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La Mère d'Eva

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Quelques mètres seulement les séparent. Entre les murs de cette clinique, Eva s'apprête à changer de sexe. Garçon prisonnier d'un corps de fille, il y a dix-huit ans qu'elle attend...
Tout près du bloc opératoire, sa mère, elle aussi, patiente... Comme elle l'a aimée, sa fille ! Comme une longue lettre ouverte qu'elle lui adresserait, la mère d'Eva se souvient. De l'enfance. De la différence. Du chemin qu'il leur a fallu faire pour accepter – pour s'accepter. Sans cacher ses doutes, ni les épreuves. Aujourd'hui, c'est un fils qui lui renaît. Elle l'aimera. Comme toutes les mères du monde aiment leur enfant. Sans conditions.

252 pages, Mass Market Paperback

First published January 1, 2017

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About the author

Silvia Ferreri

5 books4 followers

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Displaying 1 - 30 of 77 reviews
Profile Image for piperitapitta.
1,050 reviews465 followers
May 31, 2018
Eva, mio figlio.

La madre di Eva non ricordo nemmeno come si chiami, se nel romanzo abbia un nome o sia solo la voce narrante di questa storia, anche se pensando a lei mi viene da chiamarla Silvia, come l'autrice.

La madre di Eva, per noi che leggiamo, è la protagonista della storia di cui non è protagonista, perché quella vera sarebbe Eva, la figlia, che possiede un dolore che è difficile da portare a diciotto anni, ma anche a sedici, o a dieci, o a sei; ma che è difficile anche da dividere in due, o in tre, o in quattro, o in cinque, per tanti quanti sono i suoi familiari.

È una di quelle storie, quella di Eva che a diciotto anni si reca in Serbia insieme alla madre per cambiare sesso e diventare Alessandro, che oggi qualcuno potrebbe definire "necessaria".
Non so se effettivamente lo sia, ma so che sia pure con qualche affettazione di troppo e con qualche indugio morboso e truculento in eccesso, Silvia Ferreri apre uno squarcio di luce e calore nel buio e silenzio che da sempre accompagna le storie di chi decide di mutare sesso sentendosi tradito dalla natura, dalla vita, dalla famiglia, e che quelle famiglie le abbandona a se stesse, a un silenzio fatto di pietà e sollievo.

Silvia Ferreri, attraverso l’espediente del racconto che la madre di Eva fa a se stessa (durante la lunga attesa che accompagna l’intervento operatorio, durante il quale sua figlia Eva verrà “macellata”) - ho trovato questa scelta narrativa un po’ scontata e banale - ripercorre le tappe di un’infanzia e di un’adolescenza diverse da quelle che ogni madre immagina di vivere con la propria figlia; ricorda, si interroga, si colpevolizza, cerca di comprendere, appoggia, ostacola Eva - che sin da bambina mostra i segni di una disforia di identità di genere, ma che man mano che cresce si chiarisce sempre di più nella sua mente e nei suoi desideri - si schiera con e contro di lei in una battaglia estenuante per se stessa, per il marito, per Eva.
La madre di Eva si sente sbagliata (tanto quanto si sente sbagliata Eva), nella ricerca del momento in cui le cose non sono andate per il verso giusto - nella gravidanza, nel concepimento, forse persino nella natura della sua famiglia - spaventata, anche di fronte alla chiarezza che invece sembra muovere Eva sin dall’adolescenza, smarrita, nel percorrere ed esplorare strade e territori dove mai prima avrebbe immaginato di addentrarsi, ma determinata a non lasciarla sola.
È un percorso, il loro, doloroso, simbiotico, esemplare: è un percorso che non può essere indolore e in cui a essere recisi non possono essere solo gli organi e le carni di Eva, ma anche i sentimenti, i sogni, le aspettative, in cui a mutare e a transitare non è solo Eva, ma anche le persone che la amano.
Eva è pronta a rinascere, diversa da come sua madre e suo padre l’hanno creata, a rinascere come lei vuole essere: la sua famiglia, suo padre, i nonni, dovranno accoglierla di nuovo fra le loro braccia. La madre di Alessandro, invece, non l’ha mai lasciata, nemmeno quando ha sperato che tutto tornasse alla normalità, che Eva potesse diventare finalmente Eva.

