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Per strada è la felicità

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Rosa è una brava ragazza di provincia che arriva a Roma a vent’anni con l’obiettivo di laurearsi e trovare un lavoro. Ma siamo alla vigilia del Sessantotto e il fermento della rivolta abita ovunque: nei viali dell’università, sugli striscioni delle piazze, ai cancelli delle fabbriche. Quando il movimento studentesco esplode tutto cambia, anche Rosa. In quei mesi incandescenti in cui si occupano le facoltà, si scatena la violenza di manganelli e lacrimogeni, si assapora la sferzante allegria della ribellione, Rosa si trasforma in una giovane donna, va a vivere in una comune, prende in mano la sua vita e ne paga pegno. Orientandosi fra amore e amicizie, tra i grandi classici del marxismo è un movimento che vuole cambiare il mondo, incontra un’altra Rosa, Rosa Luxemburg, e con lei intreccia un rapporto serrato con momenti di complicità e di rottura, di immedesimazione e di lontananza. Il vento del nuovo femminismo conduce la “brava ragazza” e le sue compagne in percorsi sconosciuti, rende la loro voce più netta, la lotta più chiara e autonoma. Rosa vive gli anni della ribellione all’ordine maschile e partecipa all’assalto al cielo delle giovani donne che colgono a piene mani l’occasione di diventare sé stesse, di cambiare la loro vita e quella di chi verrà dopo di loro.

244 pages, Paperback

Published May 6, 2021

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About the author

Ritanna Armeni

17 books24 followers
Journalist and author who worked as editorial director for Noi Donne magazine, then for Il Manifesto and in the editorial team of L'Unita and Rinascita. She was an anchor to a show on La7 television channel called "Otto e Mezzo," along with Giuliano Ferrara.

In 1998, she became spokeswoman for the former secretary of the Italian hard-line communist party and later president of the House of Deputies, Fausto Bertinotti.

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Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for Ilaria_ws.
973 reviews76 followers
June 19, 2021
"Perchè la felicità non è grande, ingombrante, misteriosa. Non arriva all'improvviso come un raggio di sole che ti avvolge e ti scalda. E' fatta di giornate laboriose, di senso di sè, di incontri, di affetti, di libertà."

Per strada è la felicità è il nuovo romanzo di Ritanna Armeni, giornalista e autrice di altri due precedenti romanzi. La storia è ambientata nella Roma di metà anni '60, ci avviciniamo al 68, l'anno delle prime rivolte, degli scioperi e del movimento studentesco. La protagonista del racconto è Rosa, ragazza di provincia che si trasferisce a Roma per laurearsi e trovare un buon lavoro. L'inizio del racconto coincide con il primo approccio di Rosa al movimento studentesco, che in quegli anni esplode. Per Rosa, che viene da una tranquilla cittadina di provincia e che nemmeno sa cosa significa ribellarsi, quel mondo è tutto una novità e una scoperta. E' sempre nello stesso periodo che Rosa fa la conoscenza di un'altra Rosa, Rosa Luxemburg. La filosofa, l'attivista, la ribelle, la rivoluzionaria, ma sopratutto la donna. Sarà nel rapporto con la sua omonima del passato che Rosa troverà il coraggio di prendere in mano la sua vita, di ribellarsi lei stessa alle convenzioni, di essere libera e pienamente sè stessa.

Ritanna Armeni ha saputo dare voce non solo alla sua Rosa, ma ad un'intera generazione di donne che si trovò a vivere un periodo particolare sia per l'Italia che per tutte le donne in generale. Dall'America iniziavano ad arrivare le prime correnti del femminismo, le donne americane si stavano ribellando e tutto questo mentre in Italia infuriavano le rivolte nelle università e gli scioperi nelle fabbriche. Con stile scorrevole, elegante e ricco, l'autrice ha creato una storia storicamente accurata e con dei personaggi che difficilmente dimenticherete.
Rosa in primis mi è piaciuta molto come protagonista; il percorso che fa partendo da ragazza ingenua di provincia per poi arrivare a maturare una nuova consapevolezza di sè e del suo ruolo è sicuramente una delle parti più interessanti del romanzo. Molto bello e interessante anche tutto il contesto storico che fa da sfondo alla vicenda e che a tratti si trasforma in protagonista. Roma poi è sempre un'ambientazione di cui è un piacere leggere e in particolare alcune descrizioni della città della Armeni mi hanno riportata esattamente lì.

