Jump to ratings and reviews
Rate this book

Anne-Marie la beltà

Rate this book
Lo scrittore, ha detto una volta Yasmina Reza, è si­mile a un alchimista, poiché «prende una materia per crearne un’altra». E proprio in virtù dei poteri alchemici della sua scrittura – mai così esatta e a­cuminata, e al tempo stesso mai così ricca di sfu­mature – l’intervista che un’oscura ex attrice, An­ne­-Marie Mille, immagina di concedere a una se­rie di invisibili giornalisti dopo la morte di una ce­lebre collega, Giselle Fayolle detta Gigi, si tramuta nell’elogio di tutti gli attori che celebri non diven­tano mai, quelli il cui nome compare in fondo alla locandina. A Saint-­Sourd, il paese del Nord della Francia dove Anne-­Marie ha trascorso un’infanzia priva di ogni luce, oltre ai pozzi di carbone c’era una piccola compagnia teatrale, i cui componenti, ai suoi occhi innamorati, avevano la statura di se­midei. Un giorno, però, la bambina triste, che sol­tanto nelle sue accese fantasticherie poteva creder­si bella, è riuscita a «scendere» a Parigi, e a calcare anche lei le scene. E non importa che abbia recita­to sempre in ruoli secondari, e che sia vissuta nel­l’ombra dell’affascinante, insolente Gigi, non importa che abbia avuto un marito noioso, che ora si ritrovi vecchia e malandata, né che il suo unico figlio sia arido e dispotico: perché, anche se solo per poco, lei ha conosciuto il «mondo dello spet­tacolo». Di quel mondo ci racconta, con arguzia affettuosa, splendori e miserie, riuscendo a farci ridere e a commuoverci – e a dire, nonostante tut­to: «A volte, sul palcoscenico, sono stata Anne­-Ma­rie la beltà».

70 pages, Paperback

First published January 1, 2020

9 people are currently reading
332 people want to read

About the author

Yasmina Reza

62 books595 followers
Yasmina Reza began work as an actress, appearing in several new plays as well as in plays by Molière and Marivaux. In 1987 she wrote Conversations after a Burial, which won the Molière Award for Best Author. Following this, she translated Kafka's Metamorphosis for Roman Polanski and was nominated for a Molière Award for Best Translation. Her second play, Winter Crossing, won the 1990 Molière for Best Fringe Production, and her next play The Unexpected Man, enjoyed successful productions in England, France, Scandinavia, Germany and New York. In 1995, Art premiered in Paris and went on to win the Molière Award for Best Author. Since then it has been produced world-wide and translated into 20 languages. The London production received the 1996-97 Olivier Award and Evening Standard Award. Screenwriting credits include See You Tomorrow, starring Jeanne Moreau and directed by Didier Martiny. In September 1997, her first novel, Hammerklavier, was published.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
27 (6%)
4 stars
121 (27%)
3 stars
187 (43%)
2 stars
78 (17%)
1 star
21 (4%)
Displaying 1 - 30 of 64 reviews
Profile Image for Mansoor.
708 reviews30 followers
November 30, 2022


مونولوگی محزون. فلش‌بک به خاطرات واهی و تراژیک. با ترجمه‌ای ماهرانه


Still from Fat Girl (Catherine Breillat, 2001)
Profile Image for Tuti.
462 reviews47 followers
May 26, 2023
(read in french) excellent monologue of an old actress, anna-maria mille, in which she is talking about an old friend, giselle, a more successfull actress who has died, and also about her life, and old age.
Profile Image for Gabril.
1,043 reviews255 followers
March 5, 2021
“A volte, sul palcoscenico, sono stata Anne-Marie la beltà “.

Monologo per il teatro di Yasmina Reza.
Che si dimostra arguta e affilata come sempre.
Profile Image for Kowsar Bagheri.
443 reviews236 followers
November 16, 2023
روایت غیرخطی و پریشان‌گونۀ آن ماری، بازیگر خرده‌پای تئاتر، از زندگی، کار، دوستی، خانواده و مرگ.

