Jack Wyte è morto. La sua morte è stata una strana faccenda, il genere di faccenda che quando ti chiedono «Come sei morto?» ti dà il diritto di rispondere: «È una lunga storia». Si lascia alle spalle una carriera nella Squadra Omicidi che gli ha fatto male alla salute, una vita solitaria, una ex-moglie con cui non parlava da anni, una figlia ormai adulta e l’amore di Dare, l’unico essere al mondo che può vedere i fantasmi ma non vuole più vedere lui. E se pensava che tirare le cuoia, nella sua sgradevolezza, risolvesse tutti i problemi, si sbagliava di grosso. Morire, in realtà, è stato solo l’inizio. A Londra ci sono stati dei decessi diciamo poco ortodossi. E pure a Los Angeles. Sua figlia, in uno scavo archeologico in Guatemala, ha incontrato un tizio che le legge nel pensiero. Due personaggi non proprio umani sono stati incaricati da un concilio di non-morti di insabbiare tutto l’insabbiabile, con le buone o con le cattive. La detective Jamaica Kingstone della Metropolitan Police possiede la Vista, e questo non ha migliorato il suo umore. O il suo carattere. Anzi l’ha resa molto nervosa. C’è robaccia sovrannaturale dappertutto e i funzionari della morte non hanno il tempo o il personale per risolvere il casino in corso. Anche perché non si sono ancora accorti del vero problema. D’altronde si sa, al giorno d’oggi muore troppa gente e sono molto impegnati. Il caso, così, finisce metaforicamente sulla scrivania di Jack Wyte, la cui vita non è stata un granché, ma la cui morte si preannuncia anche peggio. Perché la verità non è mai gradevole e l’indagine in corso lo obbligherà a confrontarsi con dei fantasmi molto più inquietanti delle ombre dell’aldilà.
Ormai libero dal "fardello del lento e flemmatico worldbuilding", "Il detective fantasma" ha un ritmo decisamente migliore de "Il club dei cantanti morti": personaggi vecchi e nuovi sono ben bilanciati e meno buttati lì per fare numero; ho adorato il fatto che parte della storia sia ambientata nella mia amata Londra, coi suoi pro e i suoi contro; nuove figure dell'aldilà vengono presentate e sono piuttosto interessanti (coff coff Lope e Gilles coff coff). Insomma, qui è davvero cominciato a importarmi qualcosa dei personaggi del romanzo precedente e certi personaggi ivi introdotti mi hanno suscitato sincera simpatia. Dal prossimo mi aspetto altrettanto, se non addirittura di più.
Immaginatevi una serie di omicidi inspiegabili in diverse parti del mondo. Immaginate detective e polizia che non sanno spiegarsi le cause. Aggiungete poi che creature sovrannaturali e la Nera Signora in persona sono rimaste infastidite da queste morti inspiegabili ed ecco a voi un libro con una trama originale e coinvolgente. Se amate quel giusto mix di sovrannaturale e gialli irrisolvibili, questo libro fa per voi.
Il ritmo delle vicende è scorrevole e alterna i giusti momenti di suspance e d'azione, inoltre le informazioni sulla parte sovrannaturale vengono date via via tra le pagine in modo da tenere l'attenzione sempre alta ed evitare lunghi spiegoni che avrebbero appesantito il tutto. Mi è molto piaciuta la visione dell'aldilà con tutte le sue regole e i suoi registri e mi hanno sempre affascinato le figure come l'Uomo dei Crocevia (o banalmente Diavolo) e la Nera Signora. Inoltre troviamo altre figure più classiche come immortali che bevono sangue umano, ma non vorrei entrare troppo nei dettagli per non rovinare l'effetto sorpresa. Non dimentichiamoci i fantasmi però, come ci ricorda il titolo, spesso i nostri cari passati a miglior vita ritornano per tormentare il prossimo o, come in questo caso, a risolvere misteri per conto di datori di lavori molto potenti. Insomma ho adorato come l'autrice abbia costruito personaggi fantastici e credibili sia umani che non e soprattutto come abbia costruito il sistema dell'aldilà che non ci viene mai mostrato completamente e nel suo intero, ma che è interessante da immaginare e risulta persino credibile. Forse avrei voluto un minimo di spiegazioni in più su alcune doti che posseggono alcune persone tipo Dare, che viene definita Esper, ma che non ci viene illustrata fino in fondo. Nel complesso comunque la trama funziona e la lettura è scorrevole e in grado di destare curiosità, nonostante i continui salti di pov da un personaggio all'altro non ho avuto problemi. Di solito non apprezzo i libri con tanti pov perchè tendo a perdermi ma qui i personaggi erano ben caratterizzati e avevo sempre in mente chi stava parlando in quel momento. Se proprio vogliamo trovare una piccola pecca posso dire che ho trovato il finale un po' troppo veloce, dopo aver catturato il colpevole tutto si svolge in fretta e il fulcro della storia si sposta dagli omicidi a un altro avvenimento comunque importante ma che sposta un po' l'attenzione. Non è un brutto finale, badate bene, ma mi è sembrato troppo sbrigativo nell'acciuffare il colpevole principale.