Largo spazio viene dato alla rivolta studentesca e agli scioperi nelle fabbriche, questo sopratutto nella prima parte del racconto. Successivamente ci si concentra maggiormente su Rosa, sulle sue compagne, sulla Luxemburg e sul femminismo che muove i primi passi anche in Italia. Ho apprezzato molto il modo in cui si parla di femminismo, perchè non se ne parla in modo scontato. Gli anni di Rosa e delle sue compagne per le donne italiane non erano ancora gli anni delle rivendicazioni nè della lotta. Questa nuova consapevolezza arriva dall'America, e allora anche loro iniziano a farsi domande sul loro ruolo, su come vengono considerate nel movimento. Ed è allora che tutto inizia a cambiare, perchè realizzano che quello per cui stanno combattendo non ha a che fare con loro, non completamente. Loro stesse sono succubi dei loro compagni, vengono relegate a ruoli minori, utilizzate come semplice manodopera.
Invece loro vogliono essere libere, vogliono poter esprimere la loro opinione, vogliono poter dissentire. Ed è questa la parte più interessante del romanzo, una nuova consapevolezza di sè, più coraggio e più rispetto per sè stesse. Non possiamo però limitarci a definirlo un semplice romanzo femminista. Si, femminista lo è, perchè parla di donne e ci rappresenta molto bene. Ma i temi toccati sono molti, si parla anche di amore, di amicizia, molto spazio è dato allo sviluppo psicologico della protagonista e al suo rapporto con la figura di Rosa Luxemburg, che in questo romanzo viene raccontata in tutta la sua umanità. E' un romanzo bellissimo dal quale è difficile staccarsi, ricco sotto tutti i punti di vista e ancora necessario.
Profile Image for Meshua Arcieri.
586 reviews19 followers
June 27, 2021
4,5⭐️

Ho avuto l’opportunità di partecipare all’incontro online con l’autrice, organizzato dalla CE, e devo dire che è stato molto bello tornare un pochino alla normalità.

Non avevo mai letto nulla di questa autrice e con questo primo approccio mi sono innamorata del suo stile, della sua prosa asciutta e lineare che ci dà un sacco di dettagli su ciò che stiamo leggendo senza diventare mai noiosa.

Ho trovato il tema trattato super interessante: i protagonisti del romanzo sono ragazzi universitari che vivono la rivoluzione del ‘68. Avevo studiato questo argomento per un esame universitario, quindi ciò che ho letto non mi era nuovo. È stato bello leggere però di questi argomenti dalle parole della protagonista, vivere in prima persona con lei e gli altri ragazzi gli eventi vissuti. È stato un po’ come rivivere quel periodo in prima persona, come se fossi stata anche io una studentessa che ha vissuto la rivoluzione del ‘68. Sono stata molto felice anche della piega presa dal romanzo verso la fine: si arriva a parlare di Femminismo, che appunto in Italia nasce in quell’epoca.

Per quanto riguarda i personaggi ritengo che l’autrice abbia una grande capacità nella loro caratterizzazione: Rosa è la protagonista ed è quella che conosciamo di più e che è meglio caratterizzata sicuramente. Anche i personaggi secondari sono però ben delineati, infatti riusciamo a riconoscerli nel corso della storia grazie a delle caratteristiche che l’autrice ci dà. Rosa mi è piaciuta come personaggio anche se forse non sono riuscita ad entrarci in sintonia completamente. Probabilmente questo è dovuto alle nostre differenze generazionali e caratteriali: alcune sue scelte io non le avrei fatte ma comunque l’avrei sostenuta nel caso fosse stata una mia amica.

Questo è un romanzo che ci parla di rivoluzione, di donne forti, di amore verso gli altri e verso se stessi, di passione, di amicizia, di comunità.
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
May 5, 2021
Per strada è la felicità di Ritanna Armeni (Ponte alle grazie) è stata una lettura dinamica, piacevole ed era proprio la coccola di cui avevo bisogno.

Ho avuto anche la possibilità di partecipare all'incontro online organizzato dalla casa editrice. Ho scoperto Ritanna Armeni (la conoscevo già ma non come scrittrice) leggendo Mara una donna del Novecento. In quel caso l'incontro era stato in presenza a Milano.

