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Le parole che toccano. Una psicoanalista impara a parlare

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Danielle Quinodoz cerca di trovare parole che toccano e dà numerosi esempi che permettono di intravedere ciò che una psicoanalista e il suo paziente possono vivere nella relazione transferale nel corso di un'analisi. In effetti come potrebbe una persona comprendere in che modo una psicoanalisi può aiutarla, se ne ignora l'essenziale? Grazie alla sua esperienza cllnica D. Q. osserva che ognuno di noi utilizza contemporaneamente meccanismi psichici evoluti e altri più primitivi: i primi sono accessibili al simbolismo, mentre i secondi lo sono di meno. Ma lei distingue le persone che tollerano di percepire la propria eterogeneità, anche se talvolta ne soffrono, da quelle che sono angosciate per la mancanza di coesione interna e che temono di perdere il sentimento della propria identità. Queste ultime, che l'autrice chiama "pazienti eterogenei", per potere dispiegare la propria libertà psichica e la propria creatività, hanno un particolare bisogno di essere toccate da parole in grado di cogliere nello stesso tempo fantasmi, pensieri, sentimenti e sensazioni. Con il sottotitolo, “Una psicoanalista impara a parlare”, l'autrice mostra di essere non solo costantemente alla ricerca del proprio linguaggio, ma anche di volere comunicare, come clinica, la propria esperienza agli altri analisti nonché a tutti coloro che desiderano saperne di più sulla psicoanalisi.

208 pages, Paperback

First published April 10, 2003

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Profile Image for Andrea.
62 reviews2 followers
August 9, 2021
Con questo libro scopro quella che potrebbe essere definita "la scuola svizzera", e ne rimango affascinato. I primi capitoli sono spunti e aneddoti del lettino interrssantissimi e molto utili ma, a mio parere, sono gli ultimi il vero oro di questo libro: una riflessione profonda e "toccante" del ruolo della psicoanalisi e dello psicoanalista, su come si pone al mondo e su come il mondo sarà posto a noi.
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