Prendi in mano questo libro, la tua vita comincia da qui. La tua vita comincia da te, dallo scoprirti diverso e diversa da come ti vogliono gli altri. Lascia a terra le zavorre e i sensi di colpa e sali sul treno che ti porterà a realizzare davvero quello che tu sei, quello che tu desideri Hai presente la vocina che ti dice che non vali abbastanza? Che non meriti ciò che hai, che non hai ciò che meriti, che ti fa sentire continuamente in colpa, che ti dice che dovresti essere meglio, che dovresti essere più alto, bassa, magro, ricca, potente? Con questa vocina in testa hai affrontato ogni singolo giorno della tua vita. Ma per la vocina è arrivato l’ultimo giorno: oggi. Questo è il libro che ti porterà in un viaggio che inizia da dove sei in questo momento e arriva esattamente dove vuoi arrivare. Perché tu vuoi solo essere felice. Ma al contrario di quello che dicono tutti, non basta voler essere felici per essere felici, neanche un po’. Per essere felici bisogna liberarsi di un sacco di preconcetti e di mostri... e la strada è lunga. Però hai già letto queste righe, il tuo viaggio è iniziato.
Ti dicono grassa, ti dicono basso, ti dicono povera, ti dicono stupido, ipersensibile, bacchettone. Ti dicono, ti dicono e tu te ne assumi la responsabilità. La senti l’assurdità di questa frase? Loro ti dicono e tu cerchi di cambiare.
Le aspettative sono la cosa più difficile. Quelle degli altri, le tue, quelle degli altri che fai tue senza accorgertene. Te le porti dietro e ti schiacciano, mentre insegui modelli che non ti appartengono, destinati al fallimento in una bolla di senso di colpa. In fondo, a guardare bene, i veri nemici sono proprio loro: sono dentro di te o hanno la faccia di persone che conosci. Ti obbligano a giocare in sordina il gioco della vita, a pensare che non ce la farai, che resterai solo o sola per sempre. Maria Beatrice Alonzi ha creato un libro-percorso per riuscire a riconoscere i tuoi nemici interiori e a sconfiggerli. Ma soprattutto per ricominciare ad amare e ad amarti, a diventare consapevole dei tuoi veri desideri e a realizzarli. Un libro straordinario che insegna a ritrovare e a perdonare se stessi (e gli altri) per aprire davvero la strada verso la vita che per TE è perfetta.
Talento trasversale, esperta di tecnologia, marketing, comunicazione e creatività, Maria Beatrice Alonzi ha visione e strategia e sa come trasformare una criticità in un valore aggiunto, per una carriera e una vita senza limiti.
Maria Beatrice Alonzi è scrittrice, esperta di comunicazione e nuovi media, specializzata nella gestione della reputazione, cultura ed etica degli spazi digitali. Oltre la laurea in Scienze Umanistiche – dell’Università Statale di Milano – ha un master in Tecniche e Metodi di Analisi Comportamentale e Analisi Scientifica del Comportamento non-verbale; è speaker di TEDx, relatrice per l’Università Sapienza di Roma e divulgatrice scientifica con focus sulla salute mentale. Dal 2019 ha scritto quattro saggi e un romanzo, tutti best-seller, tradotti in più di 15 Paesi. È inoltre editorialista televisiva e, sceneggiatrice.
Sta lavorando al suo prossimo libro, in uscita in primavera 2026 per Mondadori, e sta curando per Colorado l’adattamento audiovisivo della trilogia “Kiss Me Like You Love Me” di Kira Shell, scrivendo il soggetto e la sceneggiatura del primo film della saga.
Ho iniziato a leggere questo libro a seguito di una recensione positiva trovata su instagram e, dato che da qualche mese sto cercando di fare un po' di autoanalisi, ho abbracciato questo titolo con entusiasmo. Forse troppo.
Devo dire che ci sono degli spunti veramente interessanti, ma, almeno per me, riuscivo a ritrovarmici solo a frasi alterne. Sembra che l'intenzione sia quella di aiutare tutti, in generale, su tutto. Tutto il mondo, maschi e femmine, madri e padri, figli e figlie, partner, amanti, amici, studenti, lavoratori, ecc. E questo porta il lettore a non sentirsi compreso al 100% perché ognuno di noi, per forza di cose, ha delle specificità che portano a non riconoscerci in tutte le categorie a cui questo libro si rivolge. Oltretutto, ci sono delle affermazioni con cui non mi trovo assolutamente d'accordo, come quella sul fatto che le abitudini non siano mai positive. Avrei da ridire, visto che, ad esempio, da quando ho iniziato a dedicare la prima parte della giornata a me stessa, stabilendo una sorta di routine, ho notato un netto miglioramento dell'umore. Credo che l'autrice avrebbe dovuto specificare meglio cosa intendesse dire, ma questo vale per tutti i concetti presentati qua dentro, non solo per questo punto.