Di Armeni mi piace la franchezza: le sue storie sono sempre molto trasparenti, narrate in maniera lineare e coinvolgente. Si parla sempre di donne, si parla sempre di storia.

Ne Per strada è la felicità la protagonista è Rosa, una ragazza che lascia il paese per andare a studiare alla Sapienza di Roma. Rosa in un certo senso mi ha ricordato Mara, entrambe lottano per la propria libertà ed entrambe sono determinate e convinte .

Ma non divaghiamo. Rosa all'apparenza è una studentessa come tante, almeno finché non scopre il fervore di chi quel mondo accademico,vecchio, polveroso e ingiusto, lo vuole cambiare.  E Rosa con un candore, un'ingenuità che fanno tenerezza, abbraccia il 1968 con l'entusiasmo tipico della giovinezza. Mi sembra di vederla questa ragazza che rassicura i genitori, inventa scuse per restare a Roma e poi con le amiche e gli amici stampa volantini, occupa la facoltà.

Rosa però non è l'unica protagonista del romanzo. La nostra studentessa tra un'assemblea e l'altra, si dedica anche alla conoscenza di Rosa Luxemburg. Per strada è la felicità è sostanzialmente il racconto del filo di queste due donne, così diverse e così simili.

Rosa sceglie di fare la tesi su una donna coraggiosa, fuori dagli schemi e senza paura. Ma lei non ci sta ad approfondire i rapporti con Lenin, per quanto ci sia ancora da dire, non è questo lo scopo della sua tesi. Rosa vuole conoscere, o meglio comprendere, la parte più nascosta di Rosa, quella privata.

Ed è così che Rosa si butta nell'impresa delle lettere di Luxemburg, scoprendo che quella donna così determinata, forte e senza paura potesse anche essere una compagna remissiva, accondiscendente e forse capace perfino di lasciare la lotta per amore.
RECENSIONE COMPLETA: https://www.lalettricecontrocorrente....
Profile Image for Scheggia.
323 reviews22 followers
May 6, 2021
4.5 per Per strada è la felicità di Ritanna Armeni
Recensione completa su Scheggia tra le pagine

Si poteva scappare, ci si poteva nascondere. La polizia li inseguì per le scale, entrò negli appartamenti, nelle piccole officine e picchiò senza distinzione. Operai, studenti, vecchi, giovani: presi e portati sulle autoblindo. Il rastrellamento casa per casa. La ferocia dei servi dei padroni.


Ritanna Armeni, grazie a una profonda conoscenza del periodo, ci porta all’interno del ’68, presentandoci Rosa, cresciuta nella provincia, che si ritrova nel bel mezzo delle manifestazioni, pronta a voler capire quali siano le richieste degli studenti e chi sia Marx, senza però mettere da parte la Rosa studentessa, consapevole di dover portare sempre bei voti a causa del costo dell’università.

Attraverso la storia di Rosa si riesce a percepire il clima di quegli anni, con la costante voglia di indipendenza e di riscatto, pronti ad abbracciare le battaglie in favore dei più deboli, nonostante si faccia presente la loro provenienza da famiglie borghesi.
È un libro che scorre e che fa provare tantissime sensazioni.
Leggendo le giornate di Rosa, mi sono un po’ emozionata e anche arrabbiata, un po’ per il suo rapporto con Camillo, un po’ per il suo essere, almeno all’inizio, troppo accondiscendente, come se il suo valore fosse davvero dato dalla quantità di volantini distribuiti, un po’ per i racconti di quanto avveniva in quel periodo tra polizia e manifestanti.
Mi è piaciuto com’è stato approfondito il suo stato psicologico in alcuni momenti e mi è piaciuto legger del cambiamento nei vari anni.
La lotta del ’68 è diversa da quella dell’anno dopo e da quella dell’anno dopo ancora.
Si passa dalle lotte studentesche, ai picchetti in fabbrica, fino alle prime lotte femministe, rivendicazioni sulla base delle manifestazioni che avvengono negli altri paesi.
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews115 followers
June 26, 2021
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/p...

Per strada è la felicità di Ritanna Armeni, romanzo in uscita oggi, 6 maggio, grazie a Ponte alle Grazie.

