Un thriller atmosférico profundamente arraigado en el fascinante norte italiano, donde una comunidad que vive en las montañas tiene que enfrentarse a sus secretos más oscuros al hallar los huesos de una niña veintidós años después de su desaparición.
Borgo Cardo, Montañas de Emilia-Romagna, 2019. La comunidad de un pequeño pueblo se reúne para lamentar la pérdida de una niña que estaba desaparecida y cuyos huesos fueron encontrados en el bosque, veintidós años después de su desaparición. Para Sara Romani, de treinta y tres años, que no ha puesto un pie en el pueblo desde su infancia y ahora se ha convertido en una oncóloga quirúrgica exitosa, esta es una oportunidad peligrosa para volver a conectarse con un pasado del que escapó muchos años antes. Ahora, solo quiere olvidar el pequeño pueblo entre las montañas, pero de repente otra niña desaparece. Su nombre es Rebecca y es la última heredera de la antigua tradición de las curanderas.
Para Sara, una minuciosa mujer de ciencia, este es el comienzo de un descenso a un inframundo lleno de secretos enterrados, a través de calles, bosques y casas que había aprendido a borrar de su memoria.
¿Cuál es el oscuro misterio detrás de la tradición centenaria de las curanderas?
En una salvaje carrera contrarreloj para descubrir quién ha secuestrado a Rebecca y salvarla antes de que sea demasiado tarde, Sara debe aceptar una parte de sí misma que ha escondido a lo largo de los años, a riesgo de perderse en un laberinto sin salida.
Emanuela Valentini vive e lavora a Roma, ma è Londra la città dove il suo cuore si sente a casa. Le cose che preferisce fare sono leggere, scrivere, preparare dolci per regalarli, fare fotografie. Adora i classici della letteratura ottocentesca per lo stile inimitabile e i temi trattati, ma legge di tutto. Crede nel potere educativo e curativo dei libri, delle parole. Scrivere, per lei, è essenziale come il respiro. Autrice di strane storie, ha un romanzo weird nel cassetto, insieme a un enorme racconto di natura indefinibile di cui preferisce non parlare prima di averci messo pesantemente mano. Nel 2013 è uscito con il marchio GeMS il romanzo "Ophelia e le Officine del Tempo", giunto in finale al Torneo Letterario IoScrittore 2012. Un altro romanzo, "La bambina senza cuore", è stato pubblicato pubblicato da Speechless.
Esta es una novela de ritmo pausado que poco a poco nos va atrapando, además de investigar la desaparición de Rebecca, Sara nuestra protagonista, irá descubriendo muchos secretos que guarda la gente de Borgo Cardo, donde vivió de pequeña y vive el "asesino" desde hace más de 30 años, será acertada la línea de investigación de Sara?, tendrá que ver con Las curanderas?
La novela comienza cuando Sara vuelve a Borgo Cardo, al entierro de su amiga de la infancia Claudia, que desapareció hace unos 20 años, ese día conoce a Rebecca, una niña de 11 años que es curandera, Sara regresa a Bolonia donde vive y días después su amiga Emilia le comunica que Rebecca ha desaparecido, entonces Sara decide regresar a Borgo Cardo para investigar y así liberarse de la culpa con la que carga desde hace 20 años.....
La novela ha estado entretenida, los personajes bien perfilados, le ha faltado un poco más de intriga, no he empatizado con los protagonistas, el personaje que más me han gustado han sido la abuela Dada, la mujer de Marco, Rachelle, el personaje que más pena me ha dado y Emilia el personaje que peor me ha caido.
A partir de cierto punto, he averiguado quién podía ser quien secuestraba a las niñas, lo que me faltaba era saber el por qué, en mi opinión el final ha sido bastante flojo.
Las curanderas nos cuenta la historia de dos búsquedas, una interior de nuestra protagonista, Sara. Que regresa a Borgo Cardo un lugar del que lleva huyendo toda su vida. Algo sucedió en el pasado de lo que se siente culpable y no encontrará la paz hasta que lo encuentre. 🏔️ Por otro lado, una niña de 12 años desaparece y se inicia una búsqueda contrarreloj para encontrarla con vida. ⛰️ Estos dos hilos argumentales se complementarán y harán que disfrutemos de una buena puesta en escena por parte de la autora. 🏞️ El escenario en el que transcurre la historia no puede ser más acertado: el interesante y enigmático norte de Italia. Cuyos habitantes están muy ligados a sus costumbres y tradiciones.