Più bello ora, a una settimana di distanza, di quando non abbia finito di leggerlo, segno del fatto che dove non è riuscita ad arrivare la scrittura è arrivata la storia.
Profile Image for Michela De Bartolo.
163 reviews88 followers
July 5, 2019
Una madre parla alla figlia tra le mura di una clinica di Belgrado, mentre al di là della porta stanno preparando la sala operatoria per lei, Eva,che ha appena compiuto diciotto anni e da quando è nata aspetta questo momento . Il suo desiderio è quello di cambiare sesso, per essere finalmente l’uomo che ha sempre saputo di essere. Mentre Eva aspetta la sua opportunità la madre intreccia, in un monologo profondo i fili delle loro vite fino a quel momento, in una situazione surreale . Racconta di una lotta in cui non ci sono vincitori né vinti, e in cui la più alta forma d’amore e il sacrificio, quella dell’accettazione della scelta di un figlio, che può però diventare feroce.
Nello stile dell’autrice si riscontra una descrizione accurata e vivida sia del decorso medico e psicologico della trasformazione della giovane Eva, che assume i contorni di un viaggio psicologico e introspettivo di una madre per amore del proprio figlio . Commovente
Profile Image for Gabril.
1,043 reviews255 followers
June 28, 2018
“Ti promisi che sarei stata paziente e che sempre avrei cercato di spiegarti le cose con calma e serenità, promisi che ti avrei amata tutta la vita qualunque cosa fosse successa, promisi che ti avrei protetta da tutto e che non ti avrei imposto nulla, che ti avrei lasciata libera di scegliere sempre ciò che volevi diventare, essere o fare.”

È facile fare grandi promesse al frutto del desiderio, alla creatura che ancora deve venire al mondo e di cui si ignora, perciò, il vero essere, il reale consistere. Sarà difficile, invece, venire a patti con i desideri di quella persona nuova, soprattutto se entrano in conflitto con ciò che, umanamente, come genitori ci si aspetta.
Questa la storia; terribile, potenzialmente devastante.
Una madre (la promessa è la sua) deve fare i conti con il fatto di avere messo al mondo un essere “sbagliato” perché la sua psiche non coincide con il suo sesso; è nata femmina, sa di essere maschio. Il senso di colpa è il primo mostro in agguato.
E poi. Una figlia deve far comprendere/accettare ai genitori ciò che lei è: un lui. Proviamo a immaginare quanto può essere complicato, doloroso, rischioso. No, non ci riusciamo.
E ancora. La bambina, mentre è tale, non ha la possibilità di produrre un ragionamento coerente sulla sua condizione. Esprime il suo naturale desiderio: giochi e vestiti da maschio, ad esempio; viene accontentata oppure frustrata, il genitore si barcamena così dentro l’impensabile ignoto; ma poi subisce il giudizio del mondo esterno alla sua famiglia: giudizio tranciante, implacabile. Il conflitto si accende, bisogna farsi aiutare dalla psicoterapia. Ma a quale scopo? Per ottenere che cosa? La bambina è un problema, non è normale: che cos’è normale?
Questa è la prima domanda che il lettore è spinto a farsi, insieme all’altra, radicale, che costituisce l’asse portante del libro: che cos’è l’amore (materno, in questo caso) e che amore può mai essere se non fa dono all’altro di ciò che già è suo: la libertà? E quindi questa libertà gliela riconosce come suo implicito corredo di nascita, marchio esistenziale incancellabile, stigma divino, per chi presuppone un Dio all’origine di tanta complessità.
Ebbene. Il tormentato viaggio della madre di Eva sarà quello condotto dentro e attraverso se stessa per riconoscere questa semplice, difficile verità. Sarà quello necessario a chiamare la creatura che ha messo al mondo con il suo vero nome e vedere, attimo dopo attimo, il compiersi della mutazione che Eva stessa ha voluto affrontare. I ferri del chirurgo, la violenza inevitabile a ripristinare l’ordine che il capriccio insondabile della natura ha stravolto.

Un libro dallo stile ancora acerbo, ma dal contenuto indubbiamente coraggioso. Coinvolgente (3 stelline e mezzo).
Profile Image for Emanuela Sorrentino.
15 reviews117 followers
January 15, 2019
Una figlia affronta un processo di transizione, si risveglierà nel corpo di un uomo. E la madre che fa? La ama. A volte si arrabbia, altre è terrorizzata ma fa quello che fanno le mamme: ama l'anima del figlio in qualunque involucro essa sia. Ho pianto moltissimo, ho pensato che finalmente qualcuno è riuscito a mettere nero su bianco l'amore di una madre. Bello, intenso, sfiancante.
Profile Image for Natalia R..
17 reviews1 follower
August 23, 2023
Un libricino insulso e retrogrado che nel 2023 non merita nemmeno la carta utilizzata per stamparlo.
È il resoconto della madre di un figlio disforico FTM, e le premesse sono interessanti vista l'attenzione sociopolitica che negli ultimi anni è stata dedicata al tema.

