in merito al sostegno che dovremo dare agli autori emergenti italiani. Azzurra è una autrice con del grande potenziale, questo suo libro d'esordio ha tutte le carte in regola per avere successo. Ricordatevi sempre che è importante sostenere i nostri autori italiani, sopratutto quelli che si muovono sulle proprie gambe.
E ora, a noi.
Vi piacerebbe leggere un libro, fatto sia di un mondo fantastico e quello reale? Pieno di creature fantastiche dalle più semplici a quelle più pericolose? Se siete fan di libri come "Il principe crudele", allora questo libro è fatto apposta per voi. Vorrei, in questo caso, soffermarmi sul grande studio che l'autrice ha fatto per rendere al meglio e coerente la stesura delle creature presenti nel libro. Lei stessa spiega che l'uso di determinate creature deriva da uno studio personale che le è servito per scrivere questo libro.
Potremo definire questo romanzo un fantasy, ma composto da due generi specifici: high fantasy e urban fantasy. Voi direte, non stonano insieme? Assolutamente no. E sapete perché? Perché l'autrice riesce ad alternare e tenere insieme questi due generi in un unico libro grazie al cambio temporale e di ambientazione. Magari all'inizio questi vari salti temporali e di ambientazione possono disorientarvi. Anche a me, all'inizio, è stato faticoso tenere il passo. Ma dopo un po' si fa l'abitudine.
Da una parte ci troviamo nel regno di Saeriel, dove abitano tantissime creature fantastiche come ad esempio i berretti rossi o anche mezzilupi. Dall'altro abbiamo una classica cittadina italiana: Mantova, ambientata nel 2019. Devo ammettere che all'inizio ho trovato buffo l'unione di una cittadina come Mantova legata a un regno di pura fantasia.
E ovviamente, una bella ambientazione non può non essere abitata da buoni personaggi. Perché un buon fantasy non presenta solo un punto di vista, ma più di uno. Non voglio dilungarmi troppo nel parlarvi dei personaggi. Ma ci tengo a fare i complimenti con l'autrice. Di solito, quando leggo fantasy scritti da autori italiani, in particolare emergenti, si presenta sempre una pecca: la descrizione e presentazione dei personaggi.
Azzurra non è caduta in questa trappola: ciò che ha evitato di scivolare è stato il suo stile di scrittura. Dovete sapere che non solo c'è un grande studio ma un'ottima cura dei dettagli. Proprio per questo ritengo che i personaggi vengono ben presentati. All'inizio si fa un po' fatica a inquadrarli, sarà per il loro alone di mistero che li ha accompagnati nelle prime pagine del libro. Mi risulta difficile dichiarare il mio personaggio preferito, forse Robin. Ma data la bravura dell'autrice, è facile creare un legame con loro, entrare in totale empatia con loro.
In più, mi sembra un libro adatto da consigliare a chi si avvicina al fantasy per la prima volta. Trattandosi di un libro autoconclusivo credo può essere il libro d'esordio per chi non ha mai letto fantasy.
"Wild Hunt - Cacciatori di potere" è un romanzo portal fantasy di Azzurra Pasquali. Della stessa autrice avevo già letto circa un anno fa "Numbers", che avevo apprezzato molto!
In questo caso parliamo di un libro autoconclusivo, che sono stata felicissima di leggere perché devo ammettere che ultimamente l'attesa di tutte le saghe iniziate mi sta dilaniando. Inoltre la narrazione è in terza persona e sono presenti ben quattro POV!
Anche in quest'ultimo periodo purtroppo il tempo per leggere non è stato tantissimo, motivo per cui la mia recensione di questo libro arriva in ritardo, ma devo anche dire che "Wild Hunt" forse è capitato proprio nel periodo giusto!
Fra il lavoro e lo studio per l'università anche la voglia di leggere a fine giornata era pochissima, ma questo libro mi ha riportato un po' alle vecchie sensazioni di quando non c'era nient'altro oltre i libri. Diciamo che mi ha fatto ritrovare un po' dalla magia della lettura che da tanto tempo mi mancava, ed è stato davvero bellissimo!