«جوان که بودیم به دین دهن‌کجی‌ می‌کردیم. فکر می‌کردیم با این شوخی خرکی از شرش خلاص شده‌ایم.»
Profile Image for Chiara.
87 reviews1 follower
December 26, 2024
"Tutto ricomincia in eterno. Quando eravamo giovani ci sputavamo, sulla religione. Pensavamo di aver chiuso con questa vecchia truffa. Adesso tocca inginocchiarsi un’altra volta".
Profile Image for Sirene.
729 reviews72 followers
January 12, 2020
Als ich das Buch angefangen hatte, hatte ich in meinem Kopf gleich die Vorstellung einer alten Dame, die bei sich daheim sitzt mit einem Reporter. Der Journalist fragt sie nach der berühmten Schauspielerin Giselle, die kürzlich verstorben war und sie, als gute Freundin, war auf ihrer Beerdigung.
Da fängt sie an zu erzählen…ungeschnitten…ein Monolog.

So stellte ich es mir zumindest vor, was wir sehen ist aber nur ein Monolog, den sie mit irgendjemanden führt, der keinen Text hat. Wenig bis gar keine Satzzeichen und viele Absätze.

Anne-Marie Miller erzählt, aber nicht nur von Gigi, sondern auch von sich selbst. Wie und warum sie ans Theater gekommen ist, wie es war Gigi zu treffen, wie es war immer hinter ihr zu stehen und was aus ihrem Leben, als auch was aus Gigis Leben wurde.

Es sind gerade mal 79 Seiten, in denen ganze zwei Leben angeschnitten werden aus der Sicht von Anne-Marie Miller und es ist nicht alles genau erzählt. Doch die Erzählerin bringt in kurzen Sätzen ihr Leben auf dem Punkt, fängt dann manchmal an sich zu verlieren und springt etwas in der Zeit herum. Trotzdem bekommt man ein sehr gutes Bild von den Personen und ihren Lebensweg. Sie erzählt von der Einsamkeit, wie es ist älter zu werden, von der Familie und dem Ende, dass einem bevorsteht. Aber es ist nicht traurig, es klingt eher versöhnlich und leicht humorvoll.
Und es liest sich einfach authentisch.
Man kann sich nur schwer vorstellen, dass sich das jemand ausgedacht hat, so ging es mir zumindest und ich habe auch ein paar Namen aus dem Buch nachrecherchiert mit dem Glauben, dass sie auf wahren Personen beruhen. Aber nein, es ist alles fiktiv.

