"Una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per sé e una rendita di 500 sterline l'anno." Con questa frase politicamente rivoluzionaria e di cui purtroppo la memoria collettiva ha conservato solo la prima parte, Virginia Woolf lega strettamente il discorso sull'emancipazione femminile ai soldi, presentati come la premessa stessa della libertà. Il denaro è il vero tabù da violare quando si parla di donne perché è il potere più grande, quindi per definizione è stato per anni solo degli uomini. Ma allora perché tutt* continuano a consigliare alle donne, oggi come allora, di sposarsi con un uomo ricco? Perché in molte famiglie si insiste a non insegnare alle ragazze a gestire il denaro, facendo loro credere che farsi procurare da qualcun altr* la sicurezza materiale sia un traguardo di vita? In queste pagine troverete imprenditrici scaltre e un po' corsare, che tra rispettare le leggi o se stesse non hanno mai avuto dubbi, artiste carismatiche che non hanno pensato nemmeno per un momento di dover essere protette dal patrimonio dei loro partner. Vedrete politiche convinte che il miglior modo per arrivare in alto è non farsi vedere mentre si sale, e mistiche per le quali è la natura delle intenzioni, non il denaro con cui le realizzi, a segnare il confine tra ciò che è bene e ciò che è male. Vi emozionerete per campionesse sportive che per vincere tutto hanno rischiato di perdere la sola cosa che contasse davvero, e vi innamorerete di intellettuali contraddittorie che con la loro creatività hanno fatto abbastanza soldi per dichiarare una guerra (e pazienza se era quella sbagliata). Sono donne alle quali la libertà è spesso costata cara, ma che non hanno mai smesso di pensare di potersela permettere, perché volere beni propri e volere il proprio bene spesso sono la stessa cosa. In ciascuna delle loro vite - Oprah Winfrey, Nadia Comaneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Madame Clicquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento - risuona forte la frase fulminante e sovversiva di Cher che, quando sua madre le consigliava di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, ebbe l'ironia di rispondere: "Mamma, l'uomo ricco sono io".
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972 ed è stata a lungo animatrice in Azione Cattolica. Ha fatto studi teologici ed è socia onoraria del Coordinamento teologhe italiane. Ha pubblicato nel 2006 Il mondo deve sapere che ha ispirato il film Tutta la vita davanti e nel 2009 il bestseller Accabadora, vincitore del Premio Campiello 2010.
Riflessioni farneticanti (con un pizzico d'invidia?)
L’indipendenza economica delle donne è il punto di partenza che lega le storie di dieci donne (più o meno) note: Oprah Winfrey, Nadia Comăneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Madame Clicquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento Non si tratta, in realtà, solo di avere un lavoro e un conto in banca proprio. Chi per talento chi per occasioni fortunate, tutte sono arrivate ad occupare una posizione economica che le ha rese ai vertici delle rispettive professioni.
Ancora una volta, insomma abbiamo bisogno di modelli messi in alto così che le nostre mani non possano toccacciare. Idoli a cui aspirare.
Dentro di me dico due anime.
Quella che esulta e grida: Brave!!
L'altra che sente la distanza abissale che mi separa da loro.
Queste donne sono eccezionali e come tutte le eccezioni confermano la regola e le regola qui giù tra noi mortali è che spesso ti fai un culo così (si può scrivere in francese, vero?) dal mattino alla sera ma con te non funziona (chissà perché?) quella formula che dice «se vuoi una cosa, alzati e prendila».
Insomma, mi sento più vicina alle schiere di donne con vite senza nessun wow tra le righe; con corpi che esibiscono tutti quelli che gli altri ci dicono essere difetti e soprattutto con conti correnti che – quando va bene- rimangono ai limite del vivere.
Non fraintendetemi però. Il libro è molto bello e lo consiglio. Dieci storie interessanti. Dieci Morgane che riesco ad ammirare a distanza. Non sono favole ma storie di donne reali che sono riuscite a realizzare un sogno.