Con questo non voglio dire che il libro non mi sia piaciuto, anzi, in poche pagine ci sono stati dati dei personaggi veramente ben fatti e una trama interessante, il linguaggio utilizzato è crudo in alcuni punti e ci sono anche delle scene forti, per cui mi sento di consigliarlo agli amanti del paranormal-thriller. In più ho molto apprezzato le ricerche fatte dall'autrice perchè nel libro sono presenti dei fantasmi di persone esistite realmente e finite sulle pagine di cronaca per morti inspiegabili o perchè famose, nell'appendice finale vengono riportati gli avvenimenti delle loro vite e delle morti e quindi è evidente il lavoro di ricerca accurata anche se c'è qualche licenza poetica.
Lulu' - per RFS . Carissime Fenici questa recensione vi catapulterà in un universo parallelo, dove i dialoghi sembrano scritti da Tarantino e la storia procede veloce come un viaggio allucinogeno.
L’autrice ci scaraventa letteralmente nel suo mondo e, inizialmente, il senso di smarrimento è imperante, tanto che più di una volta sono dovuta tornare indietro perché mi ero persa qualche pezzo. Eppure, appena il libro scalfisce il senso di diffidenza dato dallo smarrimento, è tutto in discesa.
Sì, perché, signore mie questo mondo è carico di personaggi ed eventi che si susseguono, a volte correndo paralleli sulla linea temporale, altre volte accavallandosi in una trama che si snoda veloce verso la soluzione di una serie di omicidi, che mescolano il normale con il paranormale e in cui anche i detective si muovono su piani differenti.
La forza di questo romanzo è tutta nella ricchezza dei protagonisti ognuno dei quali legato a una realtà diversa da quella degli altri.
Andiamo con ordine: nell’incipit incontriamo l’Uomo dei crocevia, l’Antagonista, una versione inedita o quasi di Mefisto, intento a portare avanti il suo commercio di patti con una figlia adottiva di cui preoccuparsi; una nuova ombra detective, Jack Wyte, sulle tracce di chi gli ha fatto secco un cliente prima ancora che il contratto si perfezionasse.
Abbiamo poi l’investigatrice Jamaica, con un’acconciatura sui generis e la gentilezza di un pugno nello stomaco, insieme a una singolare capacità di vedere e parlare con le anime dei defunti, con lei il collega Hale, che onestamente non ho ancora capito a che serva, per indagare sul ritrovamento di tre cadaveri, compreso un infante.
A questi personaggi si uniscono gli emissari della Triste Mietitrice, nei cui uffici (si avete capito bene uffici!) regna il caos per un disguido burocratico, a ciò si aggiunge anche il fatto che scopriamo come la Morte abbia non pochi grattacapi e i suoi uffici, nonostante siano efficienti, hanno seri problemi a gestire ogni creatura mortale, piante comprese.
Ultimi, ma non per importanza, vi sono i Liberti, tra loro seguiamo principalmente Lope e Gilles, compagni di avventura e non solo, impegnati anche loro a scovare il misterioso killer.
