Italiana. Una donna italiana. Maria Oliverio, altrimenti conosciuta come Ciccilla, nasce a Casole, nella Sila calabrese, da famiglia poverissima. Dalle strade del paese si sale sulla montagna che è selvaggia, a volte oscura, a volte generosa come una madre. Quelle strade, quei sentieri li imbocca ragazzina quando la sorella maggiore Teresa, tornata a vivere in famiglia, le toglie il letto e il tetto. E quelli sono i sentieri che Maria prende per combattere al fianco di Pietro, brigante e ribelle, diventando presto la prima e unica donna a guidare una banda contro la ferocia dell'esercito regio. Se da una parte Teresa trama contro di lei una incomprensibile tela di odio, dall'altra Pietro la guida dentro l'amore senza risparmiarle la violenza che talora ai maschi piace incidere sul corpo delle donne. Ciccilla passa la giovinezza nei boschi, apprende la grammatica della libertà, legge la natura, impara a conoscere la montagna, a distinguere il giusto dall'ingiusto, e non teme di battersi, sia quando sono in gioco i sentimenti, sia quando è in gioco l'orizzonte ben più ampio di una nuova umanità. Il volo del nibbio, la muta complicità di una lupa, la maestà ferita di un larice, tutto le insegna che si può ricominciare ogni volta daccapo, per conquistarsi un futuro come donna, come rivoluzionaria, come italiana di una nazione che ancora non esiste ma che forse sta nascendo con lei.
He was born in Milan and studied philosophy at the University of Milan. After graduating, he moved to Australia. After living in Sydney for an extended period, he returned to his native Milan. He has been nominated by the UN Goodwill Ambassador UNHCR.
Catozzella has published across multiple literary genres, including plays, short stories and novels, and writes on the main Italian newspapers La Repubblica and L'Espresso. His novel Don't Tell Me You're Afraid, dealing with the refugee crisis in the Mediterranean Sea, was a very popular and critical success in Italy and in the world. The novel sold more than 500.000 copies in 40 countries. In Italy it won the Premio Strega Giovani 2014 and it was shortlisted for the Premio Strega 2014. It has been translated into English by Anne Appel, and published in the US and Canada by Penguin and in UK and Commonweal by Faber&Faber. A major movie is in preparation from Don't Tell Me You're Afraid. His last novel is "The Great Future".
تقص الرواية حياة ماريا أوليفيريو الشهيرة بشيشيلا منذ طفولتها ، المرأة الإيطالية الثائرة في فترة الحرب الأهلية الإيطالية . اسلوب سرد الرواية كان جميل وترجمة معاوية كالعادة رائعة لكن الرواية لم تكن جذابة بالنسبة لي ، لم أشعر بالشخصيات او ارتبط بها شعرت ان هناك شئ ما ناقص كما انه كان هناك تفاصيل واسماء شخصيات كثيرة سياسية وتاريخية وبالطبع لا اعلم عنها شيئا فكانت مملة ومربكة بالنسبة لي لعدم معرفتي اي شئ يخص تاريخ ايطاليا في هذه الفترة .
الطليانية.. ليست هذه الرواية بالرواية التاريخية بقدر ما هي رواية تتناول حياة الأيطاليين في فترة مهمة في تاريخ ايطاليا، فترة سيجد القارئ في هذه الرواية فرصة للإطلاع عليها من خلال تتبع حياة ماريا أوليفيرو.
ماريا أوليفيرو أو شيشيلّا، المرأة التي أحاطت بها الخيبات والنكسات منذ الطفولة. عائلتها الفقيرة البائسة، فشل التبني، الفشل في متابعة الدراسة، حقد أختها ورغبتها الدائمة في الانتقام، خيانة الحبيب، انهيار الحلم ببلاد موحدة يعمها العدل، انقلاب أصحاب الفكرة النبيلة على فكرتهم، انتصار الانتهازيين على أصحاب الحق والحلم. وصولًا إلى الهزيمة في الحرب الأهلية التي يشنها الثوار على ظلم الدولة التي ظنوها يومًا خلاصهم.
