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A Private Affair

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Posthumously published in Italy in 1963, and now translated into English for the very first time, Beppe Fenoglio's World War II novel A Private Affair is regarded as one of the greatest works of 20th-century Italian literature. After the fateful day of September 8, 1943—when Italy surrendered to the Allies and was occupied by the Wehrmacht—Milton, a university student, joins the anti-German partisan militia in the mountainous areas of the Piedmont. It is a hard life of watches, patrols, ambushes, and close escapes, but Milton seems to live in a kind of daze, heedless of the danger of being captured by Fascist bands, and immersed in his own world of thoughts and memories. History and life are fused together through a masterful use of flashback, while Milton’s romantic, obsessive, and desperate quest for love and truth carries a wealth of connotations that still reverberate to this day. Beppe Fenoglio (1922–1963) is best known for his autobiographical work, Johnny the Partisan.

200 pages, Paperback

First published January 1, 1963

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About the author

Beppe Fenoglio

57 books145 followers
Beppe Fenoglio (born Giuseppe Fenoglio) was an Italian writer. His work was published in a critical edition after his death, but controversy remains about his book Johnny the Partisan, often considered his best work, which was published posthumously and incomplete in 1968.
The works of Fenoglio have two main themes: the rural world of the Langhe and the partisan war; equally, the writer has two styles: the chronicle and the epos. His first work was in the neorealist style: La paga del sabato (this was published posthumously too in 1969).
The novel was turned down by Elio Vittorini who advised Fenoglio to carve out stories and then incorporate them into the The twenty-three days of the city of Alba (1952). These stories were a chronicle of the Italian Partisans or of rural life. One of such works was La malora (1954), a long story in the style of Giovanni Verga.

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230 (1%)
Displaying 1 - 30 of 695 reviews
Profile Image for Laura Gotti.
587 reviews611 followers
April 25, 2025
I miei vent'anni e Andrea che chissà dov'è finito. Ero giovanissima quando lessi Fenoglio la prima volta e lo lessi grazie a lui, ben più grande, laureato in Lettere e innamorato di Fenoglio, di Pavese e di qualcun altro che non ricordo. Ricordo, invece, che amai tantissimo questo libro, questo amore disperato di Milton per Fulvia, Milton che faceva la guerra ma che pensava solo a Fulvia. E allora avevo ragione io e i miei vent'anni, l'amore era tutto, tutto e tu perchè cazzo non mi richiamavi che avevo pure letto Fenoglio?
Mamma mia come si cambia. Non si dovrebbe rileggere i libri dopo vent'anni, o forse sì, perché è giusto e doveroso guardare il mondo con occhi nuovi.
Il romanzo rimane un capolavoro e l'amore mica sempre è tutto, e, forse, pure avere vent'anni è sopravvalutato. Di certo non è sopravvalutata la scrittura di Fenoglio che è precisa come una lama. E, certo, le lame fanno male, a volte.

Perfetto da leggere con sto freddo, con la bora che soffia e mi rende inquieta, perfetto per pensare ai partigiani, e a quei ragazzi di vent'anni che hanno fatto la guerra. Non i blog, la guerra.
Rosso, delle Langhe. Forte, corposo e camino accesso, che faceva freddo a dormire bagnati nei boschi.
Profile Image for Rosenkavalier.
250 reviews113 followers
April 29, 2011
In genere non credo ai libri che cambiano la vita. Espressione troppo retorica, e poi che razza di vita deve avere una persona per farsela cambiare da un libro?
"Una questione privata" è un libro che, letto al momento giusto, diciamo intorno ai vent'anni, rischia di cambiartela almeno un po'.
Perchè racconta di un ragazzo più o meno di quell'età, Milton, un ragazzo normale in condizioni eccezionali, la guerra partigiana, di un amore non ancora dichiarato e forse già tradito, dal suo migliore amico per giunta.
Comincia allora una rincorsa su e giù per le Langhe.
Una rincorsa per sapere la verità, rischiando tutto per una faccenda minima, in giorni come quelli del 1944.
Una questione privata, appunto. Roba da ragazzini, da adolescenti che si rubano una fidanzatina, mentre la guerra ha già rubato loro la giovinezza, già vecchi a vent'anni e con più da morire che da vivere.
Non so se sia la metafora di una ricerca che tutta quella generazione, a cui Fenoglio apparteneva, stava compiendo.
So che Fenoglio scrive la sua storia con esattezza, con rispetto per le parole, che conta una per una, senza sprecarne.
Affida tutto il lirismo ai pensieri del protagonista, un altro Johnny con la passione della letteratura e della musica.
Sembra quasi l'unica via per l'autore, l'unico modo per dimostrare al se stesso che era stato anni prima un Milton, per ricordare che il bello esiste anche mentre si affonda nel fango e ti sparano addosso.
Un personaggio così, una storia così potrebbero suonare falsi, velleitari, eccessivi e malamente inseriti in un contesto storico la cui descrizione lascia poco scampo e dove la guerra di montagna contro i fascisti ritorna al lettore cruda com'era.
A chi mai dovrebbe importare, con tutto quello che c'era da dire, da raccontare di quei giorni?
E invece, per un motivo che non saprei spiegare, un diverso Milton non me lo potrei immaginare più vero.
Sarebbe solo un'altra storia di guerra ambientata ai tempi della Resistenza.
Questa storia, invece, è una questione privata.
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,431 followers
May 22, 2022
IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE



Sin dall’incipit questa rilettura a distanza di oltre trent’anni si è annunciata con: ti piacerò più della prima volta. E infatti, sin dall’inizio ho capito che avrei inserito questa questione privata tra i miei libri amatissimi, molto contento di poter aggiungere un altro italiano fra quelli che considero capolavoro.
La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba. Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.
Eppure il mio cuore ha cominciato a battere forte, più del solito, per la forza di quell’amore che si annuncia dal principio di questo che è generalmente considerato un romanzo sulla guerra partigiana.