La trama ruota intorno a queste morti misteriose che avvengono in vari continenti e non solo occupano tutte le fazioni che ho brevemente menzionato ma alla fine si incrociano con risultati comici, drammatici senza essere mai pesanti.
All’apparenza questo romanzo potrebbe sembrare confusionario e un po’ troppo sovraffollato, eppure, superato lo shock iniziale e compresi un po’ i vari schieramenti, finisce per essere a suo modo geniale, merito della capacità dell’autrice di mantenere la trama frizzante e ricca di colpi di scena con personaggi genuini e un’ambientazione fortemente dinamica.
Non sarà un classico ma sicuramente nel suo genere occupa un posto degno di nota e non vi nascondo di aver chiuso il libro a malincuore, agognando un seguito che mi scaraventi di nuovo in questo universo.
Allora, questo libro è cascato a pennello, per me. Sono attualmente in ospedale, mi hanno diagnosticato un morbo abbastanza raro e cronico, per cui affronterò ora qualche cambiamemto e dovrò imparare a convivere con questa mia nuova me e il mio nuovo stato di essere. Il libro ha alcuni personaggi che cambiano, si trasformano, alcuni volenti, altri nolenti, sempre rimamendo un po' loro stessi, un po' no. Un bel libro. Ovviamente, l'ha scritto la Raule, ormai lo sappiamo. È il seguito di Il Club dei Cantanti Morti, libro che ho amato molto, quindi ero certa che avrei amato anche questo. La storia è avvincente, un po' confusa, onirica a tratti, bella, bella. Un giallo urban fantasy molto riuscito, con la gioia di incontrare vecchi personaggi e conoscerne di nuovi altrettanto bizzarri e amabili o almeno rispettabili. Quindi grazie alla scrittrice per avermi regalato queste ore di lettura in un solitario letto d'ospedale, non dimenticherò questa storia. Leggetelo, è bello
Jack Wyte è morto. La sua morte è stata una strana faccenda. Morire, in realtà, è stato solo l’inizio. A Londra ci sono stati dei decessi diciamo poco ortodossi. E pure a Los Angeles. Sua figlia, in uno scavo archeologico in Guatemala, ha incontrato un tizio che le legge nel pensiero. Il caso, così, finisce metaforicamente sulla scrivania di Jack Wyte, la cui vita non è stata un granché, ma la cui morte si preannuncia anche peggio. Perché la verità non è mai gradevole e l’indagine in corso lo obbligherà a confrontarsi con dei fantasmi molto più inquietanti delle ombre dell’aldilà.
Ho amato questo libro, l'avevo preso da un bel pò, durante un'offerta dua anni fa, e mi chiedo come io abbia potuto aspettare tanto a leggerlo. I personaggi sono come piacicono a me, belli tridimensionali, con problemi, mille sfacettature, incasinati e con una personalità a dir poco stravagante. Jack Wyte è morto, ma adesso è diventato un'Ombra. E' rimasto il classico poliziotto sempre incazzato, con sigaretta e alcool sempre disponibili, a cui viene affidato, dall'Uomo dei Crocevia, che poi scoprirete chi è, un caso di omicidi. Incontra persone nuove e ritrova vecchie conoscenze, sia tra gli umani, sia tra le creature soprannaturali. Anche se la narrazione ha diversi punti di vista, devo dire che non mi ha dato assolutamente fastidio. Anche perchè diciamolo, l'autrice scrive in modo scorrevole, alleggerisce certi momenti con una ironia, che mi ha fatto ridere più volte. Allo stesso tempo è anche riuscita a scalfire il mio cuore e la mia anima.
Unica nota negativa: non è segnalato, nè su Goodreads, nè su Amazon, nè sulla Feltrinelli, nè dove volete, che questo è un secondo volume di una trilogia, di cui credo presto uscirà il terzo e forse ultimo volume. Devo dire che mi ha dato parecchio fastidio, anche se ammetto che la storia non ne risente, in quanto nella narrazione ci vengono spiegati gli eventi passati, a grandi linee è vero, ma almeno così capiamo tutto.
Quindi ora mi sa che andrò a recuperare il primo volume,Il Club dei Cantanti Morti in attesa del prossimo. Perchè sono curiosa di sapere come tutto è iniziato.