Ottimo thriller, ben scritto, con finale non scontato (avevo messo in fila tutta una serie di indizi, ma si è rivelata una falsa pista mannaggia). Mi sono piaciuti i riferimenti a Bologna e alle tradizioni che, messaggio per la scrittrice, non sono solo dell'Appennino emiliano, ma arrivano anche nella "bassa". La trama è ricca e vivace. Decisamente un libro mai noioso.
È brava quest'autrice, molto più di tanti nomi più rinomati del panorama della letteratura gialla/thriller italiana.
(3.5) Devorado en poco más de 24 horas... Un thriller ubicado en las montañas de Emilia Romaña y bien aderezado de tradiciones ancestrales de la zona. Buen ritmo, trama compleja, personajes variopintos y lenguaje cercano y de fácil lectura. El único “pero” es la cantidad de errores tipográficos que abarrotan la historia. Espero que los sepan corregir para próximas reimpresiones.
Che dire di un romanzo giallo dove a due terzi si intuisce il colpevole? A questo si accompagna una scrittura non molto originale con scarsa veridicità del testo ed uno stile che rimane sempre sulla superficie. Originale l'ambientazione del romanzo e accattivante anche il messaggio di fondo della resa dei conti con la nostra parte più irrazionale ma non basta per salvare l'opera.
Avevo molte aspettative e temevo di essere delusa, invece questo thriller mi è piaciuto molto. Letto abbastanza velocemente, nonostante la bestiolina in casa. Una scrittura semplice e scorrevole, pulita, ma non secca e asciutta, come troppo spesso succede con i thriller e in generale con molti autori italiani pubblicati da grandi CE. Ti tiene incollato alle pagine e i protagonisti sono ben delineati. Forse mi aspettavo un po' più di precisione da una CE come Piemme, ma cose di poco conto (qualche virgola che manca con i vocativi, qualche ché come congiunzione non accentato e qualche refuso qui e là), ma davvero poca roba. Per quanto forse -come scritto da qualcuno- manchi qualche aspetto che renderebbe il tutto più credibile (stampa, polizia, ma non solo), come thriller fa il suo lavoro, facendoti mettere tutti i personaggi in dubbio e mantenendo il moto il cervellino. Forse la trama nel panorama internazionale non è del tutto originale, trovo che lo sia, invece, in quello italiano, per l'ambientazione e ovviamente per le segnatrici. Ci ho ritrovato molto dei paesini dell'appennino che anche io conosco e l'ho apprezzato tanto.
3,5 estrellas redondeadas a 4 porque la verdad es que aunque me ha faltado algo, me ha gustado la ambientación y la historia y he disfrutado la lectura…
Noioso, lento, eterno e senz'anima, senza che riesca mai a catturare l'attenzione, senza un colpo di scena degno di nota. La protagonista fa venire il latte alle ginocchia, fa tutto lei, la polizia spariscono ragazzine a fiotti e non fa nulla. Credibilissimo. Vogliamo parlare dell'inseguimento in macchina e delle conseguenze? Santo cielo.. La voce che trema sempre e il respiro che si mozza sempre, la descrizione degli schemi che fa nel taccuino ("traccio una freccia che unisce il nome1 al nome2", "sottolineo 2 volte per ricordarmi", "faccio un'altra freccia"), le frasi fatte ("un segreto che mi sta scavando gallerie dentro le ossa, dentro i muscoli, dentro la pelle"), le voci dal profondo. E vogliamo parlare di quando dà una lezioncina di medicina a... un altro medico?? Dalla seconda ora fino alla fine ho continuato a non vedere l'ora che finisse, mai un secondo in cui si riuscisse ad immedesimarsi in un personaggio, uno soltanto. E alla fine, finalmente, ci arriva anche la nostra beneamata eroina a capire chi è il colpevole, dopo averla seguita per un'interminabile metà (META') libro in teorie una più idiota dell'altra, sperando si svegliasse un po' e capisse anche lei e invece niente. 12h buttate. Almeno è finito.