Ein wirklich schönes kleines Buch, dass ich sehr gerne gelesen hatte und ich werde mir die Autorin auf jeden Fall merken!
Profile Image for Padmin.
991 reviews57 followers
August 7, 2021
RISVOLTO
Lo scrittore, ha detto una volta Yasmina Reza, è si­mile a un alchimista, poiché «prende una materia per crearne un’altra». E proprio in virtù dei poteri alchemici della sua scrittura – mai così esatta e a­cuminata, e al tempo stesso mai così ricca di sfu­mature – l’intervista che un’oscura ex attrice, An­ne­-Marie Mille, immagina di concedere a una se­rie di invisibili giornalisti dopo la morte di una ce­lebre collega, Giselle Fayolle detta Gigi, si tramuta nell’elogio di tutti gli attori che celebri non diven­tano mai, quelli il cui nome compare in fondo alla locandina. A Saint­-Sourd, il paese del Nord della Francia dove Anne-­Marie ha trascorso un’infanzia priva di ogni luce, oltre ai pozzi di carbone c’era una piccola compagnia teatrale, i cui componenti, ai suoi occhi innamorati, avevano la statura di se­midei. Un giorno, però, la bambina triste, che sol­tanto nelle sue accese fantasticherie poteva creder­si bella, è riuscita a «scendere» a Parigi, e a calcare anche lei le scene. E non importa che abbia recita­to sempre in ruoli secondari, e che sia vissuta nel­l’ombra dell’affascinante, insolente Gigi, non importa che abbia avuto un marito noioso, che ora si ritrovi vecchia e malandata, né che il suo unico figlio sia arido e dispotico: perché, anche se solo per poco, lei ha conosciuto il «mondo dello spet­tacolo». Di quel mondo ci racconta, con arguzia affettuosa, splendori e miserie, riuscendo a farci ridere e a commuoverci – e a dire, nonostante tut­to: «A volte, sul palcoscenico, sono stata Anne­-Ma­rie la beltà».
Profile Image for Dafne★.
41 reviews
February 28, 2025
Deprimente. Non in modo affascinante, emozionante; in modo noioso.
(Avrò sbagliato a usare il punto e virgola?)
No vibe. Se non per alcuni brevi periodi che ho apprezzato un po' di più, per il modo in cui erano scritti e quello che raccontavano, ma sono davvero pochi e nel suo insieme questo monologo teatrale mi è sembrato solo un lungo e insoddisfatto lamentarsi di una donna anziana non realizzata, dove racconta in maniera indolente (come poi definisce l'amica Giselle) della tristezza della sua vita, tutta una tiritera angosciante, noiosa. Suonava un po' come Zio Colm di Derry Girls.
La sinossi dietro al libro (così come l'imponente titolo) dipinge il monologo come un racconto avvincente in cui nonostante ‹‹abbia recitato sempre in ruoli secondari, e che sia vissuta nell'ombra dell'affascinante, insolente Gigi, non importa che abbia avuto un marito noioso, che ora si ritrovi vecchia e malandata, né che il suo unico figlio sia arido e dispotico: perché anche se solo per poco, lei ha conosciuto il mondo dello spettacolo››. La vibe che uno si aspetta non arriva.
Di tutte le emozioni che promette poi la sinossi, non mi è arrivata che tristezza e noia.
Un libro inconcludente che non mi ha lasciato che voglia di lamentarmi e insofferenza. Non leggetelo.
Profile Image for Livietta.
488 reviews69 followers
August 2, 2021
Anne-Marie racconta le sua ambizioni, i suoi sogni e la sua vita attraverso un lungo monologo, che sembrerebbe essere una intervista in occasione dei funerali di una attrice con cui, in ruoli minori, ha recitato.
Racconta la vita di Gigi, ma racconta prevalentemente la sua di vite, con tutto il carico si frustrazioni e desideri non realizzati in un modo che stringe veramente il cuore: si "attacca" alle piccole esperienze che ha condiviso con quel mondo in modo da poter comunque affermare "A volte, sul palcoscenico, sono stata Anne­-Ma­rie la beltà".
Probabilmente molto più godibile in ascolto, che in lettura. Una serata comunquer piacevole.
Profile Image for Anne-Marie.
647 reviews5 followers
January 25, 2022
I bought this because my name is in the title and I couldn’t resist.

It’s a very short novel (novella or long short story really) of a rather unlikeable but compelling aging actress ruminating on her successes and failures of fame, her more successful competitor and friend Gigi, aging, and other random bits. It’s largely stream of consciousness with paragraph breaks so the formatting isn’t for everyone but it makes for a quick read.

Won’t stick with me beyond the title but I did appreciate how the author created a fully realized and flawed character in 55 pages.

CW: some minor ableist and fat phobic language used by the character.
Profile Image for Marta Ruiz.
77 reviews5 followers
October 24, 2025
Le doy un 3,5. Es una novelita supercorta, pero muy tierna y nostálgica. Es un monólogo de una anciana artista contando su pasado, sus recuerdos. Me gusta como esta escrita, como va recitando su vida pasada. Un libro para leerse rapidito y que te deja un buen regusto, aunque anelante.
Profile Image for Nikki Silva.
27 reviews
January 23, 2025
Hm, interesting short read (probably 2.5-3)

It felt like if Miss Patty from Gilmore Girls was giving a monologue, also not very much about Anne Marie at all?
Profile Image for Michael Bohli.
1,107 reviews53 followers
December 14, 2019
Die Theater und Dramen von Yasmina Reza bieten meist einen bissigen Kommentar zur Gesellschaft, schwierige Themen werden von der Autorin in geschickten Sätzen angegangen. Mit ihrem neuen Monolog "Anne-Marie die Schönheit" gibt es weniger bissige Kommentare, sondern mehr intime Überlegungen zu einem Leben zwischen Rampenlicht, Träume und geerdeter Wirklichkeit.

