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Pupille
“Sono piena di occhi, mamma…
Sono pieno di pupille dentro, papà…”
Occhi dentro.
Pupille.
Per guardare avanti.
Per osservare il domani.
Idrasca, provincia profonda. Un signore di polvere e solitudine, più antico dell’Uomo, scrive una favola di cataclismi inevitabili, un libro da leggere ai bambini, per spalancare loro gli occhi sulle tenebre del futuro. I bambini ascoltano, apprendono, reagiscono, sconvolgendo la routine della placida comunità.
Luigi Musolino ci accompagna per le strade di un paese travolto da un’oscura rivelazione che colpisce i bambini per poi proliferare nel mondo degli adulti, raccontandoci una fiaba horror il cui epilogo è già scritto nelle apocalissi dei giorni a venire.
Pupille porta Zona 42 dove non era mai stata prima, con una storia agghiacciante che unisce la suggestione delle antiche fiabe a un’ambientazione provinciale, per un orrore in cui traspare tutta l’angoscia della contemporaneità.
Sono pieno di pupille dentro, papà…”
Occhi dentro.
Pupille.
Per guardare avanti.
Per osservare il domani.
Idrasca, provincia profonda. Un signore di polvere e solitudine, più antico dell’Uomo, scrive una favola di cataclismi inevitabili, un libro da leggere ai bambini, per spalancare loro gli occhi sulle tenebre del futuro. I bambini ascoltano, apprendono, reagiscono, sconvolgendo la routine della placida comunità.
Luigi Musolino ci accompagna per le strade di un paese travolto da un’oscura rivelazione che colpisce i bambini per poi proliferare nel mondo degli adulti, raccontandoci una fiaba horror il cui epilogo è già scritto nelle apocalissi dei giorni a venire.
Pupille porta Zona 42 dove non era mai stata prima, con una storia agghiacciante che unisce la suggestione delle antiche fiabe a un’ambientazione provinciale, per un orrore in cui traspare tutta l’angoscia della contemporaneità.
96 pages, Paperback
First published January 1, 2021
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About the author
Luigi Musolino
36 books129 followersLuigi Musolino nasce nel 1982 in provincia di Torino, dove risiede e lavora. Specializzato in folclore italiano, è autore di varie raccolte di racconti nel campo del weird, dell'horror e del gotico rurale (Bialere, Oscure Regioni 1 & 2, Uironda).
Nel 2019 ha visto la luce il suo primo romanzo, Eredità di Carne, per la Acheron Books, e nel 2020 la novella Pupille per i tipi di Zona42. Ha tradotto in italiano opere di Brian Keene, Lisa Mannetti, Michael Laimo e gli scritti autobiografici di H. P. Lovecraft.
Il suo ultimo libro è "Un buio diverso - Voci dai Necromilieus", pubblicato da Edizioni Hypnos e illustrato da David Chance Fragale.
Nel 2022 ha esordito negli Stati Uniti con la raccolta "A different darkness and other abominations", edito da Valancourt Books, finalista ai World Fantasy Awards.
Bibliografia
Bialere - Storie da Idrasca, (2012, autoprodotto)
Oscure Regioni Volume 1, (2014, Wild Boar Edizioni)
Oscure Regioni Volume 2, (2015, Wild Boar Edizioni)
Nelle Crepe, (2017, Miskatonic Press/Vincent Books)
Uironda, (2018, Kipple Officina Libraria)
Eredità di Carne, (2019, Acheron Books)
Pupille, (2021, Zona 42)
Un buio diverso, (2022, Edizioni Hypnos)
Traduttore
Rivelazioni in nero di Carl Jacobi, (Dagon Press)
Ritratti al chiaro di luna di Carl Jacobi (Dagon Press)
I Vermi Conquistatori di Brian Keene, (Edizioni XII e Urania Mondadori)
Torture Sottili di Lisa Mannetti, (Kipple Officina Libraria)
Parola di Lovecraft, tutti gli scritti autobiografici del maestro della letteratura fantastica (Società Editrice La Torre)
Pagina FB:
https://www.facebook.com/luigimusolin...
Nel 2019 ha visto la luce il suo primo romanzo, Eredità di Carne, per la Acheron Books, e nel 2020 la novella Pupille per i tipi di Zona42. Ha tradotto in italiano opere di Brian Keene, Lisa Mannetti, Michael Laimo e gli scritti autobiografici di H. P. Lovecraft.
Il suo ultimo libro è "Un buio diverso - Voci dai Necromilieus", pubblicato da Edizioni Hypnos e illustrato da David Chance Fragale.
Nel 2022 ha esordito negli Stati Uniti con la raccolta "A different darkness and other abominations", edito da Valancourt Books, finalista ai World Fantasy Awards.
