Nell'epoca Tang (618-907) un mercante persiano dona una perla a una fanciulla dicendole di ingoiarla e di tenerla dentro di sé come elisir di immortalità alla condizione che non perda la sua purezza accompagnandosi a un uomo. La fanciulla, con il passare dei secoli, rimane fedele al patto e arriva ai giorni nostri senza coinvolgimenti sentimentali... Fino a quando incontra il giovane nipote di un famoso chef, se ne innamora e rimette in discussione la sua vita. Perla Tang dovrà scegliere se rifiutare ancora una volta l'amore per rimanere immortale o cedere ai sentimenti rischiando di morire. Ha senso la vita eterna senza emozioni? Il binomio amore-cucina è il leitmotiv del romanzo: ricette antiche, pietanze della tradizione, spezie inebrianti e condimenti gustosi accompagnano la storia dei due ragazzi. Tutti i personaggi del libro diventano voce narrante e raccontano le proprie vicende da un punto di vista soggettivo rendendo il romanzo corale e originale. Poesie in cinese classico ispirano le riflessioni della protagonista che rivive le varie epoche della sua vita millenaria.
Date le scarse e negative recensioni su questo libro mi sento in dovere di difenderlo. Le mie 3 stelle hanno un valore molto alto in quanto raramente ne do 5 e 4 per me è il massimo. Questo libro è diverso, è particolare, è scritto in uno stile unico e che non sempre piace. Posso capire la difficoltà di proseguire nella lettura dopo aver letto un intero capitolo su cosa fare per essere un bravo autista personale ma non posso mettere in dubbio che si un libro scritto bene e ben strutturato. Merita una possibilità e necessita di una mente aperta a tutto e pronta ad una storia diversa.
Questa è forse la prima volta che mi trovo a scrivere una recensione critica, ma i gusti son gusti e io sono per l'onestà, non vorrei consigliarvi qualcosa che non mi ha conquistata (le mie recensioni sono sempre veritiere, rispecchiamo quello che penso e quello che ho provato leggendo il libro). Questa volta sono rimasta molto perplessa. Sarà forse stata colpa delle aspettative che mi ero creata, sarà che era rimasta del tutto stregata dalla copertina nella sua purezza e semplicità mi aveva conquistata...tuttavia sono rimasta molto confusa, se non delusa. La trama era molto promettente: una giovane ragazza riceve una perla che potrà garantirle l'immortalità se ingoiata e se si manterrà casta...lo sviluppo (forse complice uno stile traduttivo non troppo riuscito) si perde un po' e non mi ha soddisfatta. Certo ci sono anche alcuni aspetti che ho apprezzato: il romanzo ruota attorno a quattro personaggi principali che possiamo conoscere a fondo perché si alternano come narratori della storia, i capitoli infatti si intitolato con il nome del personaggio che narra gli eventi (aspetto che poteva risultare difficoltoso in un libro così lungo, ma che l'autrice ha gestito con bravura). Altro punto che ho apprezzato sono le descrizioni legate alla cucina, anche se a tratti leggermente prolisse, ma interessante scoprire le ricette e la storia degli ingredienti. Nonostante la criticità della mia recensione vi ribadisco che "il mondo è bello perché è vario", quindi questo è il mio punto di vista, rimetto questo libro in libreria con un po' di amarezza e un grande punto interrogativo.