Das neue Lese-Elixier von Sam Feuerbach Ein Bund im Blute und im Geiste Der alte Mann im Turm hält sich für den größten Alchemisten aller Königreiche, den 'Meister der Elixiere'. Einen Trank für Demut und Bescheidenheit sollen andere erfinden. Bei der Untersuchung eines rätselhaften Todesfalles findet der Soldat der Stadtwache einen Brief mit dem Siegel des Königs. Er kann der Versuchung nicht widerstehen. Zum Pilze sammeln läuft die Tochter des Abdeckers mit ihrem Freund tief in den Wald. Ein fremdartiges Glimmen lockt sie in eine verborgene Höhle.
Bestseller Author Sam Feuerbach garnered more than 200.000 enthusiastic reviews worldwide (Audible/Amazon) with his tales of fantasy and imagination.
In October 2018, "The Gravedigger’s Son and the Waif Girl" was awarded the Phantastic Prize for the Best Audio Book, in November 2020 he has won the Skoutz Award for "The Thief and the Mercenary".
He debuted his first series in 2014. His humorous fantasies, set in the middle-ages, are full of riveting action and captivating dialogue. Even when he is not writing, Sam is thinking about telling exciting stories, and always looking for the magic in the everyday.
Fantasy is as much a part of Sam’s life as brushing his teeth and waiting to cross when the pedestrian light is red.
Several old masters of the fantasy genre have accompanied Sam on his path towards adulthood (a path he is still journeying on). These include Robert Asprin – especially the humour in his early work, George R.R. Martin with his powerful dialogues, not to mention Joe Abercrombie and the sheer power of his words.
Oggi vi parlo del romanzo “Il maestro delle essenze”, primo libro della trilogia “La saga dell’Alchimista” scritta da Sam Feuerbach. Non possono mancare i ringraziamenti a Francesco Vitellini, nostro amichevole traduttore di quartiere, senza il quale non avremmo potuto leggere questo autore.
Sam Feuerbach è, ormai, sinonimo di sicurezza e garanzia. Dopo la serie “Il figlio del becchino e l’orfana”, l’autore conferma la sua bravura anche con “Il maestro delle essenze”. Qui ho ritrovato tante delle caratteristiche che mi hanno fatto apprezzare la sua scrittura e voce narrante. L’ambientazione rimane di stampo fantasy-storico dove un’ipotetica Germania medievale fa da sfondo alle vicende con città, tornei, re, cavalieri, soldati, popolani, creature misteriose e alchimisti. La trama, scorrevole e frizzante, ha un’evoluzione semplice e lineare che, condita da qualche colpo di scena ben riuscito, prepara il terreno a quanto accadrà nel prossimo volume.
Il cuore del libro sono i personaggi. Sam Feuerbach, per raccontare le sue storie, sceglie gli ultimi e gli emarginati. Mirianne, figlia di uno scorticatore (conciatore), Brejo, orfano e apprendista carbonaio, Jaldur, guardia cittadina dal carattere schivo e serioso, il vecchio alchimista, isolato nella propria torre e considerato pazzo e pericoloso dai più. Figure a cui tutti danno poco credito, qui diventano protagoniste indiscusse, assumono importanza e valore. Quattro personalità diverse, sfaccettate, curate maniacalmente, intelligenti e perspicaci, con la loro vita da narrare.
Impossibile non parlare della spiccata componente umoristica. “Il maestro delle essenze”, dalla prima all’ultima pagina, è permeato da un umorismo irriverente e provocatorio. Dialoghi e pensieri sono spassosi ma altresì complessi, costruiti con maestria su giochi di parole e un'ironia sottile. L’autore è riuscito a mantenere un perfetto equilibrio tra elemento satirico ed evoluzione della storia e dei personaggi, senza eccedere o scadere nel becero. Risultato? Divertimento assicurato.
Consiglio questo libro e questo autore? Assolutissimamente sì!
Ho approcciato questo audiolibro seguendo i pareri entusiasti che ho letto, nonostante la premessa non mi abbia dato un'idea chiara di cosa aspettarmi.
Ambientato in una Germania medievale fittizia, seguiamo le vicende di Mirianne, una ragazzina di 12 anni e figlia di uno scorticatore, col suo amico carbonaio Brejo, e Jardun, un giovane soldato della guardia cittadina. Ci si aggiunge anche il fantastico alchimista Kronarius, col suo amabile pesce di nome Sprudel. Ho apprezzato molto l'ambientazione e l'ordinarietà sia dei personaggi sia delle situazioni e delle vicende.