Rupert Graves è Milton nel tv movie del 1993 diretto da Alberto Negrin.

E lo è, al cento per cento: Milton è un partigiano, un azzurro, un badogliano, da non confondersi coi rossi delle Brigate Garibaldi, con i quali peraltro Milton va d’accordo perché lui è serio e coscienzioso, coraggioso e determinato, ma non imprudente, si mantiene freddo e lucido quando tutti perdevano la testa, e va d’accordo con tutti quelli che preferirono mettere in gioco la propria vita contro i neri fascisti e i loro alleati nazisti.


È Luca Marinelli che interpreta Milton nel film del 2017 dei fratelli Taviani.

La trama di questo romanzo postumo (1963) è semplice e lineare come il percorso di una freccia: i fascisti catturano Giorgio, l’amico del cuore di Milton – Milton si mette in caccia di un militare fascista da catturare per poterlo scambiare con Giorgio – è una corsa contro il tempo perché i neri possono fucilare il partigiano da un momento all’altro – una corsa contro il tempo che Fenoglio sembra raccontare momento per momento, attento al paesaggio, la vegetazione, il fango, il cielo, la pioggia, il freddo, le case, le strade, e la nebbia. La nebbia! Quanta nebbia: spessa, da tagliare col coltello (o con la baionetta). È proprio a causa della nebbia che Giorgio finisce nelle mani dei fascisti: semplicemente non li vede arrivare.



L’intreccio si allarga con la back story, con i flashback: le estati che precedono l’armistizio nella villa di Fulvia, sedicenne sfollata dalla città (Torino) per evitare i bombardamenti. Fulvia è bella, per Milton bellissima. Lui ha vent’anni. La conquista con poesie e parole, spesso tradotte dall’inglese appositamente per lei. È possibile che l’amico Giorgio si sia insinuato tra quei due giovani amanti, è possibile che lui e Fulvia…? Milton deve sapere.

La guerra partigiana, senza retorica, con la sua routine, la sua sofferenza e i suoi orrori, narrata da chi l’ha conosciuta bene, e combattuta. E, innestata su questo momento storico, la questione privata: una storia d’amore di quelle che struggono. Di quelle che lo sapevano il cane di guardia, i muri della villa, le foglie dei ciliegi che Milton era innamorato di Fulvia.



Il finale apertissimo, per me meraviglioso, immagino abbia generato interpretazioni diverse. Che poi, mi pare non possano essere più di due: o in un modo o nell’altro.
E poi, la sensazione è che dopo essere sciacquata in Arno, la lingua italiana sia stata immersa in acque più nordiche, magari proprio in quelle del Tànaro che ‘lambisce’ Alba, la città natale di Beppe Fenoglio. E perché no, anche in quelle del Tamigi, data la sua grande dimestichezza con l’inglese. La sensazione è che Fenoglio, non so dire come e perché, abbia fatto fare un passo avanti alla nostra lingua.

Profile Image for Baba Yaga Reads.
122 reviews2,928 followers
April 17, 2020
Esaminando le carte di Beppe Fenoglio, un gruppo di studiosi ha recentemente portato alla luce la versione originale del suo più celebre romanzo.
Questo manoscritto alternativo, erroneamente scambiato con quello dato alle stampe nel’63 e poi diffuso tra il pubblico fino ad oggi, è esattamente uguale a quello che conosciamo se non per il finale: nelle intenzioni dell’autore, infatti, Una Questione Privata avrebbe dovuto concludersi con un capitolo aggiuntivo in cui Milton si rialza da terra, torna dai suoi compagni, si fa una doccia, rientra a casa dei genitori, invia a Fulvia una lettera con scritto “vaffanculo” in dodici lingue, si fidanza con me e vive felice e contento per il resto dei suoi giorni.
Ora che la versione completa dell’opera è finalmente disponibile, mi auguro che questo finale venga incluso al più presto in tutte le edizioni attualmente in commercio.
Profile Image for Cosimo.
443 reviews
May 12, 2018
Di dentro e di fuori

Italo Calvino amò tantissimo questo libro e ne scrisse in uno dei suoi testi più personali, la prefazione al Sentiero dei nidi di ragno del 1964, in cui scrisse tra l'altro:

“È al libro di Fenoglio che volevo fare la prefazione: non al mio”.

Lo considerava il romanzo della sua generazione, della Resistenza, scritto dal più appartato e schivo di loro:

« Una questione privata è costruito con la geometrica tensione d'un romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come l'Orlando furioso, e nello stesso tempo c'è la Resistenza proprio com'era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta, serbata per tanti anni limpidamente dalla memoria fedele, e con tutti i valori morali, tanto più forti quanto più impliciti, e la commozione e la furia".

E ancora:

«E' un libro assurdo, misterioso, in cui ciò che si insegue, si insegue per inseguire altro, e quest'altro per inseguire altro ancora e non si arriva al vero perché».
Profile Image for Helga.
1,386 reviews481 followers
May 6, 2025
Love or war?

We’re not in control of the war, the war’s in control of us.

Set in Italy in 1943, the story is about Milton, a young partisan in the Italian resistance movement and his undeclared and unrequited love towards Fulvia, a girl he knew before the war.
After being informed that in his absence Fulvia had been spending time with his close friend and fellow partisan, Giorgio, he sets out to find him and uncover the truth.

The fact is, nothing else matters to me anymore. All of a sudden, nothing matters. War, freedom, my comrades, the enemy. There’s only one truth now.