الطليانية، رواية عن البحث عن العدل، عن البحث عن فرصة العيش بشكل طبيعي، رواية عن أولئك الذين تقودهم الأقدار إلى حتفهم أثناء بحثهم عن أنفسهم، أو ربما أثناء بحثهم عن الشكل البسيط للحياة.
أما بالحديث عن أسلوب كاتوتسيلا، فأنه يقدم عمله بطريقة بسيطة ولكنها جذابة بكل ما تحمل الكلمة من معنى. فنحن أمام كاتب يتقمص صوت بطلته بمهارة فائقة، فيقنعك بأنك تستمع لصوت ماريا وهي تقص عليك حكايتها.
ولا يمكن بالطبع أن نتجاوز الترجمة العظيمة للمبدع معاوية عبد المجيد. الذي أصبح علمًا من أعلام الترجمة في العالم العربي، خاصة إذا ما تحدثنا عن الأدب الإيطالي.
اقتباسات من الرواية: "إن الحب في نظرنا هو شئٌ لا نعبر عنه إلا إذا كنا في خطر، لأنه غير موجود في الأحوال الطبيعية". "الطريقة المثلى لإفشال أي ثورة هي المشاركة بها". " إن الموت هو الذي يمنح العظمة، فمن بعده لا وجود لشئ. أما الولادة، فلا، الولادة معجزة، في حين أن للموت تفسيرًا ممكنًا على الدوام".
Fino a che punto sei disposto ad arrivare per affermare la tua libertà? Questa è la storia avvincente di Maria Oliverio, la capobrigantessa della Sila, detta Ciccilla.
È molto più di romanzo storico, è una lettura che consiglierei soprattutto alle giovanissime e ai giovanissimi, dentro ci sono elementi che stimolano il senso di autodeterminazione di ognun*, Ciccilla è una donna che combatte per diventare sè stessa, “Italiana” è un paese che combatte per diventare sè stesso.
Ma quanto è stato bravo Catozzella? Il suo stile è meraviglioso, ho sottolineato tantissimo, ho respirato l’aria dei boschi calabresi, mi sono fatta tante domande e soprattutto ho riflettuto sull’importanza di non abbassare mai la guardia, reagire di fronte a un’ingiustizia. Inevitabilmente penso a “Nolite te bastardes carborundorum” e alla necessità di tramandare queste storie, perché sono dei precedenti che danno speranza di provarci, sempre. Non posso dare a questo libro meno di 5 stelline
Sento il dovere di scrivere una recensione per compensare gli incredibili elogi di cui non mi capacito. è un libro pedestre, pieno di semplificazioni psicologiche e storiche. il dramma non raggiunge mai il suo massimo potenziale. la vita dei contadini dell'800 tratteggiata al limite del fiabesco, i personaggi piatti (un esempio per tutti: la sorella cattiva). per favore, cerchiamo di darci una regolata e riconsocere che questo è un libro appena mediocre. chi lo acclama come capolavoro deve essere abiutato davvero a robaccia o forse è solo colpa degli editori che manco ci provano più.
La mia ultima lettura del mese si intitola ITALIANA di Giuseppe Catozzella, e racconta di una donna che ha combattuto strenuamente per l'Unità d'Italia. Basato su eventi, documenti e personaggi reali, questo romanzo narra le vicende di Maria Oliviero, divenuta famosa come Ciccilla, unica e vera brigantessa d'Italia.
Il libro si apre direttamente nel 1864: davanti a un giudice c'è la ventiduenne Maria Oliviero vestita da uomo, nata e vissuta a Cosenza e definita illetterata, trovata nascosta in una grotta chiusa da settimane.
ITALIANA descrive la figura di una femminista ante litteram, che decide di vestirsi da uomo per sentirsi libera. "Se ho usato un coltello per tagliarmi i capelli e mi sono vestita da uomo non è stato per essere come uno di loro. Se l'ho fatto è stato perchè, senza, non mi sarei mai liberata. Senza, sarei rimasta Maria."
La lettura è molto scorrevole, ho apprezzato soprattutto la parte iniziale nella quale viene riportata la vita di Maria e quella della sua famiglia di braccianti. La storia entra nel vivo quando arriva la misteriosa Teresa, sorella maggiore mai conosciuta, della quale è vietato parlare. Teresa, per motivi che non svelerò, odia Maria, e promette di renderle la vita un inferno. Ci riuscirà molto bene!