Ho apprezzato molto anche lo stile: frizzante e ironico. Mi ha davvero fatte ridere in più di una occasione. Quello che invece non mi ha soddisfatto nel modo di scrivere è che sembra a tratti infantile e indirizzato a bambini, nonostante alcune descrizioni crude. Inoltre, mi se è sembrato di leggere tante pagine di "nulla" e non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. Consigliato se si è alla ricerca di un fantasy leggero e senza pretese.
Le gros avantage de ce roman est de proposer 4 protagonistes plutôt originaux dans leurs origines et métiers pour un roman de fantasy (un alchimiste, un garde, une apprentie équarisseuse et un apprenti charbonnier). Pour le reste, c’est très enfantin, du genre téléfilm Canal J, avec les rires en fond sonore sur fondu tout flou et les YOUPI criés à voix haute. D’un autre côté, on sent aussi toute l’envie de l’auteur de faire connaître de nouveaux univers, le moyen-âge sous une autre forme que les habituels voleurs, guildes de magiciens et chevaliers loyaux bons. C’est plaisant à lire, si on ne veut pas trop se prendre la tête, on sait ce qui va se passer, en bien, tout le monde est plus ou moins gentil ou très méchant, les personnages assumés dans leur côté « loufoque » et c’est très accessible.
Premetto che ho ascoltato la versione audiolibro di questo primo romanzo di una nuova avventura narrativa di FEUERBACH, dopo aver letteralmente rivotato e amato IL BECCHINO E L’ORFANA. Certe volte dovrei ricordarmi che non sempre ad un capolavoro ne può seguire un altro uno deve seguire un altro per forza; questa storia benché potrebbe apparir mio far parte di un filone narrativo davvero molto avvincente fin dalle prime pagine non ha catturato la mia attenzione, il mio interesse. I personaggi principali mi ricordano moltissimo, cosa che non apprezzo assolutamente, gli stessi protagonisti della precedente storia. In particolar modo nella versione audio l’alchimista ha la stessa voce e inflessione del demone Schifo…inascoltabile anche perché se il demone era simpatico un vecchietto pazzoide ma geniale, come uno spiccato senso dell’ironia, non regge il confronto narrativo. Mirianne Brejo e Jaldur non riesco ancora ad inquadrarli bene, a dirla la la figlia dello scorticatore risulta anche piuttosto scialba come figura per ora, molto meglio i personaggi maschili secondari. Non ho trovato né fluido e nemmeno stimolante questo primo capitolo, devo essere onesta mi sono fatta assolutamente fregare dal fatto che parlasse di alchimia e soprattutto dal titolo che per essere un fantasy, sembrava proprio predisporre una bellissima avventura fra la magia e l’esoterico. Come sempre arriverò in fondo alla saga, leggerò anche gli altri titoli e spero di potermi ricredere ma per ora non mi sento di cantare le lodi.
Den Auftakt der neuen Trilogie namens "Die Alchemisten Saga" habe ich mir nicht nur über das Kindle Unlimited-Abo im eBook-Format ausgeliehen, sondern auch im Hörbuch-Format vergünstigt dazu gekauft, allein schon, weil ich viele der vorangegangenen Bücher von Robert Frank gelesen ebenfalls gehört habe und von dessen Interpretation überzeugt bin.
Auf langen Autofahrten sind Hörbücher wie eine Offenbarung. Die Stunden fliegen nur so dahin und werden durch ein solches Buch gefühlt gekürzt.
Den Einstieg in die neue Geschichte empfand ich am Anfang etwas langatmig. Erst später konnte ich wie gewohnt schmunzeln und über die vielen lauten und schrillen Stimmen hinweghören. Doch dann wurde das Hörbuch noch richtig gut! Trotz eBook und Hörbuch Bundle habe ich dieses Mal fast nur gehört und es nicht bereut.
Der Autor hat seine Hauptfigur auch wieder mit einigen Schrullen und Gewohnheiten ausgestattet, die einfach nur liebenswert zu nennen sind. Somit wurde das Hören zum echten Genuss, und ich freue mich bereits auf Band 2, der ebenfalls in zweifacher Ausfertigung auf meinen Geräten zu finden ist.