Voglio ringraziare la CE per aver organizzato l’incontro con l’autrice, è stato molto interessante sentir rispondere una giornalista alle domande di noi blogger e Ritanna Armeni è risultata una donna molto alla mano, simpatica e ironica. Qualcuno tra voi la ricorderà al timone di Otto e mezzo con Giuliano Ferrara dal 2004 al 2008. Pugliese, classe ’47, ha scritto molti libri, ma solo negli ultimi anni ha accantonato i saggi per i romanzi e la scelta è stata azzeccata visto che Per strada è la felicità è un libro bello, avvincente e molto interessante per chi, come me, quegli anni non ha potuto viverli in presa diretta.

In Rosa c’è molto di Ritanna, ma guai a chiamarla autobiografia, ci sono cose che ha conosciuto, il periodo raccontato è ancora vivo dentro lei, ma la sua vita non è stata così movimentata da ‘meritare’ di finire tra le pagine di un libro. Anche perché, come ci tiene a precisare, quando si pensa di parlare di sé potrebbe scattare l’autocensura, potrebbe sopraggiungere quel pudore che ti fa scrivere in maniera edulcorata e poco accattivante, se invece si lascia la fantasia libera di volare vengono fuori le pagine migliori da leggere. Così ha fatto quindi, è partita da se stessa, da ciò che voleva rappresentare di quegli anni di lotta spesso dimenticati dai libri di storia, ma far interagire con tutto questo una giovane ragazza che viene dalla provincia e rimane folgorata dall’ardore che emanano coloro che credono nella causa. Lei, una ragazza perbene con cappottino rosso, foulard bianco e coda di cavallo che lascia il buco in cui vive sola per andare a stare in una comune con gli altri ragazzi del movimento.

Lei, che non avrebbe mai pensato di poter vivere un amore libero, si lascia trascinare in una relazione che non ha nessun futuro, ma non vive tutto questo con l’ansia del domani, tutt’altro, si sente una donna del suo tempo in un rapporto privo di consuetudini e ritualità.

Lei, che insieme alle sue compagne, inizia ad alzare la testa e a notare le disparità che ci sono anche nel mondo della ribellione. Perché, anche i ragazzi che stanno loro a fianco, hanno il brutto vizio di metterle in secondo piano, certo le sfoggiano in prima fila alle manifestazioni, ma poi le relegano ai lavori di bassa manovalanza, non le spronano a far sentire la propria voce su un palco, al massimo si fanno scrivere da loro i discorsi da pronunciare. Perché donne e uomini devono essere uguali nella lotta per la rivoluzione e loro vogliono far sentire la propria voce.

Nonostante le occupazioni per Rosa il mondo accademico tradizionale conserva un certo fascino ed è proprio durante una lezione di uno dei docenti che appoggia il movimento studentesco che scopre una figura femminile da cui rimane affascinata: Rosa Luxemburg.

voleva scoprire di lei ciò che neppure i più esperti studiosi conoscevano, e che questo poteva avvenire solo se avesse ripercorso la sua vita fuori dagli schemi. Voleva leggere le sue opere, certo, ma anche capire come la grande Rosa aveva vissuto l’amore, l’amicizia, la sofferenza, la rabbia, la noia.

Approcciarsi a una grande rivoluzionaria per comprendere anche se stessa, che nel suo piccolo sta facendo la rivoluzione, ma che è preda di molti dubbi e incertezze. E proprio leggendo le sue lettere private si rende conto che anche lei ha vacillato, che anche lei ha amato in modo viscerale, che anche lei ha coltivato sogni che non si sono realizzati, che anche lei è stata fragile. Più che una rivoluzionaria del Novecento sembrava l’eroina di un romanzo ottocentesco. Con i sogni illusori, irrealizzabili di Emma Bovary o con la passione che non conosceva barriere di Anna Karenina.

Per Rosa è immediato fare un parallelismo tra se stessa e Rosa la rossa e vedere che anche nella scelta di chi avere affianco sono simili, i loro compagni hanno introversi, incapaci di esprimere i propri sentimenti e hanno due caratteri difficili. Uomini che spesso ti danno per scontata e non ti concedono nemmeno il la maternità delle idee, troppo concentrati su se stessi per notare che nelle loro compagne di rivoluzione sta nascendo un fiore impossibile da estirpare e che l’emancipazione è vicina, pulsa e non si potrà arrestare.