Di natura indomita e coragiosa, Maria non ha intenzione di sacrificarsi per niente e nessuno, vuole decidere da sé il proprio destino, anche se impara presto a sue spese che la libertà non può permettersela: è cosa da signori o da pazzi. "Da un giorno all'altro, senza rendermene conto, ero diventata una tessitrice come mia madre. Tutto ciò che non avrei voluto era ormai realizzato".
Un romanzo crudo e intenso che racconta di ideali, miseria, guerra civile, case distrutte, amici morti, tradimenti e rimpianti, ma è anche una storia d'amore, quello tra Pietro e Maria, che sfocia nella violenza e nella vergogna, esacerbati da una vita di lotte e sconfitte: "I lividi a poco a poco sparivano, gli insulti restavano".
L'atmosfera che si respira è di grande autenticità. I dialoghi sono vividi, viene utilizzato qualche termine dialettale, ma è tutto comprensibilissimo. Pregevoli le scene nei boschi, molto suggestive.
Protagonista assoluta la guerra civile, combattuta tra sangue, fame e desiderio di libertà.
Finale drammatico e commovente.
Editore: Mondadori Collana: Scrittori italiani e stranieri Anno edizione:2021 In commercio dal:16 febbraio 2021 Pagine:324 p., Rilegato
الطليانية عمل رائع يتحدث عن الحرب الأهلية الإيطالية عن الفتاة التي استلهم منها الكاتب الفرنسي ألكسندر دوماس قصته عن اللص الشريف روبن هود.
"أتحسَّر على أنّني لم أكن سعيدة. كلمة السعادة عندنا محرَّمة، لكنّني كنت أعلم أنها موجودة، وكان ينبغي لي أن أؤمن بها. فعندما تنقصنا الشجاعة، نختلق عذرًا يفيد بأنّ الكلمات ليست سوى كلمات، في حين أنّها أسلحةٌ لتغيير العالم." — "أعتقد بأنَّ الثورات تتحقق دائمًا. لم يكن خطئي أنّني أردت ُ قيام الثورة، بل أنني حاولت أن أكون على مستواها. كان يجدر بي أن أكون مثلما وصفني دوما، وأنّ أفكّر بنفسي فقط، بنفسي لا غير. هكذا كنتُ سأنجو. هكذا قد أكون الآن حُرَّة."
Una storia tristemente vera che ci fa riflettere ancora una volta sul vero significato dell'Italia unita. I briganti hanno lottato per conquistare dei diritti che venivano negati, sono morti per difendere le loro terre dalla schiavitù e dai soprusi. Eppure, riflettevo, la parola briganti ha ancora un'accezione fortemente negativa.
Un autore di cui ho apprezzato molto testi, questo non è da meno. Una donna che lascia la sua vita di tessitrice per seguire il marito nel brigantaggio della Calabria post unità. Una protagonista che durante le pagine cresce e scopre la libertà: la vita nel bosco immersa nella natura. Il mix tea dialetto e italiano non mi ha annoiato e le descrizioni dei paesaggi sono come quadri. Ti sembra proprio di essere un mezzo alla natura.
Personaggio prefe: maestra Donati Più odiato: Teresa
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La storia di Maria Oliverio, la prima brigantessa italiana.. una vita a rincorrere l'illusione di una speranza di una vita migliore,di un Italia unita e giusta, senza padroni e tasse, una vita a sfuggire alla miseria. Un libro emozionante,che ti evoca la bellezza delle montagne e il contatto con la natura,di una vita libera.. una cornice storica che circonda egregiamente la storia di Maria e Pietro. Consigliatissimo
Bel racconto, un tratto della nostra storia italiana poco conosciuta, gli albori dell'unità nazionale, vista stavolta non dalle strategie dei potenti ma dal vissuto dei contadini e operai che hanno compiuto opere epiche forse più per disperazione che per patriottismo.
Lo primero que debo decir es que está escrito con un sentimiento que en ocasiones eriza la piel.