Non ascolterei che storie di Morgane. Questo secondo capitolo deve il titolo ad una frase di Cher, è lei "l'uomo ricco" il buon partito su cui poter contare e su questo leit motiv vengono snocciolate altre 10 storie di donne e del loro rapporto con il denaro e i numeri, perché l'indipendenza economica è EMANCIPAZIONE. Da Oprah Winfrey ad Asia Argento, passando per Beyonce e nientepopodimeno che Angela Merkel. Sono rimasta affascinata ed ispirata dalla potenza e dal senso pratico di tenersi in piedi ognuna con la propria forza differente: determinazione, serietà, competenza, abnegazione, lungimiranza e bellezza. La mie Morgane del cuore: Francesca Sanna Sulis e il suo spirito imprenditoriale illuminato già nella Sardegna del 700 e naturalmente Madame Cliquot il suo amore per i numeri, la sua capacità di sporcarsi le mani, il suo essere di esempio innovativo per altre donne e naturalmente una coppa di Champagne per brindare al riscatto femminile.
Il secondo volume delle Morgane raccontate da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, stavolta con un tema preciso: i soldi. Perchè, come dice esattamente Virginia Woolf nella prima frase della prefazione, "Una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per sé e una rendita di 500 sterline l'anno", la Woolf diceva per scrivere ma si intende per fare qualunque cosa quella ragazza voglia fare della sua vita. Indipendenza economica come prima cosa da ricercare nella vita, prima di un matrimonio, questo dovrebbe essere il punto principale da insegnare a tutte le bambine del mondo, perchè ai bambini lo si insegna già. Quindi ecco raggruppate le storie di donne che quella indipendenza se la sono cercata e tenuta stretta, con la loro fantasia, con le loro idee innovative, con la loro fede, con il loro talento, con il loro essere se stesse. Donne che non hanno dovuto essere legate al patrimonio del maschio accanto a loro, non "le mogli di" anche in periodi storici in cui era l'unica cosa che le donne potevano essere. Tutte donne incredibili, ma la mia preferita in assoluto ovviamente la conterranea Francesca Sanna Sulis, di cui colpevolmente non conoscevo la storia ma che adesso approfondirò sicuramente e di cui andrò a visitare il museo a lei intitolato, omaggio all'imprenditoria femminile. Sarebbe bello che la sua storia venisse conosciuta maggiormente, come quella di tutte le altre, come esempio e modello per la mia generazione, non è mai tardi, per le donne di oggi e per le future.
Seconda stagione del podcast in formato libro. Le donne nel tempo hanno sempre dovuto appoggiarsi a un uomo, contrarre un buon matrimonio, per vivere in agio, ora finalmente emerge anche la donna può ottenere successo. In questo libro ne vengono raccontate diverse, più o meno famose che dalle loro disavventure o grazie a eventi sono riuscite ad emergere con le proprie forze.
Secondo libro della serie delle Morgane, questo più incentrato su donne che hanno avuto successo ed indipendenza in campo economico. L'intento e i principi sono giusti, condivisibi e da supportare. Il libro racconta le storie di dieci donne appartenenti a epoche e classi sociali diverse che riescono con il loro ingegno ad affrancarsi dal controllo maschile (sia paterno o di un marito) e decidere e gestire la propria vita, il proprio lavoro e il capitale in modo indipendente. Indipendentemente dall'ammontare del conto in banca, concordo sul fatto che sia importantissimo per le donne essere indipendenti sul lato economico e che questo eviterebbe molti problemi e dipendenze tossiche. D'altro canto però, il libro sembra avere una posizione a mio parere troppo estrema sui rapporti tra uomo e donna, quasi l'elogio dell'assenza di un rapporto con un uomo o il sottolineare e caldeggiare il rapporto con uomini molto più giovani quando secondo me, se c'è una base di parità ed equità nel rapporto non vedo perché non si possa avere un rapporto sereno e soddisfacente, indipendentemente dalle età. L'altro aspetto che mi ha lasciata perplessa è stata la descrizione delle donne prese come esempio. Di sicuro ho conosciuto alcune figure interessanti di cui ignoravo l'esistenza prima di questo libro e sono stata contaenta di questo. Però a volte le descrizioni mi sono sembrate troppo marcate e volte a difendere una teoria, una presa di posizione senza valutare le sfaccettature che lavita può avere. Ad esempio, la signora dello champagne mi è sembrata un uomo con la gonna e non una figura che può avere portato un progresso effettivo per le donne perché ha comunque fatto sottomettere la figlia alle stesse regole che i padri da sempre hanno imposto alle figlie, facendole sposare il miglior partito scelto per lei. Quindi si, figura importante, ma pressoché solo per se stessa. Ed è quello che diventano le donne quando si vogliono sostituire agli uomini. Inoktre alcune descrizioni mi sono sembrate un po' raffazzonate: ora che la Sardegna sia un'isola grande e ricca di storia credo sia sotto gli occhi di tutti ma definirla la più grande del Mediterraneo mi sembra eccessivo da un punto di vista oggettivo. Insomma libro interessante ma con i limiti di una scrittura troppo militante e con posizioni non sempre condivisibili.