Die Ausführungen der ehemaligen Schauspielerin Anne-Marie zeichnen ein Werdegang nach, der natürlich anders kam als ausgedacht, aber ohne grosse Reue noch einmal ausgebreitet wird. Dabei gelingt es Yasmina Reza, die emotionalen Aspekte toll darzustellen, verpasst aber die Relevanz und Intensität. So liest sich die Schrift angenehm und ohne Verstellungen, zeigt sich jedoch nicht nachhaltig.
Profile Image for M. Sarki.
Author 20 books238 followers
January 9, 2021
...People say the happiest lives are the least eventful...

Unfortunately, this book is a real bore and has no feeling behind it. Reza made absolutely no connection on this reader. Fortunately, the book is quick read and soon will be forgotten.

...When one is no longer belle of the ball, mademoiselle, one is quick to feel forgotten...
Profile Image for Milena Abigail.
73 reviews3 followers
March 4, 2022
I’m not sure what the purpose of this book was. It seems like it was supposed to be a reflective, emotional story about an actress whose career did not go the way she hoped. To me it was a depressing assortment of random events from the main character’s life. Reading the synopsis, it’s the sort of book that you know you’ll either love or hate, and let’s just say I was not a huge fan.
Profile Image for Crisgburbu.
209 reviews30 followers
December 18, 2023
Un repasito curioso por los recuerdos de la vida esplendorosa de una actriz imaginaria. Un retrato tierno y divertido de la vejez.

Lo que más me ha gustado ha sido leer los subrayados de Cristina. Me apasiona conocer a la gente a la que quiero a través de las palabras que les calan. Mis favoritas:

«Yo me aburría con mi marido, pero ya se sabe, el aburrimiento forma parte del amor».

«Te pasas mucho tiempo esperando tu hora, puede que llegue fugazmente antes de que la rueda gire y te convierta en una sombra. En un cuchitril con un hornillo, tus baratijas amontonadas y tus encajes».

«En Dios no creo. Pero algunas veces le rezo en voz baja».
Profile Image for Maria Grimm.
22 reviews2 followers
February 29, 2024
Funny und ich konnte in so vielen Situationen mich selber erkennen, weil alles so bildhaft und nahbar geschrieben ist. Das Ende hat mich irgendwie sehr berührt weil ich vorher noch nie so intensiv über körperliche Vergänglichkeit nachgedacht habe. Und über die Unaufhaltsamkeit von Altern.
Hier tolle Zitate:

“Ich dachte wenn ich nichts zu tun habe, würde ich die Langsamkeit der Zeit wieder entdecken.”

“Abgesehen davon sollte man sich nicht zu sehr mit seinen Eltern als Paar beschäftigen”

“Manchmal denkt man es geht einem gut, und eine Nichtigkeit beweist einem das Gegenteil.”