Bibliografia
Bialere - Storie da Idrasca, (2012, autoprodotto)
Oscure Regioni Volume 1, (2014, Wild Boar Edizioni)
Oscure Regioni Volume 2, (2015, Wild Boar Edizioni)
Nelle Crepe, (2017, Miskatonic Press/Vincent Books)
Uironda, (2018, Kipple Officina Libraria)
Eredità di Carne, (2019, Acheron Books)
Pupille, (2021, Zona 42)
Un buio diverso, (2022, Edizioni Hypnos)
Traduttore
Rivelazioni in nero di Carl Jacobi, (Dagon Press)
Ritratti al chiaro di luna di Carl Jacobi (Dagon Press)
I Vermi Conquistatori di Brian Keene, (Edizioni XII e Urania Mondadori)
Torture Sottili di Lisa Mannetti, (Kipple Officina Libraria)
Parola di Lovecraft, tutti gli scritti autobiografici del maestro della letteratura fantastica (Società Editrice La Torre)
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Displaying 1 - 30 of 43 reviews
October 18, 2024
Luigi Musolino è un fenomeno. Una penna che nel panorama Horror e Weird nazionale e internazionale non può che distinguersi. “Pupille” e “Della donna aracnide”, romanzi brevi pubblicati da Zona 42 nella collana 42 Nodi, sono storie potenti, che colpiscono e annientano tutti noi, ignari lettori del perturbante.
La capacità di Musolino nel delineare ambientazioni e personaggi con pochi e indelebili tratti mi lascia incredulo. Incisivo, chirurgico, profondo come una pugnalata, doloroso come una lacerazione. Storie di vita quotidiana, storie di traumi, storie di crescita, storie di ossessioni e debolezze, storie di scelte sbagliate e sogni infranti, storie di mostri.
“Pupille” e “Della donna aracnide” assumono il tono della fiaba nera, una fiaba nera che si dipana lungo tracce d’inchiostro cariche di disagio, un disagio che cresce pagina dopo pagina e culmina nel terrore e nella paura più puri e primitivi. Le atmosfere sono incredibilmente suggestive, claustrofobiche, cupe, dense di disperazione umana, insopportabili, ti si appiccicano addosso come ragnatele, intrappolandoti.
Perché leggere Luigi Musolino? Perché è un autore vero, capace di affrontare tematiche concrete e attuali, spingendoti violentemente a riflettere su di esse, con la forza che solo la Narrativa Horror possiede. Luigi Musolino scava negli anfratti più bui dell’anima, anfratti che facciamo finta non esistano, portando alla luce il vero orrore. I mostri esistono, sono vicini a noi, siamo noi stessi.
La capacità di Musolino nel delineare ambientazioni e personaggi con pochi e indelebili tratti mi lascia incredulo. Incisivo, chirurgico, profondo come una pugnalata, doloroso come una lacerazione. Storie di vita quotidiana, storie di traumi, storie di crescita, storie di ossessioni e debolezze, storie di scelte sbagliate e sogni infranti, storie di mostri.
“Pupille” e “Della donna aracnide” assumono il tono della fiaba nera, una fiaba nera che si dipana lungo tracce d’inchiostro cariche di disagio, un disagio che cresce pagina dopo pagina e culmina nel terrore e nella paura più puri e primitivi. Le atmosfere sono incredibilmente suggestive, claustrofobiche, cupe, dense di disperazione umana, insopportabili, ti si appiccicano addosso come ragnatele, intrappolandoti.
Perché leggere Luigi Musolino? Perché è un autore vero, capace di affrontare tematiche concrete e attuali, spingendoti violentemente a riflettere su di esse, con la forza che solo la Narrativa Horror possiede. Luigi Musolino scava negli anfratti più bui dell’anima, anfratti che facciamo finta non esistano, portando alla luce il vero orrore. I mostri esistono, sono vicini a noi, siamo noi stessi.
October 9, 2025
Perché mi avete messo al mondo? Perché mi avete fatto questo?
E se un giorno tuo figlio ti facesse queste domande? Saresti in grado di rispondere?
Perché mettere al mondo, in questo mondo, un figlio? Quali sono le prospettive per il suo futuro? Avrà un futuro o il mondo andrà a sparire e con lui tutto il genere umano?
Pandemie, guerre, alluvioni, incedi...questo è il panorama che le PUPILLE vedono. Un futuro che non è futuro e un passato che è monito del futuro che sarà.
Mio figlio invece è convinto di aver rovinato la vita mia e di suo padre con la sua nascita, sa che eravamo giovanissimi e che non è stato proprio cercato, ma è la mia forza e, quando non mi fa incazzare, vedo il ragazzo che è e immagino l'uomo che diventerà e ne sono orgogliosa. Questo lo sa, lo dico sempre anche a lui anche se non mi crede. Quanto è difficile essere genitori,ma è altrettanto difficile essere figli.
Una favola dark, oscura, da incubo. Una novella piena d'occhi che ti guarda e ammorba le tue giornate sempre uguali.
Musolino è garanzia di inquietudine ed angoscia.
E se un giorno tuo figlio ti facesse queste domande? Saresti in grado di rispondere?
Perché mettere al mondo, in questo mondo, un figlio? Quali sono le prospettive per il suo futuro? Avrà un futuro o il mondo andrà a sparire e con lui tutto il genere umano?
Pandemie, guerre, alluvioni, incedi...questo è il panorama che le PUPILLE vedono. Un futuro che non è futuro e un passato che è monito del futuro che sarà.
Mio figlio invece è convinto di aver rovinato la vita mia e di suo padre con la sua nascita, sa che eravamo giovanissimi e che non è stato proprio cercato, ma è la mia forza e, quando non mi fa incazzare, vedo il ragazzo che è e immagino l'uomo che diventerà e ne sono orgogliosa. Questo lo sa, lo dico sempre anche a lui anche se non mi crede. Quanto è difficile essere genitori,ma è altrettanto difficile essere figli.