Ho infatti trovato la scrittura scorrevole e dal tono amichevole, troppo. La scrittura in certi punti è addirittura sfuggevole, confusionaria, superficiale, sebbene gli spunti offerti sarebbero potenzialmente utili, se solo fossero approfonditi. Gli stessi spunti validi sono inframmezzati da metafore che invece che chiarirli, li offuscano, rendendoli ancora più impalpabili.
Ho inoltre avuto la spiacevole sensazione di sentirmi mettere in bocca delle parole e dei pensieri che non mi appartengono. Spesso infatti l'autrice tende a dire "tu ti senti così", "pensi colà", "ti comporti in questo modo". Certe volte ha ragione, certe altre no e appunto perché a volte non ha ragione, il fatto di sentirmi dire "lo so, ti sono vicina e ti aiuterò io a superare questa cosa" mi porta automaticamente a screditare un po' ciò che l'autrice sta cercando di dirmi.
Ripeto, ci sono degli spunti belli, anzi, bellissimi. Una delle frasi più belle - che poi ho dedicato a una mia amica, cosa che ritengo di un certo valore - è questa: Le persone che vuoi avere accanto sono come te, anche un po' meglio, se ci riesci: sono persone in grado di sbagliare e di accettare di aver sbagliato, sono persone che di fronte alla tua fragilità fanno un sorriso e ti tendono la mano, che quando credono che tu stia commettendo un errore ti restano accanto nonostante non siano d'accordo, quando sentono che temi di fallire ti abbracciano e ti dicono che passerà.
Quindi ci sono pezzi apprezzabilissimi e che hanno, effettivamente qualcosa da insegnare/regalare, rovinati poi da, per esempio, capitoli sul lavoro che sostengono che, secondo alcuni studi, la giusta quantità di denaro che andrebbe guadagnata annualmente per essere felici si aggirerebbe sugli 80.000€ (quindi 6.000 e passa al mese). E il fulcro del discorso è che oltre quella cifra si tornerebbe ad essere infelici, concetto che io condivido, ma trovo che la presentazione di questo studio - in questo periodo soprattutto - sia stata una scelta non infelice, di più.
Niente, da quel punto in poi per me questo libro ha perso ogni attrattiva che le era rimasta attaccata. è un peccato perché aveva veramente delle potenzialità!
Tra le cose che, per me, non vanno ci sono: - il fatto che l'autrice si pone come una sorta di mamma che culla il suo bambino rassicurandolo, dicendogli costantemente parole dolci, facendo finta di conoscere una persona (lettore x) che non conosce; - la prosa troppo amichevole, superficiale, confusionaria, le metafore che invece di aiutare rendono il tutto ancora più astratto (non ho ancora capito la metafora del condominio); - il fatto di presentare inizialmente il libro come un viaggio del lettore, quando poi alla fine rivela che il viaggio presentato è il suo, quello dell'autrice, gli step che ha fatto lei, rispettabilissimi e a cui faccio i miei complimenti, ma non è assolutamente bello dire che una cosa è X e alla fine di tutto il libro dire "comunque no, era Y", perché il lettore così si sente preso in giro. Almeno io mi sono sentita presa in giro, sebbene a una certa avessi un po' mangiato la foglia.
Adesso, mi sento di chiedere anche scusa perché immagino che Maria Beatrice potrebbe leggere questa recensione decisamente critica e io non ce l'ho affatto con lei, anzi, alcuni suoi consigli certamente li porterò con me. Dico solo che questo specifico prodotto editoriale avrebbe avuto bisogno di molto più lavoro dietro. E secondo me se continua a lavorarci su, prima o poi potrà scrivere un pezzo molto più interessante di questo.
Io non me la sento di sconsigliarlo del tutto questo titolo, perché, ripeto, ci sono dei pezzi che veramente valgono la pena, però suggerisco di non prenderlo come oro colato, perché non lo è. Se questo è il vostro primo libro di auto-aiuto può effettivamente darvi qualche spunto da cui partire. Se non lo è, andrei a cercarne uno più specificatamente indirizzato a voi, alla vostra ricerca e al vostro caso.