Peccato che l'autrice, nel dare la voce alla madre narrante:
- Chiama costantemente il figlio al femminile e con il deadname (genere e nome assegnati alla nascita, pre transizione di genere), anche nel titolo;
- Parla della volontà di transizione come un "capriccio";
- Definisce la voce narrante a più riprese come vittima nel suo assecondare i "desideri" del figlio;
- Quando la comprensibile frustrazione del figlio esce sotto forma di rabbia e ribellione, la madre non si pone mai il dubbio che lei stessa e il suo comportamento possano essere causa di questo malessere, o comunque se si pone il dubbio non è che ne faccia granché;
- Quando il figlio tenta il suicidio, la madre ne parla come fosse stato un brutto dispetto fattole per causarle ancora più sofferenza.

Giuro che ho aspettato la redenzione di questa storia fino all'ultima pagina, sperando in un rinsavimento. Sarebbe bastato consentire alla voce narrante di riconoscere il desiderio del figlio non come una semplice volontà giovanile, bensì come un bisogno vitale. La difficoltà di un genitore nell'accettare la disforia del figlio è comprensibile, ma non giustifica 200 pagine senza mezzo sforzo di accettazione, se non all'ultima pagina e per puro sfinimento.
Le persone disforiche a cui viene vietata la transizione hanno un tasso suicidale altissimo. Pertanto, nella nostra epoca una pubblicazione del genere non solo è inaccettabile, è soprattutto pericolosa.
È meglio un* figli* trans o un* sotto terra?
Profile Image for Vale.
9 reviews
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January 22, 2022
Questa recensione è per me molto faticosa. Non sono sicura di ciò l'autrice volesse farci provare, quello che ha ottenuto è solo tanta tanta rabbia. Non credo di essermi mai arrabbiata tanto leggendo un libro come in questo caso, quindi la mia recensione è di pancia, e come tale va presa.
In questo libro si segue la storia di Eva, dalla sua nascita fino ai 18 anni e a raccontarla è sua madre, che si trova fuori dalla sala operatoria da cui Eva, finalmente, potrà uscire (sotto qualsiasi aspetto) come Alessandro.
Sì, perché Eva nasce maschio in un corpo da femmina. Mostra disforia di genere fin dalla primissima infanzia. Circostanza che già porta in sé una quantità ed intensità di dolore difficilmente tollerabile.
Ma per Eva è peggio, perché ha la madre peggiore che si possa immaginare.
Talmente egoista ed egocentrica da credere che quello che sta accadendo a sua figlia sia una punizione per LEI, convinta che la vita stia riservando un gioco crudele non alla figlia che si trova di fronte ad una totale ingiustizia della natura, ma a LEI. Continua a parlare della cura che ha avuto per sua figlia, ma non c'è nessuna cura e nessun amore in tutto ciò che ho letto.
Continua a ripetere che il chirurgo è un carnefice, che sta compiendo un macello per soddisfare un capriccio (avete capito bene, un CAPRICCIO!!) della figlia, con cui si sente in guerra. Parla di vittorie, sconfitte, parla di abominio, si mette in contrasto con la psicologa che aiuta Eva/Alessandro nel suo percorso, che non è solo un cambio di genere, ma è un doloroso percorso di accettazione di qualcosa che non potrà mai essere perché, almeno per il momento, la scienza non consente di ottenere un corpo che sia esattamente come quello di un maschio cisgernder.
Questa madre fa tutto, proprio tutto ciò che può fare per rendere la vita della figlia difficile, più dura e crudele di quanto non sia. È veramente difficile trovare in letteratura una madre peggiore di questa.
Ci si aspetterebbe quantomeno un'evoluzione, un percorso. All'inizio la si giustifica, perché accettare che tua figlia viva una disforia di genere capisco sia complesso, ma con l'andare del libro non cambia nulla. Questa donna è orribile alla prima pagina come all'ultima e l'unica cosa che possiamo provare è infinita pena per questa bambina che, oltre alla difficoltà che è costretta ad affrontare, ha anche una madre del genere.
Tornassi indietro non vorrei leggere mai un personaggio simile.
Profile Image for 5rovsvet.
352 reviews54 followers
April 14, 2024
Roman Evina majka je privukao pažnju već svojim koricama. Mada, i sam naziv privlači pažnju na svoj način. Da li je to u pitanju Adamova Eva? Verujem da ovo ime nije sasvim slučajno izabrano. A kada saznate o čemu se radi u romanu shvatićete da vrlo verovatno u svom životu niste pročitali roman sa sličnom ili istom tematikom.