Per strada è la felicità è stato un viaggio dentro quegli anni e dentro me stessa, non posso dire di essermi rivista in Rosa perché quell’ardore non l’ho mai sperimentato. La mia è una generazione che ha avuto tutto pronto, non abbiamo dovuto lottare per niente e questo ci ha appiattiti. Leggere Per strada è la felicità mi ha fatto notare quanto poco in noi sia rimasto di chi ha vissuto appieno quegli anni e ha avuto il coraggio di mettersi in gioco per cambiare il mondo. Questo è un libro di donne che parla alle donne e lo fa in maniera diretta, mi sono sentita piccola e insignificante confronto a Rosa che, nonostante il suo restare una ragazza perbene, ha saputo far sentire la propria voce, ha avuto il coraggio di affrontare anche cose molto difficili e lo ha fatto da sola perché lei è forte, determinata, un’eroina da cui tutte noi possiamo trarre tanti insegnamenti. Sono davvero felice di aver letto questo libro e mi sento di consigliarlo a tutte le ragazze, ma anche alle donne, che di quegli anni hanno solo sentito qualche raro accenno, ne usciranno arricchite e con la voglia di far sentire la propria voce.
Profile Image for Liberi  Leggendo.
876 reviews24 followers
May 17, 2021
Rosa è la protagonista principale, si trasferisce a Roma per studiare e potersi laureare e piano piano si vede coinvolta in mezzo alle rivolte che, nel sessantotto cominciano a fermentare. Lei insieme ad altre ragazze e a molti ragazzi, si uniscono per aiutare la classe operaia, per i diritti di coloro che lavorano nello sfruttamento e senza protezione.

Sono mesi molti intensi, lo studio la tiene molto impegnata ma deve trovare anche il tempo da dedicare alla causa. Ad accompagnarla in questi giorni irruenti ci sarà Rosa Luxemburgo, la donna che ha scelto come argomento per la tesi, un personaggio che la affascina e piano piano scopre molte cose della sua persona. Perchè Rosa non è solo colei che è riuscita a dar voce nella politica come donna, ma è stata anche innamorata, delusa. Scopre che Rosa è una sognatrice, che è disposta a tutto per il suo Leo, che caccia via i malumori, per essere sempre positiva. 

"Mia cara, quando si ha la brutta abitudine di cercare in ogni bocciolo una gocciolina di veleno, si trova sempre un motivo per lamentarsi. Impara a fare l'esatto contrario e cerca il miele in ogni fiore, così avrai sempre una ragione per stare allegra."

Rosa, incontra Camillo, un ragazzo sposato, che la conquista e, nonostante sappia che è sbagliato, lei si lascia andare alla passione. Eppure vedendo il lato debole di Rosa Luxemburgo, quel lato che l'amore rende cedevole, a volte si chiede se anche lei sia succube di un sentimento che la rende cieca. 

Molte situazioni porteranno le ragazze a riflettere sul loro ruolo nella causa, riflettono su come vengono considerate dagli uomini, sui compiti che vengono loro affidati e capiscono che devono far sentire la loro voce. Si alza, quindi, il vento del femminismo, dove le donne pretendono di essere uguali agli uomini, di poter dire la loro opinione, di essere libere dalle catene che le vengono imposte.

L'autrice ci racconta, tramite Rosa, la condizione della donna, la lotta per i pari diritti. Ci racconta delle scelte difficili che deve fare, delle incomprensioni che deve affrontare. Rosa ci rappresenta, il suo dolore è il nostro, la sua lotta è la nostra. Uno spaccato di vita che ci porta in un'epoca dove le donne hanno cominciato a lottare, a chiedere i loro diritti, a non sottomettersi più agli uomini. Un romanzo che va letto perchè rappresenta tutte noi donne.
Profile Image for Gabriella P.
279 reviews11 followers
October 24, 2022
Un libro scorrevole che, attraverso una scrittura schietta, priva di fronzoli ma profonda, coinvolge il lettore trasmettendo molte emozioni e arriva dritto al punto accendendo un dibattito interiore e riflessioni profonde.
Ambientato tra il 1968 e il 1970, il romanzo racconta il periodo storico delle lotte studentesche, dei picchetti nelle fabbriche e delle prime lotte femministe.
La protagonista, Rosa, è una ragazza di provincia che si trasferisce a Roma per studiare. L'obiettivo è laurearsi presto e bene, per non pesare troppo sulla famiglia di origine modeste che, con molto sacrificio, le permette di studiare fuori sede.
Rosa affronterà questo periodo storico di ribellione insieme ai suoi compagni, compiendo un percorso di evoluzione ed autodeterminazione molto profondo e importante, anche attraverso lo studio della vita di Rosa Luxemburg (di cui scriverà nella sua tesi).
Leggendo le lettere che Luxemburg scrisse al suo amato ( Leo Jogioches, ndr) Rosa scoprirà il lato umano della rivoluzionaria, e abbracciandone la vita e i pensieri come fosse una sua amica, scoprirà molte cose in comune con la propria esperienza.