Ke knize jsem přistupovala poněkud skepticky. Přeci jen, hodnocení tu na GR, natož ČBDB, bylo jen o něco více, než průměrné. Propojení detektivní zápletky s mystikou, na pozadí méně známé a málo obývané oblasti Apenin, jsem však nedokázala odolat. Kdo mě zná ví, že mám pro zapojení tajemna, nebo magického realismu do příběhů, slabost. A takové příběhy, pak sama a s nadšením vyhledávám. Zaříkávačky se však, pohybují spíše na hranici reálnosti a pověr. Příběh to byl zajímavý, i když zapojení lékařky "na dovolené", jako hlavní vyšetřovatelky, nebylo z mého pohledu, úplně ideální. O to víc, že sama byla charakterově celkem nevyvážená. Bohužel ani ostatním postavám se, nedalo upřít, že působí poněkud ploše a neosobně. Tyto nedostatky však hravě vyrovnalo prostředí, ve kterém se příběh odehrává, a které skvěle dotváří celkový děj a atmosféru. Při zpětném hodnocení příběhu, se však nemohu vyhnout jeho srovnání s trilogií Beztán, autorky Dolores Redondo, která z tohoto srovnání vychází mnohem lépe.
Partiamo subito col botto (come del resto parte il libro, ma lo avete letto l'incipit?!), ho trovato questo libro spettacolare e ora vi spiego perché.
Sara Romani, la protagonista, è pronta a prendere per mano il lettore fin dalle prime righe per accompagnarlo nella sua ricerca del colpevole, ma anche nella ricerca di una verità più profonda. Uno degli elementi più affascinanti di questo thriller, infatti, è il suo non essere mero thriller d'azione, ma molto di più. La storia personale di Sara, complicata ed emozionante, si intreccia con il caso da risolvere permettendo al lettore di identificarsi con lei e creare un vero e proprio legame. Gli altri personaggi non sono da meno: delineati con tratti decisi, ma a volte sfumati, conservano una certa ambiguità che li rende estremamente reali. Non si capisce con immediatezza quale sia la loro essenza, perché la personalità di ognuno emerge piano piano. Diventerà una sfida appassionante riuscire a conoscere tutti quanti e comprendere il loro ruolo all'interno della vicenza.
La trama è ricca e dettagliata tanto quanto lo sono i personaggi. Momenti di azione, di enigmi e di ricerche si alternano a attimi di riflessione, sguardi nel cuore della protagonista e anche attimi spensierati in cui scappa un sorriso. Tutto è costruito con coerenza, colpi di scena e rivelazioni non mancano e il filo da seguire è chiaro, ma non scontato. Siamo ben lontani dalla banalità di alcuni thriller odierni.
Affascinante è senz'altro anche il lato più misterioso, quasi sovrannaturale, della tradizione che fa da fondamenta alla storia: le Segnatrici. Per scoprire meglio di cosa si tratta, vi consiglio di leggere il libro perché verrete rapiti poco a poco da questa storia. Chi sono le Segnatrici? Qual è il loro compito?
E il fascino di questa tradizione risalta senza dubbio anche grazie alla sua ambientazione. La montagna e il bosco creano un incanto che non lascia indifferente il lettore: un pizzico di magia aleggia ovunque, così come una punta di inquietudine. Perché in uno scenario così bello sono successi atti così deplorevoli? Quale mistero rimbalza tra un albero e l'altro? Tra un precipizio e un torrente?
Lo stile fresco e vivace di Emanuela Valentini è il fiore all'occhiello. La narrazione prosegue fluida, le descrizioni non sono mai fuori posto, anzi, dipingono il paesaggio in un modo talmente vivido che sembra quasi di avere una fotografia davanti a sé. Una scrittura che incanta e impreziosisce la storia.
Vi consiglio vivamente la lettura di questo libro se amate i thriller, ma anche se non siete assidui lettori del genere, perché questo vi conquisterà lo stesso.
