Secondo i pedagogisti Joan Middendorf e Alan Kalish dell’Università dell’Indiana, in una lezione frontale l’attenzione di chi ascolta resta costante per 15 minuti, diminuisce dell’80% dopo 30 minuti, poi si esaurisce. Per coinvolgere la classe, Middendorf e Kalish hanno proposto la lezione segmentata (chunked lesson), una lezione strutturata in 5 segmenti di 10-15 minuti:
- Preconoscenze, per partire da quello che si sa - Lezione, per spiegare l’argomento - Attività, per fare esercizi collaborativi - Restituzione, per chiarire i dubbi - Conclusione, per fare il punto su quello che si è imparato.
Chi insegna propone attività diverse per ogni fase della lezione, per sollecitare la partecipazione: divide la classe in gruppi per creare una mappa concettuale, incoraggia un dibattito e mostra video o grafici.
La lezione segmentata può essere svolta in classe o a distanza, e integrata con il digitale, con video ed esercizi interattivi.
CON 20 ESEMPI DI LEZIONI SEGMENTATE DI 15 MATERIE PER LA SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
DANY MAKNOUZ È docente di matematica e informatica, formatrice in didattica digitale e per competenze. Per Zanichelli, è responsabile didattica dei corsi di Formazione online e cura il blog Idee didattiche digitali per Aula di scienze, Aula di lettere e Aula di lingue.
Ha curato la versione italiana di Come impariamo (Zanichelli 2017). La lezione segmentata è il suo primo libro, nel quale trasferisce la sua passione e le idee didattiche sperimentate a scuola e nei corsi di formazione.
“La pietra miliare negli studi del chunking per i processi di insegnamento è stata posta da Joan Middendorf e Alan Kalish, due studiosi di didattica che nel 1996 pubblicarono un resoconto dettagliato sui flussi e riflussi di concentrazione degli studenti universitari durante una lezione tipica. […] ‘La ricerca sostiene che il cervello non registra informazioni come un registratore di videocassette. Al contrario, gestisce le informazioni riducendole in blocchi significativi, chunk, che chiamiamo categorie. L’apprendimento consiste nell'adattare queste inforazioni ridotte in categorie già esistenti (nella nostra mente) o, a volte, nel formarne di nuove.’”