Der Gardist Jaldur, der Köhler-Geselle Brejo, die Tochter des Abdeckers Mirianne und der etwas merkwürdige und ein eigenbrötlerische Alchemist werden gemeinsam in eine Geschichte verwickelt, deren Ausmaß größer ist, als es auf den ersten Blick scheint. Die Trilogie beginnt wie eine mittelalterliche Detektivgeschichte, gewürzte mit Fantasy-Elementen und Intrigen und macht Lust auf mehr, denn am Ende von Band 1, in dem vor allem die vier Hauptcharaktere vorgestellt werden, bleiben viele Fragen offen. Sam Feuerbach macht das Buch in seiner gewohnt flüssigen, lockeren Schreibweise zu einer kurzweiligen Lektüre.
Assolutamente meraviglioso! Finalmente un fantasy ben costruito, con un intrigo appassionante e dei personaggi cui affezionarsi: il mio preferito è Coronarius con i suoi brontolii e le incredibili essenze. E non dimentichiamo il pesce rosso: Strudel. La trama è ricca di colpi di scena che tengono alta l’attenzione del lettore. Lo stile di Feuerbach, così fluido e intrigante, ha sempre un effetto magico su di me.
Einfach nur toll 😍 habe diese Geschichte sehr genossen und freue mich auf die Folgebände 😁 vor allem der Verrückte im Turm hat mir so manches Mal ein Schmunzeln ins Gesicht gezaubert und auch die anderen Hauptfiguren sind mir sehr ans Herz gewachsen 🥰
Ich hab’s als Hörbuch gehört und finde den Sprecher wirklich klasse ☺️
Forse non sono l'unica che sceglie il libro da leggere pricipalmente in base al titolo...e recentemente ho notato d avere un debole per i titoli dei libry fantasy: mi sembrano sempre cosi' evocativi e allo stesso tempo misteriosi, cosi' incredibilmente poetici...quindi poi mi butto nella lettura senza nemmeno sapere di cosa parlera' il libro in questione!
In questo caso temo di aver fatto un mezzo buco nell'acqua...non che il romanzo in se' non sia originale o scorrevole: tutto sommato si legge bene, lo stile narrativo e' scorrevole ed accattivante,la storia moderatamente originale. Tuttavia sembra piu' in libro per ragazzi, nonostante alcune tematiche affrontate e il linguaggio piuttosto esplicito di alcuni personaggi, oltre a darmi la sensazione di "brodo allungato". Chiaramente questo e' il primo capitolo della saga, funzionale a farci conoscere i personaggi ed entrare nel mondo fantastico del romanzo; ho pero' avuto la sensazione di leggere del "nulla" per almeno due terzi del libro: elucubrazioni dei personaggi, noie e paranoie, pochi antefatti, molte chiacchiere. Sul finale si ha una rapida impennata del ritmo narrativo e poi si conclude il romanzo, lasciando aperta la porta per il secondo capitolo...lo leggero'? probabilmente si, per conoscere e concludere la storia, ma ho la sensazione che probabilmente primo e secondo libro avrebbero potuto essere condensati in un unico romanzo.
Mirianne e' una ragazzina quasi tredicenne, figlia dello scorticatore, amica del garzone carbonaio Brejo. Entrambi sono abbastanza emarginati dal resto della societa' per via dei loro mestieri, in cui davvero ci si sporca le mani, ma non hanno ancora perso la poesia dell'infanzia, la spensieratezza che deriva dal fregarsene di quello che pensano gli altri, perche' ancora non si e' dentro ai meccanismi di societa' e casta. Al contrario, la guardia cittadina Jardul rimugina in continuazione, tanto che i suoi commilitoni si stupiscono che riesca ancora a sorridere. Sembra che il peso del mondo sia sulle sue spalle e che tutto sia contro di lui (suvvia, anche meno!). Per finire, il pazzo della torre, l'alchimista, il maestro delle essenze, e' un personaggio a parte, con le sue affermazioni criptiche, che fanno sembrare l'ovvio meno ovvio (o quantomeno con un significato piu' profondo): "suvvia, venite dentro! Cosi' non sarete piu' fuori!"...talmente ovvio che ci fa pensare che forse non lo sia affatto. Gli eventi che portano questi quattro personaggi strampalati a stringere un patto sono secondari al loro incontro e agli effetti della loro amicizia, che sembra essere un po' il punto focale del romanzo.