4,5 ⭐️ Una storia ambientata in un paesino di montagna, boschi, bambine scomparse e segreti sepolti da 22 anni. Elementi che mi hanno fatto subito appassionare alla lettura! La scrittura è scorrevole e i capitoli corti, i dialoghi un po’ sempliciotti ma forse fatti appositamente per riportare quel clima delle persone di mentalità chiusa come quelle di questo paesino sperduto nelle montagne. La protagonista, Sara, mi è piaciuta anche se a volte avrei voluto strozzarla con le mie mani a causa delle brutte situazioni in cui si infilava! Mentre la sua amica Emilia non l’ho sopportata neanche un secondo. La storia delle bambine segnatrici molto bella, riporta sempre alle vibes delle tradizioni dei paesini con credenze ormai perdute. C’erano diversi personaggi quindi capire chi fosse il colpevole era un po’ complicato: io ho avuto una speranza per tutto il libro e fortunatamente si è rivelata giusta! Quindi mi è piaciuto molto il finale, anche se avrei preferito un epilogo più dettagliato. Altra pecca, secondo me ad un certo punto c’è stata un po’ troppa carne al fuoco e mi stavo un po’ perdendo. Stra consigliato!
Un libro diverso da quello che mi aspettavo. Un giallo, forse un thriller, comunque dentro questi generi ma non solo. L'autrice è riuscita in poche righe a legarmi a doppio filo alla storia. Un filo invisibile e inaspettato mi collegava con la bambina scomparsa, un altro, più sanguigno e doloroso, con la protagonista. La storia scorre con un buon ritmo ma non rinuncia ad affrontare anche la parte più intima. Così il percorso dell'indagine (amatoriale ma più efficace di quella ufficiale) si intreccia con la ricerca interiore, volta a sciogliere nodi antichi. Nel finale le cose prendono un ritmo concitato e si finisce per leggere un po' di corsa, col fiatone, quasi per empatia. Non dico altro per non rovinare la lettura.
Bellissimo. Una bella ambientazione, tra le montagne in un piccolo borgo; una sparizione che è rimasta nell’aria per anni tormentando la protagonista; le superstizioni e le usanze del luogo che diventano qualcosa di più, che inquietano perché ciò che accade sembra irrimediabilmente rimandare a loro. Un ottimo lavoro della scrittrice che mi ha tenuta incollata è interessata a ciò che succedeva fino all’ultimo.
Libro che ho divorato, mi è piaciuto molto. A metà del libro avevo capito chi era il colpevole, strano perché non indovino mai, l autrice è stata brava a depistare, forse io ho letto tanti thriller. Consigliato
Una storia dove il male sembra potercela fare ma il coraggio di Sara di guardare dentro di sé ridara' luce e speranza ad un'intera comunità. Da leggere tutto d'un fiato. Grazie per questo viaggio meraviglioso Emanuela Valentini🧡
Zápletka jako taková není příliš originální, ale její neobyčejné zpracování a především místo, kde se děj odehrává, z ní činí nevšední zážitek. Rozhodně se jedná o svěží vítr mezi psychothrillery a milovníkům tohoto žánru by kniha neměla uniknout.
Un bellissimo, originale ed avvincente thriller dove l'autrice ci fa scoprire vecchie usanze e tradizioni popolari che ai giorni nostri sembrano essere scomparse. Si fa leggere d'un fiato.