Innanzitutto penso che l'autrice sia riuscita a creare un mondo fantasy molto originale e che coinvolge a pieno il lettore e, soprattutto, mi è piaciuto molto il modo in cui il fantastico si intreccia con il reale, dato che questo libro ha delle tinte di urban fantasy.
Su questo punto di vista, spesso i nessi fra fantastico e reale sono dati per scontato o peggio, non specificati affatto. Mi è capitato più volte di inoltrarmi in letture del genere e di capirci davvero poco proprio perché non è reso chiaro il modo in cui le due realtà interagiscono. In questo caso, grazie alle scelte narrative fatte dall'autrice, tutto è stato più chiaro e facile da comprendere.
Mi sono piaciute tantissimo anche le creature fantasy presenti in questa storia che, pur se comunque molto originali, ho scoperto alla fine da quali fonti l'autrice ha preso ispirazione. Assegnerei comunque qualche punto in più per questa scelta dato che ormai sono abituata a leggere sempre delle solite creature fantasy!
Un altro punto forte di questo romanzo sono i personaggi! Come mi era già successo anche con "Numbers", anche in questo caso sono rimasta parecchio colpita e non ho potuto fare a meno di notare alcuni dettagli. Innanzitutto: ROBIN RED SIGNORI. (ma io nella vita un po' me lo meritavo di avere la sua forza d'animo eh)
Penso di poter dire che Robin incarna un po' i modi e gli aspetti della classica eroina fantasy, ma allo stesso tempo mi è risultata così diversa! Forte e caparbia, ma anche combattuta fra le scelte che deve affrontare.
E poi ho notato anche che, a differenza delle tante eroine fantasy a cui ormai siamo abituati che sono belle, eteree e sempre troppo "femminili" anche nelle situazioni più imporbabili, Robin non è mai descritta come tale e anzi, penso sia una delle protagoniste più cazzute che io abbia incontrato. Altro che bella, Robin è una guerriera munita di asce che va in battaglia indossando un nastro intinto del sangue dei nemici.
Devo anche ammettere però che mi sarebbe piaciuto un sacco che alcuni personaggi, soprattutto quelli che purtroppo non sono più presenti dopo alcuni capitoli, fossero approfonditi un po' meglio perché mi sarebbe piaciuto conoscerli meglio.
Purtroppo alcune parti non sono approfondite molto proprio perché trattandosi di un autoconclusivo gli eventi da narrare in alcuni punti dovevano necessariamente essere un po' ristretti, ma ho comunque apprezzato molto questa storia e sinceramente spero di trovarne presto di simili.
Con una trama accattivante e costruita così bene, "Wild Hunt" di certo non poteva deludere le aspettative e ancora una volta la penna di Azzurra si è rivelata magnifica!
Non mi capitava da tempo di immergermi in una storia del genere e sono davvero molto felice che l'autrice mi abbia regalato questa possibilità!
Piacevolmente affascinato dalla coinvolgente trama di Wild Hunt. Anche questo libro di Azzurra Pasquali è riuscito a trasmettere emozioni durante la lettura; i concetti di ostilità, amore, amicizia, scelte morali e sacrificio sono alcuni degli elementi chiave che ogni capitoli si porta dietro in questo gruppo di giovani e senza tempo cacciatori che hanno ancora un ruolo rilevante sia a Saeriel che a Mantova. La parte "urban" che mi ha incuriosito nel leggere la descrizione l'ho trovata ampiamente utilizzata nelle sequenze svolte nel presente nella città di Mantova e dintorni che ha reso questo racconto miscelato eccellentemente tra il fantasy e la realtà dei nostri giorni. Nell'insieme, alcuni concetti fantasy utilizzati dall'autrice non sono nuovi nel genere ma sono rivisitati, seppur non così innovativi non è una penalizzazione in quanto è riuscita a fondere nella sua nuova storia questi elementi rendendoli naturali.
Il desiderio da lettore è quello di conoscere qualcosa di più sul passato a Saeriel con una maggior descrizione del luogo, così come conoscere maggiormente la vita dei cacciatori post-scaccio e qualche capitolo in più per i giovani personaggi del gruppo (ma sopratttuto Merriven). Le due linee temporali sono state gestite in fase di scrittura in modo intuitivo senza confondere la trama, così com'è stata bilanciata al meglio la presenza di diversi protagonisti in ogni capitolo, facendo coesistere, senza cadere nello scontato, caratteri forti dall'animo nobile.