Nel complesso non e' male, soprattutto la figura dell'alchimist ha il suo spessore e la sua coerenza, cosi' come i dialoghi che scorrono bene senza appesantire. Vedremo come procedera' la storia nei prossimi capitoli della trilogia.
Wenn Bücher Lebensmittel wären, dann wäre Der Meister der Elixiere eine Reiswaffel: Leicht verdaulich, kalorienarm und man hat ein bisschen was zum Knuspern aber wenig Geschmack und satt wird man davon sicher nicht.
Ich bin ein knauseriger Bewerter aber die 2 Sterne ("it was okay") hat sich das Buch redlich verdient (und das ist nicht als Diss gemeint). Ich habe die Geschichte als Audible Hörbuch genossen, während dem Erledigen von Hausarbeiten und dafür war sie gut. Mir wurde nur wenig Konzentration abverlangt, denn sowohl Plot als auch Charaktere sind einfach gestrickt. Nichts regte mich besonders an oder auf.
Einen gwissen Humor und rafinierte Formulierungen kann ich dem Autor nicht absprechen, ein paar mal hat er mich zum Schmunzeln gebracht. Der Schauplatz, ein mittelalterliches Städtchen, wird gekonnt zum Leben erweckt. Wer aber nach komplexer oder origineller Fantasyliteratur sucht oder wer lebensechte Charaktere erleben will, in einer Geschichte, die durch Mark und Bein geht: Dies ist nicht das Buch, dass du suchst.
Als gediegenes Hörbuch zum Einschlafen oder nebenher hören ist es gut. Gegen Ende nimmt die Geschichte auch deutlich an Fahrt auf und ja, bei aller Kritik: Es interessiert mich schon, wie es weiter geht. Demächst will ich den Keller aufräumen, ich denke da wird mir Teil 2 wieder gute Dienste leisten.
Nicht übel. Nicht überragend, aber auch gar nicht mal so übel. 😉
Etwas zäh am Anfang, kommt die Geschichte dann nach ca. der Hälfte doch noch in Gang. Ziemlich verschrobene Charaktere und eine ungewöhnlicher Geheimbund sorgen mit ein bisschen Magie (Entschuldigung, Alchemie) für ein interessantes Leseerlebnis.
Auch hier kreiert Sam Feuerbach wieder tolle Charaktere, die einen beim lesen regelmäßig ein Lächeln ins Gesicht zaubern. Die Zusammensetzung des heiligen Bundes der vier finde ich total süß gemacht und es macht Spaß a zu lesen.
«Per quanto riguarda le erbe abbiamo bisogno delle seguenti piante d'ombra e solanacee: Elleboro, Giusquiamo, Stramonio, eccellente le ho tutte nel magazzino nello scaffale delle cento erbe. Inoltre abbiamo bisogno di escrementi di pipistrello e di una parte di stelle degli dei per dieci parti di acqua dolce bollita. Per cui seguono alcune delucidazioni».