But he is too late. Giorgio has been captured by the Fascists.
Haunted by past memories, jealous of his friend and obsessed with knowing the truth, Milton is determined to rescue his friend in any way possible.
Would he be able to save his friend?
Or is it already too late… for both of them?

Profile Image for Gattalucy.
380 reviews160 followers
July 3, 2019
Ogni tanto mi capita di rileggere un Fenoglio. Quando voglio ricordare da dove veniamo. O perchè siamo così ancora ora: azzurri contro rossi, gialli contro verdi, Coppi contro Bartali. Eterni capponi che si beccano anche quando c'è da fare corpo comune.
La sua onestà nel raccontare, quella capacità di farti sentire lì, l'amore per la verità, anche quando non c'è di che vantarsi. E il coraggio di vedere l'umanità e la miseria anche dentro gli eroi. E di saperle raccontare.
Con lui non c'è verso che sottolinei qualcosa. E' tutto così a posto, così giusto, che bisognerebbe annotare ogni rigo.
E in questo libro l'amore sopra la lotta, nonostante la lotta, perchè a vent'anni il sogno è ancora tutto intero, malgrado a vent'anni si sia stupidi davvero, anche quando si rischia la pelle, invece che un brutto voto.
Libro bellissimo.
Grandissimo Fenoglio.
Profile Image for Carlo Mascellani.
Author 15 books291 followers
March 14, 2022
La guerra partigiana narrata senza retorica, nel bene come nel male. Nessuna astrazione nella narrazione asciutta di Fenoglio: solo persone in carne, ossa ed emozioni, con i loro dubbi, il loro eroismo spesso incerto, la coscienza di aver aderito al movimento per semplice dovere, più che per scelta possibile, le piccole scaramucce, gli egoismi mai sopiti, i ricordi di un passato felice che ancora brucia e rende ancor più amare le giornate. È una guerra fatta di sconfitti da ambo le parti, da persone che inseguono sogni o desideri che non realizzeranno. È il trionfo della speranza e, nel contempo, anche il suo lento suicidio.
Profile Image for Ben Sharafski.
Author 2 books148 followers
December 15, 2023
(Available in English as A Private Matter and in another translation as A Private Affair).

The protagonist is a young partisan taking part in Italy's bitter civil war, with its summary executions and merciless reprisals. Amid the blood, gore and mud in Piedmont's hill country, he finds himself tormented, indeed obsessed, by the memory of a lost love.

Set in the same ambience as Cesare Pavese's The Moon and the Bonfire and Italo Calvino's Path to the Spider's Nest, this slim volume was hailed by Calvino as the best novel to have come out of the partisan struggle. It starts off as a slow burner, but then the story gets ratcheted up remorselessly until it reaches its inevitable end.
Profile Image for Luciano.
26 reviews18 followers
September 3, 2024
Questo libro parla della guerra partigiana nelle Langhe e non avrebbe potuto essere diversamente essendo un libro di Beppe Fenoglio, ma non ne è il fulcro.
Certamente la guerra partigiana c'è e costituisce l'ambientazione e lo sfondo sul quale si svolge tutta la vicenda, ma non è centrale nella narrazione.
Rappresenta solo la cornice all'interno della quale si inserisce la vera storia, la narrazione più intima, la "questione privata".

Il giovane partigiano badogliano Milton durante un'azione di routine si ritrova davanti alla villa della ragazza che frequentava prima della guerra e di cui si era innamorato.
Ora la ragazza non c'è, è ritornata nella sua casa di Torino, ma nella villa c'è ancora l'anziana custode che, tra un ricordo e l'altro, insinua in Milton il dubbio che la cara Fulvia (questo il nome della ragazza) avesse segretamente stretto una relazione amorosa con Giorgio, l'amico di Milton, ora partigiano anche lui.
Eccolo il nocciolo della vicenda, ecco la "questione privata", che influisce così tanto sul giovane Milton da condizionarne le scelte e fargli rischiare la vita oltre ogni limite sulle colline intorno ad Alba.
Sarà infatti proprio la caparbia ricerca di questa risposta, il bisogno di sapere se quell'amore tra Fulvia e Giorgio è stato qualcosa di reale oppure no a guidare Milton per tutto il libro. E anche la guerra partigiana assume così un ruolo secondario rispetto a questa sua necessità e diviene essa stessa, come conseguenza, una questione privata per Milton.

Non descriverò i dettagli della vicenda per evitare gli spoiler, ma colpisce profondamente che una questione tanto privata come il dubbio di un amore non corrisposto possa influenzare le azioni e le decisioni di una persona, anche in uno scenario così drammatico come la guerra, al punto da farla passare in secondo piano.
Ritmo e pathos crescono progressivamente e coinvolgono empaticamente il lettore, fino al raggiungimento del climax con uno dei finali più aperti mai letti.
Imperdibile capolavoro della narrativa sulla guerra partigiana e non.
Profile Image for Adam  McPhee.
1,526 reviews340 followers
May 16, 2023
This was magnificent!

Ostensibly this is about Italian partisans in WW2, but really it's an epic. It's concerned with all the things an epic is concerned with: whether to obey the temple sanctuary or violate it, whether the right of guest-friendship is observed or denied, whether to kill the defeated enemy or take him hostage to collect a ransom. Really it's about the way war modulates our behaviour to the enemy, whether we acknowledge their innate humanity or deny it. There's even a divine mist that separates our heroes to kick off the story, and you can tie the plot to the tradition of the night raid.