Una favola dark, oscura, da incubo. Una novella piena d'occhi che ti guarda e ammorba le tue giornate sempre uguali.
Musolino è garanzia di inquietudine ed angoscia.
October 19, 2022
Occhi dentro e fuori
"Un guazzabuglio d'occhi, gangli di pulviscolo e disordine, tenuto insieme da lacci d'oscurità e dalle contraddizioni del progresso. Una forma dal vago contorno antropomorfo da cui s'allungavano riccioli pulsanti e traslucidi di sporcizia, un profilo che sfarfallava come un televisore mal sintonizzato mostrando panorami futuri di necrosi e malattie, d'inquinamento e lotte civili, di nuclearizzazioni, di torri elettrificate in cui i potenti consumavano le ultime orge per allontanare gli artigli della morte entropica."
Una simpatica rivisitazione del pifferaio magico. L'esercizio di Luigi Musolino percorre la rielaborazione fiabesca ondeggiando tra l'orrore rurale (appena accennato) e reminiscenze di lovecraftiana memoria.
E come per ogni favola che si rispetti, vissero tutti felici e contenti: nell'Antartide Nera.
"Un guazzabuglio d'occhi, gangli di pulviscolo e disordine, tenuto insieme da lacci d'oscurità e dalle contraddizioni del progresso. Una forma dal vago contorno antropomorfo da cui s'allungavano riccioli pulsanti e traslucidi di sporcizia, un profilo che sfarfallava come un televisore mal sintonizzato mostrando panorami futuri di necrosi e malattie, d'inquinamento e lotte civili, di nuclearizzazioni, di torri elettrificate in cui i potenti consumavano le ultime orge per allontanare gli artigli della morte entropica."
Una simpatica rivisitazione del pifferaio magico. L'esercizio di Luigi Musolino percorre la rielaborazione fiabesca ondeggiando tra l'orrore rurale (appena accennato) e reminiscenze di lovecraftiana memoria.
E come per ogni favola che si rispetti, vissero tutti felici e contenti: nell'Antartide Nera.
December 19, 2023
Una favola nerissima, questa di Musolino, che parte col botto e regala immagini vivide e terribili. Peccato duri poco. Non grande fan dei "punti di vista del mostro", e qui si indugia fin troppo sui pensieri della creatura, ma Musolino può fare quello che vuole, il pifferaio è lui.
May 6, 2023
È una fiaba nera e spaventosa. Maneggiare con cura.
August 22, 2023
https://viaggiatricepigra.blogspot.co...
Un piccolo racconto horror che in neanche 100 paginette ha dentro di tutto e riesce a lasciare tanto al lettore. La storia ha due punti di vista uno quasi "fiabesco" infatti si riferisce all'uomo di polvere. Un essere quasi immortale che ha visto di tutto e che può vedere non solo nel presente. Finendo in una scuola si incuriosisce riguardo ai bambini che si trova intorno e decide di scrivere una favola per loro.
Ci mette mesi anni ma quando è completa li chiama uno per uno per leggergliela. Per fare aprire loro gli occhi e permettergli di vedere la realtà che l'età così piccola non permette di percepire proteggendo la loro innocenza. L'altro punto di vista è quello di una madre che di botto si rende conto che la figlia ha qualcosa che non va. Di notte si comporta in modo molto strano che la spaventa moltissimo ma di giorno tutto sembra tornare normale. Non sarà sola ma nemmeno insieme ad altri genitori sapranno bene cosa fare per capirne la causa. Sarà per puro caso che sentirà nominata questa fiaba e andrà ad indagare...
Ovviamente questo è quello più meno contenuto anche nella trama. Sembra un po' la solita storia dei genitori che vanno dal mostro per salvare i propri figli ma non è proprio così.
È molto più realistico e contiene tutto il cinismo l'egoismo e l'ipocrisia degli adulti che si scontra con un essere quasi eterno (che non si capisce bene se voleva fare del bene ai bambini anche se in modo totalmente sbagliato). E in mezzo a tutto ciò appunto i bambini che non hanno colpa riguardo queste decisioni sulla loro vita.
Non entra troppo in dettagli inutili questo l'ho apprezzato molto anche perché in poco riesce comunque a colpire dove serve e dare al lettore una storia pulita veloce e pungente lasciandolo con tante domande e perché no anche della rabbia. Chi è il vero cattivo? Questa domanda me la porterò dietro. Non è così facile, in questo quadro dove nulla è bianco o nero. Certo, in alcuni passaggi è arduo non puntare il dito (davanti certe scene) ma nel complesso...
Forse non c'è un mostro. Forse non c'è un cattivo. Forse ci sono solo decisioni in buona fede andate male. Forse ci sono scelte che pensano di essere furbe ma non lo sono affatto.
Questo fa paura, mette rabbia, fa riflettere.
Questo, per me, è l'horror. Che non deve per forza terrorizzare ma spingere oltre le solite storie andando a scavare dove non si vuole guardare.
Un racconto molto bello che ho aspettato troppo a leggere e che ora consiglierei a tutti*
*Postilla d'obbligo: pere è stata acqua fresca, ma mi rendo conto che alcune scene potrebbero essere un po' fastidiose (riguardando bambini in particolare). Quindi se siete sensibili, prendetelo con le pinze oppure evitate se pensate sia troppo.