“Das Gesicht eine Maske der Betrübnis”
Profile Image for Mia Guzzo.
96 reviews
November 10, 2024
picked this up at a coffee shop in brooklyn and that is a perfect place to experience this short novel, i believe. a great exploration into memory, it’s fluidity, and how age impacts the way we view the world. if you enjoy being a little confused, as i do, i definitely recommend. i was very fascinated with how reza formatted and arranged everything— definitely will be carrying these writing ideas with me! a great one sitting read.
Profile Image for Carmen G. Aragón.
81 reviews4 followers
February 4, 2025
Una pequeña joya.
Este breve relato logra que te pongas en la piel de la protagonista; te emociona y conmueve a cada página. Yasmina Reza escribe con una belleza asombrosa y dota a Anne-Marie de una profundidad única. En solo cincuenta y una páginas, Reza logra construir un personaje complejo, bien desarrollado y con sus flaquezas y grandezas. Su narrativa es delicada y ligera, salpicada de elegante ironía y humor.
No comprendo la baja valoración que está recibiendo en Goodreads, pues es una obra que merece mucho más reconocimiento. Qué grande es esta escritora.
Profile Image for Emily Ross.
19 reviews1 follower
April 20, 2025
I read this book because Lorde bought it from Seven Stories Press this past September
Profile Image for Rachel Rooney.
2,119 reviews107 followers
October 19, 2021
Here is what I would like you to know about this book. It's very short. The whole thing is a monologue by an aging French stage actress, reflecting on her life and her career and her relationship with a more successful actress. It's about love, friendship, jealousy, the theater, aging, grief, and so much more.

Also, the punctuation is a little weird, so if things like a lack of quotation marks bother you, you probably won't like this. Since it's a monologue, there are no quotation marks and also there are no periods at the end of paragraphs. I think it lends a sense of ongoingness?
Profile Image for Alessandra Gennaro.
324 reviews37 followers
May 20, 2021
28/2021 - Yasmina Reza, Anne-Marie la Beltà
"Lo scrittore, ha detto una volta Yasmina Reza, è si­mile a un alchimista, poiché «prende una materia per crearne un’altra». E proprio in virtù dei poteri alchemici della sua scrittura – mai così esatta e a­cuminata, e al tempo stesso mai così ricca di sfu­mature – l’intervista che un’oscura ex attrice, An­ne­-Marie Mille, immagina di concedere a una se­rie di invisibili giornalisti dopo la morte di una ce­lebre collega, Giselle Fayolle detta Gigi, si tramuta nell’elogio di tutti gli attori che celebri non diven­tano mai, quelli il cui nome compare in fondo alla locandina. A Saint­Sourd, il paese del Nord della Francia dove Anne-­Marie ha trascorso un’infanzia priva di ogni luce, oltre ai pozzi di carbone c’era una piccola compagnia teatrale, i cui componenti, ai suoi occhi innamorati, avevano la statura di se­midei. Un giorno, però, la bambina triste, che sol­tanto nelle sue accese fantasticherie poteva creder­si bella, è riuscita a «scendere» a Parigi, e a calcare anche lei le scene. E non importa che abbia recita­to sempre in ruoli secondari, e che sia vissuta nel­l’ombra dell’affascinante, insolente Gigi, non importa che abbia avuto un marito noioso, che ora si ritrovi vecchia e malandata, né che il suo unico figlio sia arido e dispotico: perché, anche se solo per poco, lei ha conosciuto il «mondo dello spet­tacolo». Di quel mondo ci racconta, con arguzia affettuosa, splendori e miserie, riuscendo a farci ridere e a commuoverci – e a dire, nonostante tut­to: «A volte, sul palcoscenico, sono stata Anne­-Ma­rie la beltà».
--------------
Yasmina Reza ha su di me lo stesso effetto di Amélie Nothomb: mi riconcilia con il piacere della lettura: è un'autrice a cui so di potermi fidare ed affidare, grazie alla bellezza di una scrittura così precisa, così cesellata che non ha bisogno di troppe parole per raccontare storie destinate a imprimersi nella mente e nel cuore. Non a caso, entrambe scrivono romanzi brevi, pungenti, a volte anche feroci, come questo monologo: i ricordi di una attrice di seconda linea, a cui la vita ha solo fatto balenare il lampo delle occasioni, con una carriera costellata di ruoli minori e che ora si prende il lusso di un bilancio. Brillante e sagace e arguto ("“Metteranno la protesi in titanio nell’urna dopo la mia cremazione?”), una rivincita sulla vita nei confronti di coloro ai quali la fama non ha risparmiato malattie e morte, un'altalena di esaltazioni e di amarezze su cui grava, come verdetto finale, un'unica frase: “Non vedo cosa ci sia di positivo nel fatto di essere adattabili all’infinito.” Un monito non più attuabile, per Anne-Marie, ma che può invece valere per noi lettori, sempre.
Consigliato
Profile Image for Riccardo Pirone.
2 reviews
February 28, 2021
Il tema è sempre quello: il non essere stati all'altezza dei propri sogni.
Ma quello che nelle prime pagine può sembrare apparentemente il racconto nostalgico di una vita vissuta ai margini del palcoscenico, si trasforma pian piano in una vera e propria rivendicazione di esistenza, di sé e di quei miti di paese di cui noi non ci dimenticheremo, anche e tanto più se non se ne ricorderà nessun altro.
Yasmina Reza ci consegna quasi un Sunset Boulevard al contrario, dove la vecchiaia, attraverso la decadenza fisica e il filtro dolce dei ricordi, ci permette, per un attimo, di risplendere sotto i riflettori così come siamo, senza abbellimenti in attesa del gran finale.
Alla fine del viale, c'è la nostra vita come realmente è stata.