I picked up this book because I saw a blurb from Italo Calvino comparing it to Ariosto, and I think he's right. The love story that kicks off Milton's journey is, I think, a riff on the love story in Orlando's war against the Lombards in the Alps in the third of Ariosto's five cantos. Maybe that's a stretch. Because here, the story is that Milton loves the distant Fulvia, but discovers from her housekeeper that Fulvia may have loved his best friend Giorgio. Milton wants to confront Giorgio, but Giorgio is taken prisoner by the fascists. So Milton sets off to find a fascist prisoner to exchange for Giorgio. First he asks his friends in the red militias, but they shoot their prisoners quick, so he has to capture one on his own. That's not what happens in Ariosto, but I kept thinking about it anyway. Maybe because they're both operating in such hilly terrain; Ariosto in the alps and Fenoglio in the Langhe. I don't know.

The one complaint I have about this novel is that it was sometimes hard to picture the setting. There's all these hills and ravines and what not, and you always have a sense of what's happening in the moment, but then the next sentence makes you second guess your previous mental imagery. I don't know. Maybe I've grown too accustomed to the flat lands of the Canadian prairies.
Profile Image for Dagio_maya .
1,107 reviews350 followers
August 12, 2017
"Oh, questa era un’altra verità da non poter stare senza sapere."


La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba.
Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.


Ecco Milton, partigiano badogliano: bloccato, lo sguardo fisso sulla villa.
Una guerra mondiale.
Una guerra civile ed il privato che irrompe; i ricordi reclamano spazio.
Una breve visita alla villa dall'amata Fulvia per annusare ciò che è stato , per sperare in ciò che sarà. Ma un sospetto viene insinuato e alla guerra tra uomini si affianca la guerra interiore che necessita della verità per essere placata.
Un viaggio adrenalico nelle aspre Langhe. Ma i nemici non sono solo i fascisti: ad essi si aggiungono i paesaggi impervi e gli intralci della natura,
Una nebbia iniqua che nasconde gli ostacoli e che sarà motivo della cattura di Giorgio Clerici. L'amico bello, l'antagonista che possiede la verità che Milton vuole a tutti i costi conoscere.
Fango, pioggia e tant'altro cercheranno di fermarlo fino ad un enigmatico finale.

Non un romanzo d'amore con sfondo storico. La Storia è in primo piano: attrice che devìa il percorso delle vite del singolo. Tra i tumulti della Storia, tuttavia, l'uomo non riesce e non può rinnegare se stesso.
Una questione privata corre parallela al corso degli eventi .

Profile Image for Ubik 2.0.
1,073 reviews294 followers
December 12, 2017
All’altezza delle migliori aspettative, “Una questione privata” si rivela a distanza di decenni una lettura eccellente, superiore per me al più famoso “Il partigiano Johnny”, se non altro per l’assenza quasi totale degli stridenti “anglicismi” che appesantivano soprattutto la prima parte di quest’ultimo.

Rispetto a “Il partigiano Johnny” (che presenta uno sviluppo più indirizzato alla portata storica e politica degli eventi, inscrivendosi a fondo nella parabola della Resistenza, dallo spontaneismo al consolidamento, nell’arco di un lungo anno), “Una questione privata“ fin dal titolo manifesta una dimensione più intima, racchiusa nello spazio di quattro soli giorni e innescata da una pulsione interiore del protagonista che a tratti appare talmente potente da travalicare perfino gli ideali stessi della lotta di resistenza.

Anche qui si resta affascinati dalla potente presenza della natura delle Langhe, un paesaggio autunnale dipinto a tinte espressionistiche che trasmette una palpabile sensazione fisica di pioggia, di autunno, di nebbia, soprattutto di fango che domina e ostacola i continui spostamenti dell’inquieto protagonista, descritti in tutta la fatica, lo sporco, il sudore, l’umidità che pervadono gli uomini e l’ambiente circostante.