Un piccolo racconto horror che in neanche 100 paginette ha dentro di tutto e riesce a lasciare tanto al lettore. La storia ha due punti di vista uno quasi "fiabesco" infatti si riferisce all'uomo di polvere. Un essere quasi immortale che ha visto di tutto e che può vedere non solo nel presente. Finendo in una scuola si incuriosisce riguardo ai bambini che si trova intorno e decide di scrivere una favola per loro.
Ci mette mesi anni ma quando è completa li chiama uno per uno per leggergliela. Per fare aprire loro gli occhi e permettergli di vedere la realtà che l'età così piccola non permette di percepire proteggendo la loro innocenza. L'altro punto di vista è quello di una madre che di botto si rende conto che la figlia ha qualcosa che non va. Di notte si comporta in modo molto strano che la spaventa moltissimo ma di giorno tutto sembra tornare normale. Non sarà sola ma nemmeno insieme ad altri genitori sapranno bene cosa fare per capirne la causa. Sarà per puro caso che sentirà nominata questa fiaba e andrà ad indagare...
Ovviamente questo è quello più meno contenuto anche nella trama. Sembra un po' la solita storia dei genitori che vanno dal mostro per salvare i propri figli ma non è proprio così.
È molto più realistico e contiene tutto il cinismo l'egoismo e l'ipocrisia degli adulti che si scontra con un essere quasi eterno (che non si capisce bene se voleva fare del bene ai bambini anche se in modo totalmente sbagliato). E in mezzo a tutto ciò appunto i bambini che non hanno colpa riguardo queste decisioni sulla loro vita.
Non entra troppo in dettagli inutili questo l'ho apprezzato molto anche perché in poco riesce comunque a colpire dove serve e dare al lettore una storia pulita veloce e pungente lasciandolo con tante domande e perché no anche della rabbia. Chi è il vero cattivo? Questa domanda me la porterò dietro. Non è così facile, in questo quadro dove nulla è bianco o nero. Certo, in alcuni passaggi è arduo non puntare il dito (davanti certe scene) ma nel complesso...
Forse non c'è un mostro. Forse non c'è un cattivo. Forse ci sono solo decisioni in buona fede andate male. Forse ci sono scelte che pensano di essere furbe ma non lo sono affatto.
Questo fa paura, mette rabbia, fa riflettere.
Questo, per me, è l'horror. Che non deve per forza terrorizzare ma spingere oltre le solite storie andando a scavare dove non si vuole guardare.
Un racconto molto bello che ho aspettato troppo a leggere e che ora consiglierei a tutti*
*Postilla d'obbligo: pere è stata acqua fresca, ma mi rendo conto che alcune scene potrebbero essere un po' fastidiose (riguardando bambini in particolare). Quindi se siete sensibili, prendetelo con le pinze oppure evitate se pensate sia troppo.
January 19, 2022
Rivisitazione della fiaba del Pifferaio Magico, virata al moderno e puntata al futuro.
Andiamo con ordine. La trama racconta di questo spirito/fantasma/essere semi-eterno, il Signore di Polvere, che si insedia nello scantinato della scuola elementare di Idrasca, paese immaginario del Piemonte. Qui sente un'affinità con i bambini
ma questo mostro è anche invidioso della loro spensieratezza, quindi decide di aprirgli gli occhi sul loro futuro, scrivendo una fiaba nera e attirando poi i bambini nello scantinato per leggergliela. Così cominciano gli orrori.
Se siete dei genitori questa novella vi farà davvero paura e vi farà pensare per la domanda che i bambini pongono ai genitori: perché mi avete messo al mondo?
Certo, le premesse non sono le migliori (pandemia, riscaldamento globale, ecc...) e Musolino è molto cupo e prospetta un futuro del tutto pessimista, come si evince anche dal finale della storia. Sta davvero a noi adulti, ora, adesso, rispondere a quella domanda e preparare il mondo per i nostri figli.
Un'altra riflessione è: sì, c'è un mostro, ma è davvero così mostruoso? Oppure sono più mostri gli adulti con le loro routine infrangibili, che vivono la vita con il paraocchi, ormai pensando solo a sé stessi, al qui e ora?
COSA MI È PIACIUTO:
- Il Signore di Polvere: è il personaggio trainante
- Molti spunti di riflessione
- Il mostro umano e l'umano mostro?
- Alla fine ti dispiace per Beatrice
COSA NON MI È PIACIUTO:
- Personaggi umani piatti
Andiamo con ordine. La trama racconta di questo spirito/fantasma/essere semi-eterno, il Signore di Polvere, che si insedia nello scantinato della scuola elementare di Idrasca, paese immaginario del Piemonte. Qui sente un'affinità con i bambini
... lì dentro crescevano e studiavano i bambini, creature simili a lui e al contempo diverse, fantasmi del futuro ancora ignari della nostalgia dei tempi a venire.
ma questo mostro è anche invidioso della loro spensieratezza, quindi decide di aprirgli gli occhi sul loro futuro, scrivendo una fiaba nera e attirando poi i bambini nello scantinato per leggergliela. Così cominciano gli orrori.
