Kimberly Thompson ha un solo obiettivo nella vita: diventare una brava giornalista. Con l'inizio dell'ultimo anno scolastico e la promozione a caporedattrice del Make a Difference il traguardo sembra sempre più vicino finché, a causa di un articolo in cui denuncia una falla nel sistema di distribuzione dei fondi della scuola, si ritrova a vivere uno dei suoi peggiori incubi. Costretta dal preside a rivedere le sue opinioni, Kimberly viene catapultata in un mondo dal quale si è sempre tenuta alla larga: l’hockey. Ad aspettarla alle porte del suo inferno personale trova Dexter Evans, il leader dell’Arlington, disposto a tutto pur di impedirle di intralciare la scalata della sua squadra nella classifica della Middlesex League. L’Arlington e il suo capitano non hanno la minima intenzione di perdonarle l'affronto subito, ma Kimberly non ci pensa nemmeno a chiedere scusa per essersi scagliata contro i privilegi di cui godono i giocatori di hockey nel loro liceo.
Dexter è un maremoto indomito, uno tsunami impetuoso da cui Kimberly cerca di mettersi in salvo ancorandosi alla sua determinazione.
Kimberly è un uragano di pedanteria, un vortice di parole al vetriolo da cui Dexter si fa scudo con la sua arroganza.
Ma tra scontri aperti e confessioni rubate scopriranno che sotto strati e strati di presunzione esiste una ragione diversa, molto più spietata.
4.5 stelline Sono appena uscita da una full immercion in una serie che mi ha affascinata e anche sconvolta, di cui aspetto con ansia il finale. Così avevo quasi timore ad iniziare un nuovo libro per paura che nulla mi piacesse. Alla fine ho scelto e devo dire che è più di quanto mi aspettassi. La storia mi ha preso fin dalle prime pagine, la scrittura è fluida e scorrevole tanto d'averlo letteralmente divorato. Per essere il primo libro , l'autrice ha iniziato con il botto. Attendo i seguiti
Non è semplice cogliere gli aspetti cruciali dell' adolescenza mixarli in un turbine di spassionata leggerezza che coinvolga e diverta ma al contempo scuota emotivamente il cuore imprimendovi dentro un messaggio forte e positivo. In questa storia l' autrice, attraverso il filo conduttore dell' odio amore, è riuscita a coglierli tutti imbastendo intorno ai due giovani protagonisti ogni sfaccettato punto che vortica al centro della loro esistenza quale l'amicizia, la famiglia, i primi approcci all' amore, la fragilità dell'età, la paura e l' incertezza, la scuola, gli obiettivi per il futuro, lo sport, confezionando ad arte una trama strepitosa che, impreziosita dal dinamico brio dei dialoghi e dalla profonda intensità delle emozioni che trasmette, convince e appassiona. Kimberly mi ha colpita molto, nonostante la giovane età è dotata di un' ammirevole razionalità, i suoi principi sono saldamente ancorati ad un forte senso di giustizia che le fa onore e la sua testarda tenacia ci infonde sicurezza e coraggio nell' affrontare le avversità della vita. Personaggio femminile quindi più che positivo, tosto e combattivo un vero bulldozer che non si ferma davanti a nulla e non si fa mettere mai i piedi in testa da nessuno. L' unico che riesce a sconfinare nei suoi pensieri più intimi e personali, destabilizzandone gli equilibri, è Dexter. Ma lei non cede facilmente al suo fascino sfrontato e arrogante, mantiene saldi i suoi principi tenendo sempre testa al suo ego smisurato. La loro storia delizia con l' ironia dei frizzanti battibecchi ma avvolge e scalda il cuore con la tenerezza dei sentimenti. Ben caratterizzati anche i personaggi secondari che non sono solo sfondo ma hanno dei ruoli e degli spazi concreti e importanti per la storia. Nonostante sia un esordio si evince una certa maturità stilistica, la narrazione prende forma grazie a un lessico con il quale l' autrice sembra svolazzare tra le pagine dipingendo le parole come un pittore la sua tela. Brava Trisha! Aspetto il prossimo libro.
Kimberly sognava di diventare una brava giornalista ma per il momento si accontentava di essere il capo redattore del “Make a Difference”, il giornalino scolastico. Considerava la redazione il suo habitat naturale, soltanto tra quelle quattro mura riusciva ad esprimere se stessa con entusiasmo e gioia.
«Adoravo lavorare immersa nel rumore delle dita che premevano sulla tastiera».
Era convinta che non tutti fossero capaci di accettare la realtà per quella che era, preferendo distorcerla a vantaggio della propria coscienza. Per questo motivo un giornalista doveva essere bravo a riportare i fatti rimanendo fedele alla loro veridicità, e su questo era meticolosa nel farlo. Era una ragazza tenace e determinata, estremamente fedele alle proprie convinzioni, che alcune volte portava avanti e difendeva a oltranza.
Per tale ragione il preside della sua scuola l’aveva “retrocessa” a seguire la squadra di hockey, contro cui aveva pubblicato un articolo che metteva i componenti in cattiva luce.
Il fatto era che Kim odiava che i giocatori di hockey godessero di particolari privilegi a sfavore di altre attività scolastiche.
«L’hockey stava monopolizzando il liceo, nonostante più della metà degli studenti non fosse interessato a quello sport».
E come se ciò non bastasse, il capitano della loro squadra era Dexter Evans, il ragazzo che più di altri era capace di attentare alla sua sanità mentale. Era un concentrato di puro egoismo, anche sul campo, dove non smetteva mai di giocare come se non avesse alleati. Inoltre quell’aria di supponenza che si portava dietro le dava sui nervi.
Ma avrebbero dovuto interagire, trascorrere del tempo insieme e familiarizzare. Per l’articolo certo, e per il giornale. Questo si ripeteva Kimberly per stare tranquilla.
🖋️Un ottimo romanzo di esordio per una giovane autrice talentuosa, dalla scrittura elegante e forbita, ben curata nella forma e nella ricercatezza dei termini, che ho avuto già il piacere di apprezzare su wattpad.
Il linguaggio che adopera è profondo ed evocativo, tanto da rendere alcune frasi delle vere e proprie espressioni poetiche: «Indossava vestiti fatti di acredine e arroganza. Il suo respiro si infranse sullo scoglio della mia bocca, lì dove sembrava che si concentrassero tutte le emozioni, impetuoso come una burrasca».
🖋️L’autrice col suo inconfondibile stile raffinato, e con garbo, ha posto l’attenzione su come i pregiudizi e gli stereotipi possano influenzare la percezione della realtà, spingendo verso valutazioni affrettate e spesso prive di fondamento.
🖋️Mi è piaciuta molto la caratterizzazione del personaggio di Elena, e il suo cambiamento avvenuto nel corso della storia.