Una bellissima raccolta di biografie il cui filo conduttore è l'indipendenza economica. Ci fa capire come, al giorno d'oggi, ma come anche in passato ancor di più, fosse fondamentale rendersi indipendenti prima di tutto economicamente, e come lo strumento del denaro sia necessario all'emancipazione. Quante storie sentiamo di donne che subiscono violenze, perpetrate da anni, solo perchè hanno paura di staccarsi da un contesto domestico da cui non sarebbero in grado di essere indipendenti e mantenersi con le proprie forze? Fin troppe. Questo libro ci da la motivazione, tramite le storie di donne straordinarie, per capire che anche nella nostra vita ordinaria, dobbiamo farcela interamente con le nostre forze, prima di essere sotto il potere di un uomo. E quand'anche subentri una dipendenza o un abuso di tipo psicologico, almeno il denaro, almeno l'indipendenza economica, possono salvarci, perchè almeno avremo quell'unico strumento con cui poter camminare con le nostre gambe. Questo libro è anche molto innovativo perchè è il primo a usare un linguaggio davvero inclusivo, usando sempre la schwa come scelta neutra; all'inizio mette un po' in confusione, ma è un bello sforzo, sia delle autrici, sia da parte di chi legge. Una lettura fondamentale per tutti, ma soprattutto per le donne più giovani, un invito a salvarvi, a costruirvi qualcosa che sia solo vostro, qualcosa di materiale, e di difenderlo a spada tratta, perchè se avrete il vostro denaro, non dovrete chiedere permessi a nessuno.
Un libro scorrevole e interessante, l'ho finito in pochi giorni. Il tema dell'autorealizzazione economica e non solo della donna è attualissimo e affrontato in modo originale. Alcune storie mi sono piaciute molto, altre le ho trovate di minor spessore nel tratteggio della vita delle protagoniste. Nel complesso, mi è piaciuto e mi ha fatto venire voglia di leggere altri libri simili.
Una scrittura piacevole e veloce che delinea le storie di dieci personaggi femminili diversissimi tra loro ma con la stessa determinazione nel voler perseguire a tutti i costi l’indipendenza economica e quindi sociale. Discutibile semmai il fonema schwa / ə /utilizzato dalle autrici, tuttavia in linea con l’idea di inclusività presente nei contenuti.
Questo libro è un richiamo potente all’importanza dell’indipendenza economica e della libertà personale per le donne. Il tema è trattato con grande sensibilità, rendendo il libro non solo una raccolta di biografie, ma anche un manifesto per l’emancipazione femminile.
Inoltre, l’uso della schwa per rendere il linguaggio più inclusivo è un dettaglio che apprezzo molto, poiché dimostra un impegno concreto verso l’inclusività e la parità di genere attraverso tutti i mezzi a disposizione.
Un libro che ispira e motiva, ricordandoci che il successo è possibile per chiunque, indipendentemente dalle circostanze di partenza. Tuttavia, ho trovato la struttura delle biografie un po’ troppo simile da un capitolo all’altro, a discapito dell’impatto emotivo delle singole storie. L’approccio narrativo è, in effetti, più celebrativo che analitico e non approfondisce le complessità delle vite delle protagoniste.
Il valore del libro ne risulta impoverito? No, a mio avviso, perché è sicuramente accessibile e ispiratore. Tuttavia, ho preferito il formato podcast, con i relativi approfondimenti post puntata; il libro sembra più una raccolta di favole moderne. Probabilmente, la narrazione vocale aggiunge un livello di emozione e coinvolgimento difficile da replicare su carta. È interessante vedere come lo stesso contenuto possa avere un impatto diverso a seconda del mezzo attraverso cui viene fruito.
Quello che mi è rimasto è una lettura preziosa e interessante, adatta a chi cerca ispirazione e vuole conoscere le vite di donne straordinarie.