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Le segnatrici sono figure a metà tra streghe e guaritrici, donne che curano con incantesimi e segnando (con cerchi o croci) la parte malata. Donne semplici, donne che a volte erano l’unico rimedio possibile in mancanza di un medico. Donne che ancora oggi esistono, ma di cui si parla sottovoce e con un filo di scetticismo (dalle mie parti c’è la Fata, che segna il fuoco di Sant'Antonio a offerta libera). Lo era Gertrude, la più conosciuta a Borgo Cardo, un paesino nell'appennino emiliano e lo era anche Claudia, una ragazzina scomparsa nel nulla che, dopo ventidue anni torna a far parlare di sé. Ne vengono ritrovate le ossa. Ma il ritrovamento non coincide con la fine della storia perché per Sara, Emilia, Marco e per molti abitanti del paese è solo l’inizio, l’apertura di un vaso di Pandora; sarà l’incontro coi fantasmi del passato mai sazi di sensi di colpa. Poco dopo il ritrovamento sparisce Rebecca, una ragazza che aveva “segnato” un taglio al dito di Sara; e poco dopo Giacomo, il figlio di Marco, consegna a Sara uno strano disegno che raffigura un girotondo di bambine senza mani, dicendole che è lui il mostro che le ha prese “quando era grande”. com’è possibile? È solo un bambino. Chi può avergli messo in testa quelle cose? Inquietata Sara ne parla con Emilia – poliziotta sospesa e amica d’infanzia- e insieme cominciano ad indagare, spinte dall’istinto e dal voler far giustizia alla loro amica. Qualcuno però non vuole che Sara si impicci e glielo fa capire con messaggi minatori. Ma Sara non può lasciar perdere perché sa che chi è stato segnato ha un debito da saldare con la segnatrice, e ora tocca a lei aiutare Rebecca. Trovarla prima che accada quello che è successo a Claudia e a chissà quante altre. Se c’è veramente un killer che uccide tutte le segnatrici lei deve fermarlo. Per Claudia, Rebecca e per sé stessa. Prima che sia troppo tardi e che la storia si ripeta. Quello che troveranno lei ed Emilia sarà molto di più, e molto peggio, di quel che cercavano. Pronti a indagare con Sara?
Un bel thriller/giallo, con elementi folkloristici e sovrannaturali che mi piacciono tanto e che in questo caso stanno come il cacio sui maccheroni. La storia si presta: si parla di segnatrici, donne che guariscono usando un mix di magia e fede, in paesini in cui è facile e bello credere a forze sovrannaturali che proteggono o colpiscono a seconda di chi o come vengono invocate o usate. L’ambientazione in questa storia è fondamentale, il paese è la cornice perfetta per far sì che la storia abbia una sua plausibilità. Ambientarla a Bologna o a Parma ( le città dove lavorano Sara ed Emilia) non avrebbe avuto lo stesso impatto.
Sara è la protagonista e fa il medico oncologo, in un certo senso scaccia il male come le segnatrici. Sara le ha conosciute queste donne, ne ha assorbito gli insegnamenti, e le ha sempre trovate affascinanti quando era bambina. Poi è cresciuta, la razionalità ha preso il sopravvento, si è iscritta a medicina. È in gamba, la migliore forse, ma è tormentata da qualcosa che nasconde nel profondo, quello che fa sì che , alla telefonata di Emilia, lei parta e vada nel paese dove è cresciuta per dare un senso a quello che è accaduto ventidue anni prima. Per fare pace con sé stessa, con i vecchi amici, per dare pace a chi cerca ancora risposte. È una bella protagonista, ma ho preferito Emilia. Non saprei dire perché, eppure quella ragazza così problematica me la sono presa a cuore. Marco, invece proprio non l’ho capito, ma non si deve mica capire tutto, no? Anche nella vita di tutti i giorni a volte non si capiscono le persone, e a volte è meglio così! Purtroppo ho capito quasi subito l’identità dell’assassino, ma anche così, il mio voto per questa opera prima – e spero non unica, mi piace lo stile di questa scrittrice e vorrei un sequel di questo romanzo, si può?- di Emanuela Valentini è 4 stelle.
Ah, mi è piaciuto – poi la smetto- anche il fatto che si affronti, indirettamente, anche il tema della distruzione dei boschi per far spazio a centri commerciali, stazioni di servizio e chi più ne ha ne metta, in virtù di un fantomatico rilancio di piccoli paesi che si stanno spopolando. Io sto con Guerrino, non sono d’accordo, e credo che non sia quello il modo per riportare le persone tra i monti. I boschi sono un bene inestimabile, il nostro polmone verde. Come si fa a non capirlo? Buone letture e alla prossima! Vi lascio la mia citazione preferita!