Consigliato a chi ama il crime, il paranormal e storie e personaggi fuori dall'ordinario.
Mi è piaciuto questo libro, l’ho trovato originale e ben scritto e spero che l’autrice ci regali ancora qualcosa con protagonista Jack Wyte, detective americano morto e reclutato dall’Uomo dei Crocevia per risolvere degli omicidi non previsti, che hanno qualcosa – di soprannaturale – di strano, sbagliato.
In questa storia sono presenti diversi generi: il primo senza dubbio è il giallo, in quanto ci sono 7 (8 contando anche un cane) omicidi da risolvere; si passa poi a al paranormale, perché gli elementi presenti non sono solo umani viventi, ma ci sono Ombre, Liberti, Uomo dei Crocevia (che sarebbe poi il Diavolo), la Nera Signora, umani “potenziati” ecc.; ho trovato anche un accenno di horror.
Anche i personaggi sono molteplici: il protagonista è Jack, ma si affianca a lui un altro investigatore, la detective Jamaica Kingstone, capace di vedere i fantasmi; Dare, vecchio amore di Jack e figlia del suo “capo”; Corrie, figlia di Jack; Gill e Lope, liberti incaricati di sistemare tutto ecc. Molte voci, diverse trame che inesorabilmente si intrecciano e convergono per svelare il mistero a capo di tutto.
Tra tutti i personaggi la mia preferita è stata Jamaica, sboccata e appariscente, londinese fuori dagli schemi e che come passatempo augura la morte a chi le capita attorno. Una macchietta che ho adorato, che mi ha fatto più volte sorridere, che ha stemperato l’aura malinconica di Jack. ... continua sul blog
Un romanzo indubbiamente curioso già dal titolo che ha catturato subito la mia attenzione. La morte è solo l'inizio di una vita assai impensabile e inimmaginabile per molte persone e sicuramente chi possiede la vista come alcuni personaggi di questo libro, non può minimamente pensare che l'aldilà sia un mondo migliore. Jack Wyte non avrebbe mai pensato di ritrovarsi nel suo corpo, una volta essere stato dichiarato morto dal mondo umano. La carriera avuta in vita nella Rapine-Omicidi, ha dato un valore aggiuntivo per poter indagare su alcune morti premature sulla terra e ovviamente, coloro che sono morti, hanno subito un decesso alquanto paranormale ma giustificabile tramite autopsia: morte naturale (apparente). Jack si ritrova così a investigare e inizia a collaborare con l'inspector Kingstone, una donna afro molto avvenente ma dal temperamento focoso e giuridico. Si scopre che lei ha la vista e spesso vede e parla con le anime di persone che non hanno lasciato la terra dopo la loro morte ed è grazie anche a questo "potere" che Jamaica riesce a risolvere velocemente i casi di omicidio sospetti e inspiegabili. Durante le indagini, fra loro scocca una scintilla di passione che è quasi ultraterrena ma ecco che in quel momento la dolce ex metà di Jack si trova in pericolo: Dare, figlia adottiva del suo capo, l'Uomo dei crocevia. Dare è una ragazza che possiede ben oltre la vista e intuisce e percorre piste che nemmeno un computer potrebbe rintracciare dati che non si vedono se non nella mente di Dare. Un aiuto prezioso e ovviamente un amore quasi impossibile fra lei e Jack poiché si è rifiutata di averlo ancora accanto anche da morto, dandosi la colpa per la sua morte. Molti sono i personaggi che si verranno a conoscere in questo romanzo che ha molti pov, a volte a distanza di un paragrafo o due che spezza la cantilena della trama e lo trovo un tantino esagerato. Sembra quasi di vedere un film con diversi stacchi di scena che vogliono descrivere cosa succede dall'altra parte del mondo allo stesso tempo reale della storia. I primi capitoli sono stati faticosi da leggere per poter capire i twist della trama ma poi ingrana ad un ritmo calzante e quasi ipnotico. Un thriller insolito ma spassoso da leggere per i colpi di scena e battute fuori luogo ma simpatiche.
