Jump to ratings and reviews
Rate this book

Disobbedisco: Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920

Rate this book

Il 12 settembre 1919 un poeta, alla testa di duemila soldati ribelli, conquista una città senza sparare un colpo. Vi rimarrà oltre un anno, opponendosi alle maggiori potenze sotto gli occhi di un mondo ancora sconvolto dalla Grande Guerra. Lo scopo di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari non era solo rivendicare l'italianità di Fiume: il Vate sognava di trasformare la sua «Impresa» in una rivoluzione globale contro l'ordine costituito, e nell'avveniristica Carta del Carnaro - una costituzione avanzatissima - teorizzò un governo della cosa pubblica lontano da quello dello Stato liberale, socialista, fascista.

Per sedici mesi Fiume fu teatro di cospirazioni, feste, beffe, battaglie, amori, in un intreccio diplomatico e politico sospeso tra utopia e realtà. Militari, scrittori, aristocratici, industriali, femministe, sovversivi, politici, ragazzi fuggiti di casa componevano l'esercito del «Comandante», inconsapevoli di quanto avrebbero influenzato l'immaginario del Novecento. Nelle luci e nelle ombre dell'Impresa ritroviamo, a distanza di cento anni, molti aspetti del mondo di oggi: la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la festa come mezzo di contestazione, la rivolta contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione.

Mussolini, che a Fiume tradì d'Annunzio, saccheggiò quell'epopea adottandone la liturgia della politica di massa: i discorsi dal balcone, il dialogo con la folla, il «me ne frego», l'«eia eia alalà», riti e miti: così l'Italia democratica ha voluto dimenticare che la «Città di Vita» fu anzitutto una «controsocietà» sperimentale, in contrasto sia con le idee e i valori dell'epoca sia - e tanto più - con quelli del fascismo. Eppure, se molti legionari aderirono al regime, come Ettore Muti, molti altri furono irriducibilmente antifascisti, confinati o costretti a morire in esilio, come il sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris.

Con il suo stile inconfondibile, Giordano Bruno Guerri ricostruisce quei sedici mesi attraverso migliaia di documenti inediti custoditi negli Archivi del Vittoriale, intrecciando in una narrazione appassionante la grande storia con le vicende degli uomini e delle donne che hanno vissuto quell'irripetibile avventura, e portando alla luce un aspetto inedito della poliedrica personalità dell'uomo che ne fu l'ispirato animatore e l'indiscusso protagonista.

Giordano Bruno Guerri ha diretto «Storia illustrata», «Chorus» e «L'Indipendente». È stato direttore editoriale dell'Arnoldo Mondadori Editore, presidente dell'istituto di alta cultura Fondazione Ugo Bordoni. È presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, direttore del MuSa, museo di Salò, e di GardaMusei. Da Mondadori ha pubblicato Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (1985), L'Arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte (1991), Gli italiani sotto la Chiesa. Da San Pietro a Mussolini (1992), Fascisti (1995), Giuseppe Bottai, fascista (1996), Antistoria degli italiani. Da Romolo a Giovanni Paolo II (1997), Il Malaparte illustrato (1998), Italo Balbo (1998), Galeazzo Ciano (2001), Eretico e profeta. Ernesto Bonaiuti, un prete contro la Chiesa (2001), Rapporto al Duce (2002), Un amore fascista. Benito, Edda e Galeazzo (2005), D'Annunzio.

550 pages, Paperback

Published January 1, 2021

9 people are currently reading
38 people want to read

About the author

Giordano Bruno Guerri

47 books23 followers

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
19 (54%)
4 stars
12 (34%)
3 stars
3 (8%)
2 stars
1 (2%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 5 of 5 reviews
Profile Image for Desy Icardi.
Author 14 books149 followers
May 20, 2022
Una ricostruzione storica perfetta, che scorre fluida come un romanzo.
Profile Image for Nonethousand Oberrhein.
733 reviews32 followers
February 8, 2022
Il poeta e la politica
Una cronaca precisa e dettagliata dell’impresa di Fiume, dai primi passi, ricchi di dichiarazioni poetiche ed espressioni di “afflati eroici” da parte dei vari personaggi di cui D’Annunzio si circondò, fino alla drammatica conclusione in una ricerca quasi suicida di un sacrificio estremo inutile quanto romantico negli intenti. Una finestra aperta sul momento storico (spesso ignorato) dell’intervallo tra le due guerre mondiali, che permette di capire con tutti gli elementi necessari, non solo le motivazioni dei singoli, ma le correnti sociali che hanno, esasperando l’amor patrio e il dissenso militante nei confronti delle istituzioni, spianato la via al regime fascista del decennio seguente. Da leggere per capire.
Profile Image for Andrea Maisano.
133 reviews15 followers
November 1, 2019
L'Impresa di Fiume risuona, a cento anni di distanza, con tutto il suo fascino intatto, un'impresa eroica, patriottica, artistica, "risorgimentale", libertaria, futurista, qui c'è tutto e di più e Bruno Guerri, sfruttando gli archivi del Vittoriale, riesce a tirarci fuori 500 pagine - e più - di Vita e di ardore.
"Viva l'amore, alalà!"
Displaying 1 - 5 of 5 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.