Evina majka je narator ovog romana i kroz skoro pedeset poglavlja ćemo slušati njenu isposvest. Ona je isprepletana događajima iz sadašnjosti i prošlosti, tokom Evinog odrastanja. Sadašnjost je smeštena u Beograd, na jednu kliniku na kojoj se vrše operacije promene pola.

Mislim da će se uvek za opis ovog romana provlačiti to „roman o promeni pola“. Nakon pročitanog romana, za mene lično, to je druga stavka koja opisuje ovaj roman. Prva bi bila „roman o žrtvi roditelja da usreće svoje dete“. Sama promena pola je verovatno jedan od ekstremnijih slučajeva u smislu želje deteta koje iznosi roditelju. Međutim, siguran sam da su mnogi roditelji u određenoj meri trpeli zbog dece i u želji da svojoj deci ostvare snove ili ono suprotno.

Ovih dana u svom životu prolazim kroz jedan emotivni rolerkoster o kom ne mogu, niti želim da pišem jer još uvek ni sam sebi ne mogu da opišem tu paletu osećanja zbog gubitka oca. I možda sve te emocije koje struje kroz mene su dodatno doprinele da još više osetim emocije Evine majke dok opisuje kroz šta su oni kao porodica prošli. A opet sve te emocije i sve situacije kroz koje su prolazili su u meni budile želju da ih zagrlim sve snažno. Ne sećam se da sam se susreo nekad sa ovakvom knjigom u smislu te siline emocija.

Roditeljska ljubav nema granica i čak i kad roditelji nešto brane detetu, iza toga se vidi ljubav i zabrinutost. Ovo je roman koji govori i o tome. Ovo je roman koji govori i o žrtvama koje roditelji podnose, o borbama kroz koje prolaze. Nije lako deci, ali nije lako ni roditeljima. I meni je ovaj roman probudio ogromnu želju da zagrlim likove iz ovog romana.

A onda Eva. Čuo sam za ljude koji su menjali pol, ali nikad nisam imao nikakvog dodira sa njima, ni na koji način. Ovo je prvi put da sam više pročitao i o tome kako ceo proces funkcioniše. Iznenadila me je snaga Evine želje u toj nameri, borbenost koju je pružala od malih nogu i tog njenog neprezanja da ostvari ono što je naumila. Njen put je bio trnovit, ali, jasno je, da je uspela da dođe do same operacije. Njena majka nam kroz ceo roman priča zapravo o tom putu.

Jedan od lepših momenata u romanu je kada Evina učiteljica govori o Evi njenim roditeljima:

…htela da nam kaže bilo to da si ti jedna posebna devojčica, da deca u tvojim godinama već znaju ko su, a ti još ne znaš, i da to nije tako zato što ti nisi sposobna da razumeš ko si, već zato što osobe koje te okružuju nisu spremne to da prihvate.


Čak i da izvučemo iz konteksta, možemo da pričamo o tome kako postoje ljudi koji su svoji, drugačiji, posebni, koji imaju neke svoje svetove i žive po svojim pravilima. I često su baš takvi predmet raznih komentara, osuđivani, skrajnuti na margine, često se takvi ljudi ne razumeju. Ovo je roman koji ma koliko pričao o specifičnoj temi može da se koristi kao plodno tlo za diskusiju u širem smislu na mnoge teme.

Dopada mi se i da ranjivost obe strane i koliko dirljivo Evina majka opisuje sve događaje. Dopada mi se i što je ona majka koja ne odustaje od svojih ideja i zamisli, a opet, na kraju, miri se sa željama njenog deteta, jer joj je njena sreća na prvom mestu. Dopada mi se i kad Eva ode kod svoje majke da traži utehu, pa priča kako provode noć pričajući. To me je podsetilo i na seriju How to get away with murder, kada čuvena advokatica, strah i trepet, odlazi kod svoje majke u potrazi za utehom.

Sa druge strane, po emocijama, teškim životnim odlukama i o tome koliku žrtvu roditelji podnose sam jedino još video u filmu Mommy iz 2014. godine u režiji čuvenog Xavier Dolan-a. Sećam se da sam se raspao na milion delića gledajući taj film, a onda se slična situacija dogodila i dok sam čitao ovaj roman.