"Non ho mai avuto la pretesa di essere la paladina di nessuno, figuriamoci l'esempio, però una cosa me la sento di dirla: essere una donna come me non è mai stato comodo, ma è stata quasi sempre una scelta. Di fari nella vita ne ho avuti pochi, ho sempre navigato a vista e non è stato sempre facile procedere contro tutto e contro tutti. Ma, credetemi, ogni volta che la mia assenza totale di conformismo ha infastidito qualcuno, ho saputo di essere nella giusta direzione".
È stata un po’ un’agonia finire questo libro, nonostante sia una raccolta di corte biografie su alcune donne di potere nella storia più recente. Quelle che mi hanno colpito di più sicuramente Angela Merkel e Asia Argento, molto interessante quella di Veuve Clicquot. Non mi è piaciuto lo stile di scrittura, ma parere molto personale.
10! E’ un intreccio di vite di donne che apparentemente non si assomigliano, ma che sono legate da una sfida alle convenzioni e ai pregiudizi. E’ un libro che nasce da una serie di podcast sulle Morgane, su quelle donne che hanno scelto, scelgono di uscire fuori dagli schemi., rivendicando le scelte personali. Il mio consiglio è’ di ascoltarli oltre che di leggere il racconto. 10 le protagoniste raccontate in questo libro :Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Sono tutte storie educative, anche se non sempre edificanti. Le autrici le definiscono storie di “sorelle” che sono figlie uniche. Riconosco che e’ sempre difficile parlare di donne senza cadere nello schema polarizzante “ positivo/negativo” per la sedimentazione dei pregiudizi non solo degli uomini sulle donne, ma anche delle donne su loro stesse. Condividere queste storie aiuta ad allargare i propri confini ed indossare occhiali diversi. “Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.”
"In pochə ci permettiamo di essere tutto e il contrario di tutto. In nome della coerenza, della giustizia e della rettitudine siamo dispostə a mettere a rischio la posizione che abbiamo acquisito ai nostri occhi e a quelli del mondo che sempre ci guarda e ci giudica. Ma quando hai tutto da perdere non hai più niente da perdere."
3,5⭐️ (Maggior parte lette!) Una raccolta di biografie su donne dalle quali si può imparare. Alcune mi sono piaciute, altre no. Non è un libro per chiunque. (Le mie preferite Nadia Comaneci e Francesca Sanna Sulis ❤️)
Questo libro mi è stato regalato qualche mese fa ed è rimasto per molto tempo a fissarmi, ero un po' scettica perché ultimamente sono un po' confusa su cosa davvero io pensi del femminismo e dell'inclusività, non tanto su ciò che significhino ma si ciò che stanno cercando di farle significare. Detto questo il libro l'ho cominciato ieri e l'ho finito oggi, quindi l'ho a dir poco divorato.
Morgana-L'uomo ricco sono io parla sostanzialmente di donne che nel loro percorso di vita hanno in qualche modo spostato la visione del ruolo che la donna ha da sempre assunto nelle menti delle persone. Sono donne che, in modo totalmente diverso le une dalle altre, hanno apportato un plus al percorso dell'emancipazione femminile.
Il tutto parte da una famosissima frase di Virginia Woolf che dice "Una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per sé e una rendita di 500 sterline l'anno", una frase decisamente rivoluzionaria se pensiamo che la cara Virgi è nata nel 1882, periodo non proprio feminocentrico. Eppure, nonostante la sua evidente importanza, di questa frase si tramanda soltanto la prima parte, eclissando totalmente la parte che riguarda l'emancipazione femminile ai soldi, sottesi a significare libertà.
Il denaro è quindi la chiave di volta che sorregge tutto un portale che cela il mondo del potere alle donne, potere da sempre attribuito solo all'uomo. Perché da sempre ci consigliano di sposarci "con uno ricco"? Perché non ci insegnano che dovremmo essere noi a crearci una sicurezza, una gestione e una rendita monetaria tutta nostra? Perché non ci dicono che possiamo farlo anche noi donne? Io personalmente vorrei risponde come il sottotilo, ossia "L'uomo ricco sono io".