... s’avvicinò, guardò meglio, e la barriera di fragili certezze dietro la quale s’era mossa durante i suoi quarantadue anni di vita andò in frantumi, rivelando un panorama dominato dalla follia. Occhi. Piccole sclere della dimensione di bottoncini, migliaia di occhi di un grigiastro semitrasparente, come uova di lompo, striati di venuzze violacee, perfetti come biglie, s’arrotavano e nuotavano e pulsavano...
Se siete dei genitori questa novella vi farà davvero paura e vi farà pensare per la domanda che i bambini pongono ai genitori: perché mi avete messo al mondo?
Certo, le premesse non sono le migliori (pandemia, riscaldamento globale, ecc...) e Musolino è molto cupo e prospetta un futuro del tutto pessimista, come si evince anche dal finale della storia. Sta davvero a noi adulti, ora, adesso, rispondere a quella domanda e preparare il mondo per i nostri figli.
Un'altra riflessione è: sì, c'è un mostro, ma è davvero così mostruoso? Oppure sono più mostri gli adulti con le loro routine infrangibili, che vivono la vita con il paraocchi, ormai pensando solo a sé stessi, al qui e ora?
Aveva lasciato filtrare la follia e la verità nella piccola comunità di Idrasca, e follia e verità, sin dalla notte dei tempi, hanno sempre fatto paura.
COSA MI È PIACIUTO:
- Il Signore di Polvere: è il personaggio trainante
- Molti spunti di riflessione
- Il mostro umano e l'umano mostro?
- Alla fine ti dispiace per Beatrice
COSA NON MI È PIACIUTO:
- Personaggi umani piatti
August 6, 2021
Gli adulti non dovrebbero ficcare il naso nelle faccende dei bambini. Non dovrebbero farlo perché la grammatica dell’infanzia ha regole tutte sue. È cinica, è adattabile, ama il presente, si interessa poco del passato e ascolta il futuro con lo orecchie di chi assapora una bella fiaba.
Questa è il monito di Musolino e del suo Pupille. Che il mondo dei bambini è troppo spietato perché gli adulti possano sopportarlo, perché siano capaci di decifrarne le coordinate, di comprenderne la portata. E così a Idrasca, paese piemontese ammaccato dalla vita, nido di un uomo nero che si nasconde tra le viscere della scuola elementare, il cammino degli adulti si interseca con quello dei figli e l’esistenza dell’uomo nero svelata. Così Sofia Ratti esplora gli incubi della figlia Beatrice e accatasta le difficoltà di una vita normale con i sussurri futuri dell’uomo di polvere.
Ma se i bambini possono fare i conti con i mostri delle favole, se la loro sintassi li rende capaci di sorreggere il peso di un futuro Nero e disperato, non è così per gli adulti. Il mondo degli adulti vuole risposte, vuole cause e vuole effetti. Il mondo degli adulti non può sopportare lo sguardo del tempo, delle pupille, di migliaia di occhi che sanno e che, più di ogni altra cosa, raccontano.
Musolino in Pupille tesse i fili di una fiaba nera, oscura, che attinge dal passato, minaccia il futuro è trasforma la provincia piemontese dell’autore in un laboratorio nero dove il mondo dei bambini e quello degli adulti fanno quello che non dovrebbero: si intersecano, in un macabro “E vissero tutti felici e contenti”.
Questa è il monito di Musolino e del suo Pupille. Che il mondo dei bambini è troppo spietato perché gli adulti possano sopportarlo, perché siano capaci di decifrarne le coordinate, di comprenderne la portata. E così a Idrasca, paese piemontese ammaccato dalla vita, nido di un uomo nero che si nasconde tra le viscere della scuola elementare, il cammino degli adulti si interseca con quello dei figli e l’esistenza dell’uomo nero svelata. Così Sofia Ratti esplora gli incubi della figlia Beatrice e accatasta le difficoltà di una vita normale con i sussurri futuri dell’uomo di polvere.
Ma se i bambini possono fare i conti con i mostri delle favole, se la loro sintassi li rende capaci di sorreggere il peso di un futuro Nero e disperato, non è così per gli adulti. Il mondo degli adulti vuole risposte, vuole cause e vuole effetti. Il mondo degli adulti non può sopportare lo sguardo del tempo, delle pupille, di migliaia di occhi che sanno e che, più di ogni altra cosa, raccontano.
Musolino in Pupille tesse i fili di una fiaba nera, oscura, che attinge dal passato, minaccia il futuro è trasforma la provincia piemontese dell’autore in un laboratorio nero dove il mondo dei bambini e quello degli adulti fanno quello che non dovrebbero: si intersecano, in un macabro “E vissero tutti felici e contenti”.
June 19, 2023
Di nuovo Luigi Musolino ha fatto centro! Pupille è una fiaba nera che ha tutte le caratteristiche per diventare un classico dell'horror. C'è una sorta di uomo nero (di polvere per la precisione) che prende di mira i bambini di Idrasca, la città immaginaria piemontese che fa da sfondo a molti altri racconti di Musolino e poi abbiamo l'orrore, quello di Pupille è viscerale, antico e superbo. Un grande horror scritto in modo magistrale.
February 6, 2021
Un racconto lungo a forti tinte horror, questo testo di Luigi Musolino. Un'ottima scrittura assieme ad una copertina veramente d'impatto fanno di questo testo un vero "must" per gli amanti del genere che amano le emozioni forti senza concessioni allo splatter.
