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Un dono di Natale

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Novelle di Grazia Deledda:

- Il dono di Natale
- Comincia a nevicare
- Forse era meglio...
- L’anellino d’argento
- La casa della Luna
- Il pane
- Il cestino dello zibibbo
- Il voto
- Mirella
- Il pastorello
- La storia della Checca
- Il mio padrino
- I ladri
- Chi la fa l’aspetti
- La fanciulla di Ottàna
- Il vecchio Moisè
- La sciabica

Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.
La narrativa della Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. È stata ipotizzata una somiglianza con il verismo di Giovanni Verga ma, a volte, anche con il decadentismo di Gabriele D'Annunzio, oltre alla scrittura di Lev Nikolaevic Tolstoj e di Honoré de Balzac di cui tra l'altro la Deledda tradusse in italiano l'Eugenia Grandet. Tuttavia la Deledda esprime una scrittura personale che affonda le sue radici nella conoscenza della cultura e della tradizione sarda, in particolare della Barbagia.

94 pages, Paperback

First published January 1, 1956

6 people are currently reading
84 people want to read

About the author

Grazia Deledda

434 books270 followers
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda was an Italian writer who received the Nobel Prize for Literature in 1926 "for her idealistically inspired writings which with plastic clarity picture the life on her native island [i.e. Sardinia] and with depth and sympathy deal with human problems in general". She was the first Italian woman to receive the prize, and only the second woman in general after Selma Lagerlöf was awarded hers in 1909.