Durante tutto il racconto, dal folgorante incipit allo svolgimento asciutto e privo di retorica fino all’indimenticabile finale sospeso, si percepisce il fiato della morte e l’incombere del destino, un destino propenso a scherzi crudeli di cui tutti sono vittime, da Milton al sergente fascista Rozzoni, alla staffetta Riccio, a tutti i senza nome appena menzionati nei racconti dei partigiani nascosti e intabarrati o delle vecchie fantasmatiche presenze in ogni casolare, agli infiniti altri di cui nulla si sa ma la cui presenza si percepisce al di là di questo pezzetto di mondo fradicio e spietato.
Profile Image for sigurd.
207 reviews33 followers
November 5, 2017
Quanto sia meraviglioso Una questione privata non devo dirvelo io.
C'è già Pedullà che, nella precisa introduzione alla edizione tascabile Einaudi, la mena per una quarantina di pagine e vi descrive, faccio un riassuntino, gli sforzi del povero Fenoglio alla ricerca di un romanzo che abbia il massimo del 'romanzesco', che non finisca per essere solo memorialistica o rievocazione storica o autobiografia. Il Fenoglio in sostanza nn volle una storia sullo sfondo della guerra civile italiana, ma una storia che vivesse e crepasse al suo interno, nel 'fitto' di detta guerra. Comincia a ordire la trama, sono passati ormai una quindicina d' anni da quel '44, e il romanzo atteso che dia la Resistenza per intero non c'è o forse tace, ha preso vie parallele, si è riversato in altri canali e staziona in pozze di fantasia bizzarra e in languori afasici. Nelle notti piemontesi probabilmente Fenoglio scruta a fondo i suoi temi rognosi, le sue ossessioni, le sue isole mentali.
Pensa: "gli amori infelici sono spesso materia di canto"; e nelle guerre ci stanno a pennello perchè la conquista silenziosa di un amore è paragonabile al silenzio della luna che accompagna e illumina le falangi argive verso i lidi di Troia.
Tacitae per amica silentia lunae...
Dice: "devozione alla collettività, ma fedeltà all'uomo". Immagina Milton, un ragazzo, poco più che ventenne, un esempio di temperamento e squisitezza romantica. Gli mette addosso una divisa, gli fa sentire come pesa una Beretta, lo collauda al contatto con la realtà atroce di una guerra, contro cui spesso si frana come il fango negli smottamenti. Gli lascia il tempo per smettere di fare una guerra e lo incita a intraprenderne un'altra.
Morbosamente, tenacemente legato alla cosa che gli dà vita, che lo fa esistere e gli dà sostanza, in una nota preliminare al manoscritto Fenoglio dice che la vita ci dà in sorte una sola cosa: una donna, un campo, un qualcosa che diventa tutto noi stessi. E noi la carichiamo di un possesso tanto più forte quanto piu sono le cose che ci sono negate. Chi tocca e porta via la cosa che è noi, ci uccide, ma non tanto in fretta che non si uccida anche lui. Nell'amore, e soprattutto in quella concezione dell'amore assolutistico, quale era la concezione di Fenoglio, quale barbara gelosia potrebbe smuovere un uomo a inzaccherarsi nel fango, mentre pallottole volano sopra la sua testa?, in codesto amore, che non monda le sue ferite nelle grandi acque e non le cura con erbe amare, come è scritto in quel magnifico libro degli amori perduti e delle fedi ritrovate che è il De Profundis di Wilde, esiste solo l'innamorato, che ingloba l'amato, che è il dio di Spinoza il quale ha un'estensione che si chiama Fulvia che cessa di esistere quando Milton cessa di vivere per lei. Ma lui - o la cosa che lui è- è incessante, come la giovinezza, quel fiume di giacinti che scorre verso la morte, come dice un famoso verso elegiaco.
Ed è a quel fiume di giacinti che si rivolge una parte del romanzo, verso il finale.
Parlo dell'episodio commovente del Riccio e del Bellini, le due giovani staffette partigiane catturate dai fascisti. Su di loro si ripercuotono le conseguenze del gesto di Milton, che ha catturato un sergente fascista per poterlo scambiare con Giorgio, suo amico e rivale amoroso, a cui dovrà chiedere una spiegazione sulla presunta relazione che il giovane ha instaurato con Fulvia. L'uccisione non voluta del sergente si riflette nella sentenza di morte per i due giovani portaordini partigiani. Come se, in linea con oscure dottrine orientali, su Milton convergessero le sue azioni buone e cattive. Esse lo inseguono, le azioni inseguono Milton, dal fondo degli abissi e gli spalancano un oceano infinito di conseguenze, in una delle quali egli ha perduto il suo amore, in un'altra gli sussurra all'orecchio le parole di una tenera canzone.
Sembra che gli uomini non abbiano ancora registrato un processo curioso che accompagna la creazione da sempre. Perchê ogni qual volta si presenta una situazione che empiricamente potrebbe essere gaudente, l'uomo è portato a infrangerla.
La moglie di Lot avrebbe vissuto una sorte forse meno angusta della pietrificazione, se non avesse visto i tetti in fiamme della città di Sodoma; Psiche, nella favola atroce di Apuleio, se avesse goduto il suo Amore in sè senza guardarlo, forse non sarebbe stata costretta a un pellegrinaggio negli inferi, a una sequela di prove mostruose.
Ma la grammatica di questa lingua, tenera e impietosa, audace e timorosa, è sconosciuta agli dei, ed è impressa nella mente degli scrittori e dei lettori che hanno offerto un giacinto in cambio di tutta la bellezza che resta.
Profile Image for arcobaleno.
649 reviews163 followers
January 10, 2016
Non avevo mai incontrato Beppe Fenoglio, dunque non sapevo chi avrei incontrato né come mi si sarebbe mostrato.
Devo dire che mi ha subito piacevolmente sorpreso per la scrittura semplice, spontanea, asciutta, priva di retorica, eppure (o proprio per questo) intensa e potente. Ho trovato molto efficaci le descrizioni dell'ambiente: sembra di sentire il silenzio della nebbia, il crepitio assordante della pioggia; e di rabbrividire nei grigi e nel fango delle Langhe. La storia, pur "triangolare" consueta, non cade nella banalità. Si racconta di una forte passione, quella di Milton per Fulvia, ma anche di una profonda amicizia, di Milton per Giorgio; eppure sia Fulvia che Giorgio rimangono ombre, vivi solo nei ricordi e nei pensieri; sembrano mimetizzarsi con l'ambiente, avvolti anche loro nella nebbia della campagna e come gli alberi piantati ai bordi del paese erano già fantasmi; e tuttavia risultano veri e convincenti. E poi c'è la "Resistenza", come sfondo, incontrata quasi per caso lungo il sentiero da Milton; raccontata con toni non accesi o esacerbati, ma con pacatezza, distacco ed equilibrio, fino al commovente episodio dei due ragazzini giustiziati. E se questo sfondo temporale mi ha ricordato quello narrato, tramite Pin, nel "Sentiero dei nidi di ragno" da Calvino, lo sfondo spaziale mi ha richiamato alla mente gli accenti di Cesare Pavese nelle narrazioni delle sue Langhe.
E mi è apparsa questa simmetria quasi paradossale, ma affascinante, pur nella circolarità della costruzione: per quanto le scene di sfondo e di cornice appaiono reali e si riallacciano a episodi effettivamente attinti all'esperienza vera dell'autore, Fulvia e Giorgio, pur protagonisti, personaggi centrali e veri per la storia, risultano come ombre appena delineate e immagini solo rievocate, descritte, e all'ultimo scomparse nella pioggia (pioveva a dirotto su Giorgio prigioniero, forse su Giorgio già cadavere, pioveva a dirotto sulla sua verità di Fulvia, cancellandola per sempre).
E infine, attraverso il cammino di Milton, il suo affannarsi nel fango contro il vento e le intemperie, si può leggere facilmente una metafora della vita, del penare dell'uomo verso mete intermedie mai risolutive, fino all'ultimo traguardo definitivo.
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Per Italo che sta a Roma prego per finta perché Italo la guerra la fa per finta. Ma per Valerio che è in Russia prego sul serio, meglio che so.
Profile Image for Sandra.
964 reviews333 followers
May 16, 2015
LA STORIA SIAMO NOI, ATTENZIONE NESSUNO ESCLUSO….