June 2, 2023
Caspiterina, ragazzi. Breve e dritto al punto.
Il Signore della Polvere è lì che aspetta.
Il Signore della Polvere è lì che aspetta.
February 11, 2025
Breve e d'impatto.
Non sono un' amante dei mostri disgustosi e parlanti quindi questa cosa ha un po' sprezzanto la parte inquietante , rendendola un po' più "simpatica". Nel complesso mi è piaciuto.
Non sono un' amante dei mostri disgustosi e parlanti quindi questa cosa ha un po' sprezzanto la parte inquietante , rendendola un po' più "simpatica". Nel complesso mi è piaciuto.
August 4, 2022
La novella ha un'impostazione profondamente simbolica e allegorica, ma riesce al tempo stesso a suscitare brividi di disgusto e a far sentire il lettore a disagio. È una favola nera per adulti, e questi adulti sono i genitori dei bambini della scuola di Idrasca. Impotenti, assistono alla perdita dell'innocenza dei loro figli, spazzata via dalla marea della consapevolezza di quanto il mondo in cui vivono sia marcio.
La storia rimesta nel torbido della natura umana e fa emergere in superficie i suoi lati più oscuri, senza alcuna pietà, lasciando il lettore pieno d'angoscia e desolazione.
Consigliato a tutti gli amanti dell'horror che scava nella psicologia umana.
La storia rimesta nel torbido della natura umana e fa emergere in superficie i suoi lati più oscuri, senza alcuna pietà, lasciando il lettore pieno d'angoscia e desolazione.
Consigliato a tutti gli amanti dell'horror che scava nella psicologia umana.
April 15, 2022
Una novella che da sola contiene più idee di molti romanzi che ho letto, racconta della rivelazione a cui testimoniano i bambini di un tranquillo paese del nord Italia, il contatto con un demiurgo mostruoso che sviluppa orrende mutazioni fisiche e caratteriali e che svela un futuro insopportabile. Da non perdere.
Read
January 5, 2024👁️
January 24, 2025
Una lettura fuori dall’ordinario. Una storia come una favola nera, che prende a piene mani da quella del Pifferaio Magico, per darci un pugno allo stomaco.
Ho faticato a staccare gli occhi dalle pagine, e credo anche che avrò gli incubi per un po’.
Nota negativa: avrei voluto più pagine, più storia, sebbene mi renda conto che non si potesse fare diversamente.
Ho bisogno di tempo per partorire una recensione degna di questo nome.
Ho faticato a staccare gli occhi dalle pagine, e credo anche che avrò gli incubi per un po’.
Nota negativa: avrei voluto più pagine, più storia, sebbene mi renda conto che non si potesse fare diversamente.
Ho bisogno di tempo per partorire una recensione degna di questo nome.
December 30, 2022
Ho acquistato questo libro alla Fiera della piccola e media editoria, più libri più liberi, che si tiene ogni anno a Roma. Consigliatomi fortemente dalla casa editrice, mi sono incuriosita e l’ho acquistato.
Vista la lunghezza non si può definire di certo un romanzo, bensì una favola nera da leggere in meno di un’ora.
Affascinata dalle pupille e dal potenziale paranoico e ossessivo che evocano, nonché viste le buone parole riservate, non esito a dire che mi aspettavo molto di più.
Lo stile narrativo è piuttosto semplice, leggibile da un bambino, seppur accostato e contrastato da alcune immagini macabre e talvolta interessanti.
Gli accadimenti iniziali, che richiamano ai classici eventi di possessione in cui sono coinvolti i bambini nelle prime pagine del libro, di cui un qualsiasi amante dell’horror è venuto almeno una volta in contatto, non risultano nuove. I dialoghi sembrano piatti, senza trasmettere quell’angosciante alienazione che bene si sposerebbe alla storia, che narra della presa di coscienza dei bambini rispetto all’annichilamento del mondo e quindi della consequenziale perdita di consistenza della vita stessa.
Molti episodi rimangono per me troppo facili e poco curati (spoiler!): la madre protagonista, Sofia, che si introduce nella scuola per parlare con il misterioso Signore della Polvere, e ancora lei che brucia l’edificio per liberarsi di questa figura senza che ciò abbia ripercussioni su di lei, né a livello emotivo né a livello legale. Nessuno fa domande sull’accaduto, una scuola brucia e tutto tace.
Sicuramente interessante è la fine che la povera figlia della signora Sofia, Beatrice, per il resto ho trovato il tutto un mix non poco riuscito tra il romanzo “It” di Stephen King e il film “A Ghost story” di David Lowery, pellicola di una profondità che questo libro non tocca neanche per sbaglio, pur avendo il concetto portante e nucleare della storia in comune.
Vista la lunghezza non si può definire di certo un romanzo, bensì una favola nera da leggere in meno di un’ora.
Affascinata dalle pupille e dal potenziale paranoico e ossessivo che evocano, nonché viste le buone parole riservate, non esito a dire che mi aspettavo molto di più.
Lo stile narrativo è piuttosto semplice, leggibile da un bambino, seppur accostato e contrastato da alcune immagini macabre e talvolta interessanti.