"Il Maestro delle Essenze", primo volume della Trilogia dell’Alchimista, è un romanzo che, all’inizio ahimé non riusciva a coinvolgermi, faticando a trovare un aggancio emotivo sia con la storia, che sembrava assai scontata e banalotta, sia con alcuni dei personaggi. Tuttavia, la scrittura semplice, diretta e l’ambientazione germanica e medievale, così concreta e tangibile, hanno reso la mia lettura sempre più vivace e coinvolgente. Tra momenti di alta tensione, colpi di scena e dialoghi brillanti la trama, a parer mio, riesce a bilanciare perfettamente la leggerezza tipica dei cantori medievali con lo spessore e l'intimità degli animi umani, lasciandoci percepire un probabile exploit e miglioramento nei volumi successivi, divertito e sinceramente curioso di scoprire come si evolveranno i destini di questo bizzarro ma affascinante gruppo di compagni. Feuerbach scrive un mix perfetto tra storia di formazione, romanzo epico storico e un pizzico di giallo che non guasta. Dietro spade sguainate, menti incorruttibili, foreste oscure, fenditure, laboratori polverosi e torri misteriose c’è una naturale e intensa riflessione in cui cambiare la materia è solo il primo passo, poiché chi vede il mondo con occhi diversi, può cambiare sè stesso e gli altri. A parer mio, in questo testo l’epicità non viene spettacolarizzata a massimi livelli ma ci narra emozioni e relazioni, che nascono dall’incontro tra personaggi veri che di base possono anche fallire, del tutto reali, in cui i quattro punti di vista diversi intrecciano modi di pensare del tutto distinti per costruire scene intrise di tantissime sfumature. L’alchimista è il mio personaggio preferito e come poteva essere diversamente ahahah. Non manipola solo sostanze, piuttosto scava dentro la realtà che non sempre notiamo al primo sguardo eppure è sempre sotto ai nostri occhi increduli. Non va alla ricerca di ricchezze o potere ma più su un equilibrio tra il pensiero, le conseguenze delle proprie azioni e il rapporto tra verità e inganno. la Vera magia non è potente ed esplosiva ma più rara come caccia nella natura, nelle erbe, studio di simboli e soprattutto viaggi nella memoria. Sam Feuerbach tinge un mondo medievale con vecchie ampolle, animali impagliati, codici segreti, essenze straordinarie e antichi sigilli ma rielaborando il tutto con un certo carattere più moderno. Tra i temi trattati troviamo il valore dell’amicizia e della lealtà tra compari, il flebile confine, spesso sfumato, tra bene e male, la ricerca di una propria identità come trasformazione già insita in ognuno di noi, l'equilibrio instabile e primordiale tra potere ed umiltà e la responsabilità personale perché tutti a modo loro, devono sempre confrontarsi non solo con le minacce esterne, ma anche con le conseguenze delle proprie scelte, siano esse piccole bugie, ambizioni pericolose o catastrofici errori. Un romanzo che inganna perché sembra tanto semplice all'inizio per poi rivelarci, pagina dopo pagina, anime profonde e soprattutto semplici gesta epiche.
“Il maestro delle essenze” di Sam Feuerbach pag. 331
Primo volume della trilogia “La saga dell’alchimista” ambientato in quella che potrebbe essere la Germania medievale. Inizialmente i protagonisti sembrano essere tre: Mirianne, figlia di uno scorticatore (conciatore), Brejo, orfano e apprendista carbonaio e Jaldur, guardia cittadina dal carattere schivo e serioso. Mirianne e Brejo sono amici e passano le domeniche insieme a catturare le nuvole e altre avventure; proprio in una di queste domeniche decidono di andare a cercare funghi nelle Fenditura nonostante sia proibito. Mentre cercano funghi trovano una caverna con alcune strane pietre luminescenti a cui Mirianne non resiste; nel momento in cui le prende però sente un verso mostruoso arrivare dal fondo della caverna che li fanno fuggire a gambe levate. Jaldur nel frattempo viene chiamato per un cadavere ritrovato nel campo di un contadino che sembra essere stato ucciso da una bestia molto più grossa di un orso e che all’interno del cappello porta un messaggio da parte del re di cui nessuno si è accorto e che lui distruggerà dopo averlo letto. Le pietre che Mirianne ha preso dalla caverna e lo strano verso che lei e Brejo hanno sentito li porteranno a coinvolgere prima il vecchio pazzo alchimista che vive nella torre e poi Jaldur creando così una bizzarra ma quanto mai funzionale coalizione. L’autore sceglie gli ultimi e gli emarginati per raccontare la sua storia attraverso diversi POV alternati nei vari capitoli. Figure a cui solitamente si dà poco credito, in questo libro diventano protagoniste indiscusse, assumono importanza e valore. La trama è abbastanza lineare senza grandi colpi di scena, nella seconda parte del libro è evidente che è sempre presente sullo sfondo un aiuto che arriva nel momento del bisogno e salva la situazione ma la componente ironica non lo fa pesare. Vengono toccati argomenti molto seri come l’amicizia, la giustizia anche per i meno fortunati e la lealtà. Sono curiosa di vedere come prosegue.
Il maestro delle Essenze è il primo volume di una trilogia. In una Germania del medioevo, la storia sia apre con un omicidio inspiegabile, con una lettera inviata dal re, con il ritrovo di una strana pietra, l’incontro con un mostro e con quattro persone che non c’entrano niente l’una con l’altra. Secondo voi è tutto connesso? Certo che si.