Avevo sentito parlare benissimo di questo libro e non ha deluso le mie aspettative. Divorato in un giorno e mezzo (“Ma come? È già finito? L’avevo appena iniziato…”).
Kimberly secondo me è il punto di forza di questo romance ambientato in un liceo americano. Ambiziosa, tenace e anche MOLTO testarda, Kimberly vuole 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖. È una novità trovare una protagonista con una personalità davvero forte, inarrestabile e grintosa: lavora in un giornalino scolastico, lotta per i diritti degli studenti e si esercita per lo Spelling Bee, sognando una borsa di studio che l’aiuti a realizzare tutti i suoi sogni.
La dinamica enemies to lovers qui è reale! Tra odio e attrazione, la coppia principale mi ha fatta sorridere e dannare fino alla fine. 𝘼𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙪𝙣 𝙗𝙖𝙘𝙞𝙤… e litigavano di nuovo! È una storia frizzante e leggera, in grado però di affrontare anche temi maturi senza risultare superficiale.
L’autrice inoltre ha una capacità espressiva notevole, un lessico molto forbito, come la nostra protagonista 😉 Ammetto che alcune parole non me le trovava nemmeno il dizionario sul Kindle, fortuna che c’era il glossario alla fine! 😅
Personaggio maschile preferito? Blake 👀 Ho un debole per i tipi silenziosi ed enigmatici. E anche Ashley è un personaggio secondario che mi ha incuriosita molto… 💕
odio e amore sono due facce della stessa medaglia.
Kimberly ha un unico sogno nella sua vita: diventare giornalista. E il suo sogno sembra avverarsi con l’inizio dell’ultimo anno di liceo perché si occupa del giornalismo scolastico.
Ma dopo aver scritto un articolo con delle accuse, il preside gli rifila una punizione non indifferente.
Deve assistere a tutti gli allenamenti e alle partite della squadra di Hockey.
E Kimberly, non avendo peli sulla lingua, non ci impiegherà molto per dire a voce alta i punti di debolezza della squadra, uno fra questi, Dexter Evans e il suo modo di non riuscire a fare squadra.
E Dexter non se ne capacita del fatto che una ragazzina deve dirgli cosa non è in grado di fare.
Si faranno la guerra per tanto tempo, incoscienti del fatto che, al cuore non si comanda.
Arriveranno alla conclusione che ogni tanto è importante seguire il cuore e non avere tutto sotto controllo.
Ho amato ogni cosa di questo libro, ho sentito le scintille di Kimberly e Dexter sotto pelle.
Ho amato poter sentire le farfalle nello stomaco, il cuore a mille e il respiro che aumentava ad ogni battibecco che sapeva tanto di amore.
Ho amato questo libro perché ogni tanto fa bene ricordare che le emozioni, quelle forti, sono le uniche cose che non si possono mai tenere a bada. 💙
Un esordio da C-A-P-O-G-I-R-O per Trisha Wear! Make a Difference – ancora un bacio è uno young adults con uno sfondo dalle sfumature sport romance. È una storia che sa prendere fin dai primi capitoli (fin dai primi articoli) e ti trascina nel mondo dell’high school americana facendoti sentire parte di esso. È scorrevole, ma non veloce, dà la giusta importanza ai momenti, ai dettagli. Profonda quanto basta per essere coinvolgente senza appesantire la lettura. Lo stile, poi, è ricercato e riconoscibile, cattura il cuore e accarezza l’anima con le tante originali similitudini usate dall’autrice. La storia parla di Kimberly e Dexter, lei aspirante giornalista ambiziosa e tenace; lui capitano della squadra di Hockey della scuola, egocentrico e vendicativo. Vivono due vite distanti, ma il loro io interiore è molto più simile di quello che vogliono ammettere. A causa di un articolo scritto contro il preside della scuola, Kimmy si ritrova a dover seguire la squadra di Hockey, dagli allenamenti alle trasferte, e per una che non è interessata allo sport, impegnata a gestire il giornalino della scuola e a studiare per lo spelling bee quella privazione di ore essenziali è un colpo davvero basso. Dexter, e con lui tutta la squadra, non la tollera affatto. Non scendo nei dettagli della storia, altrimenti vi tolgo il piacere di leggerla, quello che vi posso dire è che i personaggi sono speciali e strutturati davvero bene. Kimberly è particolare con la sua abitudine di usare parole che non tutti hanno nel proprio vocabolario, ma non lontana dalla realtà. Dexter non è il classico giocatore stereotipato. Poi ci sono tutti gli amici dei protagonisti, anche loro con un’anima unica e ben costruita. Tutti diversi, tutti verosimili. Insomma, io la ritengo una delle migliori letture di questo nuovo anno e aspetto con ansia le nuove uscite di questa autrice.
Avevo letto la prima versione pubblicata su Wattpad e devo dire che è un romanzo che avevo potuto apprezzare. Di solito non leggo molti young adul, ma lo stile dell'autrice è ciò che mi aveva convinto allora e che si riconferma nella nuova versione: ricco di immagini e a tratti poetico. Non voglio parlarvi molto della trama perché è giusto che anche voi scopriate poco a poco il mutare del rapporto difficile tra i due protagonisti. Posso solo accennarvi che un articolo sul giornalino scolastico avrà il potere di ribaltare la rigida realtà di Kimberly, attenta allo studio, al suo futuro, impegnata in mille attività scolastiche per non pensare alla crepe che si porta nel cuore, soprattutto in ambito familiare. E sempre lo stesso articolo porterà Dexter a mettersi in discussione, come persona e capitano della squadra di hockey. Un legame particolare, instigato dalla mano del preside, ma che ben presto prenderà il volo da solo: tra battibecchi, confessioni, partite e sfide; tra attrazione e passi indietro, balli e terzi incomodi, be' ne vedrete delle belle! Adoro i due protagonisti, che si mostrano sempre forti, determinati, concentrati sull'obiettivo, che insieme riusciranno a confidarsi quei problemi, quelle paure che dovevano restare nascoste. Per non parlare dei personaggi secondari: vi cito Wesley su tutti, ma anche Blake, Brianna, Ethan e tanti altri. Vi affezionerete anche a loro, riderete e imparete a conoscerli perché chissà che non li rivediate presto... I temi trattati sono molteplici: da quelli legati ai ragazzi e quindi alla scuola e alla loro età, ad altri più importanti come l'alcolismo, le dipendenze, l'abbandono di un genitore, il gioco d'azzardo. Ho apprezzato molto il modo in cui l'autrice ha inserito queste tematiche, facendo in modo che non fossero troppe invasive. Troverete le rivalità, l'adrenalina delle partite, le feste e i balli, l'amicizia, la famiglia e il lottare per i propri sogni. Ovviamente c'è l'amore odio e la presenza di un terzo personaggio che ingarbuglierà le carte: perché Kimberly è fatta così, non riesce a lasciarsi andare, valuta e sceglie la via più sicura...almeno finché un certo mister egocentrico non sconvolgerà le sue convinzioni. Menzione d'onore per il preside! Non sottovalutatelo e tenetelo d'occhio perché anche lui avrà un risvolto inaspettato e riuscirà a fare comprendere alla nostra giornalista l'importanza di non isolarsi, ma di stare tra i suoi coetanei, di divertirsi e vivere la sua età, di ”giocare in squadra”. È un romanzo scorrevole, che si fa leggere senza difficoltà. Ho notato l'inserimento di più punti di vista di Dexter rispetto alla primissima versione e posso dire che il romanzo risulta più completo, quindi è una scelta che quoto.
