Africana è uno strumento per capire quanto l'Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale. Uno strumento di difesa contro gli stereotipi e contro tutte quelle visioni che ancora vogliono descrivere questo enorme continente, così vario al suo interno, come una lunga distesa di capanne. Africana aprirà le porte al lettore, sia a quelli che già sono appassionati delle letterature del continente sia a quelli completamente a digiuno, delle tante Afriche dentro l'Africa. Un continente moderno, giovane e creativo come pochi. Un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena e si smarca da sguardi stereotipati e da etichette consegnate dall'esterno, per raccontarsi qui in prima persona. Troviamo autori di grande fama internazionale come Adichie, Wainaina, Bulawayo, ma anche una nuova ondata di scrittori emergenti. Voci diverse tra loro che, attraverso storie quotidiane, metropolitane, ironiche, impegnate, sperimentatrici e futuriste, ci riportano la pluralità dell'Africa. Con una freschezza letteraria che riempie di meraviglia.
Igiaba Scego is an Italian writer, journalist, and activist of Somali origin. She graduated with her BA in Foreign Literature at the First University of Rome (La Sapienza) as well as in pedagogy at the Third University of Rome. Presently, she is writing and researching cultural dialogue and migration.
She writes for various magazines that deal with migrant literature, in particular Carta, El-Ghibli and Migra. Her work, not devoid of autobiographical references, are characterized by the delicate balance between her two cultural realities, the Italian and Somalian.
In 2003, she won the Eks & Tra prize for migrant writers with her story "Salsicce", and published her debut novel, La nomade che amava Alfred Hitchcock. In 2006 she attended the Literature festival in Mantua.
Scego collaborates with newspapers such as La Repubblica and Il manifesto and also writes for the magazine Nigrizia with a column of news and reflection, "The colors of Eve". In 2007 along with Ingy Mubiayi, she edited the short story collection 'Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano.' It follows the story of seven boys and girls of African origin, who were born in Rome of foreign parents or came to Italy when young: the story of their schooling, their relationship with family and with peers, religion, racism in Italy, and their dreams.
Bellissimo libro di cui abbiamo un disperato bisogno in italia. Una raccolta di racconti e pensieri di 19 diversi autori e autrici africanə. Alcuni racconti sono leggeri, altri sono più dolorosi, altri ancora sono di carattere più politico. Consiglio moltissimo
Africana non è soltanto una raccolta necessaria e fondamentale per approcciarsi alla varietà e ricchezza culturale, sociale e letteraria del continente, ma è anche una lettura piacevolissima e un omaggio alle correnti letterarie che attraversano l'Africa e le scrittrici e gli scrittori che stanno esplorando sia la diaspora, sia le proprie radici, sia vari aspetti politici e sociali con voci non paternalistiche ed eurocentriche, ma con prospettive nuove e desiderio di raccontare la complessità di un continente "dall'interno".
Scego e Piaggio restituiscono tante voci ad un continente che è sempre stato prima di tutto in "concetto" un'idea vaga e monolotica perpetrata da narrazioni paternalistiche e coloniali, e rivendicano una visione polifonica e in prima persona, degli uomini e le donne che vivono l'Africa e ne scrivono con occhi nuovi e immaginari quotidiani.
Simili antologie sono sempre stimolanti, non offrono risposte né esauriscono un tema, ma aprono prospettive inattese, problematizzano. Forse avrei preferito una raccolta di soli racconti, ma l’ultima prosa (Male di nazione) è molto interessante. Grazie alle curatrici: Africana è un libro che mancava.
Una raccolta di racconti eterogenea che come sempre per questa tipologia di raccolte ha il merito di permettere il lettore di avvicinarsi in poco tempo, di assaggiare letterature che di norma non cercheremmo e per le quali la forma del racconto, da leggere in pochi minuti, magari due o tre ogni volta che finiamo un romanzo e aspettiamo di iniziarne uno nuovo, è molto efficace. Questo ci permette di conoscere più autori e più paesi rispetto alla lettura solo di romanzi, che naturalmente richiede maggiore tempo e pazienza. E ci dà un’idea del mondo che saggi e racconti di viaggio per mille motivi non ci possono offrire Questo modo di avvicinarsi ci permette poi magari in un secondo tempo di scegliere gli autori che abbiamo preferito e cercare altre opere che hanno scritto. Mi sono rimasti impressi in particolare il racconto del senegalese Sarr e quello della keniana Owuor.
Qualche racconto più bello di altri, come ci si può aspettare, ma ciò che mi è piaciuto è la completa diversità di stile, genere e temi che contraddistingue la raccolta (e in diversi non legati ai temi soliti che ci si aspetta da storie sull'Africa). Considerando che lo scopo era proprio di mostrare la diversità del continente attraverso i propri scritti, direi operazione perfettamente riuscita!
Una bella raccolta di racconti che porta in uno spazio diverso, non convenzionale, lontano dagli stereotipi. Un piacevole viaggio in un continente enorme e a noi ancora sconosciuto.
Bellissima antologia, un ottimo punto di partenza per scoprire autori e autrici africani. Purtroppo la maggioranza non sono tradotti in italiano, un peccato! Ma un libro consigliato per scoprire voci diverse