Evina majka, kao roman, je jedan ogroman svet u kome su u centru emocije i spoznaja sopstvenog bića i želja da Eva bude ono kako se oseća. Ovo je roman koji će se čitati sa suzama u očima, ali i grliti od radosti. Ovo je roman koji ima potencijal da otvori neke diskusije i pokrene razgovore. Ovo je roman kom ću se sigurno vratiti.

★ Za izdvojene citate i više detalja posetite blog Petrov svet
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Profile Image for Flo Borgia.
257 reviews20 followers
April 1, 2019
Cosa succede quando una bambina di 5 anni chiede a Babbo Natale di diventare maschio?
Ecco quello che ci racconta questa mamma, la madre , in attesa che sua figlia Eva esca dalla sala operatoria che le consentirà di rinascere Alessandro.
Un libro che si legge tutto d'un fiato, immersi nel racconto di un percorso difficile di una madre che ama la sua creatura più di ogni altra cosa al mondo, ma che allo stesso tempo ha paura e fatica a capire la portata della battaglia che si trova ad affrontare. E allo stesso tempo sentiamo la sofferenza, l'angoscia di Alessandro intrappolato nel corpo di Eva sin da piccolissimo, quando ogni avvenimento comune dell'infanzia e dell'adolescenza può diventare improvvisamente un ostacolo insormontabile.
Un percorso fatto di errori e sacrifici, di avvicinamenti e allontanamenti, ma anche di sensi di colpa per non aver potuto donare al proprio figlio l'unica cosa che davvero desiderava.
Un libro toccante, travolgente, che fa riflettere su situazioni che non sono poi così rare e sulle difficoltà che affrontano le persone con disforia di genere per sentirsi bene con loro stesse, per ottenere un corpo che rispecchi come si sentono nell'anima.
Profile Image for Sugar Pill.
262 reviews68 followers
December 11, 2025
3,5 ⭐

Jako važna tema i saglasna sam sa tim da treba da se bavimo i time šta roditelji proživljavaju kada su im deca trans, ali mi je možda bilo previše jednolično i nedovoljno razrađeno.

S druge strane, stil pisanja jako lep i mnogo mi se dopao kontrast između brutalnih scena u kom operaciju svog deteta majka naziva kasapljenjem i evidentne ljubavi koju prema njemu oseća.

https://youtu.be/9V8fMQwMGzY?si=fcBUT...
Profile Image for Virginia.
292 reviews33 followers
April 2, 2020
Ho cercato chi fosse l'autrice per sapere se il libro fosse autobiografico. Mi è parso di capire di no. Ma mentre leggevo ero certa lo fosse, e ho sentito molta rabbia. Rabbia per l'egoismo di una madre, che pur amando suo figlio moltissimo, non riesce ad accettarlo davvero. Ho provato rabbia per il pronome femminile, rabbia perché viene definito "incubo" quello che è solo una condizione. Rabbia perché sembra che la più grande disgrazia in assoluto si sia abbattuta su suo figlio. Ma lui non ha una malattia incurabile, non è un criminale, è semplicemente maschio. Questo l'incubo. Un uomo nato con una vagina. E quindi?
Ho perdonato "la madre di Eva" solo nel finale. E ho capito cosa stava dicendo l'autrice, cosa aveva fatto scrivendo un libro simile.
Molto bello, toccante, originale. Veramente. Leggetelo.
Profile Image for Alessandra Gadola.
76 reviews4 followers
July 6, 2019
il commento sulla quarta di copertina annuncia "una storia commovente, piena di dolore ma anche di gioia, proprio come la vita". Ecco, di gioia proprio non ne ho rintracciata in queste pagine. Se non una gioia passata, lontana che fa da barriera spartiacque con il presente, una sorta di paradiso perduto che rende il dolore attuale ancora più feroce. In questa madre sconvolta, squartata dalla scelta della figlia di diventare uomo c'è, a mio parere, una sofferenza tutta autodiretta (chiamiamola una ferita narcisistica)che le preclude di arrivare realmente al cuore della figlia e la inchioda solo alla sua carne. Questa storia mostra senza fronzoli ed impietosamente la caduta della "mamma italiana" che forse è un archetipo pesante per le donne destinate a diventare madri . Certo una bella mazzata!
Profile Image for Milica Stojiljkovic.
468 reviews257 followers
December 8, 2025
4.5
jedna od najtežih knjiga koje sam ikada pročitala, knedla u grlu, stegnut želudac, more empatije, eto