Lo consiglio a: chi ama le storie d'amore improbabili, ricche di battute e litigi, di ripicche e convivenze forzata. A chi ama l'adrenalina dello sport, gli spunti di riflessione e la speranza in un futuro tutto da scrivere.
Libro davvero carino anche se mi aspettavo qualcosa in più. Sia Kimberly che Dexter sono personaggi ben costruiti che insieme fanno faville. Sono opposti e nello stesso tempo simili con entrambi un bel caratterino. La storia è ven costruita e sicuramente leggerò il libro successivo di questa serie.
Ripetiamolo insieme: devo stare alla larga da libri pubblicati prima su wattpad!
In verità ho scoperto questo piccolo dettaglio a lettura già molto avviata e ho finalmente dato un senso alla mancanza di collegamento tra un capitolo e l'altro. Manca, soprattutto nella prima metà del romanzo, una connessione tra i vari capitoli. Alcuni di essi si concludono in modo molto brusco e nel capitolo successivo non si da assolutamente seguito a quanto successo prima, anzi si ha un salto temporale.
Altro problema che ho riscontrato è stato l'eccessivo utilizzo di similitudini e metafore. Usate quasi per cercare di abbellire lo stile di scrittura. Intento che avrebbe un senso, se solo non si leggesse una metafora ogni tre frasi. Esagerato!!!
La protagonista è a tratti odiosa, ci tocca sorbirci tutte le sue paturnie mentali più volte dato che con l'uso sopra citato delle metafore, ci ripete lo stesso concetto più volte. Manca la chimica tra i protagonisti. D'altra parte è difficile quando per descrivere un bacio viene scritto "poggiò le sue labbra sulle mie" o "si prese ancora un bacio". Fine! Basta! No ulteriori dettagli! No batticuori! No farfalle nello stomaco! Il tutto risulta molto asettico!
Ma arriviamo alla trama, quasi 400 pagine per raccontarci il nulla. A livello di svolgimento succede infatti poco e niente, ma il brodo è allungato dallo stile di scrittura.
Mi spiace veramente stroncare questo romanzo. Comprendo che sia la prima opera dell'autrice e spero vivamente che sia migliorata. Ho apprezzato soprattutto il suo lavoro sui social e cercherò di darle una seconda possibilità.
È il primo libro che leggo dell’autrice e la scrittura mi è piaciuta molto! Ho amato Dexter! Anche se all’inizio fa un po’ storcere il naso, poi vi affezionerete a lui. Al suo modo di provocare Kimberly per distrarla, a come è tenace e non vuole lasciarla andare, a come, nonostante tutto, lui sia sempre lì per lei. Cioè davvero è un amore. Il problema della storia purtroppo è proprio Kimberly. La maggior parte dei PoV ahimè sono suoi, quindi conosciamo benissimo lei e la sua storia e pochissimo Dexter, avrei decisamente preferito il contrario. Se pensiamo di giustificare il suo carattere di merda a causa dei suoi problemi in famiglia, ci ripensiamo subito quando scopriamo i casini che ha Dex in famiglia, e comunque non è insopportabile come lei. Cioè davvero lei è odiosa, rompicoglioni, e ingiustificabile. C’è anche una sorta di triangolo nella storia (che non pesa perché non c’è proprio battaglia), e nonostante lei gli sbatta in faccia più volte che preferisce l’altro, Dex resta e la aspetta. Onestamente l’avrei mandata a cagare. Non ho apprezzato neppure come gli rispondeva. Non so, forse un po’ too much. Solo verso la fine ho iniziato ad apprezzare K. perché anche al lettore mostra le sue debolezze. Anche come ha liquidato certe cose, avrei preferito più approfondimenti in certe cose. Ho comunque amato le scene di gelosia perché Dex davvero magnifico 🫶🏻 la storia è bella, per carità! E L’epilogo vi farà sciogliere! ❤️
C’è poco da dire quando una storia sa catturarti come quella di Trisha Wear. Make a Difference è tra i più belli young adult letti, un romanzo d’esordio che lascia il segno. Ho adorato Kimberly e la sua parlantina, la fragilità dietro allo scudo da saputella. Ho adorato Dexter e la sua irruenza, perché proteggere non vuol dire solo ovattare il mondo, ma anche fartici scontrare con prepotenza e lui, a Kimmy, non risparmia proprio niente. Ho adorato il loro avvicinamento, i loro battibecchi che nascondo un mondo d’incertezze. Mi è piaciuto il contesto: la scuola, l’hockey, gli amici; tutto studiato con gran cura. Questo è un romanzo da leggere assolutamente!