Nell'analizzare il rapporto tra donne e uomini all'interno dei movimenti, l'autrice non fa sconti a nessuno e, attraverso la protagonista, mostra come le dinamiche dei "compagni" maschi, non fossero così diverse da quelle della corrente politica avversaria. Le donne venivano usate di facciata, gli uomini facevano carriera. È da questa presa di coscienza, che le giovani donne italiane cominceranno a guardare con un interesse sempre maggiore ai movimenti femministi statunitensi, esportandone il percorso di autodeterminazione e di lotta.
Altro punto molto importante, e ad oggi tristemente attuale, è la riflessione sull'aborto. Qui non si indugia sul dolore che si pretende che la donna debba provare nel compiere la scelta di abortire, ma lo si racconta come una vera e propria liberazione, una scelta comunque consapevole cui non c'è bisogno di fornire alibi o giustificazioni. Un dato di fatto, senza pregiudizi, che va al di là della tristezza.
Riflessioni importanti anche sulla povertà, su un mondo accademico conservatore, polveroso, sul maschilismo generalizzato, sulla libertà e sul desiderio di felicità e sulla sorellanza tra donne.
Finale superbo.
Profile Image for Anna-Maria.
124 reviews18 followers
May 15, 2021
"Quando si ha la cattiva abitudine di cercare una gocciolina di veleno in ogni fiore schiuso, si trova, fino alla morte, qualche motivo per lamentarsi. Guarda quindi le cose da un angolo diverso e cerca il miele in ogni fiore: troverai sempre qualche motivo di sereno buonumore. (...)" Rosa Luxemburg. Una visione in cui mi riconosco.

Impossibile, per me, leggere l'uno senza l'altro. Non ho le lettere a Leo, ma sto facendo un po' e un po' con le lettere con Karl Liwbknecht 1915/1918. Da Rosa a Rosa.
"Rosa capì che l'altra Rosa aveva davvero ragione quando scriveva che 'dappertutto è la felicità' e che 'Se ne può trovare e raccogliere in ogni angolo della strada ' e che 'di continuo ci viene ricordato che la vita è bella ricca'. Lei l'aveva trovata proprio quella mattina. Per caso, quando non ci pensava. Gliela aveva regalata una donna nata cento anni prima e morta in carcere."

Siamo nel 1968/1969.
Rosa Miglietta, nata nel 1947, figlia di un operaio e di una commessa part time, studentessa di lettere fuorisede a Roma, conosce Rosa Luxemburg, cinciallegra, nata nel 1871 a Zamość, Polonia russa ultima di cinque figli di una famiglia borghese ed ebrea.
E così Rosa e Rosa vivono, amano, lottano per gli ideali e contro i pregiudizi dedicati alle donne militanti. "Troppo donna e non abbastanza donna di partito". Senza perdere tenerezza, fermezza, impegno e identità.

"Il grado dell'emancipazione femminile è la misura naturale dell'emancipazione universale" Rosa Luxemburg

Le difficoltà e le dinamiche per noi ragazze del 77 erano le stesse vissute dalle militanti del 68 che sull'onda del movimento delle donne statunitensi iniziarono a interrogarsi e mobilitarsi.
E così negli anni 70, in Italia, si è creata la vera scissione e il movimento femminista prende forma e per la prima volta assume dimensioni di massa. Anche grazie alle tante Rosa del '68 e alla Rosa di fine 1800.
Ma non è finita! Proprio ieri, maggio 2021, una eccellente giornalista ha declinato l'invito a partecipare a una trasmissione televisiva, progressista e decisamente maschile, per mancanza di presenza di donne. Ancora, purtroppo, siamo la maggioranza del cielo rappresentata come minoranza in terra.
Profile Image for Daniela Di Pierro.
93 reviews5 followers
May 19, 2021
Ritanna Armeni continua il suo racconto delle donne per le donne stavolta portandoci a vivere anni che hanno rappresentato un vero e proprio cambiamento per le nostre vita e i cui risultati riecheggiano tutt’oggi.