0.5 sam smanjila jer sam želela da znam dalje, možda i malo Evine perspektive i da li je srećna sada
140 reviews
September 24, 2023
Doloroso. È l'aggettivo che per me meglio descrive questo libro. Una storia di "carnefici", materiali e spirituali, carnefici di se stessi e degli altri.
Profile Image for Brunella.
53 reviews1 follower
February 24, 2024
Questo libro è offensivo e problematico, ma è anche brutto. Stai a leggere di questa madre che parla del figlio trans. Figlio che ha le idee chiare già dall'infanzia, ma cui vengono continuamente messi i bastoni tra le ruote. Si parla di Alessandro solo col deadname, si parla della disforia a volte come un capriccio a volte come una malattia. Questa madre è gelosa ed egoista, al centro c'è sempre e solo lei: lei che punisce, svilisce, che nega i bloccanti della pubertà, che vede le operazioni cui Alessandro si sottopone come macelleria. Che è gelosa della terapeuta supportiva, che un po' giustifica il bullismo che il figlio trans subisce.

All'autrice vorrei dire di scrivere di altro, di non parlare mai più della vita delle persone trans, torni a parlare di maternità che siamo stuf3 di queste narrazioni. Ed eviti di leggere altri audiolibri che chiaramente non è il mestiere suo.

Alla casa editrice dico che non è sufficiente parlare de "i trans" per rientrare nella tematica. Toglieteci mano.

E infine, se sei una persona trans, se sei genitore di una persona trans: non leggere questo libro. Troverai transfobia a palate condita da pietismo cishet.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Aretha Orio.
15 reviews
September 18, 2022
"Tuo padre rimase in silenzio, sembrava stesse raccogliendo le forze o prendendo la rincorsa. Poi ci interruppe e si rivolse a te con la sua calma di sempre. Quella calma che lo faceva definire dagli altri un uomo buono e da me un uomo con cui era difficile mantenere il confronto. Perché, con un uomo del genere, qualsiasi cosa tu faccia sembri sempre peggiore di lui.
[...]
Mi rassegnai a essere seconda. Quella meno amata. Quella con cui non volevi addormentarti la sera, quella che se cadevi e ti facevi male dicevi "non voglio te, voglio papà".
[...]
Sono la staccionata, il muro di cinta, lo steccato dentro cui vi muovete. Sono la regola, la disciplina, sono la guida. Io che avrei voluto essere solo acqua da farsi trasportare in mare [...].
Dopo la mia durezza, la voce di tuo padre suonò come una melodia.
[...]
Sono sempre stata lì, Eva.
Non c'è madre che abbia amato il suo bambino più di quanto io abbia amato te.
[...]
Allora mi sono abbassata accanto a te, e ho sussurrato il tuo nome, piano e dolce, come il verso di una poesia. L'ho detto come una madre chiama la sua creatura appena nata, con la sorpresa di un nome nuovo che sarà per sempre".

Non esistono libri perfetti o, se esistono, di rado sono quello che chi ama il romanzo (e, in generale, la fiction) cerca. Quel che cerchiamo è la quieta disperazione della vita, che di rado si trova nel libro perfetto. Cinque stelle per la morte di Eva, per le parole che sua madre le rivolge in una fiumana di ricordi che, sovvertendo qualsiasi regola dell'immedesimazione da scuola di scrittura creativa, ti travolge. E per le lacrime che ho versato.
Profile Image for Mica Cazenave.
114 reviews
May 21, 2025
"Pero el tiempo no cuenta. El tiempo no existe más. Se ha detenido. Volverá a empezar solo cuando te despiertes y me mires con tus ojos nuevos de paquete. Punto cero del año cero. Desde entonces los relojes recomenzarán. Desde entonces buscaremos una nueva forma de nombrarnos, de mirarnos, de hablar."

¿Cuál es el límite de acción de una madre? ¿Hasta qué punto puede tomar decisiones sobre el cuerpo de su hije? ¿Y si se equivoca al decidir o al permitir decidir? La culpa, los terrores, los juicios propios y ajenos, el desgaste, la esperanza, la fuerza de su amor incondicional, todo eso la acompaña en su espera.