Gli accadimenti iniziali, che richiamano ai classici eventi di possessione in cui sono coinvolti i bambini nelle prime pagine del libro, di cui un qualsiasi amante dell’horror è venuto almeno una volta in contatto, non risultano nuove. I dialoghi sembrano piatti, senza trasmettere quell’angosciante alienazione che bene si sposerebbe alla storia, che narra della presa di coscienza dei bambini rispetto all’annichilamento del mondo e quindi della consequenziale perdita di consistenza della vita stessa.
Molti episodi rimangono per me troppo facili e poco curati (spoiler!): la madre protagonista, Sofia, che si introduce nella scuola per parlare con il misterioso Signore della Polvere, e ancora lei che brucia l’edificio per liberarsi di questa figura senza che ciò abbia ripercussioni su di lei, né a livello emotivo né a livello legale. Nessuno fa domande sull’accaduto, una scuola brucia e tutto tace.
Sicuramente interessante è la fine che la povera figlia della signora Sofia, Beatrice, per il resto ho trovato il tutto un mix non poco riuscito tra il romanzo “It” di Stephen King e il film “A Ghost story” di David Lowery, pellicola di una profondità che questo libro non tocca neanche per sbaglio, pur avendo il concetto portante e nucleare della storia in comune.
June 24, 2022
Non so di chi raccolga l'eredità Musolino, so che ha ben compreso il germe oscuro che popola molte fiabe, e soprattutto la più inquietante (Il pifferaio di Hamelin). Non lascia scampo, e quando pensi che deva finire, che lì metterà un finale posticcio, va avanti. Per forza il libro è breve. Espressioni come "con la sua bocca di segatura e cimici" ti si appiccicano o dentro e lavorano, scavano... Cosa c'è di peggio che rendere i bambini ponti fra il nostro mondo e quello strisciante e orrendo che non vorremmo mai conoscere?
April 28, 2022
UN RACCONTO DAVVERO INQUIETANTE.
UNA STORIA HORROR DOVE L'ORRORE È LA PRESSIONE CHE PROVANO I PROTAGONISTI DELLA VICENDA, UN ORRORE STRISCIANTE E SEMPRE PRESENTE CHE FA PAURA NELL'IMMEDIATO E CREA PREOCCUPAZIONI PURE PER IL FUTURO.
OCCHIO CHE ALCUNE SCENE SONO FORTI MA MAI ESAGERATE O FUORI CONTESTO.
UNA STORIA HORROR DOVE L'ORRORE È LA PRESSIONE CHE PROVANO I PROTAGONISTI DELLA VICENDA, UN ORRORE STRISCIANTE E SEMPRE PRESENTE CHE FA PAURA NELL'IMMEDIATO E CREA PREOCCUPAZIONI PURE PER IL FUTURO.
OCCHIO CHE ALCUNE SCENE SONO FORTI MA MAI ESAGERATE O FUORI CONTESTO.
November 21, 2022
L'horror italiano più inquietante che abbia mai letto.
Musolino è un poeta del perturbante, senza pietà, senza sconti per il lettore, implacabile nel radicare il terrore tra le pagine del quotidiano.
Bellissimo.
Musolino è un poeta del perturbante, senza pietà, senza sconti per il lettore, implacabile nel radicare il terrore tra le pagine del quotidiano.
Bellissimo.
December 5, 2025
Musolino rivisita la leggenda del Pifferaio di Hamelin e imbastisce una bella fiaba oscura. Il Signore della Polvere, creatura vecchia come il mondo, ne ha piene le scatole della spensieratezza dei bambini. Dopo l'incontro con lui, i vostri figli non saranno più gli stessi. È successo a tutti noi disgraziati, in modi diversi ma neanche troppo diversi: alcuni eventi ci hanno aperto gli occhi di colpo, altri ce ne hanno impiantati di nuovi per vedere altre brutture e sofferenze. Il Signore della Polvere anticipa i tempi ed erudisce i bambini a modo suo.
"Gli occhi sono lo specchio dell'anima", dice una frase fatta che vorrebbe evocare qualcosa di interiore, ma le Pupille di questo racconto sono decisamente più viscerali e non sappiamo neanche se ce l'hanno, un'anima. L'autore vuole weird-arci tutti. I bambini che vedono il presente e il futuro privi dell'innocenza tipica dell'infanzia sono un ingrediente vincente. Ascoltando le fiabe da piccola avevo l'ansia di capire subito chi fossero i buoni e i cattivi, per sapere con chi schierarmi. Qui non è possibile, è una fiaba nichilista. Questo a mio avviso fa onore a Musolino, che si distacca dalla preoccupazione della narrativa italiana di infondere speranza anche nelle storie più nere.
Lingua e costruzione della frase sono ricercate, la resa delle atmosfere ottima; gli interludi fiabeschi sono vortici di polvere.
Consigliato a chi cerca una lettura capace di agganciare e intrattenere, ma anche curata. E a chi vuole sperimentare ambiguità e sgomento nella routine di una cittadina piemontese.
Sono 93 pagine, dicevo, ma avrei preferito che fosse un po' più di una novella.