Un libro autoconclusivo con un finale degno di essere raccontato; ogni personaggio si è fatto odiare ma soprattutto amare, non mancano momenti commoventi anche tra le numerose battaglie e difficoltà che i Cacciatori affronteranno.
Per tutti gli amanti del fantasy, urban-fantasy e di tutto ciò che vi incuriosisce relativo alla magia, alle razze soprannaturali e agli scontri in grande scala, Wild Hunt è una lettura che consiglio di recuperare.
Io sono debole per quel tipo di storie dove ci sono gruppi di persone che da amici si riuniscono in quella che è a tutti gli effetti una famiglia e che sarebbero pronti a morire l'uno per l'altro. Voi mi date questo e avete già fatto una buona metà del lavoro. Qui la "found family" è anche unita a una mitologia che mi è piaciuta particolarmente, non solo perché presenta leggende meno note (non sapevo dell'esistenza dei berretti rossi, è stato anche istruttivo!) ma anche per l'intera idea della Caccia Selvaggia in sé, ci sono diverse cose semplici ma che sono veramente funzionali. E la storia scorre benissimo, è stata una lettura piacevole.
E proprio per questo mi è dispiaciuto che, essendo questo libro autoconclusivo e non lungo, abbia potuto dedicare poco tempo ai personaggi oltre i due-tre protagonisti. Capitemi, io ho come modelli di questo generel One Piece (che campa da vent'anni) e Sei di Corvi (sei personaggi, quasi mille pagine per poterli approfondire tutti). Qui è stata fatta una scelta di concentrarsi su alcuni e caratterizzare gli altri solo per alcune caratteristiche chiave, ci sta, ma io avrei voluto vedere di più (e il finale, per quanto bello e giusto, ha avuto meno pathos proprio perché di certi personaggi ho sentito di aver visto meno, o poco) e l'idea invece di concentrarsi su quelli del triangolo amoroso (che a me non piace come stile e quindi per me è stato un roll eyes, soprattutto perché finisce come ogni singolo triangolo "buono" in esistenza e io non ne posso più) mi ha convinto di meno. E mi ha convinto ancora meno una cosa che guarda caso succede alla coppia non etero... Ma altre persone potrebbero avere molti meno problemi di me, qui è proprio una questione di gusti, per il resto promuovo la lettura, alla fine l'importante è che mi abbia traghettato con piacere fino a un buon finale.
🔹Ciao a tutti lettori oggi vi porto questa recensione sul libro di @a_quiet_azzu con la quale ho avuto il piacere di collaborare e che ringrazio ancora⭐️
🔹Ma di cosa parla Wild Hunt? Quando una maledizione confina i più potenti abitanti di Saeriel sulla Terra tocca a Robin Red, guerriera dei berretti rossi e agli altri componenti della Caccia Selvaggia esiliati tra i mortali, trovare e proteggere l'unica persona che potrebbe permettere loro di tornare a casa.
🔹La Caccia Selvaggia è una compagnia di cacciatori molto potente che da tempo immemore protegge Saeriel ed è al servizio della regina. Fino a quando Robin Red non scoprirà il segreto di quest’ultima e porterá non solo lei ma anche i componenti principali della Caccia Selvaggia ad essere vittime di una maledizione destinata a durare per sempre. Forse esiste un modo per ritornare a casa esiste, ma è molto pericoloso. La Caccia Selvaggia dovrà unirsi come un tempo e compiere un’ultima ma importante missione. Wild Hunt è un romanzo con POV multipli, assisterete alla storia dal punto di vista di tutti i personaggi e soprattutto è ambientato tra presente (2019 a Mantova) e passato (tanto tempo fa a Saeriel). Sicuramente ho legato più con certi personaggi che con altri ma ho trovato una storia fresca, scorrevole, piena di significato e con un ambiente familiare pazzesco. Non c’è un solo protagonista ma tutti sono importanti allo stesso modo e questo permette di entrare ancora più in sintonia con la storia. Tra portali, creature magiche, momenti di riflessione, tensione e tante altre cose, troverete la magia di un libro scritto col cuore e che riesce ad arrivare dritto al lettore.