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5 stars
11 (7%)
4 stars
48 (33%)
3 stars
68 (47%)
2 stars
15 (10%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 22 of 22 reviews
Profile Image for Camelia ❀.
176 reviews5 followers
May 2, 2018
Lo scorso dicembre, durante la mia ormai consueta immersione nel mare magnum delle letture natalizie, mi sono imbattuta inaspettatamente in un'opera che avevo a lungo desiderato leggere, senza mai riuscire a scovarla: Il dono di Natale di Grazia Deledda. La curiosità era nata circa un anno prima, quando, grazie al libro Un Natale tutto per sé edito da Edizioni Croce, avevo avuto modo di apprezzare il breve racconto Il vecchio Moisè, ambientato in una remota Vigilia di Natale tra i monti della Barbagia, e contenuto, come avrei successivamente appreso, all'interno di questa raccolta.
In realtà, diversamente da ciò che il titolo sembrerebbe suggerire, Il dono di Natale non è affatto un libro a carattere natalizio, o per meglio dire, non è solo questo. Del Natale, naturalmente, si parla, ed anche in più di un racconto, ma il tema in sé, lungi dal costituire una sorta di fil rouge, fa capolino nella narrazione soltanto occasionalmente, vale a dire quando riaffiora nella memoria dell'autrice al pari di tanti altri momenti dell'infanzia realmente vissuti e custoditi nell'anima.
Perché proprio questo è ciò che incontriamo innanzitutto in questo piccolo libro: una serie di racconti, aneddoti, e fugaci fotogrammi in cui riemerge, in tutta la sua vividezza, la realtà quotidiana della Sardegna di una volta: quella scolpita nei ricordi di una Grazia ancora bambina, curiosa, affascinata dall'avventura, stregata dalle antiche leggende di folletti e creature magiche, e sempre pronta a lanciarsi in scorribande nel folto dei boschi alla ricerca delle così dette domos de janas, le case delle fate.
È forse inutile cercare tra le pagine di questa raccolta i celebri capolavori che hanno reso immortale la Deledda: qui a farla da padrone è prima di tutto la semplicità. La stessa semplicità della vita rurale scandita dai ritmi costanti del lavoro nei campi, dal suono delle campane nei giorni di festa, dalle abitudini radicate e tramandate di generazione in generazione, come le riunioni familiari intorno al focolare per ascoltare i racconti degli anziani, intrisi di sincera religiosità e controverse credenze pagane.
È una Sardegna sospesa tra il ricordo e le fantasie d'infanzia, quella immortalata dalla scrittrice: una terra misteriosa e incontaminata, ammantata del bianco delle lunghe nevicate, imbevuta del folclore delle sue ataviche superstizioni, offuscata dall'ombra mai troppo cupa di banditi provvidenzialmente pronti a ravvedersi; una Sardegna profondamente sentita, vissuta, di cui è facile percepire i colori, i profumi, i riti domestici... come quello del pane carasau (la cosi detta "carta da musica") preparato e sfornato nelle fredde mattine d'inverno “non per economia, che grazie a Dio allora si era ricchi, più ricchi di quanto ci si credeva, ma per tradizione domestica: e le tradizioni domestiche erano, in casa nostra, religione e legge.”
Non manca, come di consueto, la peculiare ironia con cui la Deledda guarda alla spensieratezza ormai perduta, o all'ingenuo entusiasmo dei giorni d'infanzia; una fanciullezza dell'anima che, probabilmente, ella in fondo non aveva mai perduto, come testimonia la tenerezza con cui la sua penna rievoca l'incredulità del piccolo Felle - nel racconto che dà il titolo al libro - di fronte al miracolo natalizio di una vita che nasce, o la capacità di raccontare, con la medesima abilità della consumata narratrice di fiabe, la storia di Juannicca - La fanciulla di Ottana - una curiosa rilettura di Biancaneve, la cui protagonista viene perseguitata da un perfido zio, accolta da sette fratelli, e salvata (anche se non proprio tempestivamente) da un immancabile principe azzurro... o, secondo un più coerente gusto locale, dal figlio del Giudice del Logudoro. Da leggere!
Profile Image for Roberta.
2,000 reviews336 followers
December 26, 2017
Carino e veloce, raccoglie brevissime favole molto tradizionali che si sposano bene col periodo natalizio.
Profile Image for Jessica .
81 reviews1 follower
April 27, 2024
Un intermezzo piacevole, anche lontano dal Natale. E con la solita maestria, la scrittrice ti trasporta in un mondo di fiabe dal sapore antico.
Profile Image for Barbara.
14 reviews6 followers
December 11, 2025
- Il dono di Natale 4
- Comincia a nevicare 3
- Il vecchio Moisè 3
- La croce d’oro 3
- Il Natale del consigliere 4
- Mentre soffia il levante 4
- Il sogno del pastore 2 e 1/2
- Forse era meglio 3 e 1/2
- L'anellino d'argento 3
- La casa della luna 3 e 1/2
- Il pane 3
- Il cestino dello zibibbo 3 e 1/2
- Il voto 3
- Mirella 3 e 1/2
- Il pastorello 3 e 1/2
- La storia della Checca 4
- Il mio padrino 3
- I ladri 3
- Chi la fa l'aspetti 3 e 1/2
- La fanciulla di Ottàna 3
- La sciabica 3
Profile Image for Francesca Franni.
182 reviews1 follower
December 26, 2020
La raccolta di una serie di racconto rappresentanti la Sardegna. Alcuni sono molto carini
Profile Image for Carmen Distratto.
99 reviews20 followers
December 17, 2017
Affascinante raccolta di racconti ambientati in Sardegna, tra miti e leggende di questa terra ostile e meravigliosa, su uno sfondo prevalentemente cristiano e conducenti ad un unica morale, quella della vita condotta secondo principi cristiani.
Profile Image for Gloria Finocchi.
252 reviews5 followers
December 28, 2017
Raccolta di storie brevi di cui solo una dedicata al Natale. Non mi è piaciuto.
Profile Image for Valentina G.
223 reviews27 followers
Read
December 27, 2024
Audiolibro.
Primo incontro con Deledda poco entusiasmante. Sicuramente ha scritto di meglio.
E sicuramente ci sono lettori migliori di colui che ha prestato la voce per questo audiolibro.
Profile Image for Alice Raffaele.
300 reviews31 followers
January 9, 2021
RECENSIONE CORALE A CURA DE I MISERALIBRI - GRUPPO DI LETTURA BIBLIOTECA DI CHIARI