La forma en la que introduce a la protagonista, cómo va contando sus experiencias de niña, su forma de ver la vida y de creer que existe una vida mejor que la que llevan sus padres, todo eso es increíble y te hace entender por qué se acabó convirtiéndose en una bandolera para luchar por una vida justa.
No conocía muy bien toda la época de la unificación italiana y con esta novela he comprendido mejor como fue y como se vivió, pero sobre todo, teniendo en cuenta que en muchos de los capítulos el autor utiliza testimonios y descripciones reales de algunas de las situaciones vividas por la protagonista, he conseguido meterme en su piel hasta el punto de sentir la misma rabia, desesperación y frustración que sentía ella. Esta historia es tan solo un ejemplo más de las injusticias cometidas por los más ricos hacia los más pobres y de lo necesaria que es la revolución del pueblo para luchar por lo que le pertenece.
Su gusto por la naturaleza, por sentir que pertenecía a ella y que era lo único que necesitaba para vivir, me ha hecho sentirme aún más identificada con ella.
تشظّى الوقت متدفقًا مثل الدم ، نقيًّا مثل حبّة كرز . ورحت أنا أتلو على مدى ثلاثة أيام ولياليهنّ صفحاتٍ من ورقٍ طُوى . كم تمدّى ألمي إذ قرأت عن ماريّا ، وكم ارتحلتُ بعيدًا إلى إيطاليا القديمة . هذا كتابٌ يُدمِّي الجسد . ستمرّ ماريّا وهي صاحبة القصة في الطليانيّة ، ماريّا التي خُلقت أُميِّة ، وإذ تحاول أن تعيش ، يُفتّتُ القدر أحلامها وبفعل الزمن ، تغدو إنسانة أخرى ، إنسانًا يُشبهُ قابيل . أنا سعيدة ، لأنني قرأت هكذا كِتاب .
Libro immersivo, ho "vissuto" attraverso gli occhi di Maria Oliviero, ho amato il rapporto con la natura e il fatto che si parli di un periodo storico poco indagato. Scrittura scorrevole che invoglia a continuare nella lettura
مرّ زمنٌ طويل منذ أن وجدتُ رواية تشدني إلى هذا الحد، التهمتُ أول ٢٠٠ صفحة في أول يوم، وأنهيت القراءة في اليوم التالي. جوزبه كاتوتسيلا يمتلك قدرة هائلة على تحويل الشخوص إلى أصدقاء، ومنح قصصهم بعدًا إنسانيًا أكثر، ليست قراءتي الأولى لأعماله ولن تكون الأخيرة.
Jedna z najlepších kníh tohto roka ❤️ Talianka, román, ktorý predčil moje očakávania, ktorý mi s niektorými stranami bral dych, ktorý zanechal hlboký dojem. Príbeh o Márii Oliveriovej, ktorú neskór prezývali Ciccilla, prvej žene, ktorá spolu s manželom Pietrom viedli zbojníkov v kalabrijských horách, ma neskutočne nadchol. Autor píše ohromujúco. Námet čerpal zo skutočných udalostí, inšpirovaný francúzskym literátom Alexandrom Dumasom, ktorý o Ciccille písal ešte v denníku Indipendente.
Román Talianka je fascinujúce čitanie, je to história zjednoteného Talianska, opisuje udalosti, ktoré tomu predchádzali, ale predovšetkým kladie dóraz na slobodu talianskeho ľudu, ku ktorému nedošlo po Garibaldiho prevzatí moci, teda určite nie v niektorých južných častiach Talianska v roku 1860.
“Bojovali sme, aby sme získali späť to, čo nám patrilo, ale prehrali sme. Najdôležitejšiu vojnu sme však vyhrali: verili sme, že je to možné. Jedného dňa Taliansko daruje zem svojmu ľudu.”