Il libro quindi ci mostra, e soprattutto dimostra, la vita di molte imprenditrici temerarie, lungimiranti e anche un po' piratesse che hanno anteposto a qualsiasi imposizione sociale la loro emancipazione, la loro voglia di riscatto e l'amore per se stesse. Sono donne che hanno di certo dovuto sacrificare qualcosa nella loro vita, alle quali la libertà è costata anche molto ma che non hanno mai smesso di crederci e di credere in loro stesse.
Vedremo quindi una ragazzina maltrattata e di colore crescere e con le proprie forze diventare Oprah Winfrey, una ginnasta esile come un fuscello che ha fatto di quella elasticità il punto di forza per non farsi spezzare da un regime, una donna che dalla Sardegna ha conquistato le corti europee solamente grazie ad un filo di seta al quale ha appeso un sogno e tante altre magnifiche creature che non si sono mai davvero arrese davanti a chi le pensava ribelli, un po' pazze e da zittire, e che hanno fatto delle proprie debolezze dei punti di forza inespugnabili.
Lo consiglio, spassionatamente, a tutte le donne, perché non si è mai troppo convinte di poter essere diverse da come ci hanno per secoli dipinte. Lo consiglio anche agli uomini, perché il cambiamento è tale solo se attuato da tutte le parti sociali. Lo consiglio perché capita a tutti di sentirci un po' soli e spaesati, e questo libro dimostra che dalle avversità si può trovare il modo di realizzarci.
Secondo capitolo della saga Morgana. Stavolta si parla di donne che si sono rese indipendenti, citando Cher nel sottotitolo - "Mamma, l'uomo ricco sono io" - e Virginia Woolf nel contenuto - "le donne hanno bisogno di una stanza per sé e di una rendita di 500 sterline".
Quasi tutte queste donne sono nate in contesti umili e, con grande tenacia, sono riuscite a ribaltare la propria posizione economica e sociale. Sono storie di grande ispirazione, permettono di sognare, e anche di credere di potercela fare, nel nostro piccolo.
Nonostante la mia predilezione per le letterate, stavolta J.K. Rowling è solo seconda nella mia classifica delle preferite. Ha una storia bellissima che, però, conoscevo già. La mia preferita è Francesca Sanna Sulis. Non la conoscevo affatto e la sua storia mi ha trafitto il cuore. Nata in una famiglia agiata, ma nella Sardegna settecentesca in cui le donne avevano una posizione svantaggiata, ha creato un impero di moda ante litteram, in cui la filiera di produzione era tutta sua e locale; è stata un'avanguardia pura nel permettere alle donne di lavorare da casa e nell'istruire i suoi dipendenti e le sue dipendenti; ed è arrivata a vestire Caterina la Grande. Che storia fantastica!
Murgia e Tagliaferri, in questo libro, si aprono all'inclusione linguistica facendo uso della schwa. Nonostante l'idea mi piaccia, devo ammettere che mi dà molto fastidio agli occhi vedere questo simbolo e, da un punto di vista prettamente visivo, preferisco di gran lunga l'asterisco. Detto questo, aggiungo che l'idea dell'inclusività è bella, ma di fatto è complicato leggere un testo senza vocali finali. Nella mia mente le ho lette comunque al maschile, quando si intendeva un gruppo misto, e al femminile, se invece si intendeva un plurale femminile. A volte il maschile e il femminile divergono e anche le autrici sono state obbligate a scrivere il maschile e il femminile. Allora perché non scrivere direttamente così?
A mio avviso questo secondo volume è più bello del primo.
Emancipazione e rapporto con il denaro sono due temi strettamente collegati. Ce lo insegnano le Morgane di questo libro, scritto da Chiara Tagliaferri e Michela Murgia. Come per il primo volume, anche qui troviamo biografie di donne che, contro tutto e tutti, si sono ribellate alle etichette di genere. Questa volta il filo conduttore è proprio il loro rapporto con il denaro e con il potere che da esso deriva perché, come ci insegna Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sé”, alla libertà economica corrisponde la libertà personale. In queste pagine vengono narrate le storie di dieci donne che non hanno mai voluto sistemarsi sposando uno con i soldi e non si sono mai fatte proteggere dal patrimonio dei propri partner. Oprah Winfrey, Nadia Comăneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Veuve Cliquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento. Nel bene e nel male sono sempre andate avanti, da sole, con il proprio nome e le proprie idee, per affermare il proprio valore. Il titolo del libro si ispira ad una famosa frase di Cher che, quando sua madre le consigliò di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, rispose “Mamma, l’uomo ricco sono io”.