Quale significato attribuiamo all’aggettivo “natalizio” e come è variato negli anni?
Quest’ultimo periodo è stato sicuramente diverso per tutti: siamo stati generalmente chiusi in casa, con i nostri familiari più stretti, chiedendo più per doni diversi da quelli materiali. Possibile che ci siamo riavvicinati all’autenticità del Natale? Questa raccolta potrebbe averci aiutato. Il dono è il filo conduttore in tutte le storie, non solo della prima e dell’ultima dove si parla esplicitamente di Natale.
Grazia Deledda ci ha richiesto uno sforzo di immedesimazione che alla fine ripaga; ci ha allontanato dalle luci e dai brillantini a cui siamo abituati, coprendoli di povertà e di atmosfere malinconiche. La scrittura è delicata ma, al tempo stesso, dà una sberla alle nostre coscienze. Infatti, in alcuni ha provocato un “terremoto”, facendo crollare positivamente le aspettative che si erano create pensando di leggere un altro “Canto di Natale”. Ad altri è arrivato tuttavia l’effetto contrario nei lettori, risultando triste.
Qualcuno ha fatto una similitudine artistica interessante: i racconti dell’unica donna italiana Premio Nobel per la Letteratura sono come dei dipinti di Caravaggio, in generale oscuri e allo stesso tempo colpiti da flash di luce sui personaggi. Le storie sono invernali e tetre, inverni che consentono però alla luce e al calore di un fuoco di distinguersi. La Deledda ravviva i valori che a volte oggi sembra siano stati dimenticati. Ecco la solidarietà tra i poveri, lo stupore e la meraviglia di un cosciotto di carne; la grazia nel lasciare scappare una banda di ladri bambini; la sorpresa nella nascita di un fratellino. Ecco soprattutto le tradizioni di una volta, quelle legate alla legge e alla religione, quando questa aveva più a che fare con la vita. La tradizione si respira in ogni riga. È una raccolta “D.O.C.” non solo per via dei termini del dialetto sardo usati saltuariamente. È una raccolta dove la Sardegna passa continuamente sotto agli occhi, evocata dai ricordi della scrittrice. Questi ricordi a loro volta hanno evocato ricordi in noi, dal semplice profumo del pane carasau a quando si andava davvero a condividere la frutta dei vicini, fino alla magia della narrazione orale, che si sta purtroppo perdendo.
Può sembrare che si siano rimpianti i tempi ormai andati, ma qualcuno ha sottolineato che non è così, non è vero che in passato andasse tutto bene. La povertà, economica e d’animo, c’era anche allora; cerchiamo di non chiudere gli occhi di fronte alle situazioni che ci fa comodo pensare non esistessero o che non esistano tutt’oggi. È cambiato probabilmente il senso di appartenenza alla comunità: proviamo quindi a recuperare gli aspetti positivi di allora e a evidenziare quelli di adesso, affinché si possa provare a essere sempre “più buoni”, non solo a Natale.
Profile Image for Elisa Origine.
Author 9 books19 followers
January 16, 2025
Raccolta di storie brevi che mi hanno accompagnato durante queste feste natalizie. In realtà solo una, la prima (che dà anche il titolo alla raccolta) riguarda il Natale. Le altre sono racconti di vita contadina della Sardegna, folkloristici. Ne ho apprezzato come sempre lo stile, ma non le trame. Temevo disgrazie, lutti, destino avverso ecc. che spesso caratterizzano le sue opere (che spesso mi costringono ad accantonare la lettura in favore di altri autori più leggeri): nulla di tutto ciò, ma qui ci sono vicende troppo piatte per interessare.
Sicuramente non il suo miglior lavoro. Ho letto altri lavori di questa autrice che mi sono piaciuti molto di più (Canne al vento e L'edera). Può essere un breve intrattenimento, ma non lo consiglierei come inizio, per avvicinarsi a questa autrice.
Profile Image for 20milalibrisottoimari.
71 reviews2 followers
December 24, 2023
“Il piccolo paese era coperto di neve; le casette nere, addossate al monte, parevano disegnate su di un cartone bianco […]. Tutto era silenzio: gli abitanti sembravano sepolti sotto la neve.”