Seguiamo le vicissitudini di Jardun, guardia cittadina, estremamente scaltro e devoto alla legge, vive secondo i principi di onestà e verità; Mirianne, all’inizio della sua adolescenza, figlia minore dello scorticatore; Brejo, amico di Miri, purtroppo orfano, lavora come carbonaio ed infine abbiamo Kronarius, la star del libro, l’alchimista, che vive isolato nella sua torre appena fuori la cittadina, estremamente scontroso. Kronarius ha quell’ironia che infilza, che va oltre il politically correct, proprio come piace a me, l’ho amato tantissimo. Parliamoci chiaro, nessuno di questi è il classico eroe della storia, tuttavia penso che ci sia più valore in questi personaggi che in molti altri che ho letto. Persone estremamente comuni, con mille difetti che si ritrovano a lavorare insieme per un caso fortuito del destino.
Un libro divertente, coinvolgente ed ironico, lettura piacevole e leggera con una trama ben strutturata, super scorrevole ed intrigante e con un indagine in corso che rende il libro, oltre che ad essere un fantasy, anche un giallo. Troverete plot twist, duelli, mistero intersecato nella società che aleggia attorno questo omicidio e tanta bella amicizia.
Non penso sia il libro del secolo però vale sicuramente la pena continuare la saga. Consigliata un pò a tutti, amanti del fantasy e non.
⭐⭐⭐💫 Sam Feuerbach ha un modo di scrivere che mi fa sempre pensare: “Ecco, è così che immagino un racconto da taverna”.
Le sue storie, con le loro ambientazioni medievali, ti fanno sempre sperare che da un momento all’altro sbucherà fuori un torneo — e puntualmente Sam non ti delude, perché il torneo arriva davvero.
Questo primo volume è molto introduttivo: ci dà una prima infarinatura di quello che sarà poi l’intrigo più grande che il nostro gruppo di emarginati si troverà ad affrontare. Ma più che altro, è un volume dedicato ai personaggi — ci fa entrare nelle loro vite, nel loro passato, nel loro modo di vedere il mondo.
Ho adorato il fatto che Feuerbach abbia messo insieme un gruppo così improbabile: la figlia di uno scorticatore con un cuore enorme, un giovane carbonaio impavido, un alchimista completamente fuori di testa e una guardia cittadina che si batte per la giustizia anche dei più emarginati. Insomma, gente che mai diresti possa funzionare insieme… e invece funziona alla grande.
È una lettura che consiglio a chi ama il fantasy, quello con atmosfere medievali — fatta di taverne, armature e stradine fangose — privo di epicità, ma non per questo noioso, anzi, ha un’ironia sottile che ti fa sorridere, ma allo stesso tempo non si dimentica di mostrare di cosa è capace l'essere umano.
Il Maestro delle Essenze è il primo libro di una saga fantasy di Sam Feuerbach, e devo dire che mi ha incuriosito fin da subito per l’ambientazione medievale e i toni un po' cupi e mistery, ma anche comici e ironici. La storia si sviluppa attraverso quattro personaggi principali: Jaldur, il soldato della guardia cittadina, è quello che mi ha colpito di più, con il suo senso di giustizia e il suo modo pratico di affrontare i problemi. Poi ci sono Mirianne, una ragazzina vivace e coraggiosa, il vecchio alchimista, un personaggio folle che custodisce segreti e pozioni potentissime, e Brejo, l'apprendista carbonaio. Dopo l'inizio scoppiettante, dato dal ritrovamento del corpo di una prostituta, ho fatto un po’ fatica a ingranare, ma nella seconda parte il libro ha catturato di più la mia attenzione, soprattutto con il torneo, il secondo omicidio e il processo che ha dato una bella svolta alla trama. Mi sono piaciute molto le descrizioni, così dettagliate e visive che sembrava di essere lì. L’autore ha creato un mondo affascinante, dove intrighi, magia e mistero si mescolano alla perfezione. Questo primo libro mi ha dato l’idea di essere un’introduzione a una storia più grande, lasciandomi tanta curiosità per quello che verrà dopo.