DNF tipo a un terzo. La sinossi è mega interessante, ma non è così che si fa. La scrittura è confusionaria, con un sacco di informazioni sulla vita privata dell'autrice che dovrebbero essere utili al fine del libro ma che non funzionano. Non ho capito se stessi leggendo un post di instagram, un tema di una delle mie compagne del liceo oppure un libro. io basito
Il libro era giusto, la lettrice sbagliata. Ho amato l'affabulare ironico, incisivo e confidenziale con cui l'autrice si rivolge al lettore, nonostante non mi sentissi il lettore al quale si rivolgeva. Ripeto: libro giusto, lettrice sbagliata. La prossima volta la lettrice in questione (io), dovrà fare meglio i conti con le proprie aspettative.
Iniziato con un ottimo primo capitolo che faceva pensare alle migliori intenzioni, ma continuato subito dopo in discesa. Il lettore non riesce ad inquadrarsi, a sentire il libro cone "suo" perché questo libro pare sia rivolto a tutti e a nessuno. Tutti da aiutare, ma nessuno trova la sua via. Almeno questo è quanto è successo a me.
A tratti, il tono utilizzato sembra apparire come una critica verso chi sta leggendo e questo porta il lettore ad allontanarsi.
Spunti, che sarebbero interessanti, non vengono trattati adeguatamente.
Consiglio la lettura solo per trarre spunto da alcuni (e sottolineo "alcuni") passi, ma in generale il libro per me non è riuscito.
Ho una leggera ossessione per questi manuali, si trova sempre qualche spunto interessante. Questo non fa eccezione; però nel complesso l'ho trovato abbastanza superficiale e con un linguaggio un po' troppo "amichevole", l'autrice tende a trattare il lettore come un bambino. Probabilmente è voluto, ma io non l'ho particolarmente apprezzato. Sicuramente alcune parti andavano approfondite di più, tocca molti argomenti ma sempre superficialmente.
Ho vissuto questo libro come una chiacchierata tra amiche, tra me e l’autrice. L’ho trovato piacevole e anche di supporto.. ma a volte ho trovato che mancasse qualcosa, che il nocciolo della questione alla fine non si riuscisse a cogliere! Sicuramente si tratta di un primo passo per la consapevolezza di sè, tuttavia avevo aspettative un tantino più alte!
In generale, la scrittura è scorrevole e interessante, ma a mio parere non regala molte riflessioni da includere nella propria vita ma dona molti dettagli della vita dell'autrice. L'ho trovato confusionario e poco logico nell'insieme.
Purtroppo non ci siamo, ho trovato il libro un insieme di confuse banalità; il tono “da amica” dell’autrice l’ho trovato irritante ad alti livelli, all’ennesimo “my friend” “ti voglio bene” “mi fido ciecamente di te” ho davvero pensato di interrompere la lettura. Peccato, un’occasione sprecata.
Ho pensato spesso a questa domanda nei miei anni e sono arrivata alla conclusione che non sono mai riuscita ad amarmi fino a qualche mese fa. Forse perché è sempre stato più facile darmi colpe che affrontare le situazioni, accettando gli errori e i dolori.
Ho acquistato questo libro perché seguo Maria Beatrice da un po' di tempo su tiktok e con i suoi video mi ha aiutata a ragionare su aspetti della mia vita che ho considerato sempre un qualcosa di normale, che non potevano essere cambiati.
Una cosa che adoro di questa autrice è che lei fa sempre una premessa: non scrive questi libri per far cambiare le persone o per risolvere problemi che dovrebbero essere risolti da psicologi; lei scrive questi libri per far sì che tu ti veda, che tu comprenda quali sono gli aspetti della tua vita che devi accettare per poter migliorare e fare tutto ciò che desideri.
Ho apprezzato la semplicità con cui Maria Beatrice cerca di entrare in contatto con il lettore, è come se veramente questo viaggio noi lo stessimo facendo insieme a lei.
Consiglio questo libro alle persone che si sentono un po' perse ultimamente, a chi ha voglia di accettare se stesso e anche a chi, semplicemente, ha voglia di dare una chance a questo libricino✨
Diciamo che ho sempre apprezzato i suoi contenuti su Instagram, spesso mi hanno fatto commuovere e fatto sentire meglio. E pensavo che lo stesso sarebbe successo con questo libro, che vi giuro, ho iniziato con i migliori propositi possibili ma che durante "questo viaggio in treno" sono stati sempre più delusi e il tutto è diventato esageratamente artificioso e fin troppo autoreferenziale, rispetto a come si presentava all'inizio. Ciò che ho da dire la rivolgo a tutti i counselor, a tutti i coach e a tutti coloro che inventano termini per parlare di psicologia, senza la laurea in psicologia, per non essere denunciati per abuso della professione: lasciate perdere e lasciate parlare di psicologia agli psicologi, persino essere semplici dottori in psicologia per me non è sufficiente per divulgare la psicologia, che non è una chiacchiera fra amici e la differenza si nota moltissimo, quando si ha avuto, si ha o si avrà a che fare davvero con la psicologia.