Milton, un partigiano innamorato. Con due parole si potrebbe riassumere il significato del libro di Fenoglio, un romanzo sulla Resistenza che ne mostra i protagonisti nella loro sfera più intima e dolorosa, ma anche più potente, tanto che il sentimento –l’amore di Milton per Fulvia- è l’unica vera questione che lo spinge ad attraversare in solitudine nere colline battute incessantemente dalla pioggia o inghiottite di colpo da una nebbia potente, privandosi del sonno e del cibo, andando incontro alla Resistenza così come era veramente, nella tragica ed irrazionale semplicità di una guerra, seppur di libertà.
La grande Storia si mescola in modo straordinario con la storia comune, dando vita a un capolavoro. Un romanzo bellissimo, che insegna più di mille libri di storia.
Profile Image for Paula Mota.
1,665 reviews563 followers
October 23, 2021
4,5*

“O estado em que eu estou. Sou feito de lama, por dentro e por fora. A minha mãe não me iria reconhecer. Fulvia, não me devias ter feito isto. Especialmente pensando naquilo que me esperava. Mas tu não podias saber o que me esperava, nem a ele nem a todos os outros rapazes. Tu não deves saber de nada, apenas que eu te amo. Em vez disso eu tenho de saber apenas que a tua alma é minha. Penso em ti, até neste momento, até nestas condições penso em ti. Sabes que se eu deixar de pensar em ti, tu morres instantaneamente?”

Em plena Segunda Guerra Mundial, Milton conhece Fulvia, que foi mandada para a província pelo pai por motivos de segurança, e apaixona-se por ela. Os sentimentos da jovem por ele nunca ficam bem claros nesta relação peculiar e, passados uns anos, quando Milton volta em patrulha à agora abandonada casa de Alba, uma conversa inesperada com a caseira deixa-o desconfiado em relação às visitas nocturas do seu amigo Giorgio, agora também um partigiano como ele.
Levado pelo ciúme, Milton procura Giorgio noutra aldeia, onde está estacionada a sua unidade, mas, ao lá chegar, fica a saber que este acabou de ser capturado pelo exército de Mussolini, pelo que a única hipótese de o reencontrar com vida e esclarecer a dúvida que o atormenta é através da troca de prisioneiros. É uma corrida febril de Milton, que sobe e desce colinas cobertas de lama e atravessa rios gelados, em busca de um inimigo que tenha sido capturado ou que consiga capturar, apesar dos tremendos riscos para si e para a população que colabore com os partigianos.
Aprecio o domínio narrativo de Beppe Fenoglio nesta obra. As partes românticas são intensas...

Os olhos dela velavam-se rapidamente de lágrimas. E quando já não as podia reter, então, virava a cabeça de repente, retraía-se, revoltava-se. “Basta. Não fales mais comigo. Fazes-me chorar. As tuas belíssimas palavras só servem, só dão para me fazer chorar. És mau. Falas-me assim, vais em busca destes assuntos e depois desenvolves só para me veres chorar. Não, não és mau. Mas és triste. Pior do que triste, és tétrico.

...as personagens são descritas com poucas palavras, apenas as suficientes para ficarmos com uma ideia do seu retrato físico e psicológico...

"Fulvia tem montes de discos americanos. Fulvia, este é um deus em inglês." Foi só no último instante que Fulvia levantou os olhos para Milton, e os seus olhos diziam que ele, Milton, podia ser tudo menos um deus.

...os diálogos são credíveis e exactamente os necessários para transmitir a tensão de cada situação...

“Quando lhe tocar a sua vez, como agora te toca a tua, ele não vai saber morrer como um homem. Nem sequer como uma mulher. Vai morrer como um porco, estou a vê-lo. Porque ele é um velhaco fenomenal. “ “Viva o Duce!”, diz-me ele, mas baixinho, sempre com a cabeça entre os punhos.”

...e a acção, o grosso de “Uma questão privada”, é bem ritmada, transmitindo fielmente a ansiedade, a exaustão e o frio do protagonista.

Precisava de ver gente e de ser visto, para se convencer de que estava vivo, e não era um espírito que alava pelo ar à espera de tropeçar nas redes dos anjos.(...) Corria, com os olhos arregalados, enxergando pouco da terra e nada do céu. Estava perfeitamente consciente da solidão, do silêncio, da paz, mas corria ainda, facilmente, irresistivelmente.

[Obrigada, Celeste!]
Profile Image for Luciano.
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September 3, 2024
Audiolibro
Dopo la prima lettura classica, ho voluto provare anche la sua versione in audiolibro, letto da Tiziano Bertrand.
Devo confessare che non mi ha entusiasmato troppo, pur restando un ascolto piacevole.
Il testo è stato letto bene, intendiamoci, nessuna critica al lettore. Ma la voce era a mio avviso proprio sbagliata, troppo fresca e pulita, a tratti quasi fanciullesca.
Considerato il tipo di storia narrata e più in generale il contesto in cui si svolge, credo che avrebbe reso di più una voce più rude, più sporca, più bassa.
Questo audiolibro rimane comunque un ascolto piacevole e scorrevole.
______________
Questo libro parla della guerra partigiana nelle Langhe e non avrebbe potuto essere diversamente essendo un libro di Beppe Fenoglio, ma non ne è il fulcro.
Certamente la guerra partigiana c'è e costituisce l'ambientazione e lo sfondo sul quale si svolge tutta la vicenda, ma non è centrale nella narrazione.
Rappresenta solo la cornice all'interno della quale si inserisce la vera storia, la narrazione più intima, la "questione privata".