L’autrice ha messo su una trama molto interessante, dove il conflitto che si viene a creare tra i protagonisti, Kimberly e Dexter, non è una passeggiata breve intorno all’isolato, è un odio-amore che si protrae per gran parte del libro e c’è un crescendo di emozioni che si costruiscono intorno a questi due protagonisti e alla loro storia. Kimberly è una vera testarda, ma di quelle che a volte fanno un po’ innervosire, ferita dal suo passato familiare è convinta che tenere ben saldo il muro intorno al suo cuore sia una necessità, a questo aggiungete un forte desiderio di giustizia, una forza di volontà estrema e un obiettivo di vita importante e avrete una vaga idea di quanto potrà piacervi, con le sue battutine taglienti, episodi buffi e degli amici divertenti. Poi guardate Dexter, neanche lui è un tipo semplice, la narrazione dal suo punto di vista è più rara e per questo motivo entrare a contatto con le sue emozioni sarà più difficile, perché molto dipenderà da come lo vede e interpreta Kimberly e abbiamo già chiarito che non è una semplice da capire. Questo protagonista maschile mi è piaciuto, perché in fondo ha il cuore tenero ma ci vuole un po’ per capirlo, è forte e leale e a volte questi pregi possono essere difficile da leggere. Trisha Wear è stata in grado di comporre una narrazione molto efficace intorno a questi personaggi, ponendo alla base una storia interessante, a tratti originale, dando voce a due visioni diverse di una stessa storia, mescolando bene elementi dello young adult senza cadere mai nel banale, un pizzico di sport romance senza renderlo colonna portante, così da piacere anche ai palati meno interessati a questo sottogenere e un conflitto tra due figure che si declina lentamente, quindi sicuramente adatto a chi apprezza le storie slow burn, perché non sarà un colpo di fulmine tra i nostri protagonisti. Mi è piaciuto molto leggere questo romance. Se vogliamo entrare nel dettaglio credo che la nostra giovane scrittrice abbia focalizzato l’attenzione su alcuni elementi e li abbia poi sviluppati al meglio. Abbiamo detto che è un hate-to-love e per me questo punto è risultato vincente perché ha saputo calibrare bene tempi e azione: c’è una base solida da cui parte questo “odio”, vi è uno sviluppo in linea con la trama, non è mai troppo eccessivo perché comunque calato nell’ambientazione. Dobbiamo tenere a mente che si tratta di adolescenti, perciò anche quei tratti in cui questa guerra tra i due può risultare un po’ esagerata, a mio parere è comunque giustificata, perché mette in mostra un lato più infantile che è giusto visto il target di riferimento. Spesso leggo degli YA che presentano dei protagonisti troppo maturi, non voglio sminuire l’adolescenza ma ci deve essere una giustificazione quando si hanno dei personaggi che ragionano sempre come dei trentenni e questo non era il caso, quindi approvo questo astio che si ha tra i nostri protagonisti che a tratti può risultare un po’ esagerato, ma ribadisco che secondo me è perfettamente giustificato. I personaggi sono ben caratterizzati, con le sue descrizioni e approfondimenti psicologici l’autrice è riuscita a delineare bene queste due figure, soprattutto Kimberly, rendendo comprensibile quegli spigoli più marcati della sua emotività, rendendoli entrambi protagonisti adolescenti che rientrano negli schemi del contesto ma comunque donando loro una maturità e una visione di vita giustificata dai loro trascorsi. Lo stile di Trisha Wear è molto piacevole da leggere, è riuscita a bilanciare bene la parte emotiva, la parte descrittiva, i dialoghi e i vari fatti, dando spazio a ogni aspetto e permettendo al lettore di sentirsi coinvolti nella storia. I dialoghi sono, a mio parere, un punto di forza di questo libro, mai banali, mai scontati, danno il giusto ritmo alla narrazione, sono ben costruiti e a tratti divertenti. Inoltre ritrovo anche i caratteri che secondo me sono fondamentali per una serie: la presenza di personaggi secondari. Durante la lettura è inevitabile approcciarsi a protagonisti non centrali che però ruotano intorno a Kimberly e Dexter, non so con precisione se saranno loro a portare avanti la serie, ma il mio istinto dice di sì, perché è chiaro che l’autrice ha voluto inserire delle trame secondarie che meritano uno sviluppo successivo, o almeno lo spero perché ho già un personaggio che mi piace molto ma non faccio spoiler. La parte emotiva del libro è sicuramente centrale, le emozioni di Kimberly sono un po’ lo spirito guida di questa protagonista, spesso in balia di certi sentimenti. Mi sono sentita vicina a lei per alcuni aspetti e mi è piaciuto che l’autrice abbia trovato spazio per parlarci delle varie componenti, dal conflitto familiare, a quei sogni che ha nel cassetto. Mi sarebbe piaciuto conoscere ancora qualcosina in più di Dexter, ma questo è un parere soggettivo. Leggere questo libro è stato davvero divertente, molte scene mi hanno strappato un sorriso, alcune battute scambiate tra i personaggi, certi pensieri della protagonista. Mi sono innamorata anche io insieme a loro, ho seguito con interesse l’evoluzione dei loro sentimenti e del loro odio-amore che si mischiava lasciando spazio prima a uno e poi all’altro. [Un velato pensiero che non è proprio spoiler ma che non voglio approfondire troppo per non togliere il gusto della lettura: inizialmente ero molto combattuta perché mi stava piacendo molto il personaggio di Jackson, quasi ero dispiaciuta verso la fine, poi però…chi lo sa!] Libro super consigliato: 4,5/5
Blog: Una pagina alla volta (trovate la recensione completa) Ig: unapaginallavolta_
Make a difference è un bellissimo YA dove lo sport è un elemento rilevante della storia. Mi piacciono molto gli sport romance perché trovo che l’aspetto del gioco dia movimento alla storia. 📰 Kimberly è una ragazza molto tenace, con un carattere molto forte e determinato 💪🏻 questo è un elemento che ho apprezzato moltissimo vista la sua giovane età! È anche una ragazza che combatte contro le ingiustizie e che quando si pone un obiettivo fa di tutto per raggiungerlo. Lo sua avventura inizia quando, a causa di un suo un articolo contro la squadra di hockey del suo liceo, verrà costretta dal preside a seguire le varie partite della squadra e a scriverne degli articoli. Questa punizione farà entrare Kimberly nel mondo dell’hockey e le farà conoscere più a fondo Dexter il capitano della squadra. 🏒 Dexter è un ragazzo un po’ spaccone, a tratti egoista e menefreghista ma in realtà dietro a questa maschera si nasconde un ragazzo davvero speciale capace di poter scavare nelle parti più profonde della vita di Kimberly. ✍🏻 “Ci sarò anche per te, Kimberly, se tu lo vorrai. Potrei guardarti le spalle ogni volta in cui avrai paura” 🌷Ho apprezzato molto sia l’evoluzione dei protagonisti per quanto riguarda le loro caratteristiche principali, sia il fatto che pian piano Kimberly si sia fatta travolgere da quello che è lo sport di squadra e questo suo coinvolgimento a fatto sì che anche io mi sentissi sugli spalti insieme a lei durante le partite. 🏫 Mi è piaciuta molto l’ambientazione scolastica: il ballo della scuola, la raccolta fondi, lo stand dei baci ecc.. tutti elementi che adoro ritrovare negli YA. Ho adorato il triangolo amoroso che si è rivelato un elemento che ha smosso molto le carte in tavola e che mi ha fatto scoprire lati inaspettati dei protagonisti. 🖋Vorrei sottolineare che aldilà degli aspetti un pochino più gioviali, nella storia è stato trattato anche un tema molto delicato che è quello della dipendenza dall’alcool. L’autrice è stata molto brava a descrivere le emozioni dei protagonisti rispetto a questo tema del quale non bisogna mai smettere di parlare
«Dexter Evans si era insinuato sotto la pelle con una prepotenza tale che non ero certa sarei riuscita a debellarlo presto. E forse neanche volevo, perché mi aveva mostrato che non sempre esiste una ragione. A volte bisogna solo seguire il cuore». Kimberly Thompson ha un obiettivo: diventare una brava giornalista. Finché, a causa di un articolo, viene catapultata in un mondo dal quale si è sempre tenuta alla larga: l’hockey. Ad aspettarla trova Dexter Evans, disposto a tutto pur di impedirle di intralciare la sua squadra. Tra scontri e confessioni scopriranno che sotto strati di presunzione esiste una ragione più spietata. Quella del cuore.