🔹Wild hunt è egli stesso un portale verso il Saeriel dove (cito testualmente) “è la vita che ti chiama e tu vorrai risponderle”💙
☀️ cosa non è Wild Hunt? Io l'ho amato. Uno dei miei libri preferiti di Agosto. L'ho letteralmente divorato e non ne avevo mai abbastanza!
Ma Wild Hunt è un autoconclusivo (gioia per me che non so leggere le trilogie, saghe, ecc), quindi bisogna godersi appieno il viaggio al suo interno.
Questo libro è sia un urban fantasy che un high fantasy. Da una parte, infatti, vediamo le vicende che si sviluppano a Mantova, nel 2019, e dall'altro quelle che avvengono in un passato imprecisato (perché tra i mondi il tempo scorre in modo diverso), a Saeriel.
Saeriel è un luogo bellissimo, in cui i colori sono più vividi, le emozioni più forti e gli abitanti in piena sintonia con la propria terra. Ci sono creature di tutti i gusti: Berretti Rossi, mezzi lupi, Selkie, persone alate. Il territorio è ben suddiviso e all'interno della narrazione c'è spazio anche per la spiegazione del worldbuilding, che ho trovato perfetta e adeguata per questo libro.
I protagonisti appartengono a specie diverse e fanno parte della Caccia Selvaggia, ovvero una squadra che si occupa del ritrovamento delle Tracce (cosa sono? A che servono? Non spoilero, ma sono importanti!)
Ebbene, per vari motivi i nostri personaggi principali capitombolano sulla Terra, a Mantova, nel 2019 e qui si svolge gran parte della narrazione. I colpi di scena sono tantissimi e inaspettati, preparate i fazzoletti perché sicuramente i vostri personaggi preferiti verranno fatti fuori senza pietà (rip), l'azione non manca MAI e leggere tutte queste scene è un piacere per gli occhi.
I miei preferiti sono Ronan e Kyle, due cuccioli. Robin non mi ha convinta del tutto: diciamo che non ho particolarmente apprezzato come cercasse di tenere a sé entrambi i suoi interessi amorosi costringendoli a soffrire e dannarsi l'un l'altro consapevoli di non poterla avere perché lei... beh, lei non sceglie. Ma questo fa parte della bellezza del libro: avere in simpatia o meno alcuni protagonisti piuttosto che altri altro non è che sintomo di personaggi ben costruiti!
Leggerò sicuramente altro di Azzurra, mi ha conquistata!
𝚃𝚁𝙰𝙼𝙰: ⭐️⭐️⭐️⭐️+/𝟻 La trama è semplice nella sua complessità: non è confusionaria e si tiene il passo senza problemi, ma allo stesso tempo ha i suoi colpi di scena, i suoi momenti di pathos (leggi: Azzurra sei crudele😂) e si sviluppa su due linee temporali diverse. Ho trovato un po’ incompleta e affrettata una parte del finale per motivi che non posso dire senza fare spoiler, ma nel complesso la narrazione è stata gestita davvero benissimo. Inoltre, mi è piaciuto molto il modo originale in cui l’autrice ha inizialmente gestito il trope del triangolo. Ah, 10 e lode per i capitoli corti🤩
𝚆𝙾𝚁𝙻𝙳𝙱𝚄𝙸𝙻𝙳𝙸𝙽𝙶: ⭐️⭐️⭐️⭐️/𝟻 Anche qui, un worldbuilding semplice eppure ben caratterizzato: un colpo di genio il fatto delle entità, che sono… beh, entità, appunto, che si legano alla persona e le donano potere (ad esempio, Fenris ha la Lotta, che lo aiuta nei combattimenti). Un mondo spiegato chiaramente senza peccare di infodump!