E per parlarcene ha usato la figura di Rosa: una ragazza che all’inizio si lascia trasportare dal vento del cambiamento in maniera quasi passiva. Partecipa perché tutti lo fanno. Partecipa per non sentirsi da meno. Partecipa per poter stare con Camillo. E sarà questo l’atteggiamento quasi per tutta la durata del romanzo.

Poi finalmente qualcosa la sblocca e ci troviamo finalmente la protagonista che questo romanzo e quegli anni meritano: una giovane donna consapevole di sé, dei suoi pregi e dei suoi difetti, così come dei suoi limiti. Ma soprattutto una donna che prende consapevolezza di quanto la figura femminile fosse ancora considerata inferiore, incapace di prendere iniziative, di farsi valere, di avere una voce propria.

Il tutto ci viene raccontato attraverso una scrittura scorrevole ed avvincente. La Armeni riesce ad amalgamare perfettamente la vita privata della protagonista con la realtà storica di un’epoca non facile che ha segnato grandi cambiamenti.

Per strada è la felicità di Ritanna Armeni è un romanzo completo che trascina il lettore indietro di cinquant’anni e che lascia percepire tutto l’ardore e la voglia di cambiamento di un’epoca che ha lasciato il suo segno indelebile nella storia.
Profile Image for melpomene.
30 reviews
July 25, 2021
Una corrispondenza silenziosa tra due donne alla ricerca della libertà, sullo sfondo di un'Italia attraversata dai moti studenteschi e operai. Ho apprezzato molto lo stile sincero e diretto di Ritanna Armeni, abilissima nel raccontare di donne e storia, intrecciando i due elementi in modo delicato e mai banale.
Profile Image for Pollapollina Books.
736 reviews68 followers
April 28, 2022
Un gruppo di universitari romani, il ‘68, le lotte studentesche e operaie. Un romanzo che attraversa un capitolo della storia italiana, molto politico, con una sferzata di femminismo sul finale. Una narrazione che non entra mai troppo nella profondità dei personaggi, ma che delinea comunque tematiche interessanti.
Profile Image for Rhei.
60 reviews
January 7, 2022
Honestly this one was so boring. I like how the author writes but maybe because this protagonist wasn't as strong and the circumstances of the story weren't as interesting as some of her other works, this book just fell flat to me. Yawn.
Profile Image for Voltarpagine.
9 reviews1 follower
May 24, 2021
Un libro meraviglio, pieno di tutto ciò che è alla base del femminismo. Necessario.
11 reviews
August 20, 2024
Giovani donne che dalle lotte studenti-operai scoprono piano piano il femminismo e sé stesse... lento l'inizio, a mio avviso speciali le ultime pagine.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Elodie.
123 reviews3 followers
October 3, 2021
Un romanzo un po' scialbo
Ho iniziato questa lettura con alte aspettative; pensavo che ci avrei trovato una narrazione intensa e, nello stesso tempo, un approfondimento di carattere storico, come nel precedente romanzo Di questo amore non si deve sapere. Invece ho trovato una narrazione molto piana, a tratti elementare, e poco coinvolgente.
Il romanzo si propone di esplorare il '68 dal punto di vista di una ragazza di provincia che viene nella grande città per gli studi universitari, con una particolare attenzione quindi alle istanze femminili all'interno del movimento studentesco. Tuttavia, leggendo, non ho trovato nessun elemento nuovo.
Nonostante l'autrice abbia vissuto in prima persona il periodo di cui parla, non mi sembra che sia riuscita a ricreare quell'atmosfera appassionata e a trasmetterla al lettore che si trova piuttosto davanti ad un testo che condensa un po' artificiosamente i grandi temi e ma anche i luoghi comuni sul '68.
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