“Make a difference: Ancora un bacio” (Young adult, enemies to lovers) è il primo libro della “One more series”
Sfrontata. Determinata. Intelligente. Ambiziosa. Kimberly è un personaggio stupendo, una ragazza tenace, decisa, forte e combattiva che non si arrende difronte a nulla.
Orgoglioso. Arrogante. Scontroso. Deciso. Dexter è il capitano della squadra di hockey, disposto a tutto pur di proteggere la sua futura carriera e la sua squadra.
«Perché sei venuto qui?» «Volevo essere il primo a vederti e dirti che sei bellissima».
Ho conosciuto la scrittura di Trisha tramite la lettura de “Il sapore delle nuvole” (che ho amato alla follia) e mi sono sentita a casa ancora una volta tra queste bellissime pagine: sono innamorata del suo stile poetico, elegante, sublime ed estremamente coinvolgente. I personaggi sono tutti ben caratterizzati (sia i protagonisti che i secondari), ogni descrizione è precisa e accurata, ogni emozione forte, intensa e tangibile. Tra Kimberly e Dexter c’è un sentimento fortissimo e travolgente che oscilla costantemente dall’odio all’amore, in un percorso fatto di crescita, rinascita e cadute. Perché nonostante i litigi e le incomprensioni riescono a leggersi dentro come nessun altro sa fare e, dopo aver amato questo libro, non vedo l’ora di continuare questa splendida serie🥺
«Ci sarò per te, se tu lo vorrai. Potrei guardarti le spalle ogni volta in cui avrai paura».💙
attirata dalla uscita del 4 della serie ho deciso di iniziare dal primo classica lettura dell'ultimo anno del liceo, unisce la storia di due adolescenti con tematiche come le dipendenze, le famiglie separate, le feste alcoliche senza però mai cadere nel ripetitivo o inutilmente monologo riempi pagine i due protagonisti sono definiti anche se dexter ha in realtà pochi capitoli di POV, per cui la lettura è molto scorrevole la sensualità è accennata in linea con la storia e per questo molto gradevole (consigliato anche per lettori giovani) nessun errore di sequenze narrative o struttura verbale per cui le quattro stelle ci stanno tutte (leggerò anche gli altri)
Mi è piaciuto davvero tanto, peccato per le troppe metafore che mi confondevano e mi facevano perdere il filo del discorso... L'autrice ha tanto potenziale ❤️ ho amato tantissimo la similitudine dei caratteri tra Kimberly e Dexter! Erano davvero fuoco 🔥
Kimberly Thompson frequenta l’ultimo anno di liceo, caporedattrice del giornalino della scuola : make a difference. Nella sua vita ha un unico grande obiettivo diventare una brava giornalista ma tutto cambia quando per colpa di un articolo diffamatorio nei confronti del preside della scuola e della squadra di hockey per punizione viene catapultata nel loro mondo, seguirli ogni dove, essere presente ad ogni partita e allenamento. Ad aspettarla alle porte dell’inferno troverà Dexter Evans, capitano della squadra che cercherà di impedirle di intralciare la sua carriera sportiva. Sarà uno scontro fino all’ultima parola tra i due finché qualcosa non cambierà.
Kimberly è stata una di quelle protagoniste che si fatica a dimenticare, forte, decisa, tenace, intelligente, spigliata, sveglia e chi più ne ha più ne metta. Ho adorato ogni singolo cosa di Kimberly e sicuramente si aggiudica un posto nella mia classifica delle badass girls. Non so perché ma mi ha dato qualche vibes di Brenna Jensen, chi ha letto “il mio rischio sei tu” sa di cosa sto parlando. La storia con Dexter non ha un buon inizio anzi partiamo proprio con il piede sbagliato ma quando i due passano più tempo insieme si accorgono di essere più simili di quanto pensassero. Lui capiva lei e lei capiva lui. Insieme si accendono come fuoco e nessuno ha il coraggio di spegnerli.
Nonostante ci siano stati pochi pov da parte di Dexter non è stata una cosa che mi dispiaciuta, ho comunque compreso e percepito il suo personaggio attraverso gli occhi di Kimberly e sicuramente tutto questo grazie alla scrittura di Trisha. Arrogante, presuntuoso, uno tsunami impetuoso ma che che sotto nasconde anche tante fragilità.
Sebbene il libro tratti di personaggi adolescenti abbiamo una tematica davvero importante che è stato trattata a mio parere in modo leggero, affinché non appesantisca la lettura e sempre presente, mai messa in secondo piano.
La scrittura di Trisha mi ha completamente sorpresa e catapultata in una storia bella da leggere e ti voglio ringraziare per aver aggiunto nuovi termini nel mio dizionario.😂 Un lessico vasto, curato e ricco anche se alcune volte un po’ ripetitivo. Nonostante ciò ho davvero apprezzato il libro, i personaggi, la loro storia, uno sport romance davvero con i fiocchi che divorato in pochissimi giorni. Ahhhh ne avevo davvero bisogno.
Quando penso allo stile di questa autrice non mi viene in mente nessun'altra a cui accostarla. Trisha ha la capacità di rendere speciale ogni cosa che tocca, che sia uno sport romance oppure un romanzo d'amore a tinte più scure. Se volete un libro capace di farvi innamorare, ridere e emozionare, siete nel posto giusto. 5 stelle meritate.
La prima parola che mi viene in mente dopo aver letto il romanzo d'esordio di Trisha è: s-e-r-e-n-i-t-à.
Prima di comprare l'intero pacchetto della trilogia 𝘖𝘯𝘦 𝘔𝘰𝘳𝘦 (e so che uscirà anche un quarto libro, che ovviamente prenderò, visto che una saga non riesco a non concluderla per principio 🧘🏻♀️), mi ero sempre chiesta che significato avessero i titoli.
Sin dalla prima pagina ho ricevuto la mia spiegazione: 𝘔𝘢𝘬𝘦 𝘢 𝘋𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘤𝘦 (o anche: 𝘔𝘢𝘋) è il nome della redazione del giornalino presso cui la liceale Kimberly Thompson ne è il capo. Tra l'altro ho trovato molto, molto carina la scelta del nome, vista l'idea di base su cui si imprime la loro 𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯: ossia, fare la differenza, dare voce alla verità e alla giustizia tra i corridoi della scuola. E Kimberly, caparbia come solo lei sa essere, perseguita il suo più grande sogno di diventare una giornalista, un giorno, con questa filosofia, senza permettere alla menzogna di macchiare il suo cammino. Costi quel che costi. Anche se ciò vuol dire attirarsi le ire del preside e della squadra di hockey, l'Arlington, un mondo da cui si tiene costantemente alla larga.