Veľmi ma bavila táto kniha. A nielen preto, že Taliansko milujem. Pútavý štýl a nezabudnuteľne postavy sú lákadlom knihy Talianka. Veľmi vám ju odporúčam! 🫶🏻
@giuseppecatozzella hai fatto un gran lavoro su questo libro che mi ha affascinato molto. Tutta la storia di Ciccilla è indimenticabile, da rileggere e rileggere ancora. Complimenti! 👏
Apprezzo molto Catozzella (Non dirmi che hai paura è un piccolo capolavoro, a mio parere), ma questa volta mi ha deluso, anche se il romanzo è ben scritto, come al solito. La vicenda, la storia vera di una giovane brigantessa negli anni cruciali dell'Unità, ricostruita attraverso fonti d'archivio, era potenzialmente straordinaria: invece la scelta della narrazione in prima persona non ha - non può avere, per statuto narrativo - l'ampiezza di sguardo che sarebbe stata necessaria a trasformare una bella storia in quello che avrebbe potuto essere il grande romanzo storico italiano del XXI secolo (nella scia dei Vicerè, del Gattopardo, de La storia). Manca l'affresco, manca la complessità, mancano lo zoom e la profondità di campo che solo una gestione diversa dei punti di vista avrebbe potuto garantire. Sinceramente, io sono abbastanza stufa di queste narrazioni contemporanee tutte centrate sull'io, tutte ombelicali, quando invece servirebbero ben altri strumenti narrativi per raccontare il presente (e il passato alla luce di esso).
"Italiana" è un romanzo storico di Giuseppe Catozzella, edito da Mondadori nel 2021. L'autore ricostruisce la vita di Maria Oliverio, una giovane donna calabrese nota con il soprannome di Ciccilla, che si unì ai briganti nella lotta per rivendicare la libertà dal regno sabaudo e il diritto di essere italiana.
"Chi mi ha catturata, il sottotenente Giacomo Ferraris, nei capelli tagliati e nei vestiti scuri ha visto un uomo. Ci hanno messo un po', quegli idioti dei bersaglieri, a capire che ero una donna, l'unica capobrigantessa di questa nostra Italia appena fatta col sangue [...] Ma una cosa dev'essere chiara: se ho usato un coltello per tagliarmi i capelli e mi sono vestita da uomo non è stato per essere come uno di loro. Se l'ho fatto è stato perché, senza, non mi sarei mai liberata. Senza, sarei rimasta Maria".
Maria è nata in una famiglia numerosa e povera, in cui le donne sono tessitrici e gli uomini si dedicano all'attività agricola. Sia gli uomini che le donne sono sfruttati e obbligati a seguire ogni tipo di imposizione, anche quella di cedere una figlia a chi non ne ha, se viene loro richiesto. Trasferitasi dalla zia per sfuggire all'odio della sorella, Maria impara ad amare la natura e a muoversi tra le montagne della Sila con passo sicuro, apprezzando la sensazione di libertà che se ne ricava. Il tempo scorre, Maria cresce e s'innamora. Nel frattempo, cominciano ad affermarsi tra i cittadini del regno borbonico nuove idee politiche e una voglia di rivalsa e di libertà. Siamo in pieno Risorgimento, gli equilibri politici saltano, anche il sud viene annesso all'Italia, ma tra le montagne è in atto una feroce guerra civile. Maria, ormai divenuta la temibile Ciccilla, sulla quale si diffondono buffe leggende, lotta in prima persona, non solo contro i soldati, ma anche contro la società patriarcale e prevaricatrice.
"Italiana" è una storia familiare, ma non solo! Ci descrive con cura la società patriarcale, la fatica di sopravvivere con poco e sottomessi ai "cappelli", cioè ai nobili proprietari terrieri, che sono pronti a cambiar bandiera, pur di esser sempre dalla parte giusta, dalla parte di chi comanda, non perdendo così alcun privilegio. È poi, un un romanzo storico, che ci permette di rivivere i principali eventi di fine Ottocento, ed è infine un inno alla libertà di scelta e un omaggio a una figura femminile, oltraggiata da chiunque, ma coraggiosa e fiera combattente.
طالما الرواية ترجمة الرائع معاوية عبدالمجيد ف هي رواية لغويا جميلة ما ندمت ع شراءها رواية عن فترة مفصلية ب التاريخ الايطالي قبل الوحدة بين الشمال و الجنوب ماريا او روبن هود ايطالية صبية رفضت العبودية و الانصياع امنت ب الحرية و التغير و انه الشعب لازم يعيش عيشة كريمة ف كانت نهاية نهاية امراة شجاعة
Se vi dicessi che della protagonista di questo romanzo, Maria Oliviero, e di suo marito Pietro Monaco, ne parló per la prima volta Alexandre Dumas nella sua rivista "L'indipendente" che egli diresse dal 1860 al 1864?