Detto ciò, non è il miglior primo approccio all'autrice - qui alle prese con un monologo per la prima volta - essendo più un punto di arrivo fino a questo momento in termini di scrittura e temi, con il raggiungimento di una concisione che mai ha detto così tanto in così poco all'interno della sua opera.
Senza queste premesse, la concisione stessa potrebbe sembrare un difetto, e dare l'impressione di un testo affrettato o, peggio, volatile.

È altrettanto vero, però, che il momento in cui Anne-Marie ricorda di quando, da bambina, immaginava di essere Brigitte Bardot, mentre costruiva un album di ritagli dell'attrice facendone allo stesso tempo lo scrigno dei propri sogni a occhi aperti, è splendido e da solo vale l'acquisto.
Profile Image for LitWithCharles.
88 reviews77 followers
November 7, 2023
This is far from being Yasmina Reza's best work. It is a short fable on the nostalgic feelings of a failed second-rate stage actress for the friendship she had in the past with a fellow actress who became much more successful. The premise of the story is actually brilliant but it is barely scraped at all, which is a shame as this author could have done such an amazing job on this kind of concept.

The portrayal of small-time theatre in France is the only redeeming factor in this book, as it is so accurate and amusing.

If you liked this review, follow me on Instagram @litwithcharles, where I do weekly book reviews, quizzes and lots of other fun literary content. I also have a weekly podcast, Lit with Charles, and a YouTube channel, Lit with Charles, where I host interviews with a huge array of writers, academics & publishers.

If you have thoughts on the book I’ve just reviewed or ideas for what you’d like to see me read next, send me a message here – I’d love to hear from you.
Profile Image for Gianluca.
Author 1 book53 followers
February 1, 2021
Yasmina Reza è la più grande scrittrice vivente. Questo libro è un monologo-capolavoro da leggere tutto d’un fiato.
Profile Image for Madison.
28 reviews3 followers
August 20, 2023
An extremely pleasant, quick read! Felt like a conversation with an older relative. Nostalgic somehow.
Profile Image for Chiara Carnio.
436 reviews14 followers
January 23, 2022
“Mamita era il nomignolo da nonna di Giselle
Ci mancava solo questa, evocare Giselle come Mamita, accanto al suo ritratto psichedelico in turchese. […]
Giselle metteva Mamita sullo stesso piano delle braccia flaccide, della sordità, della schiena, dell’intestino ingestibile, delle facce liftate, dei muscoli, della tintura per capelli, di tutto il disordine che ti cade addosso e ti butta piano piano nelle braccia della morte
A Gigi non piaceva la vecchiaia
A chi piace?”