Libro molto carino. Un giallo paranormale, sull'onda de "La Nona Casa" della Bardugo. Nella prima parte è stato un po' confusionario, a causa della grande quantità di personaggi (che vengono presentati uno di seguito all'altro) e dei continui cambi di scena. Infatti, dato che per esigenze di trama di alcuni personaggi fino ad una certa si conoscono solo le azioni, non i nomi o gli scopi che li muovono, è difficile stargli dietro all'inizio. Ma più si va avanti, più il quadro si fa chiaro. La soluzione del mistero non è affatto prevedibile e le forze coinvolte negli omicidi risultano essere oscure e molteplici. Ho amato il personaggio di Jack Wyte, un vero essere a metà tra l'umano e il sovrannaturale. Perche se in alcune scene scopriamo che è fin troppo facile per lui riprendere le abitudini che aveva da vivo, in altre ci viene dimostrato che ora non è più un uomo, ma un essere molto potente e da cui bisogna stare in guardia. L'unica pecca della sua storyline a parer mio però è proprio la sua morte: viene accennato come è successo, ma non viene mai data una spiegazione chiara. Comunque, l'essere morto non solo non gli impedisce di investigare, ma nemmeno di fare conquiste. Jamaica e Dare cedono entrambe al suo fascino, con la prima che cerca di usarlo e la seconda che conosce un ritorno di fiamma. Alla fine però sarà Jamaica quella a venire usata dal detective e Dare invece, poiché vanta conoscenze ai piani alti (o bassi, dipendende dai punti di vista) architetterà un piano per non dover rinunciare al suo amore. I personaggi femminili sono molto intraprendenti qui, persino Corrie che è la "vittima" non si lascia schiacciare da nessuno, e hanno ruoli senza cui la trama ne risentirebbe. In conclusione: ci sono le creature paranormali, gli omicidi, il sangue, lo spicy e la rappresentazione LGBT (ho adorato alla follia Gilles e Lope, nonostante non ci siamo molte scene di loro due insieme). Non è adatto se siete in blocco o se cercate una lettura semplice e scorrevole. Dicono che da questo romanzo verrà tratta una serie TV e non posso che essere entusiasta dell'idea. La guarderei volentieri, come rileggerei volentieri questo libro.
Il protagonista di questo libro è un Detective molto particolare, in pratica un fantasma reso Ombra dall'uomo dei crocevia ( anche chiamato Diavolo o Lucifero o mille altri nomi) per indagare su alcuni omicidi molto strani. Jack Wyte ora può apparire e scomparire dove vuole, ha una forza incredibile e molte altri poteri nascosti e si farà aiutare dalla sua ex e da una detective della omicidi di Londra per risolvere il caso che gli è stato affidato. Le voci narranti si alternano tra i vari personaggi e ci fanno vedere ogni punto di vista della storia. L'ambientazione tra Londra, Los Angeles, Italia e Guatemala porterà questo strano trio a dover fare i conti anche con i vampiri. Ma vampiri molto goffi e simpatici. Un giallo molto appassionante e coinvolgente con diversi colpi di scena che coinvolgeranno anche la figlia di Jack.
Unico piccolo difetto è che ci sarebbe voluto anche un prequel per poter capire gli avvenimenti che hanno portato alla molte di Jack e alla conoscenza con Dare, la sua ex, figlia adottiva dell'uomo dei crocevia con il dono di vedere i fantasmi, leggere la mente e seguire le piste lasciate dalle persone. Un personaggio femminile veramente intrigante ma di cui si è scoperto poco. Questo libro è stato scelto per farne una serie tv, sicuramente la guarderò.
Un libro perfetto da leggere in autunno e magari ad halloween 🎃 Io amo molto le storie di fantasmi e anche i gialli quindi ho apprezzato molto questa nuova lettura.