"le cose che nascondiamo a noi stessi possono ucciderci. O salvarci”
leggetelo se...avete amato "Fiori sopra l'inferno" e "Ninfa Dormiente" !
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«—¿Quiénes son las personas que aparecen en el dibujo? —Las que he matado. —Pero si solo tienes ocho años… —Las maté cuando era mayor.»
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Con estas impactantes palabras arranca esta historia cuya trama me ha parecido fabulosa.
El mismo suceso que dos décadas antes propició la huida de Sara Romani de Borgo Cardo, el pequeño pueblo donde creció junto a su abuela Dada, ahora ha hecho que la joven doctora regrese a su antiguo hogar: la desaparición de una niña curandera.
Cuando Rebecca, la hija del alcalde, desaparece en circunstancias similares a las de su amiga Claudia, Sara ve una oportunidad para redimirse por lo sucedido años antes, algo que mantiene en secreto y que pesa sobre su conciencia como una losa. Tras solicitar una excedencia en su trabajo, se traslada de nuevo a casa de su abuela y con la ayuda de Emilia, su otra amiga de la infancia, inicia las pesquisas para dar con el paradero de la pequeña Rebecca, a pesar de guardar pocas esperanzas de hallarla con vida. Sin embargo, su presencia en la villa para no ser del agrado de todos los vecinos...
Sara, la protagonista de esta historia, no me caído muy bien por culpa de su carácter seco, pero eso no quita que sea una buena protagonista, capaz de involucrar al lector en su investigación para descubrir el nombre del secuestrador, saber el motivo que lo ha llevado a cometer ese delito y, en especial, mantener la esperanza de que encuentre a la niña con vida.
En esta historia participan los suficientes personajes secundarios para crear incertidumbre sobre quién es el responsable de esas desapariciones, con el valor añadido de que entre las dos secuestros han transcurrido más de veinte años, lo que, a priori, parece limitar el nombre de los sospechosos. No suelo tener buen ojo para dar con los asesinos, así que el hecho de haber acertado con el culpable no sé si es bueno o malo... pero me ha hecho disfrutar del proceso de investigación.
«Las curanderas» es una novela de suspense que me ha tenido en vilo hasta su desenlace y que con cada nuevo capítulo incrementaba mi interés por los misterios ocultos entre las Montañas de Emilia-Romagna, tanto los relacionados con las desapariciones de las niñas como los vinculados con el mundo de las curanderas. Por eso, puedo decir que ha cumplido con su objetivo, ha sido una lectura interesante y muy recomendable.
— Il sangue a volte crede di poter fare quello che vuole.
La sparizione di una bambina, le montagne dell'appennino, un piccolo borgo italiano ormai svuotatosi di abitanti e speranze: questo thriller ci regala l'inquietante quadro di un mondo antico che si estingue insieme alle sue superstizioni, nel quale anche i più razionali di noi possono, spinti dalla paura, tornare a perdersi. Un romanzo italiano uscito da poco, che unisce la modernità alla ritualità quasi dimenticata della "segnatura", costruendo un mistero che vede la protagonista, la dottoressa Sara Romani, cercare con foga chiunque si celi dietro la scomparsa di numerose bambine nel suo paesino natale (l'immaginaria Borgo Cardo). Ma soltanto lei sembra credere che questi casi siano tutti collegati, e certi amici d'infanzia non fanno che mentirle. Perché?
— Chi rimane in un posto e lo vive giorno dopo giorno, per anni, forse dimentica particolari che restano in testa a chi parte e si porta dietro per sempre ricordi morti e cristallizzati, come insetti nell'ambra.
Il libro si fa divorare nella parte centrale ma può essere poco convincente nei primi capitoli: il mio suggerimento è dare fiducia a questa storia, perché dopo la rincorsa iniziale comincia a farsi più incalzante, ritmica, inusuale. Ero indecisa se dare 4 o 3 stelle, perché sinceramente certi pezzi mi sono piaciuti molto e c'è una gustosa suspense... tuttavia ho scelto di darne 3 perché l'inizio tarda ad appassionare e il finale funziona per certi versi ma ti lascia un po' perplesso per altri, a mio gusto personale. In ogni caso è una lettura piacevole e piena di colpi di scena inattesi, che consiglio anche per conoscere le nuove voci della letteratura contemporanea del nostro Paese.