Avevo adorato il primo libro ed ero sicura che avrei adorato anche questo. Tra l’altro sono una grandissima fan anche del podcast di Morgana, durante il quale Murgia e Tagliaferri raccontano appunto le storie di donne che nella loro vita hanno rivoluzionato il concetto di disparità di genere. Ogni volta che ascolto o leggo la storia di una Morgana mi sento ispirata, poco importa se queste donne non sempre mi sono simpatiche o se hanno idee opposte alle mie. Tutto ciò che loro hanno fatto, lo hanno fatto per rispettare loro stesse. A loro non interessa essere apprezzate, etichettate, osannate ed è questo che le rende Morgane, è questo che le rende straordinarie.
Questo secondo volume di Morgana è simile al precedente, nel senso che parla sempre di donne straordinarie, stavolta con una ratio diversa alla base, si vuole sottolineare per dirla con Virginia Woolf, “Una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per sé ed una rendita di 500 sterline l’anno” ovvero che l’indipendenza e la libertà delle donne passi per quella economica, perciò i soldi sono il fulcro di tutto.
Oprah Winfrey, Nadia Comăneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Madame Clicquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento sono le Morgane di questo racconto, che ci fa capire bene la frase fulminante e sovversiva di Cher che, quando sua madre le consigliava di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, ebbe l'ironia di rispondere: «Mamma, l'uomo ricco sono io».
Ma come le donne possono rendersi economicamente indipendenti senza passare per l’uomo? Senza cioè sposare un uomo ricco o farsi proteggere da un partner finanziariamente stabile? Costruendosi da sole, ricercando potere, successo e denaro, anche in condizioni davvero pessime ed estremamente sfidanti.
Purtroppo ancora oggi le famiglie tendono a consigliare alle figlie femmine di “sistemarsi” crearsi una famiglia etc etc, Questo libro è un buon strumento per comprendere quanto siano obsoleti questi discorsi, in un mondo che si avvia, si spera, ad essere sempre più paritario.
Mi piace molto quanto scorrevole e piacevole sia leggerlo. A volte ho trovato fine a se stessa la storia della morgana, in particolare di Asia Argento. La storia di Asia è raccontata in maniera frettolosa, confrontandola con quella di Beyoncé per quanto riguarda le contraddizioni non c'è paragone. Per Beyoncé trapela quasi ammirazione, per Asia è come se voleste solo raccontare qualcosa di lei senza andare troppo oltre. Peccato 😊
Come tutti gli episodi di Morgana e come i libri da loro ispirati, anche questo volume è estremamente interessante. Quello che mi ha disturbata per tutto il corso della lettura è l'uso della ə, ha reso tutto molto poco scorrevole, apprezzabile come gesto ma nella lettura, a mio parere, diventa quasi un ostacolo.
Una raccolta di biografie delle più disparate, dalla Merkel ad Asia Argento, con il filo comune che le lega che è dato dalla voglia e dall'importanza per queste protagoniste, dell'indipendenza economica. Scritto bene, scorrevolissimo, alcune storie ti rapiscono più di altre, come è normale che sia.
Di facilissima lettura, si tratta di storie di donne a loro modo geniali che hanno deciso di usare appieno il loro potere. Non c'è giudizio nei racconti, anche nelle vicende controverse: queste donne vengono narrate nelle loro luci e nelle loro ombre, ricevendo così il trattamento spesso riservato agli uomini. Consigliatissimo.
Amazing! So many incredible women in history, with unbelievable ideas! Many societies today cannot understand what some women did in XVIII° and XIX° century, that really is unbelievable. Thank you to these wonderful writers who made me know women I had never heard before.
Tante storie, una più interessante dell'altra. Si rimane a bocca aperta di fronte alle personalità che pagina dopo pagina si iniziano a conoscere. Alla fine di ogni storia ti ritrovi cambiata con una forza e energia con cui potresti conquistare il mondo. Lo consiglio a tutt*, vivamente!
Mi è piaciuto molto il modo di presentare è organizzare il libro, le storie sono avvincenti e importante da narrate e ricordare, l'attenzione ai dettagli è evidente. Non solo la storia, ma ciò che rappresenta questo libro è fondamentale e sono entusiasta di averlo letto