E se vi dicessi anche che Dumas scrisse in 7 puntate la storia dei due briganti con il progetto di realizzarne un romanzo? Proposito che poi, purtroppo, non portò a termine.
E ancora ancora, se sapeste che proprio a Maria e Pietro, al loro opporsi all'ingiustizia dei potenti in difesa della libertà, dell'uguaglianza, di una desiderata parità sociale, Dumas si ispirò per scrivere il suo "Robin Hood, principe dei ladri", dareste una possibilità a questo romanzo?
Giuseppe Catozzella ci racconta una storia reale, documentata da fonti scritte. Ben descrive la lotta, la sofferenza, la sopraffazione dei signori locali sui più poveri sul filo della storia che porterà alla nascita dello Stato Italiano.
La cacciata dei Borbone, l'arrivo di Garibaldi con i suoi Mille, l'instaurazione dei Savoia. Un cambiamento economico, politico e sociale tanto atteso che, ahimè, non porterà ad un risultato sperato.
Forse le mie tre stelle nascono dalla delusione. Essendo stato premiato da Robinson come il migliore romanzo italiano del 2021 (!!!!!!) mi ero fatto tante aspettative … deluse. Non tanto perché non sia un romanzo interessante per tema, periodo, personaggi. Ma perché l’ho trovato un po’ “piacione” (che sia per questo che ha soddisfatto i palati odierni di lettori e lettrici di Repubblica?). Da una parte ho trovato superficiale la caratterizzazione dei personaggi e dall’altra, paradossalmente, l’autore fa pensare e parlare questa donna come una laureata post #metoo del 21 secolo. E onestamente mi pare veramente tutto un po’ forzato dato il periodo e il luogo.
Una storia che non conoscevo. Nonostante qualche scivolone piacione, bella interessante, commovente. Ancora una volta, c’è moltissima natura e montagna. Un rifugio, mai come in questi tempi.
Che bello iniziare un nuovo libro che si attende da un po’, un libro di uno scrittore che ti ha già regalato tante emozioni.
Sono in ferie e ne ho davvero bisogno. Sono spossata. Mentalmente e fisicamente distrutta. Ho bisogno di un libro come il precedente che mi accompagni senza stancarmi. Ho letto pochissime informazioni ma temo che non sarà così semplice. Ma iniziamolo prima!
Già a leggere il prologo mi è chiaro che avrò un’ottima compagnia per i prossimi giorni:Ciccilla, Maria.
Lo sapevo che Catozzella era speciale. Che storia è riuscito a raccontare. Che uomo è! Un’altra donna fantastica nella sua letteratura. Donne che possono fare di tutto. Ce ne fossero più di uomini che hanno il coraggio di raccontare queste storie.
Ciccilla nascosta nei boschi che si procura da sola il cibo, la legna, si lava nel fiume gelato e sta chiusa in una grotta. E non vuole essere un uomo ma ha dovuto travestirsi da uomo per poter essere libera di lottare.
Ci sono pagine della storia più difficili da capire di altre, a voler proprio perché poco approfondite o perché a scuola sono state raccontate con una visione entusiastica. Si voleva l’Italia è stata fatta. Evviva. Che bello. Ma il dubbio che ci fosse qualcosa che non andava l’ho sempre avuto. Ho cercato di leggere un po’ sull’argomento ma non capivo. Mi mancava qualcuno che parlasse alla mia pancia, che raccontasse la storia dal basso, non uno storico che sa tutto ma uno scrittore che si mette nei panni di. Molti si sono sentiti offesi da questo romanzo. La solita situazione di tifo calcistica: o tifo l’una o l’altra squadra. Viviamo gran parte della nostra vita schierati ma ci sono talmente tante sfumature e talmente tante verità che basterebbe sedersi umilmente ad ascoltare.
Il personaggio di Teresa è talmente diabolico da essere perfetto per incarnare l’odio verso gli oppressori.
Io non credo sia un romanzo perfetto, ma penso sia una bellissima storia, di una storia da approfondire. Una storia che val la pena leggere.
