Un uomo si risveglia in un letto di ospedale, privo di memoria. Il neurochirurgo che lo ha operato lo informa che si chiama Max Martini, e ha avuto un grave incidente automobilistico. Max deve iniziare a ricostruire il suo passato e scoprire chi era veramente. Indagando sulla sua vita, si imbatterà in una serie di rivelazioni che solleveranno inquietanti interrogativi. Alcuni eventi gli faranno capire che non potrà fidarsi di nessuno, in questa sua ricerca, ma dovrà contare soltanto su se stesso e sulle sue capacità deduttive. Ma chi è davvero Max Martini? Cosa resta di un uomo senza il suo passato? La scienza sta sperimentando tecniche per cancellare i ricordi di eventi traumatici o negativi. Ma eliminando la memoria si cancella anche una parte di noi? In che misura le esperienze passate contribuiscono a renderci ciò che siamo? Max scoprirà presto che nella sua vita ci sono tante ombre, e forse il suo incidente è stato provocato da qualcuno che potrebbe cercare ancora di ucciderlo. Di chi potrà fidarsi? Della sua fidanzata? Di sua figlia? E chi è Ramirez? Perché lo sta cercando? Una ragazza seviziata e uccisa, un tatuaggio misterioso, un investigatore privato che viene trovato assassinato nel suo ufficio. Un thriller psicologico che vi porterà sulle montagne russe di una serie di colpi di scena sorprendenti, fino alla inimmaginabile e sconcertante finale.
I thriller di Pierluigi Porazzi hanno sempre un grande ritmo, quasi cinematografico (ricordo che ne parlammo con lui al primissimo incontro nel 2010, del rapporto fra libri e film e del desiderio che un suo libro un giorno fosse trasformato in sceneggiatura). Si entra subito nel vivo della storia di Max Martini che troviamo senza memoria dopo un terribile incidente automobilistico. Il ritmo del racconto è mantenuto alto dal susseguirsi di capitoli brevi e di incalzanti colpi di scena. A questo riguardo, Porazzi dimostra ormai di essere uno scrittore maturo, che padroneggia egregiamente la materia. Fin dall'inizio troviamo "indizi" che ci dicono che nulla è come sembra: il protagonista col viso bendato e la voce roca irriconoscibile, dei farmaci non ben specificati presi per curare l'amnesia... ma è tutto davvero come sembra o sotto quelle bende si nasconde ben altro? Sta al lettore scoprirlo, perché un thriller non va raccontato troppo. Mai. Si arriverà alla fine in una girandola di scoperte, soluzioni possibili e controsoluzioni che fanno quasi girar la testa e tengono ben desta l'attenzione del lettore. Un gran bel thriller psicologico, degno dei migliori maestri del genere quali Fitzek, Dorn, giusto per citarne due fra i miei preferiti: non mi si dica che in Italia non abbiamo scrittori così. Porazzi è un degno rappresentante del genere.
un bel thriller psicologico che acchiappa dall'inizio alla fine. Il protagonista è così paranoico che da quasi fastidio sentirlo ripetere sempre le solite cose, ma a un certo punto la svolta. Si passa in terza persona con altri punti di vista e l'intrigo pian piano viene a galla, tra un capovolgimento di fronte all'altro. Gran ritmo.
Una piacevole scoperta, non conoscevo Porazzi e devi dire che io libro mi è davvero piaciuto molto. Frenetico e appassionante, non ha nulla da invidiare ai più blasonati autori stranieri. Bravo, bella storia ben costruita e che fa scoprire il colpevole solo alla fine, voto finale 4,5/5