Ha dato buoni spunti su cui riflettere, scrittura semplice e comprensibile.. Purtroppo non mi ha colpito come ha fatto con altri lettori, ma probabilmente per questioni personali. Può essere di supporto ed aiuto se nn si hanno di base problemi più profondi.
Ascoltato come audiolibro. In realtà è molto bello. I libri di self-help io li leggo per professione, per curiosità, ma anche per cercare un “aiuto”, uno spunto di riflessione in un momento difficile. Questo adempie al suo scopo, porta consapevolezza, non dà consigli o liste di cose da fare, fa riflettere, ragionare, pensare.
Il problema è che a volte l’autrice ha idee e valori decisamente estremisti, eppure li dà come assodati, prova a convincere il lettore, lo persuade con la provocazione. E alla fine parla come se ce l’avesse fatta, come se fossimo tutti d’accordo con lei e la sua verità assoluta, come fosse un dato di fatto. È decisamente fastidioso. Alla fine dice al lettore che lo ama. Lo ripete più volte. Cioè ha detto a me che mi ama, come se mi conoscesse meglio di chiunque altro, come se davvero ci credesse, come se ci fossimo incontrate dal vivo. Comprendo l’intento di cercare una connessione emotiva, empatia, compassione, ecc. Ma su di me ha suscitato un profondo disagio.
Ho iniziato questo libro con aspettative altissime e quando hai grandi aspettative non puoi che rimanere un po' deluso. È scritto molto bene e gli spunti sono veramente tantissimi, ma allo stesso tempo quelli restano: spunti di riflessione, anche abbastanza generici che però ti lasciano una piccola zanzara che ti ronza il testa in maniera sempre più insistente. Non è il classico manuale di autoaiuto (che ti spingono a cambiamenti repentini e fallimentari nella maggior parte dei casi), ti spinge a interrogarti su piccole e grandi cose di ogni giorno. Nonostante la mia piccola perplessità e il senso di straniamento che mi sta dominando al momento, mi sento di ringraziare l'autrice perché nel bene o nel male mi ha fatta riflettere su quanti zaini non miei mi sono caricata sulle spalle negli anni e soprattutto la filosofia del NON ANCORA che mi piace moltissimo.
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Ci avevo provato l'anno scorso, ma l'ascolto non mi era per niente piaciuto, tant'è che l'avevo abbandonato. Quando lo trovo al mercatino ci riprovo e, devo dire, stavolta va meglio. Certo l'approccio amichevole e affettuoso può piacere o no, e talvolta l'ho trovato eccessivo, retorico e stucchevole. Ma, nonostante non arrivi da studi di settore, l'attitudine pratica di Beatrice Alonzi ha una concretezza e al contempo una profondità che mi hanno saputo dare ciò di cui avevo bisogno. Il suo punto di vista su relazioni, legami familiari, paure e ambizioni non sono chiacchiere, ma esprimono una sensibilità che mi ha accolta e in cui mi sono sentita compresa. Non credo questa lettura mi abbia cambiato la vita, ma l'autrice conosce ciò di cui parla, probabilmente perché arriva da situazioni simili. Utile, in una certa misura, per conoscersi meglio e capire che direzione prendere.
Una fiera di paternalismo e banalità. Promesse così grandiose (della serie, "ti cambierò la vita", non da intendere ironicamente) che già dall'introduzione ci si prepara all'inevitabile delusione. E poi nulla, continua, imperterrita, con promesse su promesse così chiaramente irraggiungibili da velare il tutto di assurdo. Più volte mi è venuto il dubbio che fosse un libro di self-help scritto dal classico statunitense illuminato e, non penso serva dirlo, non è un complimento.
Estratti che ho apprezzato:
"Tu non devi acquistare la dignità di stare al mondo, devi accettare di averla."
"Le scelte le facciamo per noi."