Questo di Giuseppe Catozzella è un romanzo storico che racconta la straordinaria vicenda di Maria Oliverio, meglio conosciuta come Ciccilla, la brigantessa calabrese diventata simbolo di lotta e resistenza. Ambientato tra gli ultimi anni del Regno delle Due Sicilie e l’unificazione italiana, il libro intreccia la storia personale della protagonista con i grandi eventi del Risorgimento, mettendo in luce le profonde disuguaglianze sociali dell’epoca.
Maria nasce in una famiglia poverissima nelle montagne della Sila, un ambiente segnato dalla fame, dalla fatica e dall’oppressione dei “cappelli” (i ricchi proprietari terrieri). Dopo essersi sposata con Pietro Monaco, che diventerà brigante per ribellarsi all’ingiustizia, Maria lo segue e si trasforma in una figura rivoluzionaria. Diventata Ciccilla, si taglia i capelli e abbraccia una vita fuori dagli schemi tradizionali, lottando con coraggio e determinazione.
Catozzella combina una ricostruzione storica accurata con una narrazione emozionante e coinvolgente, riuscendo a restituire la complessità della figura di Maria. Il libro esplora temi universali come la libertà, l’identità e il significato di essere italiani, sottolineando come l’unificazione nazionale non abbia portato immediatamente giustizia per i più poveri, ma abbia anzi perpetuato molte delle vecchie ingiustizie.
La forza del romanzo sta nell’umanità della protagonista e nella sua lotta per cambiare il proprio destino, un viaggio che la trasforma da giovane donna oppressa a leader carismatica. Il personaggio di Maria, con la sua complessità e il suo coraggio, resta impresso nel lettore, così come la descrizione della società dell’epoca e delle sue contraddizioni.
Italiana è un’opera potente che illumina un angolo spesso dimenticato della storia italiana e invita a riflettere sul ruolo delle donne nella lotta per la giustizia sociale. Un romanzo che appassiona e istruisce, consigliato sia agli amanti della narrativa storica sia a chi cerca storie di forza e resilienza    .
I read Italiana knowing little about the unification of Italy, only the names of Garibaldi and Cavour echoed vaguely in my mind. But Catozzella took me beyond the surface of history, into the wounds and dreams of the South, through the voice of a forgotten woman: Maria Oliviero, known as Ciccilla.
The novel is beautiful, poetic, and painfully human. Catozzella’s language carries both tenderness and rage; his storytelling, as always, turns a real story into a timeless human testimony. The use of interior monologue gives Maria’s voice an intimacy that feels alive, as if we are hearing not only her pain but the collective sorrow of an entire land.
Italiana reveals the dark side of Italian unification — how the South paid the price while others celebrated the dream of a single nation. It shows how revolutions often replace one form of power with another, leaving the people still hungry, still waiting for change.
Maria’s husband fought among Garibaldi’s men, yet after the “victory,” nothing truly changed. The masters were replaced, the peasants remained poor, and the promise of freedom turned into a quieter kind of servitude.
The novel is a mirror for every revolution: it begins with heroes, is driven by fanatics, and ends profiting the opportunists.
Italiana reminded me that history repeats itself — whether in nineteenth-century Calabria or in our modern world, when masks change faster than hearts.
A sad, luminous, and deeply human book. Five stars, not only for its beauty, but for the truth it dares to sin
È stato allora che è cominciato il tradimento. Quelle sono state le settimane in cui molti borbonici, fiutando come cani da caccia la fine della dinastia di Francesco II e insieme dei loro poteri, degli averi, dei privilegi, della loro stessa vita, hanno cominciato a cambiare casacca, sangue, pelle, a cambiare dio. Non solo i nobili o i galantuomini, anche i militari, i cardinali, i vescovi, i parroci, gli speziali, chiunque detenesse un seppur minimo potere o vantaggio o autorità o privilegio. Improvvisamente i difensori della conservazione imbracciavano i fucili della rivoluzione. Eccola l’Italia, pensavo io davanti a quei disinibiti svolazzi, ecco perché siamo condannati a una guerra perenne per la vita, il fratello contro il fratello, il padre contro il figlio, l’uno contro l’altro, tutti contro tutti. Stava nascendo, lo vedevo io come lo vedevamo tutti, un popolo di civette e quel popolo sarebbe stato l’italiano. Eravamo uccelli che si mimetizzavano, che sopravvivevano imparando l’arte di colpire alle spalle, di sorprendere nell’ombra, di rubare agli altri un seppur minimo vantaggio. Eravamo approfittatori e spergiuri, negavamo l’evidenza. Niente per una civetta vale un giuramento, neppure Dio, e anche il papa lasciava che gli italiani si scannassero tra loro piegando la croce e gli altari ai suoi interessi. Cosa vale il Signore senza la terra su cui esercitare la signoria?