“Il detective fantasma” è un romanzo dell’autrice Vanessa S. Riley. Come amante del genere urban fantasy e di storie thriller, questo libro mi ha subito incuriosito. Partiamo dall’incipit: accattivante e interessante. La Riley ci presenta subito il protagonista morto o simil morto insieme ad una figura di alti livelli che poi ci spiegherà essere proprio il diavolo, ma un po’ più simpatico e simile a noi uomini, e che in un certo modo vuole anche somigliare a noi mortali. La morte, appunto, è sempre in agguato e in qualunque momento della nostra vita e alle spalle, come direbbe la più grande creatrice di gialli al mondo, Agatha Christie. Ma ovviamente siamo lontani dal genere e dallo stile di quest'ultima... Ciò che colpisce di questo romanzo è non solo il modo in cui l’autrice presenta i vari personaggi, ma anche l’ironia con cui lo fa... Trovate la recensione completa nel blog creatoridimondi.net
3 stelle e mezzo Ammetto che non mi aspettavo molto da questa lettura, in realtà si è rivelata, in alcune parti molto brillante! La storia parte benissimo: una serie di omicidi inspiegabili, un detective fantasma sulle tracce del possibile assassino e, come aiutanti, due donne molto speciali. La lettura è incalzante, coinvolgente e di puro intrattenimento! Non risulta mai trash, anche se in alcuni punti, lascia il lettore interdetto. L'autrice non si sofferma troppo nello spiegarci le dinamiche tra i protagonisti e i “piani alti". Quando questi ultimi vengono coinvolti si deve andare un po' a senso. Ho trovato la presenza dei liberti molto ben riuscita, il caso è semplice ma permette al lettore di immergersi nella storia al 100%. Spero in un secondo volume!
Jack Wyte ha una carriera brillante nella Rapine-Omicidi, nonostante modi alquanto discutibili, e decide di accettare un caso complesso, come la morte, avvenuta contemporaneamente, di sette persone tra Los Angeles e Londra. Lo fa avvalendosi dell'aiuto di Jamaica Kingston e di Dare, sua vecchia conoscenza. Gli strumenti ci sono tutti. La determinazione anche. C'è solo un piccolo dettaglio: Jack è morto e la sua nuova natura di fantasma, o meglio 'ombra', gli darà quel pizzico di aiuto, e fortuna, in più che non guasta mai.
"Il detective fantasma" è l'opera prima di Vanessa S. Riley. Un romanzo che attinge alle atmosfere delle grandi saghe dark-pop degli ultimi tempi, come Lucifer, grande serie televisiva di successo su un Diavolo poco ortodosso, e Sandman di Neil Gaiman. Un romanzo che è un miscuglio di atmosfere e leggende, dall'Uomo dei Crocevia ai vampiri che in realtà non sono vampiri, scomodando persino i Maya e il loro incommensurabilmente affascinante quanto spaventoso mito. Tutto questo accompagna una trama dai ritmi incalzanti, che affascina e conquista, raccontata con uno stile moderno e divertente, spesso ironico e d'effetto, tale da suscitare sin da subito un'estrema simpatia per tutti i protagonisti. Con tutta onestà, l'autrice dovrà riprendere in mano carta e penna e dedicarsi nuovamente alla scrittura, rimettendo in pista il nostro amato e trasparente detective o creando nuovi indimenticabili personaggi.
Autrice (che usa uno pseudonimo ma che in realtà è italiana) che non conoscevo e che ha scritto un libro davvero intrigante e divertente - che si muove tra Guatemala, Stati Uniti, Inghilterra e l'Italia, con personaggi da fumetto e una bella deviazione rispetto ai canoni di un certo folklore. Vedrò di recuperare quanto prima il precedente, e valuterò con piacere successive produzioni in questa stessa ambientazione.
No. Ho provato a scrivere una recensione piú completa e dettagliata, ma da qualsiasi fattore ripenso alla lettura di questo libro la mia mente risponde con No. Sento di aver buttato un mese di belle letture da poter fare e anche il fatto che io ci abbia messo tanto è un grande indizio. In sintesi No.
Bah. All'inizio non ci raccapezza poi, quando comincia a chiarirsi, capisci che l'autrice ha fatto un minestrone di tutto il paranormale scibile, ci ha messo dentro un po' di crime ma senza una vera indagine (è così facile quando puoi ricorrere a poteri sovrumani, no?) e infarcendolo con dell'erotismo random giusto-per e un po' di horror che non fa mai male, tanto si mischia tutto. Buona la versione audiolibro e decente la prosa, ma la struttura e la vicenda in sé anche no.