"Gli occhi sono lo specchio dell'anima", dice una frase fatta che vorrebbe evocare qualcosa di interiore, ma le Pupille di questo racconto sono decisamente più viscerali e non sappiamo neanche se ce l'hanno, un'anima. L'autore vuole weird-arci tutti. I bambini che vedono il presente e il futuro privi dell'innocenza tipica dell'infanzia sono un ingrediente vincente. Ascoltando le fiabe da piccola avevo l'ansia di capire subito chi fossero i buoni e i cattivi, per sapere con chi schierarmi. Qui non è possibile, è una fiaba nichilista. Questo a mio avviso fa onore a Musolino, che si distacca dalla preoccupazione della narrativa italiana di infondere speranza anche nelle storie più nere.
Lingua e costruzione della frase sono ricercate, la resa delle atmosfere ottima; gli interludi fiabeschi sono vortici di polvere.
Consigliato a chi cerca una lettura capace di agganciare e intrattenere, ma anche curata. E a chi vuole sperimentare ambiguità e sgomento nella routine di una cittadina piemontese.
Sono 93 pagine, dicevo, ma avrei preferito che fosse un po' più di una novella.
October 9, 2023
Macabra (e a tratti lovecraftiana) rivisitazione di una celeberrima fiaba che già in originale ha il suo che di inquietante. Intelligenti alcune trovate grazie alle quali affrontare molti argomenti, che però rimangono un po' in superficie. Ammetto che l'Antartide nero è molto evocativo come nome, ma avrei preferito qualche immagine in più, come per la descrizione (fantastica) del signore di polvere. 7,5/10 soprattutto perché le aspettative per ciò che scrive Musolino sono sempre alte e quindi si vuole sempre quel qualcosa di più.
October 15, 2024
Ho recuperato finalmente questo volumetto con questa breve favola horror. Una creatura che vive nelle profondità di una scuola causa incubi ai bambini, e anche gli adulti ne risentono. Una madre cercherà di affrontare il mostro, ma sarà l'inizio della fine.
Molto belli i riferimenti all'attualità e all'orario 4:48, riferimento a Sarah Kane.
Nell'intera narrazione ci ho visto un po' di Clive Barker, un po' di Babadook e un po' di Esorcista. Il topos del bambino che dice cose inquietanti mi ha trascinato fino all'ultima pagina.
Molto belli i riferimenti all'attualità e all'orario 4:48, riferimento a Sarah Kane.
Nell'intera narrazione ci ho visto un po' di Clive Barker, un po' di Babadook e un po' di Esorcista. Il topos del bambino che dice cose inquietanti mi ha trascinato fino all'ultima pagina.
This entire review has been hidden because of spoilers.
February 15, 2021
Strepitosa fiaba oscura che trascina nel limbo il lettore e l'intera comunità di Idrasca, dimora di un essere antico che raccoglie il suo sguardo sul futuro per mettere a parte i giovani delle terribili epoche a venire. Un racconto folgorante, scritto con maestria e in grado di suscitare vero terrore, un terrore del quotidiano che va oltre ogni possibile immaginazione. Crederete all'uomo della polvere, e ai suoi moniti, o vi rifiuterete di ascoltarlo, cercando di abnientarlo per sempre?
March 19, 2021
Una bellissima novella di Luigi Musolino che mescola orrore cosmico, fiabe (che molto spesso sanno essere piu' spaventose di molti racconti horror) e la vita della provincia piemontese per far nascere una storia che e' tanto piu' spaventosa per il fatto che affonda le sue radici nelle sofferenze che l'essere vivi comporta.
Questo racconto verrebbe accompagnato benissimo dal trattato di pessimismo filosofico "The Conspiracy against the Human Race" di Thomas Ligotti.
Da non perdere!
Questo racconto verrebbe accompagnato benissimo dal trattato di pessimismo filosofico "The Conspiracy against the Human Race" di Thomas Ligotti.
Da non perdere!
February 15, 2024
Più 4,5 che 4. Una favola dark , un po' pifferaio magico, un po' Junji Ito. Un paese Idrasca che emerge nelle nebbie della Bassa, come una Derry nostrana. Il libro, una novella, scorre che è una meraviglia; coinvolgente, scorrevole, inquietante ed anche uno spunto per riflettere. La recensione sarebbe più da 5 stelle ma il 0,5 in meno è solo perché "ne avrei voluto un po di più".
December 9, 2025
Una cosa che mi inquieta? Gli occhi, le pupille. E qui di pupille ce ne sono parecchie, e non tutte di trovano nelle posizioni più consone…
Nel corso della storia ci si abitua un po’ a certe presenze, ma non smettono di creare orrore.
Novella ottimamente riuscita, grazie anche a scelte lessicali importanti.
Nel corso della storia ci si abitua un po’ a certe presenze, ma non smettono di creare orrore.
Novella ottimamente riuscita, grazie anche a scelte lessicali importanti.
April 20, 2024
Musolino riesce in un centinaio di pagine a creare un'atmosfera di angoscia col suo Uomo di Polvere. Un essere millenario che decide di aprire gli occhi ad una schiera di alunni di una scuola elementare. Da leggere assolutamente. Io nel dubbio accendo l'aspirapolvere.
September 19, 2023
Vi prego qualcuno lo faccia leggere a Junji Ito, in modo da epurarlo da tutto il moralismo becero e facendolo diventare una enorme short story sull'orrore cosmico.
August 26, 2024
La fiaba più agghiacciante che io abbia mai letto.
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