Me dejó llena de dudas y sentimientos encontrados, atravesada, siempre que me quedo con esta sensación es porque leí un librazo. Paréntesis para lo preciosa que es la edición de Edicola.
Profile Image for Martina A.
170 reviews11 followers
June 10, 2018
La madre di Eva, che non ha altra connotazione se non quello di essere madre, né nome proprio, si trova a fare i conti con una di quelle realtà scioccanti che ti obbligano a passare in rassegna ogni fotogramma della tua vita con la lente di ingrandimento per capire dove hai sbagliato. È un romanzo pieno di dolore, feroce, attraversato da una forte energia intima che non ha paura di qualche affermazione difficile.
Profile Image for milica.
96 reviews3 followers
August 31, 2025
Da pri početku godine nisam pronašla svoju knjigu godine, “Evina majka” bi upravo to bila. Kakva emocija, koliko dirljivo, a opet teško. Iako je kratka, knjiga me je više puta dovela do ivice suza i primorala da zastanem, što obično ne osećam dok čitam kraća dela. Sve stane u ovih 170 stranica. Sigurna sam da ću je pročitati kroz nekoliko godina iz neke druge uloge i sa drugačijim pogledom na svet. Zapanjujuće je kako se knjiga čita tako lako i tečno, a ipak u svakoj stranici nosi ogromnu bol.
Profile Image for gweny.
26 reviews1 follower
January 30, 2022
Intime, pudique et profond. J’ai adoré cette lecture pleine de sens et de remises en question.
L’autrice nous fait passer par toutes les phases d’acceptation d’un parent face à ce genre de problématique.
Une lettre d’amour pleine d’espoir, d’introspection et de regrets.
Je pense sincèrement que chaque individu devrait lire ce livre au moins une fois dans sa vie.
Profile Image for Gertrud.
179 reviews7 followers
August 10, 2023
Un piccolo capolavoro sull'essere madre, sull'amore verso i figli, nonostante tutto. Un amore che può trasformarsi in rabbia, in amarezza, in incomprensioni, in dolore. Un tripudio di sentimenti espressi nella loro pienezza. Una vita di sogni infranti, di "non" scelte, di ideali frantumati. Perché la vita, a volte, ci dà solo l'illusione di farci scegliere.
Profile Image for Vaniglia Harris.
309 reviews
July 8, 2018
Eva "in transito"

Eva, diciotto anni compiuti da poco, è entrata in sala operatoria di una clinica di Belgrado – il “teatro della tragedia” -, vi rimarrà molte ore, e questa è la storia di quella sola giornata. La sua mamma, che tutti nel freddo corridoio dove è seduta, sola, fuori dalla sala operatoria chiamano semplicemente "la madre", ripercorre a ritroso ogni momento della vita di Eva. L’intervento – anzi, gli interventi – a cui sarà sottoposta andranno a coronare per lei il sogno di tutta un’ esistenza: diventare uomo. Un travaglio durato tanti anni, fin da quando, piccolina, Eva aveva detto ad una cuginetta di non essere una femmina ma un maschio, di saper fare la pipì come i maschi e che da quel giorno avrebbe avuto un nome da maschio: “Alessandro, mi piace Alessandro”. Da sempre è imprigionata in un corpo di femmina che non le appartiene, e lo odia ogni volta che le sbatte sotto gli occhi l’errore e l’orrore di essere donna: quando inizia a crescerle un seno grosso e scomodo, quando compaiono le mestruazioni, quando le curve si fanno vieppiù femminili e pronunciate. Ma non è Eva la protagonista del romanzo. La mamma di Eva, annegata nei suoi pensieri rivede ogni momento della sua vita prima di figlia, poi di donna, moglie, e soprattutto madre, in una sorta di dialogo – senza risposte - con Eva, intriso di una sofferenza reiterata, giorno dopo giorno, vissuta col cuore, con la mente, con le proprie viscere. Assistendo da fuori la figlia mentre si fa “smembrare" pezzo dopo pezzo, fa i conti con la sua colpevolezza, consapevole che è lei che ha fornito Eva di un corpo sbagliato nel quale la ragazza non ha mai desiderato vivere.