أحبّ الحماسة والمثاليات، أحب كثيرًا التفكير في عالمٍ ورديّ ينتصر فيه الأخيار أخيرًا. يقول لي الدكتور طاهر الذي درسني مادة التغير الاجتماعي "من الجيد أن نكون واقعيين قليلًا" يقول "هذه رومنسيات فارغة". لكنه يجدني أكثر إصرارًا على عدم تسفيه أي جهد صغير في محاولة تحسين الواقع. في الطليانية لجوزبه كاتوتسيلا قرأت كيف للثورة أن تنتصر بخسارتها، كيف تصنع طبقات لا نهائية من الاضطهاد من الخياطة البسيطة ماريا أوليڤيرو المرأة الإيطالية الثائرة شيشيلا، كيف أن العالم يتشكل نتيجة سلسلة متراكمة من أفعال من قالوا لا، شيشيلا قصت شعرها وارتدت ملابس الرجال ليس لكي تكون مثل واحدًا منهم كما تقول بل لتتمكن من حمل السلاح والمشاركة في الحرب الأهلية، إذ لم يكن وجود النساء مقبولًا في أوكار العصابات إلا بدور العشيقة الذي لم تكن لتقبله قط، عاشت ورفاقها مطاردين في الغاب بينما يخطون خطوات كبيرة نحو إيطاليا موحّدة واشتراكية وحرة لا يعيش فيها عامة الشعب مسحوقًا تحت براز عدد صغير من البومات. كان في حياة شيشيلا جبهات عديدة تناضل في مواجهتها، البومات والجيش الذي يحميها، بعد العائلة، عنف الزوج، خيانة الرفاق، ونفسها.. نفسها التي خذلتها في كثير من المواقف. قالت شيشيلا بعد خسارة الحرب وبعد أن صار الحكم بالإعدام عليها وشيكًا "حسبي أننا أدينا دورنا". وعند هذه العبارة لسبب ما تذكرت الثورة السورية وما آلت إليه، وفكرت في الساروت ورفاقه لأقول حسبهم أنهم أدوا أدوارهم.
الرواية مبنية على قصة حقيقية مزج فيها الكاتب الحقائق التاريخية الموثقة بالأساطير والحكايات التي شاعت عن البطلة. تمنيت لو تكون قراءة التاريخ دائمًا بهذا القدر من المتعة.
Amo molto Catozzella. E questo romanzo conferma la sua grande abilità di narratore. È la storia di Maria Oliveiro, brigantessa dal nome di battaglia Ciccilla, ricostruita con grande fedeltà storica. Il romanzo, scritto in prima persona, funziona molto bene, paradossalmente, proprio nella prima parte quando si attraversa l'infanzia e la primissima giovinezza di questa donna indomita, testarda, caparbia. Che sogna di emanciparsi, di studiare, di avere una vita diversa da quella dei genitori. Meno riuscita, a mio gusto, l'ultima parte in cui si racconta la sua vita da brigante. La voce li sembra meno autentica, come un po' in controcanto, come se a raccontare non fosse più quella Maria della prima parte! Al netto di questo, il romanzo funziona, è piacevole e anche accurato storicamente! Fa riflettere tanto sui rapporti di potete e su questa Italia che "gattopardianamente" Cambia per non cambiare nulla! Mi è piaciuto molto, tra i personaggi secondari, la sorella Teresa e il comandante Ferraris. La scena finale è bellissima, struggente, molto cinematografica! Dà onore a un personaggio sicuramente controverso ma molto affascinante! Che prende vita e dignità letteraria grazie a Catozzella!
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