Peccato che, dopo l'ultimo articolo diffamatorio, fa male i conti: viene costretta dal preside Clemmons a compiere una specie di “lavori socialmente utili”, che consiste nel seguire le partite dell'Arlington e pubblicare articoli in merito al loro percorso nella Middlesex League.
Sebbene per far uscire la recensione ci abbia impiegato più del dovuto (il lavoro mi rallenta i ritmi sia di lettura che di scrittura, abbiate pazienza 🙏🏻), ho trovato la storia di una fluidità unica; non mi sono mai incappata in pezzi che reputo noiosi o inutili ai fini della trama. Tutto, al suo interno, ha la sua utilità, persino quei piccoli pezzi in cui si dà voce ai personaggi secondari; apprezzata tantissimo la scelta di dare uno sguardo in più alle amicizie che circondano la protagonista, gli intrighi amorosi che legano X e Y, insomma, hai saputo dosare gli ingredienti giusti di una tipica storia adolescenziale.
Veniamo a Kimberly.
Lei è un personaggio 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 da quelli che di solito son presenti nei young adult, ed è la personificazione di un vulcano, nel vero senso della parola: per il carattere peperino e sfrontato, il fuoco dell'ambizione le scorre nelle vene non appena si impunta di raggiungere un obiettivo, e state pur certi che niente e nessuno è in grado di farle fare marcia indietro. Pignola, testarda, permalosa, intelligente, determinata, golosa (sì, dico a te, lettore che stai seguendo una dieta ferrea: non leggere questo romanzo se non vuoi cadere in tentazione; per me è stato arduo non dovermi alzare dal letto e ricorrere agli zuccheri ogni volta che leggevo le leccornie).
Mannaggia a te, autrice.
L'unica persona in tutta l'high school in grado di tenerle testa (e di farla 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘦 fuori di testa) è proprio Dexter Evans, capitano della squadra di hockey. Sfrontato quanto lei, orgoglioso fino al midollo, ma incredibilmente più razionale (lato che ho apprezzato quando Kimberly lasciava parlare il suo istinto). Qualcuno ha per caso nominato 𝘦𝘯𝘦𝘮𝘪𝘦𝘴 𝘵𝘰 𝘭𝘰𝘷𝘦𝘳𝘴? Eccovi serviti: ogni volta che le strade dei due si incrociano, è guerra aperta.
Penso che una delle caratteristiche del loro rapporto che mi è piaciuta di più, per quanto bizzarra, è stata la loro evoluzione a suon di... baci. Altro interrogativo che non riuscivo a spiegarmi prima della lettura, infatti, era la dicitura “Ancora un bacio”. Ma lentamente, pagina dopo pagina e battibecco dopo battibecco, ha iniziato a farsi tutto più limpido; a ogni bacio rubato alla “povera” Kimberly equivale un mattoncino che contribuisce alla realizzazione dei sentimenti della protagonista (perché sì, è de coccio), ma che va anche a solidificare il loro rapporto; a distanza dall'uno all'altro avvengono scambi interessanti, approfondiscono se stessi, pezzo dopo pezzo buttano giù le rispettive “armature”, per ritrovarsi col cuore nudo e i pensieri esposti.
L'ho trovata una crescita lenta ma graduale, giusta, sensata, ma soprattutto umana. Ed era necessario fosse così, anche per il carattere complicato della protagonista.
Altra cosa che va ad aggiungere punti alla storia è il trattamento della tematica delicata che fa da sfondo. Non è il tema principale, ma fa da cornice al background di Kimberly e va a spiegare certi suoi atteggiamenti e scelte di vita. Sto parlando del “problema” inerente alla madre. Mi è piaciuta tantissimo sia come hai narrato la tematica (attraverso il suo comportamento non i suoi confronti, i diverbi, i pensieri, etc), sia per come hai inserito l'assonanza di due cose in particolare: il linguaggio forbito della protagonista (e a cui si collega la questione della “spelling bee” — PS fuoricampo: nei film americani ho sempre amato questo genere di competizioni!) e la paura di parlare di una questione tanto spinosa. Insomma, in maniera molto sottile, hai lasciato intendere che anche chi non ha problemi di linguaggio, o che conosce tutte le parole del mondo, avrà sempre delle difficoltà a confessare a chiare lettere ciò che trattiene nel cuore. Ed emerge bene ogni volta che vorrebbe parlarne con Dexter ma non ci riesce, sebbene lui cerchi di invogliarla a farlo, a liberarsi da questo peso, poiché anche lui ha dovuto sopportare una situazione molto simile.
Che poi è carinissimo il messaggio in codice del “Ancora una parola” che si son creati proprio a seguito di questo piccolo ostacolo, e che oltretutto va a spiegare come Kimberly si trovi in una 𝘤𝘰𝘮𝘧𝘰𝘳𝘵 𝘻𝘰𝘯𝘦 nel momento in cui deve sguazzare tra le parole più complesse, poiché le permettono di nascondersi, e di distrarsi.
Una delle scene che mi è 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘢 è quella che si colloca durante la disputa finale della gara di spelling. A seguito di una certa rivelazione (perché ovviamente Wes non sa tenere la bocca chiusa quando è il caso, eh) sbaglia uno dei termini più semplici.
Secondo me è una delle scene meglio descritte, proprio per la bolla di confusione in cui si ritrova intrappolata la stessa Kimberly, la tensione alle stelle mentre il pubblico attende che faccia lo spelling, la rivelazione, gli occhi fissi su Dexter. In sintesi: Dolore, dolore, d-o-l-o-r-e.
Sebbene alcune frasi le avrei un filo semplificate in modo tale da alleggerire alcune metafore e i periodi introspettivi (uno dei lati della storia che ho adorato riguarda, appunto, l'angolo delle ruminazioni mentali che vorticano di continuo nella testa di Kimberly, angolo in cui si ha modo di entrare in empatia con le sue fragilità), ho trovato la storia di una semplicità unica, una boccata d'aria fresca per chi cerca un romanzo leggero e senza pretese, per chi non è alla ricerca di storie troppo articolate, e per chi, una volta tanto, sogna di trovarsi fra i corridoi di un liceo americano dove i balli di primavera e bizzarri eventi extrascolastici ne caratterizzano l'atmosfera.
Nota finale: sarà un'opinione unpopular, ma sono stracuriosa di leggere il romanzo che riguarda Blake. Nella mia scala di gradimento personale è stato il mio preferito nel gruppo di amici di Dexter, nonostante abbia fatto poche apparizioni e quasi tutte fossero dettate dai suoi inseparabili silenzi (silenzi parlanti, oserei dire). Il confronto finale con Kimberly gli ha aggiudicato il primo posto. ❤️
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Alterigia, pomposa ed eccessiva estimazione di sé. Proprio quella che caratterizza il capitano della squadra di Hockey : Dexter Evans.