A Natale cosa c’è di meglio se non l’amore, la famiglia, la casa addobbata, il buon cibo, le tradizioni e… l’attesa e la curiosità di scoprire i propri regali? La novella ci porta nelle case di due bambini la sera della vigilia di Natale: Felle e Lia, cresciuti insieme, vivono con tutta l’emozione della loro giovane età l’attesa di un dono misterioso, la gioia di una festa di fidanzamento, la messa e la cena di Natale con i dolcetti a forma di cuore tradizionali, il focolare domestico. Sì, perché in questo piccolo paesino sardo, che sembra quasi un presepe vivente, le usanze restano più vive che mai.
Profile Image for Valentina.
57 reviews
December 25, 2023
Breve libro con racconti ambientati nella notte di Natale, in una Sardegna selvaggia e rurale, fatta di fuochi e porchetti, sfide di canto, corteggiamenti tradizionali e montagne innevate. Piacevole breve lettura
Profile Image for Acidula.
63 reviews3 followers
December 13, 2024
Brevissimo libro di Grazia Deledda che raccoglie alcune novelle ambientate in Sardegna nel periodo di Natale. Non sono racconti natalizi ma legati tra loro per il periodo in cui sono ambientate.
Carine e scorrevole, ottima lettura per questo periodo
Profile Image for Marte.
60 reviews11 followers
December 25, 2020
La raccolta è graziosa e alcuni racconti molto adatti ad evocare lo spirito natalizio e invernale in una cornice tradizionale sarda.
Profile Image for Aura Ruggieri.
2 reviews
May 10, 2024
È stato una piacevole compagnia in queste mattine sulla metro per andare al lavoro
Profile Image for Alessia Nolli b.
524 reviews2 followers
July 12, 2025
Racconti carini, ma non l’ho apprezzato più di tanto. Si parla di Sardegna, tradizioni popolari…
Profile Image for Sara Iacomi.
34 reviews
January 5, 2022
Una raccolta di racconti adatta a ragazzi e adulti. Fra realismo e favola, la Deledda ci racconta la Sardegna delle tradizioni e della gente semplice.
Profile Image for lindalettrice.
253 reviews8 followers
March 14, 2025
🎄La Deledda ci racconta la sua cara terra, la Sardegna, attraverso sette novelle, scritte tra il 1905 e il 1930 dai titoli: Il dono di Natale, Comincia a nevicare, Il vecchio Mosè, La croce d’oro, Il Natale del consigliere, Mentre soffia il levante, Il sogno del pastore.

🎄Avete mai letto le opere di Grazia Deledda? Questa per me è la prima volta, non è andata benissimo ma sapete che non mi faccio scoraggiare dalla prima impressione, e poi questa collana di Garzanti è favolosa, ho recuperato vari titoli che non vedo l’ora di leggere.

🎄Purtroppo solo un paio di racconti mi sono piaciuti tanto e mi hanno trovata coinvolta nella storia, gli altri sono piuttosto noiosi, arrancavano durante la narrazione.

🎄Se devo dire qual è il punto forte dei racconti è sicuramente l’attaccamento della scrittrice alla sua terra, che ci descrive con immenso amore, nella sua incredibile selvaggia che senza dubbio la contraddistingue e con un sentimento di gratitudine che trasmette al lettore.

🎄Io alla Sardegna sono molto legata per motivi affettivi, ed è interessante scoprire le diversità tra la Sardegna di oggi e quella che ha vissuto la Deledda, ancor più brulla ma ricca di tradizioni, anche legate al Natale.
Profile Image for Padmin.
991 reviews57 followers
December 21, 2021
Descrizione
Dedicato a... A chi ama i regali di Natale ed è curioso di sapere qual è il dono fatto a Lia e anche quello fatto a Felle. A chi ama le storie che ricordano le nostre tradizioni. A chi ama mangiare cose buone, soprattutto i dolci. A tutti i bambini e a chi ha il cuore bambino. La novella di Grazia Deledda ci porta nelle case di due bambini la sera della vigilia di Natale. È un giorno speciale. Felle e Lia vivono con tutta l'emozione dei loro piccoli cuori l'attesa di un regalo misterioso, la gioia di una festa di fidanzamento, la messa e la cena di Natale con i dolcetti a forma di cuore e ricordano a tutti noi l'avvenimento della nascita di Gesù. Età di lettura: da 6 anni.
Profile Image for Stefano Amadei.
Author 14 books14 followers
October 24, 2021
Una meraviglia, favole semplici e di altri tempi. Un must read. Leggerò altro della Deledda sicuramente.
Displaying 1 - 22 of 22 reviews

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