La madrina dell'ultimo "Pride", Porpora Marcasciano, storica attivista per i diritti civili e autrice di testi divenuti oramai libri di culto, con una serie di interviste ricostruisce la caleidoscopica identità trans attraverso la viva voce delle protagoniste. Con lucido sguardo politico intrecciato alla sua tipica ironia e favolosità, riporta alla luce un segmento di storia tenuto troppo a lungo sotto terra, per riconoscerlo e affermarlo fuori dal margine in cui è stato relegato. Una nuova edizione in cui le vecchie storie sono aggiornate da quelle delle nuove generazioni trans. Racconti in cui la difficoltà di essere costrette alla clandestinità si mescola alla gioia scanzonata del riuscire a creare legami di solidarietà per costruire un percorso di rivendicazioni collettive. Affiancando la dimensione interiore del memoir alla cruda denuncia sociale di chi lotta per rivendicare la propria identità affermando sé stessa.
Porpora Marcasciano, presidente Mit (Movimento identitàtransessuale), ha pubblicato: Tra le rose e le viole – La storia e le storie di transessuali e travestiti (Manifestolibri, 2002); Favolose narranti. Storie di transessuali (Manifestolibri, 2008). Ha partecipato con contributi a svariate altre pubblicazioni, tra cui: Porneia. Voci e sguardi sulle prostituzioni (Il Poligrafo, 2003); Altri femminismi. Corpi culture lavoro (Manifestolibri, 2006); Oltre le monocolture del genere (Mimesis, 2006); Gay. La guida italiana in 150 voci (Mondadori, 2006); Transessualità e scienze sociali (Liguori, 2008). L’amore ai tempi dello tsunami (Ombre corte 2014); Esquimesi in Amazzonia (Mimesis, 2014); Infiniti amori (Ediesse, 2014). Ha curato insieme ad altri Elementi di critica trans.
In questo libro Porpora Marcasciano ha raccolto storie di donne trans a diversi stadi della transizione, la cui storia si è intrecciata con quella del movimento trans italiano, ponendole in ordine cronologico per generazione, da quelle nate negli anni '40 a quelle nate negli anni '70.
La progressione dà un filo di speranza, poiché emerge che nei decenni più recenti la vita delle persone trans non è più una vita a rischio, ma il percorso è supportato da professionisti sanitari, ci sono più possibilità, meno discriminazioni e più diritti.
Le prime storie sono veramente forti e fuori dal comune. Del resto a quei tempi non si sapeva assolutamente niente di transessualismo.
I racconti seguono la stessa struttura e lo stesso filo conduttore, come se Marcasciano avesse posto a tutte le persone le stesse domande e poi avesse riportato le risposte in testo unico senza le domande. Questo comporta un rischio di ripetitività di certi passaggi, ma dall'altro lato io ho trovato utile e interessante la possibilità di operare confronti tra le storie e le esperienze.
Se ci sono, infatti, molte tematiche e tappe del percorso che ritornano - la prostituzione, la criminalizzazione, la droga, le cure ormonali, la chirurgia estetica - è interessante notare come altri elementi come la famiglia o il rapporto con il proprio corpo siano molto differenti da persona a persona, differenziando molto un'esperienza trans dall'altra.
Lo trovo un buon testo divulgativo per avvicinarsi alla tematica attraverso le voci delle persone. Va tenuto comunque presente che è stato scritto più di 20 anni fa. Molto interessante la postfazione di Fabrizia di Stefano, scritta per l'ultima edizione.