𝙿𝙴𝚁𝚂𝙾𝙽𝙰𝙶𝙶𝙸: ⭐️⭐️⭐️🌟/𝟻 Qui ho qualche piccola resistenza: non che i personaggi non siano ben caratterizzati, anzi, però mancano di introspezione. Qualche riflessione in più sui loro sentimenti, su ciò che provano, soprattutto nei momenti più intensi, li avrebbe resi più umani. Considerando la lunghezza del libro, potevano essere aggiunte una 20ina di pagine per renderli più tridimensionali anche da questo punto di vista. Ho fatto un po’ fatica a empatizzare con loro per questo motivo, però li ho comunque apprezzati.
𝚂𝚃𝙸𝙻𝙴 𝙳𝙸 𝚂𝙲𝚁𝙸𝚃𝚃𝚄𝚁𝙰: ⭐️⭐️⭐️⭐️/𝟻 Stile scorrevole anche se un po’ acerbo in alcuni passaggi.
𝙶𝚁𝙰𝙵𝙸𝙲𝙰: ⭐️⭐️⭐️⭐️🌟/𝟻 Peccato solo che non ci sia una mappa di Saeriel! L’avrei apprezzata un sacco
Era da un po’ di tempo che un libro non mi teneva così tanto attaccata alle sue pagine.
Mi ci voleva proprio un bel fantasy autoconclusivo con tutte le saghe che sto portando avanti in questo periodo.
In Wild Hunt la storia si dipana in due tempi e due luoghi. Le vicende si sviluppano fra due mondi, quello magico di Sariel, abitato da creature fantastiche di tantissime razze diverse, e il nostro, che vede Mantova come protagonista. Abbiamo poi gli accadimenti del passato, che ci vengono svelati pian piano, e quelli del presente dei personaggi, l’anno 2019. Come se non bastasse, i protagonisti durante le loro battute di Caccia Selvaggia, all’inseguimento della Traccia, la volpe argentata, spesso si trovano costretti a varcare portali spazio-temporali, ritrovandosi per esempio faccia a faccia con uomini prestorici o feroci vichinghi. Ah, abbiamo pure un multi POV! Poteva essere un macello pazzesco e invece è stato perfetto: non mi sono mai sentita disorientata durante tutto il corso della lettura.
I protagonisti sono tutti molto ben caratterizzati, impossibile non affezionarsi e fidatevi se vi dico che l’autrice non ha avuto nessuna pietà e vi farà soffrire tantissimo.
L’ho letteralmente divorato e amato. Fossero tutti così gli esordi, il fantasy italiano sarebbe veramente a cavallo.
Era da molto tempo che non leggevo un libro autoconclusivo e, devo essere sincera, credevo che non sarei riuscita ad apprezzarlo fino in fondo. Solitamente amo le storie lunghe, complesse, che si sviluppano poco alla volta e che lasciano carpire poche informazioni nel corso della lettura, ma Wild Hunt è riuscito a mantenere decisamente alte le aspettative. Essendo un libro autoconclusivo non ha una trama particolarmente complessa eppure ha tutto: i momenti di suspence, le rivelazioni che arrivano un poco alla volta, battaglie, morti, perfino storie d’amore e di crescita personale. Di questo libro ho apprezzato davvero molti fattori: prima di tutto ho apprezzato l’andamento della storia e lo sviluppo della narrazione che ci permette di dare un’occhiata sia agli “eventi scatenanti” del passato, sia a quello che hanno comportato quegli eventi nel presente e nella narrazione principale. Ma c’è anche molto altro. Ho apprezzato come, per una volta, il potere sia incarnato da una figura femminile, Kendra, che lo esercita in tutti i modi possibili. Lo spaccato che l’autrice, Azzurra Pasquali, dà del potere è uno spaccato insolito, soprattutto se analizzato dal punto di vista femminile: potere vuol dire controllo sull’altra persona, ed è quello che Kendra ha su tutti, anche a livello sessuale. Un altro fattore che ho decisamente apprezzato all’interno della narrazione è la verità. Spesso nei libri si ricerca l’inevitabile “lieto fine” o uno svolgimento dei fatti che a tutti i costi deve concludersi in modo positivo e questo spesso si traduce con battaglie in cui non muore nessuno ed eventi inverosimili. Invece, quello che ho trovato in questo libro, è una visione vera della vita, con i suoi successi e i suoi fallimenti. Quindi, che dire, un libro che sicuramente merita il vostro tempo
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