"Credere che esista una musica in grado di capirti ti fa pensare di avere una sorta di connessione con la tua malinconia."
libro deludente. L'ho interrotto a metà, non ce la facevo più a leggerlo. Ha degli spunti davvero interessanti, frasi che ho sottolineato, ma ho trovato più punti deboli che aspetti positivi 1. il tono che usa l'autrice, amichevole e rassicurante perlopiù, diventa snervante 2. il fatto di usare il tu secondo me è generico, il tu in situazioni che non mi appartengono mi ha fatto sentire coinvolta quando non lo sono 3. non sono d'accordo con alcune affermazioni, come quella che il destino non esiste o che ti raccomanda di lasciare la fede a chi non si sente abbastanza, ma certo questo è assolutamente personale, qualcun altro potrebbe essere invece d'accordo. Ce ne sarebbero anche altri ma mi limito a questi. Mi dispiace perché ripeto ci sono degli spunti interessanti.
Senza dubbi è il libro di auto-aiuto più dolce che io abbia mai letto. La voce narrante di Bea è gentile, sincera, una guida lucida e salda su come e cosa fare per cercare di cambiare il proprio atteggiamento nei confronti della propria vita. Grazie alla sua personale esperienza, riesce a guidare il lettore lungo un percorso di auto consapevolezza veramente profondo e piacevole. Estremamente consigliato a chi ha bisogno di sentirsi dire che ce la può fare, a cambiare la propria vita: perché è vero.
“Tu te ne freghi di te, perché non ti importa di avere una buona opinione di te, ma quella degli altri si. A te manca solo questo, che ti importi di te stesso. Quando fai qualcosa per gli altri però riesci. Perché è più facile costruire razzi per raggiungere altri pianeti che restare soli in una stanza. “ . . Finalmente un libro (per me audiolibri) UTILE. L’ho trovata una lettura super scorrevole, non impegnativa ma allo stesso tempo ricca di spunti da provare a mettere in atto anche nella propria vita.
Maria Beatrice è certamente un sostegno al cambiamento che ognuno di noi ha deciso di intraprendere. Questo libro è un altro tassello che serve per procedere nel cambiamento. Ti fa riflettere su te stesso e su ciò che fai per volerti bene e per diventare la versione migliore di te. È un libro da tenere sempre a portata di mano, come il Libricino per la felicità, come sostegno e come incitamento. Un viaggio da fare e da rifare ogni volta che senti il bisogno di ritrovare il centro.
molto carino. ho avuto l’impressione che a tratti si perdesse un po’ il vero scopo del libro, ma nel complesso è stata una lettura utile e piacevole
"Non voglio più piacere a tutti perché cercando di piacere a tutti mi sono smontato un poco alla volta come una Barbie e ho lasciato che tutti rubassero un pezzettino di quello che sono, finché di me non è rimasto nulla da rubare, nulla da mettere a posto e nulla da costruire."
Ve lo posso assicurare: questo piccolo saggio di self-help non vi cambierà la vita. Nonostante ciò, va riconosciuto ad Alonzi uno stile pulito, chiaro, medio senza grosse pretese. Le citazioni sono rarissime e nella maggior parte dei casi fanno riferimento alla cultura pop. È molto chiaro che il libro miri a un target di lettori medio-basso. Posso comprendere benissimo che per un lettore colto ed esigente questo testo sia insoddisfacente. Tuttavia, qualche frasetta da rimorchio la trovate.
Consiglio la lettura se venite da un periodo un po' "down" o di forte smarrimento. Pensavo fosse una sorta di libro di auto aiuto, dove ti dà degli strumenti sull'accettazione di sé. È una sorta di viaggio personale in cui l'autrice ti accompagna, facendo molti riferimenti personali, al suo vissuto e al suo percepito.
Il contenuto dà spunti interessanti. Un percorso interiore di auto-consapevolezza può aiutare la comprensione. Lo stile di scrittura è poco scorrevole e, personalmente, ho trovato fastidioso il tono con cui l'autrice si rivolge al lettore. Troppo vicina, intima, diretta, risultando eccessiva. Interessanti alcune metafore come il condominio ed il treno.
Questo libro va letto solo se si è davvero pronti e convinti di intraprendere un percorso di crescita e autoanalisi. Durante la lettura vi capiterà anche di piangere, ma va bene. Credo che sia stato, fin ora, l'unico saggio che davvero mi ha aiutata.
Un invito alla perduta autostima a tornare dentro di noi, attraverso varie strade, da come ci illudiamo nelle relazioni di coppia, nel lavoro, nelle aspettative degli altri. Scorrevole, interessante, una riscoperta dell'amore verso se stessi.