Una storia che risulterebbe nel complesso intrigante ma che, a mio avviso, presenta una serie di falle sostanziali che ne compromettono notevolmente la validità. La vicenda appare inizialmente complessa e misteriosa ma troppo presto si capisce quale sarà sia l’andamento che la successiva soluzione. Di certo non migliore la caratterizzazione dei personaggi che a volte risultano anche incoerenti a cominciare proprio dalla protagonista che, oltre ad avere comportamenti schizofrenici e del tutto in antitesi con la costruzione di partenza del personaggio, da un certo punto della storia (e chi ha letto il libro capirà subito a cosa mi riferisco) risulta del tutto ingiustificabile tanto da riuscire a cancellare qualsiasi tipo di empatia da me sino ad allora provata nei suoi confronti. Non scendo in dettagli per evitare ogni tipo di spoiler (e mi dispiace perché a poter parlare chiaramente avrei molte cose da ridire) ma non sono riuscita a digerire in alcun modo né a trovare alcun tipo di giustificazione a quello che svela che, a mio avviso, contrasta completamente con il personaggio sino ad allora costruito e che non trova alcun tipo di giustificazione anche per tutto ciò che causa. Nella sostanza la mia impressione finale è che più che seguire un filo logico che sposasse coerentemente le vicende e i personaggi l’autrice abbia puntato su una scelta narrativa che stupisse i lettori ma che, invece, molto ingenuamente, lascia troppi buchi e diverse domande in sospeso perché io possa ritenere buono questo libro. Peccato perché l'idea di partenza era molto buona, purtroppo però la realizzazione non è stata all'altezza.
Emanuela Valentini ha costruito una trama zeppa di episodi, personaggi e indizi che però non ha affogato la protagonista e I comprimari in un magma confuso. La trama è un congegno che funziona molto bene. Quel che accade disegna meglio, aggiunge sfumature di colore a Sara, il personaggio principale. Il mondo moderno e quello ancestrale cozzano ma si uniscono in un puzzle che si incastra bene. Le descrizioni ci sono e sono liriche, come piace a me, ma non sembrano altra cosa rispetto all'insieme, forse ne sono il collante. La protagonista non è perfetta, se ne vedono le contraddizioni e questo però suscita empatia nel lettore, non il contrario. Le dinamiche con Emilia, l'amica, sono coinvolgenti, e il coprotagonista maschile non manca. Ottimo. Questo romanzo mi appare come un patchwork molto equilibrato. Il rischio di accumulazione è corso e sventato. Così come c'è equilibrio fra realismo ed elemento magico. Come ha fatto Emanuela ad evitare gli eccessi, in un senso e nell'altro? I ringraziamenti parlano di un team affiatato che non l'ha fatta sentire sola. E forse quello è il segreto: qualcuno che creda in te. Oltre ovviamente a un duro lavoro, il cui risultato si vede. Insomma, Le segnatrici mi è piaciuto moltissimo.
Narrado en primera persona y con capítulos cortos avanzaremos a gran velocidad por esta trama llena de giros sorprendentes. La historia principal de la novela tiene como tema principal mujeres que curan usando una mezcla de magia y fé. Pero también hay asesinatos que complican la estancia de la protagonista en un pueblo donde su pasado tiene mucho que ver con la trama de sucesos que van sucediendo. A medida que avanzan los capítulos, entras de lleno en un misterioso pueblo lleno y secretos donde nadie está a salvo. La protagonista se verá envuelta en un asunto muy turbio del que no podrá escapar hasta descubrir la verdad, y en el que su pasado también está muy relacionado con todo lo que sucede . Hacía la mitad del libro, la novela coge mucha acción y tensión a un ritmo trepidante con una trama compleja, una carrera contrarreloj para descubrir unas misteriosas desapariciones y asesinatos. La narración es fluida , las descripciones nunca están fuera de lugar, la autora describe los paisajes de una manera muy real y te da la sensación de que estás allí. Me ha gustado y lo recomiendo!!