Lui è popolare, il leader indiscusso dell’Arlington, disposto a tutto pur di privaleggiare su chiunque, mettendo anche a rischio il posto in classica della propria squadra.
Ed è qui che entra in scena proprio Kimberly Thompson, che trovando una falla nella distribuzione dei fondi della scuola, pubblicherà un articolo di denuncia e come punizione sarà costretta a seguire e scrivere articoli sulla squadra di Hockey.
“Ti odio così tanto che non saprei quantificarlo a parole”, gli soffiai sulle labbra. “E io ti odio allo stesso modo”, rispose continuando a solleticarmi le guance con le dita.
È qui che entra nella sua vita Dexter e tutte le sue convinzioni crollano, perché lui è un maremoto di frecciatine, sguardi sprezzanti e spavalderia.
“Era così fottutamente bella vestita della sua resistenza, ma lo era ancora di più quando indossava le sue emozioni.”
Fra scontri a chi ha l’ultima parola, segreti nascosti, baci rubati, gelosia e presunzione, i due sono molto più simili di quello che credono.
Dovranno far fronte comune e decidere se vale la pena dare una chance ai sentimenti contrastanti che provano o spegnere per sempre la piccola e flebile fiamma che hanno alimentato fino ad ora.
✨
Si può amare un libro leggendo solo la trama? A me è successo subito, appena ho aperto il libro.
Parliamo di Kimberly, so che molti hanno avuto pareri contrastanti su di lei, ma io l’ho amata. Letteralmente. Non c’è stato un momento in cui non mi è piaciuta. La sua forza di volontà, la sua sofferenza interiore, i sorrisi finti e l’animo incompreso.
E Dexter, lui si è rivelato di una dolcezza incredibile. I suoi baci rubati sono state le mie scene preferite. Lui, con la sua arroganza, il suo pavoneggiarsi, ma anche con la sua delicatezza, la sfrontatezza di essere il migliore e il cuore grande e profondo che ha ..
Ho amato tutto di questo libro❤️
Grazie mille trisha, con i tuoi libri riesci sempre a farmi entrare nel cuore dei protagonisti.
pretendi di conoscermi adesso?” “pretendo di riuscire a farlo, Kimberly. È diverso” Ho preso in mano questo libro credendo di entrare in una storia senza dolori, senza tristezza o cose del genere e invece mi sono tirata la zappa sui piedi già dopo una cinquantina di pagine, la storia delle famiglie sia di kimberly che di dexter sono molto tristi e ancorate a eventi del loro passato, ma nonostante questo loro due cercano di vivere la loro vita sempre con il sorriso e la voglia di puntare ai propri obiettivi, anche se nel corso della storia ci saranno eventi molto demoralizzanti soprattutto per kimberly. Nonostante questo aspetto triste, la loro storia d’amore mi ha coinvolta a pieno, sono entrata dentro un mondo di esuberanza, ego, voglia di spiccare e determinazione che rappresenta a pieno il carattere di questi due personaggi. Dexter è un personaggio che mi è piaciuto un sacco , la sua esuberanza e il suo egoismo se si può chiamare così in campo rendono la squadra molkto meno forte, ma questo sarà la nostra puntigliosa e precisina Kimberly a farglielo capire con il tempo. Fra di loro è un continuo odio, una continua lotta e un continuo punzecchiarsi per conoscersi sempre di più. Dexter vuole piano piano capire cosa passa per la testa a kimberly che seppure lo detesta si lascerà andare. Ho amato questo continuo tenersi testa e questo continuo litigare perché si sa l’odio ha un confine sottilissimo dall’amore, che mi ha fatto impazzire di farfalle nello stomaco, risate e grossi sorrisi. Hanno iniziato ad amarsi piano nelle piccole cose, nei piccoli gesti, che però per loro erano enormi, la sua voglia di scoprirla e di farla stare bene, Dexter sa che la vuole, ma Kimberly ha la testa dura e lo capirà solo più tardi, anche se nei suoi pensieri c’è sempre e solo lui. Mi hanno preso il cuore e me lo hanno scosso d’amore.
Kimberly Thompson è giovane ma ha già ben chiaro cosa vuole nella vita: diventare una brava giornalista pronta a denunciare le ingiustizie e a far valere i diritti di chi non ha voce. Ed è disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo.
Per questo motivo quando pubblica uno scottante articolo sul Make a difference, il giornale della scuola di cui è caporedattrice, e il preside la punisce non può sottrarsi in alcun modo. Dovrà assistere a tutti gli allenamenti e alle partite della squadra di hockey, redigendo dei resoconti in cui non si farà scrupoli ad elencarne i punti deboli, primo tra tutti il suo capitano Dexter Evans. E Dexter non è il tipo di persona che accetta che gli si dica cosa fare, soprattutto se si tratta di una ragazzina che di hockey non capisce nulla.
I due si faranno la guerra. Lui è un meremoto indomito, lei brucia del fuoco che alimenta i suoi sogni. Sono troppo diversi o forse semplicemente troppo simili?
La storia di Kimberly e Dexter è scintille, è farfalle nello stomaco, acqua e fuoco che si scontrano su una pista fatta di ghiaccio. Uno prevarrà sull’altro o dovranno entrambi arrendersi all’evidenza che il sentimento sbocciato tra loro è più simile all’amore che all’odio?
La scrittura di Trisha è semplice ma coinvolgente, ti trasporta nella storia e ti fa sentire parte di essa. Non vedo l’ora di leggere il resto della One more series per scoprire come continua la storia di Kim e Dex e soprattutto quella degli altri personaggi💘
Vibes a "save me" ( Maxton hall) 🔸Opinione Personale “Make a Difference” è un romanzo che riesce a bilanciare temi seri con una storia d’amore coinvolgente. rendendo i loro conflitti e la loro crescita personale credibili e toccanti. Il libro affronta temi di giustizia sociale in modo realistico, senza risultare predicatorio. Lo stile narrativo di Trisha Wear è fluido, rendendolo piacevole e coinvolgente. Consiglio vivamente questo libro a chi ama i romanzi YA con una forte componente di crescita personale e temi sociali rilevanti. 🔸Trama: Kimberly Thompson ha un solo obiettivo nella vita: diventare una brava giornalista. A causa di un articolo in cui denuncia una falla nel sistema di distribuzione dei fondi della scuola, si ritrova a vivere uno dei suoi peggiori incubi. Costretta dal preside a rivedere le sue opinioni, Kimberly viene catapultata in un mondo dal quale si è sempre tenuta alla larga: l’hockey. Dexter Evans, il leader dell’Arlington, disposto a tutto pur di impedirle di intralciare la scalata della sua squadra nella classifica della Middlesex League. Ma tra scontri aperti e confessioni rubate scopriranno che sotto strati e strati di presunzione esiste una ragione diversa, molto più spietata. Quella del cuore. 🔸Temi Principali Determinazione e Ambizione Giustizia e Corruzione Crescita Personale 🔸 FRASE: Le emozioni non puoi vederle, devi fare attenzione ad ascoltarle, perché sussurrano nel silenzio come spifferi di parole masticate contro finestre chiuse da tempo. Devi acciuffarle prima che si disperdano come scintille di fuoco, stando attento a non bruciarti.#book #booktokitalia #perte #youngadult #parati #booktokespañol #libros #trishawearautrice
«Quella ragazza impertinente che avevo imparato ad amare un poco alla volta, una discussione dopo l’altra, tra una confidenza e un bacio, mi aveva mostrato che in mezzo a mille maschere c’era ancora qualcuno che non aveva timore di urlare chi era per farsi accettare in tutte le sue sfaccettature, anche quelle meno amabili.»