Super schön geschriebene Geschichte, mit liebenswürdigen Charakteren! Besonders gut gefällt mir, dass jede Sichtweise ihren eigenen Schreibstil hat, sodass man (meist schon im ersten Satz) direkt weiss, welcher Charakter gerade erzählt. Und ich liebe jeden dieser Stile. Das Setting ist (für mich) mal etwas anderes und ich hätte nie erwartet, dass es mir so gut gefällt. Ob es jetzt historisch korrekt ist kann ich nicht beurteilen, ist mir persönlich aber auch egal. Eine mittelalterliche Umgebung aber mit Menschen, mit denen man sich doch verbunden fühlt. Der einzige Kritikpunkt den ich habe ist, dass die Geschichte sehr langsam erzählt wird. Viele schreiben, dass die Story erst nach der Hälfte des Buches wirklich an fahrt aufnimmt, aber ehrlich gesagt bin ich mir selbst jetzt am Ende noch unsicher was der Kern des Abenteuers eigentlich ist:D. Dennoch saß ich oft lächelnd vor dem Buch und hatte viel spaß an dem Schreibstil. Wer kein dauer spannungs-geladene action Abenteuer erwartet und viel Geduld aufbringen kann, wird mit tollen Charakteren und einer schön geschriebenen Geschichte belohnt.
Libro scoperto per caso, e meno male!! Ho trovato davvero un gioiellino in questo romanzo, primo di una trilogia fantasy ambientata nel Medioevo.
C'è tutto ciò che ci deve essere: avventura, mistero, magia e un complotto da un lato; scorrevolezza, battute simpatiche e sagaci, e personaggi accattivanti ognuno con uno scopo dall'altro. È una lettura leggera e fresca, che classificherei come young adult.
Ho apprezzato particolarmente il non aver ritrovato i soliti motivi che ricorrono nei testi editi negli ultimi anni, questo sicuramente lo ha reso molto originale ai miei occhi. Le vybes che ho avvertito invece sono quelle de "I segreti di Nicholas Flamel".
Con il primo volume rimangono molti punti in sospeso, il che sicuramente invoglia a continuare col secondo volume, cosa che farò immediatamente!!
Dies war mein erstes Buch des Autors. Den Auftakt der Alchemisten Saga habe ich relativ spontan gelesen, um endlich mal ein Werk des Autors kennenzulernen. Zu Beginn kam es mir noch etwas zäh vor und ich stolperte eher in diese Welt. Doch mit der Zeit legte sich das Gefühl und ich fand Gefallen an den etwas anderen Figuren, die mit Eigenarten nicht nur ein Mal ein Schmunzeln entlockten. Die Welt an sich ist bildhaft gestaltet und lief nach anfänglichen Schwierigkeiten wie ein Film vor meinen geistigen Auge ab.
Mein Fazit: Ein toller Einstieg in die Saga. Weckt Lust auf mehr und war definitiv eine tolle Möglichkeit, endlich mal etwas aus der Feder des Autors zu lesen. Von mir gibt es eine klare Leseempfehlung und 4 von 5 Sternen!
Il Maestro delle Essenze è un libro che mi ha sorpreso in modi diversi, alcuni positivi e altri meno. Entrando nella lettura, mi aspettavo un fantasy di ampio respiro, con un mondo ricco di immaginazione e creature fantastiche. Tuttavia, ho scoperto che l’ambientazione si rifà molto più alla Germania medievale, con riferimenti storici come la Peste e un contesto religioso monoteista legato al cristianesimo. Questo aspetto, seppur interessante sotto un certo punto di vista, mi ha un po’ deluso perché era diverso da ciò che immaginavo leggendo la sinossi.
Ciò che ho davvero apprezzato è stata la parte mistery del libro. Scoprire che la trama include un’indagine, con tanto di enigmi e tensione crescente, è stato un punto a favore. Questo elemento aggiunge spessore alla storia e rende la seconda metà del libro particolarmente avvincente. A catturare la mia attenzione è stato anche il gruppo di protagonisti, in particolare Kronarius, con la sua stravaganza e personalità unica. È un personaggio che emerge su tutti e dona vivacità alla narrazione.
Il vero punto debole, però, è il ritmo. La prima metà del libro è piuttosto frammentata e, a tratti, noiosa. Mi è sembrato che la storia iniziasse davvero a decollare solo oltre la metà, quando le trame mistery prendono forma e l’intreccio diventa più chiaro. Questo rallentamento iniziale rischia di scoraggiare il lettore, ma chi decide di proseguire troverà una seconda parte decisamente più interessante.