Il giovane partigiano badogliano Milton durante un'azione di routine si ritrova davanti alla villa della ragazza che frequentava prima della guerra e di cui si era innamorato.
Ora la ragazza non c'è, è ritornata nella sua casa di Torino, ma nella villa c'è ancora l'anziana custode che, tra un ricordo e l'altro, insinua in Milton il dubbio che la cara Fulvia (questo il nome della ragazza) avesse segretamente stretto una relazione amorosa con Giorgio, l'amico di Milton, ora partigiano anche lui.
Eccolo il nocciolo della vicenda, ecco la "questione privata", che influisce così tanto sul giovane Milton da condizionarne le scelte e fargli rischiare la vita oltre ogni limite sulle colline intorno ad Alba.
Sarà infatti proprio la caparbia ricerca di questa risposta, il bisogno di sapere se quell'amore tra Fulvia e Giorgio è stato qualcosa di reale oppure no a guidare Milton per tutto il libro. E anche la guerra partigiana assume così un ruolo secondario rispetto a questa sua necessità e diviene essa stessa, come conseguenza, una questione privata per Milton.

Non descriverò i dettagli della vicenda per evitare gli spoiler, ma colpisce profondamente che una questione tanto privata come il dubbio di un amore non corrisposto possa influenzare le azioni e le decisioni di una persona, anche in uno scenario così drammatico come la guerra, al punto da farla passare in secondo piano.
Ritmo e pathos crescono progressivamente e coinvolgono empaticamente il lettore, fino al raggiungimento del climax con uno dei finali più aperti mai letti.
Imperdibile capolavoro della narrativa sulla guerra partigiana e non.
Profile Image for Three.
303 reviews73 followers
October 4, 2021
adesso che sono passati quasi ottant'anni; che gli ultimi rimasti sono fragili, rallentati, spesso confusi, si fa fatica a pensare che erano ragazzi, e che agivano spinti da motivazioni ideali - certo - ma anche dalla voglia di spaccare il mondo dei ventenni, e dall'amore folle che solo a vent'anni si prova.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 2, 2017

Non poteva più vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza sapere

Un amore totale, assurdo e senza mezze misure quello del ventenne partigiano Milton per Fulvia, una sedicenne di Torino sfollata ad Alba per i bombardamenti. Un amore che vorrebbe sopravvivere alla guerra, un amore senza il quale forse la vita stessa non avrebbe più senso, un amore che è come salvezza e una condanna nello stesso tempo.

Il ritmo della narrazione, serratissimo, vede Milton attraversare le Langhe piemontesi alla ricerca della verità sospettando il tradimento di Fulvia con il suo amico Giorgio. Il dubbio lo fa parlare da solo, mentre cammina, e con la natura che lo circonda, che diventa complice o nemica a seconda dello stato d'animo di Milton, che varia di momento in momento. Un cane che abbaia perché "ce l'ha con se stesso", la nebbia che non ti consente di far nulla, i fienili e la paglia sole cose che offrono un po’ di calore, il cielo macchiato di nuvole scure.

Una questione privata parla della Resistenza, ma ne parla con una violenza e una ferocia che è difficile trovare altrove. Una durezza che a volte mette i partigiani sullo stesso piano dei fascisti, in termini di crudeltà:

"Ascoltami bene, ragazzo. Io ti posso chiamare ragazzo. Io sono uno che mette le lacrime quando il macellaio viene a comprarmi gli agnelli. Eppure, io sono quel medesimo che ti dice: tutti, fino all’ultimo, li dovete ammazzare. E segna quel che ti dico ancora. Quando verrà quel giorno glorioso, se ne ammazzerete solo una parte, se vi lascerete prendere dalla pietà o dalla stessa nausea del sangue, farete peccato mortale, sarà un vero tradimento. Chi quel gran giorno non sarà sporco di sangue fino alle ascelle, non venitemi a dire che è un buon patriota."

La narrazione è frammentata, le parole, in mezzo alla pioggia battente, sono a tratti drammatiche, come quelle della contadina che sfama Milton e prega per lui:

"Oh come stanno bene i miei poveri due figli, come stanno bene sottoterra, al riparo degli uomini..."

Un vortice di sentimenti, questo libro ossessivo, spiazzante ed efficace (anche se all’inizio un po’ lento e poco esaltante, almeno per me).
L’amore, la guerra, la morte, la vita contadina. E un’unica domanda ricorrente, di fondo: "quando finisce tutto ciò?"
Profile Image for miledi.
114 reviews
November 3, 2019
Somewhere over the rainbow skies are blue

Fuori, il vento era calato ad un filo. Gli alberi non muggivano né sgrondavano più, il fogliame ventolava appena, con un suono musicale, insopportabilmente triste… Somewhere over the rainbow skies are blue, and the dreams that you dare to dream really do come true.
https://www.youtube.com/watch?v=PSZxm...

Di nebbia e fango, pioggia e vento, boschi e rovi, montagne e burroni. Di un sentimento totalizzante, della smania di sapere, anche a costo della vita; di quel bisogno di verità che spinge ad azioni inconsulte, senza riflettere sulle possibili conseguenze.
La bellezza della storia raccontata da Fenoglio, la macchina narrativa perfetta, le descrizioni dei luoghi, delle persone e dei tormenti interiori di Milton (ma non solo i suoi); una scrittura eccezionale, semplice, ma non banale, densa e concreta da un lato, lieve e morbida quando serve.
Una questione privata è un romanzo di una potenza enorme, che sublima amore, ideali, amicizia, disillusione… Prima di essere un romanzo sulla Resistenza, è un romanzo sulla gioventù.