Kimberly Thompson Dexter Evans due nomi che insieme sarebbero in grado di incendiare un edificio. due personi che si sono scambiati cosi tante frecciatine e botte e risposta, mese dopo mese ciò che era iniziato come una punizione diventa ben presto tutto altro, le emozioni si mettono in mezzo pronte a prendere il sopravvento su tutto il resto perfino sulle certezze che nella vita hanno sempre fatto parte di noi, il cambiamento non lo senti arrivare, entra nella tua vita in punta di piedi cosi piano che non te ne accorgi che nel frattempo stai cambiando te stesso, il cambiamento molto spesso è sinonimo di modificare il proprio carratere ma niente potrebbe essere più errato come nel caso di Kim e Dex.
non sono gli attegiamenti a cambiare, non è la personalità, no a cambiare siamo noi. Kim all'inizio portava con se una corazza impossibile da scalfire voleva proteggersi ad ogni costo, viveva una vita fatta di programmi, sapeva qual'era il suo obbiettivo non poteva permettersi di fallire, aveva una vita prestabilità, non sapeva più cosa significasse lasciarsi andare, non sapeva più come ascoltare il suo cuore, si ha l'assurda convinzione che se non amettiamo a noi stessi ciò che proviamo, allora non sta accadendo davvero, ma l'amara verità e che stiamo già provando qualcosa nel momento in cui le nostre convinzioni cambiano, nel momento in cui condiviamo i pensieri, quando permettiamo a qualcuno di vederci sul serio.
il cambiamento avviene nel momento in cui qualcuno guarda oltre, quando ci guarda e vede Noi, con difetti e pregi inclusi, nel momento in cui si ha la consapvolezza che ci sceglierebbe anche con tutti i nostri lati negativi, infondo l'amore non è proprio questo? un continuo scegliersi tra migliaia di individui, scegliamo a chi sorridere, a chi mostrare la parte più fragile di noi. scegliamo a chi affidare le nostre emozioni i nostri segreti e i nostri silenzi.
Amore e odio quando esattamente può essere sottile la differenza? dove inizia e finisce l'altra e potrebbe mai accadere che i sentimenti si mischiano fino a diventare un tutt'uno? chi odia Ama, non c'è scelta per quando Kim abbiamo provato a non ascoltare ciò che il suo cuore gli urlava a squarciagola la verità stava nel mezzo, non potresti mai odiare qualcuno senza amarlo con tutta te stessa. è cosi raro poter condividere con qualcuno le proprie paure avendo la certezza che non saranno mai usate contro di te, quando è difficile trovare qualcuno che è il tuo migliore amico ma anche la persona alla quale affideresti i tuoi segreti più spaventosi consapevole che non li userebbe mai contro di te?
Dexter, sei stato caparbio, paziente e non ti sei mai arreso, alla fine sei riuscitò ad abbattere ogni muro, con il tuo sorriso l'hai fatta innamorare da te, so che hai passato momenti difficili ma sappiamo bene io e te che alla fine di una corsa non conta ciò che si è pensato durante ma ciò che ci porta fino alla fine, io e te siamo simili non ci arrendiamo mai quando ci innamoriamo, ma siamo pazienti, perchè sappiamo quanto sia raro un sentimento del genere anche solo provarlo è ia una fortuna non importa la quantita del tempo che passa, ma ciò ci carraterizza e il non arrenderci mai, difronte a nessun ostacolo.
il tempo non conta, conta non avere mai rimpianti e io lo capito ogni volta che rubavi un bacio a Kim volevi prenderti una piccola parte di lei, non sapevi se avresti mai potuto avere la fortuna di averla al tuo fianco, ma almeno quando gli rubavi un bacio sapevi che una piccola parte di lei sarebbe sempre stata con te, comunque fossero andate le cose. Ti chiederei cosa ho visto di tanto simile tra noi? semplice Che quando amiamo qualcuno faremmo QUALSIASI cosa per proteggere, per prenderci cura e per amare con tutti noi stessi,e per non deludere la nostra "Persona"
porterò sempre un piccolo pezzo di te dentro di me, mi infonderei forza, oppure mi tirerai le orecchie quando oserò pensare di non meritare l'amore che invece merito e che merita ogni persona, che pensa di aver gia dato, a tutte le persone che hanno paura di affidare il proprio cuore a qualcuno, mi sento di dire Osate, perchè ci sono diverse probabiloità che tutto vada male ma vi siete mai chiesti se in quelle probabiità andasse bene?
non lasciate andare la felicità se l'avete a portata di mano, ci saranno sempre ferite che resteranno dentro di noi, ma dovremmo imparare una sottile differenza: non permettiamo a noi stessi di essere felici perchè abbiamo paura di essere feriti ancora ma se invece andasse bene? io sono dell'idea che è meglio provarci che chidersi di continuo se potesse andare bene e avere il rimpianto ogni giorno. io scelgo di vederla cosi, scelgo di vederla come Dexter e Kim, che hanno lottato e alla fine si sono trovati, perchè la paura può essere superata insieme.
«Kimberly era una di quelle strane scatole magiche su cui passi ore e ore solamente per scoprire come si apre, per poi capire che sarebbe bastata un po’ di attenzione per comprenderne il meccanismo. Avevo cominciato ad accettare i suoi spigoli quando mi ero soffermato a osservarla, quando mi ero concesso di farla vagare tra i pensieri più del dovuto, quando l’avevo guardata danzare sul ghiaccio come un fiocco di neve avvolto dalle fiamme. Lei era così imperfetta da esser unica, come un pregiato pezzo da collezione che nessuno riusciva ad accaparrarsi. Kimberly era come il mare, immenso e pericoloso, fatta di abissi pronti a risucchiarti e fondali di meraviglie abili ad ammaliarti. Neanche si rendeva conto di quanto fosse imprevedibile, una linea piatta all’orizzonte che celava intriganti avventure che solo navigando in quell’oceano inesplorato avresti potuto vivere.»