Una scrittrice di teatro che racconta il teatro. E lo fa attraverso il monologo di Anne-Marie che immagina di rilasciare interviste su Giselle Fayolle, detta Gigi, attrice di teatro languida e promettente. E lo fa, ancora, al suo solito modo: arguto e tagliente, mescolando aneddoti che fanno sorridere ad altri che commuovono.
Anne-Marie ormai è un’anziana signora, forse un po’ squinternata, che in gioventù cullava sogni di gloria teatrali, ma che è rimasta sempre tra gli ultimi nomi in cartellone, quelli che nessuno si preoccupa mai di leggere. Sembra aver vissuto la sua vita splendendo della luce riflessa di quella amicizia stretta, a vent’anni, proprio con Gigi. È un po’ la voce di tutti quelli che ci hanno provato, ma non ce l’hanno fatta, sebbene le sue parole non mostrino mai invidia o acredine e nemmeno rimpianti. Anzi, pur vivendo in un angolo del mondo dello spettacolo ha vissuto momenti di appagamento e di illusione che le hanno fatto credere, qualche volta, di essere “Anne-Marie la beltà”. Forse è questa, la magia del teatro: pensare che l’illusione sia più vera del reale.
Anche perché Gigi, sul finire del monologo, ci arriva come una qualsiasi anziana signora che teme la vecchiaia e la morte; quando cala il sipario e si spengono le luci, anche il più grande artista è un uomo con le stesse identiche paure di una comparsa.

(Questo testo è andato in scena, prima della chiusura dei teatri, a marzo per sei giorni al Théâtre de la Colline con André Marcon, l'attore preferito da Yasmina Reza - al quale dedica il testo-, nei panni femminili di Anne Marie Mille.)
Profile Image for Lisa.
3,784 reviews491 followers
August 21, 2025
At just 55 pages, Yasmina Reza's Anne-Marie the Beauty is more of a short story than even a novella, and reading it feels like reading a draft for a character in a novel.  It's a monologue by Anne-Marie, an ageing actor who is reminiscing mainly about another actor called Giselle a.k.a. Gigi, who was more successful than she was.  Widowed now, this garrulous narrator seems to be being interviewed, possibly as a source for a journalist who is more interested in the late Giselle as a celebrity...

Anne-Marie prattles on about her knee operation, her small vanities such as not wanting to be seen with a cane, her pseudo-indifference to her weight, and her petty jealousy of Gigi, even to the extent of criticising the priest who conducts the funeral.  Reading between the lines, Anne-Marie must have kept tabs on Gigi's career through the media because she knows all about her children and grandchildren.  When they were close and the unmarried Gigi had her first child, Anne-Marie was fond of the baby, but lost touch when Gigi went on to better things.  She seems not to be aware that she is a mere footnote in Gigi's life or when she is being patronised.  When they meet after many years without contact, (because Gigi is performing locally) Anne-Marie has to wait backstage with everyone else, and despite her husband's dismissive attitude, she is absurdly pleased that Gigi remembers her.  This fleeting reconnection with fame seems to be a highlight of her life.

Is there more to it than that?  I don't think so.
Profile Image for Cristian.
567 reviews13 followers
September 26, 2024
El único precedente que tenía de la autora era esa breve pieza teatral llamada "Arte", así que ante la posibilidad de leer algo de su narrativa (mi género predilecto) no lo pensé dos veces. Y quizás debería haberlo hecho.
Anne-Marie Mille empezó recortando fotos de Brigitte Bardot y viendo, en su pueblo francés, cuando pasaban los actores de la compañía de teatro. Es vieja, viuda, recién operada de la rodilla, conversadora, crítica, quejumbrosa, pero también conmovedora, a veces tierna y dotada de un humor incisivo (“En Dios no creo. Pero algunas veces le rezo en voz baja”).
Esta es una pieza breve que se lee rápido, pero que no disfruté tanto como "Arte", no sé si por su composición fragmentaria, por la falta de "trama" o alguna otra razón. Sin embargo, creo que volvería a aventurarme con otra obra narrativa suya.
Displaying 1 - 30 of 64 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.