In conclusione, Il Maestro delle Essenze ha delle ottime potenzialità, soprattutto grazie ai suoi protagonisti e al fondo investigativo della trama. Tuttavia, l’ambientazione e il ritmo iniziale potrebbero non soddisfare le aspettative di chi cerca un fantasy più classico o dinamico. Lo consiglio a chi ama i racconti misteriosi con un’ambientazione storica intrigante, ma con la pazienza necessaria per superare la prima parte.
Kronarius ist ein weiterer liebenswerter, wenn auch sehr eigener Charakter von Sam Feuerbach. Etwas mühsam fand ich mit der Zeit seine Sprüche und Wortklaubereien.
In Dornmark finden Stadtsoldat Jaldur, Köhlergehilfe Brejo, Abdeckertochter Mirianne sowie "der Verrückte aus dem Turm" Forscher Kronarius durch viele Zufälle zueinander und geraten ein ums andere Mal in gefährliche Situationen, die sowohl mit Wortwitz als auch mit Grips gemeistert werden wollen.
Etwas mehr Fantasy steckt in diesen Geschichten als in den Gauklerchroniken, die herrliche Mittelalterkulisse ist allerdings die gleiche - zumindest gefühlsmäßig ☺️
"Il maestro delle essenze" si è rivelato una scoperta che ho molto apprezzato. Non conoscevo l'autore ed ho iniziato a leggerlo per puro casio, non me ne sono affatto pentita.
Per me uno degli aspetti che più mi è piaciuto del libro é come si mescolano fra di loro le storie dei quattro personaggi. In particolare ho amato il personaggio dell'alchimista. Un vecchio burbero ma curioso, completamente immerso nelle sue ricerche ed esperimenti.
Ho trovato la lettura scorrevole e coinvolgente, mantenendo un buon ritmo dall'inizio alla fine.
È un'opera che consiglio vivamente. Cinque stelle meritate per questa lettura che si è rivelata una piacevole sorpresa.
"Der Meister der Elixiere" von Sam Feuerbach ist ein Mittelalter Fantasy Roman der, aus meiner Sicht, vor allem eine jüngere Zielgruppe ansprechen soll. Zu Beginn mag die Geschichte etwas gemächlich anlaufen, aber die skurrilen Charaktere und der ungewöhnliche Geheimbund sind witzig gestaltet und verleihen der Erzählung eine Nahbarkeit. Insbesondere der Verrückte im Turm wächst einem sehr schnell ans Herz. Feuerbachs geschickte Einbindung von Magie – oder besser gesagt Alchemie – sorgt für zusätzliche Spannung und eine Prise geheimnisvollen Charmes.
3.5⭐ Un fantasy molto piacevole nella sua semplicità. Il world building non è niente di cervellotico, è piuttosto lineare, ma funziona bene. I personaggi sono il vero punto forte. Sono ben costruiti e ognuno di loro spicca per una ragione diversa. La trama in sé non è un labirinto di colpi di scena mai visti in un libro del genere, anzi, è piuttosto semplice, ma i dialoghi sono naturali e divertenti.
In definitiva, si prende 3 stelle e mezza. Non è perfetto, ma è sicuramente una lettura piacevole che mi ha lasciato la curiosità di scoprire cosa succederà nei prossimi capitoli della trilogia.
Am Anfang war ich mir nicht ganz sicher, wo die Reise hingehen sollte aber ab ca. der Hälfte hat es sich echt von „gut“ zu „sehr gut“ entwickelt. Die Charaktere sind sehr liebenswürdig und die Story interessant. Hat beizeiten ziemliche Totengräber-Vibes, die ich aber gut vezeihen konnte. Farin und Aross bleiben für mich wohl für immer ungeschlagen aber Der Meister der Elixiere fand ich auch absolut genial und ich bin gespannt wie es weiter geht. 4,5/5
Das Buch ist nicht schlecht, aber es ist bei weitem nicht so gut, wie die anderen Bücher von Sam Feuerbach. Nach dem Totengräbersohn, der durch seinen Wortwitz in den Dialogen zwischen Ekel und Farin wirklich brillant ist, habe ich mich von der Krosann-Saga mitreißen lassen. Auch die Gaukler Chroniken waren sehr gut geschrieben. Hier fehlt das gewisse etwas, was den anderen Büchern des Autors seinen Stempel aufgedrückt hat. Vielleicht finde ich es im nächsten Teil.