Correva come non aveva mai corso, come nessuno aveva mai corso, e le creste delle colline dirimpetto, annerite e sbavate dal diluvio, balenavano come vivo acciaio ai suoi occhi sgranati e semiciechi.
Profile Image for Sofia.
1,349 reviews295 followers
March 25, 2024
War is ugly. War is dirty

Fenoglio's Private Affair is mired in the mud churned up by the feet criss-crossing the Le Langhe hills in the war between the Partisans and the Fascists, yes a civil war.

There is no glory in his war, no heroes, everyone is damaged, everyone gets dirty, physically and mentally. Through this grim reality, he clings to his love for Fulvia and to his memories of a peaceful and happy past. His relationship with Fulvia might be more a feat of the imagination rather than the actual reality, but it is the belief that he clings to, to survive, to continue fighting on. So when his belief is put to the test, he must put all his remaining energy into finding the truth.
Profile Image for Marc Lamot.
3,462 reviews1,974 followers
May 13, 2019
A quite short, but very powerful book. Apparently published in 1963, just after the death of the author. Fenoglio presents us the story of an Italian partisan, around 1944 in Piedmont in the North of Italy. This combattant is very professional and devoted to the battle against fascism, but he becomes obsessed by the possible infidelity of his alleged sweetheart. And then the war catches up with him. Especially the writing style is fantastic: concise-descriptive, but all the more intense. A beautiful discovery!
Profile Image for emanumela.
489 reviews
February 10, 2025
Non lo volevo lasciar andare Milton.
Fenoglio è qui una lingua fantasiosa, poetica e senza fronzoli che veicola una narrazione incalzante e visiva.
Lo vedi correre, scivolare sullo stomaco, Milton. Tossire, tremare, ascoltare.
Quanto fango quel ‘43, che disfatta che orrore eppure per amore s’impazzisce.
È un libro bellissimo.
Profile Image for Silvia Feliceconunlibro.
113 reviews29 followers
December 28, 2018
Ho amato questo libro profondamente e mi rendo conto che questo è dovuto sia a motivi oggettivi che soggettivi.
Una questione privata, come avrete già capito, è un libro che racconta la Resistenza, la lotta partigiana nelle città e sulle colline italiane durante la Seconda Guerra Mondiale. È un libro che, insieme a questo, parla di amore e amicizia, del confine tra i due, dei conflitti tra i due e della potenza di entrambi. Detto così può sembrare banale ma non lo è, perché in Fenoglio nessuno di questi tre elementi viene mai sminuito rispetto ad un altro: c'è un equilibrio narrativo perfetto nel suo libro, nessuna nota stonata che faccia pensare ad un romanzo, ma piuttosto pare di essere davanti alla trascrizione di un ricordo reale. Tutto è tremendamente vero, semplicemente e dolorosamente vero.

Una questione privata è un libro doloroso, ma anche eccitante, tenero in alcuni momenti. È un libro accompagnato da un linguaggio diretto ma pregno di significato, che mostra tutta la bellezza di leggere autori italiani. Credo che Beppe Fenoglio sia uno di quegli scrittori imprescindibili, la cui importanza letteraria e culturale è innegabile. Da Una Questione Privata non si può ricavare nient'altro che cose positive: si impara, si scopre, si vive e, talvolta, come è capitato a me, ci si emoziona moltissimo.

"Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo."

La recensione completa e delirante è sul mio blog al link: https://feliceconunlibro.blogspot.com...
Profile Image for Arianna Fossati.
156 reviews30 followers
September 10, 2021
Benché non sia una fan della letteratura partigiana, "Una questione privata" entra a pieno diritto tra i miei libri preferiti. Forse è il fatto che, anche se è un romanzo ambientato durante la resistenza, non mette al centro dell’azione l’esperienza della guerra, bensì la vicenda privata del protagonista Milton e, in effetti, l'impressione che ho avuto è stata quella di una totale centralità del soldato partigiano: ho sofferto con lui, ho sperato che riuscisse nella sua missione, che, com'è evidente, non era quella di vincere la guerra, bensì di conoscere una verità personale, di andare alla ricerca dei fantasmi sepolti nel passato, irremediabilmente irraggiungibili. Mi viene quasi da definirla una storia di fantasmi, tanto appaiono evanescenti i personaggi e sfocato lo sfondo. Solo Milton si staglia nitido sulla scena e nella sua ricerca vana e disperata sembra muoversi sempre al confine tra sogno e realtà.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
December 3, 2018
Farsi i c...i propri nel fango

La rilettura di questo capolavoro conferma le sensazioni della prima volta: una perfetta evocazione di miseria umana, di egoismo umano necessario alla sopravvivenza, di fatica di vivere trascinandosi nel fango.
Unica ed irripetibile questa capacità di Fenoglio di rendere reali e percepibili il freddo, la nebbia, l'oscurità, la fatica e la quasi disperazione di tutti coloro che cercano di sopravvivere in questo inferno in Terra che sono le Langhe nell'inverno del '44. Ma oltre a questa felicissima penna, Fenoglio possiede anche l'abilità di creare un mondo esistenziale, di disegnare una dimensione umana sofferente, distrutta, asfissiata che tenta di aggrapparsi alla vita non grazie ad alti ideali, ma mediante i basici istinti umani che sono assolutamente privati.
Profile Image for Josef Del Processo.
48 reviews41 followers
March 19, 2018
seconda lettura con conferma delle cinque stelle
non sono uso rileggere i libri, a memoria credo che sia la prima volta (eccetto i vari libri per ragazzi letteralmente consumati a forza di voltar pagina!)

per i fenogliani doc

(a me una questione privata piacque anche più che johnny)

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultu...
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