Las Curanderas és un thriller ambientat als apenins italians.
La Sara fa 22 anys que va marxar del petit poble de muntanya on vivia amb la seva àvia amb la intenció de no tornar-hi.
Quan era petita, una amiga seva, la Clàudia, va desaparéixer i ara, 22 anys després, han aparegut part de les seves restes i la Sara torna al poble per assistir a la cerimònia de comiat.
Al retrobar-se amb les amistats de la infància i el veïnat, li expliquen que la Clàudia no era l'única nena que ha desaparegut a la zona, en són diverses més.
Això i un munt de sentiments i sensacions enquistades la fan tornar al poble i posar-se a investigar què va passar.
Ara feia un temps que no llegia thrillers i m'ha entretingut bastant. L'única pega que li trobo és que hi ha escenes que s'allarguen molt i altres a les què sembla que li faltin un troç de tant pim pam pum amb que es desenvolupen.
Si us agraden els thrillers amb un punt de misticisme, segurament us agradi.
✅Passa el test de Bechdel ♀️ Deixe-m'ho en què no és masclista
Un bel thriller con un misto di storie ancestrali pagane e dinamiche più razionali e contemporanee.
Ammetto che il finale non è troppo scontato ma nemmeno il colpo di scena che mi sarei aspettato dopo aver letto il suo ultimo romanzo.
Forse a causa di questa lettura dei suoi romanzi non nell'ordine che li ha scritti ho trovato molto più bello l'ultimo di questo, la scrittura è scorrevole ma le descrizioni dell ambiente è meno suggestivo . Ha aver rovinato la curiosità è stata la trama troppo simile all'altro romanzo…. Bambina scomparsa da trovare, ricerca parallela della vittima e di se stessa…. Come in “ morte di un Dio”, dove la struttura particolare e innovativo dei capitoli e la novità ( per me che non avevo letto niente di suo) della trama mi ha appassionato profondamente, molto più che in questo libro.
Consiglio la scrittrice ma letta nell'ordine cronologico per poter apprezzare il miglioramento che con morte di un dio è evidente.
Mi ha lasciato la curiosità di visitare il Mosasaurus di Novafeltria nel Museo Geologico Giovanni Capellini
( Se è ancora esposto)
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Le Segnatrici, romanzo thriller ma con all’interno una ricca fetta fantastica, è l’esordio nel genere di Emanuela Valentini. Scrittrice molto capace la cui proprietà linguistica e lessicale è perfetta. Ne Le Segnatrici si narrano le vicende di Sara, attuale medico oncologico di stanza a Bologna, che, ritornata a Borgo Cardo paese delle sue origini, si trova ad affrontare un grande mistero.
Faccia a faccia con il suo passato che riaffiorerà sempre più prepotentemente a vivere nel presente, prenderà a cuore le sorti di una bambina appena conosciuta e scomparsa. Saranno proprio le sue ricerche in compagnia dell’amica poliziotta attualmente sospesa, a trovare il filo conduttore delle sparizioni di bambine e morti di anziane degli ultimi vent’anni. Attraverso una scrittura fluida e ricca Emanuela Valentini vi stupirà e accompagnerà per mano in questa missione. https://www.playhero.it/le-segnatrici...
Estamos antes la novela debut de la autora, Emanuela Valentini, pero bien podría ser cualquier otro libro de cualquier autor o autora más experimentado. La trama esta muy bien argumentada, los personajes muy bien descritos, pero lo que más me ha gustado, sin duda, es la ambientación, ya que te transmite el misterio, las leyendas y las costumbres de los pueblos de la Italia más profunda, haciendo que entres de lleno en un pueblo lleno de misterio y secretos que nadie quiere descubrir.
Nuestra protagonista, Sara vuelve al pueblo de su infancia y se verá envuelta en un asunto muy turbio del que no podrá salir hasta descubrir la verdad, ya que también esta muy relacionado con ella.
Como punto negativo, decir que algunos aspectos de la traducción al español me han chirriado, y han hecho que en ocasiones me saliera un poco de la historia, pero aún así lo he disfrutado muchísimo.