“La prima lettura è stata realmente sconvolgente. – ha scritto Ottavia Piccolo, proponendo il romanzo per il Premio Strega 2018 - Vi scrivo ora, dopo qualche giorno, dopo aver fatto sedimentare il vortice di emozioni che mi ha provocato. E lo faccio per raccomandarvene la lettura, senza dubbio, senza indugio”. Faccio mie le parole dell’attrice, La madre di Eva, primo romanzo di Silvia Ferreri, è la storia di un cuore straziato dal dolore, dal rancore e dalla fatica, ed è la storia di quell’amore “gratuito” che è connaturato alla maternità, fatto di accettazione e indulgenza. A mio parere una prova matura e raffinata, ed è un vero peccato che non abbia superato la selezione entrando nella prima cinquina. Con scrittura lucidissima e affilata Ferreri ha saputo miscelare crudezza e sensibilità in uguale misura per trattare un argomento potenzialmente disturbante: il risultato è un romanzo struggente e pieno di umanità, privo di giudizi morali.
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March 3, 2022
No sé cómo sentirme con este libro. Entiendo su mensaje, entiendo la historia que quiere contar, puedo hasta entender ciertos comportamientos de La Madre, pero no entiendo cuál es el mensaje que debo sacar de este. Porque siento que el libro quiere que empatice con ella, con su dolor, con lo difícil que pudo ser ver el proceso de su hijo, pero no puedo. No puedo cuando, por un lado, te quieren dar a entender que ahora lo acepta, que está dispuesta a apoyarlo en la cirugía, que quiere seguir a su lado, a la vez que no puede hacer algo tan básico como referirse a él por su nombre. No me parece una historia de amor incondicional o de aceptación, porque la madre jamás lo acepta. La madre se resigna. Hasta el final, describe la decisión de su hijo como un error, una abominación, una destrucción a su propio cuerpo. Está tan enfrascada en su propio dolor que no es capaz de ver el que le está causando a alguien que dice amar tanto. La madre es egoísta. Y el libro me hace sentir tonta por pensarlo, porque ella misma dice que no es una buena madre, y la narrativa quiere que le lleve la contraria, pero no puedo, porque es cierto.
Algo tan simple como que llamara a Alejandro por su nombre podría haberme hecho pensar distinto. Pero no.
Desconozco si la autora escribió esto de forma semi biográfica o sólo porque era un tema que le interesaba. Espero que no sea lo primero, porque haría que todo el relato tome un matiz aún más cruel.
Como persona queer, es doloroso de leer. No lo recomiendo para nada si son trans y sienten curiosidad por la historia. La van a pasar muy mal.
No está mal escrito, al contrario. Es ligero, rápido, atrapante. Hace que quieras saber qué pasa después: si la madre se redime, si Alejandro va a ser feliz finalmente. Lamentablemente, ninguna de estas dos cosas pasan antes de que termine el libro.
Profile Image for Kokelector.
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January 13, 2019
Al leer sobre LGTB y activismo, te vas encontrando con literatura afin y que es maravillosa. Y es el caso de este libro de Ferrari, su primera novela. Ella espera, que todo termine pronto para poder ver a Alejandro, su nuevo hijo que nace desde Eva, su hija. Pero todo en un tránsito de género, y esta madre narra todo el proceso que ha ido evidenciando con quien hasta ese entonces es su hija. Ella es la protagonista de esta historia, que nos cuenta a través de su experiencia como es amar de forma incondicional a alguien. Es una lectura que me conmovió mucho y me alertó sobre algunas dudas que puede generar un proceso tan natural, como no sentirte conforme con tu género y querer cambiarlo con el apoyo de quienes te aman.

(...) “Y hay padres que tienen hijos que cambian de sexo. A los dieciocho años. Después de una vida mirándote con ojos equivocados.” “¿Qué saldrá de ti? ¿Qué clase de crisálida es aquella de la que despuntarán tus alas? ¿Qué especie de mariposa serás? ¿Cómo aprenderás a volar si ni siquiera podrás mear?” “Delante de tus coetáneos, pese a tu voluntad de ser hombre, la naturaleza te había marcado a sangre, como una mujer.” “Tengo dolor, dice tu corazón. Entonces ella interviene. Y lo calma.” (...)
Profile Image for Cam Olivares Ruiz.
26 reviews3 followers
March 12, 2022
Una lectura agónica. La Madre se presenta como la víctima de los caprichos de una “hija” manipuladora, sin embargo, lo único que puedo ver es a un hijo trans profundamente herido e incomprendido por sus progenitores. Tozudo, si, no hay duda de aquello pero con unes mapadres que prefirieron hacer vista gorda a lo que se les presentaba y gritaba en frente.
A pesar de todo, en este libro no hay personajes buenos ni malos. Solo humanos.
Recomiendo leerlo con altura de miras. Es un texto que navega en la delgada línea del amor fraterno y el transodio. Hay señales de lucha contra ese transodio, pero no desde donde une las esperaría. Vienen desde el amor pero no se ejecutan desde la comprensión sino desde el cuestionamiento.

En otras líneas, considero que el último capítulo está de más. Las palabras de La Madre pudieron ser el punto final perfecto pero decidieron desvanecer ese efecto. Tal vez, eso hace aún más humana esta historia que nunca fue de Eva, si no de Alejandro.
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